“Siamo orgogliosi che il nostro ateneo continui a essere un punto di riferimento per la formazione giuridica con figure di spicco nel panorama nazionale e internazionale". Così il rettore dell'Università di Macerata John Mc Court commenta l'elezione oggi di Giovanni Amoroso, presidente della Corte Costituzionale, diventando il quarto ex docente dell'ateneo maceratese a ricoprire questa altissima carica. L'Università di Macerata conferma la lunga tradizione di docenti di prestigio che hanno lasciato un segno nella storia del diritto italiano.
"L'elezione del professor Amoroso - commenta Mc Court - testimonia ancora una volta l'eccellenza dei docenti che hanno fatto parte della nostra Università. Siamo orgogliosi che il nostro ateneo continui a essere un punto di riferimento per la formazione giuridica con figure di spicco nel panorama nazionale e internazionale. Sarebbe per noi un piacere poter ospitare di nuovo il prof. Amoroso che, nella sua veste di presidente della Consulta, potrà trasmettere una preziosa testimonianza ai nostri studenti e studentesse".
Originario della provincia di Salerno, Amoroso ha insegnato Diritto penale e civile nell'Ateneo maceratese negli anni Ottanta, distinguendosi anche come rinomato giuslavorista. La sua elezione, avvenuta oggi all'unanimità dalla Consulta, segue quelle di altri illustri docenti che hanno fatto parte della comunità accademica di UniMc: Paolo Grossi, preside della Facoltà di Giurisprudenza negli anni '60 e maestro di Mario Sbriccoli; Piero Alberto Capotosti, docente di Diritto pubblico e amministrativo negli anni '70; e Annibale Marini, esperto di Diritto privato e docente negli anni '80. A questi si aggiunge la figura di Costantino Mortati, che è stato vicepresidente della Corte Costituzionale e ha insegnato Diritto costituzionale a Macerata dal 1939 al 1942, dove è stato anche rettore".
All’indomani delle dimissioni di Simone Cicarè, la Cluentina non si ferma. Anzi, rilancia con determinazione. Il nuovo allenatore, Luca Travaglini, ha già preso in mano la squadra, dirigendo il primo allenamento insieme al suo staff, composto dal vice Andrea Coperchio e dal preparatore atletico Romano Mengoni, che torna in biancorosso dopo una breve parentesi lontano dalla società.
Travaglini, un veterano della categoria, ha guidato squadre come Chiesanuova e Aurora Treia, mentre nel 2022/23 è stato alla guida del Montemilone Pollenza in Prima Categoria. Dopo un anno lontano dai campi, il tecnico ha accettato con entusiasmo questa nuova avventura: "Ho ricevuto diverse chiamate, ma aspettavo la Promozione, un campionato che conosco bene e dove so di poter dare il meglio".
Ad affiancare il nuovo mister in questa sfida arrivano due giovani rinforzi: Angelo Giordani e Alessandro Testiccioli. Giordani, centrocampista classe 2004, vanta un percorso significativo tra Academy Civitanovese, Civitanovese e Azzurra Colli, mentre Testiccioli, difensore classe 2006, è un giovane talento in prestito dal Tolentino con già sette presenze in Eccellenza. "Per me è una grande opportunità di crescita", ha dichiarato Alessandro. "Spero di mettermi in mostra e fare esperienza, e credo che la Cluentina sia la società ideale per i miei obiettivi".
Mister Travaglini, invece, ha le idee chiare sulla strada da percorrere. "La squadra ha un grande potenziale, ma ho trovato un ambiente un po’ spento, cosa normale visto il momento difficile. Dobbiamo lavorare soprattutto sulla mentalità: i ragazzi devono capire che non siamo inferiori a nessuno. La giovane età del gruppo può essere un vantaggio, perché porta entusiasmo e freschezza".
Per Travaglini, però, tutto parte dallo spogliatoio: "Il gruppo è fondamentale. Voglio ragazzi che si allenano con il sorriso, che siano felici di giocare a questo livello. Non ci devono essere screzi o tensioni, e se ci sono vanno superati subito. Solo uniti possiamo risalire la classifica e dimostrare il nostro valore. Il lavoro tecnico-tattico verrà, ma la coesione è il punto di partenza per qualsiasi successo".
Con il nuovo tecnico, un rinnovato spirito di squadra e i nuovi innesti, la Cluentina sembra pronta a lasciarsi alle spalle le difficoltà recenti per affrontare con rinnovata energia il campionato. L’obiettivo? Risalire la classifica e dimostrare che questa squadra può ambire a molto di più.
Nel mondo del calcio, spesso legato a immagini stereotipate di lusso, macchine sportive e belle donne, c'è chi sceglie di percorrere una strada diversa. È il caso di Alessandro Gabrielloni, attaccante jesino con un passato anche nella Maceratese, che si è raccontato in un'intervista a Sportweek , svelando un lato inedito della sua vita da calciatore. Un aspetto che va oltre i luoghi comuni, rivelando la sua passione per lo studio e il suo percorso accademico all'Università di Macerata.
Arrivato nel 2018 al Como, Gabrielloni è diventato il filo conduttore tra il passato della squadra, segnato dai bui anni in Serie D, e il radioso presente in Serie A. La sua carriera, che ha visto il passaggio da una categoria all'altra, ha sempre mantenuto un equilibrio tra il campo e gli studi. Nel frattempo, Gabrielloni ha portato avanti un percorso universitario che non ha voluto sacrificare, nonostante i ritmi intensi del calcio professionistico.
"Mi sono iscritto all'Università di Macerata e ho iniziato con una media alta, 26. Poi, più mi allontanavo geograficamente, più la mia media è scesa. Alla fine, pur di laurearmi, ho accettato qualsiasi esame. Ho preso 90, ma la tesi è piaciuta tanto e la professoressa mi ha anche suggerito di proseguire con la Magistrale", racconta l'attaccante.
Il suo percorso accademico si è svolto a distanza, con pochi esami in presenza, solitamente tre ogni anno, che dava sempre a giugno, organizzando le sue vacanze di studio. "Mi preparavo sugli appunti che mi passava un'amica. Alla fine, ho terminato gli studi in quasi sei anni", spiega. La sua laurea in Economia, intrapresa per seguire l'esempio dei suoi quattro fratelli laureati e con l'idea di intraprendere una carriera nel settore bancario o assicurativo, è stata un altro tassello importante della sua vita.
La sua famiglia ha sempre dato grande valore all'istruzione: "Mio padre ha lavorato per più di 50 anni come infermiere, mia madre come bidella. Non avevano studiato, ma ci hanno sempre spinto a laurearci", aggiunge con orgoglio Gabrielloni, che, pur avendo la possibilità di concentrarsi esclusivamente sul calcio, non ha mai trascurato l'importanza di avere un piano B per il futuro.
Nel frattempo, la sua carriera calcistica ha preso piede. Quando il Como era in Serie C, Gabrielloni continuava a studiare. "In Serie C non diventi ricco. Puoi comprarti casa, ma niente di più", afferma, svelando una realtà ben diversa da quella che spesso viene associata ai calciatori di alto livello. Per lui, il calcio è sempre stato una passione, ma anche una professione che non lo ha distolto dal coltivare altri sogni.
Oggi, con il Como in Serie A, Gabrielloni vive una nuova fase della sua carriera, ma mantiene i piedi per terra e una visione concreta del futuro. "Non so se resterò nel calcio dopo la carriera, ma sicuramente non come allenatore. Dopo tanti anni di ritiri e trasferta, mi immagino finalmente a casa nei fine settimana. Un lavoro di ufficio in società, però, potrebbe andare bene", dice con sincerità.
Anche nella sua vita da calciatore, Gabrielloni è lontano dalle immagini patinate del calciatore modaiolo. Tra un allenamento e l'altro, discute di politica con i compagni di squadra, si confronta con i più esperti sul mondo attuale e trova spazio per parlare di famiglia e vita privata. "Mi confronto spesso con i miei compagni, come Reina e Vigorito, su temi di attualità. Mi piace ascoltarli. Non sono mai stato il tipo da parlare solo di macchine e donne", confessa.
Il percorso di Alessandro Gabrielloni è un esempio di come, dietro la figura di un calciatore, possa esserci molto di più: passione per lo studio, impegno verso il futuro e una visione a 360 gradi della vita. Un atto di resistenza contro gli stereotipi e una dimostrazione che anche nel calcio è possibile avere una carriera equilibrata, lontano dai cliché del mondo dello sport.
Il Coni ha conferito alla Asd Macerata Softball la Stella di Bronzo al Merito Sportivo per l’anno 2023 in riconoscimento delle benemerenze acquisite dal sodalizio in tanti anni di attività. Lo ha comunicato il presidente del Coni Giovanni Malagò con una lettera al presidente di Macerata Softball Carlo Migliorelli.
"L’onorificenza - scrive Giovanni Malagò nella lettera - vuole attestare di fronte al mondo sportivo i meriti degli atleti, dei tecnici e dei dirigenti della società ed esprimere insieme la più sentita gratitudine del Coni per il contributo offerto alla crescita e all'affermazione dello sport italiano".
"Questo riconoscimento, che celebra mezzo secolo di attività sportiva - commenta Carlo Migliorelli -, appartiene a tutte le persone, giocatrici, allenatrici e allenatori, genitori e dirigenti che hanno contribuito alla costruzione di questa meravigliosa storia, ma onora in modo particolare Franco Cippitelli che per primo nel 1973 diede vita a Macerata softball”.
La consegna della Stella di Bronzo al Merito Sportivo avverrà, appena possibile, nel corso di una cerimonia predisposta dal Comitato Territoriale del Coni. Macerata Softball proprio nel 2023 ha celebrato i 50 anni di attività, conseguendo nel tempo grandi risultati sportivi e facendo crescere sportivamente e umanamente centinaia di ragazze.
Attraversando anche periodi difficili e di rilancio, la squadra maceratese oggi milita in Serie A1 e si appresta a iniziare la preparazione per la nuova stagione 2025. Nel suo palmarès la società annovera ben cinque titoli italiani e cinque Coppe dei Campioni europee, dopo il ritorno nella massima serie nel 2022 si è classificata in campionato al sesto posto nel 2023 e al quinto nel 2024.
Caratteristica di Macerata Softball è quella di puntare a valorizzare giocatrici marchigiane, così come il mettere in risalto il significato sociale dello sport e del volontariato che lo fa vivere, definendosi Società Solidale.
In occasione del Giorno della Memoria 2025, l'Università di Macerata promuove due iniziative per il 23 e il 29 gennaio volte a mantenere vivo il ricordo della Shoah e a stimolare riflessioni profonde sull'importanza della memoria storica e della coscienza collettiva.
Giovedì 23 gennaio, alle ore 17, nella Sala Sbriccoli del Casb, in piazza Oberdan 4 si terrà il convegno "Essere donne nella Shoah". L'evento, organizzato in collaborazione con l'Istituto Storico di Macerata e con il supporto del Comune di Macerata, dell'Anpi e dell'Associazione mutilati e invalidi di guerra, vedrà due momenti centrali.
Anna Foa, già docente de la Sapienza Università di Roma, è una storica italiana, studiosa dell'ebraismo, autrice di numerosi studi di storia culturale della prima età moderna e di opere sulla storia degli ebrei in Europa e in Italia; indagherà il delicato problema della femminilità negata durante la Shoah, approfondendo la messa in discussione e la violazione del corpo femminile.
Questo con il costante richiamo a numeri, fatti, racconti delle sopravvissute, mostrando nel tremendum di ciò che è stato, la peculiarità della sofferenza e insieme della resistenza politica e morale.
A seguire, si terrà la lettura scenica "Signora ammobiliata (uso cucina) in cambio di aiuto domestico", un monologo tratto dai testi di Gertrude Kolmar, poetessa tedesca di origini ebreo-tedesche, deportata e uccisa ad Auschwitz nel 1943.
L'opera, interpretata da Meri Bracalente sotto la regia di Andrea Fazzini, è basata sulla traduzione di Maria Paola Scialdone. La voce di Kolmar, poetessa di rara intensità e sensibilità, rappresenta un prezioso frammento della cultura ebraica annientata dalla Shoah.
Il 29 invece, alle ore 12, nell'Aula "Omero Proietti" di via Garibaldi 20, ci sarà l'evento "Più forti del male. Il ricordo della Shoah e il risveglio delle coscienze". La conferenza offrirà spunti di riflessione grazie agli interventi di John McCourt, rettore dell'Università di Macerata, che porterà i saluti istituzionali, di Natascia Mattucci, docente di Filosofia Politica dell'Ateneo, che esplorerà il tema del male attraverso la lente di Hannah Arendt, e di Clara Ferranti, docente di Linguistica e Filosofia del Linguaggio, che approfondirà l'umanesimo di Etty Hillesum.
Andrea Ballestrazzi, rappresentante della Fondazione Fossoli di Carpi, concluderà con un intervento sull'attualità del pensiero di Etty Hillesum. Etty Hillesum, giovane intellettuale olandese uccisa ad Auschwitz nel 1943, è un simbolo di umanità e spiritualità. I suoi diari e lettere testimoniano una straordinaria capacità di trovare bellezza e senso anche nelle circostanze più terribili. Le sue riflessioni sulla vita e sul male continuano a ispirare generazioni di lettori.
Si è conclusa ieri sera al teatro Lauro Rossi la cerimonia dedicata alla festività per il patrono della polizia locale San Sebastiano, durante la quale sono stati assegnati encomi agli agenti che si sono distinti per il loro coraggio e senso del dovere. A curare l'intrattenimento musicale è stata l'orchestra dei fiati, "Insieme per gli Altri".
Tra i momenti più emozionanti, il riconoscimento attribuito al sostituto commissario Ilaria Ferranti, al vice ispettore Fabrizio Ghergo, all’assistente Attilio Bonito e all’agente Samuele Pantanetti, protagonisti di un intervento straordinario andato in scena lo scorso 12 luglio.
Durante un normale controllo del territorio, gli agenti hanno notato del fumo provenire da un’abitazione nella località di Vallebona. Giunti sul posto, hanno immediatamente verificato la presenza di un incendio che stava avvolgendo parte della casa, minacciando di propagarsi a causa della vicinanza di un deposito di gas.
Con grande sangue freddo e professionalità, gli agenti si sono adoperati per evacuare i due residenti, mettendoli in salvo e allontanandoli dalla zona di pericolo. Contemporaneamente, hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco, che sono intervenuti per domare le fiamme. L’intero scenario è stato gestito in tempi rapidissimi, grazie alla prontezza e al coraggio del personale, che non ha esitato a rischiare la propria vita per mettere in sicurezza le persone e l’area circostante.
La motivazione dell’encomio sottolinea il "particolare spirito di servizio" e lo "sprezzante pericolo" con cui gli agenti hanno affrontato la situazione, dimostrando "professionalità e competenza". Un esempio di dedizione che non solo ha evitato una possibile tragedia, ma ha anche confermato il valore imprescindibile della polizia locale nel garantire la sicurezza della comunità.
A ricevere l'encomio è stato anche l'agente Paolo Borroni con la seguente motivazione legata a fatti avvenuti lo scorso 2 novembre: "Nel corso dei servizi di viabilità nei pressi del cimitero, svolti durante la ricorrenza dei defunti, l’operatore interveniva per salvare la vita ad una persona che si stava recando al cimitero ed aveva accusato un malore cadendo a terra. Con grande prontezza e coraggio poneva in essere tutte le misure per salvare l’anziana signora con manovre di rianimazione cardio-polmonare utilizzando anche il defibrillatore". Era successo il due novembre. Inoltre, Samanta Tirocchi da agente è diventata assistente.
In un mondo dell'automobile in continua evoluzione, c'è chi è riuscito a distinguersi grazie a passione, serietà e un'attenzione scrupolosa per la qualità. È il caso di Marzio Moscati, fondatore di Autosalone Moscati, che in pochi anni ha trasformato una semplice intuizione in una realtà di successo.
Partito da un piccolo garage di soli 20 mq, oggi è titolare di un autosalone strutturato, con più sedi operative e una clientela sempre più vasta, affermandosi come punto di riferimento nella vendita di auto usate nazionali e auto di importazione.
“Ogni auto che mettevo in vendita, il giorno dopo era già venduta” racconta Marzio, ricordando i primi anni in cui, dopo aver perso il lavoro nel 2012, ha deciso di affidarsi alla sua passione per le auto. Con un budget limitato, ha acquistato la prima vettura da rivendere, scoprendo un vero talento nel selezionare e proporre auto di qualità al miglior prezzo.
L'attività parte con un unico garage, poi ne servono due, fino al grande salto nel 2019, con il primo vero spazio espositivo di 200 mq. Nel 2023, l'espansione continua con un deposito in Via Roma 404/A, e solo tre mesi fa arriva il traguardo più importante: l'Autosalone Moscati in Via Roma 11, a Macerata, un luogo dove ogni cliente può trovare un'auto selezionata con cura e la garanzia di un acquisto sicuro.
Se c'è un aspetto che distingue Autosalone Moscati, è la cura estrema nella scelta delle auto usate nazionali. Ogni veicolo che entra in vendita viene controllato scrupolosamente, non solo per verificarne le condizioni meccaniche ed estetiche, ma anche per garantire che abbia una storia trasparente e certificata.
“L'auto usata è una grande opportunità per chi vuole un veicolo affidabile a un prezzo conveniente, ma deve essere scelta con la massima attenzione. Per questo, ogni macchina che propongo è come se fosse la mia. Se non la comprerei io, non la vendo”, afferma Marzio.
Grazie a questa filosofia, chi acquista un'auto da Autosalone Moscati ha la certezza di fare un acquisto sicuro, trasparente e senza sorprese.
Oltre al mercato delle auto usate nazionali, Autosalone Moscati è specializzato anche nella selezione di auto di importazione dalla Germania, un mercato che offre veicoli premium con dotazioni superiori e chilometraggi certificati.
“Ogni auto di importazione viene scelta con la massima attenzione, collaboriamo con fornitori fidati con cui lavoriamo da oltre 20 anni, e selezioniamo solo mezzi con storico chiaro e manutenzione documentata”, spiega Marzio.
L'importazione di auto tedesche è un'opzione vantaggiosa per chi cerca Audi, BMW, Volkswagen, Mercedes e altre marche prestigiose a prezzi competitivi, senza rinunciare alla qualità.
Uno degli aspetti che rendono Autosalone Moscati un punto di riferimento è la cura nella scelta di auto per neopatentati.
“Quando vendo un'auto a un ragazzo che ha appena preso la patente, mi metto nei panni di un padre che deve scegliere la prima macchina per suo figlio. Sicurezza, affidabilità e costi di gestione dei contenuti sono le priorità assolute”, racconta Marzio.
Ogni vettura destinata ai neopatentati viene selezionata per garantire bassi consumi e costi di manutenzione ridotti, motori affidabili e adatti ai giovani conducenti, e sicurezza al primo posto, con dotazioni come ABS, ESP, airbag e sistemi di assistenza alla guida.
L'entusiasmo di un ragazzo che compra la sua prima auto è qualcosa che Marzio vive con emozione, come se fosse la sua prima macchina. Ogni vendita è un momento speciale, e ogni cliente merita il meglio.
Ogni auto che entra nel parco auto di Autosalone Moscati viene attentamente valutata attraverso un processo di selezione rigoroso, con controlli meccanici approfonditi su motore, cambio, freni e sospensioni. Viene verificato lo stato degli interni e della carrozzeria per garantire un'auto in ottime condizioni. I chilometri sono certificati e la documentazione è trasparente, per offrire massima serietà e affidabilità.
“Per me ogni vendita è un successo, non per il guadagno, ma perché così so di aver aiutato una persona a scegliere l'auto giusta per le sue esigenze”, racconta Marzio con orgoglio.
Oggi Autosalone Moscati è un punto di riferimento per chi cerca auto usate nazionali e auto di importazione, con la garanzia di una selezione attenta e trasparente. Ma Marzio non ha intenzione di fermarsi. Il suo obiettivo è continuare a crescere, migliorando costantemente il servizio e ampliando l'offerta, per soddisfare le esigenze di una clientela sempre più vasta.
Un esempio di imprenditoria locale nata dalla passione e dall'impegno, una storia che dimostra come, con determinazione e visione, sia possibile costruire qualcosa di importante partendo da zero.
(Articolo promoredazionale)
In occasione della festa di San Sebastiano, nella tarda mattinata di oggi, 20 gennaio 2025, presso la sala riunioni del comando di polizia locale di Macerata, si è tenuta la conferenza stampa dove è stato presentato il resoconto delle attività svolte durante l’anno passato.
Un evento che ha offerto l'opportunità di comprendere in maniera dettagliata la complessità del lavoro e delle sfide affrontate quotidianamente, ponendo in primo piano l’imprescindibilità di un dialogo costante con i cittadini.
Ad argomentare le tre macroazioni che hanno segnato il 2024 è stato il comandante Danilo Doria: “Fattore costante è stato l’aumento degli incidenti stradali sia numericamente, ma anche a livello di gravità. Nel 2024, infatti, ne abbiamo registrati e gestiti quattro mortali, raddoppiati rispetto al 2023, così come aumentato è stato l’impegno circa i rilevamenti, diversi rispetto a quelli che interessano i ‘normali’ danneggiamenti, effettuati anche fuori dal centro abitato.
Per quanto riguarda i cantieri in città, che hanno assorbito in maniera esponenziale l’uso delle pattuglie, abbiamo dovuto aumentare di una unità il personale impiegato nell’ufficio Viabilità e Occupazione Suolo Pubblico (OSP ndr) e affrontare un lavoro organizzativo importante sul territorio fatto sia in fase preventiva e gestionale, ma anche di controllo che infatti ha visto aumentare i verbali per mancanza di rispetto degli articoli 20 e 21 in materia di OSP. Quest’ultima attività ha fatto sì che, soprattutto nel centro storico, si sia arrivati a un migliore utilizzo degli spazi anche per quanto riguarda la sosta. Infine, per ciò che concerne le manifestazioni - a partire da Musicultura per finire a Capodanno e alla festa dell’Epifania, con migliaia di persone in piazza della Libertà – equivalgono a un grande lavoro sia di ufficio, per le varie istruttorie necessarie, ma anche gestionale, sul posto dove si svolge l’iniziativa, con il coordinamento di persone qualificate addette a garantire la sicurezza”.
Sul tavolo della conferenza a illustrare con precisione fornendo dei dati particolarmente significativi Walter Vallesi, Maria Pia Marrocchella, Maurizio Iacopini, Ilaria Ferranti, Giuseppe Battista, Fiorenzo Fiorani.
L’ assessore alla Sicurezza Paolo Renna ha posto il focus sull'importanza del lavoro svolto dalla Polizia Locale nella tutela della sicurezza dei cittadini, attraverso molteplici prospettive e sul fatto che la Polizia Locale deve andare in direzione dell’essere autorevole non autoritaria: "La crescente attenzione verso le questioni relative alla sicurezza urbana, declinata nelle sue varie sfaccettature, rende necessario un impegno concreto e sempre crescente da parte delle istituzioni locali. E in questo senso l'Amministrazione comunale mette in campo ogni sforzo con l'obiettivo di potenziare la presenza sul territorio e garantire un servizio sempre più efficiente. In aiuto ci vengono le telecamere di sorveglianza, che stanno progressivamente arricchendo il nostro sistema di sicurezza, rappresentando uno strumento fondamentale per monitorare le aree più sensibili della città, contribuendo in modo significativo alla promozione di un ambiente più sicuro per tutti.
Ma il nostro impegno non si limita solo all'installazione di queste tecnologie ma anche verso l'intensificazione di dialogo con i residenti perché riteniamo che la sicurezza sia un diritto fondamentale di ogni cittadino. La Polizia locale è il nostro primo baluardo contro le insidie quotidiane, di qualsiasi genere, e per questo continueremo a supportarla. Concludo sottolineando ancora una volta l'importanza della sinergia tra tecnologia, istituzioni e cittadini per costruire un futuro sempre più sicuro. L'impegno profuso dalla Polizia Locale, insieme all'introduzione di misure innovative, rappresenta una risposta concreta alle esigenze di sicurezza della nostra comunità".
“Sono esperta di numeri – prosegue l’assessore al bilancio, Oriana Piccioni- e dietro i numeri ci sono i fatti, ci sono le persone e quindi è importante che tutti noi conosciamo quello che è stato fatto durante l’anno e quello che si progetta. Le risorse sono poche, ci sono anche dei limiti nelle assunzioni per cui il personale può essere assunto al 75% della sostituzione di quello che andrà in quiescenza; c’è un problema di gestione delle spese che sono molte e comunque sono state attivamente impiegate in questi anni come nel rinnovo del parco mezzi e soprattutto con l’ottima organizzazione che ha reso possibile la consultazione sia dell’amministrazione ma anche della cittadinanza”.
Durante la conferenza tra le numerose questioni trattate è emersa anche quella degli incidenti stradali, delle principali cause e delle misure di prevenzione attuate dalla Polizia Locale. Strade cittadine come via Roma, Corso Cavour e Corso Cairoli sono teatro di un numero significativo di incidenti, che evidenziano alcune problematiche ricorrenti e un panorama di rischi particolarmente alto. Tra la tipologia più frequente di incidenti si registra quella dei tamponamenti, mentre la restante parte riguarda sinistri laterali, fenomeni che si verificano in modo più diffuso in determinate condizioni di traffico e di visibilità.
Un dato interessante riguarda la fascia di età maggiormente coinvolta negli incidenti, che va dai 50 ai 65 anni. Questo segmento della popolazione è, infatti, quello che statisticamente risulta essere più esposto ai rischi derivanti dalla guida, probabilmente anche a causa di una maggiore frequenza di guida.
Tra le violazioni più comuni alla base degli incidenti, emerge in modo preponderante la perdita di controllo del veicolo, spesso aggravata da condizioni non idonee della strada, come la pioggia, o da manovre sbagliate. In particolare, si registra un 41% di violazioni legate a disattenzione alla guida, come l'uso del cellulare, che distrae i conducenti e aumenta il rischio di incidenti.
Per cercare di ridurre questo fenomeno, le autorità locali stanno puntando sulla prevenzione, implementando sistemi di monitoraggio e controllo della velocità. I telelaser e gli autovelox si stanno rivelando strumenti utili per contrastare il fenomeno della velocità eccessiva. Negli ultimi controlli, su 56 verifiche, sono state emesse 33 sanzioni, segno che la presenza delle forze dell'ordine è fondamentale per sensibilizzare i cittadini sulla necessità di rispettare le norme stradali.
In risposta alle segnalazioni dei cittadini e per aumentare la sicurezza, sono previsti ulteriori interventi, tra cui l'installazione di un autovelox fisso in contrada Pieve, e di altri due lungo la Carrereccia, una strada tristemente nota per un tragico incidente mortale avvenuto a settembre e la Cingolana.
L'obiettivo principale di queste misure è, senza dubbio, quello di prevenire, fungendo da deterrente per la riduzione della velocità e il miglioramento della sicurezza sulle strade. Il continuo impegno delle autorità locali e la collaborazione dei cittadini sono fondamentali per creare un ambiente stradale più sicuro per tutti.
Per quanto riguarda l’ambito del commercio e coesione sociale nel 2024, la polizia locale ha gestito 157 servizi durante fiere e mercati, e 138 relativi a esercizi pubblici e commerciali. Inoltre, sono stati effettuati 1974 accertamenti anagrafici, rappresentando il 4.84% della mutazione della popolazione, che conta 40.836 residenti (19.719 maschi e 21.117 femmine).
Mentre, per quanto riguarda la segreteria e gestione del Comando, le pratiche inerenti alla ZTL eseguite dall'APM sono state 3.138, mentre quelle rilasciate dalla Polizia locale sono state 638. Sono stati gestiti 154 atti relativi al ritrovamento di oggetti smarriti e organizzati 25 corsi di educazione stradale nelle scuole cittadine. Per quanto riguarda l'organizzazione dei servizi, sono stati redatti 34 report mensili inerenti al vigile di quartiere, 67 report serali, 28 servizi presso altri Corpi e 43 servizi antidroga nell'ambito del progetto "Scuole sicure".
Sul fronte delle infrazioni al Codice della strada sono state in totale 18.755, di cui 13.247 rilevate dalla Polizia locale, 3.402 dall'APM e 2.016 dai Servizi Generali Giulioni. Le violazioni ai regolamenti comunali e alle ordinanze emesse ammontano a 288. Sono stati sequestrati 86 veicoli per assenza di assicurazione obbligatoria e aggiornamento del Servizio Informatico Veicoli Sequestrati, e sono state emesse 55 ordinanze ingiunzioni. Grazie all'uso della strumentazione OCR (telecamere fisse e mobili) e telelaser, sono stati redatti 48 verbali per circolazione senza assicurazione, 408 per circolazione con veicolo non sottoposto a revisione, 36 per mancato uso delle cinture di sicurezza, 201 per velocità non commisurata spesso associata a incidenti stradali e 17 per fuga in caso di sinistri e mancata comunicazione dei dati. Sono state ritirate 68 carte di circolazione e 21 patenti. Per quanto riguarda le soste irregolari, i verbali emessi per veicoli in sosta in area riservata a residenti sono stati 985, 695 per sosta in area carico/scarico, 47 su passaggi pedonali, 125 su aree per disabili e 202 su marciapiedi. Le fasce orarie in cui sono stati redatti la maggior parte dei verbali nel corso del 2024 sono state dalle 10 alle 12 del mattino (4.780 verbali) e dalle 16 alle 18 (4.616 verbali). Le strade con il maggior numero di verbali per violazioni al Codice della Strada sono state corso Matteotti (1563), viale Leopardi (1347), corso Cavour (1280), via Mozzi/via del Convitto (1802), via Don Minzoni (967) e corso Cairoli (503).
Nell'ambito della mobilità e sicurezza urbana le concessioni emesse per Occupazione Suolo Pubblico sono state 582, i pareri rilasciati per la viabilità 147, le ordinanze per viabilità in caso di manifestazioni 110 e quelle permanenti 14. Nel corso del 2024 sono stati elaborati 13 piani di viabilità per cantieri edili particolarmente rilevanti, come le demolizioni in via Maffeo Pantaleoni e via Roma, e i lavori per la soppressione del passaggio a livello in via Roma.
Infine, per quanto concerne la tutela ambientale le violazioni accertate in materia di rifiuti e raccolta differenziata sono state 124, quelle ai regolamenti comunali e alle ordinanze 17, i controlli edilizi 30, i controlli sulla conduzione del cane 180 e i verbali di accertamento violazioni sulla detenzione del cane 9.
La bellezza non è perfezione. È il segno dell'umanità, l'eco delle emozioni, la traccia lasciata dagli errori. È questa la lezione più grande che Pier Paolo Pasolini ha trasmesso a Dante Ferretti, scenografo maceratese tra i più grandi della storia del cinema, che oggi celebra quel rapporto unico con il libro "Bellezza imperfetta. Io e Pasolini", curato dallo scrittore David Miliozzi.
Dopo il successo della sua prima autobiografia, "Immaginare prima. Le mie due nascite, il cinema, gli Oscar", in cui Ferretti ha raccontato la sua vita dagli anni '40 fino al suo arrivo a Hollywood, ora lo scenografo regala al pubblico un memoir dedicato al legame speciale con Pasolini. Il libro è infatti dedicato al racconto del rapporto di Ferretti con Pier Paolo Pasolini, suo primo maestro e mentore, con cui ha lavorato per 12 anni, realizzando 8 film che hanno segnato un'epoca.
La collaborazione iniziò nel 1964 con "Il Vangelo secondo Matteo" , un'esperienza che avrebbe tracciato la strada per una carriera straordinaria. A soli 25 anni, Ferretti firmò la sua prima scenografia per Pasolini con il film "Medea" , interpretato da Maria Callas. “Pasolini aveva il dono di riconoscere il talento nei giovani e sapeva valorizzarlo” racconta Miliozzi. Da quel momento, Pasolini volle Ferretti in tutti i suoi film, dalla "Trilogia della vita" (Decameron, I racconti di Canterbury, Il fiore delle mille e una notte) fino al controverso "Salò o le 120 giornate di Sodoma" , ultima opera del regista prima della sua tragica scomparsa nel 1975. “Il giorno in cui è morto Pasolini è come se fossi morto anche io” , confessa Ferretti nel libro, ricordando con infinita tristezza quella notte al Lido di Ostia, un evento che segna il 2025 con il cinquantesimo anniversario.
Come ci spiega David Miliozzi, Ferretti dedica queste pagine a celebrare l'amore e la gratitudine verso Pasolini, con cui aveva un rapporto quasi alchemico. Nonostante la confidenza maturata negli anni, i due si sono sempre dati del “lei”, mantenendo una distanza formale che non ha mai intaccato la profondità della loro complicità. Momenti memorabili, come la visione della storica Italia-Germania 4-3 a Parigi insieme a Maria Callas, testimoniano il legame speciale che li univa.
Inoltre nel libro, Ferretti pubblica per la prima volta i bozzetti ei disegni scenografici realizzati per Pasolini, accostandoli ai fotogrammi dei film, a dimostrazione della perfetta sintonia tra i due. “Quando disegnavo un bozzetto, Pasolini girava partendo da quello”, ci spiega Miliozzi, sottolineando la fiducia fra i due e il rispetto reciproco.
“Sentire Dante Ferretti raccontare Pasolini è come avvicinarsi al più grande intellettuale del Novecento”, confessa David Miliozzi, che attraverso questo libro ci offre un ritratto intimo e potente di due giganti della cultura italiana.
Nato dal sodalizio artistico tra due menti geniali, questo volume non è solo un tributo a un maestro, ma anche una riflessione su un concetto di bellezza autentico, che vive nell'imperfezione e nella libertà creativa. Con bozzetti inediti, materiali fotografici e memorie profonde, lo sceneggiatore tre premi Oscar ci riporta dietro le quinte di un cinema che cercava la verità più che l'estetica, l'anima più che la superficie. Un cinema in cui ogni scena, ogni dettaglio, portava il marchio dell'autenticità, proprio grazie a quella "bellezza imperfetta" che Pasolini gli ha insegnato a riconoscere e a valorizzare. E oggi, a cinquant'anni dalla tragica scomparsa del grande regista, Ferretti ci guida in un viaggio emozionante tra ricordi, set e amicizie indimenticabili, riaffermando che l'imperfezione non è un limite, ma la più alta forma di arte.
La CF Maceratese non conosce più ostacoli e supera anche la Recanatese nel big match valevole per l’ultimo turno di andata del Campionato di Eccellenza femminile.
Le due squadre arrivano all’appuntamento appaiate a quota 34 punti in classifica e decise a conquistare l’intera posta in palio. La Rata si schiera con il 4-5-1 mentre le leopardiane si dispongono con il 4-3-3. La prima frazione di gara è equilibrata con le due formazioni che si studiano alla ricerca dei rispettivi punti deboli.
Le biancorosse provano a farsi pericolose con una punizione al limite ben parata dal portiere ospite, dall’altro lato le giallorosse intercettano un pallone al limite dell’area locale e sprecano una volta giunte a tu per tu con Ranalli.
Nella ripresa la Maceratese abbassa il proprio assetto lasciando più spazio alle sortite della Recanatese. Le padrone di casa cercano di sfruttare alcune situazioni su palla inattiva ma la retroguardia ospite riesce a disinnescare la minaccia.
Il goal che decide la contesa è opera di due interpreti che dimostrano sempre grande intesa e complicità. Giustozzi pennella un cross dalla bandierina e trova l’inzuccata vincente di Salvucci al suo diciottesimo sigillo stagionale.
Nel finale la Recanatese ha la ghiotta chance per riportare il punteggio in parità ma Giustozzi si immola e salva sulla linea.
Al triplice fischio esplode la festa biancorossa sugli spalti del “Del Vittoria” con tutto il pubblico in piedi ad applaudire due squadre dal grandissimo valore.
La CF Maceratese chiude imbattuta il girone di andata con 37 punti conquistati su 39 a disposizione, miglior attacco con 93 reti realizzate e miglior difesa del raggruppamento, con soli 8 goal subiti.Numeri eccellenti che valgono il titolo di “Campione d’inverno” per il team allenato da mister Claide Torresi.
Un’avventura che sta proseguendo nel migliore dei modi per le biancorosse, a conferma che il lavoro impostato dallo staff tecnico negli ultimi mesi è di assoluta qualità.
Al termine dell’incontro tra Cluentina e Vigor Montecosaro, valido per la 18° giornata, l'allenatore Simone Cicarè ha ufficializzato le proprie dimissioni, una decisione maturata dopo le difficoltà incontrate dalla squadra in questa fase di stagione. L’allenatore, con un gesto che riflette il suo grande attaccamento ai colori biancorossi, ha scelto di fare un passo indietro per dare una scossa alla squadra e per permettere un rinnovamento motivazionale in vista delle sfide future.
Nel comunicato ufficiale diffuso dalla società, si legge: "Le motivazioni addotte rappresentano perfettamente l’essenza e la grandezza dell’uomo e dello sportivo, nonché testimoniano l’amore viscerale che Simone Cicarè nutre per i colori biancorossi. Nonostante gli ultimi risultati non soddisfacenti e la posizione stagnante in classifica, il mister ha preso la decisione di rassegnare le proprie dimissioni affinché il gruppo possa ricevere una nuova scossa e nuovi stimoli".
La società non ha mancato di esprimere un sincero ringraziamento a Cicarè per il lavoro svolto in un periodo difficile. "Ringraziamo Simone per quanto ha saputo dare alla società e alla squadra in questi mesi difficili. È appena il caso di dire che rimarrà in società e che la sua collaborazione con il settore giovanile sarà rinnovata con una fiducia e una stima se possibile ancora più forte."
Luca Travaglini nuovo allenatore della Cluentina
Con l’uscita di scena di Simone Cicarè, la società ha subito ufficializzato il nome del nuovo allenatore, Luca Travaglini, che da stasera guiderà la squadra. Travaglini, con una lunga e prestigiosa esperienza in campionati di Promozione, ha allenato con successo compagini come Aurora Treia e Chiesanuova, e la sua esperienza sarà determinante per affrontare al meglio il rush finale della stagione.
"La sua esperienza e competenza nel campionato di Promozione – si legge nel comunicato – saranno utili ai nostri ragazzi che avranno il compito, nelle gare che restano, di profondere ogni stilla delle loro energie per raggiungere una salvezza alla quale la società continua a credere fortemente."
Nuovi innesti in arrivo
Infine, la società ha anticipato che nei prossimi giorni saranno ufficializzati i nomi degli ultimi due giocatori acquisiti durante l'attuale finestra di mercato, con l’obiettivo di rinforzare ulteriormente la squadra e sostenere l'operato del nuovo tecnico. La società Cluentina ha concluso il proprio comunicato con un sentito augurio di buon lavoro a Luca Travaglini, con l’auspicio che possa portare nuova energia e determinazione alla squadra. La fiducia è alta, e la società continua a credere fermamente nella possibilità di una salvezza.
Tante volte ci si è andati vicini. Tante volte l’urlo di gioia è rimasto bloccato in gola. Oggi i tifosi maceratesi possono finalmente sprigionare la loro contentezza: la quinta giornata di ritorno della Serie A2 Credem Banca ha un sapore dolcissimo che è quello della prima vittoria in trasferta in stagione per la Banca Macerata Fisiomed. I maceratesi, oggi in versione biancoverde, si impongono 1-3 con tecnica e carattere sulla Emma Villas Siena aggiungendo tre punti fondamentali in ottica salvezza. Grande prestazione esterna dei maceratesi che superano i padroni di casa in tutti i fondamentali, meritandosi di festeggiare al PalaEstra. L’MVP di oggi è il subentrante Sanfilippo, grande apporto alla squadra, 8 punti e 70% in attacco per lui.
La partita:
Al PalaEstra i padroni di casa si presentano con la temibile diagonale Nevot-Nelli, gli schiacciatori sono Randazzo e Cattaneo, i centrali Trillini e Rossi, il libero è Bonami.
Macerata cerca punti preziosi con i suoi sette uomini standard. Marsili-Klapwijk è la diagonale principale, Ottaviani-Valchinov gli schiacciatori-ricevitori, Fall-Berger al centro, Gabbanelli in seconda linea.
Primo set. La partita si apre in parità con qualche errore e buone giocate da entrambi i lati. Ottaviani col 6-9 prova a dare il primo strappo al match ma Castellano, poco dopo, è costretto a fermare tutto dopo tre punti consecutivi senesi (9-9). Al rientro, è sempre lo schiacciatore laziale a dare la scossa con un mani-out davvero intelligente. L’ace di Klapwijk spinge Macerata al +3 (12-15), ma diversi muri casalinghi bloccano la verve degli ospiti biancoverdi. Si rimane bloccati nella rotazione P1 fino al 18-17 Siena. Entra Ferri per Klapwijk e il finale è sul fil di cotone. Il secondo tocco sbagliato sul 23-21 è sanguinoso, la Emma Villas si aggiudica poi il primo set, 25-21.
Secondo set. Sanfilippo per Berger in campo. 2-4, battuta e muro fanno la differenza per Macerata che continua a far vedere le buone cose già viste nel precedente parziale. Il vantaggio si allarga con un Klapwijk sugli scudi, è 8-14 grazie a un muro composto sull’attacco di Nelli (6 punti nel set precedente per lui). È lo stesso opposto che prova a far riavvicinare l’Emma Villas con un mezzo ace e il successivo attacco vincente. Macerata resiste per un set che riaprirebbe la partita, 13-18 in primo tempo con Sanfilippo. Una splendida difesa in campo biancoverde viene concretizzata poi da Klapwijk ma è l’ace fortunoso di Marsili che spinge la Banca Macerata Fisiomed sul 13-20. La contesa si ferma per un videocheck più lungo del normale, ma rimane in temperatura il sinistro di Klapwijk (16-22). Chiude sempre l’opposto olandese, 19-25.
Terzo set. Parziale che si apre in equilibrio, ma l’attacco di Ottaviani sull’asta regala il primo +2 del set ai toscani (7-5). Il vantaggio casalingo dura pochissimo per un incomprensione nella loro metà campo, Macerata ringrazia e ri-impatta con una splendida pipe di Valchinov (8-8). Partita molto intensa e fisica, i dettagli conteranno: un primo videocheck dà ragione a Macerata che può allungare anche sul +3 grazie a una spallata di Valchinov, ma la successiva invasione del bulgaro rimette tutto in parità a quota 12. La parità sul 16 è il manifesto che la Banca Macerata vuole vincere: prima l’attenzione di Ferri, poi la classe di Ottaviani, grande azione. Si arriva al rush finale sul 20-18 con una magia di Nevot, Klapwijk sbaglia dai 9 metri per il 22-21 Siena dopo l’imperioso muro di Fall. Battuta come esordio per Dimitrov sul 22-23, Ottaviani regala il primo setball meritato, l’urlo di gioia può sprigionarsi grazie all’errore di Nelli (24-26).
Quarto set. Parziale che potrebbe significare vittoria per i biancoverdi, la prima stagionale in trasferta. Macerata parte decisa come aveva finito, subito +2 con Klapwijk. Siena non ci sta e si susseguono una serie di capovolgimenti di fronte la cui risultante è comunque una sostanziale parità. Il successivo break arriva sull’6-6 (battuta Fall) e concretizza con l’attacco di Klapwijk: 7-11. Macerata vede il traguardo prima con l’errore di Randazzo (9-13) e poi con il muro di Valchinov (10-15). Klapwijk è una certezza in ogni fondamentale, la Banca Macerata Fisiomed allunga 11-17. Entra Ferri nel finale, Siena prova ad accorciare col muro del -4 ma l’errore del suo principale regista regala a Macerata una prima vittoria esterna dal sapore dolcissimo: 21-25!
Gabriele Sanfilippo, centrale: "Una parola per descrivere la vittoria? FINALMENTE. Era importante, dopo la sconfitta di Palmi, riprendere il nostro cammino per raggiungere l'obiettivo che ci siamo prefissati. Finalmente ci siamo riusciti anche fuori casa e questa (vittoria, ndr) ci consente di prepararci meglio anche al prossimo scontro diretto contro Reggio Emilia. Sfruttiamo questa vittoria per andare in palestra questa settimana con grande voglia di fare, di portare un altro risultato utile in casa".
Emma Villas Siena – Banca Macerata Fisiomed 1-3 (25-21, 19-25, 24-26, 21-25)
Emma Villas Siena: Trillini 11, Nevot, Nelli 18, Rossi 5, Randazzo 15, Ceban 2, Cattaneo 12, Bonami (L1). NE: Melato, Araujo, Alpini, Barbanera, Coser (L2). All. Gianluca Graziosi, Ass. Marco Monaci.
Banca Macerata Fisiomed: Pozzebon, Marsili 4, Ferri 1, Valchinov 16, Ottaviani 13, Fall 11, Sanfilippo 8, Dimitrov, Klapwijk 24, Berger 2, Gabbanelli (L1). NE: Ichino, Cavasin, Palombarini (L2). All. Castellano Maurizio, Ass. Domizioli Federico
Arbitri: Russo Roberto e De Simeis Giuseppe
MVP: Sanfilippo
Note: Durata set: 31’, 30’, 34’, 31’ per due ore e 6 minuti.
Battute punto Macerata 6 con 14 errori, Siena 1 con 10 errori. Muri punto Macerata 12, Siena 8. Attacco punto Macerata 47%, Siena 44%. Ricezione positiva Macerata 54% (32% perfetta), Siena 43% (31%).
(Photo credits: Valeria Lippera)
La stagione del circolo CAEM/Lodovico Scarfiotti ha preso avvio da Macerata, con la prima prova del campionato Formula Crono ASI, regolarità per auto d’epoca a cronometri liberi.
E’ stata una positiva 18esima edizione di “240 minuti sotto le stelle” ma anche sotto la pioggia e al freddo..., tutto normale ma se n'era persa l’abitudine. L’Amministrazione Comunale di Macerata con l’assessore allo Sport Riccardo Sacchi ha salutato tutti gli equipaggi partecipanti assieme al commissario delegato ASI Alessandro Forcelli e al presidente del club Mirko Recanatesi, prima del via da Piazza della Libertà, come di consueto dato al crepuscolo.
A misurarsi con le 66 prove di abilità suddivise in sei sezioni, sono stati 53 equipaggi provenienti da numerose regioni d’Italia, che hanno dovuto coprire un percorso di circa 100 km nel maceratese, misurandosi con la precisione a cronometro prima nel parcheggio del palasport di Fontescodella a Macerata poi a Montelupone presso la sede della GM Meccanica, successivamente nella Zona Industriale di Porto Recanati, prima di un’apprezzata sosta ristoro nella cittadina conosciuta per il turismo balneare, che ha spezzato piacevolmente il ritmo dell’impegno sportivo prima della ripartenza per l’itinerario di ritorno verso Macerata.
Effettuato il secondo passaggio sulle prove di Porto Recanati e di Montelupone, l’ultima sezione al Centro Fiere di Villa Potenza ha chiuso l’interessante confronto tra gli specialisti della regolarità, che hanno di nuovo riempito di colore Piazza della Libertà con le loro belle auto d’epoca costruite tra gli anni sessanta e l’inizio degli anni novanta.
Ad aggiudicarsi il primo posto assoluto sono stati i giovani romani Alessandro Formiconi e Luigi Ruggeri su A112 Abarth del 1980, capaci di contenere gli errori entro i 5 centesimi di secondo in ben 47 delle 66 prove. Con 510 penalità hanno preceduto i perugini Alessandro Valentini e Gemma Ciabilli su Innocenti Mini Cooper 1300 del 1972, reduci dal successo del 2024. Al terzo posto i settempedani Paolo Pieroni e Sokol Rica su A112 del 1970, al quarto gli assisani Francesco Marchetti e Tim Pellegriti su A112 del 1972 e quinti i viterbesi Fabio Gregori e Cristina Maggio Aprile su A112 del 1978. Ad aggiudicarsi la classifica femminile l’equipaggio Loredana Bonfigli e Maurizio Di Luca, marchigiani di Servigliano, su Alfa Romeo Alfetta GT del 1974, mentre il premio come migliore equipaggio Young è andato ai molisani Daniele Corona e Giovanni Felice su Lancia Fulvia Montecarlo del 1975.
Al termine tutti soddisfatti, grazie allo staff del CAEM/Scarfiotti che si è prodigato al massimo con il responsabile Andrea Carnevali ad allestire i dettagli dell’evento e la squadra che ha assicurato uno svolgimento lineare dell’intera manifestazione com’è stato ribadito a più voci durante le premiazioni nella splendida cornice del Teatro della Società Filarmonico-Drammatica messa a disposizione dall’Amministrazione Comunale di Macerata. I ringraziamenti vanno estesi anche a Tecnostampa, Water M, Pigini Group, BCC Recanati e Colmurano, Autofficina F.lli Zacconi, GM Meccanica, Concessionaria Emilcar, Ca.Bi. Gomme, Papa Nicola impresa edile, Falegnameria Salvucci, TEC Antifurti e RC Impianti Termosanitari.
Le CBF Balducci HR Macerata supera l’ostacolo Imola al Fontescodella con una prestazione di grande concretezza e continuità: 3-0 in poco più di un’ora per le arancionere contro la Clai Volley nella settima di ritorno della Serie A2 Tigotà, un risultato che vale la dodicesima vittoria stagionale e permette di continuare la corsa in classifica a quota 36 punti, al terzo posto sempre in scia a San Giovanni in Marignano e Messina. MVP di giornata l’argentina Bulaich con 11 punti e il 64% in attacco, top scorer Decortes con 19 palloni messi a terra, ma tutte le maceratesi scese in campo oggi hanno spinto sull’acceleratore, confermando la crescita continua fatta vedere nelle ultime gare. I 10 muri e i 4 ace messi a segno fanno il resto, Imola (con la regista Drewnick all'esordio e l'ex di turno Pomili out) si aggrappa solo ai 12 punti di Mescoli ma si ferma al 25% in attacco contro il 54% delle padrone di casa. Da segnalare il ritorno in campo di Busolini da titolare dopo un anno dall’infortunio al ginocchio: per lei 6 punti con 2 muri vincenti.
Coach Lionetti parte oggi con Bonelli-Decortes, Mazzon-Busolini, Battista-Bulaich, Bresciani libero. Coach Caliendo sceglie Drewnick-Stival, Melandri-Ravazzolo, Bulovic-Mescoli, Mastrilli libero.
Dominio arancionero nel primo set: un attacco vicino al 60%, gli 8 punti di Decortes (62% con 2 muri vincenti) fanno subito la differenza, Imola è in difficoltà (14% in attacco) e il risultato finale è un netto 25-10 per la CBF Balducci HR. Nel secondo set le maceratesi continuano a tenere alto il livello di gioco in ogni fondamentale: 3 muri e 1 ace, più altri 7 punti di Decortes sanciscono il 25-18, per la Clai Mescoli attacca al 60% (4 punti). Sulla stessa linea il terzo set, la prestazione corale delle ragazze di Lionetti prosegue: Bulaich sale in cattedra con 6 punti e l’83% in attacco, altri 4 muri arancioneri spengono ogni velleità delle romagnole: 25-14 il finale.
LA PARTITA
Coach Lionetti parte oggi con Bonelli-Decortes, Mazzon-Busolini, Battista-Bulaich, Bresciani libero. Coach Caliendo sceglie Drewnick-Stival, Melandri-Ravazzolo, Bulovic-Mescoli, Mastrilli libero.
Partenza sprint per le arancionere che vanno subito sul 4-0, guidate dai colpi di Decortes, che piazza anche il muro del 6-1, arriva il contrattacco di Bulaich per l’8-2. Decortes mette l’ace del 10-3 e il colpo dell’11-3 da seconda linea, Mazzon c’è (12-4) mentre Stival commette due errori che lanciano la CBF Balducci HR sul 15-4. Battista mette giù il 17-6, arriva l’ace di Ravazzolo con l’aiuto del nastro (17-8), Busolini va a segno (18-8), Decortes ferma Melandri (19-8). Bulaich infila il 20-8 in mezzo al muro e anche il mani out del 21-9, Decortes va di nuovo a segno (23-9), c’è l’ace di Busolini col nastro (24-9), chiude Mazzon 25-10.
Primo break maceratese nel secondo set con Decortes (4-2) in contrattacco, suo anche l’ace del 6-3, Bulaich vince il contrasto a rete per il 7-3. Battista piazza il pallonetto (9-5), Busolini mura il 10-5, mette la fast dell’11-6 e un altro muro per il 13-7, il contrattacco di Decortes vale il 15-8. Sempre l’opposta arancionera firma il 17-10, c’è spazio per Orlandi per Mazzon, Mescoli ferma Decortes (18-13) ma si rifà subito con il muro del 20-14. Entra Sangugni per Battista, Bulaich va a segno (21-15), Bulovic sbaglia (23-17): il set si chiude sull’errore di Ravazzolo (25-18).
Imola prova a reagire in avvio di terzo set (2-4), ma Bulaich rimedia subito (4-4), il muro di Bonelli riporta avanti le arancionere (6-5), quello di Bulaich vale il 7-5. L’argentina allunga ancora in contrattacco (9-5) e piazza anche il 10-6, Battista firma il mani out (11-6) e il lungolinea del 12-6. C’è Visentin per Bulovic nella Clai Imola, Mazzon mura due volte (14-6), c’è anche Migliorini per Ravazzolo al centro nelle romagnole: Stival guadagna il contrattacco del 14-9, Battista risponde con quello del 16-9. Decortes trova il tocco del muro (18-12), arrivano due errori di Imola in attacco (20-12), Bulaich firma il 21-12, Battista l’ace del 22-12. Mescoli non trova il campo (24-13), chiude Mazzon 25-14.
IL TABELLINO
CBF BALDUCCI HR MACERATA - CLAI IMOLA VOLLEY 3-0 (25-10 25-18 25-14)
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Mazzon 10, Bonelli 2, Battista 12, Busolini 6, Decortes 19, Bulaich Simian 11, Bresciani (L), Sanguigni, Orlandi. Non entrate: Caruso, Morandini, Allaoui, Fiesoli, . Allenatore Lionetti.
CLAI IMOLA VOLLEY: Bulovic 2, Ravazzolo 4, Stival 3, Mescoli 12, Melandri 4, Drewnick 1, Mastrilli (L), Visentin 1, Gambini (L), Migliorini, Stafoggia, Rizzieri. Non entrate: Pomili. Allenatore Caliendo.
Arbitri: Viterbo, D'Argenio.
Note - Spettatori: 470, Durata set: 20', 24', 21'; Totale: 65'. MVP: Bulaich Simian.
(Foto: Roberto Bartomeoli)
LE DICHIARAZIONI
Valerio Lionetti (head coach CBF Balducci HR Macerata): “È stata una buonissima prova corale di tutta la squadra, sono molto contento perché abbiamo mantenuto il livello di attenzione molto alto per tutto l’arco della partita, che è la cosa su cui lavoriamo dall'inizio dell'anno, quindi è bello vedere un po' i frutti del lavoro che si fa in palestra. È bello vedere anche quando alcune cose non vanno che vengono sistemate durante l'incontro, insomma è stata una partita molto buona da quel punto di vista ed è quello che avevo chiesto tra l'altro. Imola, come sapevamo dal match di andata, è una squadra che difende moltissimo, ti snerva parecchio perché è una squadra che non sbaglia niente, era molto facile cadere nel nervosismo e fare errori o prendere delle murate: questa cosa qua assolutamente non è stata fatta, abbiamo secondo me interpretato nel modo migliore la gara”.
Federica Busolini (centrale CBF Balducci HR Macerata): “Sono molto soddisfatta di come è andata oggi, anche perché facendo un breve calcolo era un anno che non giocavo una partita intera quindi c'era anche un po' di tensione iniziale. Detto ciò, sono anche molto contenta di quello che ha fatto la squadra perché cominciamo a dare anche molta costanza al lavoro che facciamo in settimana e ai risultati che otteniamo la domenica. Adesso ci manca poco per finire questa Regular Season che comunque è stata complicata, perché le squadre sono tutte molto ostiche da affrontare, ognuna ha un punto di forza diverso. Poi, sicuramente, comincerà una fase più complessa, magari anche maggiore tensione perché le squadre alla fine saranno tutte forti, e dovremo essere brave a mantenere sempre costanza e grinta in tutte le partite”.
Daniela Bulaich (schiacciatrice CBF Balducci HR Macerata): “Sono felice per la partita che fatto ha la mia squadra, sapevamo che Imola è una formazione non muore mai: noi abbiamo fatto un bel lavoro in settimana e oggi in campo abbiamo spinto ancora di più, quindi credo che sia visto. Piano piano stiamo arrivando ad un livello sempre più alto, è positivo verso la fase più importante della stagione”.
Un'ottima Maceratese si è imposta 2-0 sull'Atletico Mariner sul tappeto verde dell'Helvia Recina Pino Brizi. Una vittoria che dà continuità dopo quella di Fermignano e che porta le firme di Cognigni sul finire di primo tempo e di Ruani ad inizio ripresa. Successo che la Maceratese ha dedicato a Sergio Macellari, scomparso questa notte all'età di 86 anni. L'unica nota negativa del pomeriggio biancorosso è stato l'infortunio di Nasic, uscito in barella con le mani in volto. Per il centrocampista si teme un infortunio grave al ginocchio.
Possanzini manda in campo la sua squadra con Mastrippolito terzino sinistro al posto di Vanzan, che parte dalla panchina dopo la febbre degli ultimi giorni, con Nicolosi al centro al fianco di Lucero. In attacco Marras, Ruani e Vrioni a supporto di capitan Cogngini. La Rata parte subito forte e al 6' si costruisce subito un'occasione importante, con Marras che servito in area da Congigni calcia a lato di poco. Al 15' grande azione personale di Vrioni, che entra in area e serve all'indietro Ruani che però mette incredibilmente alto da pochi passi. La Maceratese gioca stabilmente nell'area avversaria: ancora Marras, questa volta dal limite, chiama Amato alla grande parata. Al 28' padroni di casa anche sfortunati, col tiro a botta sicura di Nasic che colpisce in pieno la traversa. Lo stesso centrocampista qualche minuto dopo si accascia a terra in seguito ad un contrasto di gioco e chiama immediatamente l'ingresso dello staff medico. Nasic è costretto a uscire in barella, accompagnato dai due capitani Cognini e Napolano e dal supporto di tutto l'Helvia Recina. Le prime impressioni fanno pensare ad un grave infortunio al ginocchio ma si attendono aggiornamenti. Il gioco riprende, col Mariner che al 40' si affaccia per la prima volta dalle parti di Gaglairdini con un tiro innocuo di Napolano. Sull'altro versante la Maceratese recrimina per un contatto sospetto in area fra Cognigni e De Vito. Quando le squadre sembrano andare a riposo sullo 0-0 arriva il gol del vantaggio locale: sempre Marras a crossare in maniera precisa sul secondo palo a trovare la sponda di Lucero, pallone che latita sulla linea di porta e il condor Cognigni la spinge dentro di testa. Maceratese in vantaggio e Curva Just in visibilio. Si va a riposo su questo risultato.
La ripresa si apre subito con un episodio chiave: un cross di Vanzan, rientrato dagli spogliatoi al posto di Nicolosi, trova un tocco di mano da parte di Marcucci: l'arbitro non ha dubbi e assegna il calcio di rigore. Sul dischetto va Ruani, che sceglie la soluzione centrale parata da Amato. Sulla respinta il numero 10 biancorosso è il più lesto di tutti e fa 2-0. A questo punto la Maceratese gioca sulle ali dell'entusiasmo, contro un Atletico Mariner che accusa il colpo. Al 22' è ancora Marras a flirtare col gol, ma è Amato è ancora bravo a respingere. La Rata controlla e gestisce il vantaggio, anche se nel finale è Gaglairdini a dover compiere un grande intervento negando il gol a Cialini. Finisce 2-0, con la Maceratese che sale a quota 41 e va a festeggiare con i propri tifosi la prima vittoria interna del 2025. Vincono anche Chiesanuova (2-0 sul Matelica) e K Sport Montecchio (2-0 sull'Urbania). Rimane perciò invariata la situazione in vetta, con la Maceratese prima a +3 sulle due isneguitrici.
(Foto di Francesco Tartari)
Venerdì 20 dicembre nell'Auditorium dell'IlS "Matteo Ricci" di Macerata, si sono tenuti due seminari di pedagogia che hanno coinvolto docenti e studenti delle classi quinte del Liceo delle scienze umane, relatore il prof. Sabino Pavone, presidente e docente della Libera Scuola Steiner-Waldorf "Novalis" di San Vendemiano, fondatore della Libera Associazione Italiana di Pedagogia steineriana e coordinatore nazionale della formazione Steiner-Wlaldorf in Italia.
L'iniziativa, promossa dalla dirigente dott.ssa Rita Emiliozzi, rientra nel "Progetto Orientamento", coordinato dai docenti Chiara Angeletti e Francesco Pampana. Un progetto, ormai alla sua terza edizione, che intende valorizzare la specificità e l'identità dell'indirizzo liceale delle Scienze Umane, offrendo agli studenti delle classi quinte l'opportunità di conoscere e approfondire diversi modelli pedagogici in un 'ottica orientativa, ricavando da ognuno indicazioni e stimoli per la costruzione del proprio progetto di vita. Nell'incontro del mattino il prof. Pavone ha parlato agli studenti dei "processi di apprendimento nella scuola e nella vita", in quello del pomeriggio, invece, ha coinvolto insegnanti, educatori e genitori sul significato dell' "essere adolescenti nel III millennio, tra eternità e Spirito del tempo".
“L'evento ha suscitato molto interesse - fa presente il prof. Francesco Pampana, tra gli organizzatori dell’evento - Il prof. Pavone ha saputo trasmettere con competenza, efficacia e uno stile coinvolgente lo spirito e i principi sui quali si fonda il modello pedagogico ideato da Rudolf Steiner nel 1919 e praticato oggi da più di 40 scuole in Italia, ma diffuso e apprezzato in tutto il mondo”. "I seminari svolti – sottolinea la dirigente scolastica Rita Emiliozzi – testimoniano l’impegno del nostro Istituto nell’esplorare prospettive educative innovative e autorevoli, dai quali trarre spunti preziosi da integrare nella didattica quotidiana, sempre nell’ottica di promuovere lo sviluppo delle competenze essenziali nei nostri studenti".
La pedagogia steineriana, prendendo le mosse da una visione olistica dell'essere umano, valorizza i talenti e l'individualità di ogni studente nelle tre dimensioni dell'intelletto, del sentimento e della corporeità e, al contempo, si propone di sviluppare il senso di appartenenza, di solidarietà sociale e di comunitarietà. Il percorso formativo, articolato in tre cicli di sette anni ciascuno, oltre alle discipline comuni, dà particolare rilievo a diverse forme di espressione artistica (arti figurative, musica, teatro, artigianato, euritmia).
Un approccio educativo orientato al futuro, in un'ottica ecologica e di sostenibilità, che si prende cura nel presente della crescita dei bambini e dei ragazzi con uno sguardo e un'attenzione alle persone che saranno domani. All'interno del progetto si sono svolti anche due laboratori artistico-espressivi, condotti dalle prof.sse Chiara Angeletti e Adriana Falaschini, ispirati alla pedagogia Waldorf con l'obiettivo di offrire ai ragazzi un'esperienza di libera e consapevole espressione di sé attraverso la pittura e la scultura. Le opere realizzate dai ragazzi verranno esposte in una mostra che sarà allestita all'interno della scuola nel mese di giugno.
Chiude domani la mostra agli Antichi forni “La guerra Addosso”, tanti i visitatori insieme alle classi del Liceo Artistico Cantalamessa e del Liceo Linguistico Leopardi di Macerata.
L’ evento promosso dall'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra in collaborazione con l'Istituto storico di Macerata e il Centro Studi Carlo Balelli e con il patrocinio del Comune di Macerata vuole ricordare l’entrata in guerra dell’Italia nel 1915 e la mostruosità ancora attuale dei conflitti. La mostra ha messo a disposizione dei visitatori un vasto materiale fotografico e documentario sulla Grande Guerra e delle fonti d’archivio custodite presso enti e organizzazioni, tra le quali la Croce Rossa Italiana, l’Ospedale San Lazzaro di Reggio Emilia, l’Istituto Ortopedico Rizzoli.
Come sottolineato alla presentazione dai curatori Ludovico Testa, studioso di storia contemporanea e Costantino Di Sante Università del Molise. la mostra intende fornire un quadro generale sull’impatto traumatico del conflitto e focalizzare l’attenzione sulle tracce lasciate dalla guerra nel corpo e nella mente di decine di migliaia di soldati. “Una mostra necessaria” come dice la presidente dell’Anmig di Macerata, Gilda Coacci.
All’inaugurazione presenti anche la presidente Regionale Silvana Giaccaglia che ricorda il Concorso Pietre della Memoria e Daniela Meschini della Direzione Nazionale che porta i saluti del Presidente Nazionale. Il saluto dell’Amministrazione Comunale è stato portato dalla vicesindaca Francesca D’Alessandro che ha sottolineato come la mostra ha un forte valore didattico.
La mostra diventa un’occasione per riflettere e pensare ai conflitti in corso e ribadire ancora una volta come la guerra sia solo orrore e per scoprire, come scrive un visitatore, nel quaderno delle presenze “cose che non conoscevo. Grazie”.
La mostra infatti si snoda tra i numeri della prima Guerra moderna con costi incredibili sulla pelle dei soldati, all’uso di mezzi sempre più aggressivi e violenti e l’inizio dello stravolgimento del paesaggio per terminare con lo scempio dei corpi e della mente dei soldati dopo un attacco. Un percorso quanto mai attuale pensando a Gaza e all’ Ucraina, all’esodo forzato e alla morte dei civili e ai soldati che portano e porteranno ferite profonde nella loro mente. La nevrosi da guerra, da shock da bombardamento, da disturbo post traumatico e da stress bellico dopo la Grande guerra, venne riconosciuta tardi ma riguardò centinaia di soldati che pur integri nel corpo rimasero menomati nella mente, quelli che vennero definiti “gli scemi di guerra”. In questo percorso si incontra anche la nascita della chirurgia estetica per la ricostruzione dei volti sfatti dai bombardamenti, la ricerca di nuove soluzioni in campo ortopedico e l’uso delle protesi con la riabilitazione e il graduale inserimento nella vita sociale e lavorativa dei giovani soldati.
Una mostra che tocca i nodi centrali che gli invalidi italiani dovettero affrontare al concludersi della guerra. La mostra è stata un grande contributo alla conoscenza di quei fatti dolorosi che toccarono le famiglie italiane e stravolsero il tessuto sociale del primo novecento e da quella guerra, non va dimenticato, prenderanno origine i totalitarismi e le atrocità del secondo conflitto Mondiale. L’esposizione si è avvalsa anche di un bellissimo catalogo ed è arricchita da alcune foto di Carlo Balelli grande fotografo di guerra.
Riprende nel 2025 la serie di incontri sul tema "La filosofia nel cinema" che la Scuola Popolare di Filosofia propone con la collaborazione e il supporto di valenti professori liceali e universitari.
L'anno viene inaugurato dalla professoressa Silvia Pierosara dell'Università di Macerata con il film "Sorry, we missed you" di Ken Loach. Lo sguardo del regista, che ha sempre rivolto la sua attenzione ai temi sociali, si concentra sulla realtà esasperata, impietosa dei lavori della "gig economy", sulle vite di persone sfruttate, impoverite, disperate.
Un film di denuncia duro, amaro , in cui si vede come l'alienazione di riverberi, inesorabilmente, nche sugli affetti e sulle famiglie, disgregandole. L'opera intreccia i vari temi politici, filosofici, morali in un quadro che lascia senza fiato. L'appuntamento è per giovedì 23 gennaio, alle ore 21, agli Antichi Forni.
L'uragano di categoria 5 (3Gruppo Misto+2Pensiero ed Azione) capace, dicono i manuali, di distruggere edifici ed infrastrutture, ha perso di potenza nell'impatto su Parcaroli City nel d-day più temuto: l'approvazione del bilancio di previsione.
Niente tempesta perfetta e commissariamento, ma certo il cielo sopra Macerata è ancora pieno di tuoni e fulmini. Un fronte nuvoloso che minaccia di ingrossarsi con l'arrivo di nuovi venti freddi: quelli della tempesta d'autunno denominata Voto Regionale. Questo, abbiamo detto, nonostante l'uragano maceratese depotenziato abbia prodotto assieme al compatto 'no' delle opposizioni, un solo voto contrario (Ripa, Misto) tre astensioni (Bini e Cingolani, Pensiero ed Azione + De Padova, Misto) e un voto a favore (Carbonari Misto).
Il sindaco Parcaroli: "Non mi faccio ricattare da alcuno!" la sua prima dichiarazione dopo il pass. Tuttavia succedere a sé stesso per lui sarà ora un tantino piu' difficile. Tutto infatti si dovrà risolvere all'interno di una maggioranza certo più risicata ma fortemente blindata. Resta infatti relativamente poco al giugno 2026, quando si scioglierà il Consiglio.
La Grande Corsa pare infatti già iniziata con tutti gli uomini forti del Centro Destra 'a cavallo' di scintillanti eventi personali, mentre il Pd e' in cerca di un Mosè (incassando nel frattempo un "no grazie" da David Miliozzi) a guidare il popolo del centro sinistra fuori dal deserto.
Dice Pierfrancesco Castiglioni, capogruppo FdI: "Vero: maggioranza ridotta, vero: stavamo meglio prima. Tutto peraltro era chiaro con la formazione di nuovi gruppi. E di questo bilancio preventivo noi andiamo soddisfatti. Tutto improntato sulle progettualità con il finanziamento del Pnrr: 66 milioni in 3 anni. Sulle spese di conto corrente - manutenzione ordinaria, verde pubblico - abbiamo invece qualche difficoltà e tagli inevitabili".
Marco Caldarelli, il nocchiero del vascello sfuggito ad Uragano 5 (depotenziato a categoria 1): "Sono certo del futuro, prossimo percorso". "Sara' assolutamente tranquillo - sottolinea lui, assessore al Bilancio - non vedo infatti realistici segnali di crisi da qui alla scadenza della consiliatura ormai piuttosto vicina. Alle elezioni si arriverà vivaci ma sereni".
L'Unione di Centro e Lei? "Sono un uomo di partito. Seguirò le indicazioni: candidatura alle Regionali in autunno (non credo ad accorpamenti con il voto maceratese) o alle Comunali o addirittura restare a casa".
Narciso Ricotta da Piediripa al presidio sull'arroventata questione Simonetti (leggi lottizzazione) ci dichiara: "Segnali preoccupanti dal voto sul bilancio non votato dall'ex Lista Parcaroli. Concretizzando tutte le preoccupazioni su un sindaco che ha mostrato una carente visione politica dove gli assessori restano a presidio della propria poltrona. Intanto a pagare è il cittadino in settori chiave come il sociale e la cultura, falcidiati dai tagli".
L'ospedale? "Mancano purtroppo le risorse per crederci davvero. Degli 185 milioni, solo la meta' (90) verrebbe dalle provvidenze per la ricostruzione post sisma previste per l'ex Cras a S.Croce. E se non ci sono per le opere murarie, figurarsi per le attrezzature sanitarie mentre mancano medici ed infermieri, le prenotazioni ferme al Cup per cui tutti si vedono costretti a pagarsi di tasca propria prestazioni che non vadano da qui all'eternità. In questo contesto, territorialmente inoltre c'è da considerare la prossima apertura a Campiglione dell'ospedale di Fermo. E le aspettative di quello di Civitanova Marche su cui peraltro il Centro destra regionale punta in vista del prossimo voto".
"Macche' - replica Castiglioni - Saltamartini e Baldelli in consiglio comunale sono stati chiari. Le condizioni perchè l'ospedale di Macerata si faccia presto e bene ci sono tutte: soldi e progetti. Osservo a questo proposito come la sinistra appaia non del tutto infelice circa eventuali ma assolutamente non probabili, ripeto, problemi che insorgano sul fronte della sanità pubblica. Non mi pare bello dopo le assicurazioni rese in assise da vicepresidente ed assessore continuare con il mantra sull'ospedale che forse non si fa".
Aldo Alessandrini (Lega) con Parcaroli sottratto alle 'inimiche lance' sul Carroccio, dopo la tempesta tira leopardianamente un sospiro di sollievo: "Amministrazione salva. Per la verità confesso che non ho compreso appieno l'azione dei Civici. Sandro l'ha detto: non si fa tirare la giacchetta da alcuno. La maggioranza c'è ed ancora ampia. Non c'è ostilità: ciò che andava recuperato è stato recuperato e non finisce certo qui. Il bilancio di previsione approvato? E' chiaro, ben squadernato. Ogni consigliere può approndirlo".
È quello che intende fare Sabrina De Padova alla prossima riunione: "Riguarderà le risorse presenti in cassa. Chiedo una verifica sui numeri. Inoltre in bilancio vedo spese previste inferiori rispetto al 2023 in riferimento a lavori pubblici e cultura. Per le quali c'è una ormai tradizionale variazione mensili. La giunta? Tutti pronti a scattare per un posto al sole in autunno. Mi riferisco naturalmente alla eventuale ma per nulla scontata successione di Sandro". Nel caso naturalmente apertissimo di un'Estate di San Martino per il Centro Destra regionale e di una nuova Primavera per quello maceratese. E sul nuovo ospedale? "Sono pessimista" dichiara netta l'ex presidentessa del Consiglio delle Donne ed ex parcaroliana.
Intanto il CD maceratese si prepara ad accogliere Maurizio Lupi. Il leader di Noi Moderati, dopo rinvii, inaugura sabato 25 la nuova sede del partito in via Roma 72. Presenti il vicepresidente del Gruppo alla Camera, Pino Bicchielli; il consigliere regionale Marco Marinangeli; il coordinatore regionale Tablino Campanelli e il coordinatore provinciale Paolo Perini.
Perplesso, Perini, sul bilancio preventivo: "Non si capisce dove muore. Sono peraltro convinto che la maggioranza non si sfascerà: un anno e mezzo non è poi troppo lungo da condividere. Al contrario ci sarebbe troppo da perdere. No?!". E sull'ospedale che verra'? L'esponente di Noi Moderati non ricorre a moderati giri di parole: "E' palese a tutti che si tratti di un'enorme spesa. Dire qualcosa di definito senza conoscere nei dettagli il progetto, è comunque poco intelligente. Mi chiedo da cittadino: non conviene invece, insieme all'idea di nuove murature, investire sul precedente ristrutturando, puntando su una nuova viabilità, attrezzature sanitarie d'avanguardia (visto come si potenziano in tal senso le Case di cura private?!) e sopratutto sul personale e la sua formazione? Ecco quale sarebbe un servizio di vera eccellenza!".
Oltre 500 persone hanno riempito il Cinema Italia per l’evento finale di "In Opera", il progetto inclusivo promosso dall’assessorato alle politiche sociali del comune di Macerata. Un’iniziativa che unisce cultura e sociale, portando al centro dell’attenzione temi fondamentali come l’inclusione e la valorizzazione delle diversità.
La serata, presentata con entusiasmo da Camilla Ruffini e Matteo Pasquali, è stata impreziosita dall’esibizione del violinista performer Valentino Alessandrini ed è stata resa possibile grazie al contributo di Fisiomed. Tra i presenti, il sindaco Sandro Parcaroli, il vicesindaco e assessore alle politiche sociali e pari opportunità Francesca D’Alessandro, e il sovrintendente dell’Associazione Arena Sferisterio, Lucia Chiatti.
L’evento è stato dedicato alla memoria del piccolo Haron Leoperdi, scomparso il 26 novembre scorso a soli sette anni. La serata è stata un’occasione per riflettere sull’importanza dell’inclusione sociale, un obiettivo che l’amministrazione comunale ha posto al centro delle proprie politiche.
Protagonisti dell’evento anche Marco Scarponi, presidente di Anffas, che ha illustrato il progetto Tuttincluso, e Nicoletta Pavoni e Laura Pisani, autrici del libro Dopo di noi. Il momento clou è stato la proiezione del cortometraggio Nessun dorme, diretto da Leonardo Accattoli e interpretato da persone con disabilità.
Frutto di laboratori di cinema condotti durante l’anno, il film, prodotto da Dibbuk Produzioni con il sostegno di Banca Generali Private, Sifa Packaging Solution e Alperia, ha emozionato il pubblico raccontando storie di inclusione attraverso il linguaggio cinematografico.
Il progetto In Opera si distingue per il suo approccio collaborativo, coinvolgendo numerose realtà locali: Anffas, Nuovi Amici, IRCR, Papa Giovanni, Di Bolina, Ci sono anch’io, Nessuno Escluso, Astuta Ability Academy, il Dipartimento di Salute Mentale dell’AST di Macerata e il regista Michele Pirani.
Lucia Chiatti, sovrintendente dell’Arena Sferisterio, ha sottolineato l’importanza di progetti come In Opera: "Cultura e inclusione devono procedere di pari passo. Ogni anno, questo progetto cresce in qualità e testimonia il potenziale della cultura come strumento di coesione sociale".
Il vicesindaco Francesca D’Alessandro ha evidenziato la forza del progetto: "In Opera nasce dalla volontà di parlare di inclusione e di mettere al centro la persona. Nella fragilità si nasconde una forza incredibile, e questo percorso dimostra che la disabilità può diventare un’opportunità per tutta la comunità. Con questa iniziativa, stiamo costruendo una battaglia di civiltà: ogni persona ha una dignità che deriva dall’essere, non dal fare".
Leonardo Accattoli, regista di Nessun dorme, ha espresso soddisfazione per il successo del progetto: "Il cinema è un mezzo potente, capace di creare contatti e offrire opportunità. Con questo cortometraggio, abbiamo costruito una piccola troupe di persone con disabilità cognitiva, dando vita a un remake della Turandot. È stata un’esperienza straordinaria, fatta di coesione, sinergia e crescita, che dimostra quanto possiamo realizzare insieme".