L'azienda Astra Argenti a Montelupone nasce nel 1980 con la produzione di coppe per premiazioni sportive e articoli da regalo.Le loro linee sono la testimonianza del costante impegno nella ricerca e nella progettazione di modelli sempre nuovi e vicini alle esigenze di mercato, tanto da produrre oggetti su richiesta per poter soddisfare le varie esigenze della clientela sempre più vasta. Attualmente è produttrice di oltre 2000 articoli: coppe, trofei, targhe e oggetti in resina, tutto rigorosamente prodotto nel suo stabile e 100% Made in Italy. I settori in cui opera da anni sono quelli degli articoli da regalo, oggettistica, cristalli, cornici, oggetti sacri e premiazioni sportive.Grazie alla partecipazione alle più importanti fiere di settore sia in Italia che all’estero, opera attualmente nel mercato mondiale con clienti prevalentemente russi, arabi, indiani ma anche italiani.È inoltre fornitrice TIM per il Moto Gp di Mugello e Misano. Tra i loro clienti più importanti ci sono la RAI (con la realizzazione dei trofei per "Ti lascio una canzone", "Uno mattina in famiglia", "Notti sul ghiaccio","Oscar tv" e "Ballando con le Stelle"), Gazzetta dello Sport per i quali realizza articoli personalizzati per i loro eventi sportivi. Tra i loro clienti anche Alitalia, alla quale fornisce gadget e oggetti personalizzati.
L'Università di Camerino si avvicina alla OMAZ Srl, azienda di Civitanova Marche leader nel mondo per la costruzione di impianti avicoli automatizzati. Nei giorni scorsi il Rettore Flavio Corradini ha visitato la sede centrale dell'impresa, accompagnato dall'ingegner Alberto Polzonetti, delegato d'ateneo ai sistemi innovativi per gli studenti e per l'efficientamento amministrativo. Il rettore Corradini ha conosciuto tutti i reparti della OMAZ, fermandosi con la direzione a studiare alcune collaborazioni strategiche da mettere presto in atto, sfruttando anche l'intervento delle diverse Spin-Off e Startup universitarie che gravitano attorno all'Ateneo camerte.“Qui c'è un'azienda in forte crescita – le parole del Rettore Corradini – e Unicam è interessata ad avere un rapporto di fidelizzazione con questo genere di imprese del territorio. Il nostro essere multidisciplinari può giovare nei più vasti settori, dall'amministrazione e gestione fino al supporto agli strumenti innovativi. La OMAZ poi lavora in Paesi dove anche Unicam interviene: data la nostra forte propensione all'internazionalizzazione si potrebbero creare interessanti azioni comuni”. “La possibilità di collaborare con l'Università di Camerino è per noi fonte di grande prestigio – ha spiegato il presidente della OMAZ Giuseppe Quadrini -, un valore aggiunto per la nostra attività. Unicam da sempre punta all'internazionalizzazione del territorio, una delle missioni che ci siamo posti fin dalla nostra nascita: è per noi un vanto portare in tutto il mondo la qualità che contraddistingue il nostro Made in Marche, ottenendo sempre ottimi consensi”.L'anno scorso la OMAZ ha festeggiato i suoi primi sessant'anni: un grande cammino compiuto senza mai perdere di vista la propria identità e quei grandi valori di passione e amore per il lavoro che hanno caratterizzato l’inizio di questa avventura. Quel piccolo laboratorio è diventato un’azienda leader mondiale, con una presenza consolidata nei cinque continenti, che impone prodotti sempre più innovativi e affidabili, realizzati con materie prime di assoluta qualità e lavorate sapientemente.
La 32^ Rassegna Agricola Centro Italia, la prima targata Comune di Macerata, va in archivio con un grande successo: “Un successo - come ha detto il sindaco Romano Carancini questa mattina durante la conferenza stampa convocata in Municipio per fornire le cifre che hanno caratterizzato la Raci 2016 - che voglio condividere con tutti coloro che l’hanno ‘fatta’”.Ed eccoli i numeri della 32^ edizione: paganti 18.555 per un incasso totale di 82.813 euro, 111 gli espositori (introito dagli spazi espositivi 49.900 euro), 193 bovini, tutti di alta qualità come segnalato dalla ANABIC, 25 le aziende presenti provenienti da Macerata, Ascoli Piceno, Perugia e Ancona, 30 gli allevamenti dell’ Associazione Colombofila presente alla fiera, 1000 le pecore, 24 gli asini con 150 bambini coinvolti nell’attività ludica Asino bus, 57 cavalli e 4 pony con 205 bambini che hanno fatto il battesimo della sella, 95 le aziende agricole presenti, 14 i laboratori di cucina frequentati da 560 persone e 40 quelli didattici con circa 1.000 partecipanti.“Abbiamo fatto il nostro meglio – ha proseguito il sindaco – e il risultato è stato positivo e ha onorato il grande valore della Raci. Non saremmo riusciti a fare tutto se non ci fosse stata la condivisione con la Provincia e l’abnegazione totale della struttura per 24 giorni consecutivi”. L’azione vincente per tutto il territorio e l’amore nei confronti della manifestazione secondo Carancini, che ha avuto parole di sentito ringraziamento nei confronti di tutte le aree presenti e di tutti gli attori in fiera, sono stati la “vittoria di una famiglia”. Fin da ora per il futuro della Raci ha le idee ben chiare il primo cittadino e vanno sotto i nomi di sviluppo e arricchimento ed è per questo che, ha detto, “dovremmo, come territorio, far comprendere che non esiste una vetrina così importante in tutta la regione. Abbiamo una Ferrari e dobbiamo spingerla al massimo. Abbiamo fatto molto ma dobbiamo fare di più”. La macchina organizzativa per l’edizione 2017, che dovrebbe svolgersi il 21, 22 e 23 aprile 2017, si metterà al lavoro già da ottobre prossimo e dovrà vedere il coinvolgimento dei Comuni per percorsi che guardano al turismo e alla valorizzazione delle diverse peculiarità, delle scuole e delle Università. Ma la Raci, ha detto ancora Carancini, dovrà intraprendere anche un percorso di internazionalizzazione accentuando le collaborazioni con altri Paesi, ampliare la sua offerta, coinvolgendo anche i centri marini e arricchire in questo modo il messaggio della produzione locale.Per il presidente della Provincia Antonio Pettinari “la Raci ha una prospettiva, un futuro. La Regione Marche è stata importante e ha deciso di dare una grossa mano accogliendo la disponibilità del Comune di Macerata di mettere in piedi la 32^ edizione della Raci e ha fatto la sua parte. Abbiamo un alleato in più e per questo dobbiamo lavorare all’organizzazione di una rassegna che può trasformarsi come la manifestazione dell’agricoltura, e di tutto quello che gli ruota intorno, a livello regionale”. Elogio per la squadra del Comune anche da parte di Pettinari :”E’ stata un crescendo – ha detto – e questo mi dà la convinzione che il futuro è certo. Le cose possono evolversi se ci sono le intuizioni e le disponibilità, coesione e fare squadra è importante”.
Andamento imprese e dei settori, generazioni e export. Questi i punti salienti che, in Camera di Commercio sono stati affrontati durante la Giornata dell'Economia.I dati utilizzati provengono dal patrimonio informativo delle Camere di Commercio, costituito prevalentemente dal Registro Imprese: un patrimonio di dati amministrativi trasformato e valorizzato in termini statistici. Nato fin dall'origine, nel 1993, come registro informatico, è un'eccellenza tra le realizzazioni di InfoCamere: ad oggi contiene i dati di 10 milioni di persone fisiche (imprenditori, soci, amministratori, sindaci e dirigenti), di oltre 6 milioni di imprese e di 900.000 bilanci societari depositati ogni anno. Le immagini ed i grafici presentati provengono direttamente dal servizio Open Data del nostro sito web. Realizzato dall'Area Promozione della Camera di Commercio di Macerata, questo é l'unico punto d'accesso ai dati statistici sulla demografia delle imprese espressi attraverso "data model" standard, raccomandati da W3C, Commissione Europea e AGID. Lo stesso Catalogo dei Dataset - già conforme alla specifica del profilo DCAT-AP, rilasciato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma ISA - è stato uniformato, a partire dal 27 aprile 2016, alla specifica DCAT-AP_IT, profilo nazionale dei metadati delle pubbliche amministrazioni, definito da Agid (Agenzia per l’Italia Digitale) sulla base del profilo europeo. La Camera di Commercio fornisce una grande quantità di informazioni, strutturate, dettagliate su imprese, persone e territori, con un lavoro sistematico per rappresentare una realtà sempre più complessa, globalizzata, con dati aggiornati con cadenza mensile e con una base di confronto su tutto il territorio nazionale. Ciò in risposta ai profondi mutamenti sociali ed economici registrati nel Paese e ai cambiamenti nel modo di gestire la cosa pubblica, dovuti a ragioni sia nazionali (ruolo crescente delle amministrazioni locali), sia internazionali (necessità di guidare e monitorare le politiche Ue). Tutti i dati sulla Demografia delle Imprese, aggiornati in modo continuo e tempestivo, sono disponibili sul sito web www.mc.camcom.it, all'interno del servizio Open Data.Andamento Imprese:Negli ultimi dodici mesi il numero delle imprese attive in provincia di Macerata continua a diminuire, con un calo di 286 unità (da 34.768 a 34.482) corrispondente ad una variazione anno su anno (misurata al 31 marzo) pari al –0,8%. Il trend continua ad essere negativo anche nel resto della Regione Marche, con un saldo complessivo di –925 unità (da 152.135 a 151.210), corrispondenti al –0,6%, mentre su scala nazionale la variazione tendenziale è appena tornata in territorio positivo. Tra le consorelle marchigiane, l'ultimissima fotografia (scattata il 30 aprile 2016) ha visto la sola provincia di Ascoli Piceno tornare ad una "crescita zero": le altre si collocano intorno al mezzo punto percentuale negativo, oramai quasi raggiunte dalla provincia di Macerata. Sul territorio italiano il numero di cancellazioni rimane sempre superiore rispetto alle iscrizioni ma i valori lasciano spazio ad un cauto ottimismo in virtù di un incremento rispetto all’anno precedente dello 0,5% delle iscrizioni ed una diminuzione del 6,3% delle cancellazioni. Nel territorio maceratese le nuove iscrizioni sono state 2.233, le cessazioni 2.416 e mentre le cessazioni sono in calo, con un -6,9% rispetto all’anno precedente, le iscrizioni sono aumentate del 3,2%; elementi positivi per provare a sperare in una ripresa del sistema economico locale. Da una sguardo inoltre all’arco temporale 2011/2016 emerge che la provincia di Macerata fino a metà 2011 ha retto, con valori di crescita superiori sia a quelli nazionali e regionali in termini di variazione tendenziale delle imprese, per poi perdere bruscamente quote consistenti di imprenditori e non riuscire a recuperare e rimanere quindi costantemente sotto il valore nazionale regionale.Andamento Settori Produttivi:A fronte di una variazione tendenziale nell’andamento delle imprese pari a 0,1% per l’Italia, -0,6 per le Marche e – 0,8 per Macerata, tale tendenza risulta poi molto diversificata con riferimento ai settori di attività economica. Dalla foto scattata su Macerata al 31 marzo 2016 per i 4 settori principali con le relative quote sul totale imprese, commercio (23%), agricoltura (22,8%), seguiti da costruzioni (14%) e manifatturiero (12,6%), con un peso complessivo pari al 72% dell’intero sistema, resta negativo il saldo.In sintesi si registra:Commercio: - 1,2%, Agricoltura – 2,2%, costruzioni -2% e manifatturiero – 0,7%.Nel dettaglio il settore agricolo conferma anche quest’anno il calo più rilevante, con una riduzione in termini relativi del 2,2%, a fronte di un dato nazionale pari al – 0,6% e ad un dato regionale pari al – 2%; settore agricolo che per la provincia di Macerata, se confrontato con quello nazionale e regionale, registra una presenza decisamente superiore sul totale delle imprese, dove rappresenta il 22,8% mentre per l’Italia il 14,5% e per le Marche il 18,5%. Il settore commercio che a livello nazionale registra una ripresa se pur lieve con una crescita dello 0,2% a Macerata registra una calo dell’1,2%, mentre più contenuta è la diminuzione a livello regionale.Le costruzioni perdono il 2%, a fronte di una riduzione nazionale pari all’1,4% e regionale che si attesta sul 2,4%. Le attività manifatturiere subiscono una variazione negativa dell’ordine dello 0,7%, mentre a livello nazionale è dell’1,1% e regionale dell’1%;I diversi comparti dei servizi registrano invece variazioni generalmente positive, con due sole eccezioni, Trasporto ed Attività professionali, scientifiche e tecniche.Nel dettaglio i settori:Alloggio e ristorazione: rappresenta il 5,6% delle imprese totali e riporta una crescita dello 0,7%, performance meno positiva però rispetto al dato Italia + 2% e dato regionale + 1,3%;Attività immobiliari: rappresenta il 3,8% e riporta una crescita dell’1,4%, perfomance piu positiva rispetto al dato Italia + 0,6% e di poco inferiore a quella regionale + 1,7%;Attività professionali, scientifiche e tecniche: rappresenta il 2,8% delle imprese totali e registra una variazione negativa dell’ordine dello 0,5%, ciò anche a livelo di regione mentre il dato nazionale si attesta su + 1,4%;Noleggio agenzie di viaggio, servizi imprese: rappresenta il 2,3% delle imprese totali ; il settore registra una crescita in termini relativi pari al 4,5% , migliore performance sia a livello nazionale che si attesta su un + 4,2% e regionale con 4,1%;Trasporto e magazzinaggio: rappresenta il 2,2% delle imprese del territorio e registra, in linea però anche con il dato nazionale e regionale una diminuzione; per Macerata è dell’ordine dell’1,2% mentre per l’Italia dell’1,1% e per le Marche del 2,2%;Attività assicurative finanziarie e Servizi di Informazione Comunicazione sono entrambi in crescita con rispettivamente un + 1,8% e + 1,1%; praticamente allineati a quelli che sono i dati sia nazionali che regionali.Attività artistiche, sportive, intrattenimento: rappresenta l’1,2% delle imprese totali ma spicca con una crescita del 6%, a fronte di un 2,9% nazionale ed un 3,2% regionale.Uno sguardo alle imprese artigiane che rappresentano sul totale delle imprese iscritte il 31,2% , e registrano per il periodo di osservazione una diminuzione in termini relativi dell’1,6%;Un rapido sguardo anche alla concentrazione in termini territoriali delle imprese artigiane sul territorio maceratese, con i dati relativi alle quota di imprese artigiane sul totale nei 57 comuni:Cingoli 41,8%Monte San Giusto 41,2%Montefano 40%Appignano 39,3%Morrovalle 39%Chi sono gli Imprenditori:Abbiamo scattato una foto agli imprenditori del territorio per genere, nazionalità ed età;Genere:il 24% delle imprese maceratesi è un’impresa rosa, valore questo superiore a quello nazionale 22,4% e regionale 23,5%; le imprese femminili sono concentrate per il 33,6% nel settore della ristorazione, per il 29% nell’agricoltura, nel commercio con una quota pari al 24,5%, nel manifatturiero per il 23%, attività professionali, scientifiche tecniche 21,7%, attività immobiliari 21,1%, costruzioni 4,4%.Ed in ambito territoriale i comuni dove si concentrano le imprese femminili sul territorio maceratese, con i dati relativi alle quote di imprese femminili sul totale nei 57 comuniPioraco 30%Cessapalombo 29,4Muccia 29,1Appignano 28,4Fiastra 28,2Nazionalità:Da un’analisi relativa alle quote di imprese partecipate prevalentemente da stranieri la provincia di Macerata, tra tutte le province italiane si colloca al 46° posto. Il 9,5% di imprenditori è rappresentato da stranieri.Rispetto al paese di provenienza la quota maggiore è rappresentata da Cina (12,2%) seguita da Marocco (8%), Macedonia (7,5%) , Albania (7%), Pakistan (6,1%).Età:I dati estratti confrontati tra 2002 e 20016 mettono in luce innanzitutto una certa omogeneità tra situazione locale e quella nazionale, in entrambi gli anni di riferimento:è diminuita la quota di imprenditori giovanissmi tra 18/29 anni che rappresentano, nel 2016, sia a livello nazionale che locale il 4%;inoltre a fronte di una diminuzione degli imprenditori nella fascia di età tra i 30/49 anni, che rappresentanono in Italia al 41% degli imprenditori e nel territorio provinciale il 39%, sono aumentati gli imprenditori nella fascia di età 50/69 anni; in Italia rappresentano il 43% degli imprenditori, nel territorio maceratese il 44%; in crescita anche la quota di imprenditori over 70 che rappresentano il 13% del totale maceratese e l’11% di quello nazionale.Check Up Imprese:Le informazioni statistiche disponibili nei data base camerali servono anche per leggere e capire quelle che sono le caratteristiche strutturali o le criticita che il sistema imprese vive; Relativamente alla natura giuridica il 66% delle imprese maceratesi è costituito da imprese individuali, mentre è al 16% la quota sia di società di persone che di società di capitali; nel periodo 2000/2016 il sistema imprese macerata ha conosciuto un irrobustimento in termini strutturali; infatti è stata registrata una crescita delle società di capitali che nel 2000 rappresentavano il 7% a fronte dell’odierno 16%.Relativamente alle procedure concorsuali, se in Italia sono diminuite del 6,7%, a Macerata si registra una crescita assoluta pari a 20 nuovi fallimenti, dai 109 del 2014 ai 129 del 2015 che in termini percentuali si attesta sul un + 18,3%.Relativamente agli effetti protestati il valore, dal 2012, è forftemente diminuito con addirittura un – 43, 5% del 2014 sul 2013 ed un – 15,2% del 2015 sul 2014;Relativamente alle ore di C.I.G., prestazione economica erogata da INPS a favore dei lavoratori sospesi dall’obligo di eseguire la prestazione lavorativa o che lavorino ad orario ridotto; la ratio legis è quella di venire incontro alle aziende che si trovino in momentanea difficoltà, sgravandole in parte dei costi della manodopera non utilizzata.I dati maceratesi, analizzati nel periodo 2013/2016 evidenziano, dopo una crescita estramamente considerevole del 2012 sul 2011 con un incremento del 51,6%, pur mantenendosi in crescita nel bienno successivo, una forte riduzione del 2015 sul 2014, dell’ordine di un – 17,2%.Imprese verso il Mondo:Nel 2015, il commercio con l’estero della provincia di Macerata registra una calo in termini di valore complessivo delle esportazioni rispetto all’anno precedente: l’ammontare delle esportazioni è pari a 1,69 miliardi di euro contro 1,72 miliardi rispetto al 2014 (con una riduzione relativa dell’1,9% ed assoluta di 31,8 milioni di euro).La performance esportativa della regione Marche risulta complessiva negativa (-2,3%), influenzata in particolare dai pesanti cali delle provincie di Ancona (- 6%), ed Ascoli Piceno (- 7,9%), risulta invece molto buono l’andamento di Pesaro Urbino e pressoché stabile della provincia di Fermo.Il principale mercato di sbocco dei prodotti maceratesi resta quello europeo, presocché il 70% del totale esportato, soprattutto intracomunitario (con una quota del 55%) dell’intero volume delle esportazioni locali.Guadando ai singoli Stati di riferimento per l’export, a fronte del generalizzato calo tra i Paesi europei, spiccano i dati di:Francia – 15,2%Romania – 18,6%Regno Unito – 6,5%Russia -20%Per contro l’America e l’Asia mostrano una crescita a due cifre: Stati Uniti + 11,7% e Cina + 2,2%. Il comparto moda continua a detenere la quota maggioritaria di export (42,3% del totale), seppure in costante calo negli ultimi anni; in particolare le imprese moda della provincia di Macerata hanno esportato prodotti per 713 milioni di euro nel 2015, con un decremento in valore assoluto di pari a 78 milioni di euro ed in valore relativo pari a – 9,9%; Buone le performance per apparecchi elettrici (+ 19,6%), computer apparecchi elettronici ed ottici (+ 16,7%), macchine e macchinari (+ 12,1%); i prodotti alimentari, pur rappresentando una quota minoritaria dell’export provinciale, pari al 3%, hanno riportato un ottimo andamento con una crescita del 20%, a fronte di un triennio 2011/12/13 segnato da valori decisamente e progressivamente negativi. Per poi ripartire con un incremento dell’8,7% nel 2014 sul 2013 e l’exploit del 2015 sul 2014.
Dopo una serie di incontri con tutte le associazioni territoriali che sono portatrici di interessi, valutate le richieste attraverso una consulenza consolidata da più enti regionali ed anche dal Parco stesso, vale a dire lo Spinoff Terre.it di Unicam nella persona del Dott. Paolo Parna, si è convenuto in forma unanime di chiedere l’abrogazione di alcune parti delle norme previste per riproporle dopo aver ascoltato tutti i soggetti che invece dovevano essere ascoltati prima.Come sostiene anche il Cai Nazionale che ha sollecitato l’intervento del Ministro sull’operato del nostro Parco, una gestione non partecipata e incentrata esclusivamente sulla tutela proibizionistica degli ecosistemi finisce per penalizzare residenti, operatori e fruitori della montagna e di conseguenza le fragili economie locali, che invece andrebbero sostenute e rafforzate, per contrastare efficacemente lo spopolamento e l'abbandono del territorio. In sintesi, tale prassi finisce per danneggiare lo stesso tessuto connettivo che dovrebbe sorreggere l'identità di un Parco, composto di un delicato e complesso equilibrio tra ecosistemi e presenza antropica, di fattori ambientali ma anche sociali, economici, culturali.L’Unione Montana – sostiene il Presidente Giampiero Feliciotti – ha abbandonato l’idea di collaborazione con l’Ente di cui disconosce l’affidabilità verso le necessità delle popolazioni ed a cui addebita la perdita della materia prima – cibo - ed un danno ambientale e biologico circa l’abbandono per depressione degli agricoltori ultimi rimasti a favore di velleità di folcloristici personaggi appassionati di lupi istrici e cinghiali.Ora a tempi scaduti, un ente che da anni avrebbe dovuto provvedere a tali regolamentazioni, all’improvviso e solo perché l’Europa ha aperto per le marche una infrazione, butta sul tappeto norme improvvisate di grave pregiudizio per l’economia locale.
I sindacati dei pensionati SPI Cgil FNP Cisl e UILP Uil scendono in piazza giovedì 19 maggio prossimo per chiedere una riforma strutturale del sistema previdenziale. Più di 1.000 persone arriveranno a Roma da tutte le Marche.Maggiore flessibilità per l'accesso alla pensione per tutelare i lavoratori più "deboli", donne e mansioni usuranti, ma anche per consentire l'ingresso nel mondo del lavoro ai giovani, favorendo un ricambio generazionale richiesto anche dalle aziende, sono le richieste dei sindacati unitari dei pensionati. Va poi corretto, secondo SPI Cgil FNP Cisl e UILP Uil, il funzionamento del sistema contributivo per garantire pensioni dignitose a tutti coloro che in questi decenni hanno svolto lavori saltuari, discontinui e malpagati, anche sviluppando la previdenza complementare. Respingono con decisione qualsiasi ipotesi di intervento sulle pensioni di reversibilità, che nelle Marche riguardano quasi 121.000 persone, per la maggior parte donne. Infine per Cgil FNP Cisl e UILP Uil chiedono la tutela delle pensioni in essere, sia riducendo la pressione fiscale che è tra le più alte in Europa, sia ripristinando il corretto meccanismo di rivalutazione di tutte le pensioni, come richiesto anche dalla Corte Costituzionale.Nelle Marche ci sono 448.434 pensionati, che percepiscono 642.780. pensioni. L'importo medio lordo di una pensione Inps è di 712 € mensili (910 € per le pensioni di vecchiaia). Il 69,6% delle pensioni Inps non supera le 750 € mensili lorde. Solo lo 0,9% dei pensionati marchigiani percepiscono pensioni superiori al 3.000 € lordi.Al di la di rappresentazioni strumentali che lacerano i legami intergenerazionali e incitano a una guerra tra poveri, i pensionati italiani attraversano una fase di enorme difficoltà. Otto anni di crisi hanno messo in ginocchio il sistema produttivo, generando disoccupazione, specie nei giovani (22,6% il tasso di disoccupazione dei marchigiani tra 15 e 29 anni). Creare lavoro, lavoro qualificato, è la sfida a cui dare concrete risposte. Nonostante stiano scivolando sotto la soglia di povertà, i pensionati aiutano figli e nipoti che hanno perso il lavoro, dando un contributo decisivo alla coesione della comunità marchigiana.Resta poi aperto il problema della non autosufficienza, che nelle Marche riguarda almeno 51.000 persone, tanti sono i percettori di indennità di accompagnamento. Un tema destinato a diventare cruciale in una Regione in cui, nel 2065, l'Istat prevede che gli anziani saranno il 32,6% della popolazione totale (contro il 23,7% attuale). A tal fine non è più rinviabile la separazione tra previdenza (finanziata dalla contribuzione) e assistenza (a carico della fiscalità generale) che il sindacato chiede da tempo.A testa alta: tutti insieme per rivendicare diritti e dignità dei pensionati". Questo sarà lo slogan della manifestazione del 19 maggio, attraverso la quale SPI FNP e UILP chiedono al Governo una nuova stagione di equità sociale. Questo sistema previdenziale non è più sostenibile e va modificato. Le risorse per farlo ci sono, serve solo il coraggio di andarle a prendere. La riforma Fornero ha sottratto 80 milioni di euro da un sistema previdenziale in equilibrio. Bisogna recuperare una parte di questi soldi e trovarne altri, attraverso una tassa sui grandi patrimoni, la lotta all'evasione fiscale, alla corruzione e agli sprechi nella pubblica amministrazione. Se così non sarà, il Sindacato dei pensionati è pronto ad intensificare le iniziative di protesta e di lotta.
Alla Raci arriva il drone Hussy. Grazie ad un progetto di COPAGRI e la società Fly engineering, la tecnologia entra nell'attività agricola. Con il drone Hussy viene impiegata una nuova metodologia, precision farming, agricoltura di precisione, una strategia di gestione delle colture agricole finalizzata a riconoscerne le effettive esigenze, ad esempio in base allo stato di salute della vegetazione o delle caratteristiche biochimiche e fisiche del suolo, e consentire così di effettuare interventi agronomici differenziati o estremamente mirati. L’obiettivo generale è la messa a punto di tecnologie efficaci ai fini del miglioramento qualitativo dei prodotti agricoli e dell’aumento del loro valore. Tantissime sono poi le eccellenze presenti alla Raci. Oltre alla birra agricola ed ai tanti prodotti c’è anche la canapa, una coltura antichissima che sta ritrovando un suo mercato partendo proprio dalle Marche. Quest'anno circa 150 ettari sono stati seminati per la produzione della canapa nella regione e molte aziende agricole si stanno adeguando a tale coltura soprattutto per la grande richiesta dei derivati della canapa, dal tessile all'olio molto ricercato in America per il suo alto contenuto di omega 3, 6 e 9, dai semi ai fiori. La birra agricola, fiore all'occhiello della Copagri, è presente con quattro birrifici agricoli. C’è anche quella prodotta con la canapa. Dalle 14.30 alle 16 del 15 maggio sono previsti anche gli show cooking “Il misterioso mondo della canapa” e “Degustiamo il bambù” grazie alla Copagri ed a cura dello chef della canapa Marco Cartechini con la collaborazione di A.pro.ca.ma ed il Consorzio bambù Italia. Successo, inoltre, sta avendo il mercato agricolo con degustazioni di Agrinsieme, cioè Copagri, Cia, Confagricoltura, nonché “Le piazzette dei mestieri e dei sapori”, quando agricoltura ed artigianato si incontrano a cura di Copagri e Cna.Sono in totale una trentina di aziende agricole presenti con i loro prodotti tipici oramai sempre più testimonial del territorio. Vengono allestiti, infine, dei laboratori con la possibilità di ammirare da vicino le varie fasi di lavorazione.
Tutto pronto per il taglio del nastro della 32^ RACI, la Rassegna Agricola del Centro Italia, previsto per domani, alle ore 16, al Centro Fiere di Villa Potenza. L’inaugurazione darà il via alle tre giorni dell’importante vetrina di settore che promuove e valorizza le produzioni di qualità del nostro territorio rurale, con oltre 40 mila presenze annuali e più di 400 aziende espositrici. La fiera, oltre agli imprenditori, si rivolge in particolar modo ai consumatori. Protagonisti della Rassegna sono i settori dell’agroalimentare, della filiera corta agricola, dell’agricoltura biologica, delle fattorie didattiche, della zootecnia, della meccanizzazione agricola, promozione turistica del territorio rurale. Molti i momenti degustativi dei prodotti tipici locali, i laboratori culinari, le dimostrazioni pratiche dei processi di lavorazione, percorsi didattici per scolaresche e tanti laboratori per bambini.Domani dopo l’inaugurazione, alle 17, nelll’Area filiera corta in programma Agrinsieme degustazione di polenta di mais Ottofile di Arcevia a cura di Marino Montalbini, agricoltore custode delle biodiversità e della CIA, mentre nell’area Risto – Raci laboratorio gastronomico con la preparazione della pasta fatta a mano a cura delle vergare della Pro Loco di Piediripa. Dalle 17.30 alle 20 nell’Area prato sfilata di apertura e animazione equestre a cura dell’associazione regionale Aream in collaborazione con Fise. Infine, alle 18.30, nell’Area dei Gusti, showcooking con i 5 tagli del bollito di carne bovina della razza marchigiana con le salse e gli oli monovarietali a cura dell’Associazione Provinciale Cuochi Antonio Nebbia.Per la giornata di sabato 14 maggio la Rassegna rimarrà aperta fino alle 24 mentre domenica l’orario sarà dalle 9 alle 20.Info: www.raci.provincia.mc.it www.comune.macerata.it
Sono circa 82 mila i marchigiani che fanno pranzo in ufficio, il 29% in più nell'arco di cinque anni, mentre nello stesso periodo si è dimezzato il numero delle persone che pranzano al ristorante. Lo rivela la Coldiretti regionale, che ha elaborato dati Istat sull'evoluzione delle abitudini alimentari dei lavoratori nelle Marche. Cresce il numero di impiegati e operai che portano la "gavetta" in ufficio o in fabbrica per risparmiare, ma anche per essere sicuri della qualità del pranzo. Al contrario, si svuotano i tavoli al ristorante. Nel 2010 andava a pranzo in trattoria quasi il 4% dei marchigiani, ora solo il 2,6%. In calo anche l'affluenza alle mense (-23%), mentre sono raddoppiati i "patiti" del pasto pomeridiano veloce al bar, che riduce la distanza rispetto al ristorante. (Ansa)
Un nuovo e importante sponsor a sostegno della Raci. Si tratta del gruppo marchigiano Fileni, oggi per importanza la terza azienda in Italia del settore avicolo e primo produttore italiano di carni avicole biologiche, che ha deciso di partecipare attivamente alla rassegna, vetrina ideale per le produzioni di qualità.“Per la prima volta – commenta soddisfatto il sindaco Carancini - il gruppo Fileni entra come sponsor alla Raci. Un segno importante del valore che la manifestazione rappresenta per tutto il territorio regionale e del Centro Italia. Investire attivamente nella rassegna da parte di Fileni significa condivisone di un progetto di qualità e sottolinea la vicinanza e l’attaccamento del gruppo al territorio e alla sua economia”.
Sabato 7 Maggio presso il Duca D’Ascalona Store di Civitanova Marche si è svolto il primo di una lunga serie di eventi rivolti a tutti gli ospiti. "La nostra idea" dicono dall'azienda "è quella di far sentire coccolati i nostri clienti nel momento dello shopping deliziandoli con un calice di vino e del sushi per rendere ancora più piacevole ed unico questo momento, esaltando le sensazioni di piacere. Per l’occasione è stato possibile ammirare la nuova collezione Primavera Estate 2016. Ogni settimana i nostri clienti troveranno qualcosa di nuovo. Per scoprirlo non vi resta che venire a trovarci". I titolari del brand Duca D’Ascalona sono i due fratelli Mirko e Francesco Rosati , le loro creazioni sono 100% made in Italy. Negli ultimi anni il marchio ha avuto una forte crescita e ad oggi sono presenti in tutta Italia.
Si è tenuta questa mattina, presso il ristorante “Orso” di Civitanova Marche, l’Assemblea Ordinaria dei Soci della Banca di Credito Cooperativo di Civitanova Marche e Montecosaro.Un momento, quello dell’Assemblea dei Soci, di grande rilevanza in cui i Soci prendono parte ai passaggi nevralgici della Banca.L’appuntamento si è aperto con le relazioni del Presidente del Consiglio di amministrazione, della Direzione Generale, degli Amministratori e del Presidente del Collegio sindacale sull'andamento della gestione e sulla situazione della Banca.E’ stato discusso ed approvato il bilancio al 31 dicembre 2015 e la relativa ripartizione dell’utile di esercizio, pari a 3.758.915 euro.Ma al centro dell’attenzione dell’Assemblea non poteva non esserci la recente riforma del Credito Cooperativo.Dal 15 aprile scorso, infatti, è in vigore la legge di riforma delle Banche di Credito Cooperativo, ossia la legge 8 aprile 2016, n. 49 che ha convertito in legge, con modificazioni, il decreto-legge 14 febbraio 2016 n. 18.Per affrontare adeguatamente tutti i temi trattati nella fase di confronto del progetto di riforma, la BCC di Civitanova Marche e Montecosaro, una delle pochissime in Italia, ha delegato un suo Amministratore, il Vice Presidente Marco Bindelli, a seguire con attenzione certosina ogni passaggio del suddetto processo di riforma.“Un processo – dice Bindelli - di cui si è molto dibattuto nei mesi scorsi e che ha visto la nostra Banca prendere una posizione netta a favore della trasparenza e delle meritocrazia e a tutela dei principi della cooperazione e della mutualità, principi che consideriamo baluardi imprescindibili della relazione di lungo periodo e di reciprocità con il territorio e le comunità locali”.“Si è chiusa una fase storica – ha aggiunto Bindelli, informando dettagliatamente i Soci - che ha visto operare per oltre 130 anni le banche di credito cooperativo (che in passato si chiamavano Casse Rurali ed Artigiane), in completa autonomia e nell’esclusivo interesse del territorio nel quale operano. Certamente il sistema del Credito Cooperativo, pur rappresentando tuttora un sistema solido a tutela delle famiglie e delle piccole e medie imprese, necessitava di una riforma, di un cambiamento e di un rinnovamento. Ma a nostro avviso la riforma potrebbe prendere un indirizzo inopportuno con il rischio di trovarsi al cospetto di un paradosso: ci troviamo di fronte, infatti, alla possibilità che le Bcc in difficoltà, che comunque vanno aiutate e che abbiamo già aiutato in passato, possano decidere per quelle virtuose”.Molto significativi gli interventi in Assemblea di alcune Associazioni di volontariato del territorio, tra cui la Croce verde di Civitanova, quella di Morrovalle e l’associazione Amadown di Porto Potenza, contro il progetto di riforma nazionale del credito cooperativo e in difesa della territorialità storica della Bcc civitanovese.In Assemblea sono anche stati forniti alcuni dati: “Tra la fine del 2013 e tutto il 2015 – ha aggiunto il Presidente Sandro Palombini - la nostra Banca ha versato circa 734 mila euro per soccorrere consorelle in dissesto appartenenti ad altre regioni, ha sottoscritto 1 milione 450 mila euro di prestiti subordinati di alcune BCC marchigiane in difficoltà ed è stata chiamata ad intervenire con un contributo straordinario di 345 mila euro per il noto “salvataggio” delle 4 banche non appartenenti al sistema, a fronte dei complessivi 225 milioni di euro erogati dall’intero sistema del Credito Cooperativo. Inoltre, la nostra Banca ha rafforzato la propria posizione patrimoniale, ha mantenuto una positiva capacità reddituale e non ha mai abbandonato il sistema”.“L’anno 2015 – ha detto il Direttore Generale Giampiero Colacito - si è concluso con un bilancio positivo, in termini sia assoluti che relativi fra i migliori della regione, con un patrimonio che ha quasi raggiunto quota 70 milioni di euro e con un CET1 del 21,37%, fra i più alti in campo nazionale.Alle difficoltà che tutti conosciamo di ordine economico globale, la nostra Banca ha risposto con dedizione e serietà nel lavoro svolto, continuando a favorire e finanziare le realtà a noi vicine: famiglie, imprese, attività commerciali e artigianali del territorio. Sono stati messi in atto nuovi progetti ed iniziative creditizie indirizzate ai nostri Soci e Clienti, continuando a migliorarci ed a rinnovarci per garantire servizi efficienti in termini di qualità e competitività, restando sempre fedeli ai nostri valori. Un particolare ringraziamento va rivolto al personale tutto, che con attaccamento e professionalità ha consentito il raggiungimento di detti livelli”.L’Assemblea è proseguita con l’assegnazione delle borse di studio “Arnaldo Pistilli” ai Soci e ai figli dei Soci diplomati o laureati nell’anno 2013/2014 con il massimo dei voti.Di seguito i nomi dei ragazzi premiati: Arianna Balboni, Silvia Cardinali, Silvia Catinari, Alessandro Catini, Elena Giulia Dall’Acqua, Elena Girotti, Sofia Gismondi, Giulia Marinelli, Francesco Mazza, Alice Romagnoli, Gloria Sardini, Leonardo Traini, Giorgia Vallesi, Laura Broccolo, Alessio Gerboni, Francesca Mancini, Silvia Mignanelli, Serena Piozzi, Michele Scipioni, Susanna Scoppa, Marta Talamonti, Valentina Alexia Corvaro.Per il Collegio dei Probiviri sono stati nominati Mario Pirro e Francesco Statti, quali membri effettivi, Giuseppina Iommi e Francesca Zeppillo, quali membri supplenti.Alla discussione dei vari punti all’ordine del giorno è seguita la consueta, partecipatissima, conviviale alla quale hanno preso parte circa 1.000 Soci.
La 32^ edizione della RACI si terrà nel quartiere fieristico di Villa Potenza dal 13 al 15 maggio. Grazie al confronto e alla collaborazione con la Provincia di Macerata e la Regione Marche quest'anno si sono create le condizioni affinchè il Comune di Macerata abbia potuto prendere in mano le redini di questa importante manifestazione.La 32^ edizione della Rassegna Agricola è stata presentata oggi in una conferenza stampa nella sala consiliare del Comune di Macerata. Sono intervenuti Romano Carancini, sindaco di Macerata, Antonio Pettinari, presidente della Provincia di Macerata e i rappresentanti di Enti, associazioni di categoria, scuole, università e sponsor che contribuiscono alla realizzazione della Rassegna Agricola. "Sono particolarmente emozionato oggi. La presentazione della 32^ edizione della RACI è un momento molto importante per me nel quale si evince lo spirito di coralità di questa manifestazione- ha detto Carancini- "Anticipo che la 33^ edizione della RACI si svolgerà il 21,22 e 23 aprile 2017. Ci piace dare il senso del futuro a questa manifestazione, la volontà di continuità istituzionale. Riceviamo da parte della provincia un testimone importante. Questo è un vero e proprio atto d'amore del presidente Pettinari verso il territorio. La provincia ha il desiderio di essere al fianco dei nostri produttori locali, vuole risollevare le sorti di una manifestazione alla quale partecipano migliaglia di persone. Raccogliamo una RACI nel pieno dello splendore. Carancini ha poi presentato il programma della manifestazione: anche per l’edizione 2016 un’ampia offerta di proposte con oltre 400 aziende coinvolte, tra agricole, agroalimentari e zootecniche mentre sono stati assegnati tutti gli spazi espostivi di cui 40 presenteranno macchine agricole. Sono previsti laboratori culinari e degustazioni di ogni genere, curati dall’Istituto Alberghiero Girolamo Varnelli di Cingoli, dall’associazione cuochi Antonio Nebbia, dai sommelier dell’AIS, dagli artigiani agroalimentari, da industrie del settore bar e non solo. Alla Raci sarà presente anche un grande mercato agricolo di filiera corta con oltre 80 aziende mentre altre 25 daranno vita a un secondo mercato dedicato all’agricoltura biologica. Ben organizzata anche l’area didattica per accogliere i bambini che parteciperanno alla RACI a cui verrà insegnato come nascono alcuni tipi di cibo e come si coltiva rispettando la natura. Spazio anche all’attività equestre con 60 cavalli in pista e, sempre per i più piccoli, il cosiddetto Battesimo della sella. Punto di forza della RACI sarà come tradizione l’area zootecnica con la 32^ Mostra Nazionale dei bovini della razza marchigiana, che quest’anno vedrà anche la partecipazione di allevatori brasiliani. Non mancherà di stupire poi la 14^ Mostra Colombofila del medio Adriatico che riproporrà l’affascinante magia della “schiusa delle uova” e ancora 1.000 pecore da tosare, asinelli, le attività di un maniscalco e tanto altro. In questo vasto panorama di offerte, novità assoluta nella storia della RACI, da segnalare la nascita del Risto-RACI, un punto ristoro curato dalla Pro Loco di Piediripa, dove sarà possibile degustare i prodotti agroalimentari protagonisti della rassegna cucinati dalle sapiente mani delle vergare impegnate anche a tirare la sfoglia a mano. Ha poi aggiunto"ringrazio tutti coloro che quotidianamente si impegnano per la realizzazione di questa manifestazione, tutto lo staff, tutte le aziende che ci hanno aiutato con spirito di squadra ed entusiasmo, in particolare Paolo Pinciaroli. Confidiamo di raggiungere risultati ottimi. Sarà una bella occasione per ritrovare il territorio e per stare insieme" . Pettinari ha ringraziato a sua volta l'amministrazione comunale che ha dato tutta la sua disponibilità per migliorare l'iniziativa. "Dobbiamo riavvicinare i ragazzi all'agricoltura ed insegnare loro come si produce, come si trasformano i prodotti. La RACI è un'ottima vetrina per il territorio, per mostrare tutto quello che c'è di bello nella nostra terra, tutte le nostre eccellenze. Inoltre dobbiamo incuriosire le altre provincie, dobbiamo spingerle a visitare la fiera e a ritornarci. Il nostro mondo rurale deve essere rilanciato: anche il folklore ci richiama ai valori tradizionali. La RACI è un'occasione non solo per il comune di Macerata ma anche per tutti i comuni che si sono messi a disposizione" ha dichiarato.Infine sono intervenuti i rappresentanti di Enti, associazioni di categoria, scuole, università e sponsor che contribuiscono alla realizzazione dell'evento. La Nuova Banca Marche è orgogliosa di ritornare a far parte della RACI e si dimostra vicina alle famiglie e alle imprese, l'Oro della Terra vuole aiutare il territorio a farsi conoscere, la GMS dichiara:" siamo vicini alla RACI e vogliamo portare più conoscenza sul mondo dell'acqua". L'istituto albelghiero di Cingoli parteciperà con enfasi alla Rassegna con 5 laboratori nel quale si studierà il benessere a tavola e il concetto di street food. Inoltre grazie alla Coldiretti, all'Area bio, all'associazione cuochi Antonio Nebbia, ai sommelier dell'AIS si potranno gustare prodotti locali come la polenta, la vernaccia, il formaggio, saranno presenti fattorie didattiche nell'ambito del progetto "Contadini per un giorno" e laboratori dedicati ai bambini. Sarà presente anche l'associazione Giacche Verdi che si occuperà dei cavalli e dell'equitazione tramite degli istruttori qualificati. Infine sono intervenute le proloco di Villa Potenza, Macerata e Piediripa che hanno ribadito il loro piacere di partecipare alla Rassegna e saranno presenti con dei servizi di infopoint e con piatti tipici della tradizione. La conferenza stampa è terminata con la caratteristica esibizione del Gruppo folklorico dei "Pistacoppi".
Luciano Ramadori è il nuovo Direttore Provinciale della Cna di Macerata.Ramadori, in Associazione dal 1985 ricoprendo diversi incarichi sindacali di cui in ultimo quello di Vice Direttore, succede a Silvano Gattari. Nel suo curriculum si registrano tra gli altri, gli incarichi di Presidente Gal Sibilla, Presidente Ersu di Camerino, mentre attualmente è il Presidente della Ex.It. Azienda Speciale della Camera di Commercio di Macerata.“Ringrazio Silvano Gattari – dichiara Luciano Ramadori – per il lavoro svolto fino ad oggi, oltre al Presidente Giorgio Ligliani e a tutti i dirigenti dell'associazione. Un sentito ringraziamento va alla struttura CNA, sia di Macerata che delle sedi zonali, per l’impegno quotidiano nell’offrire i nostri servizi alle imprese, sia quelli tradizionali che quelli più innovativi, e per la vicinanza al territorio.Tra le priorità della nostra associazione di categoria ci sono: l’aggregazione tra imprese per accedere a nuovi mercati, nuovi servizi a sostegno dell’export, delle start up e dei processi di innovazione e digitalizzazione, senza dimenticare l’artigianato dei servizi e della produzione, spina dorsale del nostro sistema economico”. “Proseguiremo – continua il neo Direttore - nell'impegno per la costituzione di una associazione unitaria con le CNA di Fermo e di Ascoli Piceno.”
Questa mattina presso la sala della Giunta del Comune di Macerata si è tenuto un incontro tra i rappresentanti dell’Amministrazione comunale di Macerata e la delegazione di Taicang in visita nella città di Macerata.La visita della delegazione cinese segue quella effettuata dal gruppo maceratese nel gennaio scorso a Taicang dove è avvenuta la firma dell’accordo di partnership tra le due città. L'obiettivo del viaggio a Macerata delle delegazione di Taicang è la possibilità di creare scambi in ambito sportivo e scolastico. La delegazione è arrivata a Roma sabato 30 aprile e dopo una breve visita della città ha incontrato Simona Reschini, presidente dei Giovani imprenditori e Andrea Passacantando, vice presidente Exit per stringere rapporti in campo imprenditoriale. Ieri invece è arrivata a Macerata e ha visitato il palazzo Buonaccorsi, lo stadio, l'outlet Tod's e la cantina "Il Pollenza". Questa mattina ha visitato il Liceo Classico di Macerata, l'Accademia delle Belle Arti e questo pomeriggio incontrerà il direttore artistico del Macerata Opera Festival, Luciano Messi. All’incontro sono intervenuti per il Comune di Macerata il sindaco Romano Carancini e il vice sindaco Stefania Monteverde mentre per la delegazione cinese sono intervenuti Zhao Jianchu, vice sindaco di Taicang, Zhang Jinye, vice direttore del Dipartimento educazione, Chen Zhiqiang, e il vice preside dell' istituto di tecnologia Chien-Shiung di Suzhou.Il sindaco ha esordito ringraziando la delegazione e affermando "con questa visita si chiude un primo cerchio di questa amicizia che corre molto veloce. In pochi mesi siamo stati in grado di programmare progetti che presto diventeranno realtà. La conoscenza della delegazione di Taicang ci fa immaginare punti comuni di sensibilità quali lo sviluppo ambientale e culturale. Per noi è un onore ricevere una delegazione di grande autorevolezza. Il gancio che ci ha fatto aprire questa discussione è il calcio, in merito a ciò ringrazio Dario Marcolini che ha fatto da tramite tra noi e il fronte cinese". Il vice sindaco di Taicang Zhang Jinye ha poi ringraziato a sua volta tutta l'amministrazione comunale che li ha accolti in modo molto caloroso. "La città di Macerata ha molta storia, il paesaggio è molto bello, caratteristico, la gente è gentilissima. Siamo orgogliosi di collaborare con Macerata dal punto di vista calcistico. Ad ottobre ritorneremo e la collaborazione si farà più stretta e si allargherà prendendo in esame vari settori. La Monteverde ha invece descritto gli eventi che si terranno questa estate e che vedranno protagonisti gli studenti di Macerata e del Taicang. "Il primo luglio gli studenti si conosceranno prendendo parte ad un campo estivo dedicato al calcio, mentre successivamente gli studenti del Taicang conosceranno il modo di vivere italiano, quindi l'arte, la cultura e le bellezze di Macerata. Vogliamo costruire un focus sulla cultura. Inoltre accompagneremo gli studenti nelle aziende industriali del territorio, nelle cantine di vini della zona. Tutto questo rappresenterà una bellissima chance per Taicang. È poi intervenuto il vice direttore del Dipartimento dell'educazione Zhang Jinye "tramite lo sport speriamo di coinvolgere la nuova generazione. L'Italia è la nazione che ha più da offrire al movimento calcistico cinese"- ha detto. Infine è intervenuto Chen Zhiqiang il vice preside dell' istituto di tecnologia Chien-Shiung di Suzhou che ha dichiarato come Macerata sia molto interessante dal punto di vista culturale: "Siamo orgogliosi di collaborare con Macerata".Infine il sindaco ha regalato alla delegazione delle specialità del territorio tra cui una raffigurazione del palazzo Buonaccorsi e una pubblicazione del 50° anniversario della stagione Aida. La delegazione a sua volta ha regalato all'amministrazione dei prodotti tipici del Taicang.https://youtu.be/GXDTqkSIvLk
La spiaggia di Civitanova tra le ‘top 25’ selezionate in tutta Italia dal portale di Booking Hotel Info per partecipare al contest ‘Top Coste Italiane 2016’. Si vota on line fino al 4 maggio e con un clic è possibile far vincere la città preferita. Civitanova è in gara con ventiquattro big e tra queste, oltre all’altra spiaggia marchigiana Senigallia, ci sono Alassio, Caorle, Carloforte, Castelsardo, Castiglione della Pescaia, Cefalù, Comacchio, Grado, Lerici, Maratea, Muggia, Orbetello, Otranto, Polignano a Mare, Procida, Sciacca, Scilla, Sestri Levante, Sorrento, Taormina, Vieste e Vietri sul mare. La scelta è stata fatta da Hotel.info che “dall’Adriatico al Tirreno – si legge nel portale - ha scovato i centri abitati più affascinanti tra quelli che hanno più di 5 mila e meno di 50 mila abitanti. Il risultato delle votazioni si conoscerà il 5 maggio e la città più cliccata vincerà il riconoscimento del portale per il contest Top Coste Italiane 2016. In palio anche cinque vaucher da 100 euro ciascuno per i 5 votanti più fortunati. Il contest Top Coste Italiane 2016 fa parte del progetto più ampio Top City Award 2016, di portata internazionale.Per votare: http://www.hotel.info/it/citymoments/top-coste-italiane/“Si tratta – commenta l’assessore al Turismo Giulio Silenzi - di un riconoscimento importante alla città', al suo turismo, che premia le scelte dell’Amministrazione comunale e l'impegno e gli investimenti messi in campo dagli operatori privati. Far parte di questa classifica significa che Civitanova è una città che alla bellezza della sua spiaggia e del suo mare abbina anche la qualità dei servizi. Questo ci spinge a fare sempre meglio, in sinergia con i privati, per rendere Civitanova sempre più bella e attrattiva”.
Continua il calo, stante blocco del turn -over, dei dipendenti comunali a livello nazionale e regionale con progressivo invecchiamento dei lavoratori. Lo certifica il V Rapporto ANCI-Ifel “Il personale dei Comuni italiani, edizione 2016” con dati al 31 dicembre 2014, presentato a Roma la scorsa settimana.I dipendenti del comparto, esclusa la dirigenza, nelle Marche risultano essere 10.112 (9.388 a tempo indeterminato e 694 con rapporti flessibili ) suddivisi tra i 236 comuni della regione di cui ben il 72% con meno di 5.000 abitanti (rispetto alla media nazionale del 69,7% ). Rispetto alla popolazione vi sono 6,5 dipendenti ogni mille abitanti rispetto alla media nazionale di 6,77 abitanti.Le Marche confermano anche la bassa presenza di personale femminile , appena il 48,7% rispetto alla media nazionale del 53,2%, mentre , grazie anche ai percorsi di stabilizzazione effettuati negli anni, il lavoro precario è "solo" il 6,9% del totale rispetto ad una media nazionale del 9,3%.Ancora purtroppo lento non solo il travagliato percorso delle fusioni dei comuni , ma anche quelli delle Unioni che vedono coinvolti solo il 19,5% dei comuni nazionali contro una media nazionale del 29,2% .Cala , stante il prolungato blocco dei contratti, il salario annuo lordo medio che passa dai 27.862 del 2011 ai 27.507 del 2014, salario accessorio compreso , e continua anche il progressivo invecchiamento dei lavoratori, quasi la metà dei quali ormai con oltre 50 anni di età.Se a quanto sopra si aggiungono i tagli costanti dei trasferimenti si conferma una situazione preoccupante per i comuni marchigiani ed i lavoratori, alle prese con carichi di lavoro sempre maggiori per dare una risposta alle sempre maggiori necessità dei cittadini.
Presso la Direzione Territoriale del Lavoro di Macerata, in attuazione del Protocollo d’Intesa sottoscritto dal Ministero del Lavoro il 10 ottobre 2007 con le Parti Sociali, opera l’Osservatorio Provinciale sulla Cooperazione della Provincia di Macerata (Opc), presieduto dal Direttore della stessa Dtl e composto dai rappresentanti designati delle Centrali Cooperative (Confcooperative, Legacoop e Agci), delle Organizzazioni Sindacali (Cgil, Cisl, Uil), nonché delle Direzioni territorialmente competenti di Inps e Inail.L’Osservatorio fra i propri compiti istituzionali ha quello di realizzare sul territorio una efficace azione di contrasto al fenomeno delle “cooperative spurie”, le quali nei rapporti di lavoro con soci e lavoratori omettono di assicurare il trattamento economico complessivo, e contestualmente di promozione del “fare cooperazione” in modo regolare e sano.In questa prospettiva negli ultimi anni l’Opc ha promosso momenti di confronto tecnico e di incontro con gli organi di informazione, per contrastare ogni fenomeno di abusivismo e sviluppare modelli di dialogo sociale che, nel rispetto delle regole, consentano di affrontare al meglio anche la grave crisi economico-finanziaria, con una specifica azione di divulgazione circa le norme in materia di cooperazione mediante apposite pubblicazioni rese disponibili ai cittadini-utenti nel sito web istituzionale.Si muove su tale filone di azioni promozionali, a contrasto del sommerso e dell’abusivismo, dunque, anche la pubblicazione del volume “Lavoriamo in cooperativa” presentato oggi.Si tratta di una pubblicazione ideata dall’Opc, redatta dalle Centrali cooperative congiuntamente alla Direzione Territoriale del Lavoro, con il contributo delle Organizzazioni sindacali e delle Direzioni Inps e Inail, finanziata dalla Camera di Commercio di Macerata.Fin dal titolo si comprende agevolmente come “Lavoriamo in cooperativa” miri ad essere un’agile guida operativa volta ad illustrare sinteticamente, ma compiutamente, i profili normativi e contrattuali che regolano i rapporti di lavoro nelle società cooperative, allo scopo di informare i lavoratori soci e dipendenti delle cooperative, ma anche di fornire ai disoccupati e a quanti cercano lavoro una prospettiva interessante per affrontare l’ingresso o il reinserimento nel mercato del lavoro.In particolare il volume si compone di 56 pagine e si struttura in sette sezioni di cui le prime sei espositive, articolate nello schema “domanda/risposta” per agevolare la comprensione e la conoscenza anche ai livelli più elementari di approccio, nonché un’ultima meramente informativa.Nella prima sezione “La Cooperazione” (pagg. 5-11) si sviluppa la spiegazione di che cosa sia, di quali requisiti abbia e di come sia organizzata e strutturata una società cooperativa, con gli essenziali riferimenti normativi (anche costituzionali) e storici.La seconda sezione “Tipologie contrattuali” (pagg. 12-23) illustra in forma sintetica e semplificata le principali tipologie contrattuali di lavoro: lavoro subordinato (a tempo indeterminato, a tempo determinato, part-time, intermittente), lavoro autonomo, collaborazioni coordinate e continuative, lavoro accessorio (voucher), appalto e somministrazione di lavoro.Nella terza sezione “Il rapporto di lavoro” (pagg. 24-25) viene spiegata la costituzione del rapporto di lavoro e i principali diritti e doveri.La quarta sezione “Le organizzazioni sindacali e il rapporto socio-lavoratore” (pagg. 26-28) illustra il ruolo e le funzioni del sindacato e le particolarità, anche regolatorie, del rapporto socio-lavoratore in una società cooperativa; uno spazio particolare è dedicato al fenomeno del “workers buy-out” con il quale i lavoratori già dipendenti di una azienda cessata per fallimento o posta in liquidazione possono riunirsi in cooperativa per rilevare i bei aziendali e proseguire o riavviare la produzione.Nella quinta sezione “Lavorare in sicurezza. Prevenire è meglio che rischiare” (pagg. 29-31) sono evidenziate le principali informazioni in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, con particolare riguardo alla prevenzione e protezione.La sesta sezione “Gli organismi di controllo e tutela istituzionale” (pagg. 32-38) contiene la presentazione dei compiti e delle funzioni di protezione, di controllo, di vigilanza e di tutela della DTL e degli Istituti assicuratori (Inps e Inail).L’ultima sezione a carattere informativo contiene gli allegati normativi, la legge n. 142/2001 che regola il lavoro nelle società cooperative e la proposta di legge presentata dalla Alleanza delle Cooperative Italiane (ACI, costituita da Agci, Confcooperative e Legacoop) contro le false cooperative (pagg. 39-47), e a seguire i recapiti e i contatti di tutti i componenti istituzionali e sociali dell’OPC (pagg. 48-56).In definitiva, con questa pubblicazione, l’Opc ha inteso mettere a disposizione dei lavoratori, dei disoccupati e degli operatori del territorio uno strumento agevole e maneggevole che contiene tutti gli elementi essenziali per conoscere e sperimentare il lavoro in società cooperativa.
Questa mattina, nella sala del consiglio della Camera di commercio di Macerata, si è tenuta una conferenza stampa per illustrare il percorso formativo “In volo per l’Europa”. Sono intervenuti il presidente della Camera di commercio Giuliano Bianchi, il vice presidente della provincia Paola Mariani, la responsabile dell’Area promozione della Camera di Commercio Lorenza Natali, il referente scuola del Polo Asl della provincia di Macerata Dario Matteucci, la responsabile dell’Ufficio rapporti internazionali dell’Università di Macerata Antonella Tiberi, la referente Esn per il progetto Erasmus in Schools Serena D’Amato e la dott.ssa Sabina Riatti responsabile dell'ufficio EURES della provincia di Macerata.Il Presidente ha esordito affermando che "già il nome del percorso "In volo per l'Europa" va a designare una situazione in cui insieme a tutte le istituzioni la Camera di Commercio riesce a fare questo lavoro, in un periodo di risorse limitate bisogna concentrarle tutte sui giovani. I giovani rappresentano il nostro patrimonio umano, dobbiamo concentarsi sui giovani, la mobilità è un fattore essenziale attraverso il quale i giovani capiscono e sperimentano il vero senso della libertà". Il vice presidente Mariani ha proseguito il discorso ribadendo l'entusiasmo della Camera di Commercio nell'affrontare questo percorso insieme al Laboratorio territoriale per l'Alternanza Scuola Lavoro. "La provincia di Macerata aderisce nel 2008 al progetto dopo una convenzione nell'ottica di offire agli studenti un'opportunità all'estero che permetta loro una formazione e una crescita personale che li arricchisca di un bagaglio importante.La dott.ssa Riatti ha descritto i quattro progetti formativi "Avvio d'impresa", "In volo per l'Europa", "Futuro al verde o in verde", "Futuro in digitale: l'e-commence, il web, i social" con rispettivamente 528, 1100, 204 e 316 studenti iscritti che testimoniano l'interesse forte dei giovani ai progetti. Domani la Camera di Commercio di Macerata celebra il trentennale dell'Internet day con una giornata dedicata ai temi della rete, della digitalizzazione e del loro impatto sul presente ed il futuro delle nuove generazioni. "Attraverso la rete dei partner i progetti risultano vincenti sul territorio e il Laboratorio Territoriale per l'Alternanza Scuola Lavoro registra 28.000 ragazzi iscritti che svolgono stage e laboratori formativi" ha affermato. La dott.ssa Tiberi ha sottolineato come l'Università appoggi questi tipi di progetti per favorire la ricerca e l'insegnamento nell'ottica di un Umanesimo che innova. "L'università investe fondi per far acquisire ai giovani delle competenze nel mercato globale. In particolare l'Erasmus plus permette agli studenti di acquisire competenze trasversali che i datori di lavoro cercano" ha concluso. Matteucci invece ha ribadito l'importanza dell'Erasmus già nelle prime classi della scuola superiore. "Gli studenti che ritornano dall'estero sono soddisfatti, raccontano la propria esperienza con gioia, il loro è un ritorno positivo, arricchito di nuove esperienze. Dobbiamo dare risalto ai progetti come In volo per l'Europa e fornire sempre maggiori input nell'ottica di una formazione valida" ha affermato.Infine la referente Esn per il progetto Erasmus in Schools Serena D’Amato ha descritto la propria associazione dove l'acronimo ESN sta per Erasmus Student Network ed opera in 49 sezioni in Italia e in 38 paesi europei. Successivamente ha illustrato l'attività dei suoi collaboratori che operano nelle scuole parlando con gli studenti e raccontando la propria esperienza personale all'estero. "I miei volontari sono dei veri e propri ambasciatori. Ci tengo a far capire ai giovani che far parte dell'Europa è un'opportunità, un'opportunità positiva e non negativa come ai giorni d'oggi può sembrare" ha concluso.(Foto Si.Sa.)
Nei primi due mesi del 2016 le aziende marchigiane hanno assunto 20.878 persone, -12% rispetto allo stesso periodo del 2015. La maggior parte dei neo assunti ha un contratto a termine (74%), il 20% è stato assunto con un contratto a tempo indeterminato e solo il 6% come apprendista.Le trasformazioni di contratti di apprendistato in contratti a tempo indeterminato sono state 653 (+41%). Le trasformazioni dei tempi determinati in contratti stabili ammontano a 1.735, -9% rispetto al gennaio 2015. Emerge dai dati dell'Osservatorio sul precariato dell'Inps, elaborati dall'Ires Marche. Le cessazioni di lavoro sono state 15.164 con la creazione di un saldo positivo assunzioni-cessazioni (pari a 5.714 posti di lavoro) ma solo in termini complessivi: il saldo tra assunzioni e cessazioni per i contratti a tempo indeterminato continua ad essere negativo (-1.606). Il numero di voucher venduti a gennaio e febbraio 2016 nelle Marche è di oltre 805 mila, il 36,8% in più rispetto al lo stesso periodo del 2015. (Ansa)