Diffida Shada, i residenti: " La questione del disturbo alla quiete pubblica era già nota alla precedente amministrazione"
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma del portavoce del gruppo di residenti firmatari della “Diffida ad Adempiere” riguardante le problematiche legate alla movida di Civitanova.
In qualità di portavoce del gruppo di residenti firmatari della “Diffida ad Adempiere” inviata il 3 agosto 2017 al Comune e a numerose istituzioni locali e nazionali, vorrei fornire alcune precisazioni rispetto a quanto riportato dalla stampa locale.
- La questione del “disturbo alla quiete pubblica” provocato dalla discoteca Shada e da altri locali, nelle ore notturne, era già ampiamente nota alla precedente amministrazione di sinistra, da anni. Già nel luglio 2015 alcuni residenti, ebbero udienza col Sindaco Tommaso Claudio Corvatta al quale rappresentarono la gravità della situazione. Il Sindaco Corvatta sottovalutò totalmente la problematica e non fece nulla per risolvere il problema. La precedente amministrazione è quindi co-responsabile di aver fatto degenerare e peggiorare la problematica poiché totalmente disinteressata alle problematiche non solo dei residenti dei lungomare di estate, ma anche dei residenti del centro, fortemente disturbati in Inverno dalla discoteca in centro.
- In data 12 Aprile 2017 tramite un legale, in nome e per conto di alcuni residenti, si inviava comunicazione ufficiale e in via preventiva, a tutte le autorità locali, regionali e alla proprietà e gestione di Shada.
- In data 02/05/2017 il Comune di Civitanova Marche con documento ufficiale trasmetteva invito al “Comando di Polizia Municipale” di Civitanova ordinando di effettuare i controlli previsti ai sensi dell’art. 25 “Misure e Controlli” del Regolamento Comunale in auge.
- Non ricevendo alcun riscontro in merito ai controlli di cui al punto precedente, lo stesso legale, in nome e per conto dei residenti e richiamando la precedente missiva, invitava il Comune a dar conto sull’esito degli eventuali controlli eseguiti. Nessuna risposta è stata data ad oggi.
- In data 24 luglio 2017 una delegazione di residenti è stata ricevuta in Comune dall’attuale Sindaco Fabrizio Ciarapica che comunque già conosceva il problema e che ha dimostrato, in quel momento (come anche prima della sua nomina) una apprezzabile sensibilità e si impegnava a risolvere la questione a fine stagione estiva con disappunto manifestato immediatamente dai residenti preoccupati per le seguenti 60 notti mancanti alla chiusura della discoteca e delle intensificarsi dei giorni di apertura con l’avvicinarsi del mese di Agosto. L’Attuale amministrazione, quindi appena insediata si è impegnata con i residenti a risolvere questo grave problema. Siamo sicuri che questa amministrazione manterrà l’impegno preso e auspichiamo soprattutto che sia fatto nei prossimi giorni.
- La diffida ad adempiere inviata da 74 residenti è un atto naturale e conseguente dovuto quindi al totale disinteressamento delle amministrazioni verso un problema che parte da diversi anni fa e che è stato fatto degenerare.
- L’attuale tecnologia esistente, che pare sia già in possesso di questi locali (ma che evidentemente non viene utilizzata), permetterebbe di garantire il giusto suono sulle piste da ballo senza che questo esca dalla stessa sala. Quindi si ritiene che la problematica sia dovuta ad una questione di mera mancanza di volontà da parte dei gestori di questi locali.
- I residenti non chiedono e mai hanno chiesto la chiusura di nessun locale!
- I residenti rivendicano il sacrosanto e incomprimibile diritto al riposo notturno che deve essere garantito dal puntuale rispetto delle regole e della quiete pubblica. Il disturbo alla quiete pubblica è un reato previsto dall’art. 659 c.p. (che prescinde dall’emissione dei Decibel);
- I residenti chiedono la revisione di una ordinanza assurda, inconcepibile e singolare che, nell’aprile 2007 a firma dell’allora sindaco Marinelli, ha inspiegabilmente ampliato gli orari di musica all’aperto in centro abitato, portando a questi assurdi orari: da domenica a Giovedì fino alle 4 e venerdì e sabato fino alle 4:30 del mattino. Operazione ritenuta irresponsabile illogica e singolare che non risulta esistere nemmeno nei noti comuni turistici italiani o internazionali.
Concludiamo chiarendo che la nostra azione non deve essere fraintesa, confusa, equivocata o peggio strumentalizzata, facendo passare gli autori per intolleranti o peggio per persone contro il vero turismo. Siamo infatti favorevoli ad un turismo di qualità per Civitanova Marche, un turismo che faccia lavorare le attività onestamente e nel rispetto reciproco di tutti.
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