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Montefano, il Comune risponde alle proteste su via Fratte: “Colpa dei mancati fondi regionali”

Montefano, il Comune risponde alle proteste su via Fratte: “Colpa dei mancati fondi regionali”

Di fronte alle legittime proteste dei cittadini per le condizioni di via Fratte, l’Amministrazione comunale di Montefano ha diffuso una nota ufficiale per chiarire la posizione dell’ente e ricostruire l’iter seguito in questi anni nel tentativo di ottenere risorse per la sistemazione della strada. Di seguito il testo integrale:

“La nostra Amministrazione è sempre stata in prima linea nella ricerca di soluzioni e risorse per la sistemazione di via Fratte, e condividiamo le proteste dei cittadini riguardo il cattivo stato di manutenzione della strada. Tuttavia al di là degli slogan c’è una storia più complessa che noi ancora una volta vogliamo ricordare.

Via Fratte nasce come strada interprovinciale e, a nostro avviso, mantiene ancora oggi queste caratteristiche. Nonostante ciò, per risolvere il problema della manutenzione, fu deciso di declassarla e suddividerla tra i vari Comuni confinanti, senza però garantire loro le adeguate risorse economiche necessarie alla gestione e manutenzione.

Dal 2019 anno del nostro insediamento, abbiamo partecipato a ben tre bandi regionali per ottenere finanziamenti: ogni volta ci siamo classificati in buona posizione, ma mai abbastanza per ottenere il contributo.

A Giugno scorso abbiamo nuovamente presentato un progetto di 366.588,72 euro complessivi nell’ambito dello stesso bando, nella speranza che questa volta la Regione riconosca il valore strategico di Via Fratte. Non è una strada utile solo ai montefanesi: ogni giorno viene percorsa da cittadini e lavoratori diretti a Filottrano, Jesi, Osimo e Cingoli.

Cogliamo l’occasione per sollevare una questione cruciale: perché la Regione Marche, invece di pubblicare ogni anno un nuovo bando, non fa semplicemente scorrere la graduatoria esistente? Questo eviterebbe ai Comuni di affrontare ogni volta nuove spese per adeguare i progetti e un dispendio di risorse per la preparazione della documentazione da inviare. Forse la risposta è da cercare nel principio della “filiera istituzionale” che tanto piace alla maggioranza che guida la Regione. Ma i montefanesi hanno forse meno diritto degli altri?

La sistemazione completa dell’opera richiede un investimento di circa 700.000 euro. Grazie all'interessamento dell’allora Prefetto Ferdani e al supporto della Protezione Civile Regionale, siamo riusciti ad ottenere un primo finanziamento di 105.268,31 euro, a cui abbiamo aggiunto altri 29.863,14 euro di fondi comunali, consentendoci di completare i lavori su un primo tratto.

Potremmo prendere la facile decisione di lasciarla aperta ai soli residenti. Ma chi ne pagherebbe le conseguenze? Ancora una volta, i nostri cittadini.

Ci chiediamo se, con l’avvicinarsi delle elezioni regionali, questo trend possa finalmente cambiare.

Chiediamo quindi ai cittadini di unirci nella protesta, perché un semplice cartello anonimo non verrà mai considerato da chi ha il potere in mano per risolver il problema: è solo con l’unione e la partecipazione consapevole che possiamo far sentire davvero la nostra voce”.

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