Politica

A Macerata nasce la Compagnia Marca Libera: il team Vannacci per “raddrizzare il mondo al contrario” (VIDEO e FOTO)

A Macerata nasce la Compagnia Marca Libera: il team Vannacci per “raddrizzare il mondo al contrario” (VIDEO e FOTO)

Si è tenuta a Macerata la presentazione ufficiale della Compagnia Marca Libera, il Team Vannacci di Macerata e dintorni, parte integrante del movimento nazionale “Il Mondo al Contrario” ispirato al generale Roberto Vannacci. A promuovere l’iniziativa sono stati il sindaco di Filottrano Luca Paolorossi e il vicepresidente della Provincia di Macerata Luca Buldorini, che hanno voluto dare forma locale a una proposta politica e culturale sempre più presente nel dibattito nazionale. All’evento erano presenti anche il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli, alcuni membri della sua giunta, l’onorevole Giorgia Latini e il segretario della Lega Macerata Aldo Alessandrini, a conferma del crescente interesse attorno al progetto. Il sindaco Paolorossi ha spiegato così le ragioni alla base dell’iniziativa: “Innanzitutto rimettere il mondo dal giusto verso, nel giusto verso e sul verso giusto. Io e Luca Buldorini abbiamo dato vita a questa realtà per portare avanti il credo del generale. Ormai Vannacci è già una leggenda. È difficile trovare una persona così preparata, che riesca a parlare all’anima degli italiani. È colto, determinato, ha carattere ed educazione. Con questa compagnia vogliamo attuare concretamente le sue idee anche qui, tra Macerata e Ancona. Stimo lui e i suoi pensieri. Cerchiamo di raddrizzare questo mondo”. Forte e diretto anche l’intervento di Luca Buldorini: “Vogliamo creare una struttura di supporto per chi è stufo del politicamente corretto, per chi è stato deluso dalla politica degli ultimi vent’anni. La mia generazione è cresciuta con promesse mai mantenute. Con Vannacci, con i suoi ideali, e con la guida di Matteo Salvini e della Lega possiamo offrire un’alternativa. Basta vergognarsi della nostra identità: torniamo orgogliosi di essere italiani, di dire che una famiglia è formata da un padre e una madre, dei nostri figli che ci chiamano mamma e papà. E torniamo fieri del nostro territorio, delle sue eccellenze e dei suoi valori”. A sottolineare il respiro nazionale dell'iniziativa, è intervenuto anche Giulio Curatella, del direttivo del movimento “Il mondo al contrario”: “Il nostro è un movimento culturale e associativo, non un partito. Vogliamo portare avanti le battaglie del generale: difesa dei confini, sovranità, identità, famiglia. La Compagnia Marca Libera sarà lo strumento con cui attuare questi principi sul territorio marchigiano”. Con la nascita della Compagnia Marca Libera, anche Macerata entra a far parte della rete nazionale dei team Vannacci. L’obiettivo dichiarato è tradurre in azione concreta le idee del generale, dando voce a chi oggi – secondo i promotori – "non si sente più rappresentato dalla politica tradizionale". Piccola nota a margine sul buffet finale, che non ha conquistato i palati dei presenti: “Il mangiar bene è un’altra cosa”, ha commentato qualcuno con un sorriso un po’ amaro.

12/07/2025 14:00
Tagli al trasporto urbano, Miliozzi attacca: "Scelte improvvisate, a pagarne il prezzo sono i cittadini"

Tagli al trasporto urbano, Miliozzi attacca: "Scelte improvvisate, a pagarne il prezzo sono i cittadini"

MACERATA – "È inaccettabile che una comunità solidale come Macerata debba assistere al progressivo smantellamento di un servizio essenziale come il trasporto pubblico urbano". Con queste parole il consigliere di opposizione David Miliozzi, esponente di Macerata Insieme, commenta duramente i recenti tagli alle linee urbane decisi da APM e approvati con delibera comunale nel mese di giugno (LEGGI QUI). Dal giorno 11 luglio e fino al 12 settembre, APM ha annunciato una pesante rimodulazione delle corse, che colpisce in particolare la Linea 2, quella che collega il rione Corneto al centro cittadino. Su 13 corse giornaliere, ne resteranno attive solo tre. Ma non si tratta di un caso isolato: riduzioni sono previste anche per le linee 5 e 6, con la soppressione di corse nel pomeriggio e all’ora di pranzo. "Da cittadino, prima che da consigliere comunale – scrive Miliozzi in un comunicato – dispiace constatare che questa scelta stia già creando gravi disagi ai cittadini, in particolare alle fasce più deboli". Un riferimento alle numerose segnalazioni già arrivate da residenti e associazioni, in particolare da Corneto, uno dei quartieri più colpiti dal provvedimento. Nel mirino del consigliere ci sono il sindaco e la giunta, accusati di aver imposto il taglio "con un ritardo enorme e senza alcuna possibilità di confronto", lasciando APM senza il tempo necessario per organizzare una soluzione condivisa e sostenibile. "Ancora una volta manca programmazione e condivisione – aggiunge – e tutto ricade sulle spalle dei cittadini". Miliozzi punta il dito anche contro le dinamiche interne alla maggioranza: "Da tempo denunciamo la totale assenza del sindaco e la sua incapacità di fare sintesi con la sua giunta. Ogni assessore si sveglia la mattina e impone la sua linea, in un clima di scontro continuo". Secondo il consigliere, queste scelte improvvisate rischiano di mettere a repentaglio il futuro della città: "Non solo per chi ha bisogno del trasporto pubblico, ma per tutti i maceratesi ostaggio di una politica senza visione".   Infine, l’appello: "Auspichiamo che l’amministrazione ci ripensi. Si può comprendere l’esigenza di razionalizzare, ma non così, da un giorno all’altro e senza confronto. Serve buon senso e rispetto per una comunità intera".

11/07/2025 18:04
Montefano, il Comune risponde alle proteste su via Fratte: “Colpa dei mancati fondi regionali”

Montefano, il Comune risponde alle proteste su via Fratte: “Colpa dei mancati fondi regionali”

Di fronte alle legittime proteste dei cittadini per le condizioni di via Fratte, l’Amministrazione comunale di Montefano ha diffuso una nota ufficiale per chiarire la posizione dell’ente e ricostruire l’iter seguito in questi anni nel tentativo di ottenere risorse per la sistemazione della strada. Di seguito il testo integrale: “La nostra Amministrazione è sempre stata in prima linea nella ricerca di soluzioni e risorse per la sistemazione di via Fratte, e condividiamo le proteste dei cittadini riguardo il cattivo stato di manutenzione della strada. Tuttavia al di là degli slogan c’è una storia più complessa che noi ancora una volta vogliamo ricordare. Via Fratte nasce come strada interprovinciale e, a nostro avviso, mantiene ancora oggi queste caratteristiche. Nonostante ciò, per risolvere il problema della manutenzione, fu deciso di declassarla e suddividerla tra i vari Comuni confinanti, senza però garantire loro le adeguate risorse economiche necessarie alla gestione e manutenzione. Dal 2019 anno del nostro insediamento, abbiamo partecipato a ben tre bandi regionali per ottenere finanziamenti: ogni volta ci siamo classificati in buona posizione, ma mai abbastanza per ottenere il contributo. A Giugno scorso abbiamo nuovamente presentato un progetto di 366.588,72 euro complessivi nell’ambito dello stesso bando, nella speranza che questa volta la Regione riconosca il valore strategico di Via Fratte. Non è una strada utile solo ai montefanesi: ogni giorno viene percorsa da cittadini e lavoratori diretti a Filottrano, Jesi, Osimo e Cingoli. Cogliamo l’occasione per sollevare una questione cruciale: perché la Regione Marche, invece di pubblicare ogni anno un nuovo bando, non fa semplicemente scorrere la graduatoria esistente? Questo eviterebbe ai Comuni di affrontare ogni volta nuove spese per adeguare i progetti e un dispendio di risorse per la preparazione della documentazione da inviare. Forse la risposta è da cercare nel principio della “filiera istituzionale” che tanto piace alla maggioranza che guida la Regione. Ma i montefanesi hanno forse meno diritto degli altri? La sistemazione completa dell’opera richiede un investimento di circa 700.000 euro. Grazie all'interessamento dell’allora Prefetto Ferdani e al supporto della Protezione Civile Regionale, siamo riusciti ad ottenere un primo finanziamento di 105.268,31 euro, a cui abbiamo aggiunto altri 29.863,14 euro di fondi comunali, consentendoci di completare i lavori su un primo tratto. Potremmo prendere la facile decisione di lasciarla aperta ai soli residenti. Ma chi ne pagherebbe le conseguenze? Ancora una volta, i nostri cittadini. Ci chiediamo se, con l’avvicinarsi delle elezioni regionali, questo trend possa finalmente cambiare. Chiediamo quindi ai cittadini di unirci nella protesta, perché un semplice cartello anonimo non verrà mai considerato da chi ha il potere in mano per risolver il problema: è solo con l’unione e la partecipazione consapevole che possiamo far sentire davvero la nostra voce”.

11/07/2025 12:44
Ricci a San Ginesio: “La Rsa va sbloccata subito, è fondamentale per la Valle del Fiastra. Basta con gli annunci"

Ricci a San Ginesio: “La Rsa va sbloccata subito, è fondamentale per la Valle del Fiastra. Basta con gli annunci"

Le ferite lasciate dal sisma sono ancora evidenti a San Ginesio, un borgo dell'entroterra marchigiano che, a distanza di anni, aspetta ancora risposte concrete per la ricostruzione. Tra i tanti interventi rimasti incompleti, uno spicca per urgenza e valore sociale: la realizzazione della Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA), un’opera strategica non solo per il comune ma per tutta la Valle del Fiastra. Durante una tappa del suo tour “Per tutte le Marche”, il candidato del Partito Democratico alla presidenza della Regione, Matteo Ricci, ha visitato il sito della RSA mai avviata, denunciando pubblicamente lo stallo del progetto:“Dopo anni di annunci, rinvii e cambi di destinazione dei fondi, siamo ancora davanti a un cantiere fantasma. Questo ritardo è diventato un simbolo dell’abbandono delle aree interne e del fallimento nella tutela dei diritti fondamentali, come quello alla cura e alla salute”, ha dichiarato Ricci. Secondo l’europarlamentare, il problema va ben oltre gli aspetti tecnici o burocratici: “La mancanza della RSA non è solo un ritardo infrastrutturale, è la dimostrazione di un sistema sanitario regionale che ha smesso di garantire equità. Le famiglie a reddito medio-basso non riescono più ad accedere a cure adeguate per i propri anziani. Serve una svolta netta, un nuovo impegno per la sanità pubblica e per le persone”. A ricostruire i passaggi della vicenda è il consigliere regionale PD Romano Carancini, che sottolinea le contraddizioni e le inefficienze che hanno bloccato l’intervento. L’Ufficio Speciale per la Ricostruzione aveva inizialmente stanziato circa 6 milioni di euro attraverso due ordinanze tra il 2016 e il 2017. La progettazione definitiva è stata completata nel 2021, mentre il progetto esecutivo è stato pronto a febbraio 2023 con un aggiornamento dei costi a 7,4 milioni di euro. Tuttavia, nel maggio 2024, il commissario straordinario per la ricostruzione Guido Castelli ha destinato 4,7 milioni di quei fondi a un’altra struttura a Tolentino. “Nulla contro Tolentino, ma è incomprensibile che si sottraggano risorse a un’opera così urgente in un’area duramente colpita dal sisma”, ha dichiarato Carancini. La promessa del commissario di reintegrare i fondi entro dicembre 2024 è stata formalmente rispettata con l’indizione della gara in quel mese. Tuttavia, la commissione giudicatrice è stata nominata solo a maggio 2025, e ad oggi, 10 luglio 2025, l’opera è ancora bloccata. Intanto, la comunità continua ad aspettare. E con essa, centinaia di anziani e le loro famiglie, in un territorio che già soffre di carenze strutturali nell’assistenza sanitaria territoriale.

10/07/2025 18:30
Regionali Marche, Acquaroli: «Si voterà a fine settembre, il 21 o il 28»

Regionali Marche, Acquaroli: «Si voterà a fine settembre, il 21 o il 28»

Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha confermato oggi che le elezioni regionali si svolgeranno alla fine di settembre, con due date possibili: il 21 o il 28. L'annuncio è arrivato a margine dell’evento “Sguardi sulle Marche”, organizzato dalla Cisl Marche e in corso ad Ancona. «Come ho sempre detto dall’inizio dell’anno, le elezioni si terranno a fine settembre», ha ribadito Acquaroli, aggiungendo che il decreto di indizione sarà firmato nelle prossime settimane. Nel 2020, il precedente governatore Luca Ceriscioli firmò il decreto il 21 luglio. Acquaroli ha sottolineato che la scadenza coincide con la fine naturale del mandato e che la tempistica è funzionale: «Permetterà alla nuova giunta e all’assemblea di lavorare al Bilancio con tempi ragionevoli».

10/07/2025 10:45
Tolentino, l’ex assessore Gabrielli scrive al sindaco: “La città non è più sicura, ritirarsi non è debolezza"

Tolentino, l’ex assessore Gabrielli scrive al sindaco: “La città non è più sicura, ritirarsi non è debolezza"

“La città non è più sicura, è tempo di riflettere”,  Una lettera aperta, accorata ma senza sconti, quella inviata al sindaco di Tolentino da Giovanni Gabrielli, ex assessore alla sicurezza nelle giunte guidate da Giuseppe Pezzanesi, in quota Lega. Gabrielli ha deciso di rompere il riserbo e affidare alle parole una riflessione dura ma sentita sullo stato attuale della città. “Non posso più tacere”, scrive Gabrielli, riferendosi all'ultimo episodio avvenuto in città, denunciando un crescente senso di insicurezza in città: “Tanti giovani vivono oggi una Tolentino che non è più sicura. Un’estate torrida e affollata, notti sempre più difficili, episodi sempre più gravi”. Al centro delle critiche, la scelta dell’attuale amministrazione di smantellare l’assessorato alla sicurezza e interrompere una serie di progetti e iniziative avviate durante le precedenti giunte, tra cui il sistema di videosorveglianza con oltre 200 telecamere attive, il Controllo del Vicinato, i controlli estivi integrati e l’attività di sensibilizzazione nelle scuole. Gabrielli ricorda anche l’istituzione di una unità cinofila della Polizia Locale, all’epoca seconda nelle Marche solo a quella di Ascoli, e le convenzioni con altri comuni per lo scambio di buone pratiche: “Tutto questo è stato abbandonato”. Non manca un riferimento diretto a dichiarazioni passate del sindaco, che avrebbe definito “inutile” l’assessorato alla sicurezza. “Da te non me lo aspettavo – scrive l’ex assessore – e oggi, purtroppo, i fatti parlano chiaro: la città vi sta sfuggendo di mano”. Gabrielli esprime anche preoccupazione per il clima di confronto pubblico in città: “Si parla di pressioni sulla libertà di espressione, di atteggiamenti poco rispettosi verso chi critica. Voglio credere che siano solo voci, ma il dubbio resta”.   Il tono della lettera, pur critico, mantiene una forte componente personale che riconosce la dedizione e la storia personale del primo cittadino, ma conclude con un appello accorato: “Ritirarsi non è debolezza, è amore verso la comunità. Ti chiedo di riflettere”.

08/07/2025 19:03
Governance Poll 2025, Livi (FdI): “I marchigiani premiano il buongoverno di Acquaroli”

Governance Poll 2025, Livi (FdI): “I marchigiani premiano il buongoverno di Acquaroli”

"I marchigiani premiano il buongoverno del centrodestra e, in particolare, del presidente Francesco Acquaroli”. Così Simone Livi, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale delle Marche, commenta con soddisfazione i risultati del Governance Poll 2025 pubblicato da Il Sole 24 Ore, che vede il governatore marchigiano tra i più apprezzati d’Italia. Con un indice di gradimento pari al 50,5%, Acquaroli non solo mantiene il consenso ottenuto alle elezioni regionali del 2020, ma lo migliora di 1,4 punti percentuali. Ancora più marcato l’aumento rispetto all’anno precedente: +7,5% rispetto al 2024. “Numeri chiari – sottolinea Livi – che certificano come le scelte di questa amministrazione regionale, dalla sanità alla ricostruzione, dallo sviluppo economico alla valorizzazione del territorio, siano state riconosciute e apprezzate dai cittadini”. Per il capogruppo di FdI, il dato politico che emerge dal sondaggio è inequivocabile: “Le Marche hanno voltato pagina nel 2020 e non hanno alcuna intenzione di tornare indietro. Il governo di Acquaroli si fonda su competenza, concretezza e ascolto, ben distante dai vecchi metodi e dalle vecchie facce della sinistra”.   Infine, un passaggio sul centrosinistra e sul candidato presidente Matteo Ricci: “Non possiamo che notare il nervosismo del loro candidato, che tra una polemica e l’altra continua a farsi notare più per le sue reazioni infastidite che per proposte serie. Del resto – conclude Livi – dopo il caso Affidopoli a Pesaro, capiamo che preferisca cambiare discorso”.

07/07/2025 20:11
Fioravanti (Ascoli) sindaco più amato d’Italia, Parcaroli in crescita. Acquaroli 12° tra i presidenti di Regione

Fioravanti (Ascoli) sindaco più amato d’Italia, Parcaroli in crescita. Acquaroli 12° tra i presidenti di Regione

Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli Piceno, è il primo cittadino più apprezzato d’Italia secondo il Governance Poll 2025, l’indagine annuale condotta dall’istituto demoscopico Noto Sondaggi per Il Sole 24 Ore. Con un consenso del 70%, Fioravanti – riconfermato lo scorso anno alla guida di una coalizione di centrodestra – conquista il vertice della classifica, scalzando dal primo posto Michele Guerra, sindaco di Parma (centrosinistra), che si ferma quest’anno al 65%, ma resta comunque in seconda posizione.  I sindaci marchigiani: gradimento alto, ma non mancano i segnali di flessione Tra i sindaci delle Marche, spicca anche Paolo Calcinaro, primo cittadino civico di Fermo, che con un consenso del 60% si colloca al quinto posto nazionale, a pari merito con Mattia Palazzi (Mantova), Mario Conte (Treviso) e Pierluigi Biondi (L’Aquila). Tuttavia, per Calcinaro si registra un netto calo rispetto all’anno precedente: -11,4%. Segue Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata (centrodestra), che ottiene un gradimento del 55%, in crescita di 2,2 punti rispetto al 2024. Al 34° posto, troviamo anche Andrea Biancani, sindaco di Pesaro (centrosinistra), con lo stesso dato di Parcaroli (55%), ma in calo di 5,6 punti. Più in basso in classifica Daniele Silvetti, sindaco di Ancona (centrodestra), che si piazza al 69° posto con il 51,7% di gradimento, dato sostanzialmente stabile.  Gli altri sindaci in classifica Al terzo posto, ex aequo con il 61%, si trovano i sindaci di Bari (Vito Leccese) e Napoli (Gaetano Manfredi), entrambi espressione del centrosinistra. Numerosi i primi cittadini appaiati nella nona posizione con il 59%: tra questi Clemente Mastella (Benevento), Jamil Sadegholva (Rimini), Valeria Cittadini (Rovigo), Chiara Frontini (Viterbo), Alan Fabbri (Ferrara), Beppe Sala (Milano) e Massimo Mezzetti (Modena).  Tra i sindaci delle grandi città, Matteo Lepore (Bologna) ottiene il 58° posto con il 53,5%, Stefano Lo Russo (Torino) è 72° con il 50,5%, Sara Funaro (Firenze) è 34ª con il 55%, mentre Roberto Gualtieri (Roma) è 89° con il 47%, in lieve miglioramento rispetto allo scorso anno.  Governatori: Fedriga ancora al top. Acquaroli 12° con il 50,5% Tra i presidenti di Regione, svetta ancora Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia, centrodestra), che si conferma al primo posto con il 66,5%. Al secondo Luca Zaia (Veneto, centrodestra) con il 66%, mentre chiude il podio Alberto Cirio (Piemonte, 59%), anche lui centrodestra.  Il primo esponente del centrosinistra è Eugenio Giani (Toscana), al quarto posto con il 58%, seguito da un terzetto di presidenti meridionali: Roberto Occhiuto (Calabria), Renato Schifani (Sicilia) e Vincenzo De Luca (Campania). Completano la top ten Michele De Pascale (Emilia-Romagna), Stefania Proietti (Umbria) e Attilio Fontana (Lombardia). Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche (centrodestra), si posiziona dodicesimo con un gradimento del 50,5% (in crescita rispetto al 2024 quando era ventesimo)  «Il trend generale è in calo rispetto al consenso elettorale – ha spiegato Antonio Noto, direttore di Noto Sondaggi – e anche chi si colloca in cima alla classifica spesso registra flessioni. Il Governance Poll non misura l’intenzione di voto ma il gradimento sull’operato degli amministratori locali, indipendentemente dal colore politico».  Il Governance Poll 2025 ha analizzato 97 capoluoghi di provincia e tutte le Regioni con elezione diretta, escludendo i comuni andati al voto nel 2025 o con sindaci decaduti. Le interviste si sono svolte tra aprile e giugno 2025 su un campione rappresentativo di 600 elettori per comune e 1.000 per regione.

07/07/2025 12:28
Civitanova, visita istituzionale dell’onorevole Nevi: confronto con il sindaco Ciarapica

Civitanova, visita istituzionale dell’onorevole Nevi: confronto con il sindaco Ciarapica

Visita istituzionale dell’onorevole Raffaele Nevi, portavoce di Forza Italia, al Comune di Civitanova Marche. Ad accoglierlo il sindaco Fabrizio Ciarapica, con cui si è svolto un confronto proficuo su temi strategici per lo sviluppo del territorio e sul ruolo che gli enti locali possono svolgere nella definizione delle future scelte politiche e programmatiche. Nel corso dell’incontro non è mancata una riflessione sul futuro assetto istituzionale e amministrativo della Regione, in vista della prossima tornata elettorale, con particolare attenzione alla necessità di far emergere una rappresentanza forte, competente e profondamente radicata nel territorio.“Ringrazio l’onorevole Nevi per la sua visita e per l’attenzione che ha voluto riservare a una realtà come Civitanova – ha dichiarato il sindaco Ciarapica –. Una città che esprime dinamismo, crescita e potenzialità importanti per l’intero territorio marchigiano. Il confronto con i rappresentanti del Governo e del partito è sempre prezioso per costruire risposte concrete e una visione di lungo periodo. È significativo constatare come l’attenzione del Governo verso le istanze locali si stia traducendo in ascolto e disponibilità, a conferma del ruolo sempre più centrale che la nostra città è chiamata a svolgere”.    

05/07/2025 15:14
Caso Tajani e city brand, De Padova chiede chiarezza: "Il Consiglio Comunale non è un club privato"

Caso Tajani e city brand, De Padova chiede chiarezza: "Il Consiglio Comunale non è un club privato"

Macerata – Si accende lo scontro politico in città dopo l’incontro istituzionale con il ministro degli Affari Esteri e vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, tenutosi il 4 luglio nella Sala Consiliare del Comune. Un evento a porte chiuse, senza la presenza di tutti i consiglieri comunali, che ha scatenato forti critiche da parte della consigliera di maggioranza Sabrina De Padova (Gruppo Misto), che chiede ora chiarimenti formali e un cambio di rotta.  “Il Consiglio Comunale non è un club privato. Trasparenza e partecipazione devono tornare al centro”, ha dichiarato De Padova, definendo “una grave esclusione” la mancata convocazione dell’intero Consiglio per un incontro di tale rilevanza istituzionale.  Nella Sala Consiliare, oltre al ministro Tajani, erano presenti il presidente della Regione Francesco Acquaroli, il prefetto, il questore, il vescovo, la giunta comunale e i soli consiglieri di Forza Italia. Nessun invito sarebbe invece stato inoltrato agli altri rappresentanti eletti.  “È inaccettabile che un rappresentante del Governo venga accolto in forma riservata, escludendo chi è stato eletto per rappresentare i cittadini – ha denunciato la consigliera – La Sala Consiliare non è un salotto privato: è lo spazio della democrazia, simbolo della rappresentanza pubblica”.  De Padova chiede all’Amministrazione di chiarire tre punti fondamentali: le motivazioni dell’esclusione dei consiglieri, i criteri di selezione degli invitati, e la gestione dell’utilizzo della Sala Consiliare.  City brand da 30.000 euro nel mirino Non meno accese le critiche sul fronte del nuovo city brand di Macerata, presentato il 26 giugno scorso e affidato allo studio grafico di Italo Lupi e Leonardo Sonnoli per un costo di 30.000 euro. Il progetto ha ricevuto forti contestazioni per l’assenza di partecipazione e per un risultato giudicato da più parti “distante dall’identità cittadina”.  “Un progetto poco rappresentativo e scarsamente condiviso”, lo ha definito De Padova, che propone un’alternativa: l’avvio di un percorso partecipativo gratuito, con il coinvolgimento di giovani creativi e dell’Accademia di Belle Arti, attraverso un concorso pubblico.“La città merita rispetto e condivisione”. L’appello finale della consigliera è rivolto a tutto il Consiglio e alla Giunta comunale: “Serve un cambio di passo. Non si può pretendere di rappresentare i cittadini escludendone i rappresentanti. Né si può costruire un’identità urbana senza il contributo della comunità. Auspico che il Consiglio Comunale si esprima in modo chiaro su entrambi i fronti: per rispetto verso i cittadini e per salvaguardare la credibilità delle nostre istituzioni”.

05/07/2025 11:04
Regionali, Azione si sfila: “Né con Ricci né con Acquaroli. No alla corsa elettorale”

Regionali, Azione si sfila: “Né con Ricci né con Acquaroli. No alla corsa elettorale”

Azione chiarisce la sua posizione in vista delle elezioni regionali nelle Marche e lo fa con parole dure nei confronti del candidato del centrosinistra, Matteo Ricci. In un comunicato ufficiale, il partito guidato da Carlo Calenda accusa Ricci di "trasformismo politico" e "opportunismo", motivando così la scelta di non appoggiarlo nella corsa alla presidenza della Regione. "Il candidato della sinistra populista Ricci ci accusa di alto tradimento per non averlo sostenuto – si legge nella nota – ma Ricci ha iniziato la sua campagna dicendo che le Marche non hanno bisogno di un termovalorizzatore, per ingraziarsi i 5 Stelle, mentre a Roma sosteneva l’opposto per compiacere Gualtieri". Azione critica anche l’operato dell’eurodeputato negli anni passati, accusandolo di incoerenza: "È stato bersaniano, renziano, zingarettiano, lettiano e schleiniano: ha sempre scambiato le sue posizioni politiche con una poltrona. Manca della tempra morale e dello spessore politico necessari per guidare le Marche", si legge ancora. Secondo il partito centrista, Ricci rappresenterebbe una linea troppo accondiscendente verso le forze di sinistra radicale e il Movimento 5 Stelle. "Il rischio concreto è eleggere una banderuola sempre all'inseguimento di AVS e 5S", prosegue la nota. Infine, Azione ribadisce che non parteciperà alla competizione elettorale regionale, malgrado, sottolinea, "i tentativi di Ricci di spingerci verso il sostegno ad Acquaroli", attuale presidente della Regione e candidato del centrodestra. Gli iscritti al partito saranno liberi, dunque, di candidarsi nelle varie liste civiche. 

04/07/2025 18:52
Regionali, arriva il terzo candidato: è Claudio Bolletta per Democrazia Sovrana e Popolare di Rizzo

Regionali, arriva il terzo candidato: è Claudio Bolletta per Democrazia Sovrana e Popolare di Rizzo

È Claudio Bolletta, 68 anni, imprenditore nel settore della sicurezza, il terzo candidato a presidente  della Regione Marche presentato questa mattina (venerdì 4 luglio ndr) all'aula didattica della Mole Vanvitelliana. Al suo fianco il coordinatore nazionale di Democrazia Sovrana e Popolare, Marco Rizzo. "Siamo l'unica alternativa oltre la destra e la sinistra che sono due facce della stessa medaglia. Vogliamo  ricostruire  una sanità per tutti, togliendola dalle mani dei politici regionali che mettono i loro amici come dirigenti o finanziano la sanità privata con la mano destra o con quella sinistra dipende da chi li candida. Noi vogliamo restituirla ai cittadini renderla di nuovo universale. Vogliamo inoltre lavorare ad unire e rappresentare davvero le istanze della società marchigiana  contro chi le ha ignorate e mortificate per anni.  Oggi, visti i voti pro riarmo, quelli dell' europarlamentare piddino Ricci come quelli degli amici di Acquaroli chi è in lista d'attesa rischia di vedersi superare da un carro armato". Ha detto Rizzo. Battagliero è parso l'aspirante governatore. “Ho accettato di essere candidato a governatore delle Marche per DSP - ha spiegato Bolletta - innanzitutto perché ritengo  la proposta politica di Marco Rizzo  e Francesco Toscano di Democrazia Sovrana e Popolare l’unica in grado di superare e sconfiggere il partito unico della servitù a Roma e a Bruxelles.  Nelle Marche questo immenso cartello di potere non è ancora stato sconfitto". "Si sono alternati gli interpreti, ma suonano lo stesso spartito. Centrodestra e centrosinistra sono due facce della stessa medaglia. Con entrambe al governo, senza soluzione di continuità, i marchigiani hanno subito e subiscono lo smantellamento della sanità pubblica, con oltre 350 milioni di euro ogni anno deviati, già nel tempo delle giunte di centrosinistra, a favore di quella privata, la desertificazione produttiva dei territori e la chiusura delle nostre eccellenze industriali,  il fallimento della Banca delle Marche con conseguenze tragiche per i risparmiatori". "Il nostro obiettivo è restituire ai marchigiani tutto quello che è stato tolto loro. E per quest’opera di restituzione non possono andar bene i ladri di futuro che hanno avuto il potere sino ad oggi. Occorre essere sovrani e non sudditi di organizzazioni partitiche strumentali, impegnate a fingere di dividersi mentre rispondono signorsì ai loro effettivi padroni. Sul fronte esterno essi seguono i diktat dell’Unione Europea e della Nato  con  una  folle e pericolosa corsa al riarmo che  erode lo stato sociale, l’assistenza, la spesa produttiva, la ricerca per ingrassare i profitti dei mercanti d’armi". "Sul fronte interno, UE e BCE  hanno dettato i voleri dei grandi  monopolisti tramite tutti i partiti di governo degli ultimi decenni, anche al livello degli enti locali. Questi ultimi, sottoposti all’imposizione del pareggio di bilancio e legittimati da un’interpretazione estensiva del principio di sussidiarietà, entrambi inseriti in Costituzione con riforme bipartisan, hanno proceduto a privatizzare i settori economici pubblici, ad inasprire la competizione al ribasso, con effetti disastrosi su salari in diminuzione, a creare un mercato selvaggio dei servizi essenziali  di fatto rendendo il diritto di cura un privilegio di pochissimi. Noi riapriremo e potenzieremo le strutture sanitarie territoriali tagliate da destra e sinistra, ridurremo il costo delle prestazioni erogate, impediremo che i primari e i manager del settore siano scelti in base alle amicizie con i politici al potere. Riaffideremo ai marchigiani le chiavi di casa togliendole dalle mani delle due coorti di giullari, di destra e di sinistra, al servizio dello stesso euro-sovrano”.

04/07/2025 17:36
Valpotenza, prima riunione della Commissione in Provincia: "Entro agosto l'incarico per la nuova viabilità"

Valpotenza, prima riunione della Commissione in Provincia: "Entro agosto l'incarico per la nuova viabilità"

Il percorso di condivisione, voluto dal Presidente della Provincia Sandro Parcaroli e dal Vicepresidente Luca Buldorini, per arrivare a definire una nuova viabilità nella vallata del Potenza si arricchisce di un nuovo tassello. Si è tenuta ieri, infatti, la prima riunione della Commissione provinciale di studio in cui è stato fatto il punto sullo stato del progetto a cui la Provincia sta lavorando. In queste settimane è in corso la verifica dei requisiti del raggruppamento temporaneo di imprese che si è aggiudicato il bando dei servizi tecnici attinenti all’architettura e all’ingegneria per la redazione del Documento di fattibilità delle alternative progettuali per il tracciato complessivo che va da Villa Potenza fino al nuovo casello autostradale che la Regione Marche dovrà realizzare a Porto Potenza. Entro il mese di agosto, quindi, verrà formalizzato l’incarico e poi scatteranno i tempi previsti per la redazione dei progetti. Ad aprire la Commissione è stato il Presidente Parcaroli, presenti il Vicepresidente Buldorini e i consiglieri membri della Commissione, Narciso Ricotta e Richard Dernowski per il gruppo “Una Provincia per tutti”, Claudio Carbonari per il gruppo “Provincia al Centro” e Giorgio Pollastrelli, Tiziana Gazzellini e Pierfrancesco Castiglioni per il gruppo “Centrodestra Macerata”. Presente anche l’ingegner Matteo Giaccaglia, dirigente dell’Ufficio viabilità della Provincia. “Abbiamo sempre detto che lo sviluppo viario della vallata del Potenza sarebbe stato prioritario nel lavoro di questa amministrazione – ha spiegato Parcaroli – e stiamo lavorando, in sinergia con la Regione Marche, coinvolgendo anche le associazioni del territorio, per arrivare a centrare un obiettivo di cui si parla da tanti anni, ma che di fatto solo adesso sta muovendo dei passi concreti”. “Insieme al Presidente Parcaroli abbiamo voluto che quest’opera così importante per l’intero territorio maceratese non fosse appannaggio di una parte politica, ma frutto di un percorso condiviso - ha aggiunto Buldorini -. Per questo abbiamo coinvolto l’intero Consiglio provinciale, oltre a professionisti, Università e associazioni del territorio. Abbiamo il dovere di lasciare un territorio migliore di come lo abbiamo trovato e dare, finalmente,alla vallata del Potenza, a chi ci abita, a chi ci lavora, il diritto di avere una viabilità sicura e moderna”.

04/07/2025 12:38
Leonardi replica a Ricci: «Attacco a Mancini segnale di difficoltà elettorale, i numeri sul turismo nelle Marche parlano chiaro»

Leonardi replica a Ricci: «Attacco a Mancini segnale di difficoltà elettorale, i numeri sul turismo nelle Marche parlano chiaro»

In un clima di confronto acceso, emergono nuove tensioni tra i candidati nella campagna elettorale regionale. “Anche oggi registriamo un’altra, pessima uscita del candidato Ricci sulle Marche. Il suo attacco scomposto all’ex ct della nazionale Roberto Mancini, dopo la sua pubblica dichiarazione di voler votare per il presidente uscente Acquaroli, è la dimostrazione della sua difficoltà in questa campagna elettorale." - Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia Elena Leonardi, coordinatore regionale di FdI nella Marche. Continua: "Faccio notare che grazie a quella campagna, di cui Mancini fu testimonial, una intuizione di Acquaroli, già nel 2022 abbiamo fatto il record assoluto di turisti e superato i dati prepandemia: l’Emilia Romagna, per esempio, li ha recuperati solo nel 2024, ed è stata l'avvio del vero rilancio turistico delle Marche". Conclude: "Allora sicuramente abbiamo legato i risultati record sul turismo alle campagne con Mancini, iniziate nell’anno degli Europei, e abbiamo migliorato del +28% il turismo straniero e in generale del +13% le presenze. Uno come Mancini, abituato a guadagnare ben altre cifre, il contratto con le Marche davvero non gli ha cambiato di molto la vita, con però risultati straordinari per l’economia turistica marchigiana, per cui sarebbe bene che Ricci per una volta riflettesse sui dati prima di lasciarsi andare a facili critiche politiche”.  

03/07/2025 18:13
Regionali, Base Popolare sceglie Acquaroli: “Ricci sotto scacco della sinistra radicale”

Regionali, Base Popolare sceglie Acquaroli: “Ricci sotto scacco della sinistra radicale”

Duro affondo di Mattia Orioli, coordinatore provinciale di Macerata per Base Popolare Marche, contro il candidato di centrosinistra Maurizio Ricci e la sua coalizione, definita “confusa, ideologica e priva di una visione chiara per il governo delle Marche”. “In questi giorni – dichiara Orioli – assistiamo alla confusione nel campo del centrosinistra, che dimostra come il vero obiettivo non sia governare la Regione ma semplicemente sconfiggere il centrodestra, per preconcetti e logiche da tifo politico. Ricci non vuole costruire un progetto per i marchigiani, ma guidare una coalizione ideologicamente spinta solo per vincere”. Secondo Orioli, la coalizione a sostegno di Ricci è “sotto scacco di Verdi, M5S e Sinistra Italiana” e avrebbe ormai abbandonato ogni ancoraggio al centro, “schiacciata da posizioni radicali”. Una deriva che, sottolinea il coordinatore, rende incompatibile ogni dialogo con Base Popolare: “Ci siamo presentati con un nostro programma, fondato sui valori del popolarismo, con serietà e volontà di confronto. Ricci ha rifiutato l’incontro, definendolo uno show. Ora, vedendo la confusione che regna nella sua coalizione proprio sul programma, comprendiamo meglio quel rifiuto: paura e imbarazzo nel confrontarsi con una proposta concreta e moderata”. Orioli rivendica invece il percorso compiuto con il presidente Francesco Acquaroli, che guida attualmente la Regione: “Con lui si è avviato un dialogo reale. Ha ascoltato il nostro programma, ha mostrato apertura e riconosciuto il valore delle nostre proposte. Questo è il modo di costruire una coalizione: su una visione, su contenuti, su un progetto comune”. L’esponente di Base Popolare conclude sottolineando la distanza tra i due modelli in campo: “Da una parte Ricci che rincorre una sinistra estrema; dall’altra Acquaroli che ha accolto il mondo popolare, democratico e cristiano, e che si confronta su temi reali. Noi siamo al fianco del presidente per rendere le Marche forti, libere e competitive, con umiltà e capacità. I fatti parlano chiaro”.

03/07/2025 10:26
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