Economia

Banca Marche, ecco le sette filiali che chiuderanno nel Maceratese

Banca Marche, ecco le sette filiali che chiuderanno nel Maceratese

Sono sette le filiali di Nuova Banca Marche che chiuderanno in provincia di Macerata, trentacinque quelle marchigiane che vedranno cambiare l’insegna in Ubi. Questa la decisione che è stata presa dall'establishment dell'istituto di credito che provvederà al riordino entro la fine dell'anno. Complessivamente sono 190 le filiali nelle Marche: in provincia di Ancona quindici filiali chiuderanno i battenti e tre diventeranno uffici di consulenza.  Queste le sette chiusure previste nel Maceratese: Camerino (via Favorino), Matelica (corso V. Emanuele II), Tolentino (via Brodolini), Civitanova, Porto Recanati (via Valentini), Recanati (via Aldo Moro), Villa Strada di Cingoli. Altre quattro filiali saranno riconvertite in sola consulenza: Corridonia, Porto Potenza Picena, Potenza Picena (piazza Matteotti) e Monte San Giusto. A Bergamo intanto prosegue la trattativa tra i vertici Ubi e i sindacati sui tagli al personale Nuova Banca Marche (2.700 dipendenti) in corso di incorporazione al gruppo bergamasco.

26/07/2017 13:22
Concluso il master internazionale di ICA, gli allievi ora lavorano in azienda

Concluso il master internazionale di ICA, gli allievi ora lavorano in azienda

Si è conclusa la seconda edizione dell’International Career Master di ICA Group. I sette ragazzi, provenienti da India, Colombia e Italia, hanno discusso, divisi in due gruppi, le tesi finali e hanno ritirato l’attestato di partecipazione alla presenza degli ideatori di ICA Academy, Andrea, Claudio e Lorenzo Paniccia, la terza generazione del gruppo, dei “senior” Sandro, Piero e Fabio, del tutor del master, Trento Carotti, e di Nadia Capotosti, Learning Program Manager di ICA Academy. Gli allievi hanno affrontato in quattro mesi quasi 700 ore di corso (in inglese) full time tra lezioni, seminari, workshop, visite aziendali e lavoro in team. Il corso aveva l’obiettivo di formare professionisti in grado di operare nei laboratori di R&D del Gruppo, per introdurre nuove tecnologie, proporre innovazioni che aiutino a ridurre l’impatto ambientale delle vernici, anticipare le esigenze del mercato e differenziare la proposta commerciale. Per le due ragazze e i cinque ragazzi ora si apre una fase lavorativa all’interno dell’azienda della famiglia Paniccia, per essere messi alla prova davvero sul campo. Una bella sfida con la possibilità concreta di essere assunti al termine del primo periodo di prova e aspirare a diventare un manager che opera in contesti internazionali, nei laboratori del gruppo ICA.

26/07/2017 12:10
Fiat vola in Europa fra innovazione e nuovi modelli

Fiat vola in Europa fra innovazione e nuovi modelli

Il mercato automotive vola: nonostante la crisi economica, questo settore è infatti riuscito a resistere e persino a rilanciare, noncurante delle difficoltà legate ad un periodo storico a dir poco complesso. E questa situazione ha ovviamente favorito i marchi più noti nel campo della produzione di automobili: marchi come la Fiat che, non a caso, ha registrato dei dati relativi alle vendite davvero eccezionali, imponendosi come il brand più venduto in Europa, con numeri ben al di sopra delle medie europee. D’altronde, la Fiat rappresenta una certezza, in quanto vanta una tradizione lunga più di un secolo ed una mission votata all’innovazione.  Fiat da record: volano le vendite in Europa Come anticipato nell’introduzione, la Fiat sta letteralmente volando in Europa: i dati relativi alle vendite nel 2017, infatti, hanno reso chiaro che nessun brand automobilistico può reggere la competizione con il marchio più venduto in Europa. Secondo le ricerche condotte sul mercato, la Fiat ha registrato un aumento delle vendite pari al +7,9% a giugno 2017: una percentuale enorme, considerando che la media europea corrisponde al +2% circa. E l’aumento delle vendite appare ancor più robusto, se paragonato allo scorso anno, con una crescita pari al +11,1%, e con un totale di nuove immatricolazioni corrispondente a più di 600.000 unità nel primo semestre dell’anno in corso. Le regine di questo mercato? La Fiat Panda e la Fiat 500, amatissime in tutto il mondo e vere e proprie dominatrici del comparto automotive europeo. Nuova Fiat 500L: ecco il nuovo modello La Fiat non lascia, ma raddoppia: sull’onda del suo incontrastato successo, la casa automobilistica ha in procinto di sbancare nuovamente il mercato, grazie al nuovo modello 500L, rinnovato nel design e sempre più votato alla tecnologia e all’eleganza delle curve della carrozzeria e degli interni. Disponibile in tre versioni (Wagon, Urban e Cross), la Fiat 500L è già stata presentata il 18 giugno in Italia, potendo sfoggiare tutte le sue nuove caratteristiche dominanti. Se però il prezzo d’acquisto è un po’ alto, attualmente vicino ai 16.000 euro, si possono controllare siti di annunci auto come automobile.it, dove fra qualche mese sarà già possibile trovare fiat usate di seconda mano o a chilometro zero. In questo modo si può avere un’auto di ultima generazione risparmiando però consistentemente. Fiat del futuro: quali sono le prossime uscite? Godersi la nuova Fiat 500L a molti potrebbe non bastare: i grandi appassionati di auto, infatti, hanno già nel mirino la nuova collezione 2018/2019 della Fiat. Ma quali sono i modelli la cui uscita è appunto prevista per il prossimo anno? Si parte dalla crossover 500X e ovviamente dalla nuova Spider Fiat 124, attualmente uno dei modelli più attesi dai fan del noto marchio automobilistico. Si prosegue, poi, con altre uscite di spessore: come ad esempio la Fiat Freemont, ovvero il SUV di nuova concezione, insieme ai nuovi modelli dei grandi classici Fiat, come la nuova Punto e la nuova versione della 500. Dato che attualmente è possibile solo fantasticare sul design, è il caso di sottolineare che la maggiore rivoluzione avverrà ad un livello di meccanica, visto il lancio del motore Firefly.    

25/07/2017 11:00
Dalla Camera di Commercio di Macerata arrivano contributi a fondo perduto per le aree colpite dal sisma

Dalla Camera di Commercio di Macerata arrivano contributi a fondo perduto per le aree colpite dal sisma

La Camera di Commercio di Macerata ha deciso di sostenere le imprese del territorio mediante l’erogazione di contributi a fondo perduto finalizzati alla ripresa produttiva delle aree colpite dal sisma (bando “sisma”) e all’incentivazione dell’internazionalizzazione (bando “fiere”). La dotazione finanziaria prevista per il primo intervento (bando “sisma”) è pari ad euro 763.835,75; per il secondo intervento (bando “fiere”) è pari ad euro 150.000. In entrambi i casi i contributi saranno erogati fino ad esaurimento delle predette somme. Le domande, per entrambi i bandi, possono essere presentate a far data dal 1° luglio 2017 e fino al 31 dicembre 2017 (o prima, in caso di esaurimento dei relativi fondi). Per agevolare le imprese gli interessati sono invitati a partecipare ad un incontro previsto nella sede dell’Ente camerale (via T.Lauri 7 – Macerata) giovedì 27 luglio dalle ore 14,30 alle 17,30. L’incontro, che sarà del tutto operativo, è inteso ad illustrare le modalità corrette di compilazione delle relative domande anche alla luce delle fq già pubblicate sul sito e che raccolgono le principali domande fino ad oggi pervenute (per bando “sisma”) e delle faq che si stanno organizzando (per il bando “fiere”). La Camera di commercio invita gli ordini e collegi professionali del territorio, le associazioni di categoria della provincia e i Comuni alla più ampia diffusione delle informazioni relative ai bandi presso i propri iscritti/associati e presso i propri terminali associativi nonché a formulare ed inviare all’Ente camerale (all’indirizzo promozione@mc.camcom.it) altri quesiti che potranno essere trattati nel corso dell’incontro del 27 luglio. Per ogni ulteriore informazione si invita gli interessati a consultare i bandi e la modulistica ad essi relativa, disponibili nel sito www.mc.camcom.it e a contattare l’Ente camerale all’indirizzo promozione@mc.camcom.it

24/07/2017 13:00
“Gli Ori a Palazzo”, le creazioni del gruppo orafi di Confartigianato in mostra a Palazzo Ricci a Macerata

“Gli Ori a Palazzo”, le creazioni del gruppo orafi di Confartigianato in mostra a Palazzo Ricci a Macerata

L’arte orafa locale torna ad essere protagonista con l’iniziativa “Gli Ori a Palazzo”, la mostra a cura del Gruppo Orafi di Confartigianato Imprese Macerata, organizzata con in collaborazione con la Fondazione Carima e il patrocinio del Comune di Macerata, che quest’anno si terrà nella splendida location del Museo di Palazzo Ricci fino al 31 agosto. Inaugurata giovedì 20 luglio, alla presenza del Vice Sindaco e Assessore alla Cultura Stefania Monteverde e alla Presidente della Fondazione Carima Rosaria Del Balzo Ruiti, la mostra racchiude in sé l’essenza dell’artigianalità, con preziosi pezzi unici interamente fatti a mano e realizzati con le antiche tecniche dell’arte orafa tramandate di generazione in generazione. Per tutta l’estate quindi si potranno ammirare le preziosissime opere gioiello create per l’occasione da 10 artigiani del Gruppo Orafi di Confartigianato, che coniugano alta qualità e made in Italy. “E’ fondamentale creare queste sinergie tra le Istituzioni e Associazioni di categoria – dichiara il Vice Sindaco Stefania Monteverde - che permettono, come in questo caso, di creare questi bellissimi percorsi che hanno la capacità di raccontare le tante parti di una ricerca estetica e artistica. Grazie quindi agli orafi artigiani per il loro grande lavoro e all’impegno costante di Macerata Musei per dare vita a queste splendide iniziative.” “Anche quest’anno il pubblico potrà apprezzare e ammirare da vicino delle vere e proprie opere d’arte ospitate in questa favolosa location – afferma Giuseppe Verdenelli, Presidente del Gruppo Orafi di Confartigianato Imprese Macerata. Metalli e pietre preziose sono state lavorate dai nostri maestri orafi creando dei preziosi che sono espressione di suggestioni estetiche e contaminazioni con le altre arti, una perfetta unione tra artigianalità, arte e cultura”. “Gli Ori a Palazzo - dichiara Paolo Capponi, Responsabile Gruppo Orafi Confartigianato Imprese Macerata - rappresenta per le imprese del Gruppo Orafi, ma anche per l’intera città di Macerata, un evento prestigioso e di alta qualità culturale, oltre che un’opportunità di promozione verso tutti i visitatori italiani e stranieri che durante il periodo estivo frequentano le importanti manifestazioni maceratesi. Questi antichi mestieri vanno promossi, fatti conoscere e soprattutto tramandati, puntando quindi sul coinvolgimento dei più giovani attraverso laboratori, attività formative e di mestiere dedicate.” “L’arte orafa in fondo condensa in sé tutte le arti, – afferma la Presidente della Fondazione Carima Rosaria Del Balzo Ruiti. Un’arte che parte da un’idea, passa per il cuore e arriva alle mani del suo creatore, emozionando infine chi ne ammira il risultato. Iniziative come questa devono essere da esempio e stimolo per iniziare una vera e propria ricostruzione culturale. Non basta ricostruire le mura di una città, insieme dobbiamo impegnarci a ricostruire gli ingegni, e ricostruire culturalmente la nostra vita”.  Questi i 10 orafi espositori: Giuseppe Verdenelli (Macerata), Donatella Cestarelli (Macerata), Lorenzo Perucci (Macerata), Stefano Verdini (Macerata),  Elena Baldassarri (Monte San Giusto), Daniele Silvetti (Sarnano), Cinzia Federici e Andrea Massaccesi (Filottrano), Pietro Angelini (Ascoli Piceno), Gianluca Staffolani (Ascoli Piceno), Massimo Ripa (San Benedetto del Tronto). Un ringraziamento speciale va inoltre ai partner dell’iniziativa, quali C. Elettrica per il coordinamento tecnico, e Casalis Douhet, Antica Forneria Preziuso, Bishop Beer, Benforte Vini, Azienda Agricola Colleluce, Salumificio Ciccarelli, DiGusto Italiano, che a conclusione dell’inaugurazione hanno curato l’aperitivo, offrendo prodotti gustosi tipici del territorio.

21/07/2017 12:20
Sportello Confindustria: offerte di lavoro del 20 luglio

Sportello Confindustria: offerte di lavoro del 20 luglio

INSERZIONI DI RICERCA DEL PERSONALE –Confindustria Macerata 20/07/2017 _______________________________________________________________________________________________   INSERZIONE cod. Conf 58 Confindustria Macerata ricerca per importante azienda settore calzature della provincia di Macerata un IMPIEGATO /ADDETTO UFFICIO COMPONENTI (cod. annuncio Conf 58). La risorsa si occuperà’ delle attività legate all’approvvigionamento e alla fornitura dei materiali destinati alla produzione. In particolare seguirà le attività di ricezione della merce e verifica della conformità degli ordini, di accettazione e registrazione materie prime e semilavorati da fornitori esterni, digestione data entry e bolle di acquisto, di gestione e controllo attività fornitori esterni, di verifica degli stock e giacenze nel magazzino. Si richiede Diploma di istruzione superiore preferibilmente ad indirizzo tecnico Informatico o Professionale; gradita esperienza pregressa nel ruolo; buon utilizzo del pc e del pacchetto Office, programmi GPS e Apache.   Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alle disposizioni del D.Lgs196/2003, via e-mail a: srp@confindustriamacerata.it, specificando il codice dell’ annuncio   Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.     INSERZIONE cod. Conf 59 Confindustria Macerata ricerca per importante azienda settore calzature della provincia di Macerata un IMPIEGATO /ADDETTO UFFICIO PIANIFICAZIONE E PRODUZIONE (cod. annuncio Conf 59). La risorsa si occuperà’ di seguire la completa attività di gestione della produzione, dall’approvvigionamento dei materiali alla gestione dellespedizioni del prodotto finito. In particolare seguirà le tenuta dei rapporti con fornitori esterni e gestione ordini di acquisto;gestione data entry e bolle d’acquisto; verifica di stock e giacenze del magazzino aziendale e presso terzisti esterni; gestione spedizioni prodotto finito.   Si richiede Diploma di istruzione superiore preferibilmente ad indirizzo tecnico commerciale, gradita esperienza pregressa nel ruolo; buon utilizzo del pc e del pacchetto Office, programmi GPS e Apache.   Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alle disposizioni del D.Lgs196/2003, via e-mail a: srp@confindustriamacerata.it, specificando il codice dell’ annuncio   Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.     INSERZIONE cod. Conf 60 Confindustria Macerata ricerca per importante azienda settore calzature della provincia di Macerata  un ADDETTO AL FONDO CALZATURE (cod. annuncio Conf 60). La risorsa si occuperà di si occuperà dell’attività di preparazione e lavorazione fondo di calzature (cucitura della suola; fresatura della suola;marcatura e decorazione della suola).  Si richiede pluriennale esperienza nel ruolo, buona manualità e precisione.    Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alle disposizioni del D.Lgs196/2003, via e-mail a: srp@confindustriamacerata.it, specificando il codice dell’ annuncio   Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.     INSERZIONE cod. Conf 61 Confindustria Macerata ricerca per importante azienda settore calzature della provincia di Macerata un ADDETTO AL MONTAGGIO CALZATURE (cod. annuncio Conf 61).  La risorsa si occuperà delle attività di tiraggio fianchi, calzera e premonta, fasciatura solette, realizzazione degli scassi, applicazione puntali e contrafforti, applicazione solette alla forma, chiusura fiossi e calcagnata, montaggio della calzatura completa. Si richiede pluriennale esperienza nel ruolo, buona manualità e precisione.    Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alle disposizioni del D.Lgs196/2003, via e-mail a: srp@confindustriamacerata.it, specificando il codice dell’ annuncio   Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.     INSERZIONE cod. Conf 62   Confindustria Macerata ricerca per importante azienda settore calzature della provincia di Macerata un ADDETTO AL FINISSAGGIO CALZATURE (cod. annuncio Conf 62).  La risorsa si occuperà in particolare delle attività di controllo qualità prodotto; ripulitura e lucidatura; applicazione pomata;spazzolatura;stiratura; scatolatura. Si richiede pluriennale esperienza nel ruolo, buona manualità e precisione.   Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alle disposizioni del D.Lgs196/2003, via e-mail a: srp@confindustriamacerata.it, specificando il codice dell’ annuncio   Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.       INSERZIONE cod. Conf 63 Confindustria Macerata ricerca per importante azienda settore calzature della provincia di Macerata un ADDETTO AL CONTROLLO QUALITA’ (cod. annuncio Conf 63).  La risorsa avrà la responsabilità di controllare il prodotto finito nel rispetto degli standard qualitativi richiesti dall’ azienda.  Si richiede Diploma e preferibilmente corso di specializzazione in modelleria calzaturiera, pluriennale esperienza nel settore, buonutilizzo del pacchetto Office, disponibilità a frequenti trasferte sul territorio nazionale ed internazionale. Gradita conoscenza della lingua inglese.   Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alle disposizioni del D.Lgs196/2003, via e-mail a: srp@confindustriamacerata.it, specificando il codice dell’ annuncio   Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.     INSERZIONE cod. Conf 64 Confindustria Macerata ricerca per importante azienda settore calzature della provincia di Macerata ORLATRICI ESPERTE (cod. annuncio Conf 64).  Le risorse si occuperanno della realizzazione delle tomaie di calzatura, assemblando e cucendo i singoli componenti tagliati attraverso le tecniche di aggiunteria/orlatura e garantendo gli standard qualitativi richiesti dall’ azienda. Si richiede pluriennale esperienza nella mansione, ottimo utilizzo della macchina piana e macchina a colonna, preferibile competenza nell’utilizzo della macchina scarnitrice; conoscenza delle fasi del ciclo produttivo; preparazione delle macchine e degli strumenti; precisione, accuratezza e manualità   Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alle disposizioni del D.Lgs196/2003, via e-mail a: srp@confindustriamacerata.it, specificando il codice dell’ annuncio   Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.     INSERZIONE cod. Conf 65 Confindustria Macerata ricerca per importante azienda settore calzature della provincia di Macerata ADDETTI ALLA MANOVIA (montaggio, cardatura, fresatura, masticatura, sfibratura, incollaggio, …..). Si richiede precedente esperienza nella mansione (cod. annuncio Conf 65).    Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alle disposizioni del D.Lgs196/2003, via e-mail a: srp@confindustriamacerata.it, specificando il codice dell’ annuncio   Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.            

21/07/2017 10:50
WOLLOL, Macerata come la Silicon Valley: soci franco-marchigiani creano un archivio digitale dei ricordi

WOLLOL, Macerata come la Silicon Valley: soci franco-marchigiani creano un archivio digitale dei ricordi

Lanciato il 19 luglio 2017, WOLLOL (www.wollol.net) permette ad ognuno di raccontare la sua storia e di lasciare la sua impronta per il futuro. Una raccolta di ricordi, sotto forma di Timeline, per creare e tramandare il libro digitale della propria vita, fatto dei momenti più significativi ed emozionanti della stessa. La sede dell'azienda si trova a Montecosaro. « I ricordi sono preziosi, vanno custoditi » dichiarano i tre co-founder del sito www.wollol.net , Georges Balthazar, Sara Valeri e Manuel Maccari. Con migliaia di foto, video ed altri media caricati su ogni social, o semplicemente sui nostri computer, tablet o cellulari, mancava  uno spazio semplice ed esclusivamente dedicato alla raccolta dei momenti davvero importanti delle nostre vite. Un archivio digitale dei nostri ricordi, condivisibile o no, accessibile ovunque nel mondo e salvato al sicuro sui server di Wollol. « Sono i piccoli o grandi momenti che abbiamo vissuto che ci portano ad essere ciò che siamo oggi e che saremo domani: con Wollol tutti possono raccontare la propria  Storia  attraverso i propri ricordi, più o meno belli e forti, rivivendo emozioni che pensavamo perdute, solo grazie ad una foto o ad un testo, e lasciare così un’ impronta alle generazioni future , come una sorta di eredità virtuale», afferma Georges Balthazar, co-founder francese di Wollol e residente da anni nelle Marche.  Wollol vuole dimostrare che anche dall'Italia possono nascere dei progetti da realizzare nel digitale, anche nei territori marchigiani e sopratutto dopo gli ultimi eventi drammatici che hanno colpito la zona. Un’identità regionale della quale sono orgogliosi i tre soci e nella quale trovano anche la loro determinazione per creare un progetto che può partecipare alla rivoluzione digitale attuale e mettere ancor più in valore le Marche. « Stiamo ancora vivendo nel periodo di preistoria dell'Internet e ci sono ancora tante idee che possono nascere ed affermarsi, non è un'esclusività della Silicon Valley - sottolineano Georges Balthazar e Sara Valeri, i due ideatori di Wollol - i sogni si realizzano con l'impegno massimo per farli accadere. Se tutto è cominciato in un garage per alcuni ragazzi americani alcuni anni fa  con un computer  e determinazione, oggi con internet tutto può succedere ovunque nel mondo, anche nelle Marche. » . Wollol si presenta quindi  come la prima macchina del tempo per viaggiare attraverso le emozioni dei  ricordi. Potete iniziare il vostro viaggio nel tempo iscrivendovi a www.wollol.net

20/07/2017 21:04
Rainbow acquisisce il gruppo Iven spa

Rainbow acquisisce il gruppo Iven spa

Rainbow, la content company nota in tutto il mondo per le sue produzioni animate e multimediali, annuncia oggi di avere acquisito la maggioranza del gruppo Iven S.p.A di cui fanno parte Colorado Film, Moviement, San Isidro e la partecipazione in Gavila srl.  Il gruppo è stato fondato nel 1986 dall’agente e produttore Maurizio Totti, dal regista premio Oscar Gabriele Salvatores, dall’attore Diego Abatantuono e dall’attore Paolo Rossi. Iginio Straffi, Presidente e Fondatore di Rainbow ha dichiarato: “Rainbow continua a crescere applicando una strategia di espansione che include nuovi ambiti di intrattenimento. È nel nostro Dna questo carattere e sin dai primi passi siamo stati creativi, innovativi, internazionali e convinti che dovevamo proporci come una vera e propria piattaforma capace di utilizzare tutti i media e tutti i generi. Ora ci interessa molto quello dei format televisivi e dei live action. Vogliamo espandere il nostro target: da quello dei bambini dove siamo tra i leader nel mondo a quello dei ragazzi e delle famiglie. Per questo siamo convinti che quello con Gruppo Iven sia un forte connubio tra due realtà che insieme potranno raggiungere ancora meglio tutte le fasce di spettatori con uno sguardo puntato ai mercati internazionali. Concludo aggiungendo che in termini economico/industriali per noi Colorado Film è una realtà che è stata capace di muoversi nel mondo dell'intrattenimento italiano producendo utili ed investendo con coraggio. Una società che ha sempre “scovato” e fatto crescere nuovi talenti, che ha grande know how e soprattutto conti in regola. Elementi molto positivi per guardare al futuro con ottimismo. Insieme a noi continueranno a farlo ancora di più". “Dopo trent’anni di lavoro - racconta Maurizio Totti Presidente del gruppo Iven SpA - ci accingiamo a questa nuova ed entusiasmante sfida con lo stesso spirito che ci ha animato all’inizio della nostra avventura professionale. Un gruppo coeso e motivato a cui, nel 2010, si è aggiunta la professionalità di Alessandro Usai che prima come amministratore delegato e poi anche come partner ha contribuito a rendere ancora più efficace e vincente il nostro modello. L’obiettivo che ho individuato fin da subito è stato quello di posizionare il gruppo come produzione di contenuti multimediali: dal cinema alla pubblicità, dalle serie tv all'intrattenimento, dalle colonne sonore alla gestione di talenti. Sappiamo di aver giocato e di giocare con passione il nostro ruolo nel panorama multimediale nazionale. Portiamo in questa nuova esperienza tutti i progetti incubati e sviluppati per il nostro mercato e per quello internazionale.  Ed è mio convincimento perciò – conclude – che l’incontro con Rainbow e la sua piattaforma internazionale, non potrà che accrescere ed espandere la qualità e la quantità delle nostre proposte rendendole sempre più appetibili e vincenti in Italia e all’estero”. Con questa acquisizione si crea un forte polo dell'entertainment che nasce dall’unione di due eccellenze italiane, con l'obiettivo di confermarsi ad alti livelli in Italia ed espandersi sempre di più all'estero.  Rainbow investirà ancora di più nel settore live action dopo il successo della serie “Maggie & Bianca Fashion Friends” e grazie a questa integrazione, estenderà il target delle sue produzioni anche al segmento young adults. Rainbow si attesta a tutti gli effetti come protagonista del mercato entertainment in Italia e nel mondo: tra i maggiori e più riconosciuti studi di animazione a livello internazionale, nonché il più grande in Europa con oltre 900 dipendenti e un importante network di free-lance e collaboratori. Dopo l’acquisizione di Bardel Entertainment Inc. (ottobre 2015) - il prestigioso studio di animazione canadese conosciuto in tutto il mondo per le sue collaborazioni con partner del calibro di Nickelodeon, DreamWorks, Disney, Warner Bros e Cartoon Network-Adult Swim, oggi con questo importante accordo Rainbow consolida ulteriormente la sua presenza nel mercato entertainment contraddistinta da produzioni di successo in tutto il mondo, dalle serie “Winx Club” (co-prodotte da Rai Fiction), “World of Winx” (co-prodotta da Rainbow e Rai Fiction e in associazione con Netflix), “Regal Academy” (prodotta da Rainbow in collaborazione con Rai Fiction) sino al live action “Maggie & Bianca Fashion Friends” (prodotto da Rainbow in co-produzione con Rai Fiction). Le produzioni di Rainbow nascono da una grande attenzione al prodotto, dalla cura dell'organizzazione e dallo spirito d’innovazione che l’azienda marchigiana porta avanti da sempre.

20/07/2017 16:56
La Provincia a Tavola 2.0: torna la guida alla ristorazione del territorio maceratese

La Provincia a Tavola 2.0: torna la guida alla ristorazione del territorio maceratese

Presentato ufficialmente questa mattina presso la sede provinciale di Confartigianato Imprese Macerata, il progetto dedicato al settore della Ristorazione e Pubblico esercizio, “La Provincia a Tavola 2.0” guida alla ristorazione del territorio maceratese, giunta alla sua seconda edizione. Promuovere le strutture che fanno ristorazione, facendo conoscere le tipicità del territorio attraverso i prodotti e le prelibatezze della nostra cucina, sia ai turisti che agli stessi abitanti delle zone d’interesse, e nel contempo creare un sistema turistico di qualità. Questo lo scopo della guida, realizzata con il patrocinio della Camera di Commercio e della Provincia di Macerata, che quest’anno raccoglie ben 95 ristoranti divisi in 4 categorie che ne evidenziano le specificità e le offerte: Ristorante, Ristorante-Pizzeria, Agriturismo e Country House, Pub Enoteca e Ristorazione veloce. In seguito al sisma purtroppo numerose attività sono state costrette a chiudere, e così la diversificazione delle varie zone geografiche presentata nella prima edizione della guida del 2015, ha subìto delle variazioni. Quest’anno infatti, il territorio provinciale è stato ripartito in 3 sezioni, quali zona Mare, zona Collina, zona Montagna; ben 59 delle strutture presenti nella guida risiedono nel cratere e di queste 28 nei comuni più colpiti dal sisma come Pieve Torina, Camerino, Tolentino e San Severino Marche. Una risposta inaspettata ma assai positiva e auspicata per il rilancio del territorio.   Uno sguardo attento, quest'anno, è stato dato alla tradizione con piatti che rappresentano la cultura della nostra terra, locali la cui gestione si tramanda di generazione in generazione e alcune ricette tipiche di alcune zone particolari. Proprio la realizzazione e la redazione di queste ricette sono state affidate a tre chef di altrettanti ristoranti che, dopo il terremoto, hanno dovuto delocalizzare la loro struttura o che hanno comunque resistito nelle difficoltà. Gustosi e tradizionali piatti sono stati presentati da Dino Casoni dello storico locale “Carnevali” di Muccia trasferitosi a Caldarola nell’agriturismo “Villa Ninetta”, Sonja Pontoni de “Il Tesoro” di Caldarola e Renzo Budassi de “Il Nido dell’Aquila” di Monte Cavallo. Altra importante novità di questa seconda edizione “2.0” è l’introduzione dei QR Code, collegamenti ipertestuali presenti su ogni pagina che permettono agli utenti di collegarsi, attraverso i loro smartphone, direttamente ai siti e ai canali ufficiali delle strutture, per avere ancora più informazioni, prenotare un tavolo o consultare i menù.   Il progetto nato proprio per dare risalto alle peculiarità enogastronomiche e le strutture ricettive della provincia, vuole essere un punto di riferimento per tutti coloro che sono alla ricerca di un buon locale che si contraddistingua per la cucina tipica marchigiana e la ricercatezza degli ambienti. Anche questa edizione, che vanta due grandi partner locali come la Distilleria Varnelli e Oro della Terra, sarà stampata in 20.000 copie e distribuita in modo capillare in tutto il territorio della provincia attraverso uffici del turismo, gli stessi locali aderenti e nelle vari sedi della Nuova Banca delle Marche del Gruppo Ubi Banca.   “Confartigianato ormai da tempo ha abbracciato il settore della ristorazione e del pubblico esercizio – dichiara il Presidente Provinciale Renzo Leonori - con la convinzione che in esso ci siano racchiuse insieme le storie del passato, la qualità dei processi produttivi e di mercato, la visione strategica del futuro. Il nostro territorio è ricco di grandi eccellenze ed è capace di esprimere nelle singole realtà il meglio della produzione e dell’offerta. La nostra guida va considerata come un mezzo che parte dal concetto di qualità, proprio perché all'interno ci sono locali dalla grande storia e realtà più o meno nuove che, nonostante le difficoltà del momento, muovono il mercato”.   "Sono circa 150 i locali del territorio provinciale (ristoranti, pub, enoteche, bar) che dal 2015 ad oggi hanno aderito alle nostre varie iniziative, e molte le aziende artigiane dell'agroalimentare a cui è stata data visibilità - afferma Riccardo Golota, Responsabile del settore Ristorazione e Pubblico esercizio di Confartigianato Imprese Macerata. Questa seconda edizione della guida rappresenta l'ennesima tappa del percorso che Confartigianato ha intrapreso per la valorizzazione e la promozione dell'enogastronomia di qualità, delle eccellenze del territorio e delle strutture ricettive dello stesso. Per ripartire da un momento economicamente difficile come quello che stiamo vivendo, anche a causa del sisma, siamo sempre più convinti che l'arma vincente sia un sistema di promozione di qualità e della qualità, un sistema che guardi alle tradizioni con un occhio al futuro. L'organizzazione di eventi specifici per il settore, progetti e iniziative mirate, corsi di formazione specifici e professionalizzanti, sono strumenti molto efficaci per supportare, far crescere e promuovere questo settore in continua espansione. Speriamo che anche questa edizione, come la precedente, possa essere utile a tutti coloro che hanno voglia di gustare i sapori della nostra terra, che siano turisti o clientela locale. Uno strumento che fa della cucina e dell'accoglienza elementi essenziali del sistema turistico e del nostro territorio”.      

19/07/2017 16:40
Il sisma bonus al centro dell'incontro organizzato da Confindustria al Castello della Rancia

Il sisma bonus al centro dell'incontro organizzato da Confindustria al Castello della Rancia

Si è svolto ieri pomeriggio l'incontro sul tema della ricostruzione organizzato presso il Castello della Rancia da Confindustria tra oltre 120 tecnici. Parola d'ordine: "sisma bonus". Tutti concordi i relatori in merito alla necessita di centrare l'attività di prevenzione post sisma sull'importante incentivo introdotto dal Governo nella Legge di Bilancio 2017. Il Presidente di Confindustria Macerata Gianluca Pesarini ritiene fondamentale inoltre delineare ex novo l'economia dell'intero territorio colpito dal sisma.  Anche Carlo Resparambia, presidente Ance Macerata, è d'accordo sul ricorso al sisma bonus come punto di partenza per la ricostruzione. Entrando nel dettaglio si spiega che tra gli interventi che danno diritto alla detrazione Irpef delle spese per il recupero edilizio (e la riqualificazione energetica) degli edifici (articolo 16-bis, Tuir Testo Unico delle imposte sui redditi) sono inclusi anche quelli finalizzati all’adozione di misure antisismiche (comma 1, lettera i). La legge di bilancio per il 2017 ha rimodellato il “sisma bonus”, prevedendone non solo la proroga, ma anche un potenziamento e una definizione maggiormente articolata. Per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 (incluse quelle per la classificazione e la verifica sismica) su edifici adibiti ad abitazioni private e attività produttive, ubicati nelle zone 1 e 2 (zone sismiche ad alta pericolosità), nonché nella zona 3 (in cui possono verificarsi forti, ma rari, terremoti), fino a un importo massimo di 96mila euro per unità immobiliare per ciascun anno, spetta una detrazione nella misura del 50%, da ripartire in cinque quote annuali di pari importo (se gli interventi consistono nella mera prosecuzione di interventi iniziati in anni precedenti, si deve tener conto delle spese sostenute in quegli anni per le quali si è già fruito della detrazione). Esiste anche il sisma bonus “rafforzato” :  è previsto infatti un aumento della percentuale di detrazione qualora, in virtù delle misure antisismiche adottate, si ottenga una riduzione del rischio sismico tale da determinare il passaggio a una classe di rischio inferiore. Per le abitazioni e gli edifici produttivi, la detrazione maggiorata è pari: - al 70%, in caso di passaggio a una classe di rischio inferiore - all’80%, in caso di passaggio a due classi di rischio inferiori. Per gli interventi realizzati su parti comuni di edifici condominiali, la detrazione maggiorata è pari: al 75%, in caso di passaggio a una classe di rischio inferiore - all’85%, in caso di passaggio a due classi di rischio inferiori. Le disposizioni attuative: linee guida e decreto del Mit Per la concreta operatività del sisma bonus “rafforzato”, la legge di bilancio 2017 aveva demandato a un decreto del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti (sentito il Consiglio superiore dei lavori pubblici) il compito di stabilire: le Linee Guida per la classificazione di rischio sismico delle costruzioni; le modalità per l’attestazione, da parte di professionisti abilitati, dell’efficacia degli interventi effettuati. Il decreto è stato emanato e le sue disposizioni sono efficaci a partire dal 1° marzo.          

19/07/2017 12:00
La Nuova Simonelli vicina alla doppia cifra: 100 milioni di fatturato come obiettivo per il 2019

La Nuova Simonelli vicina alla doppia cifra: 100 milioni di fatturato come obiettivo per il 2019

Negli ultimi sette anni il fatturato complessivo della Nuova Simonelli è sempre aumentato a doppia cifra (+10% nell'ultimo esercizio) e nell'intero periodo è più che quadruplicato, passando dai 17 milioni del 2009 ai 77 milioni del 2016. Nel 2019 abbiamo come obiettivo raggiungibile un fatturato di 100 milioni". Ha esordito con queste cifre il presidente e amministratore delegato della Nuova Simonelli, Nando Ottavi, in occasione della conferenza stampa indetta per illustrare i cambiamenti in atto nell'azienda di Belforte del Chienti che con le macchine da caffè sta occupando tutti i mercati del mondo. Presenti alla conferenza stampa anche il vice presidene Marco Feliziani e il nuovo direttore generale Fabio Ceccarani. L'assemblea dei soci del giugno scorso ha dato il via alla costituzione della nuova società che si chiama Simonelli Group Spa. Alla Simonelli Group fanno capo tutte le attività dei due brand: Nuova Simonelli e Victoria Arduino. (FONTE ANSA)     

18/07/2017 16:20
Confcommercio-Federpreziosi, Polacco: “Distinguere chi fa questa attività ogni giorno da chi la fa occasionalmente”

Confcommercio-Federpreziosi, Polacco: “Distinguere chi fa questa attività ogni giorno da chi la fa occasionalmente”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Confcommercio-Federpreziosi. "Nei giorni scorsi è stato emanato un decreto legislativo, entrato in vigore il 5 luglio u.s., che dovrebbe regolamentare il commercio di oggetti preziosi usati. L’obiettivo della norma è monitorare e controllare le attività dei ComproOro, un obiettivo legittimo, condivisibile e auspicabile. Il problema è che la norma emanata ha coinvolto tutti gli operatori del settore, come orefici e gioiellieri, creando un evidente confusione, ampliando enormemente la platea delle categorie da controllare e impedendo un’azione di controllo mirata ed efficace da parte della Polizia Tributaria. La denuncia è di Confcommercio Imprese per l’Italia Marche Centrali che è impegnata anche su questo fronte. Lo testimoniano le parole del proprio direttore generale che spiega come si sarebbero potute evitare certe problematiche sollevate dal nuovo decreto: “Sarebbe stato sufficiente – attacca il prof.Massimiliano Polacco numero uno di Confcommercio Marche Centrali –, indicare dei parametri entro i quali un operatore poteva essere esonerato dall’adempiere agli obblighi previsti dal decreto e in questo modo sarebbero stati circoscritti coloro che svolgono quasi esclusivamente l’attività di commercio di preziosi usati. Per gli altri si parla infatti quasi esclusivamente di oggetti obsoleti che vengono permutati con oggetti più attuali o trasformati in nuovi con interventi di carattere artigianale. In questo modo invece c’è un’equiparazione dei comproOro con l’orefice tradizionale e una dispersione nei controlli che non porterà benefici a nessuno”. Le preoccupazioni di Confcommercio-Federpreziosi erano state riportate alle Commissioni parlamentari come spiega la gioielliera Teresa Biancucci di Federpreziosi Confcommercio Marche Centrali: “Abbiamo portato delle proposte – spiega –, che sembrava avessero compreso e condiviso. Il Governo invece non ne ha tenuto conto e sono emerse tutte le lacune del decreto sul quale è stato emessa una nota chiarificatrice solamente un giorno prima dell'entrata in vigore. La nota però non ha dissipato i dubbi e la trafila burocratica, cui dovrebbe sottoporsi un esercente che vuole continuare questa attività marginale, resta una vera e propria spada di Damocle per le attività economiche”. Di fatto la norma non regolamenta i comproOro congelando il mercato dell'usato ed infilando tutte le attività di commercio di preziosi in un unico calderone. Se questa doveva essere la soluzione ad un reale problema c'è da chiedersi dove i nostri legislatori l’abbiano vista soprattutto dopo aver sentito i pareri delle Commissioni che avevano indicato vie sicuramente più adeguate sulla base di dati e di una puntuale documentazione fornita dagli operatori del settore. Federpreziosi Confcommercio Marche Centrali chiede dunque che si faccia chiarezza e che si perseguano i reali intendimenti della normativa". 

17/07/2017 12:33
FTSE MIB: un’opportunità di investimento

FTSE MIB: un’opportunità di investimento

Ad oggi è ormai noto che molte tipologie di investimento non sono più convenienti oppure, qualora lo siano, hanno dei rendimenti molto bassi. I conti correnti, pur avendo un ritorno minimo hanno delle spese dovute all’apertura del conto e a imposte che spesso sono superiori agli interessi ottenuti, rendendo il conto stesso una spesa. Anche i conti deposito, che una volta offrivano ritorni migliori hanno visto una riduzione degli interessi pagati al detentore, rendendo questo strumento davvero poco profittevole. Una soluzione alternativa e meno conosciuta al grande pubblico è l’investimento negli indici azionari.  Perché il FTSE MIB Com’è noto l’indice FTSE MIB comprende le quaranta maggiori società italiane in termini di capitalizzazione e flottante. Ciò significa che l’indice FTSE MIB comprende società che operano in settori molto diversi tra loro come ad esempio Fiat, Mediaset e Unicredit. La conseguenza principale è che questo indice tende a seguire l’andamento economico poiché anche se una singola società all’interno del FTSE MIB dovesse sottoperformare, questa non andrebbe a peggiorare significativamente l’indice. Il FTSE MIB dovrebbe essere considerato come un’opportunità di investimento poiché ha delle oscillazioni notevoli entro certi limiti che però sono relativamente facili da prevedere. Pressioni esterne È opportuno ricordare che il FTSE MIB, essendo costituito da società che operano molto con il resto del mondo viene influenzato fa fattori esterni oltre alla politica nazionale e alla situazione economica nazionale. Una breve lista potrebbe includere l’economia europea, manovre economiche quali il quantitative easing e l’effetto Brexit. Quest’ultimo in particolare il 24 giugno 2016, ha fatto crollare di oltre il -12% l’indice FTSE MIB con effetti importanti su ogni posizione aperta. Altri fattori possono derivare dal rallentamento dell’economia cinese (vedi World Bank) e dal crollo dei prezzi del greggio (indice prezzo BRENT e prezzo WTI).   Possibilità di investimento Come detto sopra, l’indice FTSE MIB potrebbe rivelarsi un buon investimento per investitori che cerchino un ritorno più elevato dal capitale investito. È bene ricordare che gli investimenti azionari tendenzialmente hanno un rischio maggiore rispetto ad altre forme di investimento come i BOT. Detto questo, si può osservare l’andamento dell’indice FTSE MIB nello scorso anno nella seguente figura da Borsa Italiana. È possibile investire nell’indice attraverso la propria banca, attraverso intermediari finanziari o personalmente attraverso piattaforme di trading. In ogni caso il guadagno maggiore si ha nel cosiddetto capital gain, ossia nel guadagno che si ottiene quando l’indice FTSE MIB aumenta o diminuisce il suo valore. Attraverso piattaforme di trading è possibile investire somme piccole che possono anche accrescere significativamente.   Source: Borsa Italiana. Aggiornata al 15 luglio ’17 A titolo esemplificativo, un investimento nell’indice FTSE MIB a settembre 2016 avrebbe portato ad un guadagno ad oggi di circa il 75% in un lasso temporale inferiore all’anno. Ciò significa che un investitore che avesse investito 100 euro a settembre 2016 oggi si ritroverebbe con circa 175 euro. Conclusioni Usare l’indice FTSE MIB come opportunità di investimento può avere dei buoni ritorni in un periodo di tempo relativamente breve (relativamente a BOT, BTP e strumenti simili). Tuttavia, è indispensabile ricordare che gli strumenti azionari e quindi anche l’indice FTSE MIB hanno un rischio maggiore a fronte di un guadagno nettamente superiore.    

17/07/2017 11:00
Ercoli, Pesarini e Quacquarini: interesse e consensi per gli imprenditori a confronto nel Cortile di Picchio News - FOTO - VIDEO

Ercoli, Pesarini e Quacquarini: interesse e consensi per gli imprenditori a confronto nel Cortile di Picchio News - FOTO - VIDEO

Un pubblico numeroso e molto interessato ha partecipato al secondo appuntamento con il Cortile di Picchio News che ha visto come protagonisti tre imprenditori maceratesi: Germano Ercoli, Gianluca Pesarini e Mauro Quacquarini.  Il dibattito, magistralmente condotto dal professor Giuseppe Rivetti con l'ausilio del direttore di Picchio News Roberto Scorcella, è stato vivace e denso di spunti interessanti, con un Ercoli in gran forma che non ha risparmiato palesi critiche alla classe politica italiana e ai vertici nazionali di Confindustria. Al termine dell'incontro, si è tenuta una conviviale in piazza della LIbertà a Macerata curata magistralmente da Aldo e Julia del Bar Centrale. 

16/07/2017 15:27
L'associazione Mc Food&Drink favorevole al progetto sulla Civica Enoteca di Macerata

L'associazione Mc Food&Drink favorevole al progetto sulla Civica Enoteca di Macerata

I membri dell’Associazione Mc Food&Drink esprimono il loro parere favorevole al progetto relativo alla Civica Enoteca di Macerata, presentato in seguito all’accordo tra la Camera di Commercio e l’Università che prevederebbe la vendita di vini in bottiglia e di prodotti enogastronomici. L’associazione fa sapere che è aperta a nuove collaborazioni e che è disponibile a trovare un accordo con Camera di Commercio e Università anche per organizzare insieme eventi e degustazioni nell’ottica di fornire un servizio sempre più attento, completo ed accurato.        

14/07/2017 18:49
Assegnato il Marchio Q – Ospitalità Italiana alle strutture ricettive di Confartigianato Imprese Macerata

Assegnato il Marchio Q – Ospitalità Italiana alle strutture ricettive di Confartigianato Imprese Macerata

Anche quest’anno la Camera di Commercio di Macerata e la Regione Marche, a seguito del protocollo d'intesa sottoscritto tra la Regione Marche e l’Unione delle Camere di Commercio delle Marche, ha conferito a ristoranti, alberghi, residenze turistico-alberghiere, attività ricettive rurali (country house), campeggi, oltre ad agriturismi, stabilimenti balneari e agenzie di viaggio, il Marchio di Qualità, denominato Ospitalità Italiana. Lo scorso 22 giugno si è tenuta la cerimonia ufficiale di consegna degli attestati alle strutture ricettive della provincia, che ha visto la conferma del Marchio per la maggior parte delle strutture già riconosciute negli scorsi anni, e ben 16 nuove assegnazioni a 12 ristoranti, 3 balneari e 1 agenzia di viaggi associati a Confartigianato Imprese Macerata. “Il Marchio di Qualità rappresenta un’opportunità unica nel suo genere - dichiara Riccardo Golota, Responsabile del settore Ristorazione e Pubblico esercizio di Confartigianato Imprese Macerata - che consente di migliorare la propria azienda, promuoverla e promuovere tutto il turismo a livello provinciale. Promozione turistica che è al centro di molti progetti dell’Associazione, uno su tutti quello de “La Provincia a Tavola 2.0”, la nostra guida alla ristorazione maceratese che sarà presentata ufficialmente mercoledì 19 luglio e all’interno della quale troveremo ben 95 locali, tra cui anche le nuove strutture certificate con il Marchio Q”. La scadenza del bando per il riconoscimento del Marchio di Qualità per il prossimo anno, quale elemento distintivo e di garanzia della qualità del servizio ed a tutela dell’ospite, è prevista per lunedì 17 luglio, ma con molta probabilità verrà concessa una proroga al fine di acquisire tutte le nuove domande, per le quali Confartigianato Imprese Macerata fornirà assistenza nella fase di compilazione e invio.    

14/07/2017 17:15
Vino: i campioni marchigiani a collisioni Verdicchio e Rosso Conero sul palco del festival agri-rock

Vino: i campioni marchigiani a collisioni Verdicchio e Rosso Conero sul palco del festival agri-rock

Sette denominazioni, 21 aziende e 46 etichette. Sono in numeri della rappresentativa targata Istituto Marchigiano di Tutela Vini (Imt) che, da domani, sarà in trasferta a Barolo per raccontare a Collisioni - il festival agri-rock di letteratura e musica più atteso in Italia - il meglio della produzione enologica regionale. Si parte con due degustazioni (giovedì 13 luglio, ore 9.30 e 13.30) dedicate a Rosso Conero, Colli Pesaresi, Serrapetrona, Bianchello del Metauro e Marche Igt, mentre la giornata di venerdì (ore 9.30 e 13.30) è riservata al Verdicchio nella duplice accezione di Matelica e dei Castelli di Jesi. Olive all’ascolana, crocchette di pollo bio, Cascioburger, olio delle Marche, formaggi, salumi e Ciauscolo accompagneranno i vini nei tasting wine&food durante le mattinate di sabato (formula B2B) e domenica (aperta al pubblico). Per il direttore del maxiconsorzio Imt, Alberto Mazzoni: “Collisioni è un appuntamento importante per promuovere il brand Marche a partire dall’eccellenza delle sue produzioni e in particolare dal vino, che sarà protagonista di momenti di incontro con il trade, la stampa di settore e anche per gli appassionati di vino. Quest’anno si festeggiano i 50 anni di due tra le Doc più rappresentative del nostro territorio: Verdicchio di Matelica e Rosso Conero, ma Collisioni è un ottimo palco di debutto anche per le Doc emergenti dell’offerta enologica regionale. Il gemellaggio con il festival agri-rock – conclude Mazzoni – riprenderà infatti anche quest’anno a settembre con l’edizione jesina della manifestazione, riservata al trade e alla stampa di settore”. A Collisioni, che lo scorso anno ha registrato oltre 100mila presenze e che quest’anno vedrà esibirsi, tra gli altri, la star britannica Robbie Williams, parteciperanno le principali aziende regionali, pluripremiate dalle guide italiane ed estere. Il sistema vino nelle Marche, il cui export è cresciuto di quasi il 50% nell’ultimo decennio, vale circa 140 milioni euro e rappresenta la prima voce delle esportazioni regionali nel settore primario.   Le aziende IMT presenti a Collisioni: Di Sante; La Calcinara; Marchetti Maurizio; Piantate Lunghe; Moroder; Terre di Serrapetrona; Belisario; Bucci; Casalfarneto; Colonnara; Fulvia Tombolini; Garofoli; La Monacesca; Moncaro; Montecappone; Monte Schiavo; Sabbionare; Santa Barbara; Sartarelli; Tenuta di Tavignano; Umani Ronchi    

12/07/2017 15:33
Ricostruzione post sisma: le richieste di Confartigianato Imprese Macerata all’on. Piergiorgio Carrescia

Ricostruzione post sisma: le richieste di Confartigianato Imprese Macerata all’on. Piergiorgio Carrescia

Per fare il punto sul quadro della normativa relativa agli interventi per le zone colpite dagli eventi sismici, Confartigianato Imprese Macerata ha organizzato un incontro con l’On. Piergiorgio Carrescia, impegnato in prima linea sulle problematiche inerenti la ricostruzione e la ripresa economica-sociale del territorio. Il Decreto Legge n.189/2016 recante interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma, convertito in seguito in legge 229/216, ha introdotto importanti disposizioni per le zone colpite da eventi sismici, dalla proroga della sospensione e rateizzazione dei tributi, agli incentivi per le imprese, all’istituzione della Zona Franca Urbana. Tuttavia sono molti i punti sui quali l’Associazione vuole fare chiarezza e ottenere risposte più concrete, e l’incontro con l’On. Carrescia ha voluto essere proprio un’occasione per manifestare dubbi e incertezze e sottoporre nuove proposte. Purtroppo, ad oggi, non si hanno ancora riscontri concreti in merito a diversi importanti provvedimenti previsti dalle legge, come ad esempio quelli relativi al cosiddetto “danno indiretto” che, al fine di favorire la ripresa produttiva delle imprese insediate da almeno 6 mesi nel “cratere”, concede alle stesse contributi, a condizione che abbiano registrato nei sei mesi successivi agli eventi sismici, una riduzione di fatturato annuo in misura non inferiore al 30% rispetto a quello della media del triennio precedente. Restano ancora in sospeso le forme di attuazione dell’erogazione dei contributi in conto capitale alle imprese che realizzino o abbiano realizzato, dopo il 24 agosto, investimenti produttivi, o altri interventi per le MPI, come nuovi investimenti nella zona del cratere, o i finanziamenti agevolati a tasso “0” fino a 600.000 euro per sostenere la nascita di nuove imprese e 30.000 euro per il riavvio delle attività. Diverse anche le richieste di Confartigianato, frutto di mesi di lavoro al fianco delle proprie imprese, delle quali ha interpretato bisogni e necessità più impellenti. Tenendo conto quindi di tali esigenze, l’Associazione ha richiesto: -          in primis che venga fatta più chiarezza circa la Zona Franca Urbana. Secondo Confartigianato, è corretto eseguire il conteggio per quantificare il calo del fatturato per le imprese dei Comuni di cui all’elenco 1 del DL 189/2016, nel quadrimestre settembre/dicembre 2016 rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, ma non è altrettanto corretto quello eseguito per le imprese che fanno parte dei Comuni dell’elenco 2 (sisma del 26 e 30 ottobre 2016): il conteggio non può essere infatti calcolato sullo stesso quadrimestre, in quanto le imprese di questi Comuni nei mesi di Settembre e Ottobre non avevano subito cali di fatturato (il periodo più logico su cui effettuare il calcolo potrebbe  essere il quadrimestre successivo all’evento sismico, quindi Novembre/Dicembre 2016-Gennaio/Febbraio 2017, rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente). In sostanza se gli eventi sismici più importanti sono tre, non si comprende come mai i periodi di calcolo per quantificare il calo del fatturato siano due; -          il sollecito del rilascio dell’autorizzazione da parte dell’Unione Europea, per rendere operativa la norma relativa al credito d’imposta per investimenti in macchinari, impianti e attrezzature per nuovi stabilimenti o l’ampliamento di stabilimenti esistenti; -          che l’indennità prevista con il contributo “una tantum” di 5.000€ per le imprese, professionisti, lavoratori autonomi, ecc. che hanno dovuto sospendere l’attività, possa essere disposta anche per le imprese che hanno sospeso l’attività nel 2017 a seguito di sopralluogo e alla dichiarazione di inagibilità avuta nel 2017, e per quelle che, per altri motivi, non hanno potuto fare domanda entro il 14.4.2017, pur avendo sospeso l’attività nel 2016; -          che le imprese delocalizzate che non hanno comunicato tempestivamente la variazione alla Camera di Commercio per il Registro Imprese, all’Albo artigiani o Comune, possano fare variazioni, modifiche e richiesta di autorizzazione, senza che l’Ente applichi sanzioni e senza che le stesse non debbano scontare diritti o bolli; -          la possibilità di erogare contributi ai sensi dell’Ordinanza n° 13 del 9 Gennaio 2017, la quale prevede misure per interventi finalizzati alla ripresa ed alla piena funzionalità dell’attività produttiva in tutte le componenti fisse e mobili strumentali, per le imprese che gestiscono la comunicazione wireless per la telefonia, il wi-fi, ecc. che hanno subito notevoli danni alle attrezzature posizionate in siti danneggiati dal sisma; -          di alzare il limite minimo in base al quale occorre avere l’attestato SOA per l’esecuzione dei lavori sulla ricostruzione privata, portandolo almeno da 150.000 a 258.000 euro (prima classifica) e di semplificare la documentazione da produrre almeno per le prime due classifiche (258.000 e 516.000): evitare quindi di allegare alla domanda le planimetrie autenticate dei lavori, ritendendo sufficiente la dichiarazione di conformità rilasciata dal Direzione dei Lavori e/o Progettista e eliminare l’allegato relativo alla copia dei modelli DM10-UNIEMENS poiché pienamente sufficiente il DURC regolare già richiesto. E’ fondamentale per Confartigianato, oltre all’attribuzione di maggiori responsabilità e poteri decisionali dei Presidenti di Regione, accelerare i tempi d’attuazione delle norme previste dalla legge attraverso i relativi decreti che, ad oggi, tardano ad arrivare e che hanno un importante peso per il rilancio delle piccole e medie imprese. All’On. Carrescia, al quale vanno i ringraziamenti dell’Associazione per essersi dimostrato molto disponibile nel sostenere e condividere le valutazioni fatte nel corso dell’incontro, è stata inoltre chiesta la possibilità di un maggior coinvolgimento nella fase di formulazione di tali ordinanze di tutte le parti sociali, comprese ovviamente le Associazioni di categoria. “Come è noto, ogni evento sismico ha le sue peculiarità – ha dichiarato l’On. Piergiorgio Carrescia, deputato del Partito Democratico e relatore sugli interventi urgenti post sisma – e quello dello scorso agosto e ottobre ha avuto sicuramente più problematiche legate al contesto del territorio, ai vincoli idrogeologici e alla struttura demografica anomala delle zone colpite. Criticità queste che implicano inevitabilmente un modello normativo “in progress”. Condivido le preoccupazioni di Confartigianato circa la scarsa opportunità di collaborazione delle Associazioni di categoria alle formulazione delle ordinanze, e ci impegneremo affinché il loro contributo possa essere più significativo. Va proprio in questa direzione la mia proposta di istituire una sorta di “Patto sociale” per la ricostruzione che coinvolga governo e comunità, dai Comuni alle Università, dalle Associazioni imprenditoriali ai sindacati, agli ordini professionali e il volontariato”.  

10/07/2017 18:20
Boccia: "Nelle aree del cratere il ruolo di Confindustria è determinante"

Boccia: "Nelle aree del cratere il ruolo di Confindustria è determinante"

Il ruolo di Confindustria nelle aree del cratere sismico "è determinante: di vicinanza ai nostri imprenditori e alle nostre associazioni". Lo ha detto il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, parlando con i giornalisti a margine del seminario estivo di Symbola a Treia (Macerata). " Abbiamo lanciato un fondo interno proprio per essere vicini alle imprese che hanno subito danni dal terremoto - ha ricordato - e proprio per ridare una dimensione di fiducia, ripartendo dal mondo dell'economia per evitare la desertificazione". Il futuro è la grande sfida del Paese. Significa fare i conti con le nostre potenzialità, non appiattirsi sul presente e dare una visione del Paese, che è quella che determina la realtà e non fermarsi alla constatazione dei fatti" Lo ha detto il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia che partecipa al seminario estivo di Symbola e Treia. Parlando del tema del seminario ("Il senso dell'Italia per il futuro"), Boccia ha individuato nel "futuro possibile la grande questione nazionale: la questione industriale, con una visione larga, che significa guardare a industria manifatturiera, turismo, cultura, servizi e sistema delle costruzioni". "I dati di crescita, seppur timida, e dell'export che incrementa - ha aggiunto - ci danno ragione: continuare una politica importante, che parta dalle imprese per arrivare all'occupazione. Attirare la domanda è la grande sfida che dobbiamo cogliere come Paese". (FONTE ANSA)

08/07/2017 15:40
Fondazione Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison presentano il rapporto i.t.a.l.i.a. 2017   

Fondazione Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison presentano il rapporto i.t.a.l.i.a. 2017  

C'è un'Italia appassionata e apprezzata nel mondo, che produce ricchezza puntando su qualità e innovazione. Un’Italia di cui essere orgogliosi di cui spesso, però non c’è piena consapevolezza. Il rapporto i.t.a.l.i.a.2017 – geografie del nuovo made in italy realizzato da Fondazione Symbola, unioncamere e dalla Fondazione Edison di Marco Fortis, presentato a Treia nella sessione di apertura del xv seminario estivo di symbola, nasce per raccontare questa parte del paese. Un rapporto che è arrivato alla sua terza edizione ed ha il patrocinio dei ministeri degli affari esteri, dello sviluppo economico, delle politiche agricole, dei beni e delle attività culturali e del turismo, dell'ambiente e che ci porta in viaggio tra i tanti talenti e le eccellenze italiani.   Scorrendo le pagine della ricerca scopriamo che l'italia sa essere innovativa, versatile, creativa, reattiva, competitiva e vincente. Soprattutto sui mercati globali. Tanto che nel triennio 2014-2016 le nostre esportazioni sono cresciute di 26,7 miliardi di euro, seconda migliore performance in valore assoluto tra i 4 maggiori paesi dell’eurozona dopo la germania. Facendo guadagnare, nel 2016, alla nostra bilancia commerciale un nuovo surplus record con l’estero: 51 miliardi di euro. Da record anche il surplus commerciale manifatturiero, quello dell’italia è infatti il quinto al mondo - con 90,5 miliardi di euro al 2016 - dietro alla Cina, alla Germania, alla Corea del Sud e al Giappone. Performance sostenute da migliaia di imprese medio-grandi, medie e piccole che ci fanno competere sui mercati globali grazie alle capacità di essere flessibili, attive in tanti campi diversi e di operare con modalità quasi ‘sartoriali’. I fattori vincenti del made in italy si confermano essere la creatività, l’innovazione, il design, la diversificazione e la propensione a realizzare beni quasi “tailor made” per i clienti, anche in settori hi-tech come la meccanica o i mezzi di trasporto. Anche Per questo l’italia esprime 844 prodotti da record per saldo commerciale attivo con l’estero. Un Risultato di tutto riguardo, raggiunto grazie a una scelta decisa sulla qualità. Apre il rapporto un’indagine condotta di ipsos sull’immagine e l’attrattività del bel paese in 19 stati, inclusa l’italia. L’analisi evidenzia come a livello globale il nostro paese rimanga uno dei più apprezzati al mondo, capace di infondere un senso di appartenenza collettivo. Siamo il primo paese al mondo nella top list delle vacanze più desiderate. L’Italia è terza, dopo stati uniti e gran bretagna, per livello di notorietà tra gli intervistati. La conoscenza del nostro paese si fonda su più aspetti: è noto l’immenso patrimonio culturale e architettonico, sono molto note e apprezzate la competenza, creatività e unicità della moda, così come molto apprezzata è l’enogastronomia. Ma lo sono anche l’apertura, la tolleranza e l’attenzione verso l’ambiente. Anche se gli italiani hanno una percezione di sé molto inferiore rispetto a quella che all’estero si ha del nostro paese. Del resto, come ha scritto Edison, uno che di sfide se ne intendeva, “se fossimo ciò che siamo capaci di fare,rimarremmo letteralmente sbalorditi.” “c’è un’italia - commenta Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola - in grado di parlare al mondo con i suoi talenti, la sua creatività, il suo territorio, la sua bellezza. Capace con le sue energie migliori di affrontare a testa alta le sfide per il futuro a partire da quelle del clima, di un’economia più sostenibile e a misura d’uomo, della ricostruzione delle aree terremotate. Troppo spesso questo paese non ha piena coscienza delle proprie potenzialità. Tanto che è una delle nazioni al mondo in cui è maggiore la forbice tra percezione interna, spesso negativa, e percezione esterna positiva e favorevole. Un’italia che fa l’italia può essere protagonista insieme all’europa delle grandi questioni aperte che abbiamo di fronte”. “l’italia è percepita come un bouquet di eccellenze di prodotti, di brand e di territori”. È quanto afferma il segretario generale di unioncamere Giuseppe Tripoli. “In sette anni le nostre esportazioni sono cresciute significativamente (+43%) e per saldo commerciale su quasi mille prodotti siamo leader nel mondo o nelle primissime posizioni. Da oltre dieci anni, inoltre, l’italia è in vetta per pernottamenti di turisti non europei (60 milioni di notti). E possiamo fare di più per sfruttare il nostro potenziale. Ci sono almeno 70 mila imprese potenzialmente esportatrici che potrebbero varcare i confini nazionali perché hanno tutte le carte in regola per farlo. Il digitale è un moltiplicatore di esportazioni e di innovazione e cresce quotidianamente il numero delle imprese che comincia a utilizzarlo grazie anche a industria 4.0. Ogni impresa in più che comincia a utilizzare l’e-commerce raddoppia il fatturato. E sono ancora tantissime quelle che non l’utilizzano. Sono questi i campi – conclude- sui cui le camere di commercio stanno lavorando”.   Le eccellenze italiane competitive nel  commercio con l'estero.  L’italia vanta  844 prodotti, su un totale di 5.117, classificatisi primi, secondi o terzi al mondo per saldo commerciale attivo con l’estero, per un valore complessivo di 161 miliardi di dollari.  Più nel dettaglio, il nostro paese vanta 210 prodotti medaglia d'oro a livello mondiale per saldo commerciale, eccellenze che ci fanno guadagnare 51 miliardi di dollari. I nostri prodotti che si classificano al secondo posto nel mondo per saldo commerciale sono invece 344 e fruttano 68 Miliardi di dollari. Le medaglie di bronzo dell'export italiano sono invece 290 prodotti e valgono un saldo commerciale complessivo di 42 miliardi.   Industria, i settori competitivi e la forza dei distretti  La forza del made in italy è alimentata anche dai distretti industriali le cui esportazioni, dopo essere crollate vertiginosamente a fine 2009 in seguito alla recessione economica, hanno messo a segno in sette anni una crescita in valore assoluto pari a circa 30 miliardi di euro: riuscendo non solo a recuperare i livelli pre-crisi ma a portarsi abbondantemente al di sopra di essi. Nel complesso degli 844 prodotti in cui l’italia sale sul podio, 367 appartengono al comparto della automazione-meccanica-gomma-plastica e generano un saldo attivo di 81 miliardi di dollari; 247 appartengono all’abbigliamento-moda e danno origine a un surplus di 33,4 miliardi di dollari; 63 prodotti rientrano nel comparto degli alimentari-vini, con un saldo attivo di 19,4 miliardi; 41 prodotti appartengono all’arredo-casa e generano un avanzo commerciale di 14,6 miliardi. I rimanenti 126 prodotti che generano un surplus di 12,5 miliardi di dollari non appartengono a nessuna delle 4 a (alimentari-vini, abbigliamento-moda, arredo-casa e automazione-meccanica-gomma-plastica).  Aiuta il made in italy anche la scelta della sostenibilità: oltre il 26% delle nostre imprese durante la crisi hanno scommesso sulla green economy e sono quelle che hanno le performance migliori su occupazione, innovazione ed export. Il turismo continua ad essere una delle principali leve di attrazione del nostro paese e il contributo diretto del turismo al prodotto interno lordo dell’italia, secondo i dati elaborati dal world travel and tourism council (wttc), ammonta nel 2016 a oltre 77 miliardi di dollari (pari al 4,6% della produzione nazionale), mentre se consideriamo le ricadute dirette e indirette (prodotti e servizi intermedi, spesa pubblica, investimenti, ecc.) l’intero comparto “viaggi e turismo” arriva a rappresentare l’11,1% del pil, pari a circa 186,1 miliardi di dollari. Le stime per il 2017 indicano un ulteriore incremento del 2,6% per i contributi diretti e del 2,7% per quelli totali. Più che dal numero di arrivi, un ritratto fedele delle performance del settore viene fornito dai pernottamenti. Ebbene nel 2015 l’italia si conferma il primo paese dell’eurozona per numero di pernottamenti di turisti extra europei, con oltre 60 milioni di notti (+5,3% rispetto all’ultima rilevazione), saldamente davanti a spagna (43 milioni) e francia (40 milioni), che nello stesso periodo calano rispettivamente del 3,4% e dello 0,2%. E nel 2015, a fronte di un aumento delle presenze straniere nel nostro paese del 3,1%, nei piccoli comuni tale crescita è stata dell’8,7% e per il 2016 si attendono dati migliori. Agroalimentare, un settore vocato alla qualità La nostra agricoltura è fra le più sicure al mondo: siamo il paese con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici, inferiore di quasi 3,2 volte rispetto alla media europea e di oltre 12 volte quella dei prodotti extracomunitari. L’italia non ha rivali per numero di imprese che Operano nel mondo biologico: su circa 327 mila aziende biologiche in tutta europa, nel nostro paese ce ne sono 60 mila; in francia 42 mila, in germania e in spagna circa 38 mila ciascuna. In particolare, tra le aziende biologiche che svolgono attività di coltivazione in europa, una su cinque è italiana. È anche per questo che il settore detiene il primato in europa per valore aggiunto, con una quota che, nel 2016, rappresenta il 16% del totale dell’unione europea. Siamo secondi al mondo nell’export di vino (circa 20,6 milioni di ettolitri) dopo la spagna, e sempre secondi per valore delle esportazioni (5,6 miliardi di euro) dopo la francia. L’italia è inoltre il paese con il maggior numero di riconoscimenti dell’unione europea per le specialità agroalimentari e in particolar modo per i vini: più di un prodotto certificato su 4 è italiano (in particolare una specialità alimentare su 5 e un vino su 3). I prodotti alimentari italiani a denominazione di origine e a indicazione geografica sono 291, di cui 166 dop e 125 igp a cui si aggiungono anche 2 stg. Nel comparto del vino l’italia conta 523 riconoscimenti, di cui 405 dop e 118 igt.   Il terzo settore Nella produzione ed erogazione di servizi il nostro paese non raggiungerebbe mai l'attuale grado di welfare se non potesse contare sul contributo della variegata galassia del terzo settore. In italia sono oltre 6,6 milioni coloro i quali si impegnano in maniera gratuita per gli altri. Un piccolo “esercito” della solidarietà che, in questo momento storico, contribuisce a mantenere coese le comunità, ad attutire le disuguaglianze e a far fronte anche alle emergenze, non ultima quella del terremoto, in cui il supporto della protezione civile, con i suoi circa 800 mila volontari, è stato fondamentale. L’italia è seconda in europa, dopo la francia, per incidenza di addetti dell’economia sociale sul totale dell’economia, con l’8,8%. All’interno di questa classifica, l’italia si caratterizza, rispetto ai suoi competitor europei, per una prevalenza degli occupati delle cooperative, che rappresentano il 65,9% del totale degli addetti italiani dell’economia sociale, a dimostrazione della rilevanza che la dimensione produttiva del terzo settore ha nel nostro paese. L’italia è inoltre l’unico paese europeo a contare più di un milione di cooperative, contro le 860 mila della germania, le 528 mila della spagna, le circa 308 mila della francia e le 222 mila del regno unito.   Innovazione e ambiente L'italia è quarta in europa per spesa in ricerca e sviluppo e settima tra i paesi ocse dietro stati uniti, giappone, germania, francia, corea del sud e regno unito. In valori assoluti, la nostra spesa per ricerca e sviluppo nel 2014 è stata di 22.291 milioni di euro.  l’italia rimane uno dei paesi a maggior capacità innovativa grazie ad imprese che mostrano una spiccata attitudine all’innovazione. Nel panorama comunitario, infatti, l’italia si conferma seconda per numero di imprese innovatrici con almeno dieci addetti (54.458). Sia per l’innovazione di prodotto che per l‘innovazione di processo il nostro paese ha performance migliori rispetto alla performance comunitaria. Nell’analisi delle innovazioni di prodotto, poi, si Evince come le imprese italiane, riescono a introdurre innovazioni radicali in maniera più diffusa (62,8% delle innovatrici di prodotto contro una media comunitaria oltre dieci punti inferiore). Solo in francia, tra i principali paesi comunitari, si registra una quota analoga a quella italiana.  a fine marzo 2017 il numero di start-up innovative iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese ai sensi del decreto-legge 179/2012 è pari a 6.880, in aumento di 135 unità rispetto alla fine di dicembre (+2%). Le start-up rappresentano lo 0,43% delle 1,6 milioni di società di capitali attive in italia (a fine dicembre l’incidenza del fenomeno era pari allo 0,42%).   Arte e cultura, un settore strategico e trainante Fanno parte del sistema produttivo culturale e creativo (tra industrie culturali, industrie creative, patrimonio storico artistico, performing arts e arti visive, imprese creative-driven) oltre 414mila imprese, il 6,8% del totale delle attività economiche nazionali. Queste, insieme alla componente pubblica e al prezioso supporto del terzo settore, danno lavoro a 1,5 milioni di persone, il 6,0% del totale degli occupati. Nel 2016 il sistema produttivo culturale e creativo ha prodotto un valore aggiunto pari a 89,9 miliardi di euro (circa 1,6 miliardi di euro in più rispetto all’anno precedente), corrispondenti al 6% della ricchezza complessivamente prodotta dal paese, e attivato nel resto dell'economia altri 160 miliardi. In tutto fa 250 miliardi: il 16,7% del totale. Confermata la crescita in segmenti tradizionali che incrociano cultura e produzione, come il design: in europa un designer su cinque parla italiano; sulle 32 categorie aggregate previste nella classificazione del registered community design, lo strumento comunitario di registrazione dei progetti e disegni in ambito industriale, in 22 casi ci collochiamo tra i primi tre paesi per numero assoluto di brevetti conseguiti.      

07/07/2017 14:49
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