Una tragedia che ha lasciato tutti senza parole quella che ha colpito, la notte tra sabato e domenica scorsi, l'intera comunità di Civitanova. Una tragica fatalità che ha visto coinvolta una giovanissima, Elisa Sbrescia, investita da un'auto e morta sul colpo.
Inutili i soccorsi prestati all'istante dal conducente dell'auto che l'ha investita mentre la ragazza tornava a casa, un cinquantunenne di Falconara. Chi la conosceva la descrive come una ragazza sincera e curiosa e il dolore, come spesso in questi casi, si è riversato sul web. Sono stati tantissimi, infatti, i messaggi che hanno popolato la bacheca di Facebook della giovane civitanovese, lasciati da amici e conoscenti.
Forte la commozione per l'evento. Anche Edoardo Bennato l'ha voluta ricordare dedicandole "L'isola che non c'è" durante il concerto di ieri sera in Piazza XX settembre a Civitanova.
Di seguito riportati alcuni messaggi pubblicati sulla bacheca della ragazza dopo la tragedia.
"Nel nostro cammino ci saranno sempre delle difficoltà da superare, ci sarà sempre qualcosa che ci farà soffrire. Accadono cose a cui non si può porre rimendio, com'è capitato a te: una vita troppo breve, una vita vissuta poco. Ci hai lasciati così, col fiato sospeso e con il cuore in gola. Non ti dimenticheremo mai e ti auguriamo di continuare il tuo cammino lassù e di sorridere in eterno!! Ciao Elisa: non è un addio perchè continuerai a vivere dentro ognuno di noi. Tu per noi non morirai mai!".
"Come un angelo inaspettato sei piombato nella nostra vita. Una conoscenza breve ma intensa. È sorta immediatamente un'intesa tra noi. Tu sprizzavi gioia e tanta voglia di vivere. Avevi tanti progetti per il futuro, per il tuo e per quello della tua famiglia. Adoravi i bambini e con loro trascorrevi il tuo tempo prestandoti ad ogni gioco. Ti sei sempre mostrata per quello che eri, una ragazza sincera e leale sempre pronta ad aiutare il prossimo. Un caro saluto dolce amica mia e grazie per aver fatto parte della mia vita, anche per poco tempo".
"Elisa eri la sorella che non ho mai avuto, la mia migliore amica. L'unica persona che mi è stata accanto nei momenti migliori e peggiori della mia vita: che mi ha fatto ricredere sull'esistenza della vera amicizia. Ci siamo volute bene e ce ne vorremo per sempre. Amica mia, non riesco a credere che non ci sei più. Riposa in pace. Sarai sempre nei miei ricordi più belli".
"Ci eravamo perse di vista da tempo ma ho sempre pensato che tu fossi troppo per questo posto. Dio si prende sempre i fiorellini più belli. Riposa in pace piccolo angelo".
"Ciao Elisa ti ho conosciuta solo virtualmente tramite Facebook ma mi è bastato per capire che eri una ragazza molto dolce. Non ci posso credere! Riposa in pace piccolo angelo. Un grosso abbraccio alla tua famiglia".
Nuovo tecnico nel settore giovanile dell'Infa Feba Civitanova Marche.
Dalla prossima stagione a seguire l'under 18 maschile ci sarà Paolo Del Buono. Paolo da giocatore ha avuto un passato importante, visto che da giovanissimo ha vestito la casacca dell'Olimpia Milano nei primi anni '80 con in panchina Dan Peterson e vincendo uno scudetto, per poi proseguire la sua carriera in diverse squadre di A2 e B1. Appese le scarpette al chiodo ha intrapreso la carriera da allenatore a Porto San Giorgio, seguendo sia la prima squadra che la Juniores, mentre adesso arriva questa nuova avventura in casa Feba.
"Sono stato convinto dal progetto e dalla serietà della società - commenta il neo coach biancoblu - che ringrazio per avermi fatto tornare in mezzo al campo. Nella mia carriera ho avuto la fortuna di stare a contatto con grandi campioni e con dirigenti di alto livello. Da allenatore cerco di trasmettere tutto quello che ho imparato ai miei ragazzi e cerco di passare la mia passione per questo sport ai più giovani. Sarà un'avventura stimolante, in una società con tante persone serie". Un altro elemento di spessore che arrichisce il validissimo staff tecnico del settore giovanile biancoblu.
La rassegna internazionale di Arte Vivente ideata e diretta da Sergio Carlacchiani diventa Festival. In programma quattro serate: un’anteprima sabato 19 agosto a Civitanova Alta e dal 24 al 26 agosto a Civitanova Marche.
Vita Vita fa poker. La rassegna internazionale di Arte Vivente, ideata e diretta da Sergio Carlacchiani, si trasforma in Festival e animerà le strade e le piazze di Civitanova Marche e della Città Alta per quattro giorni. “La manifestazione torna ad avere lo spazio che merita - dichiara l’assessore alla Cultura Maika Gabellieri durante la presentazione odierna - . Come Amministrazione comunale abbiamo fortemente voluto ridare lustro a Vita Vita che riparte da Civitanova Alta con un’anteprima sabato 19 agosto”. Aggiunge il sindaco Fabrizio Ciarapica: “Vita Vita è stato il primo Festival della nostra città. Nato 14 anni fa, è praticamente la madre dei nostri festival cittadini. Oggi abbiamo raggiunto un grandissimo risultato, perché fino a un mese fa questa manifestazione sulla carta non esisteva, poiché non finanziata dalla precedente Amministrazione. Dal primo giorno del nostro insediamento ci siamo impegnati per trovare i fondi e devo ringraziare Carlacchiani per lo sforzo profuso a livello artistico”.
Tre i luoghi del Festival: piazza della Libertà, il chiostro di Sant’Agostino e il chiostro della Pretura, con appuntamenti, come sempre, anche in contemporanea. Due i concerti in piazza della Libertà: alle 19 con il trio Animanera sulle note del jazz e della bossa nova e alle 21.15 con un omaggio a Fabrizio De Andrè de Le nuvole. Dalle 19.30 degustazioni di vino e cibo con Fontezoppa Street Wine & Food.
Nel chiostro di Sant’Agostino si inizia alle 19.15 con un omaggio a Giacomo Leopardi e ai duecento anni dall’avvio della stesura dello Zibaldone, a cura di Loretta Marcon. A seguire la musica di Alessandro Cavallucci & Giuliano Morgione, The Lighthouse guitar duo, con Sulle Onde, e due grandi artisti, di fama internazionale - Marco Di Stefano e Tanya Kabrarova - insieme a Sandro dell’Omo per Vita + Vita X VitaVita.
Alle 23 prosegue la serata al chiostro della Pretura con Il satiro di Bacco e l’odalisca (fuoco e danza tribale), a cura di Geo Oliveira & Angela Bagalini. La prima giornata del Festival si chiude con una piccola processione sino a Porta Marina, con improvvisazioni di Fabio Ciccalè e Marco Di Stefano, dal titolo L’angelo delle 24 e il silenzio fuori ordinanza.
Dopo Civitanova Alta si scende nella zona porto dove sono in programma tre serate di performance uniche, da giovedì 24 a sabato 26 agosto. “La novità è una sezione dedicata alla letteratura e alla poesia - dice Sergio Carlacchiani -, con presentazioni di libri, soprattutto di autori civitanovesi. Abbiamo consolidato il rapporto con alcuni partner come Veregra Street, enogastronomia.it e Cantine Fontezoppa, che ha anche prodotto un vino con etichetta "Vita Vita”.
Anche in questo caso, tre le piazze scelte dal direttore artistico: piazza XX Settembre, piazzetta Ramovecchi (ex Abba) e lo spiazzo del Lido Cluana. Vita Vita negli anni si è distinta per l’attenzione verso il sociale a cui ha sempre dedicato una parte della manifestazione. Nel 2016 è stata la prima iniziativa a organizzare una raccolta fondi alle popolazioni appena colpite dal terremoto (24 agosto), destinando i soldi al Comune di Arquata del Tronto. A un anno esatto di distanza, con una ricostruzione che stenta a partire, il Festival “sposa” la città di Bolognola a cui riserva degli eventi per promuovere la raccolta fondi. Al Lido Cluana, giovedì 24 agosto, dopo l’inaugurazione delle 21 con la banda comunale, il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica, l’assessore alla cultura Maika Gabellieri e gli spettatori di Vita Vita incontrano il sindaco di Bolognola, Cristina Gentili, per parlare quando e se si tornerà alla normalità nel paese montano. A seguire la commedia dialettale di di Flavio Rogani, con la regia Ena Giuggioloni: Lo corredo de’ Ngioletta adè gghito a putt...!
Il giorno seguente, invece è all’insegna della musica, con i Blue Bus Blues Band e gli Evercold, tribute band dei Coldplay. Nelle due giornate è previsto anche lo spazio food con specialità gastronomiche da tutta Italia.
Piazza XX Settembre è animata nelle due giornate dalle incursioni degli artisti di strada, con la collaborazione di Veregra Street che da alcuni anni è un Festival amico di Vita Vita. Da piazza XX Settembre alle vie di Corso Umberto, alle 19.30 di giovedì 24 si passeggia sulle note della marcing band Mao Branca, mentre alle 22 e alle 23.30 spettacoli con il fantasista Dolly Bomba, il clown eccentrico Mario Levis, l’hula hoop Silvia Martini e la giocoleria del Duo dinamico. Il giorno seguente, alle 21.30, c’è la compagnia de il Piccolo Nuovo Teatro di Bastia Umbra con CSC Circondati da sospetti circensi e Circobus, alle 22 (con replica alle 23.30) il ventriloquo Nicola Pesaresi, il clown a ruota lilbera Sblattero, l’acrobatico Duo un piè e lo spettacolo di bolle di sapone di Gambeinspalla Teatro.
Piazzetta Ramovecchi è riservata ai reading poetici, ai racconti e alla musica, uno spazio dove ospitare letteratura e poesia: dialoga con gli autori la giornalista Laura Boccanera. Giovedì 24, alle 21, la scrittrice civitanovese Barbara Cerquetti parla del suo libro Il Giardino delle Farfalle ed altre storie farfallose, a seguire il concerto di Enzo Nardi (tra i vincitori della seconda edizione del premio Musicultura) che presenta il suo nuovo cd: La farfalla in canottiera. Il giorno seguente, alle 21, l’autore Giovanni Melappioni, anch’esso talento civitanovese, conversa sul primo libro dell’avvincente saga medievale Il Giglio e il Grifone, mentre a seguire uno spettacolo avvincente che unisce la musica popolare e la musica pop, in chiave quasi totalmente acustica: Oneiric Folk -Pop & popular Things.
Ricchissima la giornata conclusiva del 26 agosto (il cui programma sarà annunciato nei prossimi giorni), caratterizzata dal premio Vita Vita alla carriera alla cantante Annalisa Minetti e quello Giovane talento a Federico Milone, recente vincitore del Premio Internazionale Massimo Urbani di Camerino.
Tutti gli spettacoli sono a ingresso gratuito. Per informazioni: www.vitavita.info.
In oltre quattrocento a Civitanova per l’ultima tappa del Trofeo “Tre Piste” competizione in tre fasi che da cinque anni premia gli atleti da tutta Italia e non solo.
Dopo aver gareggiato a Martinsicuro e a San Benedetto del Tronto, Domenica 6 Agosto gli atleti si sono sfidati presso l’area ex Micheletti. In concomitanza con il trofeo “Tre Piste” anche il ventennale del Trofeo “Città di Civitanova” e il Memorial Andrea Campitelli. “C’è un’enorme soddisfazione nel vedere tutti questi atleti - dichiara il Presidente della Roller Civitanova (società organizzatrice della tappa), Roberto Cavalieri - alcuni dei quali provenieti dalla Repubblica Ceca e dall’America. Un appuntamento fisso che ogni anno porta a Civitanova atleti e famiglie per una competizione che facilmente si trasforma in un’occasione di aggregazione e divertimento”.
Una lunga tradizione quella civitanovese, che negli anni ha prodotto atleti di ottimo livello: ultima in ordine cronologico Giulia Presti, campionessa in carica del titolo italiano in tre specialità. “L’attività agonistica ci riempie di soddisfazioni - continua il Presidente Roberto Cavalieri - ma non è l’unica proposta: abbiamo attività pre-agonistiche per i bambini e corsi di Freestyle per tutti quelli che non vogliono competere ma che non vogliono rinunciare alla spettacolarità di questo sport”- E in occasione della grande festa un pensiero ad Andrea Campitelli, atleta della Roller Civitanova scomparso in un tragico incidente, che ogni anno viene ricordato con commozione e affetto da tutti i suoi compagni di società.
Momenti di grande apprensione poco dopo le 15 di questo pomeriggio a Civitanova. Un ragazzo, infatti, è stato soccorso a causa di un trauma cranico.
I fatti si sono verificati all'altezza del Lido del Carabiniere, sul lungomare nord. Il giovane, un 18enne, stava giocando in acqua quando improvvisamente ha battuto la testa, probabilmente contro uno scoglio. L'impatto gli ha provocato un profondo taglio all'arcata sopraccigliare sinistra con conseguente copiosa perdita di sangue.
Immediatamente soccorso, sul posto sono arrivate un'automedica e un'ambulanza della Croce Rossa. I sanitari hanno medicato il giovane sul posto, ma per accertamenti è stato poi trasportato in ospedale. Il giovane è rimasto sempre cosciente e assistito dai familiari che erano con lui.
Solanto pochi minuti prima, sempre sul lungomare nord, la Croce Verde era dovuta intervenire per soccorrere un anziano turista straniero che, forse a causa di un colpo di calore, non riusciva più a deambulare. L'anziano, in vacanza con la famiglia a Civitanova, è stato portato in ospedale.
E’ un‘ estate torrida ma anche proficua per la città di Civitanova che può vantare una stagione calda soprattutto per la cultura.
Tra i molti eventi si fa notare anche l’apertura, sabato 5 agosto, della libreria Ubik nel cuore della città. Tre grandi vetrine e un’esposizione di testi che soddisfano i gusti di ogni lettore in quello spazio che è stato della veterana boutique Pennesi per tanti anni e poi di altre attività. Il negozio è sito tra la stazione e il corso principale e strizza anche l’occhio alla dirimpettaia via Duca degli Abruzzi in direzione del mare. La vera novità sarà l’orario extralarge: dal lunedì al sabato dalle 9,30 alle 24. Solo la domenica con orario spezzato dalle 10 alle 13 del mattino, poi dal primo pomeriggio fino alle 24. L’esercizio rimarrà aperto al pubblico a Ferragosto, a Ognissanti, a Santo Stefano e Capodanno. Unica festività che meriterà la chiusura sarà il giorno di Natale. “Da un anno e mezzo riflettevamo sul progetto di aprire in questa zona che ci è sembrata appetibile dopo un’attenta ricerca di mercato. Ovvio che per ora sono solo proiezioni, ma siamo positivi” ha detto l’imprenditore Carlo Civita. E prosegue: “Questa è la seconda Ubik che apro in Italia, la prima è a Livorno. La particolarità delle mie Ubik è il reparto remainders dove ci sono libri col 50% di sconto. Si tratta di eccedenze di magazzino, di testi che abbracciano un po' tutti i generi, da quelli per bimbi alla narrativa e, soprattutto libri d’arte, di architettura, di design che solitamente hanno prezzi impegnativi. Sono stato il primo ad avere in Italia una libreria caratterizzata solo da remainders, aperta a Milano dal 1988 fino al 2014 in via Dante Alighieri (centro di Milano)”.
Come farete a competere con i prezzi stracciati del centro commerciale? Quali promozioni offrirete oltre ai remainders (libri d'occasione, nuovi ma provenienti dalle eccedenze di magazzino e dagli stock di copie invendute dagli editori. I libri sono pienamente integri, anche se quelli più datati potrebbero presentare segni di vecchiaia sulle copertine)? “Praticheremo le promozioni che sono comprese nelle campagne di tutte le case editrici e i lettori troveranno qui gli stessi sconti offerti negli ipermercati. Inoltre offriremo sicuramente un servizio che al centro commerciale non c’è. Il cliente spesso vuole essere consigliato in base ai propri gusti ed è importante che abbia un referente a cui potrà rivolgersi. Una volta all’anno, faremo anche una campagna forte che consisterà nel 70% di sconto su tutti i testi”.
Nell’era del digitale, quanto soffre questo settore? “In realtà il formato elettronico non ci spaventa, anche chi ne fa un utilizzo smodato come i giovani, alla fine i libri li legge stampati su carta. Il vero spauracchio invece è la vendita del cartaceo on line fatta per esempio da Amazon. E’ una piattaforma altamente competitiva. Possiamo contrastarla dando un servizio capillare sul territorio, eliminando i tempi di spedizione che, nel caso di Amazon, sono repentini nelle zone centrali delle grandi metropoli ma più lenti in altri posti”. Per spiegare la filosofia di lavoro del gruppo imprenditoriale della Ubik, Carlo Civita fa un cenno all’amministratore delegato Tiberio Sarti e al fatto che la carta vincente di questo team è l’aver creato un ambiente familiare, informale e dove tutti si rimboccano le mani per il buon funzionamento delle librerie (sessanta in tutta Italia). Civita ci saluta con un ricordo del grande semiologo e scrittore Umberto Eco: “Abitava in via Dante dove avevo la libreria. Era un habitué del negozio e ogni tanto gli chiedevamo di firmarci qualche copia. A questa abitudine affiancava il rito dell’aperitivo ai tavolini di in un bel locale accanto alla libreria”.
(di Raffaella D'Adderio)
Tragedia nella notte a Civitanova. Una ragazza di 21 anni del posto, Elisa Sbrescia, è morta dopo essere stata travolta da un'auto mentre attraversava la strada.
I drammatici fatti si sono verificati intorno alle 3 nel quartiere Fontespina. La ragazza stava rientrando a casa e, mentre attraversava nel tratto tra la rotatoria Loriblu e l’imbocco del sottopasso della Esso, davanti all’arco che immette verso l’ospedale di Villa dei Pini, è stata investita e uccisa da un'auto in transito.
A travolgerla una Fiat Panda condotta da un uomo di Falconara.
Malgrado i soccorsi, per la giovane non c'è stato nulla da fare.
(IN AGGIORNAMENTO)
Nella giornata di domani 6 agosto e in tutti i successivi fine settimana del mese sono previste aperture straordinarie della Pinacoteca civica Marco Moretti e della Sala Arnoldo Ciarrocchi, che ospita una retrospettiva dedicata all’artista civitanovese da cui prende il nome .
La galleria d’arte moderna di Civitanova Alta è aperta al pubblico dalle 19 alle 22, mentre venerdì 18 agosto, giorno della festa del patrono San Marone, sarà possibile visitarla fino alle 23. Il percorso museale è stato allestito, nel segno dell’accessibilità, anche per non vedenti, ipovedenti e sordi.
L’ingresso e la visita guidata sono gratuiti.
Da Giulio Silenzi, consigliere comunale a Civitanova, riceviamo
Da anni Civitanova vive un'emergenza, il traffico e il consumo di droghe, un dramma sociale in forte espansione. La cronaca della ultime due settimane ce lo ha ricordato con tre arresti per spaccio, coinvolti due giovani civitanovesi e uno straniero. Sotto gli effetti della droga un centauro a Montecosaro ha travolto un bimbo che si trovava nella sua carrozzina. Situazioni che svelano un fenomeno pericolosamente diffuso non da oggi e in rapida escalation.
Di questa emergenza la politica non parla, anche quando un filotto di arresti svela ciò da cui il Procuratore della Repubblica di Macerata aveva tempo fa messo esplicitamente tutti in guardia, e cioè che il vero problema è il fiume di droga che circola in città e sulla costa e quello che vuol dire per i poteri criminali. Un mese fa, quintali di marijuana sono stati ritrovati, spiaggiati sul litorale di Porto Recanati, recuperati dai carabinieri dopo uno sbarco fallito da parte di trafficanti di droga. Un...mare di droga. Da dove veniva, a chi era destinata, quale organizzazione criminale c'è dietro? Nessuno ne parla e i tre sindaci dei comuni costieri della provincia non hanno fiatato. Sono problemi complessi, ma ignorarli è gravissimo.
Ciarapica in campagna elettorale non ne ha parlato così come non ne parla ora da Sindaco. Mentre il sequestro di una bancarella ambulante in spiaggia viene venduto come operazione sicurezza, regna il silenzio assoluto sulla minaccia rappresentata dalla gran quantità di droga che circola a Civitanova. Nemmeno una parola di ringraziamento spesa, queste due settimane, verso il lavoro delle forze dell’ordine, argine allo spaccio, mentre amministratori hanno pubblicato, compiaciuti, foto dei vigili urbani che multano un venditore ambulante. Uno spot propagandistico. Sulla droga tutti zitti: la domanda è perché? Perché non si vogliono toccare certi interessi? E' arrivato il momento di aprire una forte discussione, indicando il terreno di impegno istituzionale e politico contro questo flagello che colpisce anche centinaia di giovani e di famiglie Civitanovesi.
Proseguono gli episodi di aggressione tra pazienti e di gravi attacchi verbali nei confronti dei sanitari al Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero di Civitanova Marche.
Elisabetta Guglielmi, Segretaria Nursind Macerata, il Sindacato delle Professioni Infermieristiche, riferisce di una situazione preoccupante a cui occorre porre rimedio urgentemente.
“Nella notte tra mercoledì e giovedì 3 agosto a distanza di poche ore, le forze dell’ordine sono dovute intervenire in due distinte situazioni. Nel primo caso gli agenti della Polizia hanno dovuto convincere uno straniero di circa 30 anni, (presenza ormai nota ai sanitari del pronto soccorso civitanovese) ad uscire dal bagno dove si era barricato dopo aver urlato ed inveito contro medici e infermieri, rifiutando di essere curato. Solo l’intervento degli agenti ha consentito alla situazione di rientrare nella norma. Qualche ora dopo si è verificata una colluttazione tra due donne, una italiana e una straniera, entrambe in preda ai fumi dell’alcool. Le due sono venute alle mani per futili motivi e per tentare di bloccare la donna straniera non sono bastati i 5 sanitari presenti al pronto soccorso. Anche in questo caso solo l’arrivo di una pattuglia dei Carabinieri, ha consentito di porre rimedio alla situazione. È da ricordare inoltre che le forze dell’ordine, oberate dal loro carico di lavoro quotidiano, a volte non riescono ad intervenire tempestivamente”.
Questi gravi episodi ancora una volta mettono in luce le urgenti problematiche che interessano la struttura riguardo la sicurezza di lavoratori e pazienti. Il Nursind ha più volte richiesto alla Direzione Sanitaria la presenza di una Guardia Giurata e telecamere di sorveglianza (precisamente un presidio di guardia e di sorveglianza e un idoneo sistema di allarme).
Il personale sanitario non deve recarsi al lavoro temendo per la propria salute e con l’apprensione di non fornire le giuste e tempestive cure ai pazienti presenti perché impegnati a “far ragionare” tossicodipendenti, ubriachi, o persone che si scagliano contro di loro senza nessun motivo.
Una struttura complessa come il Pronto Soccorso di un bacino che accoglie in un anno oltre 25 mila pazienti, non può essere sprovvista di requisiti minimi di sicurezza. Il problema va inoltre analizzato prendendo in considerazione altri fattori, come l’annosa carenza di posti letto che alimenta lo stazionamento di pazienti in barella lungo i corridoi del pronto soccorso o in stanze che dovrebbero servire allo snellimento delle procedure se il numero del personale fosse congruo. Questo tipo di situazioni alimentano il conflitto cittadino-sanità e non giovano alla necessaria cultura della prevenzione che ogni utente dovrebbe avere. Molti pazienti si rivolgono al pronto soccorso senza averne vera necessità, intasando le sale di attesa.
“E da sottolineare inoltre che ancora una volta a trovarsi in situazioni di rischio sono infermiere –ha aggiunto la Segretaria Nursind Macerata Guglielmi-numericamente superiori ai loro colleghi (oltre a medici e operatori sanitari). I professionisti della sanità non vogliono e non possono essere preposti a sedare risse e combattere ubriachi, vogliono poter effettuare il lavoro per cui sono stati assunti nella dignità che è loro dovuta.”
Gran secondo posto per l’Ippocampo alle finali regionali Esordienti A di nuoto andate in scena nella piscina “O.Berti” di Pesaro. Il team civitanovese dell’allenatore Giovanni Collini ha fatto l’ennesimo figurone in una stagione al bacio ed ha chiuso con la piazza d’onore la classifica a squadre per appena 4 punti. Anzi l’Ippocampo era in testa fino all’ultima gara (la staffetta 4x100 stile libero), poi è stata beffata allo sprint del Team Marche che raggruppa più realtà ed ha un bacino d’utenza più ampio. Peccato, ma è chiaramente un gran bell’accontentarsi.
La compagine di Civitanova presieduta da Stefano Carletti ha pertanto confermato quanto di buono fatto ai Campionati Regionali Invernali e cioè di essere ormai stabilmente ai vertici del nuoto delle Marche nelle categorie Esordienti.
Andando al racconto dei risultati, spiccano a livello individuale le 3 medaglie vinte da Luca Gattini (oro nei 400 misti, argento nei 200 misti e bronzo nei 100 farfalla), le 4 di Elisa Cervellini (argento nei 100 e 200 stile, bronzo nei 200 e 400 misti) e ancora 3 le medaglie prese da Flavio Clariond (bronzo nei 400 stile e 100 dorso e argento nei 1500 stile libero). Da ricordare anche il bronzo di Ludmila Santini nei 200 rana.
Immancabili le soddisfazioni derivanti dalle staffette: 4 podi su 4! In dettaglio medaglia d’oro per la 4x100 mista maschi (composta da Flavio Clariond, Francesco Pistolesi, Luca Gattini e Davide Angeletti) e medaglia d’argento per la 4x100 stile maschile (Leonardo Mercanti, Flavio Clariond, Luca Gattini e Davide Angeletti). Per le ragazze 2 argenti: argento per la 4x100 mista (Giada Del Medico, Ludmila Santini, Federica Petrini e Elisa Cervellini) e per la 4x100 stile (Giada Del Medico, Ludmila Santini, Nicol Nasini e Elisa Cervellini).
Da sottolineare le prestazioni di altissimo livello di alcuni esordienti A primo anno come Pistolesi, Mercanti, Lorenzo Peretti e in “rosa” Del Medico, Petrini e Nasini che sono tutti riusciti ad entrare nei primi 8 classificati in più gare. Complimenti infine per i notevoli miglioramenti a Valentina De Martino, Mario Rinaldesi, Leonardo Perrore, Andrea Bigoni, Azzurra Fermani, Joseph Pierangeli e Francesca Mazzoni.
Ieri pomeriggio i Carabinieri di Civitanova Marche sono intervenuti, dopo aver ricevuto segnalazioni dai cittadini, in corso Garibaldi per verificare la situazione di disagio generata da un ragazzo. Il 21enne, infatti, in evidente stato di ebbrezza dava intralcio alla circolazione infastidendo i passanti. Il giovane di Pescara è stato condotto in caserma dove è stato fatto riprendere e multato per ubriachezza molesta con una sanzione di 103 euro e 29 centesimi.
Sempre ieri pomeriggio a Civitanova un uomo romano di 40 anni è stato deferito per guida in stato di ebbrezza. Dall'alcol test è risultato che il tasso alcolemico dell'uomo era superiore a 2.50. Immediato il ritiro della patente e del mezzo per la successiva confisca.
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del portavoce del gruppo di residenti firmatari della “Diffida ad Adempiere” riguardante le problematiche legate alla movida di Civitanova.
In qualità di portavoce del gruppo di residenti firmatari della “Diffida ad Adempiere” inviata il 3 agosto 2017 al Comune e a numerose istituzioni locali e nazionali, vorrei fornire alcune precisazioni rispetto a quanto riportato dalla stampa locale.
- La questione del “disturbo alla quiete pubblica” provocato dalla discoteca Shada e da altri locali, nelle ore notturne, era già ampiamente nota alla precedente amministrazione di sinistra, da anni. Già nel luglio 2015 alcuni residenti, ebbero udienza col Sindaco Tommaso Claudio Corvatta al quale rappresentarono la gravità della situazione. Il Sindaco Corvatta sottovalutò totalmente la problematica e non fece nulla per risolvere il problema. La precedente amministrazione è quindi co-responsabile di aver fatto degenerare e peggiorare la problematica poiché totalmente disinteressata alle problematiche non solo dei residenti dei lungomare di estate, ma anche dei residenti del centro, fortemente disturbati in Inverno dalla discoteca in centro.
- In data 12 Aprile 2017 tramite un legale, in nome e per conto di alcuni residenti, si inviava comunicazione ufficiale e in via preventiva, a tutte le autorità locali, regionali e alla proprietà e gestione di Shada.
- In data 02/05/2017 il Comune di Civitanova Marche con documento ufficiale trasmetteva invito al “Comando di Polizia Municipale” di Civitanova ordinando di effettuare i controlli previsti ai sensi dell’art. 25 “Misure e Controlli” del Regolamento Comunale in auge.
- Non ricevendo alcun riscontro in merito ai controlli di cui al punto precedente, lo stesso legale, in nome e per conto dei residenti e richiamando la precedente missiva, invitava il Comune a dar conto sull’esito degli eventuali controlli eseguiti. Nessuna risposta è stata data ad oggi.
- In data 24 luglio 2017 una delegazione di residenti è stata ricevuta in Comune dall’attuale Sindaco Fabrizio Ciarapica che comunque già conosceva il problema e che ha dimostrato, in quel momento (come anche prima della sua nomina) una apprezzabile sensibilità e si impegnava a risolvere la questione a fine stagione estiva con disappunto manifestato immediatamente dai residenti preoccupati per le seguenti 60 notti mancanti alla chiusura della discoteca e delle intensificarsi dei giorni di apertura con l’avvicinarsi del mese di Agosto. L’Attuale amministrazione, quindi appena insediata si è impegnata con i residenti a risolvere questo grave problema. Siamo sicuri che questa amministrazione manterrà l’impegno preso e auspichiamo soprattutto che sia fatto nei prossimi giorni.
- La diffida ad adempiere inviata da 74 residenti è un atto naturale e conseguente dovuto quindi al totale disinteressamento delle amministrazioni verso un problema che parte da diversi anni fa e che è stato fatto degenerare.
- L’attuale tecnologia esistente, che pare sia già in possesso di questi locali (ma che evidentemente non viene utilizzata), permetterebbe di garantire il giusto suono sulle piste da ballo senza che questo esca dalla stessa sala. Quindi si ritiene che la problematica sia dovuta ad una questione di mera mancanza di volontà da parte dei gestori di questi locali.
- I residenti non chiedono e mai hanno chiesto la chiusura di nessun locale!
- I residenti rivendicano il sacrosanto e incomprimibile diritto al riposo notturno che deve essere garantito dal puntuale rispetto delle regole e della quiete pubblica. Il disturbo alla quiete pubblica è un reato previsto dall’art. 659 c.p. (che prescinde dall’emissione dei Decibel);
- I residenti chiedono la revisione di una ordinanza assurda, inconcepibile e singolare che, nell’aprile 2007 a firma dell’allora sindaco Marinelli, ha inspiegabilmente ampliato gli orari di musica all’aperto in centro abitato, portando a questi assurdi orari: da domenica a Giovedì fino alle 4 e venerdì e sabato fino alle 4:30 del mattino. Operazione ritenuta irresponsabile illogica e singolare che non risulta esistere nemmeno nei noti comuni turistici italiani o internazionali.
Concludiamo chiarendo che la nostra azione non deve essere fraintesa, confusa, equivocata o peggio strumentalizzata, facendo passare gli autori per intolleranti o peggio per persone contro il vero turismo. Siamo infatti favorevoli ad un turismo di qualità per Civitanova Marche, un turismo che faccia lavorare le attività onestamente e nel rispetto reciproco di tutti.
Primo fine settimana di agosto, molte persone sono andate in ferie e il venerdì sera, anche per il gran caldo, sono usciti tutti, soprattutto la gente della movida.
Il problema di così tante persone, molte tra l'altro che vengono da fuori città, si è sentito particolarmente sul lungomare nord, dove al già vasto campionario di parcheggi selvaggi, se possibile, si sono aggiunte altre specialità. Il parcheggio sulla pista ciclabile, anche se ormai è una tradizione consolidata, ieri sera ha dato il meglio di sé con una colonna che partiva da Batik e di cui non si vedeva la fine ma che di sicuro, arrivava almeno fino a Cocoloco. Fortunatamente per gli automobilisti indisciplinati la municipale li ha risparmiati.
Via Regina Margherita non è stata da meno e sul lato mare non si trovava un posto in divieto di sosta, e soprattutto di fermata, nemmeno a pagarlo anche se qualcuno in effetti dovrà pagare per averci lasciato l'auto, dato che c'erano un paio di multe sui lunotti. E' possibile però che qualche buontempone ne abbia fatte sparire alcune da sotto i tergicristalli, dato che qualche verbale era a terra sul marciapiede.
Sanzionate le poche macchine presenti nel breve tratto che collega via Regina Margherita al lungomare, di fronte ad Hosvi, ma è andata di lusso a quelle nelle vicinanze e perfino dentro la rotonda. All'interno della rotatoria hanno sostato per tutta la serata tre scooter ed un'auto che, volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, sono meglio di quattro auto che sicuramente ci sarebbero state se quei mezzi a due ruote non gli avessero rubato il posto. Le strisce pedonali prima della rotatoria come se non fossero esistite, con un'auto parcheggiata nel lato mare ed una in mezzo al passaggio, proprio sopra il marciapiede.
Due parole anche per quanto riguarda il lungomare sud, dove ad attirare la nostra attenzione è stato un sacco nero dell'immondizia abbandonato sopra lo sparti traffico, in mezzo all'incrocio, all'altezza dello stabilimento Gianfranco. Un posto curioso ed insolito per lasciare la spazzatura.
La nuova giunta comunale si è insediata da quasi un mese al palazzo Sforza di Civitanova Marche. Tante le emergenze da affrontare, molti i progetti in cantiere da onorare. Fausto Troiani cui appartiene la delega della Rigenerazione Urbana, ha idee chiare e piani concreti per riportare Civitanova in uno stato di decoro che inizi prima di tutto dalla pulizia delle strade.
Ma anche da una viabilità più fluida che renda facilmente fruibili gli spazi della città. “Civitanova ha problemi notevoli per quanto riguarda l’immondizia, ma il problema nasce a monte. E’ una città che conta di base 43mila abitanti, aggiungiamoci i 15mila sfollati qui accolti dopo il sisma, più l’apertura della superstrada dall’Umbria che ha facilitato altri ingressi e il fatto che siamo nel periodo estivo, il risultato è una città che sta contenendo 70/80mila persone. Ovvio che tutto sia più difficile da gestire se le problematiche non sono più circoscritte alla sola cittadinanza fissa” afferma Troiani. Il vicesindaco la scorsa settimana ha incontrato il direttore del Cosmari Giuseppe Giampaoli e ieri hanno partecipato entrambi ad una conferenza con Lega Ambiente e Cosmari.
“Per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti in esubero, sarà necessario intensificare la raccolta sul lungomare nord, dove c’è densità di presenze e aumentare il lavaggio e la disinfezione dei bidoni specie in estate. Stiamo pensando, con Giampaoli, all’eventualità di aggiungere un giorno per la raccolta del giallo o facilitarla permettendo che una parte dei rifiuti, maggiormente maleodoranti e da destinare all’indifferenziato, venga assimilata all’umido, si anticiperà inoltre l’orario di raccolta”. Troiani ha idee convincenti anche per la gestione del traffico: “Abbiamo predisposto un piano per il traffico ela priorità sarà pensare alle zone critiche. Va rivista completamente la viabilità sul lungomare nord. E’ impensabile avere una pista ciclabile che è quasi un tutt’uno con la via di passaggio dei pedoni e dovrà esserci una corsia preferenziale per agevolare il passaggio ai mezzi di emergenza o che permetta, in situazione di forte traffico, di evitare che si formino code e blocchi”. Il vicesindaco indica il lavoro capillare per cui si sta adoperando: “Mi piacerebbe incentivare una serie di parcheggi ad est della città, a ridosso della zona fronte porto dov’è via Leonardo da Vinci e pensare anche ad un parcheggio sotterraneo. Nell’incontro con gli architetti che insegnano all’università di Camerino abbiamo studiato una soluzione che prevederà l’ampliamento della zona portuale e la costruzione di un parcheggio sotterraneo. Nella parte superficiale di esso ci potrebbe essere un’area di abbellimento urbanistico. Potrebbero contribuire all’accumulo di risorse utili sia i cittadini che cercheranno un posto auto al sicuro sia imprenditori che vorranno sostenere queste iniziative.
L’impatto sui residenti in tal senso è già stato positivo. Per la zona ovest di Civitanova, precisamente dietro la stazione, pensiamo a grossi parcheggi. Inoltre, stiamo lavorando per invertire il prima possibile il senso di marcia di via Adua e in sequenza quello delle parallele via Cernaia e via Crimea di fronte all’uscita della superstrada. Questo servirà ad aiutare il flusso delle auto che da quel punto andranno verso il centro o verso il lungomare o la statale”. E conclude così: “E’ chiaro che una città più degradata è più attenzionata da delinquenti. Una città che invece sia in grado di recuperare il decoro urbanistico e sia di esempio del rispetto delle regole per tutti i cittadini, ha grosse probabilità di offrire condizioni di vita in nome di una maggiore civiltà. Questo creerebbe terreno fertile per una rivalutazione e una promozione di Civitanova che è di certo un centro cheattira una moltitudine di persone ma, sul piano turistico, ha ancora un ventaglio scarso di offerte che vorremmo potenziare”.
di Raffaella D’adderio
Edoardo Bennato in concerto a Civitanova Marche, domenica 6 agosto alle 21.30 in piazza XX Settembre con ingresso libero. Parlando con Picchio News a Napoli, durante la presentazione delle sue opere pittoriche esposte al Pan (Palazzo delle Arti Napoli), il cantautore partenopeo non solo rilancia il suo legame “speciale” con la cittadina marchigiana, ma sottolinea che proprio lo spettacolo a Civitanova sarà l’occasione per approfondire i temi dell’immigrazione e dei destini dell’intero genere umano, al centro dell’ultimo album intitolato “Pronti a salpare” che dà anche il titolo al tour estivo.
“Il mondo prima era come un sommergibile, diviso in compartimenti stagni, isolabili – racconta Bennato- Ora, invece, è come lo scafo di una nave, collegato da poppa a prua. Se si apre una falla da una parte, andiamo tutti a fondo”. Con questa consapevolezza va affrontato il dramma degli immigrati. Non serve chiudersi nei propri egoismi. “Quello che accade in Nigeria o in Costa d’Avorio ricade direttamente su di noi”. Ecco perché nell’ultimo Cd Bennato dice che siamo tutti come migranti “anche noi privilegiati/del sistema occidentale/pronti a salpare”.
E’ l’anello più recente della rappresentazione del cammino dell’uomo, cominciato dal cantautore negli anni Settanta con “La torre di Babele”, il disco che aveva in copertina copertina proprio una delle sue opere realizzata a pennarello su carta, ora in mostra al Pan di Napoli. Le ultime sono dedicate ai vu cumprà che affollano le nostre spiagge, un’esaltazione della loro dignità e creatività. “Le arti figurative –spiega- devono essere soprattutto provocazione, sollecitare e creare tensione”.
Sempre durissimo il giudizio di Bennato sull’industria culturale e su quella musicale in particolare, dove sono i media e i sedicenti opinion leader a decidere le fortune degli artisti. E qui il racconto del concerto di Civitanova Marche che il 28 luglio 1973 segnò la svolta della sua carriera. Licenziato dalla casa discografica Ricordi, dopo il flop di vendite del suo primo album “Non farti cadere le braccia” (“Hai la voce sgraziata, le radio non vogliono trasmetterlo”, gli disse il produttore), per farsi notare dai critici di allora Bennato andò a piazzarsi a Roma vicino alla Rai, tra viale Mazzini e gli studi radiofonici di via Asiago. Riuscì così ad essere invitato al concerto di Civitanova dove erano presenti appunto tutti gli “operatori culturali”, come si definivano, che all’epoca determinavano successi e insuccessi.
“A Civitanova riuscii ad avere quella che chiamo la patente per fare questo mestiere –racconta l’artista- In ogni attività ci vuole la patente. E a dartela sono i critici, i leader delle lobby. Sembrano parole astruse ma, credetemi, è così. A Civitanova capii che in questo mestiere, al di là delle tue velleità, aspirazioni e capacità, devi essere supportato dai media e dalle lobby culturali o anche commerciali”.
Contro il presidente del consiglio comunale di Civitanova inoltrato un esposto al Prefetto di Macerata. L’iniziativa è dei consiglieri Giulio Silenzi, Mirella Franco, Yuri Rosati, Tommaso Claudio Corvatta, Massimiliano Ghio, Pier Paolo Rossi, Marco Poeta.
Il mancato rispetto dello Statuto comunale e il comportamento di parte sono gli elementi di contestazione avanzati dagli esponenti della minoranza consiliare.
Nell’esposto viene evidenziato “il comportamento del Presidente del Consiglio Comunale di Civitanova Marche, Claudio Morresi, che dopo la seduta consiliare di lunedì 31 luglio 2017 andata deserta per mancanza del numero legale, ha convocato d'urgenza, in pari data, per mercoledì 2 agosto 2017, una nuova adunanza, senza alcuna previa riunione dei capigruppo consiliari. Il Presidente Morresi, calpestando quanto previsto dall'art. 13 sia dello Statuto Comunale che del Regolamento del Consiglio Comunale, si è reso protagonista di un comportamento autoritario, non solo convocando d'urgenza il Consiglio con punti all'ordine del giorno non legittimanti l'uso di tale procedura, ma soprattutto omettendo di convocare i capigruppo consiliari
Al riguardo l'art. 13 del Regolamento del Consiglio dispone: "1. I Capigruppo Consiliari costituiscono la Conferenza dei Capigruppo presieduta dal Presidente del Consiglio. La conferenza dei capi gruppo è organismo consultivo del presidente del Consiglio per la definizione del calendario dei lavori del contenuto dell'ordine del giorno, per la risoluzione di incidenti procedimentali durante i lavori del Consiglio stesso e per il coordinamento delle attività delle Commissioni Consiliari. Le decisioni ed i pareri sono assunti a maggioranza dei voti espressi. Ciascun Capogruppo esprime tanti voti quanti sono i componenti del gruppo”. 12. Ove la riunione della conferenza dei capi gruppo convocata dal Presidente per la convocazione del Consiglio Comunale e per la formulazione dell'ordine del giorno della seduta non sia valida a norma del precedente comma 8, il Presidente, d'intesa con il Sindaco, procede autonomamente.”
Sempre in relazione a tale profilo l'art. 13, comma 1 dello Statuto comunale recita testualmente: "1.La Conferenza dei Capigruppo è un organismo consultivo del Presidente del Consiglio per la definizione del calendario dei lavori, del contenuto dell'ordine del giorno, per la risoluzione di incidenti procedimentali durante i lavori del Consiglio stesso e per il coordinamento delle attività delle commissione consiliari”.
"L'indizione della conferenza dei capigruppo, pertanto, era atto assolutamente obbligatorio e necessario per legittimare una nuova convocazione dell'Assise Consiliare. In quella sede, inoltre, il Presidente avrebbe potuto e dovuto motivare il motivo dell'urgenza, che il richiamo tautologico agli articoli 54, comma 5, e 58, comma 3, del vigente Regolamento non contribuisce ad esplicitare. Invece, la convocazione del Consiglio Comunale di mercoledì 2 Agosto 2017 ha sottratto dagli argomenti all'ordine del giorno i due veri punti urgenti ed indifferibili posti all'ordine del giorno del consiglio comunale del 31 Luglio 2017, ovvero il riconoscimento dei debiti fuori bilancio per interventi urgenti e per mancata devoluzione mutui, riproponendo inalterati tutti gli altri argomenti che sicuramente avrebbero potuto essere discussi nel corso di una seduta non convocata d'urgenza. Ciò, oltre tutto, è avvenuto senza alcuna previa indizione della conferenza dei Capigruppo e senza motivazione. Il Presidente Morresi ha deciso tutto con la sola maggioranza consiliare, dimostrando così di essere il presidente di una parte e non, come il suo ruolo richiederebbe, di tutto il consiglio comunale.
Invece l'art. 9, comma 8 dello Statuto Comunale prevede, tra l'altro, che il Presidente del Consiglio rappresenti il Consiglio Comunale dell'ente e convochi il Consiglio fissando la data e l'ordine del giorno sentita la Conferenza dei Capigruppo. Inoltre, l'art. 11 del Regolamento del Consiglio Comunale dispone, tra l'altro, che il Presidente nell'esercizio delle sue funzioni si ispiri a criteri di imparzialità, intervenendo a difesa delle prerogative del Consiglio e dei singoli consiglieri e che per assicurare il buon andamento dei lavori possa programmare periodicamente il calendario dell'attività consiliare, d'intesa con il Sindaco e sentita la conferenza dei Capigruppo.
Sulla scorta di quanto accaduto non si può invece far altro che constare un modo di fare censurabile, assolutamente contra legem.
Si chiede, pertanto, l'intervento del Prefetto a garanzia della regolarità del funzionamento del consiglio comunale".
Giovedì alle ore 21 si è aperto il sipario per lo spettacolo di Marco Di Stefano e Tanya Khabarova “Ritorno al futuro”, che ha visto come protagonisti un gruppo eterogeneo di gente comune. Tra loro anche persone con disagi mentali. Un pubblico numeroso ha occupato le sedie disposte a mò di platea sotto l’arco del Mare a Civitanova. Poco prima della messinscena, il regista Di Stefano ha tenuto un discorso di apertura a cui hanno partecipato anche l’assessore alla Cultura Maika Gabellieri e l’assessore alle Politiche del benessere sociale Barbara Capponi.
Lo spettacolo ha inizio. I tre protagonisti Mimma, Osvaldo e Vittoria, nelle loro vesti da extraterrestri, hanno guadagnato il centro della scena in auto e hanno preso posto sedendosi su tre sedie, accompagnati dalla bella attrice Ornella Bonaccorsi Testolini. Pian piano, nel quadro scenico si sono inseriti tutti gli altri attori. Ognuno, a turno, ha raccontato la propria storia mentre gli altri ne restituivano un’immagine al pubblico mimandola. Il risultato è stata una scena in continuo movimento, una danza collettiva. La scenografia minimal, con al centro una pianta di ulivo, si è arricchita dei colori e delle parole dei protagonisti di questo spettacolo corale che ha divertito e commosso il pubblico. Gli echi delle voci e dei canti si sono propagati dallo spazio dell’arco Nervi in direzione di piazza XX Settembre e verso i lidi del lungomare sud.
La scena si è chiusa con le immagini de Il grande dittatore di Chaplin proiettato su un telo tenuto dagli attori. Un tributo al grande maestro del cinema muto che nelle sue rappresentazioni aveva già futuristicamente raccontato con garbo e delicatezza le vicissitudini di chi, ghettizzato, riusciva a riscattarsi tramite la maschera teatrale. Questo ha fatto il Teatro della Comunità: permettere di affrancarsi da una vita di emarginazione e alienazione e sentirsi parte integrante di una società, dove la diversità è una ricchezza e non un demerito.
In attesa del raduno del prossimo 21 agosto, sono stati definiti i numeri di maglia della nuova rosa della Cucine Lube Civitanova 2017/2018. Scopriamo dunque con quale numero scenderanno in campo i campioni d'Italia nella prossima stagione, con le divise firmate dal nuovo sponsor tecnico Joma.
Vediamo prima i nuovi arrivi in biancorosso: lo statunitense Taylor Sander sceglie il suo numero 3, mentre il secondo libero Andrea Marchisio conserva il numero 4 che lo ha accompagnato nella ultime stagioni in serie A2. Scambio di numero tra francesi: il terzo nuovo arrivo, il regista Pierre Pujol, prende il numero 13 che era stato di Jenia Grebennikov nelle ultime due stagioni mentre il libero transalpino passa al numero 10. Infine lo schiacciatore Sebastiano Milan, appena arrivato in casa Lube, ha scelto il numero 14.
Tutti confermati i numeri degli altri giocatori cucineri: Tsvetan Sokolov con il numero 1, Davide Candellaro mantiene il numero 2, Osmany Juantorena continua ad affidarsi al suo numero 5, Alberto Casadei avrà il 6, il capitano Dragan Stankovic resta ovviamente con il suo numero 7, così come Jiri Kovar e Micah Christenson scenderanno ancora in campo rispettivamente con la maglia numero 9 e 11. Infine Enrico Cester, che conferma il numero 12.
Di seguito il dettaglio dei numeri di maglia della Cucine Lube Civitanova 2016/2017
1 Sokolov
2 Candellaro
3 Sander
4 Marchisio
5 Juantorena
6 Casadei
7 Stankovic
9 Kovar
10 Grebennikov
11 Christenson
12 Cester
13 Pujol
14 Milan
Come accaduto esattamente sette giorni fa (qui), in occasione della serata del giovedì dello Shada, anche ieri sera è comparsa la bancarella gestita da campani con magliette, cappellini e gadget. A differenza della settimana scorsa però, verso la mezzanotte è passata una pattuglia di vigili urbani a controllare e dopo qualche minuto occorso per spiegare che, anche se muniti di regolare licenza, non potevano piazzarsi sopra il marciapiede (occupandone tra l'altro buona parte), i vigili se ne sono andati intimando di spostare il trabiccolo, con la promessa di ripassare di lì a poco a verificare. I tre giovanotti hanno diligentemente obbedito e dato che la bancarella aveva le rotelle, l'hanno spostata nel parcheggio di fronte.
Nel frattempo, la nutrita schiera di extracomunitari che aveva piazzato la propria merce nei pressi dello stabilimento Gigetta, vedendo in lontananza i lampeggianti della municipale, hanno iniziato lentamente a raccogliere scarpe da tennis e borse griffate riponendole dietro al muretto. La cosa bella è che una signora che stava comprando delle scarpe al proprio figliolo, come se niente fosse, ha scavalcato il muretto in questione e, al riparo da una palma, ha voluto concludere per forza l'affare.
Discorso abusivi a parte, nel giro di una mezz'ora ci è capitato di vedere due auto girare a fari spenti, una in pieno centro, in Viale Vittorio Veneto e l'altra, un po' più pericolosamente, girare la rotonda ed imboccare via Indipendenza con il rischio concreto che, a causa dei numerosi ciclisti che erano in strada, qualcuno nel sorpassarli potesse scontrarvisi frontalmente. A entrambe abbiamo fatto notare la cosa ed hanno subito provveduto ad accendere i fari.