Un programma di 10 punti strategici e un piano di azione basato su altrettante priorità settoriali operative ma soprattutto, secondo il candidato presidente della Regione Marche del centrodestra Francesco Acquaroli, deputato di Fratelli d'Italia, la volontà di "dare una visione e una prospettiva".
Il programma della coalizione 'RicostruiAmo le Marche', è stato presentato oggi da Acquaroli con i rappresentati delle sei liste che lo sostengono (Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia-Civici per le Marche, Udc-Popolari Marche, Movimento per le Marche e Civitas-Civici per Acquaroli).
"Il nostro programma non è una lista della spesa" ha sottolineato "spazia dall'economia a una sanità che deve tornare di territorio, dal turismo alla ricostruzione post-sisma che manca di certezza dal punto di vista normativo e procedurale, dalle infrastrutture alla sicurezza, toccando anche temi come il riequilibrio territoriale e la sinergie tra le varie realtà".
L'obiettivo è costruire "una nuova visione strategica. orientata alla crescita e al benessere di medio-lungo periodo", restituire "una visione comune aldilà dei campanili" e, in definitiva, un modello più forte di Regione.
Per leggere il programma elettorale completo presentato da Francesco Acquaroli, clicca qui
"Sono l'unico candidato su scala nazionale che tiene dentro la sua coalizione tutto il centrosinistra, da Articolo 1 fino a gran parte dei 5 Stelle visto che nella lista Marche Coraggiose c'è il capogruppo uscente di quel movimento. E' un grande sforzo per un progetto che parla dei marchigiani". Lo ha detto Maurizio Mangialardi, oggi ad Ascoli Piceno alla presenza del segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti.
Rivolgendosi a lui, Mangialardi ha fatto una richiesta: "dei 209 miliardi dell'Europa, circa 9 arriveranno alle Marche. Incontreremo il 27 agosto il ministro Gualtieri proprio per definire le nostre necessità e allora il Pd deve dare una grande mano alle Marche; perché abbiamo delle istanze, come le infrastrutture che non possono essere ricomprese nel semplice calcolo matematico in funzione di una percentuale tra superficie e popolazione". Tra le necessità: "l'A14, la Salaria, il collegamento con l'A24, la Fano-Grosseto".
"Quando si vota in sette Regioni ci sono sempre ripercussioni nella politica italiana, sulla destra, sul centrodestra, in linea di massima su tutti - ha sottolineato Zingaretti durante la conferenza -. Sarà un pronunciamento importante. Perciò non condivido gli opposti estremismi: sbaglia chi dice che è un referendum sul Governo perché non è vero, ma anche chi dice che al contrario si vota solo per il territorio. Sono opposte posizioni, entrambe parziali, perché un voto così importante in sette regioni, sarà anche un voto importante per gli scenari futuri della politica italiana".
In merito al referendum sul taglio dei parlamentari, il segretario del Pd si è così espresso: "Faremo fra qualche giorno la direzione nazionale del Pd per assumere un orientamento. Noi abbiamo deciso un anno fa di procedere al taglio dei parlamentari e parallelamente a fare modifiche regolamentari per rafforzare questo aspetto. Se questo non avviene, non è un problema del Pd che lo ha chiesto, ma di tutta la maggioranza. E confido che il presidente Conte e l'intera maggioranza capiscano che è un tema da affrontare".
"A me fa piacere francamente - ha concluso Zingaretti - che ora nel Paese cresca la consapevolezza del progetto di riforma, avviato con il taglio dei parlamentari, che coincida anche con una difesa delle istituzioni democratiche; questo è il nostro assillo e lo dico perché io stavo ai tavoli ad agosto dell'anno scorso quando si faceva un programma di Governo".
“Prediche, promesse non mantenute, prediche, sfilate elettorali ed ancora prediche. A quattro anni dal terremoto di Amatrice, dalle prime scosse di una lunga serie che ha devastato l'entroterra delle Marche nelle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, nulla è stato fatto. Il governo regionale se n'è lavato le mani, lasciandosi commissariare dal governo centrale, ed ogni commissariamento ha prodotto solo passerelle politiche e zero ricostruzione”. Dura l’accusa di Fabio Pasquinelli, candidato dalla Lista Comunista alla Presidenza della Regione Marche per le elezioni in programma i prossimi 20 e 21 settembre.
“Noi non vogliamo che la Regione sia ancora commissariata e ci impegniamo a prendere in mano la situazione, a ricostruire tutto e senza ulteriori ritardi - rincara la dose Pasquinelli -. È necessario ricostruire in sicurezza i comuni distrutti e ristrutturare quelli danneggiati. È necessario altresì mettere in sicurezza antisismica tutto il territorio regionale. Proponiamo l'istituzione di un consorzio regionale a controllo pubblico, che superi gli ostacoli burocratici e guidi la ricostruzione".
"Ci impegniamo a ricostruire il tessuto economico delle aree colpite dal sisma, a riportare subito, senza aspettare la conclusione dell'opera di ricostruzione, servizi e lavoro. Mi impegno a fare tutto questo" conclude Pasquinelli.
“Il Governo Conte studi Berlusconi e provvedimenti a L'Aquila: sono un esempio virtuoso". Lo afferma il senatore Francesco Battistoni, commissario regionale di Forza Italia Marche.
“Come ricordato dal Presidente Mattarella in questo tragico anniversario perno della nostra Costituzione è lo spirito di solidarietà che dovrebbe pervadere le istituzioni ad ogni livello” – continua Battistoni nella nota - .
È ora, quindi, che questo Governo, il quarto a susseguirsi dopo il sisma del 2016, si distingua dai precedenti, avviando un circolo virtuoso di snellimento della burocrazia e velocizzando la ricostruzione di queste zone che ad oggi risulta ancora incompiuta.
Mai come in questo anno è necessario colmare ritardi e distanze, per ridare ai cittadini e alle imprese la possibilità di guardare avanti.
Un esempio c'è già, ed è quello del Governo Berlusconi e di come ha affrontato la tragedia del terremoto dell’Aquila: ricostruzione, snellimento procedure, vicinanza alla gente, internazionalizzazione del problema”.
“Mi unisco quindi – conclude il commissario regionale di Forza Italia - all’appello del Capo dello Stato, costantemente presente e vicino come nessun altro alle popolazioni colpite dal sisma del 2016, affinché l'esecutivo lasci le passerelle e inizi a fare qualcosa per quella parte di Paese che sta ancora soffrendo terribilmente”.
Il candidato sindaco del centrosinistra Narciso Ricotta e l'ex Sostituto Commissario Romeo Renis hanno presentato questa mattina, durante la conferenza stampa tenutasi presso la Loggia dei Mercanti di Macerata, la rosa dei candidati della lista civica "La nostra città".
"Questa lista viene presentata dopo un lungo percorso burocratico e di analisi - afferma il capolista Renis -. Al suo interno vi sono ragazzi giovani, alla loro prima esperienza, ma con voglia di impegnarsi per il bene della città. Macerata ha bisogno di cambiare passo per quanto riguarda la sicurezza urbana in quanto le dinamiche sociali sono cambiate nel corso del tempo, i cittadini non devono inventarsi ruoli ma devono ritrovare il concetto di comunità, oltre a questo va anche affrontato il tema della prevenzione e di assistenza per coloro che ne hanno bisogno".
Renis ha inoltre sottolineato come, tra i nomi presenti nella lista, vi siano impiegati, insegnanti e studenti universitari, ma anche cittadini stranieri italianizzati che hanno trovato in Macerata il luogo dove integrarsi.
"Deve passare un messaggio positivo di integrazione, - puntualizza il candidato sindaco Ricotta - servono sicurezza, prevenzione e inclusione sociale perchè nessuno deve sentirsi solo. La città deve essere accessibile a tutti e per questo puntiamo ad una sensibile riduzione delle barriere architettoniche. Oltre a questo i cittadini hanno bisogno di sentirsi coinvolti all'interno comunità e delle attività: un sentimento che puntiamo a sviluppare tramite progetti sportivi, culturali e di volontariato".
"Il nostro obiettivo primario rimane quello di implementare la sicurezza, lo abbiamo già fatto in passato attraverso l'istallazione delle telecamere nel centro storico con la sala di controllo video presso la stazione dei vigili urbani. Ma non serve solo prevenire, - prosegue Narciso Ricotta - va fornita anche assistenza ai cittadini che sono stati vittime di reati e vanno assistiti in ogni modo possibile soprattutto dalla comunità".
"L'argomento sicurezza è quello che ci sta più a cuore quindi i nostri obiettivi sono quelli di incrementare la sorveglianza e videosorveglianza - fa eco al candidato sindaco, Romeo Renis - tramite l'istallazione di un sistema anche nei sottopassaggi, in più di creare un ufficio per la sicurezza dove i cittadini che ne hanno bisogno possano trovare aiuto e assistenza."
La conferenza si conclude con la chiosa di Ricotta: "Non puntiamo agli slogan, ma ai progetti".
Di seguito, l'elenco completo dei nomi con i candidati con la lista "La Nostra Città": Renis Romeo, Andrenelli Cristina, Angeletti Leonardo, Balsamo Vincenzo Giovanni, Brasca Paolo, Cannullo Michele, Cerquetti Vladimiro, Di Andrea Andrea, Fedeli Loredana, Giuliani Lucia, Hoxha Ariana, Lombardello Marina, Lorenzini Elonora, Maccari Roberto, Messi Federica, Mascitti Primo, Morresi Marco, Princigalli Gianluca, Proietti Pannunci Mauro, Rita Gianluca, Sagretti Tiziana, Sow Alpha, Vespertilli Riccardo.
Se telefonando...cantava Mina nel 1966 -arrangiamento del grande Ennio Morricone.
Già, telefonando ci si può dire addio (come nella celebre canzone) oppure far finta di nulla. Come nel caso di Matteo Salvini che sabato a Civitanova Marche passando dallo Shada Beach Club all'hotel Cosmopolitan, è sceso dall'auto telefonando, circondato dal suo staff di camicie bianche. il modello America si è impadronito dei vertici della Lega. Il fotoreporter di questo giornale di cui è anche direttore, ha iniziato a quel punto il proprio lavoro girando un video col proprio smartphone, preferito nell'occasione alla 'fredda' fotografia. Tuttavia fulmineamente impedito da un uomo dello staff al grido: "Sta telefonando alla figlia!!" mentre con una mano bloccava l'obiettivo della videocamera del telefonino. Alle rimostranze del giornalista, il quale faceva presente come il distanziamento sociale di 4, 5 metri non permetteva certo alcuna violazione della privacy del Capitano (del ruolo di padre ha fatto a ragione una delle sue bandiere) l'uomo di scorta sentiva giunto il proprio momento. Piombato sul direttore di Picchionews, lo spintonava rendendogli impossibile continuare nella documentazione di un momento della presenza civitanovese del segretario nazionale del Carroccio.
Il quale, stravolto e poco preoccupato di apparire nell'abbraccio popolare (a Falconara non aveva voluto forze dell'Ordine sotto il palco) ha continuato nella telefonata paterna tenendo gli occhi bene in basso. Per dirla con Carlo Goldoni: 'rumores fuge'.
E il presente commissario della Lega, on.Riccardo Augusto Marchetti? Come le stelle di Cronin, è rimasto a guardare. Un ineffabile apollineo sorriso altotiberino stampato in volto.
"Il Cas venga erogato anche a chi acquista una casa con un mutuo" la proposta viene da Marco Alfei, candidato consigliere del centrosinistra con la lista civica Macerata Insieme guidata da David Miliozzi .
“Solo chi ha perso la casa per il sisma 2016 – continua Alfei - può capire il dramma che abbiamo vissuto. E non parlo solo del primo periodo di incertezza in cui era necessario trovare una nuova sistemazione ma mi riferisco agli ultimi 4 anni di vita. E degli altri anni da vivere ancora prima di chiudere un capitolo nero. Tanti anni vissuti in una casa “temporanea”, una casa che non è quella in cui si era costruita la propria vita. Nessuno può riuscire veramente a capire cosa significa. Tranne chi ci è passato, come me, e si trova ancora nella stessa situazione di 4 anni fa, o quasi. È importante che ci sia un rappresentante degli sfollati nel consiglio comunale di Macerata, Capoluogo di una delle province più colpite.
Il Comune deve chiedere a gran voce che il Contributo Autonoma Sistemazione venga erogato anche quando chi lo percepisce acquista una casa stipulando un mutuo (attualmente invece il Cas decade se si acquista una casa) e che la misura permanga fino alla riparazione dell’immobile inagibile, prosegue Alfei - .
Ci sono persone di Macerata che hanno cambiato casa 4 volte negli ultimi 4 anni. Questa non è la ricostruzione che voglio”.
“Mi metto a disposizione come megafono per chi ha sta vivendo il dramma del sisma 2016 e lo faccio perchè lo sto vivendo anche io, insieme alla mia famiglia”, conclude.
“Bisogna riparlare delle agevolazioni per la zona franca del sisma centro Italia, debbono almeno essere prorogate di 10 anni per permettere il ripopolamento e l’insediamento di nuova aziende per nuovi posti di lavoro. Non si può più stare nel silenzio, bisogna cambiare davvero”. Ad affermarlo, in una nota, è Deborah Pantana consigliere provinciale e candidata al Consiglio Regionale delle Marche, la quale torna sul tema della ricostruzione, a ormai 4 anni dal terremoto che ha colpito il centro Italia. Una ricostruzione che a distanza di tempo è praticamente ferma al palo.
“Perché non riparte? – continua nella nota Pantana - . Una domanda ricorrente che gli stessi Sindaci dei comuni dell’entroterra più colpiti hanno continuato a fare e continuano a rivolgere ai vari commissari che si sono succeduti in questi 4 anni. Sono gli stessi Sindaci che continuano a dire che la burocrazia, la montagna di ordinanze rende tutto fermo. In verità, a me pare, che una risposta univoca, al netto di tecnicismi normativi, funzioni amministrative e la solita povera burocrazia, non può essere data, perché non c’è”.
“Certo le emergenze non sono tutte uguali – prosegue ancora l’esponente del centrodestra - un terremoto non è come una pandemia da COVID-19, ma le necessità ormai di una “norma quadro” per tipologia di emergenza è diventata ineludibile. Norme certe, semplici e facili da applicare sono la chiave per risolvere i problemi. Uno Stato serio poi però controlla e sanziona i furbetti del quartierino che in Italia sono sempre presenti”.
Per il terremoto del centro Italia i soldi c’erano e non sono stati capaci di spenderli per colpa sempre di pesanti procedure burocratiche, gare d’appalto mai partite, eccesso di norme per giunta in contraddizione fra loro che strozzano il Paese e tagli alla pubblica amministrazione. Tutti nodi che se non verranno sciolti renderanno vano l’arrivo di risorse dall’Europa con il Recovery Fund fossero anche le risorse più ingenti, perché noi non saremo in grado di spenderle nei tempi giusti”.
“Un dato rilevante emerso – spiega l’esponente del centrodestra - e’ che circa l’83% degli sprechi negli appalti e’ determinato non dalla corruzione, ma dall’incompetenza delle stazioni appaltanti e cioè’ dei Comuni che, quando devono comprare un bene o fare una gara, non hanno persone sufficienti che possono farlo. Ora la pubblica amministrazione e’ un deserto: se si entra negli uffici comunali, si trova solo un geometra magari per tre comuni. Insomma non c’e’ stato il turn over, i ragazzi bravi non vengono assunti e i concorsi non si fanno. Quando arriveranno le risorse UE come verranno utilizzate? Parlare ai Sindaci dell’entroterra di progetti Europei, di unirsi per partecipare ad un bando sembra quasi per loro un mondo lontano al quale non vogliono assolutamente pensare. Sono impegnati a studiare queste ordinanze che si contraddicono tra loro e sperano che arrivi qualcuno che dica: mettiamo le gru. La politica, abbiamo subito sulla nostra pelle, non sa dare risposte, perché nessuno vuol mettere più la faccia in questi territori, le campagne elettorali si fanno altrove. Così’ non deve essere , a mio parere, più volte ho sollecitato vari Sindaci dell’entroterra ad essere parte attiva di queste possibilità che ci sono per presentare un Grande progetto per il turismo dei Sibillini, che parta da Castel Sant’Angelo sul Nera, Ussita che ad oggi risulta l’ultimo dei comuni del cratere per la ricostruzione e qui sarebbe d’aprire un capitolo a parte relativo alle questione delle seggiovie, Visso per il suo centro storico che deve essere il museo dei Sibillini, fino a Pievetorina , Valfornace, Fiastra, Muccia e Serravalle del Chienti. Devo dire che almeno il Parco Nazionale dei Monti Sibillini ha messo in campo un piano strategico per la valorizzazione della fruizione turistica del Parco”.
“Quindi – afferma ancora Pantana - ascoltando ogni giorno il grido disperato di chi ancora dopo 4 anni non sa quando potrà ricostruire la propria casa, riemettere in sesto la propria attività, credo che almeno la parte di chi amministra questi territori ci debba essere una voce univoca nel cercare risorse per lo sviluppo turistico di questo territorio meraviglioso. Tra l’altro oggi sappiamo che una buona parte delle risorse del terremoto sono state spostate nell’ultimo decreto rilancio nel cosiddetto pacchetto ecobonus e Superbonus 110% , una detrazione per finanziare interventi che riducono il rischio sismico, agevolazioni importanti che potranno essere sfruttate insieme al rimborso per la ricostruzione da terremoto. Questioni importanti che debbono essere affrontati con unità d’intenti e voglia di fare squadra. Per quanto tempo ancora le persone che hanno deciso di rimanere a vivere in questi paesi riusciranno a resistere? Il lavoro di chi fa agricoltura in montagna e’ molto più pesante di chi lo fa in pianura o in collina. Se guardiamo le diverse tipologie di case che sono state messe a disposizione o le strutture che sono state date per le stalle, penso che il grido di rabbia non può essere trattenuto. Ormai e’ arrivato il tempo delle decisioni importanti che si devono prendere e non sono più rinviabili, e le risorse vanno canalizzate davvero a favore di chi lavora e di chi ha voglia di investire in queste zone, conclude.
"La denuncia delle associazioni in cui si parla di abuso edilizio è la conferma di una classe politica regionale opaca, ambigua, incompetente e lontana dalle esigenze del territorio e dei cittadini. Una domanda per tutte: l’Astronave, la cui convenzione tra Comune e Regione è scaduta lo scorso 31 luglio, è costata finora 12 milioni di euro per 84 posti letto. Quando si farà chiarezza su questi soldi? Conveniva chiudere in passato 13 ospedali regionali per concentrarsi unicamente su questo Center, non procedendo invece al ripotenziamento degli ospedali dismessi?”.
E’ quanto ha dichiarato Alessandro Lippo, capo-lista per la Circoscrizione di Macerata di Vox Italia-Marche (soggetto politico che si ispira alle idee del filosofo Diego Fusaro) in merito al Covid Hospital di Civitanova Marche.
“Ricordo - ha continuato Alessandro Lippo - che si erano opposti alla realizzazione dell’Astronave anche molti medici, esperti sanitari e sindacati. Ma il governo regionale non ha voluto ascoltarli con arroganza, senza alcuna condivisione e partecipazione democratica. Non a caso ora le carte sono finite nelle mani dell’Autorità Giudiziaria proprio su denuncia delle Associazioni territoriali”.
“Vox Marche - ha concluso Lippo - si pone come totale alternativa all’attuale sistema politico. Tra le sue proposte programmatiche: un tavolo per la trasparenza e il contrasto alla corruzione, con le associazioni dei cittadini, le categorie, lo Stato, compresi i dirigenti della Corte dei Conti e del Palazzo di Giustizia. Oggi più che mai per combattere la corruzione, l’illegalità e gli abusi di potere, è necessaria una risposta dal basso e un dialogo fecondo tra società e istituzioni”.
Dopo lo "show" tenuto sul palco dello Shada (leggi qui), il pomeriggio civitanovese di Matteo Salvini è proseguito al Cosmopolitan Hotel, dove ha partecipato al convegno organizzato da tecnici e rappresentanti degli ordini professionali per fare il punto sulla ricostruzione post-sisma.
Un incontro al quale hanno presenziato anche Donatella Tesei, governatrice dell'Umbria, e Sandro Parcaroli, candidato sindaco del centrodestra a Macerata.
A quattro anni dalle scosse del 2016, a dare i numeri (impietosi) sul panorama attuale è stato l'architetto Vittorio Lanciani, presidente dell'ordine di Macerata: di 80 mila progetti attesi, 14 mila sono quelli presentati e soltanto 4.600 quelli istruiti e in attesa di finanziamenti.
Il segretario della Lega ha ascoltato in silenzio gli interventi dei vari relatori, arricchendo di appunti il suo taccuino. L'orientamento emerso in maniera chiara dal convegno è stato quello di improntare le future decisioni relative alla ricostruzione sulla base delle proposte che arrivano dai territori colpiti, non calandole dall'alto.
“A quattro anni dal terremoto Centro Italia si contano più morti (299) che opere pubbliche ricostruite (86) e con cantiere in corso (85) - queste le dichiarazioni dell’on. Riccardo Augusto Marchetti, commissario della Lega Marche -. I numeri contenuti nel rapporto commissariale appena uscito mancano di rispetto ai cittadini e ai professionisti, che tratta come capri espiatori per i ritardi e a cui si chiede di sostituirsi agli uffici pubblici nei loro compiti e doveri. Sono i governi Renzi e Gentiloni che, in questi 4 anni, hanno fatto le norme contro cui ora Legnini punta il dito".
A chiudere i lavori prima della cena (organizzata sempre al Cosmopolitan Hotel con menu curato dallo chef Giustozzi), è stato lo stesso Matteo Salvini. Nel suo sintetico discorso conclusivo, il leader leghista ha sottolineato nuovamente quanto anticipato nel comizio tenuto allo Shada: "Va imitato il modello Genova, dove al sindaco sono stati dati pieni poteri e, nell'arco di un anno e mezzo, si è avuto un nuovo ponte. Devono essere i sindaci a gestire il territorio, non servono commissari e leggi speciali".
"Diverse criticità rischiano di mettere in concreto pericolo il corretto svolgimento del prossimo anno scolastico". È quanto scrivono in una lettera aperta inviata - tra gli altri - al ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina, al segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti e al governatore della Regione Marche Luca Ceriscioli, gli esponenti del Partito Democratico di Tolentino a seguito di un incontro organizzato lo scorso mese con gli operatori della scuola.
Il Pd tolentinate chiede "di accelerare l'espletamento dei concorsi per il reclutamento del personale scolastico, con procedure semplificate volte e ridurre i tempi, spesso elefantiaci del normale iter burocratico, con l’obiettivo di evitare carenze di personale che causerebbero inevitabili disservizi nel percorso didattico".
In merito alle scuole ricadenti nel Comune di Tolentino, vengono esposti tre problemi principali: la situazione licei e Campus scolastico, la situazione delle scuole primarie e medie, il sovraffollamento delle classi.
In merito al primo punto il Partito Democratico Tolentino si dice preoccupato "dell'incomprensibile ritardo nella costruzione del Campus scolastico. Da più di tre anni i Licei svolgono le lezioni in uno stabile industriale, assolutamente inidoneo all’insegnamento con aule poco funzionali, non sempre direttamente arieggiate e che dovranno ospitare classi discretamente numerose. Le norme sul distanziamento sociale negli istituti scolastici a seguito dell’emergenza sanitaria rendono tale situazione estremamente critica e potenzialmente pericolosa per l’eventuale diffondersi del virus".
Vi è poi il problema relativo al plesso scolastico Grandi, che accoglie gli studenti del plesso Bezzi, e quello dell'Istituto Comprensivo Lucatelli, che accoglie parte dei ragazzi precedentemente frequentanti il plesso Don Bosco: "A causa di questi accorpamenti si evidenzia un'importante riduzione degli spazi didattici con conseguente limitazione di molte attività formative complementari, quali ad esempio la musica".
Ultimo tema quello del sovraffollamento delle classi: "In molti istituti scolastici della Provincia (tra cui Tolentino) - scrive il Pd - si sta procedendo all'accorpamento di classi che diventano quindi sempre più numerose sfiorando i 30 alunni, come ad esempio il caso del liceo Classico di Tolentino dove si stanno accorpando due classi del quarto anno del percorso di studi, peraltro in un'area del cratere con aule non idonee e in situazione di distanziamento fisico".
Viste le rilevanti e significative criticità il Partito Democratico di Tolentino chiede, nella lettera aperta, che:
- gli organi deputati al controllo, quali l’USR, vigilino sulle emergenti situazioni di forte criticità con l’obiettivo di evitare contesti di “insostenibilità didattica”;
- la Provincia acceleri le procedure di appalto con l’obiettivo di avviare i lavori per la realizzazione del Campus scolastico il prima possibile;
- di sanare le criticità legate al distanziamento e alla mobilità anche in presenza di disabilita dei docenti e dei discenti, in coerenza con le linee guida del ministero dell’istruzione;
- le scuole di Tolentino siano gestite in base alla doppia deroga prevista per le aree inserite nel cratere e per il Covid;
- il Ministero vigili sulla effettiva applicazione delle linee guida emanate dal MIUR;
- la Regione impegni ulteriori risorse per garantire la gratuità dei trasporti vista la delocalizzazione dei Licei in una zona non servita.
“Al comitato ‘No fiera Covid’, capitanato da Ivo Costamagna, rispondo che questo non è il momento di puntare l’attenzione su un atto amministrativo, che certamente e giustamente dovrà essere controllato nella sua regolarità e semmai sanzionato”. Così Fabrizio Ciarapica, sindaco di Civitanova Marche, replica alle dichiarazioni del comitato 'No Fiera Covid' relativamente alla scadenza della convenzione tra Comune e Regione Marche per l'ospedale Covid alla Fiera.
“Mi stupisce che un politico di lungo corso come Costamagna oggi presenti questa obiezione e invece non si preoccupi di sollecitare la sua parte politica che è al governo della regione affinché il Covid Center di Civitanova Marche, sia immediatamente funzionante e da subito” sottolinea il sindaco.
“Questo è il vero problema oggi e che Costamagna dovrebbe risolvere” - ha continuato Ciarapica - “La programmazione dell’immediato funzionamento del reparto ancora non c’è. Mi auguro che non avremo mai bisogno dei posti letto della terapia intensiva e semi-intensiva della nostra Fiera. Seppur in maniera contingentata e prevalentemente con contagi da ritorno, che per il momento sembrano avere una caratteristica della malattia meno grave rispetto ai mesi precedenti, la curva epidemica sta riprendendo, tanto che il Governo Conte ha attuato una serie di misure di contenimento, ma dobbiamo fare molta attenzione tutti prima di parlare senza riflettere sulla vera problematica del momento".
"Perché, non sia mai che se ci sarà qualche caso che avrà bisogno di cure serie, non ci sia la necessità di chiudere ancora gli ospedali della Provincia, in particolare come accaduto quello di Civitanova Marche e quello di Camerino. Il Covid Center è stato allestito per curare il casi gravi di Covid e non interrompere le attività degli ospedali che sono riprese a pieno regime. Ritornare nella situazione in cui ci siamo trovati a marzo, oggi, sarebbe davvero imperdonabile" ha concluso Ciarapica.
A distanza di poco più di due settimane Matteo Salvini torna nel Maceratese. Il leader della Lega ha fatto tappa, nel pomeriggio odierno, a Porto Recanati (è la seconda volta nell'arco di due mesi) e a Civitanova Marche per il suo tour elettorale in vista delle Regionali che si terranno il prossimo 20 e 21 settembre. Giro iniziato stamattina a Fano, in una fabbrica.
"Mi son fermato a Porto Recanati a fare un bagnetto visto che c'ero stato soltanto per vedere l'Hotel House" così esordisce Salvini allo stabilimento dello Shada dove riceve la calorosa accoglienza dei sostenitori (con indosso le magliette del partito e il motto "processate anche me #iostoconsalvini"), scusandosi per il leggero ritardo con cui è arrivato a Civitanova, dove era atteso per le ore 17:00.
A presentarlo, sul palco, è il responsabile regionale Riccardo Marchetti, mentre alle spalle di Salvini ci sono la civitanovese Maika Gabellieri, candidata della Lega al Consiglio Regionale, il senatore Tullio Patassini, il responsabile provinciale della Lega Macerata, Simone Merlini e il membro della Commissione Giustizia e Antimafia della Lega, Luca Paolini.
"Nelle Marche, per la prima volta in 50 anni, si può cambiare - dice -. Il derby non è tra fascisti e comunisti, ma tra chi promette le stesse cose da 50 anni e il cambiamento. Faccio un esempio semplice, che riguarda le case popolari: con il governo della Lega saranno assegnate prima agli italiani".
"Non ci devono più essere marchigiani di serie A e marchigiani di serie B - aggiunge Salvini, relativamente al tema della sanità -: ci sono territori dove si aprono ospedali e territori dove si chiudono punti nascita".
Alle 19 per Salvini l'appuntamento è al Cosmopolitan Hotel, sempre a Civitanova, dove ci sarà l'incontro con una rappresentanza di architetti e ingegneri per discutere delle problematiche legate alle infrastrutture e al terremoto (leggi qui). Proprio sul terremoto il leader leghista ha affermato: "Non è possibile ci vogliano anni per ricostruire, vanno dati poteri straordinari ai sindaci. Non servono commissari inviati da Roma".
Critiche al Governo vengono fatte riguardo alla questione delle Partite Iva ("Bisogna essere rimbambiti per far pagare le tasse ad agosto a chi è rimasto a casa per via del lockdown") e della scuola.
L'affondo sul ministro Azzolina, che l'ha definito "troglodita", è piuttosto deciso: "Sto chiedendo da giugno a che ora posso portare a scuola mia figlia, quanti bimbi ci saranno in classe e cosa si fa il sabato - afferma -. Nessuna risposta, è da due mesi che il ministro si occupa solo di banchi con le rotelle: è un'incapace".
Chiosa finale sul processo che lo attende a Catania: "Fra 43 giorni sarò in tribunale, imputato per sequestro aggravato e continuato ai danni di minore. Sarò ben felice di essere in quell'aula di tribunale. Al giudice dirò che ho fatto quello che gli italiani mi hanno detto di fare".
L’evento si conclude tra gli applausi e la lunga fila per fare le foto con il "capitano" della Lega, oltre che con un buffet gratuito per ristorare gli avventori.
Doppio appuntamento con la bellezza domenica 23 agosto al Parco Rodari di Pieve Torina. Dalle ore 21:15 prenderà il via la tappa marchigiana di due dei concorsi di bellezza più noti, Miss Grand Prix e Mister Italia.
Si tratta di due eventi nazionali organizzati da Claudio Marastoni che prevedono oltre 150 selezioni in tutta Italia e questa non sarà la prima volta a Pieve Torina, dove l'appuntamento da qualche anno è di casa.
"Torniamo con piacere ad ospitare quella che non solo sarà una passerella per la bellezza, declinata al femminile ed al maschile, ma anche un trampolino di lancio per tanti giovani dotati di talento, volontà, personalità - sottolinea il sindaco Alessandro Gentilucci -. Da anni questo evento costituisce un trampolino di lancio nel campo della moda, della pubblicità, del cinema e dello spettacolo, settori alla continua ricerca di volti e personaggi nuovi ed interessanti".
Molti sono, infatti, i nomi noti dell'attuale panorama dello spettacolo italiano ad essere passati per le selezioni dei due concorsi, uno su tutti quello di Carlotta Maggiorana, che, dopo aver vinto il titolo nel 2009, ha dato il via alla sua carriera televisiva e cinematografica, iniziando già a lavorare nel jet set e conquistando nel 2018 anche il titolo di Miss Italia.
A condurre la serata pievese, che vedrà sfilare in passerella le concorrenti di Miss Grand Prix ed i concorrenti di Mister Italia, saranno Kristel Talamonti e Marco Moscatelli.
"Noi che a Pieve Torina ogni giorno diamo valore a questo territorio e ne promuoviamo le infinite bellezze, questa volta valorizzeremo la bellezza ed il talento di tanti giovanissimi che provano ad inserirsi nel mondo del lavoro attraverso le porte che lo spettacolo apre loro - ha dichiarato Gentilucci -. Il mio in bocca al lupo va a tutti i partecipanti e allo staff di questa grande macchina organizzativa che ha scelto ancora una volta la nostra cittadina come sede di un grande evento".
Sono cinque i candidati alla carica di sindaco del Comune di Macerata alle prossime consultazioni elettorali del 20 e 21 settembre: Roberto Cherubini, Mauro Cicarè, Gabriele Micarelli, Sandro Parcaroli, Narciso Ricotta. In loro sostegno complessivamente 21 liste con i candidati alla carica di consigliere comunale.
Questo il dato ufficiale che risulta dalla documentazione presentata al Segretario generale del Comune di Macerata Paolo Cristiano alle ore 12 di oggi, sabato 22 agosto, giorno di scadenza del termine fissato dalla legge per la presentazione delle candidature.
Spetta ora alla Commissione elettorale circondariale verificarne la regolarità ed ammetterle alla competizione elettorale di settembre. Il lavoro della commissione, impegnata nel controllo della documentazione, del numero delle firme dei sottoscrittori, dei certificati, degli atti e di tutti i documenti allegati si protrarrà per gran parte della giornata di oggi.
La documentazione depositata contiene, tra l’altro, i nominativi dei candidati proposti alla carica di sindaco e di consigliere comunale, la dichiarazione di accettazione della candidatura sottoscritta da ciascuno, il contrassegno di identificazione, il documento programmatico amministrativo, che verrà successivamente pubblicato all’Albo Pretorio on line del Comune e la dichiarazione preventiva dell’ammontare delle spese elettorali che i candidati intendono sostenere.
Da ricordare che le liste, in base alla legge elettorale, devono elencare un numero minimo di 21 e un massimo di 32 candidati alla carica di consigliere comunale e garantire il rispetto delle nuove quote di genere che fissano in 2/3 e in 1/3 il numero di candidati del genere meno rappresentato. In sostanza se la lista è composta da 32 persone, 21 saranno gli uomini e 11 le donne o viceversa.
Verificata la regolarità, la Commissione elettorale, attraverso il sorteggio, assegnerà a ciascuna di esse un numero progressivo secondo il quale compariranno sia nei manifesti elettorali che nelle schede di voto.
Di seguito, nel dettaglio, le liste presentate a sostegno di ciascun candidato sindaco, espresse secondo l’ordine alfabetico:
Candidato a sindaco: Roberto Cherubini
Liste proponenti:
MaceratAmica - Giovani, Sport, Cultura, Innovazione tecnologica
Macerata per l’Ambiente
Movimento 5 stelle - ilblogdellestelle.it
Candidato a sindaco: Alberto Cicarè
Liste proponenti:
Potere al Popolo
Strada Comune
Candidato a sindaco: Gabriele Micarelli
Liste proponenti:
Macerata Lavora
Candidato a sindaco: Sandro Parcaroli
Liste proponenti:
Civici per il Popolo della Famiglia – No gender nelle scuole
Forza Italia Berlusconi per Parcaroli
Fratelli d’Italia
Lega Salvini Macerata
Macerata Libertas Unione di Centro
Nuovo Cdu - Cristiani democratici uniti
Sandro Parcaroli sindaco
Candidato a sindaco: Narciso Ricotta
Liste proponenti:
I moderati per Ricotta sindaco
La Città di Tutti lista civica
La nostra Città
Macerata Bene Comune
Macerata Insieme
Macerata Rinnova
Narciso Ricotta sindaco-Italia Viva, Ds, Demos, Democrazia solidale, Psi
PD Partito Democratico
Come noto si vota domenica 20 settembre, dalle ore 7 alle 23 e lunedì 21 dalle ore 7 alle 15. Oltre all’elezione del sindaco e del Consiglio comunale, gli elettori maceratesi voteranno per il rinnovo del Consiglio regionale e, in considerazione di quanto stabilito dal Decreto Legge n.26/2020 che sancisce il principio di concentrazione delle scadenze elettorali, si dovranno anche esprimere anche in merito al Referendum popolare confermativo relativo alla riduzione del numero dei parlamentari.
Lunedì 21 settembre, subito dopo la chiusura dei seggi, inizierà lo scrutinio relativo al referendum confermativo e successivamente, senza interruzione, quello relativo alle elezioni regionali. Martedì 22 dalle ore 8 al via lo spoglio delle schede per l’elezione del Consiglio comunale e del sindaco. L’eventuale turno di ballottaggio avrà luogo domenica 4 e lunedì 5 ottobre.
A livello nazionale le prossime elezioni amministrative vedranno il rinnovo di 1.157 amministrazioni comunali, di cui 18 Comuni capoluogo.
552 candidati consiglieri alla conquista dei soli 32 posti disponibili in assise e 5 candidati sindaci. In vista delle elezioni comunali in programma il prossimo 21 e 22 settembre, sono state consegnate le liste che sosterranno i candidati alla carica di primo cittadino di Macerata (c’è tempo fino alle 12 di oggi).
Anche il nuovo Cdu, guidato da Mattia Orioli, ha presentato la sua lista a sostegno del candidato sindaco del centrodestra Sandro Parcaroli.
Ecco di seguito la lista del Nuovo CDU: Mattia Orioli, Anna Capitani, Graziana Basconi, Ilaria Bernacchini, Fabrizio Fattori, Santa Guardarucci, Francesco Lanzolla, Emanuela Liberti, Chiara Marangoni, Giulia Maurizi, Marco Mitillo, Mauro Mobili, Letizia Monachesi, Elisabetta Pantaleoni, Maurizio Petterini, Sabina Re, Sandro Ribichini, Ernesto Sbriccoli, Mercedes Del Valle Soratti, Sonia Trippetta, Fausto Valeri, Giuseppe Verdenelli, Paolo Alviti, Lucia Gregonelli, Matteo Carnevali.
“Giorgio Pollastrelli jr è il nuovo commissario della Lega Civitanova: sostituisce il dimissionario Giuseppe Beruschi.
"Abbiamo scelto di puntare su un giovane con notevole esperienza politica per proseguire con forza l’attività in una città che ha dato e potrà dare molto al progetto Lega”. L’annuncio è del commissario provinciale del Carroccio Simone Merlini.
Pollastrelli, ceo di un’azenda che si occupa di case in legno, fa politica fin da giovanissimo ed è stato presidente provinciale di Fratelli d'Italia.
“È un entusiasta della politica che saprà dare nuovo slancio e l’impronta giusta alla gestione civitanovese della Lega – aggiunge Merlini – Ha una conoscenza consolidata delle dinamiche di partito e cittadine che rappresenta un valore aggiunto in termini di efficacia dell’azione di coordinamento. Siamo certi che gli effetti di questo nuovo corso saranno benefici per tutto il nostro movimento civitanovese che rappresenta una delle chiavi di volta del centrodestra provinciale”.
Tribunale di Camerino. Toh, chi si risente! A 'riesumare' il dolorosissimo caso per cui l'allora sindaco Dario Conti prima consegnò (inutilmente) la fascia tricolore, poi indossandola alla rovescia, è stato oggi a Villa Fornari il 'sindaco del terremoto (del ‘97), il serravallese Venanzo Ronchetti, candidato al Consiglio regionale per RinasciMarche. "Fu un grave atto contro le zone interne, il primo passo verso la desertificazione in anticipo sul sisma di 4 anni fa. Chiudere, dopo due secoli, gli uffici giudiziari a Camerino non ha portato ad alcun risparmio e di contro ha ingolfato il Palazzo di Giustizia a Macerata che non sa più quasi dove trovare quei nuovi spazi dei quali ha terribilmente bisogno. Ora nella città dei Varano, devastata dal secondo terremoto in meno di due decenni, riportare il Tribunale è' la soluzione vera: l'università é ormai una rocca assediata, prossima a capitolare. Non oso pensare allo scenario se non ci fosse stato il nuovo ospedale, proposto dell'on.Rinaldi e richiesto con un'unica voce al ministro Rosy Bindi dal sindaco Fanelli e da me, all'indomani del terremoto umbro marchigiano che ha avuto in Serravalle il suo epicentro".
La voce del 'vecchio combattente' s'incrina, gli occhi diventano lucidi, l'emozione sale sul finire improvvisamente al tavolo dei candidati di RinasciMarche aperta da Massimiliano Bianchini (Civici: per lui prime elezioni senza candidarsi!), presente Gianluca Carrabs (Verdi) ovverossia due dei tre coordinatori regionali della nuova lista formata pure con +Europa (Mattia Morbidoni). A cui ha aderito a sorpresa il socialista 'storico' Ronchetti: "Ma Dario Conti non mi avrebbe politicamente scomunicato: lui chiedeva sempre che il Garofano corresse in solitaria, altro che l'alleanza con Matteo Renzi!".
La conferenza stampa s'infiamma sul finire nella tensostruttura del patron Giorgio Bottacchiari che domina lo splendido sky line di Camerino: il suo affascinante sipario ducale disegnato dalla linea discontinua delle colline fra Marche ed Umbria. Prima del 'sindaco del terremoto', Alessandra Zampetti emozionando tutti aveva chiuso tra le lacrime la proposta-appello 'da cittadina camerinese per recuperare 'servizi essenziali', potenziando la sanità territoriale, avviando la ricostruzione post sisma. "Interventi inderogabili - ha detto Alessandra, dirigente Unicam- perché non venga abbandonata questa Terra" -"dov'e' nato il Rinascimento cui si deve l'80% delle opere d'arte nel mondo" aveva sottolineato poco prima Carrabs. I 'fuochi finali' sono venuti dall'avv. Francesco Comberiati, 12 anni da segretario amministrativo provinciale della Dc, segretario generale dell'ente Calzatura a Civitanova, nel suo ruolo attuale di presidente marchigiano di 'Amare Calabria'. "Vedo maxi manifesti elettorali, leggo a lettere cubitali Vota questo -Vota quell'altro, ma non c'e' nessun serio programma. Si chiede il voto mentre Sagunto sta già per cadere stremata dopo 4 anni di assedio da parte di superburocrati, di carte e progetti rimandati indietro per una virgola mancante. Uno spirito bizantino insopportabile si è impadronito di uffici tecnici comunali, mentre la politica come le stelle di Cronin sta a guardare. Destra e sinistra sullo stesso piano di un sostanziale fallimento. Tutti e tutto in attesa snervante del Tesoro della Ricostruzione. E dobbiamo dare atto che se c'è un vento nuovo, un'aria più fresca rispetto a quella che si respirava prima da quelle parti, questo si deve alle finestre e porte aperte, e tenute così con fermezza, da monsignor Massara. Nel cratere sismico c'è bisogno di gente così, che guarda avanti verso un indifferibile, sviluppo possibile".
Il consigliere uscente l'ing. Sandro Bisonni (100% di presenze, 32 proposte di legge presentate: 20 approvate), l'ex sindaco di Morrovalle ed attuale consigliere provinciale Francesco Acquaroli, l'imprenditrice Sabrina Ercolanoni e Giulia Messeri, cultrice di Sociologia sono stati gli altri candidati presenti a Camerino (ad eccezione dell'ultima) scelta iconica e densa di significato per una formazione "che va nei luoghi dell'emergenza regionale" ha dichiarato Bianchini. Che ha tracciato, pur nel quadro del sostegno a Mangialardi, una linea di discontinuità ed autonomia con il Centro sinistra in riferimento a Sanità e Ricostruzione. Un vessillo ambientalista e' ben presente nel programma anche come motore di sviluppo (Carrabs: "In questa direzione abbiamo a cuore pure i Cammini: rivelo d'aver preso parte a quello di Santiago che in Soagna rappresenta il terzo fattore d'indotto economico"). Particolare rilevanza all'agricoltura e al biologico e' stata data nel suo intervento dall'operatrice Ercolanoni, sottolineata da Acquaroli l'esigenza di un 'progetto globale' per il cratere sismico. La zona franca, o Zes è poi un altro di questi vettori di rinascita del territorio devastato dal terremoto: "Lo voleva sin dal '97 Dario Conti..." ha fatto presente Ronchetti.
E dunque soltanto un bel Libro dei Sogni, all'epoca dell'Impero dei Burocrati, quello che si sfoglia ora alla vigilia di queste Regionali nel territorio più colpito dalle scosse telluriche del 24 agosto 2016 (e seguenti)?
«Una squadra di persone della società civile fatta di uomini e donne di comprovata professionalità che, sono certo, porteranno a Macerata un contributo concreto». Così il candidato del centro destra alle prossime elezioni comunali di Macerata nel presentare la sua lista civica Sandro Parcaroli Sindaco.
«Persone che vivono la città, che conoscono le esigenze della comunità e che, ognuna con la sua peculiarità, potranno portare un valore aggiunto alla coalizione di centrodestra – ha aggiunto Parcaroli -. Tutti insieme infatti stiamo lavorando su una Macerata che guarda al futuro e che può tornare a essere davvero capoluogo – quale è - e riacquistare la sua importanza a livello regionale e non solo. La città ha bisogno di persone consapevoli della propria responsabilità e che mettano da parte le mere logiche di potere per il bene dei cittadini: questi sono i presupposti che si trovano alla base dei sentimenti che animano i componenti della lista».
Di seguito i nomi dei candidati della lista Sandro Parcaroli Sindaco: Gianluca Micucci Cecchi, avvocato; Silvano Iommi, architetto in pensione; Roberta Angelelli, ingegnere; Paolo Appignanesi, medico chirurgo in pensione; Andrea Beccacece, geometra; Alberto Bigelli, grafico designer; Alessandro Bini, studente di economia; Alessandro Giuseppe Campogiani, studente di farmacia; Chiara Capone, impiegata contabile; Katuscia Cassetta, manager; Paola Cassese, libero professionista; Cristina Cingolani, responsabile dermocosmetica in farmacia; Sabrina De Padova, insegnante; Andrea Foresi, operaio specializzato; Mauro Grelloni, medico pediatra; Eleonora Lamberti, dottore commercialista; Romina Leombruni, commercialista; Rodolfo Marcelletti, geologo; Erika Mariniello, giornalista; Giovanna Matteucci, avvocato; Riccardo Menichelli, parrucchiere; Patrizia Pagnanelli, impiegata amministrativa; Fabrizio Paolella, impiegato in un negozio di abbigliamento; Moreno Paolucci, impiegato nel settore agricolo; Daniela Pellegrini, libero professionista; Stefania Pisello, impiegato amministrativo; Stefano Settimi, poliziotto; Andrea Spalletti, dentista; Alceo Taruschio, titolare di un bar-gelateria; Roberto Torresi, titolare di impresa di pulizia e Ilenia Vitali, impiegata.
È ufficiale: il Popolo della Famiglia converge a sostegno della candidatura a sindaco di Sandro Parcaroli. La decisione arriva a seguito di lunghi colloqui e incontri intercorsi, grazie a un sostanziale accordo sulle battaglie valoriali e programmatiche.
Pertanto, il Popolo della Famiglia si unisce ai Civici per Macerata, capitanati da Deborah Pantana, sostenitrice da sempre delle politiche familiari: "Questa unione - si sottolinea in una nota - è tesa a rafforzare la presenza nella coalizione e nella futura squadra di governo cittadino di un'area politica che mette al centro proposte a sostegno della maternità, a sostegno della famiglia, delle imprese familiari e delle politiche per il lavoro e per i giovani".
Ecco l'elenco completo con i nomi dei candidati della lista civica:
Gabriele Amadei, Laura Andreucci, Andrea Bentivoglio, Michele Centanni, Gabriele Cinti, Deborah Cuppoletti, Cristiana Di Stefano, Elisabetta del Gobbo, Fiorella Diprè, Luigi Damiano, Clara Ferranti, Francesco Farolfi,
Caterina Giacchi, Iliana Giacomozzi, Tiziana Gatti, Domenico Gallo, Laura Giustozzi, Carla Lodi, Osvaldo Mattei, Marco Mengaroni, Giorgio Monti, Patrizia Marchi.
Marco Mazzanti, Caterina Munaretto, Andrea Patrassi,Deborah Pantana, Andrea Pierucci, Maria Grazia Pigliapoco, Sara Reho, Fabio Sebastianelli, Giuliano Vagnoni