Economia

Landini a Piediripa: "Non si può comprare il lavoro in tabaccheria come fosse un pacchetto di sigarette"

Landini a Piediripa: "Non si può comprare il lavoro in tabaccheria come fosse un pacchetto di sigarette"

"Si sta andando sempre di più verso una frantumazione. Il mondo del lavoro è allo sbando: sembra normale ora come lavorare a condizioni nemmeno lontanamente dignitose. Se non hai lavoro è colpa tua, se ce l'hai, addirittura devi dire grazie e devi ritenerti fortunato".Con queste parole il segretario generale della Fiom Cgil Maurizio Landini ribatte con forza la campagna referendaria del sindacato riguardante un nuovo stato per i lavoratori, e lo fa a Piediripa, nella nuova sede Cgil. Insieme a lui il segretario di Macerata Daniel Taddei e Lorenzo Marconi dell'Anpi Macerata.https://www.youtube.com/watch?v=bqAEO52AzjALe firme raccolte solo a Macerata hanno superato le 5000 mentre in regione sono già a quota 25.000."Noi come sindacato non siamo esenti da errori, anzi. Riconosco le nostre colpe ma stiamo cercando di recuperare - ribadisce Landini - e per farlo abbiamo bisogno anche delle vostre firme. Tre sono i punti fondamentali per cambiare il mondo del lavoro: l'eliminazione del pagamento in voucher, perché favorisce solamente il lavoro in nero e poi, francamente, non possiamo comprare il lavoro in tabaccheria come fosse un pacchetto di sigarette; cancellazione delle leggi che impediscono di essere reintegrati in caso di licenziamento illegittimo, diritto prima tutelato dall'articolo 18, e la cancellazione delle leggi che limitano la responsabilità solidale negli appalti"."Certo che vogliamo cambiare. Il problema è come si cambia e perché. Non abbiamo nulla da mantenere. Si deve cambiare per estendere la partecipazione delle persone e garantire loro le libertà prescritte dalla costituzione".Parola d'ordine: tutela. Ma anche eguaglianza: "La tutela dei diritti fondamentali dei lavoratori è la nostra priorità ma anche l'equità di trattamento. Mi rendo conto che nello stesso posto di lavoro esistono persone con trattamenti diversi".Non solo mondo del lavoro. A Piediripa è stato trattato anche un altro argomento scottante: il referendum di ottobre al quale tutti gli italiani saranno chiamati a votare alla riforma costituzionale. Presente anche l'onorevole Ricciatti di Sinistra Ecologia e Libertà che non risparmia critiche all'attuale governo sulle modalità di azione: "Questo governo sta gravemente danneggiando la democrazia nel nostro paese, stanno minando alla base i principi fondamentali della costituzione".  

14/06/2016 08:01
Daniele Zucchini nuovo presidente degli Acconciatori di Confartigianato Macerata

Daniele Zucchini nuovo presidente degli Acconciatori di Confartigianato Macerata

Nella mattinata di oggi, in sede di Assemblea di categoria, è stato rinnovato il Direttivo Provinciale degli Acconciatori di Confartigianato Imprese Macerata.Ad essere eletto in qualità di Presidente Provinciale Acconciatori per il prossimo quadriennio è stato Daniele Zucchini, acconciatore e titolare della parrucchieria Daniele Hair Studio di Porto Potenza Picena.A ricoprire la carica di Vice – Presidente è invece Ivan Caterbetti, presidente uscente e contitolare della parrucchieria Ivan e Amleto di Monte San Giusto, mentre il nuovo Direttivo Provinciale Acconciatori risulta così composto: Berdini Romina, (Salon Relax Parrucchieri  - Corridonia), Castignani Maria, (New look - Morrovalle), Carbone Vanessa (Parrucchieria Brunella È Via Montenapoleone – Porto Potenza Picena), Galassi Igor ( Parrucchieria Igor Style – Tolentino), Vecchioli Raffaele ( Parrucchieria I Vecchioli - Macerata).<L’impegno del nostro nuovo Direttivo Acconciatori Confartigianato, avrà obiettivi molteplici – ha detto il neo – Presidente Daniele Zucchini - finalizzati a contribuire, attraverso l’Associazione, alla crescita professionale, attraverso l’apporto di un laboratorio di idee in cui gli acconciatori potranno fare proposte sulle attività da programmare, ed al presidio sulle tematiche di interesse. Grazie all’apporto ed alla collaborazione dei professionisti del Direttivo ed al sostegno della Confartigianato, nostro obiettivo è quindi quello di impegnarci con entusiasmo in favore della categoria, per aiutarla ad essere sempre più competitiva ed all’avanguardia>.Dopo il positivo riscontro ottenuto con l’attività formativa sulla gestione dei social network per le imprese del benessere, prossimo impegno del gruppo acconciatori sarà la partecipazione all’evento “ notte dell’ Opera”, festa dell’opera lirica maceratese in programma il prossimo 4 agosto che vedrà anche quest’anno gli acconciatori e le estetiste di Confartigianato esibirsi in performance artistiche “ open air”.

13/06/2016 13:54
Sabato a Civitanova evento al Biondini Store: ospite la designer Chiara Passa

Sabato a Civitanova evento al Biondini Store: ospite la designer Chiara Passa

Anche quest’anno il negozio di gioielli Biondini Store di Elisabetta Del Gobbo ed Anna Marcelletti ospiterà la designer di gioielli Chiara Passa, giovane architetto autodidatta con un innato senso estetico.Biondini Store, con i suoi gioielli di nicchia, rappresenta un concetto metropolitano tra arte, tendenza e moda, e le sue vetrine sono la testimonianza di un negozio che fa continua ricerca.L'appuntamento è per sabato 11 giugno alle ore 17 in via Conchiglia 102 a Civitanova, per presentare i gioielli di Chiara BCN e ospitare Alice Catena con i suoi cappelli Montegallo Hats.

10/06/2016 12:52
Cristiano Portas lascia Arena International

Cristiano Portas lascia Arena International

Cristiano Portas non è più l'amministratore delegato di Arena. Dopo sedici anni, lo storico dirigente dell'azienda di Tolentino passa la mano e, come sottolinea la Gazzetta dello Sport, "esce da vincente: i fatturati degli ultimi 4 anni sono sempre più solidi"."Ora Arena international fa i conti con la clamorosa uscita di cena di Cristiano Portas" scrive Stefano Arcobelli "il leader per non dire l’amministratore delegato e tutto quanto significa essere l’uomo che rappresenta il brand, stringe accordi, decide con il suo modo di fare a volte colorito ma che lo ha reso simpatico a tutti. Un carisma a prova di umanità, il classico uomo che diventa la faccia stessa del brand: ci sono situazioni che non si possono neanche spiegare per dire cosa è stato Portas per Arena. Cristiano dopo 16 anni passa la mano: vedremo presto l’orientamento degli azionisti che dovrebbero pescare un manager esterno, o che provenga da un altro ambiente"."Sono state emozioni se non lacrime a Tolentino per Portas che lascia il timone: quel Portas che ha vissuto tutte le vittorie del ciclo azzurro, ha fronteggiato la concorrenza e portato Arena a diventare il primo riferimento mondiale per i costumi nel nuoto. Nel suo studio teneva un mega poster di Filippo Magnini come simbolo dei suoi campioni ideali; le sue battute ed il suo entusiasmo non sono mai mancati".

09/06/2016 13:31
Conceria del Chienti, un nuovo progetto di studi e sviluppo pelli insieme a Unicam

Conceria del Chienti, un nuovo progetto di studi e sviluppo pelli insieme a Unicam

La Conceria del Chienti di Tolentino, con la collaborazione dell’Università degli studi di Camerino, inaugurerà a luglio un nuovo centro di studi e sviluppo pelli.A dare l’annuncio del nuovo polo innovativo è l’AD Marco Luppa, il quale ha spiegato come, la Conceria del Chienti controllata dalla cinese Jihua Group Corporation, abbia potuto investire in un potenziale tecnico grazie anche al contributo dei cinesi, oltre 10 milioni di euro, che, come dichiarato dallo stesso AD “Non sono predatori e non seguono il modello americano di massimizzazione immediata dei profitti. Preferiscono investire non solo sul prodotto ma anche sulle persone e non amano il mordi e fuggi”.Il gruppo cinese Jihua Group Corporation ha un fatturato di oltre 30 miliardi di euro e detiene circa l’85% delle conceria marchigiana, secondo Luppa “È significativo che un gigante economico venga a finanziare un’impresa familiare con una cooperativa di lavoratori. Se le nostre aziende riuscissero ad aprirsi a queste opportunità, le possibilità di sviluppo sarebbero infinite sia per i mercati che per la finanza”. La JH Conceria del Chienti è un caso di investimento cinese che sta avendo successo rappresentando un esempio di internazionalizzazione che punta al mantenimento della produzione in loco.La presentazione del nuovo progetto di studi e sviluppo pelli è avvenuto durante la conferenza stampa per la China Goes Global, la principale conferenza mondiale sui temi della globalizzazione cinese che si terrà a Macerata il 26 e il 27 luglio, in collaborazione con l’Istituto Matteo Ricci dell’Università degli studi di Macerata.

09/06/2016 13:06
Si forma una cordata di 15 BCC virtuose

Si forma una cordata di 15 BCC virtuose

15 Banche di Credito Cooperativo italiane, tra cui anche quella di Civitanova Marche e Montecosaro, tutte con virtuosi dati patrimoniali e di stabilità.Un’autentica cordata che alza la voce e, forte di numeri e dati di assoluta rilevanza (156 sportelli complessivi, 1107 dipendenti, fondi propri per 709 milioni di euro, attivo totale di bilancio di 8,8 miliardi di euro, raccolta diretta di 6,5 miliardi, impieghi per 4,5 miliardi, utili netti 2015 di 36 milioni ed un TCR medio del 17,1%), chiede la corretta applicazione della recente riforma del Credito Cooperativo, auspica la creazione di almeno due Capogruppo e respinge una eventuale applicazione che porti a trasformare le BCC in semplici sportelli al servizio d un’unica Capogruppo centrale.Dalla provincia di Brescia a quella di Salerno, da Caltanisetta a Viterbo, e poi Pisa, Venezia, Taranto, Livorno, Bari e così via fino alla marchigiana Bcc di Civitanova, i firmatari del documento auspicano la nascita di un secondo Gruppo Bancario Cooperativo. “L’appello – si legge nel documento congiunto delle 15 consorelle – è rivolto al Parlamento,affinché voglia tutelare il Credito Cooperativo contro una inesatta applicazione della filosofia dellariforma che porti a trasformare le BCC in semplici sportelli al servizio della Capogruppo centrale; alla Banca d'Italia affinché voglia dettare norme precise sulla composizione qualitativa degli Organi di governo delle BCC e soprattutto della capogruppo, affinché non si applichi il manuale Cencelli del credito cooperativo; agli Amministratori delle BCC affinché prendano coscienza dello scippo che si sta perpetrando ai danni delle economie locali e del modello di business delle BCC da cooperative autonome a sportelli di una capogruppo; alle BCC affinché prendano atto che da questa situazione si esce solo creando una seconda Capogruppo in grado di realizzare competitività ed efficienza nel rispetto della sana e prudente gestione.Il mercato si regge sulla concorrenza non sul monopolio. Chi dice il contrario è in malafede. Nè Banca d&#39;Italia né il Ministro Padoan hanno mai parlato di gruppo unico”. Altre BCC possono aderire liberamente a questo appello, comunicando la loro adesione alle banche firmatarie dell’appello.Una missiva è già partita, indirizzata a tutte le BCC italiane, per informarle di questa iniziativa e sensibilizzarle nei confronti delle questioni sollevate dalle 15 consorelle. “Premesso – continua il documento - che siamo tutti preoccupati dal fatto che, se questa riforma non viene bene sviluppata, ci porterà solo problemi come ad esempio: compressione dell'autonomia con perdita di creatività cooperativa; costi eccessivi del sistema cooperativo; perdita dell'immagine localistica delle BCC sul territorio; perdita di redditività delle singole aziende.Per evitare danni maggiori, che potrebbero compromettere la stabilità del sistema, noi chiediamo semplicemente che vi sia un cambio di mentalità della classe dirigente, come ha chiesto di recente anche il Ministro Padoan, e che vi sia un "periodico ricambio degli amministratori", cosa ben lontana da quello che si va prefigurando, in modo molto autoreferenziale; che vi sia una concreta autonomia per le BCC che finora hanno fatto bene e non hanno mostrato alcuna criticità, soprattutto nella governance e negli indici di rischio. Dovranno poter continuare a "coniugare autonomia e responsabilità", come diceva don Luigi Sturzo; che vi siano alla guida dellaCapogruppo solo persone che provengano dalle BCC senza criticità, altrimenti diamo un pessimo segnale ai mercati e alla logica della meritocrazia.Inoltre la capogruppo deve rappresentare solo delle opportunità per tutti: per migliorare i bilanci, per avere più redditività ma non deve assolutamente essere, anche velatamente, una camicia di forza o un commissariamento per chi produce buoni risultati in termini di redditività e di basso rischio creditizio, altrimenti anziché progredire avremo il risultato opposto. L'entusiasmo è il vero motore della crescita economica. I primi passi di questa riforma stanno purtroppo togliendo entusiasmo e certezze al mondo del credito cooperativo. Non vorremmo veder scomparire il credito cooperativo inteso come piccole repubbliche del credito disseminate sul territorio e amate dalla clientela, a tutto vantaggio di un credito stile industriale. Questo andrebbe al di là delle intenzioni del legislatore che ha sempre affermato che l'opera delle BCC è preziosa e tutte le dichiarazioni dei Partiti in Parlamento sono state positive sul credito cooperativo ed hanno auspicato la continuazione della nostra preziosa opera mutualistica al servizio delle comunità locali.I firmatari sono:Presidente e Direttore - BCC di Aquara (SA)Presidente e Direttore - BCC Monte Pruno (SA)Presidente e Direttore - BCC di Buonabitacolo (SA)Presidente e Direttore - BCC di Civitanova (MC)Presidente e Direttore - BCC di ViterboPresidente e Direttore - CRA Borgo S. Giacomo (BS)Presidente e Direttore - BCC di S. Marzano di TarantoPresidente e Direttore - BCC di Pisa e Fornacette (PI)Presidente e Direttore - BCC Marcon - VeneziaPresidente e Direttore - BCC di Regalbuto (EN)Presidente e Direttore - BCC di Mazzarino (CL)Presidente e Direttore - BCC di Monopoli (BA)Presidente e Direttore - BCC Credito Etneo CataniaPresidente e Direttore - BCC Castagneto Carducci (LI)Presidente e Direttore - BCC di Messina 

08/06/2016 16:15
Fusione delle Camere di Commercio, Bianchi: "La Regione ci dica cosa intende fare"

Fusione delle Camere di Commercio, Bianchi: "La Regione ci dica cosa intende fare"

Il presidente della Camera di commercio di Macerata Giuliano Bianchi torna ad intervenire in merito al nuovo assetto degli Enti camerali delle Marche.“L’intesa iniziale – chiarisce Giuliano Bianchi - era quella di procedere prima ad unificare le cinque Aziende speciali per l’internazionalizzazione. Ed infatti è auspicio comune partire con una sola “Azienda unica per l’internazionalizzazione” delle Marche. Ma anche qui siamo di fronte a realtà molto diverse e che svolgono, pur nello stesso ambito, servizi diversi, con Aziende speciali che per questo scopo operano esclusivamente con le forze camerali ed altre che hanno diversi dipendenti. E’ difficile mettere insieme queste realtà così variegate, anche perché chi non ha dipendenti sicuramente farà meno servizi di chi ne ha diversi: si tratta di decidere, rispetto alle cinque realtà ora esistenti, come ci si “ricompone” e chi paga chi e cosa”.Per quanto riguarda le Camere ci sono novità dell’ultima ora?“Come ho già detto il nostro Consiglio ha deliberato la fusione cosiddetta “Marche sud” addirittura ai tempi della precedente Giunta regionale Spacca; ora la nuova Giunta Ceriscioli, su spinta dell’assessore Bora, vorrebbe qualcosa di diverso. Noi maceratesi restiamo quindi in attesa di capire, sulla base però di un atto formale, la volontà della Regione: quale sia il progetto che la anima per il futuro ruolo del sistema camerale, gli impegni ed i compiti tecnici ed economici reciproci. A questo proposito ritengo essenziale che sia i componenti del Consiglio camerale che tutto il nostro personale abbiano il diritto di conoscere e condividere i propri destini lavorativi ed aderire o meno a determinate scelte. Certamente i primi segnali di attenzione che la Regione, nel proprio bilancio, sembra voler dedicare all’internazionalizzazione appaiono contraddittori e non certo incoraggianti”.Presidente, nelle altre Regioni cosa succede?“Da quel che mi risulta non esistono Regioni che siano intervenute a qualunque titolo sul rispettivo sistema camerale regionale. Ad oggi solo nelle Regioni composte da due sole province si è scelta la Camera unica regionale: in Umbria, Basilicata e Molise. Ma il problema vero di una Camera unica regionale è soprattutto quello di “allontanarsi” troppo dal territorio, di perderne alcuni contorni e le specificità: sono anni che gli studiosi ci dicono di vedere nel territorio il simbolo di uno sviluppo sostenibile, a misura d’uomo, capace di competere mettendo a fattor comune le sue molteplici opportunità; io condivido queste tesi e in questo senso la Camera maceratese ha sempre operato”.

08/06/2016 07:29
Un “mundialito” di calcio e… tanta solidarietà - FOTO E VIDEO

Un “mundialito” di calcio e… tanta solidarietà - FOTO E VIDEO

Una mattinata per non dimenticare, e per sottolineare anche la vicinanza ai temi della solidarietà e del volontariato.L’A.Ma.Down di Porto Potenza (Associazione Marchigiana Persone Down) ha organizzato  per domenica prossima, 12 giugno, una mattinata tutta dedicata al ricordo di tre vite di Porto Potenza troppo presto spezzate da un destino tremendo: Alessia Bianchini, Francesco Angeloni e Silvia Tinarelli.E ha deciso di farlo bissando quanto già organizzato con successo negli ultimi due anni, ovvero attraverso un “Mundialito di calcio” presso lo Stadio Comunale di Porto Potenza Picena che vedrà in campo tanti giocatori, chi più bravo e chi molto meno, ma tutti nel perfetto spirito dell’iniziativa: mettersi in gioco per gli altri.In campo scenderanno le “Vecchie glorie del Porto Potenza Calcio” (che hanno trionfato nelle prime due edizioni), i “Commercialisti dell’Ordine di Macerata-Camerino”, l’“Ospedale di Civitanova Marche” e la formazione della “BCC di Civitanova Marche e Montecosaro”.E proprio presso la sede della BCC civitanovese, questa mattina, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’evento del prossimo 12 giugno.D’altronde quella tra l’Istituto di credito e l’Associazione portopotentina è una collaborazione importante e iniziata già nei mesi scorsi quando il Trust per la vita “Carla Pepi”, fondo sostenuto dalle elargizioni della BCC di Civitanova Marche e Montecosaro, ha donato all’Associazione A.Ma.Down di Porto Potenza Picena una somma (15 mila euro, ndr) a supporto e sostegno della propria meritoria attività.“Con questa iniziativa – ha detto in conferenza stampa il Presidente A.Ma.Down Enrico De Conciliis – intendiamo sia ricordare le tre vite prematuramente spezzate di Alessia Bianchini, Francesco Angeloni e Silvia Tinarelli che sensibilizzare e informare la cittadinanza nei confronti della sindrome di down. Noi diciamo sempre che ci sono i “Down” e i “non Down” ”.“Importante ricordare Francesca, Alessio e Silvia, tre giovani che hanno lasciato un grande ricordo nella nostra comunità”, ha aggiunto il Sindaco di Potenza Picena Francesco Acquaroli.“Siamo vicini alle realtà che svolgono attività importanti per il territorio, come nel caso di A.Ma.Down – ha detto Fabio Di Crescenzo, Vice Direttore Generale della BCC di Civitanova Marche e Montecosaro – è fondamentale aiutare le famiglie affinché trovino la forza, il sostegno e le opportunità per uscire da quel guscio di isolamento in cui rischiano di venirsi a trovare”.Intervenuti anche Giuseppe Beruschi, in rappresentanza dell’Ordine dei Commercialisti di Macerata-Camerino, Giuseppe Marcantoni, in rappresentanza delle Vecchie Glorie di Porto Potenza e Giuseppe Mecozzi per l’Ospedale.Sorta poco più di 2 anni fa dall’intuizione dell’infaticabile Presidente, il Dottor Enrico de Conciliis, A.Ma.Down si è già messa in evidenza per un’attività complessiva di grande spessore sociale, continuità e utilità non solo per i ragazzi affetti da sindrome di Down ma anche per le loro famiglia.Tantissime le attività con finalità ludica e terapeutica che i soci di A.Ma.Down svolgono per essere il più vicino possibile ai ragazzini e ragazzine con sindrome di Down, cercando di realizzare la massima inclusione possibile con il loro contesto sociale.Per tornare all’evento di domenica, il “Mundialito” vedrà affrontarsi le Vecchie Glorie contro i Commercialisti e la BCC di Civitanova contro l’Ospedale.Le due vincitrici si contenderanno la finalissima. Tutti sono invitati allo Stadio per un evento dall’ingresso libero. L’attività di A.Ma.DownSorta poco più di 2 anni, A.Ma.Down si è già messa in evidenza per un grande attivismo.Lezioni di judo adattato tenute dall'Alfa Judo di Civitanova Marche, presso la loro sede e di pet-therapy con specialisti del settore; pomeriggi di clownterapia in collaborazione con i clowns-dottori de “Il Baule dei Sogni onlus” di Ancona, che si svolgono presso i locali della Fondazione Divina Provvidenza di Porto Potenza, ove si trova anche la sede operativa di A.Ma.Down; il laboratorio di lettura “Ama-la-lettura” quale progetto di inclusione e socializzazione di tutti i bambini con e senza sindrome di Down, in collaborazione con il personale della Biblioteca Comunale “D. Campana” di Potenza Picena.Tutti interventi specialistici, seguiti da tecnici del settore.Attivate anche lezioni di golf per diversamente abili, presso il Torrenova Golf Club di Porto Potenza Picena, in collaborazione con l’istruttore portopotentino Michele Emili.A settembre, poi, inizierà la collaborazione con l'Anffas di Civitanova Marche per i laboratori individuali di autonomia personale e di ausilioteca.Tra le iniziative, anche le letture integrate in spiaggia tra bambini Down e non, tenute presso lo stabilimento balneare Solero di Porto Potenza, quale progetto estivo, già svoltosi nelle due ultime stagioni, sempre in collaborazione con il personale della Biblioteca di Potenza Picena.Non sono mancati, poi, eventi maggiormente a carattere divulgativo ma altrettanto preziosi nell’obiettivo della sensibilizzazione, conoscenza e informazione ma anche in un’ottica ludica per i ragazzi. Tra questi il bellissimo “Mundialito”, divertente torneo di calcio tra varie squadre (avvocati, commercialisti, giornalisti, medici, la squadra di “vecchie glorie” del Porto Potenza Calcio, e altre ancora) messe in piedi appositamente per l’occasione con la sensibilità dei diretti interessati, e il convegno informativo organizzato in collaborazione con l’Istituto di Riabilitazione Santo Stefano di Porto Potenza Picena presso l’auditorium della stessa struttura.Molto importante, poi, il progetto rivolto a tutta la comunità, ideato dal Dottor de Conciliis e promosso da A.Ma.Down, di fare di Porto Potenza una cittadina cardioprotetta. Un progetto-pilota a livello nazionale e che vedrà la cittadina rivierasca coperta da un punto di vista della presenza di defibrillatori semiautomatici che verranno dislocati in punti strategici della cittadina in modo tale da consentire, in caso di necessità, primi interventi tempestivi, in attesa dell’arrivo sul posto dei sanitari.https://www.youtube.com/watch?v=-CzXG0NkTRM    

07/06/2016 17:08
Utili redistribuiti ai lavoratori: innovativo accordo tra Rsu e Nuova Simonelli

Utili redistribuiti ai lavoratori: innovativo accordo tra Rsu e Nuova Simonelli

Un innovativo accordo sindacale è stato presentato questa mattina, nella sede della Cgil dal segretario generale provinciale Daniel Taddei e da Carlo Cesca, segretario della Fiom.I due esponenti sindacali hanno illustrato un importante e innovativo accordo aziendale sottoscritto tra la Nuova Simonelli e la Rsu. Taddei e Cesca hanno colto l'occasione anche per far conoscere l'introduzione di un nuovo strumento paritetico di coinvolgimento dei lavoratori nell'organizzazione del lavoro."Siamo contenti - ha esordito Cesca - di poter illustrare un significativo quanto innovativo accordo aziendale tra la Rsu e la Nuova Simonelli. L'accordo prevede una redistribuzione degli utili anche a favore dei lavoratori. Oltre agli indubbi vantaggi di ordine economico, i lavoratori potranno discutere dell'andamento del processo produttivo attraverso tavoli paritetici nei quali, di concerto con l'azienda, si potranno esaminare le rispettive esigenze. Tutti i lavoratori, tanto quelli assunti attraverso le agenzie interinali sia quelli assunti direttamente dalla Nuova Simonelli, potranno ricevere un premio di produzione di 2000 euro (più 500 di bonus) in presenza di prestazioni di elevata qualità. Con l'istituzione di questo premio - ha proseguito Cesca - vogliamo dare una certezza anche ai ragazzi assunti per un breve periodo, così che possano sentirsi parte di un azienda e di un gruppo che trova vantaggioso includerli. Il premio si basa principalmente sulla qualità del prodotto che  Rsu e azienda controlleranno in maniera periodica. Crediamo che in questa maniera - ha concluso Cesca - si possa aprire un nuovo scenario, nel quale i lavoratori partecipano fattivamente all'organizzazione del lavoro, riducendo al contempo la filiera gerarchica".Taddei, nel suo intervento, ha ribadito l'importanza di questo accordo aziendale sottolineando come: "sia davvero molto importante ai fini delle relazioni sindacali. Il confronto onesto fra l'azienda e i lavoratori è finalizzato soprattutto a migliorare le condizioni di lavoro e va dato atto all'azienda di essersi resa disponibile ad affrontare tematiche concrete.D'altronde, in un ambiente dove si lavora bene e c'è dialogo, i benefici sono alla portata di tutti. Il premio sarà, tuttavia, riconosciuto solo se aumenterà il fatturato e diminuiranno i resi. La costituzione del tavolo paritetico è innovativa in quanto la rappresentanza sindacale unitaria e l'azienda hanno stabilito di effettuare insieme delle verifiche con una frequenza di almeno due-tre incontri annui. L'auspicio di tutti - ha terminato Taddei - è che si riescano a fare accordi integrativi per offrire migliori strumenti competitivi. Il premio verrà inoltre riconosciuto tenendo conto anche delle assenze dei lavoratori, esclusi ricoveri e convalescenze". 

03/06/2016 13:41
Il Governatore Visco sulla nuova legge di riforma delle BCC e sul ruolo delle Federazioni

Il Governatore Visco sulla nuova legge di riforma delle BCC e sul ruolo delle Federazioni

Marco Bindelli, Vice Presidente della BCC di Civitanova Marche e Montecosaro e consigliere delegato ai rapporti con il Movimento del Credito Cooperativo, interviene a seguito delle recenti parole del Governatore Ignazio Visco sulla nuova legge di riforma delle BCC e sul ruolo delle Federazioni“Nelle considerazioni finali della relazione annuale, anno 2015 – centoventiduesimo esercizio, che per la prima volta non si è svolta in coincidenza con l’Assemblea dei Partecipanti dell’Istituto di via Nazionale, il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, ha fornito un importante monito alla componente associativa del credito cooperativo.Che la critica fosse importante (e forse inaspettata) lo si rileva dalla celerità con la quale l’ufficio stampa di Federcasse si è apprestato ad inviare ai giornalisti il comunicato stampa con cui difende la storia e l’operato delle Federazioni e puntualizza le funzioni del contratto di coesione previsto dalla nuova legge n. 49/2016, che ha convertito con modifiche il d.l. n. 18/2016, contenente la riforma delle BCC.Ecco cosa ha detto Ignazio Visco dopo aver trattato dei vantaggi della riforma delle banche popolari approvata lo scorso anno: “È necessario – ha detto Visco - dare al più presto piena attuazione alla riforma delle banche di credito cooperativo, condizione indispensabile per rafforzare il comparto e aggiornare il modello di attività a tecnologie e mercati in evoluzione. La Banca d’Italia emanerà in tempi rapidi la normativa secondaria, in coordinamento con la BCE; ci attendiamo un’attuazione altrettanto veloce da parte del sistema. Nel definire l’assetto di gruppo e i rapporti tra le varie componenti, occorre seguire logiche strettamente industriali, mediante un patto di coesione che dia effettivi poteri di governo alla capogruppo, e perseguire con determinazione razionalizzazioni e guadagni di efficienza. La componente associativa può mantenere un ruolo di rappresentanza a livello nazionale e territoriale, senza indebite interferenze sulla pianificazione strategica, sulla gestione operativa e sulle funzioni di controllo del gruppo”.In sostanza, il Governatore di Bankitalia, in riferimento alla riforma della BCC, ha affermato chiaramente che il futuro ruolo delle Federazioni (nazionale e regionali) non potrà che essere di pura rappresentanza (al pari dell’Abi o di Confindustria) e, soprattutto, che non saranno ammesse indebite interferenze delle stesse nell’attività di direzione e coordinamento che la capogruppo eserciterà sulle BCC.Non solo, pur essendo ovvio e scontato in base a quanto previsto dal nuovo art. 37-bis del Testo Unico Bancario (TUB) introdotto dalla nuova legge di riforma del credito cooperativo, Visco ha sentito la necessità di specificare che il processo di costituzione del Gruppo Bancario Cooperativo (GBC) o dei GBC dovrà seguire logiche prettamente industriali tese alla ricerca di razionalizzazioni ed efficienze, facendo intendere chiaramente che non saranno ammesse quelle logiche che, sino ad oggi, hanno spesso caratterizzato il sistema cooperativo.La stessa necessità di puntualizzare la funzione del patto di coesione, ben definita dall’art. 37-bis, comma 3, lett. b, punto 1, del TUB, denota la volontà di porre fine a quel tentativo che si sta attuando di far credere alle Banche di Credito Cooperativo che l’autonomia resterà invariata a seguito dell’adesione ad un GBC.Il contratto di coesione rappresenta lo strumento in base al quale la capogruppo eserciterà il proprio potere nei confronti delle BCC e, in particolare, la propria attività di direzione e coordinamento. Anche per le BCC virtuose la capogruppo fisserà i medesimi indirizzi strategici ed obiettivi operativi previsti per le altre BCC aderenti al gruppo, mentre, relativamente agli altri poteri (diversi da indirizzi strategici ed obiettivi operativi) dovrebbe prevedersi un’applicazione proporzionata alla rischiosità delle banche aderenti.A questo punto, è auspicabile che, oltre alla costituzione di almeno due gruppi, con i decreti attuativi, la cui emanazione è stata annunciata in tempi brevi ed in coordinamento con la BCE, l’organo di vigilanza possa incidere anche sull’elemento più importante per il successo della nuova riforma e dell’intero sistema di credito cooperativo: la governance della capogruppo!

02/06/2016 12:19
"Bankitalia non ha saputo valutare la situazione di Banca Marche": in arrivo la relazione della Commissione di indagine

"Bankitalia non ha saputo valutare la situazione di Banca Marche": in arrivo la relazione della Commissione di indagine

Le cause che hanno portato Banca Marche allo stato di insolvenza sono ''molteplici e diffuse'', ma una delle criticità ''è stata rappresentata dalle filiere di controllo istituzionale, vale a dire l'attività svolta sia dalla Banca d'Italia che dalla Consob, rispetto alla quale non può non rilevarsi uno scarto fra risultanze istruttorie e la realtà che si è poi drammaticamente verificata''. Lo scrive la Commissione di indagine istituita dal Consiglio regionale il 18 febbraio, e presieduta da Mirco Carloni, nella sua Relazione finale. Un testo di 67 pagine, con grafici e tabelle, che non risparmia nessuno, a partire dai vertici del sistema bancario italiano, passando per le Fondazioni ex proprietarie di BM e gli ex dirigenti. Molti dei quali, a cominciare dal vecchio Dg Massimo Bianconi, sono indagati a vario titolo dalla procura della Repubblica di Ancona. La relazione, approvata il 24 maggio scorso, verrà presentata ufficialmente il 3 giugno e discussa in Aula il 7 giugno. L'Ansa ne ha potuto prendere visione in anticipo: il quadro che ne emerge offre molti spunti di riflessione.Banca Marche, prima commissariata per 28 mesi, poi quasi 'salvata' da Fonspa se la Commissione Ue non si fosse messa di traverso, infine messa in liquidazione coatta dal Governo Renzi nel novembre 2015, è una ferita aperta per il territorio: con la risoluzione dell'istituto si sono persi 1,5 miliardi di investimenti, ricorda la Commissione, ''di cui circa 400 milioni per le Fondazioni di Pesaro, Macerata e Jesi, una perdita di risparmi per circa 43 mila piccoli azionisti che ammonta a più di mezzo miliardo di euro, e un altro mezzo miliardo per un migliaio di obbligazionisti subordinati''. Le responsabilità penali verranno accertate, ma ci sono defaillance sistemiche, carenze di visione strategica, su cui la Commissione punta il dito. Ad esempio la questione Fonspa, che, sostiene la relazione, ''ha contribuito ad aggravare la situazione di Banca Marche''. La vicenda Fonspa ha costretto BM ''a corrispondere gli interessi: si è concentrato il rischio verso una sola controparte, e nel momento in cui il credito Fonspa non è stato rimborsato'', si sono verificati ''danni reputazionali ingenti, provocando una perdita di liquidità molto rilevante''. I commissari di Bankitalia ''avrebbero dovuto piuttosto provvedere per tempo a far fronte alla scadenza dei pronti contro termine relativi al prestito Fonspa''. Ma c'è di più. Banca d'Italia forse ''non è stata in grado di valutare pienamente la situazione tecnica di BM, pur avendola ispezionata in molteplici occasioni''.Già nell'esercizio 2011 di BM (che si era chiuso con un utile netto di 135 milioni), i crediti deteriorati erano schizzati a 1.708 milioni (+28,9%). Il 28 dicembre 2011 Banca d'Italia attesta però una situazione tecnica adeguata, e ''non solleva alcun elemento di allarme oggettivo'', né ritiene di dover ''bloccare l'azione della Consob'', che sta preparando il prospetto informativo sull'aumento di capitale da 180 milioni di euro, che si concluderà nei primi mesi del 2012. Eppure nelle sue ispezioni, a partire dal 2010, l'organo di Vigilanza aveva a più riprese individuato carenze nella governance di BM, rischi creditizi elevati, scarsa incisività del collegio sindacale, tanto da arrivare a sanzionare 17 amministratori e sindaci di BM: ciononostante, all'epoca valuta che non ci sono ragioni per stoppare l'aumento di capitale. Un passaggio delle Considerazioni finali la Commissione lo riserva poi ad un presunto ''eccesso di accantonamenti'', che avrebbe creato le condizioni per il commissariamento di BM. Bacchettate infine alle Fondazioni che controllavano il 56% di Banca Marche. Nel 2008 dissero no alle offerte vincolati di Credit Agricole e Banca Popolare dell'Emilia Romagna, che volevano acquisire il controllo di BM. Credit aveva messo sul piatto 2,3 miliardi, la banca emiliana 2,6 miliardi. Soldi 'cash' che le Fondazioni rifiutarono, per proseguire ''da sole''.(Ansa)

02/06/2016 07:51
Bianchi sulla fusione delle Camere di Commercio: "Non accetteremo penalizzazioni del territorio maceratese"

Bianchi sulla fusione delle Camere di Commercio: "Non accetteremo penalizzazioni del territorio maceratese"

Riceviamo una nota da Giuliano Bianchi, presidente della Camera di Commercio di Macerata:Sul problema delle fusioni delle Camere di commercio delle Marche noi presidenti ci eravamo ripromessi di non intervenire più sulla stampa in attesa che uscissero i decreti di attuazione della riforma.Visto che ormai tutti, chi più chi meno, stanno intervenendo e prendendo posizione rispetto al progetto di una Camera unica o di due Camere nel sistema camerale marchigiano, mi piace ricordare che la Camera di Commercio di Macerata, già nel dicembre 2014, con il voto unanime del suo Consiglio Camerale ha deliberato l’adesione alla decisione assunta e ribadita dell’Unione Regionale che indicava come soluzione una Camera di commercio per il nord delle Marche e una Camera di commercio per il sud.Macerata ha cioè già deciso da tempo per le due Camere e lo ha fatto secondo quanto era stato deliberato ed approvato in sede di Unione Regionale. Dirò di più, non solo abbiamo deliberato ma abbiamo già inviato a chi di competenza tutti i documenti richiesti e quindi da gennaio 2015 essi sono già al MISE, all’Unione Nazionale delle Camere di Commercio ed alla Regione Marche. E questo fatto è già noto a Roma dove infatti siamo inseriti nell’elenco delle Camere “in corso di fusione”.Quella decisione fu assunta perché volevamo fare in fretta e perché l’Ente Camerale è un Ente con “autonomia funzionale” (come, altro esempio, sono le Università) e quindi, come la stessa parola  spiega, nella nostra autonomia spettava al Consiglio Camerale fare la scelta e Macerata ha fatto la sua da ormai 18 mesi.Durante questo lungo periodo, purtroppo, nessun’altra Camera ha assunto decisioni analoghe alle nostre ed è intervenuto nel dibattito in corso anche l’Ente Regione che invece propenderebbe, così si è espresso il Consiglio Regionale a stragrande maggioranza, per un'unica Camera regionale.  Da parte mia, chiarita la posizione maceratese, vorrei comunque far presente che non è una scelta facile quella delle fusioni perché si tratta di mettere insieme Enti  che hanno  storie diverse (la Camera di Macerata ha ormai 205 anni), economie territoriali diverse, patrimoni diversi, numeri diversi di dipendenti, sedi diverse, modalità operative diverse nella promozione dei rispettivi territori: con le fusioni si rischia di penalizzare alcuni territori a scapito di altri, penalizzando, come spesso succede in Italia, chi è stato spesso più previdente e maggiormente attento ai segnali di futuro. Una cosa è certa, come amministratore farei molta fatica ad accettare scelte che potrebbero penalizzare la nostra Camera e l’intero territorio maceratese.

31/05/2016 16:25
"Chi l'ha visto?": verso la sparizione del ceto medio italiano

"Chi l'ha visto?": verso la sparizione del ceto medio italiano

di Jacopo TassoLa fiducia verso il futuro economico e sociale italiano sta pian piano svanendo e l’ottimismo si raffredda.Nonostante i governi cerchino di rassicurarci guardando a ogni minimo cambiamento percentuale positivo e a lievi miglioramenti dell’economia e del mercato del lavoro, il clima e il morale degli italiani non è sicuramente sereno.Lo testimoniano infatti i dati dei sondaggi della Demos-Coop sulla percezione sociale che i cittadini hanno di loro stessi e sulle speranze verso il futuro. Due italiani su tre affermano che "è inutile fare progetti per sé e per la propria famiglia poiché il futuro è incerto e pieno di rischi”.Negli anni precedenti questo pensiero accomunava il 55% degli italiani, oggi invece la percentuale è più alta di ben 7 punti.Ci siamo abituati e rassegnati al corso della storia, il nostro tempo non è di ribellione, ma di delusione e di rassegnazione per quella che sembra una situazione immutabile anche se ovviamente non di nostro gradimento. Un altro dato è la consapevolezza della perdita di posizione sociale: lo scivolamento nella scala di classe. Nel 2006 coloro che si identificavano con il ceto medio erano il 60%, invece oggi la metà degli italiani (54%) ritiene di far parte di una classe sociale medio-bassa, quando nel 2011 la percentuale era di 12 punti inferiore. Questa tendenza è in crescita, e,  allo stesso tempo, diminuisce il numero di coloro che si identificano nella fascia media, oggi pari al 39% della popolazione mentre solo l’anno scorso si attestava al 45%.I numeri poi aumentano quando si analizza la situazione economico-sociale di coloro che già si attestavano sulla zona medio-bassa, cioè pensionati e operai. Tra loro la percezione di scivolamento sociale è aumentata del 17% negli ultimi anni fino ad arrivare al 65%. Due operai su tra si sentono ai margini della struttura sociale, quasi ai livelli della rivoluzione industriale.Le cause di questo fenomeno sono sicuramente molte e varie, ma quella forse più importante è la mutata distribuzione della ricchezza negli ultimi anni. Nel nostro Paese, osserva l'Ocse, l'1% della popolazione detiene il 14,3% della ricchezza nazionale netta: il triplo rispetto al 40% più povero che possiede appena il 4,9%.L'avvento della crisi economica ha peggiorato soltanto la situazione. A farne le spese sono stati principalmente le fasce medio-basse e basse della società. Nel periodo compreso tra il 2007 e il 2011, infatti, la perdita di reddito disponibile è stata più marcata per il 10% più povero della popolazione rispetto al 10% più ricco (- 4% contro - 1%). Nei sei anni della crisi economica, si è verificato un aumento della percentuale di famiglie che si trovano al di sotto della soglia di povertà passata dal 18 al 25%. Ad oggi sono 15 milioni le persone che si trovano in questa condizione. Erano 11 milioni, prima della crisi.La mancanza di speranza e di prospettive future, unite ad una più pragmatica diminuzione della ricchezza delle famiglie, fa si che il morale degli italiani  non possa far altro che essere tendente al pessimismo. La frattura di classe percepita che tenderà ad aumentare e l’immutabile fenomeno per cui i ricchi saranno sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri genera il clima delusione e rassegnazione generale in cui verte il paese e, nonostante tutto, non sembra esserci ombra di ribellione poiché tutto sommato si sopravvive ancora abbastanza bene. Pratichiamo "l'arte di arrangiarsi", della quale, in Italia, siamo tutti maestri, tuttavia, il problema esiste e tenderà a riprodursi fino a divenire patologico.D'altronde, si tratta di una tendenza diffusa, non solo in Italia.Come mostra il conflitto sociale esploso in Francia contro il Jobs Act. Per questo, conviene fare attenzione al degrado che coinvolge il sentimento sociale e spinge verso il basso quello che un tempo era il ceto medio, motore principale dell’ economia italiana e che sembra non avere  speranze di risollevarsi , perché così si rischia davvero di perdere il futuro.

30/05/2016 13:15
Confartigianato: il Direttivo Territoriale di Civitanova incontra l’assessore Peroni

Confartigianato: il Direttivo Territoriale di Civitanova incontra l’assessore Peroni

Si è svolto nei giorni scorsi il Direttivo Territoriale di Confartigianato Civitanova, organo di rappresentanza delle imprese artigiane della zona di Potenza Picena, Montecosaro e Civitanova Marche. Presenti il Presidente Giuseppe Emiliozzi, il Vice Presidente Eraldo Doria, i consiglieri Gabriele Lanciotti, Antinori Alessandro, Pierluigi Capozucca, Claudio Massimi, Daniele Zucchini, Paolo Celaschi, Fabio Martinelli e Andrea Castignani, i quali soni stati assistiti dal responsabile di sede Mariano Bartolini e dal responsabile provinciale del servizio Categorie e Sviluppo Giorgio Menichelli.La riunione è stata occasione di incontro e confronto con l’amministrazione comunale, nella persona dell’Assessore al Commercio e alle Attività Produttive Francesco Peroni, al quale sono state esposte le problematiche concernenti la città più sentite dalle imprese. Una su tutte la questione della viabilità del centro storico, visto che le attività commerciali soffrono degli effetti negativi causati appunto dalle restrizioni della ZTL, restrizioni che non incentivano certamente la frequentazione del centro città da parte di cittadini e visitatori e quindi determinano un danno agli esercizi commerciali e produttivi lì ubicati.Tra i vari temi dell’incontro anche lo sviluppo dell’area portuale e le implicazioni del nuovo piano regolatore, oltre che le problematiche connesse alla gestione dell’Ente Fiera di prossima apertura.È stato poi messo l’accento sul delicato problema dell’abusivismo, già da tempo spinosa questione per la città di Civitanova, che Confartigianato considera una piaga da circoscrivere e magari debellare e per la quale continuerà a battersi in prima linea come ha, in questi anni, sempre fatto.Il direttivo ha infine richiesto con forza all’Assessore Peroni, il quale si è impegnato personalmente a farsi portavoce con il Sindaco Corvatta e tutta l’amministrazione di quanto ascoltato durante la riunione, una maggiore presenza della polizia municipale e quindi più controlli nelle zone industriali. Troppo spesso infatti, specialmente nel fine settimana, le aziende che si trovano in queste aree sono vittime di furti e atti di vandalismo, motivo per il quale è pertanto necessario che tutte le Istituzioni, ognuna per le sue competenze, faccia responsabilmente la propria parte a tutela degli imprenditori e delle loro proprietà.

29/05/2016 17:32
Dipendenti senza contratto: è sciopero nazionale

Dipendenti senza contratto: è sciopero nazionale

Dopo 28 mesi i lavoratori e le lavoratrici del settore della grande distribuzione che raccoglie i grandi gruppi commerciali (Iper, Sma, Auchan, Oasi, Decathlon, Ovs, ecc..) sono ancora senza contratto. Si è rotta infatti, a causa dell’arroganza e delle richieste inaccettabili dell’associazione datoriale Federdistribuzione, la trattativa per la definizione del Contratto Nazionale, per questo il 28 maggio è stato proclamato lo sciopero nazionale di settore. Il mancato rinnovo del contratto lascia i dipendenti della grande distribuzione, senza un quadro normativo di riferimento, senza aumenti contrattuali ormai da ottobre 2013, situazione aggravata dal fatto che i colleghi delle imprese di Confcommercio hanno visto rinnovato il contratto già lo scorso 31 marzo 2015 e che il settore della Distribuzione Cooperativa e di Confesercenti stanno proseguendo le trattative riconoscendo già una tantum per gli arretrati. La massa salariale fin ora non riconosciuta e che, allo stato attuale Federdistribuzione non intende riconoscere per gli anni trascorsi, è pari a 1200 euro. Per la terza volta in sei mesi, le lavoratrici e i lavoratori scenderanno in piazza per far sentire la loro protesta, ancora più forte contro il tentativo della Federdistribuzione di indebolire le tutele contrattuali e di creare disparità di trattamento tra dipendendi del commercio, creando inoltre un dumping nel mercato con un effetto distorsivo tra competitor. Sabato 28 maggio, Filcams Fisascat Uiltucs hanno organizzato presidi a livello locale, con l’obiettivo di coinvolgere quanti più lavoratori possibili e ottenere la solidarietà di clienti e cittadini; in provincia di Macerata il presidio sarà a Civitanova dalle 9.00 alle 12.00, di fronte al centro commerciale Cuore Adriatico. Per chiedere sostegno allo sciopero e solidarietà verso i lavoratori, i clienti saranno messi a conoscenza delle nostre ragioni attraverso dei volantini informativi.

27/05/2016 15:38
Golosa collaborazione estiva tra "Di Gusto Italiano" e "Crema e Cioccolato"

Golosa collaborazione estiva tra "Di Gusto Italiano" e "Crema e Cioccolato"

Quest'estate il Ristobar Di Gusto Italiano collaborerà con la gelateria Crema e Cioccolato proponendo in spazi allestiti in Piazza Cesare Battisti, un menù di coppe gelato, caffè golosi, coppe yogurt, crepes, waffel e pancakes da gustare sia a fine pasto sia in altri momenti della giornata.Il progetto è stato illustrato questa mattina in Piazza Cesare Battisti. Sono intervenuti Marco e Lucia Guzzini, titolari del Di Gusto Italiano e Arnaldo Sbriccoli, titolare di Crema e Cioccolato."Abbiamo scelto queste belle giornate di inizio estate per presentare alla città una collaborazione che farà da cornice alla stagione estiva - ha detto Guzzini- questa idea mi è stata proposta da Arnaldo per rilanciare una parte d'attività commerciale ossia quella del dolce e del gelato. Il nostro obiettivo è quello di rilanciare e migliorare un servizio offerto a tutti. Vogliamo offrire nell'ordinario una straordinarietà, proponendo offerte interessanti e gustose che i nostri clienti troveranno a fine pasto e in tutti gli altri momenti della giornata. Insieme ad Arnaldo abbiamo preparato il menù al fine di creare una "piazza del gusto", dove oltre alle nostre specialità di ristorazione i clienti potranno anche gustare un dolce o un gelato. Nonostante il momento di crisi, riconosco che il centro storico di Macerata sta rinascendo. La città risponde alla grande a tutto quello che l'amministrazione comunale propone. Attraverso questa collaborazione vogliamo ribadire alla città e a noi stessi che vale la pena investire in attività commerciali nel centro storico. Abbiamo notato inoltre che la gente si regala frequentemente un momento di svago e noi vogliamo renderlo speciale attraverso sinergie fra commercianti ed idee nuove. L'unico problema per i turisti è forse l'accessibilità nel centro storico. Siamo certi che l'amministrazione completi il percorso di pedonizzazione in quanto la gente ha voglia di vivere bene il centro storico. Ci sono tutti i presupposti per trascorrere una grande estate".Lucia Guzzini ha ribadito che il loro obiettivo è quello di valorizzare al massimo piazza Cesare Battisti. "Vogliamo valorizzare al massimo la piazza. Questa proposta di collaborazione fra commercianti è molto interessante. Stiamo collaborando con la gelateria Crema e Cioccolato per offrire a tutti il servizio migliore" ha affermato.Sbriccoli ha concluso ribadendo quanto sia importante la sinergia fra esercizi commerciali: "lavoriamo da diversi mesi a questa collaborazione. Vogliamo offrire ai maceratesi e ai turisti qualcosa di più. Allestiremo in piazza molti spazi adibiti alla gelateria. Organizzeremo anche eventi collaterali per attirare la clientela".   

27/05/2016 13:02
Sarnano: approvato il rendiconto di gestione 2015 e il bilancio di previsione 2016

Sarnano: approvato il rendiconto di gestione 2015 e il bilancio di previsione 2016

Il Consiglio Comunale di Sarnano, nelle sue due ultime sedute, ha approvato il rendiconto di gestione dell'esercizio 2015 ed il bilancio di previsione dell'esercizio 2016. Ancora una volta si è trattato di due atti fortemente condizionati da situazioni contingenti, ma nonostante ciò – attraverso una attenta politica di monitoraggio e razionalizzazione delle entrate e delle uscite – l'Amministrazione comunale è riuscita nell'intento di raggiungere significativi risultati. Innanzi tutto non si può non segnalare la progressiva riduzione dei trasferimenti statali, nonostante il Governo Renzi avesse sbandierato che tale riduzione non ci sarebbe stata: un ulteriore taglio di circa 30.000 euro rispetto ad una voce di entrata che era già stata falcidiata pesantemente dal Governo (in due anni il taglio è stato di ben 170.000 euro ed ancora lo Stato non ha saldato tutta la quota trasferimenti del 2015). Sulle risultanze di bilancio ha altresì inciso in maniera consistente il trasferimento del servizio idrico integrato al gestore unico Tennacola S.p.A., imposto coattivamente da una norma dello "Sblocca-Italia" del Governo Renzi: tale trasferimento ha inciso sul bilancio del Comune di Sarnano per una quota di circa 120.000 euro. Va comunque sottolineato come tra l'Amministrazione comunale ed il Tennacola S.p.A. si siano poste le base per la realizzazione di una serie di interventi di importante riqualificazione della rete idrica e fognaria.Ma soprattutto, il bilancio comunale è risultato fortemente condizionato da una serie di situazioni contingenti e straordinarie (tra cui debiti fuori bilancio, mancati finanziamenti, crediti inesigibili, sentenze di condanna), tutte relative a circostanze generatesi in epoca antecedente al 2009 (anno di insediamento della prima giunta Ceregioli) e che hanno inciso nei bilanci di questi ultimi sette anni per l'ingentissima somma di circa 1.400.000 euro, risorse che avrebbero potuto essere utilizzate per lo sviluppo del territorio e dei servizi, ma che invece sono state necessariamente destinate a coprire falle del passato.Come detto in precedenza, nonostante questo quadro per certi versi drammatico, l'Amministrazione comunale è riuscita a centrare obbiettivi di assoluto rilievo.Innanzi tutto, il bilancio rispetta in pieno i vincoli del patto di stabilità e gli equilibri tra entrate ed uscite finali. Risultano inoltre pienamente rispettati i vincoli di indebitamento imposti dalla legge, ed anzi risulta migliorato l'indicatore di indebitamento (rapporto tra spese per ammortamenti ed entrate dei primi tre titoli), che la legge fissa al 10% e che invece a Sarnano è sceso al 5,7%. Inoltre il disavanzo di amministrazione, determinato a seguito dei riaccertamenti dei residui attivi, in euro 236.688,27 da ripianare in cinque annualità, in solo un anno è stato ridotto ad euro 162.462,82, quindi ben oltre la quota preventivata, prevedendo altresì – a garanzia della solidità del bilancio – un fondo di riserva di 36.300 euro.Grandissima attenzione è stata posta su due settori da sempre al centro delle politiche dell'Amministrazione comunale: il contenimento della pressione fiscale ed il sostegno alle categorie più deboli. Sul fronte della tassazione, oltre al sostanziale mantenimento della aliquote del 2015, al fine di venire per quanto possibile incontro alle esigenze dei contribuenti è stata abbassata l'addizionale comunale IRPEF, portandola dallo 0,8% allo 0,7%: spiace sottolineare come l'opposizione, nello sforzo di votare contro qualsiasi proposta dell'Amministrazione, abbia espressamente votato contro anche all'abbassamento dell'addizionale IRPEF.Nel campo del sociale si registra un sempre maggiore impegno dell'Amministrazione comunale a favore di chi è in situazione di svantaggio o disagio: in un momento in cui lo Stato e gli enti sovracomunali sistematicamente tagliano le risorse per il sociale, l'Amministrazione comunale di Sarnano accresce il suo impegno in tal senso, aumentando anche quest'anno lo stanziamento per il sociale e portandolo a circa 190.000 euro (quasi il doppio di quanto era la spesa per il sociale prima del 2009). Da ultimo, si vogliono evidenziare alcuni degli interventi realizzati e di prossima realizzazione relativi all'arco temporale ricompreso dal conto consuntivo 2015 e dal bilancio di previsione 2016: i consistenti lavori di riqualificazione della stazione sciistica di Sassotetto (sciovia Faggeta, tappeto d'imbarco Seggiovia, tapis roulant per campo scuola di Sassotetto); la messa definitivamente a norma della casa di riposo/residenza protetta, con un nuovo ascensore montalettighe, l'adeguamento antincendio ed un nuovo impianto elettrico/gruppo elettrogeno dedicato; la riqualificazione urbana dei giardini di Piazza della Libertà e la prossima realizzazione della rampa verso i sottostanti impianti sportivi; la nuova pavimentazione di Piazza Alta e della piazzetta di Santa Chiara; le nuove linee e la messa a norma della pubblica illuminazione; gli interventi già effettuati sulla viabilità in C.da Grazie e C.da Taliani e quelli imminenti in Via Aldo Moro e nelle Vie Rimembranza/Mattei/Kennedy. Nel momento di grande crisi che sta attraversando la nostra Nazione e con tutte le vicissitudini straordinarie (si ripete, tutte originatesi ante 2009) che hanno colpito il nostro bilancio, esprimiamo la nostra piena soddisfazione per aver conseguito anche quest'anno obbiettivi così importanti, proseguendo con eccellenti risultati nell'opera di risanamento dei conti, di contenimento della pressione fiscale locale e di mantenimento – ed in alcuni casi, di incremento – dei servizi a beneficio del cittadino.

27/05/2016 08:43
Cerolini: "Il Venanzetti riaprirà a giorni"

Cerolini: "Il Venanzetti riaprirà a giorni"

Riceviamo una nota di risposta dall'imprenditore Giuseppe Cerolini, in merito alla questione "Bar Venanzetti".Risale a pochi giorni fa l'attacco per mezzo stampa del sig. Eraldo Marchetti, imprenditore osimano titolare della Rico’s cafè e affittuario dei locali in Galleria Scipione che ha minacciato lo sfratto e un'azione legale per riprendersi il bar, che da qualche giorno è chiuso."In riferimento all'apertura del Venanzetti: solo questa settimana il bar è rimasto chiuso per pulizie e perchè c'è stato il cambio delle bollette Enel incagliate e morose delle vecchie gestioni, quindi sono passate alla Cerolini Srl. Il Venanzetti con la gestione del gruppo Cerolini, ha incrementato i corrispettivi giornalieri del 400%. In merito alle dichiarazioni del Sig. Eraldo della Rico's Caffè, io rispetto le persone anziane, dell'età di 86 anni e faccio tesoro dei loro consigli, ma mi permetto di consigliarle prima di parlare a vuoto (o chi per lei le ha fatto fare questa dichiarazione) di informarsi sulla situazione affitto. La avverto inoltre che per la So.Ge.Com Srl Rico's Caffè è arrivato un pignoramento presso terzi, nel caso specifico gli è stato pignorato il canone di affitto, motivo per cui la Cerolini Srl non dovrà pagare alla sua azienda pignorata ma benzi all' Equitalia. Apriremo il Venanzetti entro 2-3 giorni al massimo, con un calendario pieno di impegni".

23/05/2016 10:04
Lettera a Visco dalla BCC di Civitanova e Montecosaro

Lettera a Visco dalla BCC di Civitanova e Montecosaro

E’ partita da Civitanova Marche una lettera indirizzata direttamente al governatore di Bankitalia Ignazio Visco.  La missiva, a firma dei vertici  della Bcc di Civitanova Marche e Montecosaro (Presidente e Vice Presidente del CdA Sandro Palombini e Marco Bindelli, Presidente del Collegio Sindacale Stefano Torresi, Direttore Generale e il suo vice Giampiero Colacito e Fabio Di Crescenzo) è finalizzata a ribadire al Governatore le preoccupazioni dell’Istituto di credito civitanovese riguardo alla recente riforma del Credito Cooperativo, soprattutto nel metodo ed in parte anche nei contenuti (la legge n. 49 dell’8 aprile 2016, che ha convertito il d.l. n. 18/2016 modificando l’articolato del Testo Unico Bancario per la parte riguardante le banche di credito cooperativo).“Il percorso di avvicinamento alla legge di riforma del Credito Cooperativo  è stato contraddistinto da scarsa trasparenza, senza alcun diretto coinvolgimento delle stesse banche da parte di Federcasse, che ha quindi agito, attraverso la presentazione di un progetto di autoriforma (di cui oggi si vanta essere stato recepito nella quasi integralità), senza alcun specifico mandato”.  Così contesta, nella forma, il presidente Palombini.   “Per quanto riguarda i contenuti – continua  il board dell’Istituto civitanovese - la legge in esame, seppur apprezzabile in termini generali, presenta alcuni aspetti di dubbia legittimità costituzionale. E proprio su tali aspetti stiamo valutando procedimenti giudiziari”.Resta ferma, comunque, da parte della Bcc di Civitanova Marche e Montecosaro, la totale condivisione della necessità di una riforma del Credito Cooperativo “per caratterizzare il sistema da maggiore stabilità. Per consentire tempestivi interventi di risanamento patrimoniale di aziende in difficoltà. Per migliorare la governance delle banche di credito cooperativo affinché, in prospettiva, il nuovo sistema possa efficacemente competere in un nuovo e più complesso contesto esterno”.Il punto che preoccupa maggiormente l’Istituto civitanovese è, tuttavia, quello della governance della futura capogruppo del Credito Cooperativo “da assegnare a soggetti in possesso di indiscussa correttezza e meritevolezza” mentre i vertici della Bcc civitanovese, come da tempo sostengono, non condividono “le scelte della riforma volte a conservare il vecchio “banco di regia” che non sempre ha dimostrato di essere in grado, sia presso le proprie aziende di credito che presso gli Organismi centrali, di saper gestire tempestivamente ed efficacemente le complesse situazioni del contesto esterno”. Proprio per tali motivi la BCC fa appello alla Banca d’Italia affinché, attraverso i decreti attuativi che dovranno essere emanati, riesca a garantire quel cambiamento necessario per il Credito Cooperativo, assicurando la futura stabilità dell’intero sistema.Il progetto di riforma, lo ricordiamo, interessa la storia e l’esistenza di circa 370 Bcc italiane (in numerosi casi  banche ultracentenarie, come per la Bcc di Civitanova) e di complessivi 1,2 milioni di soci”. 

20/05/2016 16:23
Giuliano Bianchi: la Camera di Commercio è in prima fila a sostegno dello Sferisterio

Giuliano Bianchi: la Camera di Commercio è in prima fila a sostegno dello Sferisterio

Sta risultando vincente l’idea di ripetere oggi, a distanza di 200 anni, l’esperienza di trovare cento mecenati a sostegno delle attività promosse da Macerata Opera Festival, come avvenne quando i famosi “cento consorti” si unirono per costruire il nostro magnifico Sferisterio, da tutti riconosciuto come il bene culturale e turistico più importante e prezioso della nostra città.Ne parliamo con il presidente della Camera di commercio di Macerata, Giuliano Bianchi, che si dichiara subito molto favorevole a questa iniziativa: “Ho sempre creduto che Macerata dovesse puntare soprattutto sulla cultura e sul turismo non solo per rilanciare la sua immagine, ma anche per l’economia dell’indotto che può creare un bene culturale come lo Sferisterio”.Come mai in passato questa idea non ha trovato lo spazio necessario? “Questo non lo so, anche se posso immaginarlo. Onestamente però bisogna dire che oggi l’iniziativa si avvale delle agevolazioni previste dall’Art Bonus, istituito dal Governo per andare incontro ai privati che sostengono le istituzioni culturali. Infatti per i cosiddetti mecenati sono concesse agevolazioni fiscali pari al 65% dell’erogazione effettuata attraverso bonifico bancario”.Comunque in passato la Camera di commercio di Macerata si è spesa molto per promuovere la cultura…“Non voglio ricordare tutte le iniziative portate avanti, molte delle quali con successo, ma non posso non citare il progetto avviato dalla Camera di commercio e dalla Fondazione Carima nel 2010 con uno studio molto approfondito elaborato dal prof.Antonio Calafati e che si intitolava proprio “Macerata città della cultura: strategie, politiche, azioni” che ebbe anche risonanza nulla stampa locale. Progetto che è ancora a disposizione della comunità maceratese. Ma ora guardiamo avanti e l’Ente camerale è ancora in prima fila a sostegno dello Sferisterio promuovendo l’iniziativa di Macerata Opera Festival per trovare i cento mecenati”Su questo fronte, a fianco della Camera di commercio, c’è il Comitato per l’imprenditoria femminile, per cui chiediamo alla presidente, Patrizia Tiranti, un commento a questa iniziativa.“Certamente il progetto è partito con molto entusiasmo – ci dice la presidente – tanto è vero che le prime sottoscrizioni per questo che può essere considerato un tipo di “azionariato diffuso” hanno consentito di raggiungere quota 116.000 euro. In questa gara di solidarietà per lo Sferisterio si sono messi in evidenza già 31 cittadini, nove aziende e sei Club service. Ma ora bisogna continuare nell’opera di proselitismo perché molti ancora non sanno di cosa si tratta”.Lei ha qualcosa in mente?“Beh io penso che le imprese femminili della provincia (che rappresentano il 40% delle aziende del territorio) possono avere un ruolo molto importante. Si tratta infatti di una iniziativa che, a parte l’agevolazione fiscale, può creare un circolo virtuoso intorno allo Sferisterio sviluppando un indotto molto positivo sia per la cultura e sia soprattutto per il turismo. E le nostre giovani imprenditrici sono le prime a crederci. Per sensibilizzare il mondo imprenditoriale ma anche tutti i cittadini che vorranno intervenire abbiamo promosso un incontro che si terrà nella Civica Enoteca di Macerata martedì 24 maggio alle ore 17,30. Lì saranno spiegate le modalità di adesione alla membership dello Sferisterio e i relativi benefici fiscali previsti per il mecenatismo culturale”.Interverranno a questo incontro il presidente della Camera di commercio Giuliano Bianchi, il sindaco di Macerata Romano Carancini, il sovrintendente di Macerata Opera Luciano Messi, la presidente del Comitato per l’imprenditoria femminile Patrizia Tiranti, il presidente dei revisori dei conti dell’Arena Sferisterio Giorgio Piergiacomi, l’imprenditore Maurizio Mosca; coordinarà gli interventi Lorenza Natali, responsabile dell’Area promozione della Camera di commercio.

20/05/2016 12:57
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