“Una Regione deve restare sempre al fianco di tutti quelli che producono e non deve mai ingenerare confusione - dichiara il deputato marchigiano di Fratelli d’Italia, Francesco Acquaroli -La riapertura è importante tanto quanto la sicurezza e la salute, e per questo la Fase 2 deve avvenire con la concertazione di tutti. Dispiace che in questo momento, su un tema così importante, non si riesca a trovare la necessaria unità. In questo senso, la rottura della Regione Marche con Confindustria è un fatto grave - e conclude - Serve recuperare e condividere la ripartenza con le imprese in questo momento così difficile”
Negli ultimi consigli comunali il sindaco di Corridonia Paolo Cartechini aveva smentito una sua precedente dichiarazione presentando un emendamento nel quale richiedeva di impegnare la giunta a trovare una soluzione alternativa alla chiusura delle due scuole dell’infanzia di Colbuccaro e di Campogiano che lui stesso, in una lettera di chiarimenti inviata al ministero dell’istruzione in data 22 gennaio 2020 aveva previsto di accorpare e dimettere per giustificare il dimensionamento del nuovo edificio scolastico da costruire in via Verdi.
Una questione spinosa sulla quale sono intervenuti anche i consiglieri di minoranza del comune di Corridonia, che non avevano esitato a definire l'atto come scellerato e impopolare (leggi qui l'articolo)
Un batti e ribatti sul quale è finita di mezzo anche l'ex sindaco e attuale presidente del Consiglio Comunale Nelia Calvigioni, tirata in ballo dall'attuale primo cittadino Cartechini in una lettera che è stata recapitata a tutti i cittadini della frazione di Colbuccaro, proprio in questi giorni.
Cartechini ha reso noto come il progetto che prevedeva l'ubicazione della nuova scuola in Via Verdi fosse già stato redatto nel 2015, anno in cui l'Amministrazione Comunale era guidata proprio dalla Calvigioni.
Ecco il contenuto integrale della lettera firmata dal sindaco:
Un attacco che non è andato affatto giù all'ex Sindaco di Corridonia in quanto lo scenario di allora, legato al tema dell'edilizia scolastica, era totalmente differente da quello di oggi e così ci ha tenuto a replicare, tramite una lettera inviata alla nostra redazione, spiegando passo dopo passo tutta la vicenda.
Ecco il testo integrale della missiva:
"Carissimi Cittadini amici di Colbuccaro,
non ho nessuna intenzione di alimentare polemiche, reputo però il tema delle scuole troppo importante per la città per non chiarire i fatti .
Non avrei mai immaginato di essere citata in una lettera, su carta intestata del Comune, a firma del Sindaco, ma senza il previsto numero di protocollo…..
Da quello che leggo dai commenti è stata immessa nelle cassette della posta come se si trattasse di un semplice volantino pubblicitario. Essendo stata, purtroppo, citata ritengo di dover per ripristinare la verità dei fatti e spiegare la storia della partecipazione al finanziamento INAIL.
Nel settembre 2015, per costruire le scuole dell’Infanzia e Primaria nei pressi dell’edificio “Ed Enaoli”, che avrebbero sostituito la materna Bartolazzi e la Primaria Lanzi, lo stesso rappresentava l’unica possibilità per realizzare le nuove strutture. Il bando che disciplinava il finanziamento prevedeva l’obbligo di proprietà del terreno e la specifica destinazione urbanistica. Per il finanziamento INAIL del 2015 non interessavano gli spazi e le sezioni della scuola, poiché esso era finalizzato ad iniziative sociali. Fu pertanto adottata una delibera di giunta per partecipare a detto bando. Naturalmente la partecipazione era supportata da pareri tecnici e contabili. Fu presentato lo studio di fattibilità ed il costo, stimato nel 2015, per la scuola d’infanzia era pari a circa 2.000.0000 di euro. Rilevo come nella delibera del dicembre 2018 il costo sia inaspettatamente lievitato ad euro 4.450.000.
Nel 2016 riceviamo il decreto di ammissione con il finanziamento INAIL. Tuttavia, entrato in vigore il nuovo codice appalti, vi era per il comune l’obbligo di approntare la progettazione esecutiva.
Nell’agosto 2016 si verificano i gravi eventi sismici che colpiscono, tra gli altri immobili, proprio la scuola primaria di Colbuccaro.
Sapete bene, cari cittadini, i problemi che abbiamo avuto per le scuole. Proprio per evitare i disagi derivanti dall’inagibilità della scuola primaria e infanzia, mi sono impegnata, unitamente all’amministrazione che guidavo, per dotare Colbuccaro di una struttura idonea ad ospitare i bambini che frequentano la scuola primaria e infanzia. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: siamo stati il primo comune delle Marche ad avere, in soli 4 mesi, una scuola provvisoria. Siamo, peraltro, coscienti che essa non potrà durare a vita.
Mi chiedete se sono state fatte le domande per la riparazione della scuola? Dagli atti pubblici programmatici non risultano iniziative finalizzate a riparare la scuola lesionata o per la costruzione di una nuova scuola. Non sono a conoscenza di nulla. Speriamo che venga avviato uno studio per la progettazione.
Nell’ottobre 2017 si tiene una assemblea pubblica per presentare lo studio progetto per le scuole di Corridonia. Lo stesso viene inviato al Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Lanzi (competente per la dismissione della scuola dell’infanzia Bartolazzi) per le sue osservazioni. Tra le tante osservazioni formulate, la Direzione didattica consiglia una eventuale riduzione delle sezioni da 8 a 6. Tuttavia si è continuato l’iter per 8 sezioni anziché per le 6 consigliate dalla dirigenza scolastica. Preciso, ma la circostanza è nota, che dal giugno 2017 non rivestivo più la carica di sindaco.
Il 2018 è stato un anno di attesa, nel silenzio l’amministrazione procedeva con la progettazione per la realizzazione delle scuole dell’infanzia e primaria. Con le delibere di giunta n.288 e 289 del 19/12/2018 vengono approvati i progetti di fattibilità e quadro economico.
Per la Scuola d’Infanzia il costo è più che raddoppiato rispetto a quello preventivato al momento della partecipazione al bando Inail. Dalla delibera 2018 si legge che esso è pari a euro 4.450.000. Ciò è dovuto dalla circostanza per cui è stato aggiunto un piano seminterrato di mq 1300, non previsto nel 2015, servito per rialzare di 4 metri. Lo stesso ad oggi non ha una destinazione d’uso e scolastica.
Tutto completamente diverso da quanto approvato nel 2015-2016.
Il sindaco con una lettera dell’ 1/09/2018 comunica all’ INAIL la rinuncia all' investimento immobiliare sociale INAIL. La lettera non è supportata da pareri tecnici e contabili, e viene formulata senza la comparazione costi e benefici per il futuro dei bilanci comunali. Non viene pubblicata sull’albo. Ciò contrariamente a quanto fatto nel 2015: difatti l’adesione al bando Inail venne fatta con delibera di giunta e supportata da tutti i relativi pareri.
Della rinuncia all’investimento sono venuta a conoscenza il 29.3.2019, dopo una richiesta di accesso agli atti fatta al Segretario Comunale. Ciò in quanto in consiglio comunale non mi viene data risposta in merito. Oggi con questa lettera-volantino non protocollata, consegnata a Colbuccaro , leggo che la progettazione era a iniziata nel 2015 quando ero Sindaco..... prima del terremoto…
Dal momento che nel 2018 ha rifiutato il finanziamento tutto poteva essere diverso...Tengo a precisare che l’attuale progetto si discosta da quello redatto quando ero sindaco. E si discosta, anche di molto, per quanto concerne i costi, come si è visto più che raddoppiati.
Che significa questo messaggio ….?
Oggi per ottenere quel finanziamento a fondo perduto le cose sono cambiate dal 2015
Firmare una dichiarazione al Miur con la quale si dichiara la volontà di accorpare le scuola, la dismissione di quella di Colbuccaro per ottenere il finanziamento, poi giustificare e smentire quando si viene scoperti con un accesso agli atti ..il tutto per Colbuccaro e Campogiano e per il contributo alle Suore…..era stato fatto tanto per prendere tempo...o per non perdere il treno del finanziamento a fondo perduto.
Questo modo di fare non può essere condiviso, specialmente nei rapporti tra pubbliche amministrazioni.
Se poi il Miur non dovesse concedere il finanziamento, la causa non posso certo essere io che ho sempre agito nel pieno rispetto della legge e del regolamento comunale. Ritengo sia necessaria la revoca dei documenti inviati al MIUR per definire l’istruttoria della graduatoria. Documenti sconosciuti a noi Consiglieri ed ai cittadini tutti. Le decisioni vanno prese con atti di indirizzo e pubblicate all’albo pretorio, con assemblee pubbliche per i cittadini.
Soprattutto serve dare inizio, per Colbuccaro, ad progetto da condividere con i cittadini per costruire le scuole definitive. Per la scuola resa inagibile dal terremoto è necessario un progetto di recupero e una destinazione.
Voglio rassicurare Tutti Voi: risponderò nelle sedi opportune.
Difatti, proprio per la insufficiente trasparenza che in questi anni ha caratterizzato l' edilizia scolastica sono uscita dalla maggioranza...e sono un consigliere indipendente ed il mio agire, da sempre caratterizzato dalla trasparenza, è unicamente finalizzato al bene della comunità".
"Smentita direttamente dal Vice Ministro Sileri l’affermazione secondo cui il reparto di terapie intensive alla Fiera di Civitanova (analogo, sia pure in misura ridotta, a quello della Fiera di Milano) risponderebbe ad indicazioni del Ministero". È quanto riferisce il Senatore Sergio Romagnoli dopo la riunione online del gruppo "Marche e Salute” organizzata in vista dell’apertura del reparto Covid presso la fiera di Civitanova a cui hanno partecipato il Vice Ministro alla Salute Pierpaolo Sileri e il Senatore Rino Marinello.
"Il Senatore Pierpaolo Sileri ha specificato che la nuova realizzazione di strutture per le terapie intensive non dovrebbe essere completamente avulsa da un ospedale - ha riferito Romagnoli -, ma posta o all'interno di una struttura ospedaliera oppure separata da essa ma in prossimità, per garantire la multidisciplinarità".
A questo proposito, il senatore consegnerà al Vice Ministro una lettera con le segnalazioni avute dalla cittadinanza e dal gruppo “Marche e Salute” riguardo le contrarietà e le forti criticità relative al reparto Covid presso la fiera di Civitanova e all’attuale gestione dell'emergenza nelle Marche.
"Le priorità dovrebbero essere due - precisa Romagnoli -. La prima è la riorganizzazione dei servizi territoriali, ad esempio delle Unità speciali di continuità assistenziale (USCA), che nella nostra regione dovrebbero essere 30 e dovrebbero effettuare i tamponi, mentre la seconda riguarda la mappatura delle strutture edilizie utilizzabili presso gli ospedali esistenti con analisi costi/benefici per decidere dove realizzare uno o più reparti covid/infettivi permanenti".
Approvata la mozione della consigliera regionale Romina Pergolesi, che ha chiesto al presidente Ceriscioli di attivarsi al fine di reperire tempestivamente il farmaco Plaquenil, indispensabile per la cura delle patologie reumatoidi (usato anche per l'emergenza Covid-19)
La regione si attiverà per "mettere in atto ogni tempestiva iniziativa necessaria a reperire le quantità del farmaco al fine di evadere tutte le richieste di terapie di cura dei pazienti con patologie reumatoidi". È quanto ha chiesto e ottenuto Romina Pergolesi in consiglio regionale. Non solo. Gli uffici competenti si attiveranno per informare pazienti, medici e farmacie sulle possibili modalità di approvvigionamento e reperimento del medesimo farmaco (idrossiclorochina).
Portata in aula proprio in occasione della giornata mondiale della Fibromialgia (12 maggio), la mozione ha ricevuto il via libera dall'Assemblea Legislativa delle Marche.
"In una recente intervista di Antonella Moretto, presidente dell'AFI odv, Associazione Fibromialgia Italia – ha spiegato Romina Pergolesi -, si è appreso della difficoltà di malati 'no-Covid19' affetti da altre tipologie reumatiche autoimmuni nel reperire il farmaco Plaquenil 200 mg compresse (idrossiclorochina), attualmente utilizzato anche per l'emergenza Coronavirus nelle strutture sanitarie quale cura. Difficoltà di reperimento confermate anche da farmacie e medici di medicina generale, che ne evidenziano la irreperibilità. Il Plaquenil 200mg compresse (idrossiclorochina) è di vitale importanza poiché utilizzato da pazienti affetti patologie gravi e invalidanti, come artrite reumatoide e LES (lupus eritematoso sistemico)".
Le farmacie continuano, infatti, a riscontrare difficoltà nel reperire le quantità di farmaco necessarie ad evadere tutte le richieste di terapia dei pazienti affetti da patologie reumatoidi. "Ora, si spera che la situazione possa volgere al meglio" conclude Pergolesi.
Già lo scorso 10 marzo l’amministrazione comunale di Monte San Giusto ha sospeso le scadenze tributarie di sua competenza e oggi, a due mesi dall’emergenza sanitaria legata al Covid-19 e in attesa di conoscere l’ammontare dei fondi stanziati dal Governo, il Sindaco Andrea Gentili e la Giunta comunicano una serie di provvedimenti da mettere in campo per fronteggiare l’impatto negativo generato dall'epidemi.
Alcune delle iniziative troveranno riscontro nel bilancio di previsione che sarà approvato a fine maggio. Di seguito l'elenco delle proposte elaborate, anche grazie al lavoro effettuato settimanalmente con tutti i gruppi consiliari:
FAMIGLIE
- Incremento del fondo a sostegno delle famiglie e dei soggetti in difficoltà che è stato raddoppiato (da 20 mila euro a 40 mila euro nel bilancio di previsione 2020).
- Rimborso delle rette di Asilo Nido e Trasporto scolastico per i mesi in cui i servizi non sono stati effettuati (le procedure verranno comunicate nel corso delle prossime settimane).
SPORT
- Annullamento dei canoni di affitto per l’anno 2020 alle società sportive che gestiscono gli impianti di proprietà comunale.
COMMERCIO E ATTIVITA’ LOCALI
- sospensione di tutte le rate in scadenza e la sospensione delle attività di accertamento per i tributi pregressi.
- al fine di rispettare i dettami normativi sul distanziamento sociale si prevede la possibilità di occupazione suolo pubblico anche per metrature superiori a quelle consuete, valutando caso per caso l’occupazione di posti parcheggio e/o aree pedonali.
- dal punto di vista tributario si concederà l’azzeramento della tariffa di occupazione per l’anno 2020 alle attività di somministrazione che effettueranno domanda di occupazione per “dehors”.
- istituzione di un fondo a sostegno delle attività commerciali con uno stanziamento in bilancio pari a 4 mila Euro.
- pubblicazione del bando per concessione chiosco e area pattinaggio di proprietà comunale sita in via Madonna di Loreto con una riduzione a due anni del tempo di concessione (anziché 6 anni) ed un importo annuo a base d’asta pari a 500 euro esente iva (anziché 1900 euro annui).
- TARI: si intende procedere all’annullamento dell’imposta per tre mesi per tutte le utenze “non-domestiche” soggette a chiusura dai DPCM.
- Imposta sulla pubblicità, prorogata la scadenza al 30 giugno, allo studio l’ipotesi di annullare la tassa per un periodo di 6 mesi (abbattimento del 50%).
SNELLIMENTO DELLE PROCEDURE
- Le procedure autorizzative e le relative modulistiche saranno ridotte al minimo per quanto consentito dall’operatività degli uffici.
Subito un Fondo nazionale per il sostegno alle aziende del Trasporto pubblico locale perché possano rimborsare rapidamente gli studenti possessori di abbonamento di cui non hanno usufruito, vista la sospensione delle lezioni per l'emergenza Covid-19. È quanto deciso dal Consiglio regionale nella seduta di oggi, approvando all'unanimità una risoluzione che comprende anche i contenuti della mozione presentata dal capogruppo Dem in Consiglio regionale Francesco Micucci.
L'atto impegna il presidente e la Giunta regionale ad attivarsi in sede di Conferenza Stato-Regioni affinché vengano accantonate risorse nazionali da destinare al servizio di Tpl, messo in ginocchio dalle minori entrate derivanti dalla vendita di biglietti durante la cosiddetta fase di “lockdown”, definendo la quota da trasferire alle Marche.
"È vitale la costituzione di un Fondo nazionale per il trasporto pubblico per bilanciare il diritto delle famiglie ad ottenere il rimborso per titoli di viaggio poco utilizzati e la necessità di sostenere il servizio svolto dalle imprese oggi in gravi difficoltà economiche a seguito dell'emergenza Coronavirus – spiega il consigliere Micucci –. È un dato di fatto che le aziende sono in sofferenza per il crollo verticale della domanda di mobilità pubblica e degli introiti provenienti dalla bigliettazione e dalla vendita di abbonamenti, a seguito dei decreti di confinamento".
"Si chiede alla Giunta di promuovere nella Conferenza Stato-Regioni la costituzione del Fondo - aggiunge Micucci - perché possa essere garantito tanto il rimborso agli studenti quanto la possibilità alle aziende di sopravvivere e di continuare a svolgere un servizio fondamentale per le nostre comunità".
"Credo che questo sia un atto dovuto per non aggravare ulteriormente il bilancio delle nostre famiglie, già in difficoltà per la crisi economica dovuta al Covid-19, e per non aumentare ulteriormente i costi di un sacrosanto diritto, che è quello allo studio" ha sottolineato Gianni Celani, vicepresidente del Consiglio Regionale.
Un protocollo che preveda tamponi e test sierologici per gli operatori delle forze dell'ordine e del soccorso Pubblico che prestano servizio nel territorio regionale, al fine di certificarne la negatività al Covid-19, avviando contestualmente una campagna di prevenzione per tutta la popolazione interessata. A sollecitarlo sono stati i consiglieri regionali Gianni Maggi e Romina Pergolesi. Una mozione divenuta risoluzione, grazie all'appoggio di altre forze politiche, che l'Assemblea Legislativa Marche ha approvato oggi (12 maggio 2020).
In considerazione della situazione emergenziale causata dal Coronavirus e del relativo coinvolgimento diretto delle forze dell’ordine e degli operatori del pubblico soccorso, Maggi e Pergolesi hanno proprio evidenziato l'esigenza di preservare tali lavoratori «onde evitare di dover mettere in “quarantena” intere articolazioni del servizio», chiedendo l'avvio di un monitoraggio costante.
«Gli operatori di polizia e del soccorso, proprio per la particolare funzione che sono chiamati ad assicurare al nostro paese, hanno numerosi contatti con i cittadini oltre che ovviamente con i colleghi stessi – rimarcano Maggi e Pergolesi -. Al momento, si sono già verificati casi di contagio proprio tra questi lavoratori, che operano spesso in squadra. I test sierologici permettono di verificare attraverso un prelievo del sangue, in tempi molto rapidi, la presenza e il tipo di anticorpi nell’organismo, e quindi di stabilire se la persona analizzata è venuta in contatto con il virus. Questa modalità diagnostica si affianca agli esami virologici di biologia molecolare (tamponi), che rimangono l’esame elettivo di seconda fase alla quale rivolgersi comunque nel caso di positività riscontrata nell’esame sierologico, il quale ha il vantaggio di una notevole velocità dei tempi di risposta».
Nella risoluzione si impegna pertanto la regione «ad adoperarsi, anche nei confronti del Governo, per istituire un protocollo unanime con gli enti interessati che preveda test sierologici e tamponi agli appartenenti alle Forze dell'Ordine, Soccorso Pubblico, assistenza sanitaria, sociosanitaria e sociale qualora si verificassero ulteriori emergenze sanitarie; ad avviare una adeguata campagna di prevenzione tramite attivazione del relativo protocollo sanitario su menzionato, per garantire il test sierologico ed i tamponi agli appartenenti delle Forze dell’Ordine, Forze di Polizia in servizio del territorio regionale, e membri della Protezione Civile impegnati nell’emergenza, anche asintomatici; ad avviare una adeguata campagna di prevenzione anche alla popolazione interessata della Regione Marche».
La Regione Marche faccia in fretta e non perda altro tempo. Non possiamo arrivare sempre ultimi su tutto. Recentemente ho dichiarato, e lo confermo, che ad oggi in bilancio non c’è un euro dei 200 milioni annunciati dal governatore Ceriscioli”. Lo dichiara il deputato marchigiano di Fratelli d’Italia, Francesco Acquaroli.
“Come confermo che alcun effetto reale hanno sortito finora i 4 milioni stanziati per le garanzie tramite Confidi, aggiunge Acquaroli. Quindi ad oggi, 12 maggio 2020, la Regione Marche non ha dato alcun tipo di sostegno, diretto e indiretto, a nessuno. Sono passati oltre due mesi dall’inizio dell’emergenza e siamo ormai prossimi alla riapertura: gli annunci sono inutili se non supportati da fatti concreti. Lo ripetiamo da settimane: bisogna stravolgere il bilancio dell’anno 2020, recuperare tutto quanto è possibile e destinarlo al rilancio delle Marche, fondi ordinari e straordinari, inclusa anche la revisione dei fondi europei. Queste risorse vanno messe a disposizione subito di imprese e famiglie, altrimenti non servono a nulla”.
Il Coronavirus ha inciso e sta ancora incidendo pesantemente sull'economia del territorio, colpendo in modo particolare le attività a vario titolo legate ai flussi turistici.
Per questo motivo l'Amministrazione Comunale di Sarnano scende in campo con un pacchetto di misure straordinarie, sulle quali da tempo sta lavorando di concerto con i competenti uffici comunali per trovare le necessarie coperture finanziarie, a sostegno delle imprese e del rilancio turistico, con un impegno economico senza precedenti.
Le azioni in corso di definizione muovono su due direttrici di supporto, una diretta e l'altra indiretta.
Le azioni dirette consisteranno in una serie di misure a favore di un'ampia platea di imprese: negozi al dettaglio per i quali è stata obbligatoriamente prevista la chiusura, attività di ristorazione e somministrazione, attività ricettive, attività legate alla cura e benessere della persona. Per tutte queste attività l'Amministrazione Comunale stanzierà la considerevole cifra di 100mila euro che verrà utilizzata per un'ampia gamma di interventi, che andranno dal contributo forfettario, alla riduzione di imposte e tributi locali, fino alla compartecipazione su alcuni costi necessari per la riapertura delle attività.
È inoltre in fase di predisposizione una misura di vicinanza e sostegno alla liquidità per tutti i cittadini e le imprese del territorio di Sarnano, consistente nella sospensione per tutto il 2020 della riscossione della Tari, che potrà poi essere versata in più rate e senza interessi nel 2021.
Oltre a queste misure dirette, l'Amministrazione Comunale – nella consapevolezza della centralità del turismo per l'economia locale e in linea con le efficaci attività promozionali realizzate negli ultimi anni – sta predisponendo un nuovo piano promozionale, frutto anche del confronto con l'assessorato regionale al turismo e con altri enti comunali ed associazioni di promozione intercomunale, orientato su più fronti, e che sicuramente rappresenterà un incentivo indiretto a tutte le attività imprenditoriali connesse al turismo.
Il piano promozionale, che sarà oggetto di confronto con le realtà imprenditoriali e associative locali, valorizzerà le grandi ricchezze del territorio di Sarnano, puntando in maniera ancora più decisa sulla carta del “benessere”, inteso nella sua accezione di “vivere bene”: la riscoperta e la valorizzazione dell'entroterra, della sua storia, la sua cultura, i suoi paesaggi fruibili a piedi, in bicicletta, a cavallo, i ritmi di vita a misura della persona, l'enogastronomia di qualità, la cura della persona, nel corpo e nello spirito.
Tra le misure indirette di rilancio del territorio, una menzione particolare va riservata al progetto di valorizzazione della montagna, un cui primo importantissimo stralcio potrà auspicabilmente essere realizzato già entro il 2020, con la realizzazione a Sassotetto della pista artificiale in Neveplast più lunga d'Italia.
"Il momento che stiamo attraversando è sicuramente difficile, se non drammatico, ma, con le giuste sinergie che si potranno creare tra l'Amministrazione Comunale e tutti gli operatori economici, ancora una volta Sarnano saprà essere protagonista della scena turistica regionale e nazionale" ha sottolineato il sindaco di Sarnano Luca Piergentili.
“I fatti danno ragione alla Lega: il centro Covid alla Fiera di Civitanova usato come tappeto sotto cui nascondere i fallimenti del PD e di Ceriscioli nella gestione della sanità marchigiana. Il tentativo estremo dell’onorevole Morgoni di spacciarne i disastri per riorganizzazione è un’impresa disperata smentita dai fatti oltre che dai massimi esponenti della sanità regionale, da scienziati, medici e personale sanitario, da sindacati, magistrati ex presidenti di regione, comitati di cittadini e professionisti”.
L’onorevole leghista Tullio Patassini torna a richiamare l’attenzione sulle criticità correlate all’ospedale Covid alla fiera di Civitanova. Doveva rispondere all’emergenza e arriva a fine lockdown ancora in cerca del suo perché oltre che di personale adeguato.
“Dopo mesi di annunci roboanti sulla necessità della struttura per fronteggiare l’emergenza, il direttore Generale dell’Asur Marche Storti corregge ancora una volta il tiro – segnala Patassini - L’apertura slitta a quando ci saranno le condizioni, ovvero collaudi della struttura e personale per l’attivazione di 14 posti di intensiva ed altrettanti di sub-intensiva sugli 84 previsti. Solo allora taglierà il nastro quella che Storti declassa al ruolo di palestra dove sperimentare cure ad alta intensità. Una palestra dove, secondo Storti, dovrebbero allenarsi medici e personale infermieristico che il bando regionale è destinato a raccattare piuttosto che reclutare visto che si basa sui doppi turni da effettuare a rotazione nei giorni di riposo. Una scelta decisamente in controtendenza con le indicazioni di Bertolaso, a cui la regione si è affidata e che ha definito la struttura “complicata da gestire per cui ci vogliono equipes assolutamente preparate.”
Una situazione paradossale, che, per la Lega, è sintomatica della pessima gestione della sanità da parte della giunta Ceriscioli che ha preferito:
- autoreferenzialità ed approssimazione al posto di strategica e funzionale programmazione;
- depauperamento anziché rafforzamento dei presidi e degli organici della sanità pubblica per la mancata capitalizzazione delle competenze sviluppate in emergenza attraverso il potenziamento dei reparti di terapia intensiva esistenti
- trasformazione in manodopera da “caporalato” l’eccellente lavoro di sanitari e personale infermieristico anziché tutelarlo come preziosa risorsa
- riduzione anziché potenziamento della qualità dell’assistenza e del personale per la normale funzionalità di quelle terapie intensive che si vorrebbero liberare con l’attivazione di percorsi misti tra ospedali no-Covid e ospedale-Covid in fiera.
“Scelte scellerate con un impatto devastante su organici e reparti già ridotti all’osso con il rischio, da non sottovalutare, che medici ed infermieri che dovessero infettarsi nel corso del turno a Civitanova possano trasferire il contagio nel proprio ospedale – conclude l’onorevole Patassini - Persino il ricorso a nuove assunzioni come risoluzione delle criticità nell’immediato è assurdo: l’addestramento supplettivo di un infermiere che presterà servizio in intensiva del livello richiesto è di almeno 6 mesi: come si provvederà nel frattempo all’assistenza?”
Giovedì prossimo (14 maggio) tornerà a riunirsi al Lanciano Forum di Castelraimondo il Comitato dei Sindaci dell’Ambito Territoriale Sociale 17 dell'Unione Montana Potenza Esino Musone di San Severino Marche.
All’ordine del giorno dell’incontro, convocato dal presidente Matteo Cicconi, figurano l’approvazione del programma delle riaperture dei servizi nella fase 2 dell’emergenza sanitaria da Covid-19 ai sensi dell’art. 8 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 aprile 2020, quella del Piano consuntivo Ats 17 anno 2019 e del Piano preventivo Ats 17 anno 2020 oltre che del Piano attuativo annuale 2020. Seguiranno alcune comunicazioni in merito all’attuazione del Puc con riferimento al reddito di cittadinanza e in merito al servizio civile regionale e al servizio civile universale. Il Comitato dei Sindaci sarà inoltre chiamato ad approvare il Pon Inclusione - Avviso Pubblico 1/2019 – PaIS e gli interventi regionali per il contrasto alla povertà estrema e all’esclusione sociale anno 2020 con riferimento alla Delibera di Giunta Regionale n. 14/2020. Da ultimo è prevista l’approvazione del Regolamento Erap.
“L’ UDC maceratese – dice il nuovo Coordinatore Paolo Cotognini – prende favorevolmente atto del dibattito politico in corso sulle prospettive e sull’atteggiamento che l’Amministrazione cittadina dovrebbe avere in questo momento difficile, che rispondono alle medesime istanze delle quali anche l’UDC si è fatto carico e si farà carico nei mesi a venire”.
“Destinare risorse, prima che altrove, al sostegno primario di chi, oggi, attraversa una crisi finanziaria e sociale per la quale la risposta non può essere rinviata a domani. È percezione comune che alcune fasce della popolazione e alcune specifiche realtà artigianali e commerciali stiano sostenendo in modo superiore ad altre il peso delle chiusure e delle prescrizioni: lo sforzo del Comune, che è indubbiamente il primo presidio sociale sul fronte della pandemia, dovrà sostenere chi, famiglie e piccoli commercianti e artigiani costretti alla temporanea chiusura prima di tutto, rappresenta una parte essenziale del tessuto sano della nostra società e che altrimenti resterebbe danneggiato in modo sproporzionato da una pandemia che aggredisce economicamente in modo disomogeneo, devastando alcune categorie e lasciandone quasi indenni altre”.
"In questo senso un fondo di soccorso – spiega Cotognini - alimentato anche attingendo da altre risorse comunali per le quali sia possibile una diversa transitoria e emergenziale destinazione, appare uno strumento adeguato e pronto, tenuto conto del fatto che anche la tempestività di intervento in questo caso è esigenza primaria. Naturalmente l’importo e la consistenza dello stesso dovrà essere parametrata sia al bisogno effettivo, con funzione sussidiaria e non assistenzialistica, sia alle reali capacità di spesa del Comune, evitando disequilibri che necessiterebbero nel medio periodo di ulteriori dolorosi aggiustamenti.
Procedere a riduzioni fiscali e tributarie, ove le stesse saranno normativamente consentite, può essere un buon contributo alla causa, anche in questo caso nel rispetto dei vincoli di bilancio e delle disponibilità finanziarie visto che un minor gettito significa anche minor spesa sociale disponibile.
L’UDC in questa delicata fase preelettorale rilancia l’idea di un tavolo programmatico tra i cittadini di buona volontà che rivaluti il ruolo delle Frazioni per la città, sia nella prospettiva della grande rivoluzione sanitaria e di mobilità che il Nuovo Ospedale di Primo Livello necessariamente comporterà e che affronti il nodo viabilità anche con riferimento all’accesso al Centro storico, oggi che il problema non è l’eccesso di traffico ma la scarsità di accessi, con gli evidenti riflessi sulle attività del Centro.
Da ultimo l’UDC intende sottolineare e confermare l’importanza della gestione del riavvio dell’anno scolastico: a nessuno sfugge che molto dipenderà dalle scelte ministeriali, ma gli aspetti relativi al trasporto e all’assistenza dei bambini dovranno essere affrontati come priorità. La pandemia ha determinato, tra l’altro, anche la necessità, preso atto del rinvio della scadenza elettorale, che il riavvio sia governato da questa Amministrazione della quale l’UDC fa diligentemente parte in modo razionale, responsabile e, perché no, ‘coraggioso’. Ricordando, con il conforto di Papa Francesco, che non ci si salva da soli e che si riparte, sempre, dalle tutele e dalle attenzioni agli ultimi che, questa volta, possiamo identificare nei bambini e negli anziani, per i quali il Partito sta preparando un piano organico di intervento che prevede una gestione in co-governance con tutti gli operatori e con le associazioni che conoscono il settore e possono dare l’apporto fondamentale al buon esito del progetto”, conclude il coordinatore Udc.
La tutela della salute pubblica, ovviamente, è la priorità di tutti, ma l’emergenza Coronavirus ha avuto un impatto fortissimo sui pubblici esercizi e sulle partite iva in generale, con danni incalcolabili in tutta Italia. Un crollo che ha messo in grave difficoltà centinaia di attività, tra bar, locali, ristoranti pub pizzerie anche della citta Recanatese. Ancora più preoccupante e incerto si rivela il futuro della categoria, in vista della riapertura dei locali e della messa a norma degli stessi a fronte delle stringenti nuove misure per il contrasto ed il contenimento sul territorio dell'emergenza epidemiologica del COVID-19. Questo il tema dell’incontro tra il Sindaco Antonio Bravi, il Vice Sindaco Mirco Scorcelli e l’Assessore alla Cultura e Turismo Rita Soccio e i rappresentanti degli operatori commerciali di Recanati che hanno formato un’associazione regionale per dar voce univoca alle esigenze.
“Il Comune sarà in prima linea nel sostenere gli esercenti pubblici di Recanati, innanzitutto con l’incentivo dell’utilizzo degli spazi pubblici all’aperto, in concessione gratuita, quindi esente da Tosap.- ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi - Stiamo studiando un modo per prevedere anche un alleggerimento della tassa sui rifiuti, la Tari, visti i mesi di inattività dei locali .Nel frattempo stiamo già lavorando per garantire comunque una stagione di eventi e alcune interessanti promozioni volte a riattivare il flusso turistico in città con ricadute positive sulle categorie interessate.”
“Una volta garantita la sicurezza sul piano sanitario, nel pieno rispetto delle regole del nuovo decreto governativo ancora allo studio e ad oggi ancora non definite, siamo pronti a ripartire con una programmazione turistica e culturale per attrarre visitatori a Recanati . – ha aggiunto l’Assessora Rita Soccio – Stiamo predisponendo un’ampia offerta culturale che parte dalle iniziative dei Musei, in collaborazione con il Fai e con Casa Leopardi e prosegue con gli eventi come Lunaria, Kammerfestival e Gigli Opera Festival, spettacoli che saremo in grado di garantire con le opportune regole di distanziamento e la selezione di apposite location più appropriate alla crisi sanitaria in corso”
Il Vicesindaco Mirco Scorcelli da parte sua allargando il discorso a tutto il commercio, sia in sede fissa che ambulante ha dichiarato che il Comune sta lavorando per il rilancio del settore e metterà in campo tutte le iniziative possibili, consentite dalle norme e dalle risorse a disposizione.
Il Sindaco Bravi ha ribadito la massima disponibilità a sostenere le esigenze degli esercenti pubblici recanatesi non appena saranno ufficializzate le disposizioni del prossimo decreto attuativo dell’emergenza Coronavirus a cui ad oggi sta ancora lavorando il Governo.
Mettere al centro di ogni riflessione politica sulla città i bambini e i ragazzi.
Ascoltare le esigenze dei bambini e degli adolescenti per progettare gli interventi di carattere culturale, sociale ed educativo-formativo. Istituire al più presto un Consiglio Comunale dei bambini e una Consulta degli adolescenti. Sono le richieste all’ordine del giorno, che il gruppo Macerata Insieme farà nel prossimo Consiglio Comunale. Il consigliere David Miliozzi chiederà all’amministrazione comunale di “ripensare la città coinvolgendo attivamente i bambini e i ragazzi per consentire loro di riappropriarsi degli spazi pubblici in sicurezza e in autonomia”.
“Predisporre una segnaletica in città che sia a misura di bambino cominciando dalla sostituzione dei cartelli di divieto di utilizzo dei giochi nei giardini e nei pubblici con messaggi e disegni realizzati dai bambini stessi per spiegare la necessità di tenere ancora quegli spazi chiusi. “Coordinare tutte le energie e le risorse del settore pubblico e privato, del terzo settore e dell’Università per mettere in moto un sistema di servizi culturali, educativi e sociali che possano dare slancio a una Macerata rinnovata, “città sostenibile e amica dei bambini e degli adolescenti”. Confrontarsi con tutte le realtà che si occupano di cultura, di sociale, di educazione e di formazione nella città per pianificare, progettare e realizzare insieme iniziative e servizi che tengano conto delle reali necessita dei bambini e degli adolescenti. Progettare, con obiettivi a lungo termine, e realizzare azioni di mobilità sostenibile, di riqualificazione urbanistica e di sostenibilità ambientale per il benessere di tutti i cittadini e, in particolare, di bambini e adolescenti”.
“Il Comune di Recanati preveda subito misure di sostegno in favore dei venditori ambulanti”.
A chiederlo i consiglieri comunali Benito Mariani e Pierluca Trucchia, della Lega Salvini Premier, con apposita mozione presentata al Sindaco per attivarsi con urgenza a sostegno dei commercianti ambulanti per quanto di competenza comunale.
“L'attuale emergenza Sanitaria legata al Covid-19 sta delineando un'emergenza economica e sociale senza precedenti anche nella nostra città”, spiegano i consiglieri del Carroccio.
“Dall' ultimo DPCM del 26 aprile 2020 gli operatori del commercio su area pubblica risulta essere una categoria per la quale non sono state indicate le date di riapertura, nè certe nè probabili, tranne che per i mercati alimentari e di ortofrutta. Una categoria, come tante altre, che non ha avuto l'attenzione che merita da parte del Governo Nazionale.
A causa della chiusura dei mercati settimanali, per gli ambulanti è terminata improvvisamente e senza alcun guadagno sia la stagione invernale sia quella primaverile.
La maggioranza dei venditori ambulanti sono micro-imprese individuali che rappresentano l'unica fonte di reddito per la loro stessa famiglia, che non lavorando da mesi meriterebbero degli aiuti economici e non un aggravio di costi per riprendere l'attività.
Considerato che da lunedì 4 maggio con l' inizio della Fase 2 dell' emergenza coronavirus l'Amministrazione Comunale ha dato via libera alla riapertura dei mercati alimentari nelle due giornate feriali del classico mercato settimanale: martedì e sabato.
Il mercatino “ Ti porto l'orto” di Villa Colloredo continuerà a rimanere aperto il giovedì pomeriggio.
I venditori ambulanti a postazione fissa hanno pagato ad inizio anno la tassa di occupazione di suolo pubblico per tutto il 2020”.
Mariani e Trucchia propongono al Sindaco e Giunta di attuare a favore di questa realtà economica, che rappresenta anche una tradizione storica del nostro paese e che tutti abbiamo a cuore, le seguenti proposte:
"esenzione totale delle imposte comunali per l'occupazsione degli spazi di suolo pubblico e Tari per tutto il 2020 per tutti gli operatori del commercio ambulante; per tutti quei ambulanti che hanno già pagato la tassa per l'anno 2020 considerare tale pagamento valido per l'anno 2021. fino al 31/12/2020 sosta gratuita nel parcheggio Centro Città 2.0 e nei parcheggi situati lungo la circonvallazione della città per le 4 ore del sabato mattina quale incentivo al mercato settimanale.
In questo difficile momento occorre che il Comune di Recanati s' impegni a dare aiuti concreti anche al commercio ambulante, concludono”.
In questo tempo emergenziale che ha creato varie difficoltà per tutti i cittadini L'Asp Paolo Ricci e l'Assessorato al welfare hanno continuato ad essere vicini in modo congiunto in molti modi alle famiglie Civitanovesi. Anzi tutto è di questi giorni l'approvazione della delibera , nella seduta del 6 maggio, con cui la giunta comunale ha approvato di stabilire il rimborso delle quote anticipate per la frequenza degli asili nido comunali nel mese di marzo. Il mancato incasso per il Comune ammonta ad € 15.371,25.
Il costo della retta, ed il conseguente rimborso per le famiglie, è quantificato in base all'ISEE: si va da una cifra di massimo di € 360 ad un m inimo di € 80 e andrà a coinvolgere concretamente 88 famiglie , tra cui alcune che hanno più bambini che usufruiscono del servizio. Nel giro di pochissimi giorni dunque le famiglie otterranno il rimborso delle quote versate e gli uffici sono già al lavoro per rendere il più veloce possibile il procedimento.
Oltre ai rimborsi, si sono attivati diversi servizi e opportunità sempre tutti gratuiti per stare accanto alle famiglie, ai piccoli e alle persone con disabilità. E' stata attivata infatti la linea telefonica per lo Spazio Siblings, dedicata a genitori e fratelli di persone con disabilità. Questo nuovo servizio specifico si affianca al Telefono Amico che è un importante servizio a sostituzione, momentanea, dello sportello gratuito di consulenza psico-pedagogica. Per accedere a entrambi i servizi basta inviare una richiesta completa del proprio recapito telefonico e indicando la fascia oraria preferita, via e-mail a centro.famiglia@paoloricci.org oppure si può chiamare lo 0733 78361 dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14.
Non solo linee dedicate ma anche contest creativi per bambini sulla pagina facebook del centro famiglia "famiglie al centro": hanno aderito decine di famiglie inviando i lavori dei piccoli che diverranno, quando possibile, una mostra. Il Telefono Amico ha visto oltre una decina di famiglie coinvolte, con 12 consulenze psicologiche e 8 pedagogiche, in collaborazione con i Servizi Sociali comunali per gli aspetti economici delle situazioni emerse. Grazie al lavoro svolto finora, la pagina Facebook conta ora circa 1500 follower con un incremento, in poche settimane, del 70%. Per quanto concerne i Nidi d’Infanzia, gli educatori continuano ad essere vicini alle famiglie attraverso la pubblicazione quotidiana di post dedicati (0/3 Lab) e l’attivazione di un “Filo Diretto” telefonico con le educatrici per mantenere viva la relazione con bimbi e genitori. Le famiglie hanno risposto con grande entusiasmo anche a questo servizio, in sole due settimane sono state ricevute 38 richieste.
L' assessore Barbara Capponi e il presidente dell'Asp. Paolo Ricci Agostino Basile commentano "Ci fa certamente piacere che tutte le attività pensate creativamente abbiano un seguito e siano di aiuto e conforto. C'è stato un lavoro di confronto costante e di rete tra l'assessorato e l'Asp Paolo Ricci , che ha portato a strategie creative e concrete certamente utili in questo momento. Siamo ben consapevoli che soltanto questo non basti: le misure del lockdown hanno penalizzato gravemente nelle loro esigenze basilari bambini, persone con Disabilità e famiglie, con cui ci confrontiamo costantemente, ma che per le restrizioni imposteci non abbiamo potuto sostenere come vorremmo. Stiamo lavorando sulla fattibilità di iniziative nuove e la ripresa di servizi ordinari, ma ci servono disposizioni chiare su modalità, presidi necessari, logistica degli spazi e soprattutto interventi fattibili. Siamo molto preoccupati per le sempre crescenti esigenze dei genitori che devono essere oggi insegnanti, terapisti, genitori e lavoratori, per il tempo perso nella riabilitazione, tanto più importante nei primi anni, per i piccoli, a cui vogliamo dare opportunità di vivere la loro infanzia quanto più normalmente possibile."
A seguito dell’incontro svoltosi nei giorni scorsi tra l’Assessore al Commercio Paolo Scocco e i Presidenti delle Associazioni dei Commercianti ed Artigiani del territorio potentino, nel quale sono state evidenziate le problematiche del settore a seguito dell’emergenza Covid, l’Amministrazione Comunale ha messo in campo una serie di iniziative concrete, relative al proprio ambito di intervento, a sostegno delle attività economiche e commercial. Il pacchetto di aiuti prevede:
- contributo alle spese relative all’occupazione del suolo pubblico delle attività di ristorazione e bar;
- la concessione gratuita di ulteriori spazi pubblici, come piazze e vie del centro, a tutti i ristoratori e gestori di locali di Potenza Picena e Porto Potenza Picena permettendo ai loro clienti di effettuare consumazioni all'aperto nel rispetto delle distanze e norme di sicurezza-
-di scontare la TARI a tutte le attività che sono rimaste chiuse nel periodo di cosiddetto lockdown; -
- di posticipare di almeno 30 giorni la riscossione della tassa sull’utenza dell’acqua e della TARI;
- la sospensione della tassa sulla segnaletica commerciale fino al 31 dicembre;
- la sospensione, la riduzione, degli affitti dei locali sede di esercizi, tramite crediti d'imposta ai proprietari degli immobili in affitto a commercianti e ristoratori;
- di sospendere il pagamento del canone d’affitto dei locali comunali fino a completa riapertura e al totale ripristino del normale svolgimento dell’attività.
L’Amministrazione Comunale, di concerto con le associazioni di categoria e con gli operatori commerciali, sta valutando ulteriori possibili interventi a sostegno delle attività produttive.
“E' questo è il fiore del partigiano, morto per la libertà”. È però un fiore della discordia a Belforte del Chienti dove un consigliere comunale di minoranza è stato multato dalla Polizia Locale per essere uscito di casa, lo scorso 25 Aprile, per commemorare la Liberazione presso il Monumento ai Caduti del posto (leggi qui).
La multa, con tanto di accertamento attraverso le telecamere di videosorveglianza, non si è fatta attendere ed è stata notificata il 5 maggio: 533 euro per essersi spostato “senza una giusta motivazione”, si legge sul verbale. Lui è Roberto Paoloni, sindaco uscente di Belforte e ora capogruppo di opposizione in consiglio comunale. “L’amministrazione comunale non aveva previsto alcuna commemorazione del 25 Aprile e neppure depositato alcun fiore o corona ed è per sopperire a questa grave, chiamiamola, dimenticanza che sono uscito di casa. Da solo, in sicurezza, con guanti e mascherina, ho percorso in auto il tragitto e poi, dopo un breve raccoglimento, sono tornato subito a casa. Un gesto con il quale ho colmato il sordo vuoto istituzionale che si era creato nel giorno in cui celebriamo la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, i valori di uguaglianza e libertà che sono le radici del nostro Paese. Se non è una “giusta motivazione” questa. Per altro non mi sono nemmeno nascosto, avendo dichiarato la cosa sul mio profilo Facebook e l’accertamento che ne è seguito si è basato proprio su quello”.
Paoloni, che anche nell’ autocertificazione aveva scritto di essere uscito per “situazione di necessità” e dichiarato di uscire “in qualità di consigliere comunale” per recarsi al monumento ai caduti, ora annuncia la contromossa. “Attraverso il mio legale – spiega – farò inizialmente richiesta di audizione al Prefetto di Macerata. Gli spiegherò le mie ragioni perché sono convinto che esistano dei valori che non possono essere anteposti. Né per calcolo, né per opportunità. A Belforte ho sanato una grave mancanza. Lo rifarei? Certo. Celebrare un momento fondante della nostra Nazione lo ritengo un motivo più che valido. Un dovere civico”.
“Nel consiglio comunale di ieri sera si è manifestata a pieno l’incoerenza di questa amministrazione.Il Sindaco ha smentito se stesso presentando un emendamento “salva faccia” nella quale chiedeva di impegnare la giunta a trovare una soluzione alternativa alla chiusura delle due scuole dell’infanzia di Colbuccaro e di Campogiano che lui stesso, forse in un'altra veste, in una lettera di chiarimenti inviata al ministero dell’istruzione in data 22 gennaio 2020 aveva previsto di accorpare e dimettere per giu stificare il dimensionamento del nuovo edificio scolastico da costruire in via Verdi”. Ad affermarlo, in una nota congiunta, sono i consiglieri di minoranza del comune di Corridonia (Corridonia Futura, Per Cambiare Corridonia, Corridonia Domani), che ritornano sull’argomento riguardante la chiusura delle due scuole dell’infanzia di Colbuccaro e Campogiano.
"Il nuovo plesso – continuano - prevede di accogliere 224 alunni a fronte degli attuali 99 presenti nella scuola per l’infanzia del Bartolazzi unica scuola che inizialmente si prevedeva di chiudere. Quindi ad una chiara richiesta di spiegazione del ministero sull’incongruenza tra gli alunni previsti e quelli attualmente in forza al Bartolazzi, si è manifestata la decisione politica del Sindaco di chiudere le due scuole per l’infanzia di Campogiano e Colbuccaro per accrescere e giustificare ipoteticamente il numero degli alunni che andranno a frequentare la nuova scuola. I fatti parlano da soli. Sono evidenti. I conti non tornano”.
“Nel corso della discussione inoltre è emerso un fatto gravissimo, spiega la minoranza; il consigliere di maggioranza Paolo Bertini ha dichiarato espressamente che se non era per l’attività di controllo svolta da noi consiglieri di minoranza, lui non era a conoscenza di nulla. E come lui anche la cittadinanza. Quindi un atto cruciale come quello di chiudere due plessi scolastici da chi è stato deciso? Dove? Sulla base di quali ragionamenti? La trasparenza più volte sbandierata in campagna elettorale dov’è finita? È questo un comportamento credibile e responsabile da parte di un amministrazione?” – domandano - .
“Quando si è trattato di votare la nostra proposta di revocare la decisione di chiudere i due plessi scolastici di Campogiano e Colbuccaro la maggioranza si è infranta, infatti sia il consigliere Bertini sia l’ex sindaco Nelia Calvigioni hanno votato favorevolmente la nostra proposta dimostrando grande onestà intellettuale. Il consigliere della f razione di Colbuccaro Stefani Settimi invece ha avallato la scelta della giunta votando contrario. Questo la cittadinanza lo deve sapere.
Concludiamo ribadendo che per noi è un atto scellerato e impopolare quello di prevedere la chiusura delle due scuole per l’infanzia presenti nella frazione di Colbuccaro. Continueremo in questa direzione”.
“La regione fa teatro sulla riapertura anticipata di parrucchieri, barbieri ed estetisti, e il Governo la smentisce. Mentre Ceriscioli e Bora annunciano trattative addirittura per esportare il loro protocollo nelle altre regioni, l’esecutivo Conte boccia l’emendamento presentato dalla Lega”. Lo dichiara l’onorevole leghista Tullio Patassini, firmatario dell’emendamento per la riapertura degli esercizi commerciali di servizi alla persona che la Lega sostiene da oltre un mese, ma che è stato bocciato in sede di conversione del decreto.
Per un settore in gravissima crisi e preda dell’abusivismo l’orizzonte resta appare ancora nebuloso. “Con quale Governo starebbero parlando Ceriscioli e Bora visto che quello Conte ha già detto no? – chiede Patassini – Bora la smetta di crogiolarsi nell’ambizione di fare da apripista a livello nazionale e Ceriscioli di spettacolarizzare i test del protocollo che poi è costretto a rimandare sine die. L’unica ambizione che dovrebbero avere è pretendere dal governo del loro PD risposte immediate per sostenere un settore allo stremo”.