Civitanova, il Capitano dice no alle Forze dell'Ordine: le "camicie bianche" no ai giornalisti
Se telefonando...cantava Mina nel 1966 -arrangiamento del grande Ennio Morricone.
Già, telefonando ci si può dire addio (come nella celebre canzone) oppure far finta di nulla. Come nel caso di Matteo Salvini che sabato a Civitanova Marche passando dallo Shada Beach Club all'hotel Cosmopolitan, è sceso dall'auto telefonando, circondato dal suo staff di camicie bianche. il modello America si è impadronito dei vertici della Lega. Il fotoreporter di questo giornale di cui è anche direttore, ha iniziato a quel punto il proprio lavoro girando un video col proprio smartphone, preferito nell'occasione alla 'fredda' fotografia. Tuttavia fulmineamente impedito da un uomo dello staff al grido: "Sta telefonando alla figlia!!" mentre con una mano bloccava l'obiettivo della videocamera del telefonino. Alle rimostranze del giornalista, il quale faceva presente come il distanziamento sociale di 4, 5 metri non permetteva certo alcuna violazione della privacy del Capitano (del ruolo di padre ha fatto a ragione una delle sue bandiere) l'uomo di scorta sentiva giunto il proprio momento. Piombato sul direttore di Picchionews, lo spintonava rendendogli impossibile continuare nella documentazione di un momento della presenza civitanovese del segretario nazionale del Carroccio.
Il quale, stravolto e poco preoccupato di apparire nell'abbraccio popolare (a Falconara non aveva voluto forze dell'Ordine sotto il palco) ha continuato nella telefonata paterna tenendo gli occhi bene in basso. Per dirla con Carlo Goldoni: 'rumores fuge'.
E il presente commissario della Lega, on.Riccardo Augusto Marchetti? Come le stelle di Cronin, è rimasto a guardare. Un ineffabile apollineo sorriso altotiberino stampato in volto.
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