Metti una domenica mattina a Passo di Treia dove fuori dalla chiesa c'è un carro armato con appiccato un cartello che recita "Don Ariel non si tocca".
E' questo quanto successo stamattina, nella popolosa frazione di Treia, dove alcuni parrocchiani hanno deciso di protestare contro le reiterate voci per le quali alla fine di giugno il parroco, don Ariel Veloz, sarebbe trasferito in un'altra parrocchia.
Un gesto di grande affetto verso il religioso, cui tutta la comunità di Passo di Treia è legatissima, arrivato in concomitanza con la tradizionale festa dei trattori durante la quale vengono esposti mezzi e auto storiche e oggi anche un carro armato. E proprio sul mezzo militare, qualcuno ha attaccato il cartello che non lascia spazio ad alcuna interpretazione. Ora, non è chiaro se l'aver messo il cartello sul carro armato sia stato un gesto simbolico o più semplicemente una comodità, vista l'ampiezza del mezzo. Resta comunque il messaggio chiaro, forte, inequivocabile lanciato dalla comunità passotreiese: non spostate don Ariel. Una decisione definitiva in merito, comunque, arriverà soltanto alla fine di giugno.
Don Ariel Veloz, 39 anni, originario di Santo Domingo e per un periodo assistente personale del vescovo Claudio Giuliodori, lo scorso 19 marzo accusò un malore mentre stava celebrando la santa messa e venne portato in ospedale a Macerata. Anche in quella occasione, tutta la comunità passotreiese si strinse con affetto intorno al suo parroco che, fortunatamente, pochi giorni dopo era già tornato alle sue consuete attività quotidiane.
(Foto Mandino Tiburzi)
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