In poco più di 24 ore hanno smontato e rimontato la tensostruttura-chiesa che, dal sisma del 30 ottobre, rappresenta il luogo di culto di riferimento per tutta la popolazione sanginesina, per lasciare il posto al cantiere per la costruzione della nuova scuola in partenza nei prossimi giorni.
I volontari della Protezione civile di San Ginesio, con l’aiuto solidale dei volontari della Protezione civile regionale e dei rappresentanti del Capi del Ministero dell’interno, hanno spostato la chiesa a Largo Sorrentini, a poca distanza da piazza A. Gentili e dai giardini del Colle Ascarano, in attesa della nuova chiesa di legno che verrà costruita grazie alla Caritas a partire dal 15 febbraio.
“Ringrazio di cuore tutto i volontari che ci hanno donato, come sempre, impegno, lavoro e vicinanza - ha commentato il vicesindaco, Eraldo Riccucci- Queste nuove strutture, e i cantieri che stanno per iniziare, sono tutti segnali importantissimi per la nostra comunità”.
La nuova scuola di San Ginesio è ai blocchi di partenza. Nei giorni scorsi è stato dato avvio alla progettazione esecutiva e tra quindici giorni inizieranno le opere di accantieramento. Ad aggiudicarsi i lavori un’Associazione temporanea d’impresa composta dalla SIKELIA Costruzioni spa di Acireale e dal Consorzio Ciro Menotti di Ravenna. Il 18 gennaio la progettazione verrà presentata all’Ufficio del Commissario straordinario per la Ricostruzione il quale avrà trenta giorni di tempo per l’approvazione e, subito dopo, ci sarà l’inizio concreto dei lavori che, da contratto, dovranno concludersi in cinque mesi.
Ieri, accompagnati dal vicesindaco sanginesino Eraldo Riccucci e dall’ufficio tecnico comunale, hanno fatto un primo sopralluogo dell’area del cantiere l’ing. Maurizio Failla, procuratore della SIKELIA Costruzioni, il geom. Pietro Marano, uno dei soci della SIKELIA, e, per il Consorzio Ciro Menotti il Direttore generale Alberto Cellini e l’ing. Luca Piccirillo, rappresentante del gruppo di progettazione. La visita a San Ginesio è stata la prima occasione per gli addetti ai lavori per rendersi conto delle condizioni in cui dovrà svilupparsi il cantiere, e per fare le prime valutazioni sulle soluzioni possibili per operare nella massima sicurezza e con la massima efficienza considerata la vicinanza dell’edificio scolastico che attualmente ospita Scuola dell’infanzia, Scuola primaria e Scuola secondaria di primo grado.
“Ho premuto molto perché questo incontro avvenisse in tempi brevi - ha sottolineato il vicesindaco Riccucci - perché vogliamo ripartire con tutte le nostre forze. Abbiamo dato le casette ai nostri concittadini, ora vogliamo dare le scuole ai nostri figli”.
Il nuovo plesso, tra i primi sottoscritti con decreto da Vasco Errani, è concepito per oltre 350 persone, con 830 mq di palestra B1 omologata dal Coni per pallacanestro e pallavolo e un auditorium di oltre 300 posti modello teatro, entrambi a servizio anche dei sanginesini. L’edificio maggiore ospiterà il Liceo linguistico e il Liceo delle scienze umane dell’IIS “A. Gentili” e gli indirizzi Arredo e forniture d’interni e Meccanica elettronica e automazione dell’IPSIA “R. Frau”, mentre in una struttura separata troveranno spazio la Scuola dell’Infanzia e la Scuola primaria del capoluogo. Sarà un complesso ad altissima efficienza energetica, con un impianto fotovoltaico superiore a 40kw, ma soprattutto un edificio strategico di Protezione civile, vale a dire un edificio che non crollerà mai.
Lunedì 15 e martedì 16 gennaio, l’assessore alla cultura del Comune di Torino Francesca Leon insieme a una delegazione comunale sarà nelle Marche per visitare i comuni della Rete Museale dei Sibillini.
La Rete Museale dei Sibillini, che attualmente riunisce 10 comuni (Loro Piceno, Montefortino, Montefalcone Appennino, Smerillo, Monte Rinaldo, Montelparo, Montalto delle Marche, Ripe San Ginesio, San Ginesio e Sarnano), in seguito agli eventi sismici che hanno interessato le Marche e il centro Italia a partire dal 24 agosto 2016, ha subito una drastica interruzione delle attività, per via dell’inagibilità di diverse strutture museali.
Per sostenere l’attività della rete, la città di Torino ha stanziato 26.000 euro nell’ambito dell’iniziativa “Adotta un museo”, la campagna di crowdfundingpromossa da Icom Italia, per supportare gli istituti culturali colpiti da disastri naturali e sostenere la ripresa delle attività. I fondi stanziati sono parte degli incassi che i musei torinesi hanno raccolto dopo il 24 agosto 2016, aderendo all’appello nazionale “Museum4Italy” promosso dal MiBACT (Ministero per i Beni le Attività Culturali e il Turismo).
Questa “adozione” permetterà di realizzare un calendario di attività pomeridiane in quei comuni della rete i cui musei sono chiusi perché inagibili. L’iniziativa si rivolge a bambini e ragazzi e prevede la realizzazione di laboratori didattici, progettati e realizzati dal team della Rete museale dei Sibillini. L’inizio delle attività è previsto per la prima settimana di febbraio.
"Questo contributo" - sottolinea Francesca Leon, assessore alla cultura del comune di Torino - "è un dovuto atto solidale a favore delle attività culturali di un territorio martoriato dalla calamità e che ha bisogno di riprendere le normali attività quotidiane".
"La sensibilità e generosità mostrate dalla città e dai musei torinesi – riferisce Daniela Tisi, direttrice della Rete museale dei Sibillini - rappresentano un’opportunità straordinaria per supportare e rilanciare l’attività dei musei della rete. Questa adozione" – prosegue – permetterà di garantire agli operatori una continuità lavorativa e al tempo stesso rimarcherà il ruolo sociale ed educativo che il museo può e deve avere, in quanto “istituto al servizio della società e del suo sviluppo”. I musei infatti, in attesa della riapertura delle loro sedi, continueranno ad adempiere alla loro funzione sociale fuori dal museo".
"Ancora più emozionante" - conclude la direttrice - "è che questo aiuto ai musei marchigiani in difficoltà venga da altri istituti culturali".
Lunedì 15 e martedì 16 gennaio, l’assessore alla cultura del Comune di Torino Francesca Leon insieme a una delegazione comunale sarà nelle Marche per visitare i comuni della Rete Museale dei Sibillini.
La Rete Museale dei Sibillini, che attualmente riunisce 10 comuni (Loro Piceno, Montefortino, Montefalcone Appennino, Smerillo, Monte Rinaldo, Montelparo, Montalto delle Marche, Ripe San Ginesio, San Ginesio e Sarnano), in seguito agli eventi sismici che hanno interessato le Marche e il centro Italia a partire dal 24 agosto 2016, ha subito una drastica interruzione delle attività, per via dell’inagibilità di diverse strutture museali.
Per sostenere l’attività della rete, la città di Torino ha stanziato 26.000 euro nell’ambito dell’iniziativa “Adotta un museo”, la campagna di crowdfunding promossa da Icom Italia, per supportare gli istituti culturali colpiti da disastri naturali e sostenere la ripresa delle attività. I fondi stanziati sono parte degli incassi che i musei torinesi hanno raccolto dopo il 24 agosto 2016, aderendo all’appello nazionale “Museum4Italy” promosso dal MiBACT (Ministero per i Beni le Attività Culturali e il Turismo).
Questa “adozione” permetterà di realizzare un calendario di attività pomeridiane in quei comuni della rete i cui musei sono chiusi perché inagibili. L’iniziativa si rivolge a bambini e ragazzi e prevede la realizzazione di laboratori didattici, progettati e realizzati dal team della Rete museale dei Sibillini. L’inizio delle attività è previsto per la prima settimana di febbraio.
“Questo contributo - sottolinea Francesca Leon, assessore alla cultura del comune di Torino - è un dovuto atto solidale a favore delle attività culturali di un territorio martoriato dalla calamità e che ha bisogno di riprendere le normali attività quotidiane”.
“La sensibilità e generosità mostrate dalla città e dai musei torinesi – riferisce Daniela Tisi, direttrice della Rete museale dei Sibillini - rappresentano un’opportunità straordinaria per supportare e rilanciare l’attività dei musei della rete. Questa “adozione” – prosegue – permetterà di garantire agli operatori una continuità lavorativa e al tempo stesso rimarcherà il ruolo sociale ed educativo che il museo può e deve avere, in quanto istituto al servizio della società e del suo sviluppo”. I musei infatti, in attesa della riapertura delle loro sedi, continueranno ad adempiere alla loro funzione sociale fuori dal museo.
“Ancora più emozionante - conclude la direttrice - è che questo aiuto ai musei marchigiani in difficoltà venga da altri istituti culturali”.
Un violento scontro tra due auto è avvenuto nella mattinata di oggi in località Pian di Pieca di San Ginesio. Intervenuti sul posto i Vigili del Fuoco e i sanitari del 118 che hanno allertato l'eliambulanza.
Tre feriti. Due sono stati portati all'ospedale di Macerata, mentre una donna di 86 anni è stata trasportata in elicottero a Torrette in gravi condizioni.
Intervenuti anche i carabinieri della Compagnia di Tolentino per la ricostruzione dell'incidente e le indagini del caso.
Gli studenti della sezione meccanica, elettronica e automazione dell’Istituto professionale di Stato per l’industria e l’Artigianato “Renzo Frau” di San Ginesio inizieranno il 2018 con un laboratorio rinnovato e dotato di nuove apparecchiature all’avanguardia grazie alla donazione della Fondazione Michelin Sviluppo Italia avvenuta per il tramite della Confederazione Nazionale Misericordie.
Alcuni tecnici della Michelin, insieme al direttore della Fondazione, Massimo Mereta, hanno consegnato personalmente le prime macchine a controllo numerico nelle sede di Passo San Ginesio, garantendo alla scuola dotazioni di eccellenza per la formazione di personale qualificato per le PMI del territorio a forte vocazione meccanica e che operano nel mercato nazionale e internazionale.
Questa consegna è la prima tranche di una donazione di macchinari per un ammontare totale di 200 mila euro, che si concluderà entro poche settimane e che ha l’obiettivo di valorizzare il territorio soprattutto dopo gli eventi sismici. Verrà restituita così definitivamente a studenti e docenti la possibilità di riprendere, al massimo del potenziale, le attività pratiche di laboratorio che avevano subito un drammatico stop dopo il terremoto del 30 ottobre scorso, quando la vecchia sede dell’Ipsia Frau era stata evacuata per i danni riportati e i macchinari del laboratorio Fano così andati persi. Profonda gratitudine è stata dimostrata dall’intera Amministrazione comunale e dal Preside dell’IPSIA Frau, Nazzareno Miele.
Diversi gli interventi dei vigili del fuoco nelle ultime ore nell'entroterra maceratese a causa del vento. Molti gli alberi pericolanti o caduti sulle strade nelle zone di San Severino Marche, Tolentino, Apiro, San Ginesio e Urbisaglia.
A Cesolo per un fienile andato a fuoco è intervenuta la squadra di Tolentino poichè tutte le altre squadre sono impegnate con il problema degli alberi.
Ad Urbisaglia un albero è caduto anche su una macchina. Fortunatamente non c'è stato nessun ferito.
Consegnate all'Ipsia 'Frau' di San Ginesio le prime macchine a controllo numerico donate dalla fondazione sviluppo Michelin tramite la Confederazione nazionale misericordie. Per il laboratorio di Meccanica, elettronica e automazione, sono in arrivo attrezzature per complessivi 200 mila euro con l'obiettivo di valorizzare il territorio soprattutto dopo la scia sismica.
I macchinari, affidati da tecnici Michelin alla presenza de direttore della Fondazione, Massimo Mereta, garantiscono dotazioni di eccellenza per formare personale qualificato per le Pmi del territorio a forte vocazione meccanica. Gratitudine hanno espresso il Comune e il preside Nazzareno Miele: verrà restituita a studenti e docenti la possibilità di riprendere, al massimo del potenziale, le attività di laboratorio che avevano subito un drammatico stop dopo il terremoto del 30 ottobre scorso, quando la vecchia sede dell'Ipsia era stata evacuata per i danni riportati e i macchinari del laboratorio 'Fano' andati persi. (Ansa)
L'Associazione Culturale “San Ginesio”, il Centro di Lettura “Arturo Piatti”, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “Vincenzo Tortoreto” di San Ginesio, presentano “Arriva…la Befana”, spettacolo per tutti i bambini, che si svolgerà il 6 gennaio 2018, a partire dalle ore 17, presso il Salone dell'Ostello Comunale di San Ginesio.
Verrà presentato il film “La grande bontà” di Alba Piatti, regia di Gabriele Felici, con protagonisti gli alunni della Classe Prima Elementare dell'Istituto Comprensivo “V.Tortoreto” di San Ginesio.
“Le casette di San Ginesio dimostrano ancora una volta che il lavoro di squadra fra le Istituzioni porta a risultati che aiutano i cittadini a vivere meglio”. Di fronte allo scatenarsi, anche mediatico, di tante polemiche intorno alle Sae del cratere, il vicesindaco Eraldo Riccucci ha subito richiesto una verifica delle reali condizioni delle 38 casette consegnate a San Ginesio, una ad una. “Ho voluto immediatamente fare chiarezza sulla situazione di San Ginesio, e verificare che tutto fosse a posto. Non voglio che si diffondano voci senza fondamento”.
Grazie alla collaborazione della Regione Marche, in tutte le fasi e anche in questa, ieri i tecnici del Comune insieme all’architetto Lucia Taffetani dell’Erap Macerata e a un tecnico della società Arcale hanno fatto un sopralluogo puntuale di tutte le casette e preso nota di ogni mancanza. “Salvo qualche piccola manutenzione, le nostre casette del centro storico, di Pian di Pieca e Santa Maria in Altocielo sono risultate abitazioni sicure, confortevoli e idonee a restituire tranquillità ai rispettivi abitanti - ha commentato Riccucci- Andiamo avanti sempre. Lavorare bene e a testa bassa è la nostra parola d’ordine. E da gennaio iniziamo la ricostruzione degli edifici pubblici”.
Natale a casa per altre ventisei famiglie sanginesine di Pian di Pieca e Santa Maria in Altocielo. Con la consegna, stamattina, delle casette nelle due frazioni, rispettivamente diciannove e sette, si chiude definitivamente la partita delle Strutture abitative d’emergenza (SAE) del Comune di San Ginesio, che a gennaio muoverà i primi passi nella ricostruzione degli edifici pubblici.
Al taglio del nastro dei due nuovi nuclei abitativi il capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, l’assessore regionale alla Protezione Civile, Angelo Sciapichetti, e i rappresentanti delle associazioni che sono state vicine alla popolazione sanginesina nell’emergenza.
“Oggi abbiamo consegnato l'ultima casetta a San Ginesio - ha commentato il presidente Ceriscioli - e siamo contenti di averlo fatto prima di Natale con l'Amministrazione comunale, la Regione e il Dipartimento nazionale della protezione civile. Tutto ciò ci fa comprendere che le istituzioni unite riescono a dare risposte importanti alla comunità. Un obiettivo raggiunto con la volontà di far rientrare tutte le persone e questo lo abbiamo visto nella gioia e commozione sui loro visi poter tornare vicino ai luoghi dove vivono".
Particolarmente emozionato il vicesindaco, Eraldo Riccucci, che dopo aver consegnato le chiavi a trentasei famiglie di suoi concittadini, ha visto arrivare il turno dei suoi genitori e poi il suo e della sua famiglia. “È una giornata davvero bellissima ed emozionante - ha dichiarato commosso - Tutti noi siamo davvero contenti. In questi momenti abbiamo visto soltanto grandi sorrisi, finalmente, dopo tanti momenti difficili. Aver completato le casette prima di Natale è stato il modo dell’amministrazione comunale per dare un augurio speciale per il futuro a tutti i sanginesini”.
A oggi nei comuni di Arquata, Cessapalombo, Fiastra, Gualdo, Montecavallo, San Ginesio e Serrapetrona sono state consegnate tutte le casette. Nelle Marche complessivamente sono state consegnate 748 SAE.
A poche ore dal Natale saranno consegnate le chiavi delle ultime casette nelle frazioni di Pian di Pieca e Santa Maria in Altocielo. Ventisei in tutto, diciannove a Pian di Pieca e sette a Santa Maria, che vanno unirsi alle dodici già consegnate a ridosso del centro storico.
“Saranno così definitivamente garantite le festività in luoghi di ritrovata serenità a tutti i nostri concittadini che hanno scelto le strutture abitative di emergenza”, ha commentato il vicesindaco di San Ginesio, Eraldo Riccucci. All’inaugurazione dei due nuovi abitati, che avrà luogo a partire dalle 12, saranno presenti il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, l’assessore regionale alla Protezione Civile, Angelo Sciapichetti, il capo della protezione civile Borrelli e i rappresentanti delle associazioni che sono state vicine alla popolazione sanginesina nell’emergenza.
Una scuola che restituisce a San Ginesio più di quello che è stato perso a causa del sisma e che sarà pronta, assicurano da Roma, entro settembre del 2018. Il progetto definitivo del nuovo “mini campus” che sorgerà sul terreno dove si trovavano le vecchie scuole, ora demolite, è stato presentato ufficialmente agli studenti e ai docenti interessati, e alla cittadinanza, dall’ing. Benedetto Renzetti dell’Ufficio del Commissario straordinario per la Ricostruzione.
Il nuovo plesso, tra i primi sottoscritti con decreto da Vasco Errani, è concepito per oltre 350 persone, con 830 mq di palestra B1 omologata dal Coni per pallacanestro e pallavolo (campo da 300 mq) e un auditorium di oltre 300 posti modello teatro, entrambi a servizio anche dei sanginesini. Avrà una corte interna all’edificio maggiore, vale a dire quello che ospiterà il Liceo linguistico e il Liceo delle scienze umane dell’IIS “A. Gentili” e gli indirizzi Arredi e forniture d’interno e Meccanica elettronica e automazione dell’IPSIA “R. Frau”, e prevede una struttura separata per Scuola dell’Infanzia e Scuola primaria del capoluogo.
Sarà un complesso ad altissima efficienza energetica, con un impianto fotovoltaico superiore a 40kw, ma soprattutto un edificio strategico di Protezione civile, vale a dire un edificio che non crollerà mai. “Una scuola da 13 milioni di euro, il progetto più grande bandito dall’Ufficio del Commissario - ha sottolineato Renzetti - in questi giorni avremmo dovuto consegnarla, non mi nascondo, ma abbiamo lavorato ventiquattro ore su ventiquattro per giungere a questo risultato. Non accetterò né ritardi né compromessi. Sono convinto che. A settembre prossimo sarà aperta”. “Ringrazio tutti - ha commentato il sindaco, Mario Scagnetti - Renzetti, il primo a discutere con noi in un camerino di un teatro a Macerata, poi l’ufficio ricostruzione e quanti hanno ascoltato le nostre esigenze. Non volevamo solo ciò che avevamo perso, ma vedere il terremoto come opportunità per migliorare. Questo alla fine abbiamo ottenuto perché le Istituzioni si sono parlate, confrontate, capite. Ora abbiamo iniziato ufficialmente anche il percorso per vedere riconosciuto parte dell’ostello comunale come convitto. Sarebbe un bel passo in avanti”.
Sabato 16 dicembre si festeggia un anno di attività dell'associazione giovanile di promozione sociale G-Lab: Laboratorio di Idee dalle ore 22.00 presso il disco club Mirage di Passo San Ginesio
Una serata organizzata appunto in occasione della ricorrenza di un anno di attività dell'associazione giovanile di promozione sociale G-Lab: Laboratorio di Idee di San Ginesio. Durante la serata di esibiranno dal vivo due band (BankeyMoon e Warsavia) e poi ci sarà il dj set di Fabio T. L'obiettivo è creare un appuntamento di musicale proprio dell'associazione grazie al quale farsi conoscere dai giovani del territorio maceratese.L'associazione G-LAB: Laboratorio di Idee è un'associazione giovanile di promozione sociale, nata a San Ginesio nel dicembre 2016. L'idea nasce per coinvolgere i giovani in un unico gruppo di lavoro per il loro paese. Fin da subito ha raccolto l'entusiasmo e la partecipazione di molti ragazzi che, grazie a G-Lab, hanno trovato un posto dove dare forma e sostanza alle loro idee.L'associazione propone l'organizzazione di eventi e la realizzazione di progetti, finalizzati alla promozione sociale e del territorio. Sono specchio della volontà dei giovani di vivere in un paese attivo, sicuro, innovativo e ricco di possibilità.In questo primo anno di attività, G-Lab ha lavorato molto per favorire la ricostruzione “sociale” del suo amato borgo: organizzando eventi per aiutare le attività commerciali in difficoltà, cineforum, mostre fotografiche, manifestazioni sportive.Ha inoltre contribuito alla riqualificazione di spazi incolti o dimenticati, utilizzandoli in modo da fornire o restituire occasioni di aggregazione alla cittadinanza come la completa ristrutturazione della “gancia” di bocce ai piedi del colle ascarano.Il progetto più importante su cui l’associazione sta lavorando è sicuramente quello di “Casa G-Lab”: la realizzare struttura, completamente antisismica, da adibire a sede dell’associazione e centro polivalente che possa comprendere una biblioteca, ma anche uno spazio da destinare ad attività ludiche per l’infanzia e supporto allo studio, attività ricreative per anziani, attività di formazione (corsi e laboratori per adulti e bambini) ed eventi culturali (convegni, seminari, proiezioni), nonché spazio a disposizione per le altre associazioni di San Ginesio.
Ventotto sanginesini hanno, da oggi, una casa che possono considerare il loro nuovo focolare domestico.
Sono state consegnate stamattina, infatti, le prime 12 casette (strutture abitative d’emergenza) del Comune di San Ginesio, quelle alle porte del centro storico del paese, in viale del Tramonto.
Un momento atteso a lungo da cittadini e amministratori, e che dà un segnale positivo verso la ripresa della normalità. L’inaugurazione del piccolo agglomerato ha visto la presenza del presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, dell’assessore regionale alla Protezione Civile, Angelo Sciapichetti, dell’intera amministrazione e di tutto il personale del Comune di San Ginesio.
Tanti i rappresentanti delle associazioni che sono state vicine alla popolazione nell’emergenza e oltre, come il Gus-Gruppo umana solidarietà, la Croce rossa Italiana, la Caritas.
La firma dei documenti da parte delle 12 famiglie ha avuto luogo nella sala consiliare del nuovo palazzo comunale, nell’ex Villa Giuffrè, al cospetto dei suggestivi Monti Sibillini stagliati di fronte.
"La sede del nuovo municipio - ha sottolineato Ceriscioli - restituisce grandissima qualità perché il Comune è la casa di tutti ed è un punto di riferimento per la comunità. Un plauso all'amministrazione comunale di San Ginesio che fa poche chiacchiere e lavora molto. Con oggi siamo arrivati a consegnare 579 casette un numero importante se lo sommiamo a 250 che sono quelle finite e in fase di completamento delle opere di urbanizzazione. I cantieri sono sempre tutti in azione per consegnare le casette e proprio ieri abbiamo fatto degli ordini di servizio a ditte che non volevano lavorare. In questi giorni sono state fatte scelte significative per la ricostruzione privata, semplificate le ordinanze sia per la leggera che per la pesante, facilitate le condizioni per i professionisti che possono avere un anticipo per la progettazione, il tutto per far tornane al più presto i cittadini nelle proprie case".
“Restituiamo, dopo più di un anno, ambienti privati e domestici a tanti cittadini costretti a lasciare le proprie case e, in alcuni casi, anche il paese a causa del terremoto - ha commentato il vicesindaco, Eraldo Riccucci - Ci auguriamo che da qui riparta la ricostruzione che tanto aspettiamo. Noi siamo gente abituata a lavorare in silenzio, a lottare. Ce la faremo”.
Sabato 9 dicembre alle ore 11 saranno consegnate le chiavi delle dodici casette in viale del Tramonto, alle porte del centro storico di San Ginesio.
L’inaugurazione di questo nuovo piccolo agglomerato vedrà la presenza del presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, dell’assessore regionale alla Protezione Civile, Angelo Sciapichetti, e di tanti rappresentanti delle associazioni che sono state vicine alla popolazione ginesina nell’emergenza e oltre. Alle famiglie che entreranno nelle Sae verranno consegnate, insieme alle chiavi, altri doni simbolo della rinascita sia da parte della Croce Rossa Italiana sia dalla Caritas Vicaria di San Ginesio.
Nella stessa mattinata ci sarà il taglio del nastro nella sede del nuovo Palazzo comunale, l’ex Villa Giuffrè, a pochi metri dalla sede storica del Municipio di San Ginesio, che ospita anche l’Unione Montana dei Monti Azzurri, con le autorità e tutta la cittadinanza.
”Abbiamo scelto di seguire la strada dei pochi annunci e dei molti fatti - spiegano gli amministratori del Comune -per non dare seguito alle polemiche e per far passare segnali importanti ai nostri concittadini. Sabato consegneremo le casette per garantire un Natale di ritrovata serenità, e apriremo le porte della nostra nuova sede per far capire che un mattone dopo l’altro stiamo andando avanti. Prima delle festività consegneremo anche le casette di Santa Maria in Altocielo e di Pian di Pieca. Il 16 dicembre, inoltre, verranno rappresentanti dell’Ufficio commissariale per la Ricostruzione, da Roma, per illustrare alla cittadinanza e agli studenti il progetto definitivo del nuovo plesso scolastico in vista dell’inizio dei lavori”
Nella seduta del 1 dicembre, con propri decreti, il Presidente Pettinari ha approvato sette progetti esecutivi predisposti dall'ufficio tecnico della Provincia per un importo complessivo di €. 1.652.000,00.
Si tratta di interventi di manutenzione di tratti stradali fortemente deteriorati ricadenti su diversi circoli nonché di altri tratti della Gualdo – Sant'Angelo per 100.000 euro, della Falerense – Ginesina in località San Ginesio per 200.000,00 euro ed infine altri 200.000,00 euro per ulteriori interventi sulla Forcella.
Nella stessa seduta è stato approvato un ulteriore progetto concernente il rifacimento dei tappetini di parte della provinciale Montefano – Recanati per un importo complessivo di 192.000,00 euro; somma, questa, derivante dalle sanzioni previste dal Codice della strada e riversata per legge dal Comune di Recanati nelle casse della Provincia.
Oltre ai progetti riguardanti la viabilità, ne sono stati approvati altri due di edilizia scolastica per i danni provocati dal sisma del 2016; il primo, che ammonta a 150.000,00 è inerente alla messa in sicurezza del Liceo Pedagogico di Cingoli ed il secondo, che comporta una spesa di 90.000,00 euro, prevede la realizzazione di un modulo emergenziale per il laboratorio macchine utensili dell'ITIS di San Severino.
Parte degli interventi sopra citati, per complessivi 1.120.000,00 euro, sono stati finanziati con risorse della Provincia sbloccate a seguito degli spazi finanziari concessi dalla Regione Marche.
Nei prossimi giorni, l'ufficio appalti procederà con le relative gare.
Mercoledì scorso, nella sede della Provincia di Macerata, hanno avuto luogo tre Conferenze di Servizi che avevano all'ordine del giorno l'esame dei progetti per la sistemazione ed il ripristino di quattro strade provinciali danneggiate dal terremoto; tra questi, l'intervento più significativo riguarda la Pian Perduto che collega, come noto, Castel Sant'angelo con il Monte Prata e Castelluccio.
Va ricordato che la Pian Perduto, tutt'ora chiusa nella parte superiore dal sisma 2016, riveste un'importanza strategica non solo per i residenti ma anche per l'intero comprensorio anche ai fini turistici e sportivi.
Il progetto, già vagliato nell'estate scorsa, prevede lavori per oltre 16 milioni di euro e, dopo la sua modifica, è stato di nuovo sottoposto all'apposita Conferenza; nei giorni prossimi, come ha assicurato l'ing. Soccodato sentito al termine dei lavori dal Presidente Pettinari, verrà avviata la procedura per l'appalto.
Sono stati inoltre esaminati ed approvati nella stessa giornata altri tre progetti sempre inerenti la viabilità delle zone terremotate. Gli interventi analizzati, oltre alla strada Pian Perduto, riguardano la messa in sicurezza e ripristino di un tratto della Falerense – Ginesina in località San Ginesio, della Sarnano – Sassotetto – Bolognola e della provinciale Sefro - Agolla. I progetti relativi alla strada per Bolognola e per Sefro ammontano complessivamente ad un milione e mezzo mentre per la Falerense - Ginesina sono previste opere per 295 mila euro.
I pareri necessari all'iter progettuale per la sistemazione delle quattro strade erano in parte già stati acquisiti dagli Enti interessati e questo ha consentito di concludere positivamente l'esame dei progetti.
Le Conferenze dei Servizi sono state presiedute, su delega del Soggetto Attuatore, dall'ingegnere Angela Maria Carbone; ad esse hanno partecipato in rappresentanza degli Enti interessati, la Provincia di Macerata con i geometri Bonfigli, Amici Abbati ed il Dirigente ing. Mecozzi, il Comune di Castelsant'Angelo con l'Architetto Guardascione e lo stesso Sindaco Falcucci nonché il tecnico del Comune di Sefro. Alla Conferenza è intervenuta anche la Regione Marche rappresentata dall'ing. Stefano Babini; presenti per l'ANAS gli ingegneri De Franciscis, Turione e Fidenzi unitamente ai progettisti degli interventi in questione.
“Inutile ribadire – precisa Pettinari che ha seguito le fasi conclusive dei lavori della Conferenza – quanto sia importante per il territorio ripristinare i collegamenti devastati dal sisma non solo per i cittadini residenti ma anche per le attività economiche della zona. E' chiaro che senza collegamenti non c'è nessuna speranza di rinascita”.
Finalmente c'è uno spiraglio positivo e una concreta prospettiva per una delle strade più importanti dell'intero comprensorio della Valnerina e del Parco dei Sibillini.
“Per il 7 dicembre prossimo – annuncia il Presidente – è stata convocata un'altra Conferenza dei Servizi presso la sede della Provincia. In tale circostanza verranno vagliati i progetti di ripristino stabilizzazione e messa in sicurezza con istallazione di reti paramassi sulle provinciali 135 Frontignano – Castelsant'Angelo ed Ussita – Casali ancora interrotte dopo il sisma 2016.“
La solidarietà è un messaggio presente e ancora forte, a un anno dal sisma.
Una nuova testimonianza per il Comune di San Ginesio è arrivata questa volta dal Partito Democratico di zona dell’Adda Martesana (Milano) e dal suo coordinatore Alberto Fulgione, sindaco di Liscate. Il circolo ha destinato all’arredo del nuovo polo scolastico sanginesino parte dei proventi della grande Festa dell’Unità che, nei suoi trenta giorni di durata, conta circa 40-50 mila ingressi.
“La nostra è una comunità importante che vuole mandare segnali importanti, soprattutto in termini di vicinanza e condivisione di valori, come il senso della bellezza, dell’autenticità delle relazioni umane, dell’importanza dei luoghi d’istruzione che formano la conoscenza dei cittadini futuri - ha sottolineato Fulgione, ricevuto insieme a una delegazione di democratici nella nuova sede del palazzo comunale di San Ginesio nell’ex Villa Giuffrè.- La nostra comunità politica ha voluto questo gemellaggio con la vostra Amministrazione perché i partiti servono se sono utili al Paese, e per stare vicini alle persone bisogna aiutare le istituzioni perché restino credibili. Voi avete capito che la ricostruzione parte dalla comunità, dal far sentire ogni cittadino importante. Questa popolazione si ricorderà del sentimento che hanno vissuto con il terremoto e degli amministratori che li hanno guidati in quel difficile momento”.
A rappresentare il Comune il vicesindaco Eraldo Riccucci e il consiglieri Marco Taccari, coordinatore del Pd locale, e Simone Ansovini.
“Abbiamo sempre cercato di fare il massimo, sentendoci soltanto cittadini tra i cittadini - ha commentato Riccucci - Questa nuova sede vuole essere il simbolo di un’Italia che funziona e della collaborazione fra le Istituzioni. Potevamo scegliere dei container e invece abbiamo optato per il recupero di una struttura importante. Adesso, con la consegna delle casette, riporteremo alcuni sanginesini nel loro paese, dove vogliono stare, e con il vostro contributo arrederemo alcune aule della nuova scuola. Grazie”.
Uno scrittore ha lasciato in bianco il finale di un suo racconto giallo e aspetta che qualche abitante di San Ginesio e Gualdo concluda l’opera. Questa l’affascinante sfida al centro del Concorso letterario “Gialli Sibillini”, ideato da Carla De Albertis e dallo scrittore Emiliano Bezzon, e promosso dall’Associazione Volontari Protezione Civile di Castellucchio(MN) e dal Comitato Festa in piazza dello stesso paese.
Si tratta di un progetto nato, in modo singolare, dal sodalizio fra tre nuclei di Polizia municipale: quello di San Ginesio, quello di Mantova, già promotore di iniziative di solidarietà verso i due borghi del maceratese, e quello di Torino, il cui comandante è anche scrittore. Ed ecco che il comandante-scrittore Bezzon ha messo a disposizione un suo giallo lasciandolo senza conclusione, con lo scopo di portare solidarietà, sostegno e un momento di cultura fra le comunità di San Ginesio e Gualdo.
Al concorso possono partecipare tutti i maggiorenni residenti nei due comuni (per i minorenni occorre l’autorizzazione scritta di un genitore). Occorre inviare via email un testo di una cartella, entro e non oltre il 23 novembre 2017 (la scadenza è stata prorogata), all’indirizzo carla@dealbertis.it.
I primi cinque classificati verranno premiati durante una cerimonia che si svolgerà sabato 25 novembre alle 20.45 nel salone dell’Ostello comunale di San Ginesio. In quell’occasione Bezzon presenterà il suo ultimo romanzo, “Il manoscritto scomparso di Siddharta”. La serata sarà arricchita dalle esibizioni del Piccolo coro di Selífa e del coro Minincanto dell’istituto comprensivo “V. Tortoreto”.
Per info comune.sanginesio.mc.it.