La campagna elettorale è agli sgoccioli.Saranno oltre 1.300 i comuni, dei quali 25 capoluoghi, che andranno al voto il 5 giugno 2016 per l'elezione del sindaco e del consiglio comunale. Nelle regioni a statuto ordinario si vota nella sola giornata di domenica 5 giugno 2016, dalle ore 7 alle 23. Gli elettori saranno circa 13.430.417.Nel maceratese sono sette i comuni che andranno al voto. In ordine decrescente in base al numero di abitanti saranno: San Severino Marche, Porto Recanati, Morrovalle, Castelraimondo, Esanatoglia, Muccia e Bolognola. Tutti questi Comuni hanno una popolazione inferiore ai 15.000 abitanti per cui non ci sarà ballottaggio.Per i comuni con popolazione inferiori a 5.000 abitanti (Castelraimondo, Esanatoglia, Muccia e Bolognola) è possibile esprimere una sola preferenza per i candidati a consigliere comunale, mentre per i comuni con una popolazione superiore ai 5.000 (San Severino, Porto Recanti e Morrovalle) è possibile esprimere due preferenze, necessariamente una femminile e una maschile, scrivendo il cognome nelle apposite righe tratteggiate poste al di sotto del contrassegno di lista.24 in tutto i candidati sindaco e 315 consiglieri comunali nei sette comuni: 6 sindaci e 91 consiglieri a San Severino Marche, 6 sindaci e 94 consiglieri a Porto Recanati, 4 sindaci e 34 consiglieri a Esanatoglia, 3 sindaci e 36 consiglieri a Castelraimondo, 2 sindaci e 19 consiglieri a Muccia, 2 sindaci e 32 consiglieri a Morrovalle e 1 candidato sindaco e 9 consiglieri a Bolognola.Nelle precedenti Amministrative i comuni erano andati al voto il 15 maggio 2011 fatta eccezione per Porto Recanati. Nel comune costiero le votazioni infatti si erano svolte il 25 maggio 2014 ma, nel maggio del 2015, dopo appena un anno dall'insediamento i consiglieri si erano dimessi in massa facendo di fatto decadere l'ex sindaco Sabrina Montali.Questi i dati relativi alle precedenti amministrative.A San Severino nel 2011 erano 12.338 gli aventi diritto al voto e si erano recati alle urne 8.151 persone, il 66,06% del totale. L'uscente Sindaco Cesare Martini con la lista "Uniti per San Severino" aveva ricevuto 4.330 preferenze, il 55,4% e 11 seggi, mentre lo sfidante, Gilberto Chiodi con la lista "San Severino, una città da vivere" 3.481 preferenze per un totale di 44,57% e 5 seggi.A Porto Recanati gli elettori sono stati 9.418 di cui votanti 6.114, il 64,92% del totale. Il sindaco decaduro, Montali Sabrina della lista Noi per Porto Recanati aveva ottenuto 2.759 preferenze, il 46,57% e 11 seggi. Gli sfidanti rispettivamente Ubaldi Rosalba e Poeta Giammario 2.237 (37,76%) e 929 (15,6%), per un totale di 4 e 1 seggio a testa.A Morrovalle su 8.682 aventi diritto in 5.722 si sono recati alle urne, il 65,91% del totale. Il sindaco uscente, ricandidato anche per questa tornata elettorale Stefano Montemarani aveva ricevuto 2.344 preferenze (43,37%) e 8 seggi. Gli altri candidati: Marco Morresi, 1.258 (23,27%), 2 seggi; Luca Cabascia, 1.140 preferenze (21,09%), 1 seggio; Alfredo Benedetti, 663 preferenze (12,27%), 1 seggio.A Esanatoglia si sono recati al voto 1.357 aventi diritto su 1.824 con un'affluenza del 74,40%. L'uscente primo cittadino, Pizzi Giorgio con la lista Per Esanatoglia aveva ricevuto 688 preferenze (54,39%) e 6 seggi. Lo sfidante Bruno Bolognesi 577 preferenze (45,61%) e 3 seggi.A Castelraimondo aveva votato il 71,19% degli aventi diritto, 2.871 persone su 4.033. L'uscente sindaco, ricandidato anche quest'anno, Renzo Marinelli aveva ricevuto 1.400 preferenze (50,71%) e 8 seggi. Dietro a lui Marco Cavallaro con 1.043 voti (37,78%), 3 seggi e Fabio Montesi, 318 voti (11,52%) e 1 seggio.A Muccia affluenza molto alta nel 2011, l'82,72% con 632 votanti su 764 aventi diritto. L'uscente primo cittadino Fabio Barboni, ricandidato, aveva ricevuto 412 voti (69,95%) e 6 seggi. La sua sfidante, Carla Torquati, 177 voti (30,05%) e 3 seggi.Il piccolissimo comune di Bolognola nel 2011 fece registrare un'affluenza record. Ben il 94,93% la percentuale dei votanti, seppure su un numero esiguo: 131 sugli appena 138 aventi diritto. Il sindaco Scaficchia Simonetta venne eletta con 70 voti (56,45%), 6 seggi mentre la sfidante Maggi Maria Gabriella ricevette 54 voti, il 43,55% di preferenze e 3 seggi.Attesi con ansia i risultati di queste votazioni. Il numero consistente delle liste presentate in comuni che non raggiungono i 15.000 abitanti come San Severino, Porto Recanati e Esanatoglia hanno suscitato da parte della cittadinanza, non poche perplessità.E' infatti vivo e tangibile il rischio che il prossimo loro primo cittadino sia in realtà espressione della minoranza degli elettori. La dispersione in troppe liste, l'assenza di un ballottaggio, e la disaffezione verso il voto, più volte manifestata dai cittadini, renderanno queste amministrative da una parte interessanti in quanto sarà senza dubbio una sfida all'ultimo voto, ma dall'altra, gli eletti, saranno realmente espressione della volontà popolare?
Domenica 29 maggio nella piazza di Montelupone, in occasione della festa del Corpus Domini, è stato rappresentato dagli architetti Andrea Stortoni e Michela Kumka il logo dell'anno giubilare composto da una miriade di petali di fiori. La composizione dei fiori ha creato un effetto molto suggestivo.Il logo si presenta come una piccola summa teologica del tema della misericordia. Mostra, infatti, il Figlio che si carica sulle spalle l’uomo smarrito, recuperando un’immagine molto cara alla Chiesa antica, perché indica l’amore di Cristo che porta a compimento il mistero della sua incarnazione con la redenzione. Il disegno è realizzato in modo tale da far emergere che il Buon Pastore tocca in profondità la carne dell’uomo, e lo fa con amore tale da cambiargli la vita.
Scrivere un libro è un’impresa per pochi e, invece, i ragazzi delle classi seconde della Scuola primaria di Montelupone possono dire di averlo fatto.Si è concluso infatti, sabato 28 maggio, il progetto “La mia scuola scrive un libro”, una iniziativa nata dalla collaborazione tra Simone Giaconi, della Giaconi Editore di Recanati specializzata nella letteratura per ragazzi, la Scuola Primaria “M. Teresa di Calcutta” e l’Amministrazione comunale di Montelupone.Il progetto si è completato con la realizzazione di due simpatici libri: la sezione A ha scritto “Lollo, Lalla, Lilli e la danza delle api: una storia di api curiose e coraggiose, ambientata in luoghi reali, dove i ragazzi vivono ogni giorno, quali la piazza e la torre di Montelupone.La sezione B, invece, ha scritto “Le avventure di Balù e Balì”: storia di due piccoli detective alle prese con misteri da risolvere grazie ad una intelligente indagine tra gli antichi mattoni dell’antico centro storico.Alla fine dell’entusiasmante lavoro che ha liberato la fantasia dei baby-scrittori, ad ognuno di essi è stata consegnata una copia del “loro” libro, che naturalmente conserveranno con molta cura e con orgoglio.I genitori, presenti alla giornata conclusiva, si sono dichiarati felici ed emozionati per l’opportunità colta con gioia dai loro bambini.A coordinare i ragazzi nelle varie fasi dell’impegnativo lavoro, hanno provveduto la passione e la competenza delle loro insegnanti, le maestre Maria Catia Cappelletti e Daniela Marconi, che hanno accolto con entusiasmo l’idea originale di scrivere un libro, per avvicinare i bambini ancora di più alla lettura ed alla scrittura.
Si è svolto nei giorni scorsi il Direttivo Territoriale di Confartigianato Civitanova, organo di rappresentanza delle imprese artigiane della zona di Potenza Picena, Montecosaro e Civitanova Marche. Presenti il Presidente Giuseppe Emiliozzi, il Vice Presidente Eraldo Doria, i consiglieri Gabriele Lanciotti, Antinori Alessandro, Pierluigi Capozucca, Claudio Massimi, Daniele Zucchini, Paolo Celaschi, Fabio Martinelli e Andrea Castignani, i quali soni stati assistiti dal responsabile di sede Mariano Bartolini e dal responsabile provinciale del servizio Categorie e Sviluppo Giorgio Menichelli.La riunione è stata occasione di incontro e confronto con l’amministrazione comunale, nella persona dell’Assessore al Commercio e alle Attività Produttive Francesco Peroni, al quale sono state esposte le problematiche concernenti la città più sentite dalle imprese. Una su tutte la questione della viabilità del centro storico, visto che le attività commerciali soffrono degli effetti negativi causati appunto dalle restrizioni della ZTL, restrizioni che non incentivano certamente la frequentazione del centro città da parte di cittadini e visitatori e quindi determinano un danno agli esercizi commerciali e produttivi lì ubicati.Tra i vari temi dell’incontro anche lo sviluppo dell’area portuale e le implicazioni del nuovo piano regolatore, oltre che le problematiche connesse alla gestione dell’Ente Fiera di prossima apertura.È stato poi messo l’accento sul delicato problema dell’abusivismo, già da tempo spinosa questione per la città di Civitanova, che Confartigianato considera una piaga da circoscrivere e magari debellare e per la quale continuerà a battersi in prima linea come ha, in questi anni, sempre fatto.Il direttivo ha infine richiesto con forza all’Assessore Peroni, il quale si è impegnato personalmente a farsi portavoce con il Sindaco Corvatta e tutta l’amministrazione di quanto ascoltato durante la riunione, una maggiore presenza della polizia municipale e quindi più controlli nelle zone industriali. Troppo spesso infatti, specialmente nel fine settimana, le aziende che si trovano in queste aree sono vittime di furti e atti di vandalismo, motivo per il quale è pertanto necessario che tutte le Istituzioni, ognuna per le sue competenze, faccia responsabilmente la propria parte a tutela degli imprenditori e delle loro proprietà.
Metti una domenica mattina a Passo di Treia dove fuori dalla chiesa c'è un carro armato con appiccato un cartello che recita "Don Ariel non si tocca".E' questo quanto successo stamattina, nella popolosa frazione di Treia, dove alcuni parrocchiani hanno deciso di protestare contro le reiterate voci per le quali alla fine di giugno il parroco, don Ariel Veloz, sarebbe trasferito in un'altra parrocchia.Un gesto di grande affetto verso il religioso, cui tutta la comunità di Passo di Treia è legatissima, arrivato in concomitanza con la tradizionale festa dei trattori durante la quale vengono esposti mezzi e auto storiche e oggi anche un carro armato. E proprio sul mezzo militare, qualcuno ha attaccato il cartello che non lascia spazio ad alcuna interpretazione. Ora, non è chiaro se l'aver messo il cartello sul carro armato sia stato un gesto simbolico o più semplicemente una comodità, vista l'ampiezza del mezzo. Resta comunque il messaggio chiaro, forte, inequivocabile lanciato dalla comunità passotreiese: non spostate don Ariel. Una decisione definitiva in merito, comunque, arriverà soltanto alla fine di giugno.Don Ariel Veloz, 39 anni, originario di Santo Domingo e per un periodo assistente personale del vescovo Claudio Giuliodori, lo scorso 19 marzo accusò un malore mentre stava celebrando la santa messa e venne portato in ospedale a Macerata. Anche in quella occasione, tutta la comunità passotreiese si strinse con affetto intorno al suo parroco che, fortunatamente, pochi giorni dopo era già tornato alle sue consuete attività quotidiane.(Foto Mandino Tiburzi)
“L’attuale amministrazione non ha ancora approvato il rendiconto di gestione del 2015, Morrovalle rischia di essere commissariata”. A lanciare l’allarme sono i consiglieri comunali Luca Cabascia e Marco Morresi, che ieri hanno inviato una segnalazione al prefetto, Roberta Preziotti, chiedendo un intervento urgente vista la gravità dell’omissione.Per legge, infatti, gli enti locali sono tenuti a deliberare il rendiconto di gestione entro il 30 aprile dell’anno successivo. Se non viene effettuata l’approvazione entro i termini c’è il rischio che venga nominato un apposito commissario prefettizio che, sostituendosi all'organo consiliare, dà inizio alla procedura per lo scioglimento. “E’ un fatto gravissimo – afferma il consigliere Cabascia –, l’approvazione andava fatta 28 giorni fa. Ad oggi il Comune di Morrovalle non ha ancora adempiuto e non ha neppure convocato il consiglio comunale”.Oltre alla questione formale, con le pesanti conseguenze per l’Ente che così rischia il commissariamento, i consiglieri Cabascia e Morresi sottolineano anche la responsabilità politica: “Dopo circa un mese – precisano – non sappiamo nulla né su come è stato chiuso il bilancio comunale 2015 né sull’effettiva consistenza dei residui attivi e passivi. Si tratta di una mancanza di trasparenza nei confronti dei cittadini che, tra l’altro a pochi giorni dal voto, non conoscono ancora la reale situazione economica del Comune. Riteniamo – concludono Cabascia e Morresi – che un’amministrazione che omette di approvare uno degli atti più importanti sia un’amministrazione che si auto-delegittima agli occhi dei cittadini”.
I corsi di teatro che hanno dato vita al progetto "Dialettiamoci Primavera"nell’Istituto Comprensivo S. De Magistris (giunto alla terza annualità) hanno rispettato gli impegni e quest’anno hanno presentato il loro spettacolo in due date diverse; la prima, il 29 gennaio, con la classe terza A di Caldarola, che ha trattato un tema molto delicato e molto difficile come la Shoah nell’opera intitolata "C’era una volta Terezin"; l’altra va in scena oggi, domenica 29 maggio, alle ore 18, nel teatro di Caldarola, presentata dai ragazzi della classe prima C di Belforte del Chienti dal titolo "A spasso nel Medioevo", viaggio fantastico alla scoperta dell’età di mezzo.“Si tratta di un docuspettacolo – commenta l’operatore teatrale e regista Francesco Facciolli – un viaggio fra storia, teatro, risate, notizie e documenti. I ragazzi scopriranno il medioevo nei suoi aspetti più particolari e nei suoi particolari più inaspettati”.Insieme a Francesco Facciolli anche la prof.ssa Monia Palombo che ha accompagnato i ragazzi nell’esperienza teatrale e Scilla Sticchi come aiuto regia e creazione dei costumi (questi ultimi realizzati insieme ad Anna Tiburzi).“Per i ragazzi di Belforte si tratta della prima esperienza e sono certa che ne trarranno un grande beneficio. Hanno preso in esame un periodo curioso ed interessante della nostra storia e ciò non può che allargare gli orizzonti della conoscenza necessaria per vivere adeguatamente anche oggi – commenta la dirigente Fabiola Scagnetti.L’iniziativa è sostenuta dalle amministrazioni comunali dei 5 Comuni e dall’Unione Montana Monti Azzurri e patrocinata dalla Uilt. La compagnia teatrale Valenti ha garantito l’organizzazione del progetto.
In questi giorni si è aperto un dibattito sul progetto per la realizzazione di un'industria per recupero metalli e smaltimento rifiuti industriali e non, che il Comune di Muccia avrebbe autorizzato, previo rilascio dell'AIA (autorizzazione integrata ambientale), nell'area PIP (Piano per Insediamenti Produttivi) in località Maddalena.L'impianto sarebbe classificato come "industria insalubre di prima classe" di cui al D.M. del 5.9.1994. Dal dibattito, che ha avuto un momento importante nell'incontro pubblico tenutosi lo scorso 10 maggio a Pievebovigliana, sono emersi spunti interessanti. Sebbene, infatti, l'impianto verrebbe realizzato esternamente al Parco Nazionale dei Monti Sibillini ed in un'area specificatamente destinata ad attività produttive, molti cittadini e operatori economici del territorio (tra cui agricoltori, gestori di strutture ricettive e artigiani), hanno manifestato forti preoccupazioni sulla possibilità che tale impianto possa produrre effetti negativi sull'ambiente e sulla salute. Ma ancor più significativa è apparsa la consapevolezza dei cittadini su come tali possibili rischi potrebbero tradursi anche in danni economici. Non sono quindi sufficienti le garanzie sul rispetto delle normative urbanistiche e sui limiti delle emissioni inquinanti. Il territorio ha ora coscienza che la bellezza e la qualità dell'ambiente costituiscono le principali risorse, un patrimonio da difendere e mantenere per il futuro. Il turismo responsabile, le produzioni agricole tradizionali - meglio se biologiche - e di prodotti tipici, l'artigianato di qualità e a basso impatto ambientale, sono i cardini su cui basare uno sviluppo concreto e duraturo di questa parte di Appennino.Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini gioca un ruolo importante nel promuovere e incentivare questo modello di sviluppo sostenibile. Nei Comuni del Parco negli ultimi venti anni sono aumentate significativamente le strutture ricettive di qualità realizzate nel rispetto della vocazione rurale dei luoghi e gestite in un’ottica di qualità ambientale; e non può essere negato che tale crescita, anche nelle aree limitrofe, sia anche dovuta alla presenza del Parco. L'area PIP di Maddalana ricade in questa area limitrofa al Parco, dove tra l'altro passa la "Grande Via del Parco", un percorso stradale ad anello di 190 Km che come un “fil rouge” guida il visitatore sul territorio. I progetti e le strategie di sviluppo in queste aree dovrebbero pertanto essere ben coordinati con le finalità dell'area protetta; proprio per questo motivo la legge quadro sulle aree protette prevede l'istituzione delle aree contigue.
Ieri pomeriggio allo stadio di Montecassiano si è tenuta la 4° edizione del Memorial "Sandro Brutto", una partita di calcio tra squadre composte sia da giovani atleti che da vecchie glorie locali, con cui i cittadini hanno voluto ricordare la figura di Sandro, personaggio storico del calcio e dello sport montecassianese, scomparso alcuni anni fa.Sandro Brutto si è impegnato per tanti anni nel mondo della scuola, non facendo mai mancare il proprio apporto alla società sportiva di calcio di Montecassiano e soprattutto ai giovani per alcuni dei quali era come un secondo papa'.Viene ricordato come un uomo dalle spiccate doti umane, distintosi nel mondo dello sport locale sia per l'impegno profuso sia per la competenza, tanto da conquistarsi la stima e l'affetto non soltanto degli sportivi, ma di tutti i suoi concittadini.La sua storia e la sua figura sono ancora oggi nel cuore di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Prima del fischio d'inizio, nella commozione dei partecipanti, la famiglia di Sandro Brutto è stata salutata pubblicamente dagli organizzatori Giovanni Luchetti e Marcello Compagnucci e da rappresentanti dell'Amministrazione Pubblica di Montecassiano ed omaggiata di una maglia della squadra del Milan della quale Sandro era tifoso, consegnata dal suo grande amico Giuliano Marconi.
Presentata in conferenza stampa presso la Civica Enoteca Maceratese la prima edizione della manifestazione podistica denominata “Maratonina dei due Conventi”, organizzata dalla Provincia Picena S. Giacomo della Marca dei Frati Minori con la collaborazione tecnica della Polisportiva Montecassiano A.S.D. ed il patrocinio delle Amministrazioni Comunali di Appignano e Treia."Da parte nostra c'è molto entusiasmo e collaborazione - afferma il Sindaco di Treia Franco Capponi - crediamo in questa formula per valorizzare il paesaggio di Treia e Appignano. Queste forme di sport all'aria aperta che hanno una distanza temporale da coprire sono il miglior modo per promuoverlo".La manifestazione in programma per il prossimo 2 giugno si colloca in una posizione di assoluto rilievo in ambito regionale, essendo stata iscritta nel calendario FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera) Marche, come prima prova del Campionato di Società Master 21,097 Km, e rappresentando prova valida per il Gran Prix corsa su strada Master, nonché quinta prova del Gran Prix Giovanile. E' la volta dell'Assessore allo Sport del Comune di Treia Rolando Vitali, il quale dichiara: "abbiamo cercato di dare la nostra collaborazione. Potrebbe essere un percorso interessante per gli atleti" e conclude invitando "tutti gli atleti a tornare il prossimo anno per festeggiare gli 800 anni del passaggio di San Francesco a Forano."Il percorso si snoderà per 21,097 km attraversando in particolare territori di Appignano e Treia, coinvolgendo i Conventi di Forano e del SS. Crocifisso in qualità di punti di partenza e di arrivo. "Lo sport da la possibilità di stare insieme e di dare inizio a magnifiche relazioni - subentra Padre Luciano Genga dei Frati Minori - da questa sana relazione è nata la maratonina, che nasconde un forte significato storico e culturale. La manifestazione va a riprendere questo camminare e questo legame stretto tra il Convento di Forano e il Santuario del Santissimo Crocifisso."La manifestazione, vista l’iscrizione nel calendario delle manifestazioni FIDAL Marche, rappresenterà sicuramente una vetrina importante per i territori interessati, richiamando sicuramente un vasto numero di partecipanti. Accanto alla manifestazione competitiva sono inoltre previste una maratona non competitiva sulla distanza di 10 Km ed una passeggiata di 5 km."Non ho dubbi sulla riuscita della manifestazione" interviene il Delegato Coni Macerata Giuseppe Illuminati, il quale avverte "tenete conto per il proseguo. Sono sicuro che la maratona di quest'anno riscuoterà grande successo al punto che non avremo bisogno di fare questua per l'anno prossimo, visto il gran numero di adesioni che ci saranno." Data l'importanza che l'evento sta acquisendo, Illuminati conclude dicendo di voler inserire l'evento nella Giornata Nazionale dello Sport.E’ stata inoltre stipulata un’apposita convenzione con ristoranti ed albergatori della zona per consentire ai partecipanti un soggiorno a prezzi particolarmente vantaggiosi.Gli organizzatori, insieme ai vertici di FIDAL e Coni intervenuti alla presentazione, invitano tutti, atleti o semplici amatori, a partecipare numerosi.Per le iscrizioni, per informazioni sulla manifestazione e sulla convenzione stipulata con gli operatori turistici è possibile consultare il sito internet: www.polisportivamontecassiano.it
Gli infermieri marchigiani si sono incontrati nella bellissima location dell’aula magna del Comune di Recanati, che fu inaugurata niente meno che da Giosuè Carducci, per un momento di riflessione e crescita professionale nel convegno."La decisione clinica, il pensiero critico e il ragionamento diagnostico nella pratica infermieristica", organizzato dal Collegio Ipasvi di Macerata in concomitanza con il patrocinio del Comune di Recanati, è stato presentato dall'esperta docente Dottoressa Annalisa Pennini di Trento, la quale ha affrontato il tema riguardante il pensiero critico, le decisioni e il ragionamento in un momento storico in cui è sempre più importante prendere decisioni e fare scelte per aiutare gli ammalati e infermi.La partecipazione è stata attiva e costante con momenti di altro confronto professionale. La platea, composta da infermieri prossimi alla pensione e neo-laureati, ha apprezzato l’evento formativo e i valori espressi dal docente: il tutto nella splendida cornice della città di Recanati. Il Collegio Ipasvi di Macerata, sempre attento all’aggiornamento professionale dei propri iscritti, in quest’ultimo periodo si è dimostrato molto prolifico, avendo organizzato quattro eventi diversi che hanno attirato molti infermieri da tutte le parti della regione. Inoltre, la scelta di organizzare eventi presso i luoghi più attraenti della provincia di Macerata, che siano teatri, castelli o residenze d’epoca, risulta essere anche un elemento valorizzante delle meraviglie storico-architettoniche della nostra provincia, fungendo da ottimo volano per il turismo.
La scena del crimine completamente ricostruita all'interno della caserma dei carabinieri di Foligno: sono giornate decisive quelle che si stanno vivendo per scrivere la verità sulla morte di Emanuele Lucentini, il carabiniere ucciso un anno fa nella caserma di Foligno dal collega spoletino Emanuele Armeni, tuttora in carcere per omicidio volontario premeditato.Giovedì Marco Piovan, il "super consulente" nominato dal tribunale di Spoleto, ha ricostruito la scena della tragedia e gli accertamenti balistici si sono protratti per oltre quattro ore.Nel cortile dove erano appena arrivati i due militari che smontavano dal turno di notte, l’esperto scelto dal gup Stefania Amodeo, ha ricollocato le tre auto presenti, tra cui la gazzella e la Mercedes di Lucentini, esattamente nelle posizioni in cui sono state rinvenute. Durante gli accertamenti sono stati utilizzati anche due manichini, ma soprattutto ci si è avvalsi della presenza di un esperto di armi alto 193 centimetri, ossia la medesima statura di Armeni che ha sempre sostenuto di aver esploso accidentalmente il colpo dopo essere inciampato. Sostanzialmente una controfigura del militare in carcere, voluta e portata da Piovan, che ha quindi ripetuto con molte variazioni tutti i movimenti che Armeni avrebbe potuto compiere scendendo dall’auto e inciampando.La ricostruzione della scena del crimine e gli accertamenti serviranno a confermare o meno la versione che da sempre Emanuele Armeni ha sostenuto ma alla quale gli inquirenti non credono, pur tuttora in assenza di un movente che possa giustificare in qualche modo l'omicidio. Oltre al "super consulente", era presente anche il procuratore capo Alessandro Cannevale, insieme agli avvocati e consulenti sia della difesa che della famiglia di Lucentini.Secondo le prime indiscrezioni trapelate al termine della simulazione, la versione di Armeni non avrebbe trovato conferme in questi accertamenti, così come le prime prove compiute sulla mitraglietta da cui è stato esploso il colpo non avrebbero fatto rilevare malfunzionamenti. La perizia definitiva, comunque, sarà consegnata da Piovan agli inquirenti entro i prossimi trenta giorni, mentre a metà luglio proseguirà il processo.
Tra pochi giorni il segretario regionale del Partito Democratico, Francesco Comi si arrampicherà su per la scaletta di corda. Quindi salirà per venti metri, fino alla piattaforma più alta del tendone. Poi si lancerà dal trapezio ed in diretta eseguirà un triplo salto mortale. Sì, ma di quelli senza rete. Quelli che se vanno male non parte, in un’orgia di luci colorate, l’orchestrina con le trombe a festeggiare l’acrobazia. Al contrario, nel silenzio surreale, si spegne ogni più piccola lampadina e, non visti, entrano in scena i barellieri a portar via quello che resta dello sfortunato funambulo.E’ notizia di ieri che, in qualità di indagato per le così dette spese pazze in regione, Comi abbia scelto di affrontare il processo con il rito abbreviato. Non sarà giudicato dal tribunale, ma da un giudice monocratico. Si presenterà da solo, con le sole carte processuali e senza alcun testimone a sua difesa. Ha scelto questa linea di comune accordo con Marina Magistrelli, sua avvocata difensore. Una linea immediata e diretta che lo porterà dritto dritto alla condanna oppure all'archiviazione. Una terza possibilità, col rito abbreviato, non è prevista. Il tutto entro il 17 giugno, quindi nemmeno tra tre settimane.Poteva tranquillamente optare per le lungaggini burocratiche, Comi. Poteva scegliere la strada dei rinvii, dei legittimi impedimenti, dell’obiezione vostro onore. Poteva attendere che il processo si spiaggiasse come una balena morta nell'oblio mediatico. E che tutto l’ambaradan messo in piedi dall'accusa sarebbe stato inghiottito dalle fauci del dio Kronos, cadendo verosimilmente in prescrizione. Nel frattempo, magari sarebbero passati sei o sette anni e campa cavallo. Chi se ne sarebbe più ricordato?Sessantuno dei sessantasei indagati hanno scelto, del tutto legittimamente (sia ben chiaro), questa opzione. I codici e le procedure glielo consentono e loro possono avvalersi di questa facoltà.Invece Comi, il segretario regionale del PD, che di solito si muove nell'ombra ed in punta di piedi oppure sott'acqua come quei sommergibili silenziosi dei film d’avventura, ha scelto il colpo di teatro. Ha scelto di fare banco come farebbe James Bond al tavolo di chemin. Si gioca in un colpo, un colpo solo, tutta la sua carriera politica. Lui, da solo, davanti alla Legge. Di fronte ad una giudice: la dottoressa Zagoreo.Conosco molto bene Francesco e so quanto ogni sua decisione non sia mai dettata dall'emotività, dalla pancia. Al contrario lui ogni volta studia, elabora, calcola. Valuta pro e contro ed infine si muove, fosse anche come un treno. Ma sempre camminando sulle uova per tutto il percorso. E soprattutto lasciandosi sempre aperta ed a portata di mano un’uscita di sicurezza.Se questa volta ha scelto di lanciarsi senza rete è perché è sicuro di due cose: la prima è che sulla testa del segretario regionale del PD non può pendere la spada di Damocle di una eventuale condanna; la seconda è che è altrettanto sicuro di non aver commesso nessun illecito. E che non vede l’ora di chiudere definitivamente ed al più presto questo brutto capitolo. In questo è rafforzato anche della recente pronuncia, nei suoi confronti da parte della Corte dei Conti, che lo ha assolto da ogni addebito.D’altra parte le contestazioni che gli attribuiscono, i così detti capi d’accusa, sono relativi a pochi chilometri di rimborso.Avendolo conosciuto e frequentato per qualche anno posso dire quello che direbbero tutti coloro che per qualche ragione gli sono stati vicini. E cioè che le accuse nei suoi confronti sono risibili e campate per aria. Non a caso il sostituto procuratore nell'ultima udienza ha di molto ridimensionato tutta la vicenda delle spese pazze. Ma qui le mie e le altrui opinioni contano ben poco.Resta il fatto che la gazzarra mediatica e giustizialista che sta montando, assieme ad un ignoranza asinesca sempre più diffusa, costringe una persona onesta e rispettabile ad una sorta di roulette russa morale. Solo perché si occupa di politica. Ecco, volevo semplicemente dire che questo in un Paese civile è semplicemente inaccettabile.
Nell'udienza preliminare per l'inchiesta sulle spese dei gruppi consiliari e dei consiglieri regionali delle Marche, il pm Ruggero Dicuonzo ha chiesto il rinvio a giudizio per 61 dei 66 imputati, tra consiglieri regionali in carica ed ex e addetti alla contabilità dei gruppi. Gli altri cinque hanno chiesto invece il rito abbreviato: si tratta dell'ex presidente della Regione Gian Mario Spacca (in carica per due legislature fino al 2015), del segretario regionale del Pd Marche Francesco Comi, dell'ex consigliere regionale di centrodestra Giacomo Bugaro, del ex consigliere regionale di Sel Massimo Binci e di Roberto Oscar Ricci, addetto al gruppo Pd.Il gup Francesca Zagoreo ha ridefinito il calendario delle udienze: a quelle già previste il 30 maggio, il 7 e il 13 giugno, se ne sono aggiunte una il 17 giugno per discutere i riti abbreviati e una il 21 giugno per tutte le decisioni. (Ansa)
Riceviamo dal Comune di Serrapetrona il seguente comunicato che pubblichiamo molto volentieri. Si tratta infatti di un appello che il Comune rivolge a tutti i cittadini per la valorizzazione della straordinaria Collezione Recchi di Serrapetrona. Il Ministero dei Beni Culturali ha stanziato 150 milioni tramite un bando per valorizzare i beni culturali e con la presente si chiede a tutti di partecipare alla raccolta di adesioni per valorizzare la collezione di Serrapetrona.Il Comune di Serrapetrona sta partecipando all’iniziativa promossa dal Governo Italiano il quale il 9 maggio 2016 ha emanato un avviso che consente a tutti i cittadini della Repubblica Italiana di proporre beni culturali sui quali investire risorse pubbliche.In particolare, si vuole proporre la valorizzazione della straordinaria "Collezione Recchi" di Serrapetrona: reperti preistorici, vasi etruschi, ed ellenici magnificamente dipinti, bronzetti votivi, oggetti d’ornamento piceni, reperti egizi e di epoca romana, monete in bronzo, argento e oro; e poi reperti fossili: esemplari di antropodi paleozoici, invertebrati primordiali, anfibi e rettili acquatici, rettili volanti e uccelli primitivi, mammiferi antichi. E soprattutto lo scheletro perfettamente conservato di un dinosauro di circa 75 milioni di anni fa, lungo circa 4 metri.Un tesoro inestimabile formato da 839 reperti paleontologici, 305 reperti archeologici e 1377 reperti numismatici.Con la presente nota il Comune di Serrapetrona chiede il sostegno di tutti.Valorizzare questa collezione di notevole valore culturale farà conoscere oltre che Serrapetrona anche tutta la provincia maceratese e anche tutti i sacrifici economici che intellettuali del grande amico Giorgio Recchi.Vi chiediamo quindi la cortesia di inviare entro martedì 31 maggio p.v. un e-mail come di seguito specificato.indirizzo e-mail: bellezza@governo.itoggetto e-mail: “COLLEZIONE RECCHI” – COMUNE DI SERRAPETRONA.ed inserendo come testo dell’e-mail la seguente breve descrizione:Intendiamo valorizzare la “Collezione Recchi”, custodita dal Comune di Serrapetrona in Provincia di Macerata, costituita da inestimabili reperti archeologici, paleontologici e numismatici di altissimo valore culturale e scientifico.
Dopo 28 mesi i lavoratori e le lavoratrici del settore della grande distribuzione che raccoglie i grandi gruppi commerciali (Iper, Sma, Auchan, Oasi, Decathlon, Ovs, ecc..) sono ancora senza contratto. Si è rotta infatti, a causa dell’arroganza e delle richieste inaccettabili dell’associazione datoriale Federdistribuzione, la trattativa per la definizione del Contratto Nazionale, per questo il 28 maggio è stato proclamato lo sciopero nazionale di settore. Il mancato rinnovo del contratto lascia i dipendenti della grande distribuzione, senza un quadro normativo di riferimento, senza aumenti contrattuali ormai da ottobre 2013, situazione aggravata dal fatto che i colleghi delle imprese di Confcommercio hanno visto rinnovato il contratto già lo scorso 31 marzo 2015 e che il settore della Distribuzione Cooperativa e di Confesercenti stanno proseguendo le trattative riconoscendo già una tantum per gli arretrati. La massa salariale fin ora non riconosciuta e che, allo stato attuale Federdistribuzione non intende riconoscere per gli anni trascorsi, è pari a 1200 euro. Per la terza volta in sei mesi, le lavoratrici e i lavoratori scenderanno in piazza per far sentire la loro protesta, ancora più forte contro il tentativo della Federdistribuzione di indebolire le tutele contrattuali e di creare disparità di trattamento tra dipendendi del commercio, creando inoltre un dumping nel mercato con un effetto distorsivo tra competitor. Sabato 28 maggio, Filcams Fisascat Uiltucs hanno organizzato presidi a livello locale, con l’obiettivo di coinvolgere quanti più lavoratori possibili e ottenere la solidarietà di clienti e cittadini; in provincia di Macerata il presidio sarà a Civitanova dalle 9.00 alle 12.00, di fronte al centro commerciale Cuore Adriatico. Per chiedere sostegno allo sciopero e solidarietà verso i lavoratori, i clienti saranno messi a conoscenza delle nostre ragioni attraverso dei volantini informativi.
È stato individuato il ladro che nella notte tra domenica 22 e lunedì 23 ha scatenato il panico nel centro di Montelupone.Con un piede di porco ha scassinato ben sette diversi siti: la chiesetta La Pietà e la sede della Pro Loco entrambi accessibili dal porticato del Palazzetto dei Priori, il Centro anziani dove ha scassinato degli armadietti, la Scuola primaria, il teatro “N. Degli Angeli”, un Pub in Via degli Orti, un negozio di fiori.I tanti obiettivi scelti dal ladro sono in verità piuttosto singolari, perché non si capisce quale fosse il suo obiettivo: lo spazio espositivo de La Pietà è attualmente vuoto. Nel teatro o nel centro anziani non c'è nulla da rubare.Pur munito di cappello e fazzoletto in faccia come nei film western il bizzarro scassinatore era alla portata delle telecamere di videosorveglianza. Nonostante il travestimento l'uomo è stato individuato: si tratta di un adulto di mezza età residente in una cittadina limitrofa.Soddisfatta l'amministrazione comunale per la funzionalità del sistema di videosorveglianza sia per l’efficienza investigativa dei Carabinieri.
Il Consiglio Comunale di Sarnano, nelle sue due ultime sedute, ha approvato il rendiconto di gestione dell'esercizio 2015 ed il bilancio di previsione dell'esercizio 2016. Ancora una volta si è trattato di due atti fortemente condizionati da situazioni contingenti, ma nonostante ciò – attraverso una attenta politica di monitoraggio e razionalizzazione delle entrate e delle uscite – l'Amministrazione comunale è riuscita nell'intento di raggiungere significativi risultati. Innanzi tutto non si può non segnalare la progressiva riduzione dei trasferimenti statali, nonostante il Governo Renzi avesse sbandierato che tale riduzione non ci sarebbe stata: un ulteriore taglio di circa 30.000 euro rispetto ad una voce di entrata che era già stata falcidiata pesantemente dal Governo (in due anni il taglio è stato di ben 170.000 euro ed ancora lo Stato non ha saldato tutta la quota trasferimenti del 2015). Sulle risultanze di bilancio ha altresì inciso in maniera consistente il trasferimento del servizio idrico integrato al gestore unico Tennacola S.p.A., imposto coattivamente da una norma dello "Sblocca-Italia" del Governo Renzi: tale trasferimento ha inciso sul bilancio del Comune di Sarnano per una quota di circa 120.000 euro. Va comunque sottolineato come tra l'Amministrazione comunale ed il Tennacola S.p.A. si siano poste le base per la realizzazione di una serie di interventi di importante riqualificazione della rete idrica e fognaria.Ma soprattutto, il bilancio comunale è risultato fortemente condizionato da una serie di situazioni contingenti e straordinarie (tra cui debiti fuori bilancio, mancati finanziamenti, crediti inesigibili, sentenze di condanna), tutte relative a circostanze generatesi in epoca antecedente al 2009 (anno di insediamento della prima giunta Ceregioli) e che hanno inciso nei bilanci di questi ultimi sette anni per l'ingentissima somma di circa 1.400.000 euro, risorse che avrebbero potuto essere utilizzate per lo sviluppo del territorio e dei servizi, ma che invece sono state necessariamente destinate a coprire falle del passato.Come detto in precedenza, nonostante questo quadro per certi versi drammatico, l'Amministrazione comunale è riuscita a centrare obbiettivi di assoluto rilievo.Innanzi tutto, il bilancio rispetta in pieno i vincoli del patto di stabilità e gli equilibri tra entrate ed uscite finali. Risultano inoltre pienamente rispettati i vincoli di indebitamento imposti dalla legge, ed anzi risulta migliorato l'indicatore di indebitamento (rapporto tra spese per ammortamenti ed entrate dei primi tre titoli), che la legge fissa al 10% e che invece a Sarnano è sceso al 5,7%. Inoltre il disavanzo di amministrazione, determinato a seguito dei riaccertamenti dei residui attivi, in euro 236.688,27 da ripianare in cinque annualità, in solo un anno è stato ridotto ad euro 162.462,82, quindi ben oltre la quota preventivata, prevedendo altresì – a garanzia della solidità del bilancio – un fondo di riserva di 36.300 euro.Grandissima attenzione è stata posta su due settori da sempre al centro delle politiche dell'Amministrazione comunale: il contenimento della pressione fiscale ed il sostegno alle categorie più deboli. Sul fronte della tassazione, oltre al sostanziale mantenimento della aliquote del 2015, al fine di venire per quanto possibile incontro alle esigenze dei contribuenti è stata abbassata l'addizionale comunale IRPEF, portandola dallo 0,8% allo 0,7%: spiace sottolineare come l'opposizione, nello sforzo di votare contro qualsiasi proposta dell'Amministrazione, abbia espressamente votato contro anche all'abbassamento dell'addizionale IRPEF.Nel campo del sociale si registra un sempre maggiore impegno dell'Amministrazione comunale a favore di chi è in situazione di svantaggio o disagio: in un momento in cui lo Stato e gli enti sovracomunali sistematicamente tagliano le risorse per il sociale, l'Amministrazione comunale di Sarnano accresce il suo impegno in tal senso, aumentando anche quest'anno lo stanziamento per il sociale e portandolo a circa 190.000 euro (quasi il doppio di quanto era la spesa per il sociale prima del 2009). Da ultimo, si vogliono evidenziare alcuni degli interventi realizzati e di prossima realizzazione relativi all'arco temporale ricompreso dal conto consuntivo 2015 e dal bilancio di previsione 2016: i consistenti lavori di riqualificazione della stazione sciistica di Sassotetto (sciovia Faggeta, tappeto d'imbarco Seggiovia, tapis roulant per campo scuola di Sassotetto); la messa definitivamente a norma della casa di riposo/residenza protetta, con un nuovo ascensore montalettighe, l'adeguamento antincendio ed un nuovo impianto elettrico/gruppo elettrogeno dedicato; la riqualificazione urbana dei giardini di Piazza della Libertà e la prossima realizzazione della rampa verso i sottostanti impianti sportivi; la nuova pavimentazione di Piazza Alta e della piazzetta di Santa Chiara; le nuove linee e la messa a norma della pubblica illuminazione; gli interventi già effettuati sulla viabilità in C.da Grazie e C.da Taliani e quelli imminenti in Via Aldo Moro e nelle Vie Rimembranza/Mattei/Kennedy. Nel momento di grande crisi che sta attraversando la nostra Nazione e con tutte le vicissitudini straordinarie (si ripete, tutte originatesi ante 2009) che hanno colpito il nostro bilancio, esprimiamo la nostra piena soddisfazione per aver conseguito anche quest'anno obbiettivi così importanti, proseguendo con eccellenti risultati nell'opera di risanamento dei conti, di contenimento della pressione fiscale locale e di mantenimento – ed in alcuni casi, di incremento – dei servizi a beneficio del cittadino.
Gli inquirenti non sembrano avere dubbi: Adriano Machella si sarebbe suicidato. E per togliersi la vita ha scelto un modo tremendo: si è dato fuoco.A dissipare i dubbi è stato quello che carabinieri e vigili del fuoco si sono trovati di fronte in località Roccaccia di Treia, nella zona delle Grotte di Santa Sperandia, un luogo difficilmente accessibile e che può essere raggiunto solo da chi conosce bene quei posti. Il corpo di Adriano Machella era completamente carbonizzato, disteso su un materasso che precedentemente il farmacista aveva imbevuto di liquido infiammabile, quasi certamente benzina. Poco distante, la sua Fiat Punto grigia con la quale ha raggiunto Roccaccia per mettere in atto il suo insano gesto.Adriano Machella aveva 58 anni e di lui non si avevano più notizie da sabato scorso. Celibe, abitava in via Panfilo a Macerata, dove era nato, ed era molto conosciuto nel settore farmaceutico.Sabato si era allontanato con la sua Fiat Punto grigia facendo perdere ogni traccia. Inutili i tentativi dei familiari di contattarlo telefonicamente. I familiari speravano in un allontanamento volontario, ma fin da subito hanno temuto per la sua sorte. Machella, infatti, da qualche mese non godeva di ottima salute. E potrebbero essere stati proprio i problemi di salute a spingere il farmacista a togliersi la vita.Ora gli inquirenti stanno cercando di capire a quando risalga la morte, anche se non è escluso che il farmacista possa aver messo in atto il suo insano proposito forse domenica sera, in quanto la zona delle Grotte di Santa Sperandia nel fine settimana è meta di diversi bikers e amanti della natura e nessuno si è accorto di niente.Nella dinamica, il ritrovamento del corpo di Machella ricorda molto quello di Pietro Sarchiè e non è da escludere che il farmacista possa essere rimasto così suggestionato dalla tragica storia dell'assassinio del pescatore da cercare di riprodurre in qualche modo la scena del crimine.https://youtu.be/ljVweRlP9AA
Pochi minuti fa è stato trovato tra Treia e Cingoli, in località Roccaccia nella zona delle Grotte di Santa Sperandia, il corpo senza vita di Adriano Machella, il farmacista di 58 anni scomparso da sabato.Nato a Macerata, l’uomo era celibe e si era laureato in Farmacia all’Università di Camerino nel 1997. Residente in Via Panfilo esercitava anche il ruolo di amministratore di condominio.Sul posto i Carabinieri. In base a quanto si è appreso, il corpo di Machella sarebbe stato rinvenuto carbonizzato.(servizio in aggiornamento)