Quest'anno sono stati per la prima volta i rappresentanti dei Comuni italiani ad aprire il corteo per l'anniversario dei 70 anni della Repubblica nella parata del 2 giugno a Roma.Fra i quasi 400 sindaci c'era anche una delegazione delle Marche, composta da Nazzareno Frenquellucci, sindaco di Porto Sant'Elpidio, Andrea Gentili, sindaco di Monte San Giusto, membri anche del Consiglio direttivo di Anci Marche, Nelia Calvigioni, sindaco di Corridonia, Luciano Pantanetti, presidente del Consiglio comunale di Macerata, Roberto Coppi, assessore all'Urbanistica del Comune di Urbino, Alessandro Ciarrocchi, assessore all'Ambiente e Patrimonio di Fermo. "Si sente tutto il peso del tricolore e della fascia che portiamo'' hanno commentato Gentili e Frenquellucci. ''Un evento che accresce il nostro senso di responsabilità nei confronti dei cittadini e del Paese intero". (Ansa)
70 anni di voto alle donne, 70 anni di democrazia. Questo è lo slogan con cui il Comune e l'ANPI di Urbisaglia hanno deciso di celebrare, in occasione della Festa della Repubblica, l'anniversario del primo voto alle donne.La cerimonia, che si è svolta presso il Loggiato Comunale “Augusto Pantanetti”, alla presenza del Sindaco di Urbisaglia Paolo Giubileo, il maresciallo Rosario Cianci, il Presidente ANPI di Urbisaglia Giovanna Salvucci e la Sindaca dei ragazzi Laura Fiorani, ha visto come protagoniste le ragazze del '46, quelle che il 2 giugno di 70 anni fa si recarono per la prima volta a votare.«Ci è sembrato importante rendere omaggio alle ragazze del '46» ha sottolineato Giovanna Salvucci, presidente dell'ANPI di Urbisaglia «perché averle fra noi dimostra quanti pochi anni siano passati da quando le donne hanno iniziato ad entrare a pieno titolo nella vita politica italiana, e quanta strada c'è ancora da fare per una piena parità di rappresentanza femminile nelle istituzioni, nel mondo del lavoro e della ricerca.»Tra le 28 donne di Urbisaglia che il 2 giugno del 1946 avevano già compiuto 21 anni e potevano quindi esercitare il diritto di voto sono intervenute alla manifestazione Vania Bartomucci e Maria Caraceni, nate nel 1922, Emma Lulani e Fiorina Marinsalta del 1923, Giulia Ariozzi e Giulia Andreozzi del 1924, Maria Pia Foglia e Santa Lancioni del 1925, che hanno ricordato la grande emozione del primo voto e la felicità di essere prese in considerazione per la prima volta nella storia.Prima della consegna degli attestati di riconoscimento da parte del Sindaco Giubileo, è intervenuta la Prof. Lina Caraceni dell'Università di Macerata, che ha ricordato come il voto alle donne del 2 giugno 1946 fu l’epilogo di un lungo percorso di lotta per la giustizia sociale che richiese l’impegno di donne coraggiose. «Queste donne» ricorda la prof. Caraceni, «dovettero combattere contro secoli di cultura che avevano relegato l’identità femminile ad un ruolo subalterno e sottomesso, ai margini della politica e della società. Alcune di quelle donne, 21 per l’esattezza, vennero elette nell’assemblea costituente e contribuirono direttamente a scrivere i principi fondativi della Repubblica. Donne come Nilde Iotti, Lina Merlin, Teresa Mattei, protagoniste della lotta partigiana e di liberazione, fecero in modo che l’art. 3 della Costituzione, il principio di uguaglianza, diventasse la base fondativa di un sistema politico antifascista.»Co-protagonisti della manifestazione i diciottenni di Urbisaglia, che hanno ricevuto dal Sindaco e dalle ragazze del '46 una copia della Carta Costituzionale, in un simbolico “passaggio di consegne” di impegno sociale e civile. Erano presenti Lorenzo Alessandrini, Laura Becerrica, Glauco Buccolini, Giorgio Buratti, Edoardo Cansolino, Federico Carradori, Sasha Chiacchiera, Fabian Collhaj, Marco Croce', Gloria Fattori, Antonio Fiorani, Luca Giannini, Riccardo Pierucci, Matteo Salvi e Giacomo Staffolani, che sabato scorso hanno anche partecipato ad un momento di formazione sulla Costituzione tenuto dal prof. Francesco Rocchetti e da Caterina Recchi.Il Sindaco di Urbisaglia e il Direttivo dell'ANPI si sono dichiarati molto soddisfatti per la riuscita della manifestazione, ed hanno ringraziato per la preziosa collaborazione le Forze dell'ordine, l'Associazione dei Carabinieri in congedo, i rappresentanti della associazioni di Urbisaglia, il Consiglio dei Ragazzi, Giulio Pantanetti e Rosanna Cicconi per le ricerche storiche effettuate, i ragazzi del '98 con le loro famiglie e soprattutto le splendide ragazze del '46, che hanno incantato tutti gli intervenuti con la loro forza ed il loro sorriso.
Il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, arriverà domani pomeriggio (venerdì 3 giugno) alle 15.30 a Morrovalle per partecipare all’incontro organizzato dal candidato sindaco Francesco Acquaroli per la chiusura della campagna elettorale.Alla conferenza stampa sarà presente anche il presidente della Provincia, Antonio Pettinari, che, reduce da un incidente stradale, ha comunque comunicato il proprio interesse a partecipare. L’incontro con i rappresentanti della stampa locale si terrà alle 15.30 nella sede della lista “Un nuovo germoglio” a Trodica in piazza Sandro Pertini. Al centro del dibattito ci saranno le infrastrutture cittadine: lo svincolo della superstrada, il sottopasso ferroviario e la rotatoria.
Torna arricchito nell’esperienza e soprattutto nei contenuti, il Festival “Il tuo Nome è scritto nel Cielo”.Da venerdì a domenica la frazione di Maestà, ad Urbisaglia, ospita la 2°edizione del contenitore di libero pensiero cattolico, una tre giorni organizzata dalla circoscrizione ecclesiastica “San Lorenzo” che si svilupperà in 3 distinte aree (con stand gastronomici) tra conferenze sul tema di misericordia, spettacoli musicali, testimonianze di fede, giochi, incontri con ospiti importanti e momenti di preghiera. In caso di maltempo ci si riparerà all’interno della Collegiale San Lorenzo di Urbisaglia.Quest’anno saranno ospiti tra gli altri il regista Alessandro Valori con gli attori Simone Riccioni e Maria Paola Rosini del film “Come saltano i pesci” mentre per la musica sono stati chiamati il cantautore Marco Mammoli (ideatore dell’inno ufficiale “Emmanuel” della Giornata Mondiale della Gioventù) e la rock band di musica cristiana La voce di Maria. Per le conferenze protagonista sarà il docente, scrittore e giornalista Francesco Agnoli.Il programma del Festival 2016 inizia alle 16 di venerdì con la registrazione per i giochi (bambini dai 9 ai 14 anni) e poi alle 17 Don Marino Mogliani darà il via ufficiale all’evento. Una partenza in allegria appunto con i giochi ideati dal Csi di Macerata, poi alle 20 la cena e a seguire avrà luogo il concerto del cantautore Marco Mammoli. Chiusura alle 22.30 con l’Adorazione Eucaristica.Sabato alle 17 il Santo Rosario, alle 18 l’incontro con Alessandro Valori, Simone Riccioni e la giovane Maria Paola Rosini che porteranno le loro storie e testimonianze di fede. Dopocena concerto del gruppo La voce di Maria e chiusura con l’Adorazione Eucaristica.Domenica alle 16.30 Luciana Salvucci, dirigente dell’Istituto Comprensivo di Colmurano, Urbisaglia e San Ginesio, presenterà il Pof realizzato con gli insegnati di religione “Le parole e i gesti dei bambini e dei ragazzi”. Alle ore 18 ci sarà la conferenza sulla misericordia con relatore lo scrittore e giornalista Francesco Agnoli. Alle 19 sarà il Vescovo Mons. Nazzareno Marconi a celebrare la Santa Messa e dopo la cena la solenne processione con la “Madonna della Misericordia” saluterà in bello stile il Festival 2016 raggiungendo la vicina Abbadia di Fiastra.
Marco Bindelli, Vice Presidente della BCC di Civitanova Marche e Montecosaro e consigliere delegato ai rapporti con il Movimento del Credito Cooperativo, interviene a seguito delle recenti parole del Governatore Ignazio Visco sulla nuova legge di riforma delle BCC e sul ruolo delle Federazioni“Nelle considerazioni finali della relazione annuale, anno 2015 – centoventiduesimo esercizio, che per la prima volta non si è svolta in coincidenza con l’Assemblea dei Partecipanti dell’Istituto di via Nazionale, il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, ha fornito un importante monito alla componente associativa del credito cooperativo.Che la critica fosse importante (e forse inaspettata) lo si rileva dalla celerità con la quale l’ufficio stampa di Federcasse si è apprestato ad inviare ai giornalisti il comunicato stampa con cui difende la storia e l’operato delle Federazioni e puntualizza le funzioni del contratto di coesione previsto dalla nuova legge n. 49/2016, che ha convertito con modifiche il d.l. n. 18/2016, contenente la riforma delle BCC.Ecco cosa ha detto Ignazio Visco dopo aver trattato dei vantaggi della riforma delle banche popolari approvata lo scorso anno: “È necessario – ha detto Visco - dare al più presto piena attuazione alla riforma delle banche di credito cooperativo, condizione indispensabile per rafforzare il comparto e aggiornare il modello di attività a tecnologie e mercati in evoluzione. La Banca d’Italia emanerà in tempi rapidi la normativa secondaria, in coordinamento con la BCE; ci attendiamo un’attuazione altrettanto veloce da parte del sistema. Nel definire l’assetto di gruppo e i rapporti tra le varie componenti, occorre seguire logiche strettamente industriali, mediante un patto di coesione che dia effettivi poteri di governo alla capogruppo, e perseguire con determinazione razionalizzazioni e guadagni di efficienza. La componente associativa può mantenere un ruolo di rappresentanza a livello nazionale e territoriale, senza indebite interferenze sulla pianificazione strategica, sulla gestione operativa e sulle funzioni di controllo del gruppo”.In sostanza, il Governatore di Bankitalia, in riferimento alla riforma della BCC, ha affermato chiaramente che il futuro ruolo delle Federazioni (nazionale e regionali) non potrà che essere di pura rappresentanza (al pari dell’Abi o di Confindustria) e, soprattutto, che non saranno ammesse indebite interferenze delle stesse nell’attività di direzione e coordinamento che la capogruppo eserciterà sulle BCC.Non solo, pur essendo ovvio e scontato in base a quanto previsto dal nuovo art. 37-bis del Testo Unico Bancario (TUB) introdotto dalla nuova legge di riforma del credito cooperativo, Visco ha sentito la necessità di specificare che il processo di costituzione del Gruppo Bancario Cooperativo (GBC) o dei GBC dovrà seguire logiche prettamente industriali tese alla ricerca di razionalizzazioni ed efficienze, facendo intendere chiaramente che non saranno ammesse quelle logiche che, sino ad oggi, hanno spesso caratterizzato il sistema cooperativo.La stessa necessità di puntualizzare la funzione del patto di coesione, ben definita dall’art. 37-bis, comma 3, lett. b, punto 1, del TUB, denota la volontà di porre fine a quel tentativo che si sta attuando di far credere alle Banche di Credito Cooperativo che l’autonomia resterà invariata a seguito dell’adesione ad un GBC.Il contratto di coesione rappresenta lo strumento in base al quale la capogruppo eserciterà il proprio potere nei confronti delle BCC e, in particolare, la propria attività di direzione e coordinamento. Anche per le BCC virtuose la capogruppo fisserà i medesimi indirizzi strategici ed obiettivi operativi previsti per le altre BCC aderenti al gruppo, mentre, relativamente agli altri poteri (diversi da indirizzi strategici ed obiettivi operativi) dovrebbe prevedersi un’applicazione proporzionata alla rischiosità delle banche aderenti.A questo punto, è auspicabile che, oltre alla costituzione di almeno due gruppi, con i decreti attuativi, la cui emanazione è stata annunciata in tempi brevi ed in coordinamento con la BCE, l’organo di vigilanza possa incidere anche sull’elemento più importante per il successo della nuova riforma e dell’intero sistema di credito cooperativo: la governance della capogruppo!
Le cause che hanno portato Banca Marche allo stato di insolvenza sono ''molteplici e diffuse'', ma una delle criticità ''è stata rappresentata dalle filiere di controllo istituzionale, vale a dire l'attività svolta sia dalla Banca d'Italia che dalla Consob, rispetto alla quale non può non rilevarsi uno scarto fra risultanze istruttorie e la realtà che si è poi drammaticamente verificata''. Lo scrive la Commissione di indagine istituita dal Consiglio regionale il 18 febbraio, e presieduta da Mirco Carloni, nella sua Relazione finale. Un testo di 67 pagine, con grafici e tabelle, che non risparmia nessuno, a partire dai vertici del sistema bancario italiano, passando per le Fondazioni ex proprietarie di BM e gli ex dirigenti. Molti dei quali, a cominciare dal vecchio Dg Massimo Bianconi, sono indagati a vario titolo dalla procura della Repubblica di Ancona. La relazione, approvata il 24 maggio scorso, verrà presentata ufficialmente il 3 giugno e discussa in Aula il 7 giugno. L'Ansa ne ha potuto prendere visione in anticipo: il quadro che ne emerge offre molti spunti di riflessione.Banca Marche, prima commissariata per 28 mesi, poi quasi 'salvata' da Fonspa se la Commissione Ue non si fosse messa di traverso, infine messa in liquidazione coatta dal Governo Renzi nel novembre 2015, è una ferita aperta per il territorio: con la risoluzione dell'istituto si sono persi 1,5 miliardi di investimenti, ricorda la Commissione, ''di cui circa 400 milioni per le Fondazioni di Pesaro, Macerata e Jesi, una perdita di risparmi per circa 43 mila piccoli azionisti che ammonta a più di mezzo miliardo di euro, e un altro mezzo miliardo per un migliaio di obbligazionisti subordinati''. Le responsabilità penali verranno accertate, ma ci sono defaillance sistemiche, carenze di visione strategica, su cui la Commissione punta il dito. Ad esempio la questione Fonspa, che, sostiene la relazione, ''ha contribuito ad aggravare la situazione di Banca Marche''. La vicenda Fonspa ha costretto BM ''a corrispondere gli interessi: si è concentrato il rischio verso una sola controparte, e nel momento in cui il credito Fonspa non è stato rimborsato'', si sono verificati ''danni reputazionali ingenti, provocando una perdita di liquidità molto rilevante''. I commissari di Bankitalia ''avrebbero dovuto piuttosto provvedere per tempo a far fronte alla scadenza dei pronti contro termine relativi al prestito Fonspa''. Ma c'è di più. Banca d'Italia forse ''non è stata in grado di valutare pienamente la situazione tecnica di BM, pur avendola ispezionata in molteplici occasioni''.Già nell'esercizio 2011 di BM (che si era chiuso con un utile netto di 135 milioni), i crediti deteriorati erano schizzati a 1.708 milioni (+28,9%). Il 28 dicembre 2011 Banca d'Italia attesta però una situazione tecnica adeguata, e ''non solleva alcun elemento di allarme oggettivo'', né ritiene di dover ''bloccare l'azione della Consob'', che sta preparando il prospetto informativo sull'aumento di capitale da 180 milioni di euro, che si concluderà nei primi mesi del 2012. Eppure nelle sue ispezioni, a partire dal 2010, l'organo di Vigilanza aveva a più riprese individuato carenze nella governance di BM, rischi creditizi elevati, scarsa incisività del collegio sindacale, tanto da arrivare a sanzionare 17 amministratori e sindaci di BM: ciononostante, all'epoca valuta che non ci sono ragioni per stoppare l'aumento di capitale. Un passaggio delle Considerazioni finali la Commissione lo riserva poi ad un presunto ''eccesso di accantonamenti'', che avrebbe creato le condizioni per il commissariamento di BM. Bacchettate infine alle Fondazioni che controllavano il 56% di Banca Marche. Nel 2008 dissero no alle offerte vincolati di Credit Agricole e Banca Popolare dell'Emilia Romagna, che volevano acquisire il controllo di BM. Credit aveva messo sul piatto 2,3 miliardi, la banca emiliana 2,6 miliardi. Soldi 'cash' che le Fondazioni rifiutarono, per proseguire ''da sole''.(Ansa)
Sono iniziati da circa due mesi i lavori di consolidamento e adeguamento sismico del ponte lungo la provinciale 78 nei pressi del torrente Fiastra, nel comune di Urbisaglia.Recentemente il Presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari insieme a una squadra i tecnici, al Sindaco di Urbisaglia Paolo Francesco Giubileo ed al consigliere provinciale Roberto Broccolo, su richiesta dell'Amministrazione Comunale, ha deciso la realizzazione di una passerella pedonale in modo da collegare meglio il comune della provincia di Macerata con l'Abbadia di Fiastra.A tal proposito si stanno ultimando gli atti necessari per l'adeguamento del progetto originario. Per tale intervento saranno utilizzate le risorse derivanti dal ribasso d’asta.L'intera opera è stata appaltata alla ditta EDILBIANGI srl di S. Severino Marche, il costo complessivo dell'opera è di 1 milione di euro. -
Intervento inconsueto questo pomeriggio per i vigili del fuoco del Comando provinciale di Macerata.I pompieri, infatti, intorno alle 16.30 sono stati chiamati ad intervenire alla foce del fiume Potenza, nel territorio di Porto Recanati, per recuperare la carcassa di un capriolo.La stessa carcassa, infatti, si trovava in avanzato stato di putrefazione e per il recupero si è reso necessario un intervento con procedure di auto protezione biologica.
Questo pomeriggio presso il bar Romcaffè in via Gramsci a Macerata si è tenuta una conferenza stampa per comunicazioni inerenti l’intervento del prefetto in merito al rendiconto 2015 non approvato dalla attuale amministrazione di Morrovalle e per ulteriori comunicazioni circa fatti delicati accaduti di recente.Un disavanzo di oltre 297 mila euro. Così la giunta Montemarani ha chiuso il rendiconto di gestione 2015. La scoperta è stata fatta dai consiglieri di minoranza Luca Cabascia e Marco Morresi. Nei giorni scorsi erano stati loro a segnalare alla Prefettura la mancata approvazione del rendiconto il cui termine ultimo era stato fissato al 30 aprile scorso. Dopo giorni di solleciti al prefetto Roberta Preziotti, questa mattina i consiglieri hanno potuto visionare la delibera di giunta del 27 maggio scorso consegnata questa mattina.Dal documento si evince che vi è un disavanzo di gestione per 297.701,87 euro. "Questo è il motivo per cui hanno tergiversato per l'approvazione in consiglio - commenta il consigliere Cabascia -. Da questo bilancio emerge che la tanto decantata buona amministrazione da parte della giunta Montemarani ha avuto un esito politicamente fallimentare. Il loro vanto di ripianare presunti debiti e di aver gestito il bilancio con la diligenza del buon padre di famiglia si è sbriciolato. L' attuale amministrazione è partita con un bilancio consuntivo del 2010 con un avanzo di 411.000 euro, dopo 5 anni hanno chiuso il consuntivo 2015 con un disavanzo di oltre 297.000 euro. Ora - aggiunge Cabascia - è chiaro perché non hanno portato il bilancio in consiglio, volevano aspettare le elezioni. Solo tramite le nostre sollecitazioni in prefettura e grazie all' intervento del Vice prefetto, dottoressa Mazza, noi abbiamo potuto vedere come stanno realmente le cose e i cittadini potranno sapere quale è stata la gestione dell'attuale giunta". Ma questo non è l'unico episodio di mancata trasparenza. "Ancora più grave - sottolinea il candidato sindaco Francesco Acquaroli - è quanto siamo riusciti a scoprire in queste ore. Nel corso della campagna elettorale l'amministrazione Montemarani ha mandato in giro la voce che se avessimo vinto noi le elezioni si sarebbe riaperta la discarica, la Morrovalle Ambiente, ha chiesto alla Provincia un ampliamento di tubatura di 24000 metri cubi della discarica stessa per ricevere Fos dal Cosmari (Frazione organica stabilizzata - rifiuti urbani). L'Ente con determina dirigenziale n.337 dell' 8 settembre 2015 ha autorizzato tale ampliamento e un ulteriore abbancamento. L'amministrazione comunale - ha aggiunto Acquaroli - di tutto questo non ha fatto il minimo cenno, in assoluta mancanza di trasparenza, né ai consiglieri né alla cittadinanza". Non solo. "Anzi - prosegue Acquaroli - la società partecipata Morrovalle Ambiente ha chiesto alla Provincia di soprassedere momentaneamente all'abbancamento di rifiuti in attesa che si superasse il giorno delle elezioni. C'è infatti una comunicazione al Cosmari dalla Morrovalle Ambiente dove è scritto che le operazioni di conferimento della Fos potranno iniziare a far data dal 6 giugno 2016. Questo vuol dire che il giorno dopo le elezioni arriveranno i camion con i rifiuti a Morrovalle. È un atto gravissimo; sia per la mancanza di trasparenza, sia per le conseguenze che tale decisione comporterà per Morrovalle, senza che nessuno sapesse alcunché. Infine - conclude il candidato sindaco - mi sento di ringraziare in particolar modo Noemi Di Lupidio per la sua grande collaborazione e per aver mosso la situazione".
Il personale del Comando Stazione di Matelica è stato impegnato, la scorsa settimana, nel recupero di alcuni cuccioli di cane, vacanti in località “Labbrano” di Matelica.La pattuglia è intervenuta sul posto dietro una segnalazione telefonica ed ha accertato la presenza di 11 cuccioli meticci di cane, spaventati, affamati ed assetati.Immediatamente, ha provveduto alla somministrazione di alimenti e bevande, in attesa che i cuccioli si avvicinassero, per essere poi trasferiti presso il canile. Successivamente, insieme al Responsabile del canile comunale di Matelica, sono stati recuperati tutti gli 11 cuccioli di cane, di cui 9 femmine e 2 maschi, con un’età compresa fra 2 mesi e 4 mesi.I cuccioli sono stati così trasferiti presso il canile municipale, dove verranno vaccinati, sverminati ed iscritti all’anagrafe canina; in tale sistemazione attenderanno la loro adozione, da parte di persone sensibili e disponibili.È comunque in corso un’attività di indagine volta a raccogliere tutti gli elementi necessari ad individuare il responsabile del reato di abbandono di animale (art. 727 C.P.); l’autore del fatto rischia la pena dell'arresto fino ad un anno e l'ammenda fino a €. 10.000. In proposito, si sollecita chiunque abbia informazioni a fornirle al Comando Stazione di Matelica (0737/83698), al fine di agevolare l’individuazione del/i responsabile/i. Con l'arrivo della stagione estiva, si aggrava il fenomeno dell'abbandono degli animali di affezione.Cani e gatti vengono spesso abbandonati lungo le strade, con pericolose conseguenze anche per l’incolumità pubblica. Tale abbandono, infatti, quando non fonte di incidenti stradali, può portare al randagismo ed alla conversione dell'animale alla vita selvatica. Inoltre, con la successiva riproduzione, il numero degli animali randagi può aumentare considerevolmente, con potenziale pericolo per la popolazione e gli allevamenti zootecnici.Chiunque, pertanto, avesse contezza di un abbandono animale, potrà contattare il numero di emergenza ambientale 1515, per portare immediatamente a conoscenza il Corpo Forestale dello Stato del reato e fornire preziose informazioni.
Ritorna a Pollenza Medardo Arduino, lo studioso che con le sue ricerche sta revisionando completamente le nostre conoscenze sulla storia locale.“Le Marche, le terre dei Piceni e dei Salii” sono definite dall’autore nel sottotitolo del suo ultimo libro “un patrimonio da rivalutare”.Il volume, che verrà presentato sabato 4 giugno alle 17,30 presso la Sala Convegni comunale, è un viaggio vertiginoso attraverso trenta secoli di storia. Ci porta alla riscoperta, ma più spesso alla scoperta assoluta dei nostri antenati, dagli Etruschi, ai Pupuni, ai Celti Salui.Popoli che sappiamo essere esistiti, ma che la storiografia ufficiale archivia in fretta, volando veloce sopra le loro caratteristiche, le usanze, spesso trascurando le tracce che hanno lasciato su altri uomini e sul nostro territorio.Ciò che sappiamo della storia antica dell’Italia centrale ruota intorno all’espansione coloniale romana. I reperti archeologici di alcuni musei locali mostrano presenze preistoriche pre-romane connotate e ricche di cultura propria. Seppure gli Etruschi siano una presenza ancora misteriosa ed i Pupuni una civiltà quasi sconosciuta, i reperti museali ci parlano di queste civiltà.L’ipotesi avanzata da Arduino in questo ultimo studio vuole che alcune antiche popolazioni non siano affatto arrivate nelle Marche attraverso migrazioni dall’oriente levantino o dall’occidente centroeuropeo, ma che il loro legame col territorio sia di uno spessore ben maggiore.Il metodo di ricerca seguito da Medardo Arduino è quello dell’analisi minuta dei reperti, parte dalle fonti materiali, osserva innanzitutto iconografia e testimonianze architettoniche, pur tenendo conto della letteratura.Lo sforzo che va fatto per avvicinarsi a questi studi è quello di guardare ai dati senza i condizionamenti che le nostre conoscenze pregresse ci imporrebbero. Distinguere il mito e la leggenda da ciò che i nostri musei ci raccontano; ripartire da ciò che è stato rinvenuto sotto i nostri piedi può essere la chiave di volta per integrare le conoscenze della storia ufficiale.Al termine di un viaggio così impegnativo, se gli studiosi vorranno intraprenderlo, c’è certamente una enorme rivalutazione del patrimonio culturale prodotto nelle Marche dalla prima Età dei Metalli all’Alto Medioevo.
Le Marche sono protagoniste quest’anno a Voler Bene all'Italia, la festa dei piccoli comuni di Legambiente in programma dal 2 al 5 giugno che vivrà il suo clou nel giorno della Festa della Repubblica.Menowatt Ge è una compagnia considerata un'eccellenza marchigiana nel campo dell’efficienza energetica con sede a Grottammare (Ap), per il secondo anno al fianco di Legambiente per valorizzare un’Italia minore che rischia di scomparire; nel corso degli appuntamenti in programma in tutto il paese sta portando le buone pratiche di sostenibilità ambientale, mostrando come innovazione e tecnologia possano rappresentare uno strumento fondamentale per difendere la qualità della vita e rilanciare i piccoli comuni.“Nelle Marche – commenta Adriano Maroni, amministratore delegato di Menowatt Ge - 31 comuni al di sotto dei 5000 abitanti hanno riqualificato l’impianto di pubblica illuminazione con le nostre tecnologie abbattendo i consumi energetici di circa il 45%. Ma non solo: la nostra ricerca ha trasformato la pubblica illuminazione in infrastruttura strategica per gestire da remoto tanti servizi grazie a reti intelligenti, dalla lettura dei contatori alla gestione del sistema di videosorveglianza fino alla misurazione dei movimenti del terreno che possono rivelare frane o smottamenti. Costruire una smart city, con efficienza energetica, riduzione degli sprechi e consumi razionali è un obiettivo realizzabile non solo nelle grandi città ma anche nei piccoli comuni”.Voler Bene all'Italia avrà il suo fulcro proprio nelle Marche tra San Ginesio, Amandola e Urbisaglia, lungo la quadriciclo e la Lauretana, all'insegna di quei cammini della bellezza che contraddistinguono la manifestazione.Giovedì 2 giugno dalle ore 10:30 a San Ginesio presso il Chiostro - Auditorium Storico è in programma l’incontro dal tema “Direttrici di futuro”; interverranno tra gli altri, la presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni, il presidente della Commissione Ambiente alla Camera Ermete Realacci, l’assessore all’ambiente della Regione Marche Angelo Sciapichetti, il presidente di Federparchi Giampiero Sammuri, il rappresentante del Mibact Paolo Piacentini, il coordinatori di Anci Piccoli Comuni Roberto De Angelis, la presidente di Legambiente Marche Francesca Pulcini e Alessandro Fiorino di Menowatt Ge. Seguiranno percorsi alla scoperta del territorio tra San Ginesio ad Amandola, dall’Abbadia di Fiastra a Urbisaglia, per chiudere infine la giornata nella piazza di Mogliano.Informazioni su Menowatt Ge al sito www.menowattge.it, o alla pagina facebook: Menowatt gePer ulteriori informazioni:Moretti Comunicazione – Isabella Tombolinitel. 071.2320927 – 366 2818465e-mail isabella.tombolini@alceomoretti.it
Nel pomeriggio di oggi due minori sono stati fermati dalla Polizia sulla strada statale 77, all’altezza di Montecosaro, in quanto tenevano atteggiamenti sospetti: lui, 17enne croato, era alla guida di una Fiat Punto senza revisione e peraltro, ovviamente, senza aver conseguito la patente; lei 16enne italiana, visibilmente in stato interessante, gli sedeva accanto.In un primo momento è intervenuta la Polizia Stradale, poi la coppia è stata condotta per accertamenti alla Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, Ufficio che coordina le Volanti. I due minorenni erano già stati fermati a marzo, sempre dalle Volanti della Questura, dopo aver forzato la porta d’ingresso di un appartamento sito al terzo piano di un condominio di via Urbino: nell’occasione si erano diretti all’interno della camera da letto, dove stava riposando il proprietario dell’immobile. Il croato ha alle spalle decine di furti in abitazione, commessi sin dal 2011, per i quali è già stato arrestato diverse volte. Ha inoltre inanellato una serie di reati minori, contro il patrimonio e per possesso ingiustificato di chiavi alterate o di strumenti atti allo scasso. Anche la 16enne italiana che era con lui non è proprio una “novizia” dei furti in abitazione, poiché è stata a sua volta arrestata per questo reato già due volte.Oggi è stata affidata ad un famigliare. Il giovane croato invece, che a marzo era stato arrestato in flagranza di reato e contestualmente affidato ad un centro di prima accoglienza, dovrà scontare un ordine di carcerazione di un mese al carcere minorile di Bologna. I due hanno riferito che, visto i continui controlli, non si faranno più vedere nella provincia di Macerata.
Riceviamo una nota da Giuliano Bianchi, presidente della Camera di Commercio di Macerata:Sul problema delle fusioni delle Camere di commercio delle Marche noi presidenti ci eravamo ripromessi di non intervenire più sulla stampa in attesa che uscissero i decreti di attuazione della riforma.Visto che ormai tutti, chi più chi meno, stanno intervenendo e prendendo posizione rispetto al progetto di una Camera unica o di due Camere nel sistema camerale marchigiano, mi piace ricordare che la Camera di Commercio di Macerata, già nel dicembre 2014, con il voto unanime del suo Consiglio Camerale ha deliberato l’adesione alla decisione assunta e ribadita dell’Unione Regionale che indicava come soluzione una Camera di commercio per il nord delle Marche e una Camera di commercio per il sud.Macerata ha cioè già deciso da tempo per le due Camere e lo ha fatto secondo quanto era stato deliberato ed approvato in sede di Unione Regionale. Dirò di più, non solo abbiamo deliberato ma abbiamo già inviato a chi di competenza tutti i documenti richiesti e quindi da gennaio 2015 essi sono già al MISE, all’Unione Nazionale delle Camere di Commercio ed alla Regione Marche. E questo fatto è già noto a Roma dove infatti siamo inseriti nell’elenco delle Camere “in corso di fusione”.Quella decisione fu assunta perché volevamo fare in fretta e perché l’Ente Camerale è un Ente con “autonomia funzionale” (come, altro esempio, sono le Università) e quindi, come la stessa parola spiega, nella nostra autonomia spettava al Consiglio Camerale fare la scelta e Macerata ha fatto la sua da ormai 18 mesi.Durante questo lungo periodo, purtroppo, nessun’altra Camera ha assunto decisioni analoghe alle nostre ed è intervenuto nel dibattito in corso anche l’Ente Regione che invece propenderebbe, così si è espresso il Consiglio Regionale a stragrande maggioranza, per un'unica Camera regionale. Da parte mia, chiarita la posizione maceratese, vorrei comunque far presente che non è una scelta facile quella delle fusioni perché si tratta di mettere insieme Enti che hanno storie diverse (la Camera di Macerata ha ormai 205 anni), economie territoriali diverse, patrimoni diversi, numeri diversi di dipendenti, sedi diverse, modalità operative diverse nella promozione dei rispettivi territori: con le fusioni si rischia di penalizzare alcuni territori a scapito di altri, penalizzando, come spesso succede in Italia, chi è stato spesso più previdente e maggiormente attento ai segnali di futuro. Una cosa è certa, come amministratore farei molta fatica ad accettare scelte che potrebbero penalizzare la nostra Camera e l’intero territorio maceratese.
Malore fatale durante un'escursione in bicicletta. È accaduto poco fa a Bolognola. Non c'è stato nulla da fare per Renato Larici, sessantatrenne e pensionato del Ministero della Difesa.L'uomo, nel primo pomeriggio di oggi, era uscito in bicicletta con alcuni amici e si trovava sui Piani di Ragnolo, tra Bolognola e Acquacanina. All'improvviso, stando al racconto dei testimoni, ha smesso di pedalare per chiedere aiuto, e si è accasciato al suolo. Chi era con lui ha chiamato immediatamente i soccorsi: sul posto gli operatori del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell'uomo, avvenuto quasi certamente per un arresto cardiaco. Immediato l'intervento dei Carabinieri della stazione di Fiastra, per i rilevamenti del caso. Il corpo di Larici è stato sottoposto a sequestro e resta a disposizione dell'autorità giudiziaria, che probabilmente restituirà la salma ai famigliari nel più breve tempo possibile. I sanitari avevano provveduto ad allertare anche l'eliambulanza, che è rientrata ad Ancona non appena è stato constatato che per il sessantatrenne, residente a Grosseto ma spesso a Pievebovigliana per trascorrere il periodo estivo, non c'era più nulla da fare.
Luciano Moretti, segretario regionale della CIMO (Confederazione Italiana Medici Ospedalieri), Marco Capponi, segretario aziendale dell'Ospedale di Macerata e Enrico De Conciliis, segretario aziendale dell'Ospedale di Macerata, nel corso di una conferenza stampa hanno segnalato la situazione complessa degli ospedali dell'Area Vasta 3."Siamo qui oggi - ha detto Moretti - per discutere dei problemi dell'Area Vasta 3. Questo è un argomento molto sentito dalla popolazione e ha una valenza politica. Gli ospedali dell'Area Vasta 3 si trovano in una condizione gravissima tra carenze di personale, servizi e quindi assistenza ai malati.Dal 25 novembre 2015 sono state abrogate alla legge 161/2014 due deroghe in tema di orari e riposi.In virtù di queste deroghe, il personale del Servizio Sanitario Nazionale poteva derogare la durata massima di 48 ore dell’orario settimanale di lavoro e il riposo giornaliero di 11 ore ogni 24 lavorate. Ora non sono più possibili deroghe a orario massimo e riposo giornaliero. La legge 161 stabilisce che per far fronte alla fine delle deroghe, Regioni e Province autonome “garantiscono la continuità nell’erogazione dei servizi sanitari e l’ottimale funzionamento delle strutture, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, attraverso una più efficiente allocazione delle risorse umane” ed attuando “processi di riorganizzazione e razionalizzazione delle strutture e dei servizi”. Questi ultimi non sono mai stati attuati dall'Area Vasta 3 che si trova in una situazione di carenza di personale e di servizi. Il personale disponibile in ogni ospedale non è sufficiente a risolvere tutte le esigenze dei malati e le liste d'attesa si allungano.Gli stessi medici chiedono e pretendono una riorganizzazione del lavoro più equa e che tutti i padiglioni ospedalieri siano a norma. "Dobbiamo educare i cittadini a vedere il contenuto di ogni ospedale e non solo il contenitore. Noi del sindacato vogliamo raccontare e segnalare i problemi alla gente".La CIMO, dopo aver svolto assemblee in ogni ospedale dell'Area Vasta 3 e dopo aver esaminato gli orari del personale, ha presentato in data 22 aprile la relazione al dott. Alessandro Maccioni, direttore dell'Area Vasta 3 (sono in corso anche altre tre denuncie a Macerata, tre a Pesaro e quattro in Ancona). Il 14 giugno Moretti incontrerà il direttore dell'ispettorato nazionale del lavoro, Pierluigi Rausei, che ha proposto un tentativo di conciliazione per risolvere la situazione.
Domenica 22 maggio 30 bikers provenienti da Marche, Umbria e Abruzzo, si sono ritrovati all'alba in Piazza Vittorio Emanuele, pronti ad affrontare una nuova ed estrema sfida.La curiosità e il desiderio di vivere e condividere una grande passione alla scoperta dell’affascinante natura dei nostri Monti Sibillini erano i sentimenti che prevalevano nel gruppo.Ognuno è stato protagonista con la propria forza e tenacia, la testa bassa, il sudore ed i silenzi delle interminabili e ripide salite alternate alla soddisfazione di arrivare in cima a quei Monti dagli scorci meravigliosi. Il paesaggio mozzafiato era reso ancora più intenso dalle frequenti e copiose piogge di un'indefinibile stagione.L’avventura è iniziata salendo dal caratteristico ed antico Borgo di Pievefavera giungendo dapprima all’antica chiesetta di Santa Maria Maddalena, circondata da prati verdissimi, scalando poi il panoramico Monte Fiegni per raggiungere ed ammirare lo scenario del Lago di Fiastra; l’impegno è continuato affrontando la lunga salita dal Monte Coglia fino ai Piani di Pao per raggiungere il Rifugio del Fargno, dove dopo pranzo i ciclisti hanno recuperato le forze e ripreso a pedalare in direzione Monte di Macereto, da dove si scorge il magnifico Santuario della Madonna.La lunga via del rientro è stata caratterizzata da bellissime discese, passando da Campobonomo al paesino di Pievebovigliana e, percorrendo il suggestivo Cammino Francescano delle Marca, i bikers hanno costeggiato il lago di Polverina, il borgo di Sfercia dominato dalla splendida Rocca di Varano e le frazioni di Bistocco e Valcimarra con l’eremo della Madonna del Sasso e di S.Benedetto; giunti poi al Lago di Caccamo hanno fatto rientro a Caldarola ormai al tramonto e dopo 12 ore passate in sella.La lunga giornata si è conclusa con la soddisfazione di tutti, stanchi ma appagati dal traguardo raggiunto e con la felicità di aver avuto la possibilità di scoprire e vivere attraverso la passione per la mountain bike un territorio ricco di tesori di ogni genere.
Risale a pochi minuti fa il rinvenimento di un cadavere di un uomo in strada, in località Santa Maria in Piana, nel territorio di Treia.L'uomo, probabilmente un anziano del luogo è stato colto da un malore fatale. Ancora non sono state diffuse le generalità. Sul posto i sanitari del 118 che al loro arrivo non hanno potuto far altro che constatare il decesso e i Carabinieri.(servizio in aggiornamento)
“La fantasia come valore e la formazione come presupposto” - Potrebbe essere questo il titolo della giornata vissuta sabato mattina a Pieve Torina, presso il teatro comunale.In scena, infatti, c'era la premiazione del concorso “Fabulando per Gianni Rodari”, riattivato per volontà dell'amministrazione comunale e giunto, ormai, alla sua dodicesima edizione. “Questo premio – ha affermato senza nascondere un pizzico di commozione il sindaco Alessandro Gentilucci – é nato nel 2000 da un'idea dell'allora sindaco Pieluigi Palmieri e rappresenta senza dubbio l'evento più importante per il nostro comune. Non tanto per le sue caratteristiche e per il valore internazionale, ma per quello che rappresenta, essendo rivolto ai più giovani e coinvolgendo gli istituti scolastici. E' un premio che era stato portato avanti con entusiasmo e impegno, negli anni, dal sindaco Luigi Gentilucci, poi venuto a mancare. Oggi, dopo un periodo di sospensione, riattiviamo questa iniziativa e non possiamo che dedicarla proprio a Luigi Gentilucci”.Il teatrino comunale ha fatto fatica, sabato mattina, a contenere i tanti ragazzi presenti per la cerimonia di premiazione. Sul palco, insieme al sindaco Alessandro Gentilucci ed al presentatore Giacomo Cingolani, anche i membri della commissione chiamata a giudicare i lavori dei ragazzi, i rappresentanti delle forze dell'ordine e gli amministratori del comune di Pieve Torina. Due i percorsi proposti agli istituti scolastici che hanno partecipato al premio: il tema Unicef “La scuola che vorrei” e un tema libero, dove i ragazzi hanno potuto presentare non solo scritti, ma anche lavori più articolari.“Ci piaceva – ha proseguito il sindaco Alessandro Gentilucci – non porre dei limiti o dei confini dentro ai quali muoversi. Abbiamo voluto che i ragazzi potessero esprimersi senza linee di indirizzo proprio perché la fantasia é qualcosa che dobbiamo stimolare e sviluppare, invece che arginare. Viviamo in un momento particolare, con una crisi economica che in qualche modo sta condizionando la vita di tutti noi non solo in Italia. La fantasia è la nostra forza e voi, bambini, siete il futuro. Questo premio è tra i più importanti nella nostra regione tra quelli dedicati ai bambini degli istituti scolastici e questo mi riempie di orgoglio e di soddisfazione”.Di seguito l'elenco dei vincitori: CLASSE IV SEZ. BScuola elementare plesso di Olmedo (SS),TEMA LIBERO: “A scuola con la fantasia”LAVORO DI CLASSE CLASSE III SEZ. BScuola elementare plesso di Olmedo (SS),TEMA LIBERO: “La città dell’allegria”LAVORO DI CLASSE CLASSE III SEZ. AScuola elementare plesso di Olmedo (SS),TEMA LIBERO: “Se fossi una rondine”.LAVORO DI CLASSE CLASSE II EIST. COMP “TACCHI-VENTURI”Scuola media Tacchi Venturi di San Severino Marche (MC)TEMA LIBERO: “Il musicista e il pantalogico”LAVORO SINGOLO CLASSE I ^ MEDIAIST. COMP “STRAMPELLI”Scuola media di Pioraco (MC)TEMA LIBERO: “A scuola di diversità”LAVORO DI CLASSE CLASSE I^ MEDIA SEZ. CIST. COMP. “STRAMPELLI”Scuola media di Fiuminata (MC),TEMA LIBERO: “Non è mai troppo tardi”LAVORO DI CLASSE CLASSE IIIScuola elementare De Amicisdi Pieve Torina (MC),TEMA LIBERO: “Gigi e il cappello magico”LAVORO SINGOLO CLASSE IIScuola elementare Italiana Cittanova,CROAZIATEMA LIBERO: “Filastrocca di un pezzo di pane”LAVORO DI CLASSE CLASSE VIst. Comp. “Mons. Paoletti”Scuola elementare De Amicis di Muccia (MC),TEMA LIBERO: “50 sfumature di rabarbaro”LAVORO DI CLASSE CLASSE VScuola elementare De Amicis di Pieve Torina (MC),TEMA LIBERO: “Supereroi a rapporto”LAVORO DI GRUPPO CLASSE IVScuola elementare Italiana Cittanova, CROAZIA.TEMA LIBERO: “Un’avventura nei mondi paralleli”LAVORO DI CLASSE CLASSE I ^ MEDIA SEZ. DIST. COMP “MESTICA”, Scuola media E. Mestica di Cingoli (MC),TEMA LIBERO: “Emma e il Natale”LAVORO DI CLASSE CLASSE IScuola elementare Italiana Cittanova, CROAZIATEMA UNICEF: “ La scuola che vorrei”LAVORO DI CLASSE CLASSE IVIST. COMP. “UGO BETTI”Scuola elementare Salvo D’Acquisto di Camerino (MC),TEMA UNICEF: “La scuola che vorrei”LAVORO SINGOLO CLASSE IIIIST. COMP. “UGO BETTI”Scuola elementare di Serravalle di Chienti (MC),TEMA UNICEF: “La scuola che vorrei”lavoro di classe CLASSE IVIST. COMP. “UGO BETTI”Scuola elementare Salvo D’Acquisto di Camerino (MC),TEMA UNICEF: “La scuola che vorrei”LAVORO SINGOLO CLASSE IIIScuola elementare Italiana di Umago, CROAZIATEMA UNICEF: “La scuola che vorrei”LAVORO DI CLASSE CLASSE VIST. COMP. “UGO BETTI”Scuola Salvo D’Acquisto di Camerino (MC),TEMA UNICEF: “La scuola che vorrei”LAVORO DI GRUPPO
L’Ufficio Stampa FAEC – Linguaggi per l’Agroalimentare di Civitanova Marche organizza il primo master dedicato al più importante vino marchigiano.Questo evento si terrà presso la trattoria Gallo Rosso a Filottrano (piazzale 11 febbraio, 4/a) e sarà suddiviso in 5 lezioni: Castelli di Jesi Val Misa Mercoledì 1 giugno ore 20.30; Castelli di Jesi riva sinistra Mercoledì 8 giugno ore 20.30; A cavallo dei Castelli di Jesi Mercoledì 15 giugno ore 20.30; Castelli di Jesi riva destra Giovedì 23 giugno ore 20.30; Matelica Mercoledì 29 giugno ore 20.30; Queste serate serviranno ai partecipanti per conoscere, bicchiere alla mano, tutte le principali sottozone dei Castelli di Jesi e di Matelica. Le lezioni saranno moderate dal giornalista e pubblicista Francesco Annibali, titolare FAEC, docente ONAV di tecnica della degustazione e autore del libro ‘Il Verdicchio fra Jesi e Matelica’. Durante ciascuna lezione si assaggeranno 8 Verdicchio (giovani, maturi, spumanti, passiti). Al termine di ognuna verrà degustato il piatto unico dello Chef Andrea Tantucci.Le spese per il corso sono di € 185 libro escluso o di € 200 libro incluso, ma sarà anche possibile partecipare alle singole serate al prezzo di € 40.La prenotazione è obbligatoria, con scadenza nella giornata di oggi, mandando una mail a info@francescoannibali.it, specificando nome, cognome e numero di cellulare di ciascun partecipante.Per ulteriori informazioni visitare la pagina facebook dell'evento.