Promette battaglia l'associazione Città Verde contro la realizzazione dell'ospedale Covid a Civitanova. Portavoci e attori della protesta l'ex sindaco di Civitanova Ivo Costamagna e l'avvocato Federico Valori, uniti nel voler veder chiaro sulla struttura creata all'ente fiera.
Una battaglia iniziata dall'ex sindaco che aveva incaricato, qualche giorno fa, l'Avvocato Valori di avviare anche una raccolta firme (un migliaio le adesioni), dichiarando: "L’uso giudiziario della politica l’ho sempre subito, ma questa volta sono determinato a utilizzarlo io. Stiamo lavorando a esposti alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti sui quali metterò la mia firma. Sono state superate le regole che devono esserci anche in un momento di emergenza. Non si può non tener conto del parere dei cittadini e degli operatori, chiamati “eroi” e poi dimenticati"
Dello stesso avviso l'avvocato Valori: "Insieme ad una squadra di colleghi stiamo studiando eventuali profili di illegittimità nelle dinamiche adottate dalla Regione, bisogna partire da un tema: i soldi utilizzati sono pubblici, perché nel momento in cui il privato effettua la donazione tali diventano. Ed è singolare che un ente pubblico non sia tenuto ad alcuna rendicontazione di quanto sta facendo"
"È gravissimo - continua Valori - perché qualsiasi emergenza può giustificare la compressione delle procedure ma mai l’assenza di una rendicontazione, perché significherebbe aprire strade enormi ad appropriazioni indebite di denaro. Sarà necessario chiedere, e lo faremo, alla Corte dei Conti perché un ente pubblico stia realizzando un’opera pubblica e non stia rendicontando le spese"
"Vorremmo anche capire - insiste l'avvocato - perché un posto letto al Covid Hospital costi 140 mila euro, cifra che a noi sembra a prima vista eccessiva, e la Corte dei Conti potrebbe andare a vedere come sono stati spesi questi soldi ed eventualmente capire chi ha beneficiato di questa spesa. Metteremo in campo queste azioni nei prossimi giorni, cercando di risalire lungo la linea dei soldi"
Contro le scelte fatte dalla Regione si è recentemente schierato anche il Movimento 5 Stelle, con il candidato alle regionali Gian Mario Mercorelli e per voce della deputata 5 Stelle Mirella Emiliozzi dichiara che si tratta di "un lavoro imponente, ma di sicuro nel posto sbagliato. Non si può mettere una struttura di questo tipo al centro di un’area fieristica".
"Da una parte c’è uno dei più grandi centri commerciali del Centro Italia - commenta Mirella Emiliozzi - dall’altra il palazzetto dello sport dove gioca la Lube. Logisticamente, è una follia. Tutti i soldi che è costato sarebbe stato meglio investirli su una struttura sanitaria esistente e permanente, potenziando il sistema regionale con un investimento di ampio respiro".
"Penso all’ospedale di Civitanova - conclude Emiliozzi - dove ci sono tre piani della nuova ala completamente vuoti che sarebbero potuti diventare un centro emergenziale d’eccellenza della sanità pubblica, oggi dedicato alla cura del Covid e domani a disposizione per altri utilizzi, sempre pronto per i cittadini delle Marche. Peccato: un’altra occasione sprecata".
La manifestazione di protesta degli imprenditori, prevista per domenica 10 maggio (leggi qui) a Civitanova Marche, è stata sospesa.
A dare l'annuncio è Roberto Buratti, imprenditore e uno dei fondatori del movimento "Art.1", che riunisce altri imprenditori ed esercenti che si battono contro l'inedia delle istituzioni e il rischio di collasso dei piccoli e medi imprenditori.
"Abbiamo raggiunto un accordo con le forze dell'ordine" annuncia Buratti in un video "per poterci mettere seduti con il Signor Prefetto, il Questore e con gli organi regionali competenti per portar loro le nostre proposte. L'incontro, che era il vero obiettivo della nostra manifestazione, è in programma per la prossima settimana".
Una situazione ottimale anche se ci tiene a precisare che "non siamo scesi a compromessi con nessuno, abbiamo ottenuto quello che volevamo ottenere con la manifestazione"
"Siamo in attesa di essere ascoltati, se non succederà passeremo alla fase 3" continua Buratti "e se dovremo andare in piazza per portare avanti i nostri diritti e farci rispettare, io ci sarò" dichiara deciso. "Spero che tutti quelli che ora commentano, saranno vicino a me e ai miei collaboratori perchè vorrà dire che saremo tanti e ci faremo rispettare".
"Il nostro settore, quello turistico-alberghiero, si trova in un'emergenza senza precedenti. Non sappiamo più come poter fronteggiare questa situazione e continuare a pagare le bollette, senza introiti e incassi. Siamo inattivi da tre mesi". Questo il grido di dolore dello chef Giuseppe Giustozzi, proprietario del "Gruppo Giustozzi Hotels - Banqueting & Catering" che, tra dipendenti diretti e indiretti, offre lavoro a circa 35 persone.
La crisi economica conseguente all'emergenza sanitaria innescata dall'epidemia del Covid-19, rischia di mettere in ginocchio l'intero indotto turistico. "Penso che per quest'anno sia andato tutto in malora, non vedo la luce - osserva affranto lo chef -. Non lo so come faremo ad andare avanti. Ci troviamo come chi è in mezzo al mare e continua ad annaspare per restare a galla. Non so quanto resisteremo. Siamo all'osso. Per il nostro personale abbiamo scelto la cassa integrazione, ma ad oggi non è ancora arrivato un euro. Molta gente fa fatica a mettere insieme il pranzo e la cena e pagare gli affitti, parliamo di sopravvivenza. I problemi sono giganteschi".
"Già dagli ultimi giorni di febbraio abbiamo ricevuto soltanto disdette e annullamenti delle prenotazioni - aggiunge -. In parecchi casi abbiamo anche dovuto restituire le caparre, che si vanno a sommare alla perdita del 100% dei nostri profitti".
L'unica boccata di ossigeno sembra essere arrivata con lo stop al pagamento dei mutui. "Lo abbiamo richiesto alle banche e sembra che lo abbiano accettato" dice.
"Noi saremmo anche pronti a ripartire - prosegue -, ma se non arrivano le telefonate per le prenotazioni è un disastro. Non possiamo riaprire strutture da 50 o 100 camere, per averne soltanto 2-3 prenotate per sera. È impossibile rientrare coi profitti in questo modo. Inoltre, non abbiamo più una prenotazione per pranzi di cresima, matrimonio o comunione fino ad ottobre".
La situazione critica in cui versa attualmente dal punto di vista lavorativo, non ha impedito allo chef e a suo figlio Samuele, di curare il servizio mensa per coloro che sono stati impegnati nella costruzione del Covid Center di Civitanova Marche (leggi qui). " Ogni giorno abbiamo cucinato come volontari e quindi a titolo gratuito per 400-450 persone, ma è stato un grosso piacere. È stato il nostro modo di offrire un contributo. La gente che ha fatto parte del gruppo di lavoro guidato da Guido Bertolaso è eccezionale".
L'unica speranza, in un momento in cui tutto sembra nero, viene riposta nel decreto da 55 miliardi che dovrebbe essere annunciato dal Governo entro la giornata di oggi: "Quello che serve è un innesto di liquidità importante per sostenere un settore come quello turistico, che è uno dei traini per l'economia italiana".
Il Ministero della Salute poco dopo l'inizio dell'emergenza sanitaria, aveva raccomandato alle regioni la creazione di centri Covid dedicati per il trattamento dei pazienti ancora in trattamento nei reparti di terapia intensiva degli ospedali ma anche per affrontare la prevista recrudescenza del virus nella seconda parte del 2020.
Per far fronte a questa risoluzione la Giunta Regionale delle Marche e il presidente Ceriscioli, nella seconda metà del mese di marzo, presero la decisione di predisporre un unico sito di terapia intensiva e semintensiva mediante l’adeguamento strutturale della fiera di Civitanova Marche. Un'opera che stando alle ultime parole di Guido Bertolaso, chiamato appunto a guidare e monitorare i lavori di riconversione del capannone, sarà completata entro questo fine settimana e quindi a breve verranno trasferiti al suo interno i primi pazienti consentendo di svuotare gli altri reparti Covid delle strutture ospedaliere marchigiane che così potranno riprendere a pieno la loro attività ordinaria.
"I tempi che erano previsti per la riconversione della Fiera sono stati tutti rispettati considerando che il primo bullone è stato messo il 17 di aprile e ad oggi sono passate tre settimane - ha spiegato il Sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica che ha seguito sin da principio l'andamento dei lavori -. Siamo in pratica partiti da un capannone vuoto e ora siamo arrivati a creare un centro di assoluta eccellenza, con 42 posti di terapia intensiva non invasiva ed i restanti per la rianimazione, che può avvalersi delle più moderne tecnologie in campo medico che nemmeno gli ospedali della sanità pubblica possiedono".
"Questa è una struttura formata da 6 moduli da 14 posti ognuno e con ogni probabilità entro domenica ne verranno consegnati 4 che saranno già operativi mentre gli altri saranno terminati nel giro dei due tre giorni successivi - annuncia il primo cittadino civitanovese -. tutto ciò non perché ci sia stato un ritardo causato da chi lavora all’interno ma perché a volte i fornitori non sono riusciti a rendere disponibili i materiali necessari per via delle restrizioni legate alla pandemia e abbiamo anche avuto di mezzo tutte le festività ma voglio sottolineare che i lavori non si sono mai fermati".
"Si tratta di un opera straordinaria realizzata in circa 20 giorni, quando invece opere pubbliche vengono completate in tempi biblici - evidenzia - quindi ritengo che sia stato un vero miracolo. Tra l’altro voglio precisare che questo centro alla collettività è costato zero e credo che sia un punto molto importante tanto che mi diceva Bertolaso, con cui ho rapporti quotidiani, che nei giorni scorsi ha avuto un call con Stati Uniti e Spagna proprio per spiegargli come avevamo riconvertito e attrezzato la Fiera che ad oggi è a tutti gli effetti diventata un modello da seguire e questo la dice lunga sulla bontà del progetto. Le Marche dopo la Lombardia è la seconda regione in Italia ad essersi dotata di un centro Covid – prosegue Ciarapica- questo di Civitanova è nato anche dell’esperienza di quello di Milano e infatti si è cercato di non fare gli stessi errori durante la programmazione ed esecuzione dei lavori".
"L’emergenza non è destinata a cessare a breve e il percorso che abbiamo iniziato va anche in prospettiva oltre che nell’immediato in quanto va ad alleggerire le altre strutture ospedaliere regionali che così potranno riprendere la loro attività ordinaria – chiosa il Sindaco di Civitanova - oramai tutti i virologi sono orientati nel dire che ad ottobre ci sarà una seconda ondata e quindi ci stiamo appunto preparando e anche nel caso di un altro lockdown, imposto da una ripresa dei contagi e quindi saremo pronti ad affrontarlo in maniera più tranquilla"
"Quando poi l'epidemia sarà cessata valuteremo quale sarà la destinazione della struttura – dichiara Ciarapica - certo è che ritrovarsi a Civitanova un ospedale, tecnologicamente avanzato e dal valore di 12 milioni di euro, ritengo che sarebbe sciocco farselo scappare. Personalmente credo che una struttura così in futuro vada riorganizzata per finalità diverse come ad esempio creare un polo di eccellenza per altri tipi di reparti considerando la versatilità dell’attrezzatura di cui dispone – e prosegue - ma questo sarà un discorso che faremo più avanti perché ad oggi l’emergenza non è affatto superata".
“La decisione di realizzare il Covid Center a Civitanova è stata una scelta responsabile, dove ci siamo fatti carico di un’esigenza che la nostra terra aveva - conclude il Ciarapica - allo stesso tempo ci ha consentito di svuotare il nostro ospedale civile e soprattutto ottenere l’impegno da parte della Regione di ultimare i due piani che verranno destinati per realizzare dei servizi aggiuntivi”.
In questo tempo emergenziale che ha creato varie difficoltà per tutti i cittadini L'Asp Paolo Ricci e l'Assessorato al welfare hanno continuato ad essere vicini in modo congiunto in molti modi alle famiglie Civitanovesi. Anzi tutto è di questi giorni l'approvazione della delibera , nella seduta del 6 maggio, con cui la giunta comunale ha approvato di stabilire il rimborso delle quote anticipate per la frequenza degli asili nido comunali nel mese di marzo. Il mancato incasso per il Comune ammonta ad € 15.371,25.
Il costo della retta, ed il conseguente rimborso per le famiglie, è quantificato in base all'ISEE: si va da una cifra di massimo di € 360 ad un m inimo di € 80 e andrà a coinvolgere concretamente 88 famiglie , tra cui alcune che hanno più bambini che usufruiscono del servizio. Nel giro di pochissimi giorni dunque le famiglie otterranno il rimborso delle quote versate e gli uffici sono già al lavoro per rendere il più veloce possibile il procedimento.
Oltre ai rimborsi, si sono attivati diversi servizi e opportunità sempre tutti gratuiti per stare accanto alle famiglie, ai piccoli e alle persone con disabilità. E' stata attivata infatti la linea telefonica per lo Spazio Siblings, dedicata a genitori e fratelli di persone con disabilità. Questo nuovo servizio specifico si affianca al Telefono Amico che è un importante servizio a sostituzione, momentanea, dello sportello gratuito di consulenza psico-pedagogica. Per accedere a entrambi i servizi basta inviare una richiesta completa del proprio recapito telefonico e indicando la fascia oraria preferita, via e-mail a centro.famiglia@paoloricci.org oppure si può chiamare lo 0733 78361 dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14.
Non solo linee dedicate ma anche contest creativi per bambini sulla pagina facebook del centro famiglia "famiglie al centro": hanno aderito decine di famiglie inviando i lavori dei piccoli che diverranno, quando possibile, una mostra. Il Telefono Amico ha visto oltre una decina di famiglie coinvolte, con 12 consulenze psicologiche e 8 pedagogiche, in collaborazione con i Servizi Sociali comunali per gli aspetti economici delle situazioni emerse. Grazie al lavoro svolto finora, la pagina Facebook conta ora circa 1500 follower con un incremento, in poche settimane, del 70%. Per quanto concerne i Nidi d’Infanzia, gli educatori continuano ad essere vicini alle famiglie attraverso la pubblicazione quotidiana di post dedicati (0/3 Lab) e l’attivazione di un “Filo Diretto” telefonico con le educatrici per mantenere viva la relazione con bimbi e genitori. Le famiglie hanno risposto con grande entusiasmo anche a questo servizio, in sole due settimane sono state ricevute 38 richieste.
L' assessore Barbara Capponi e il presidente dell'Asp. Paolo Ricci Agostino Basile commentano "Ci fa certamente piacere che tutte le attività pensate creativamente abbiano un seguito e siano di aiuto e conforto. C'è stato un lavoro di confronto costante e di rete tra l'assessorato e l'Asp Paolo Ricci , che ha portato a strategie creative e concrete certamente utili in questo momento. Siamo ben consapevoli che soltanto questo non basti: le misure del lockdown hanno penalizzato gravemente nelle loro esigenze basilari bambini, persone con Disabilità e famiglie, con cui ci confrontiamo costantemente, ma che per le restrizioni imposteci non abbiamo potuto sostenere come vorremmo. Stiamo lavorando sulla fattibilità di iniziative nuove e la ripresa di servizi ordinari, ma ci servono disposizioni chiare su modalità, presidi necessari, logistica degli spazi e soprattutto interventi fattibili. Siamo molto preoccupati per le sempre crescenti esigenze dei genitori che devono essere oggi insegnanti, terapisti, genitori e lavoratori, per il tempo perso nella riabilitazione, tanto più importante nei primi anni, per i piccoli, a cui vogliamo dare opportunità di vivere la loro infanzia quanto più normalmente possibile."
"Nelle Marche abbiamo messo il primo bullone due settimane fa e domenica prossima consegniamo la struttura al presidente Ceriscioli e al Comune". Lo ha detto ieri sera l'ex capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, in collegamento, da Civitanova Marche, con la trasmissione televisiva Porta a Porta. Nel corso del suo intervento ha illustrato il lavoro portato avanti per realizzare, dopo quello di Milano, un presidio temporaneo d'emergenza per fronteggiare l'emergenza Coronavirus anche nelle Marche.
"Stiamo portando avanti una joint venture tra Regione Marche e Corpo italiano di soccorso dell'Ordine di Malta per realizzare questo secondo Covid hospital- dice Bertolaso-. Due iniziative concrete. Due ospedali dedicati a fronteggiare questa terribile epidemia seguendo tra l'altro le linee guida del Governo. Ricordiamo infatti che sia il premier che il ministro della Salute hanno ribadito l'esigenza di realizzare in ogni regione d'Italia un Covid hospital mirato esclusivamente alla gestione delle problematiche dei mesi a venire. Si parla molto della seconda fase ma e' importante organizzarsi anche per una eventuale terza fase".
Bertolaso e' sceso anche nel dettaglio delle tempistiche. "Il primo paziente a Milano e' stato ricoverato dopo 17 giorni dal momento in cui abbiamo messo il primo bullone- continua Bertolaso-. Qui nelle Marche abbiamo messo il primo bullone due settimane fa e domenica prossima consegniamo la struttura al presidente Ceriscioli e al Comune di Civitanova. Verranno trasferiti in questo ospedale tutti quei casi che sono ancora in terapia intensiva nei vari ospedali delle Marche in modo da liberarli e farli tornare alla loro funzione originale.
Questo ospedale sara' pienamente in funzione a 21 giorni dal primo bullone. Non e' un ospedale da campo, mobile o temporaneo ma una struttura tecnologicamente all'avanguardia". Saranno messi a disposizione del servizio sanitario regionale oltre 80 posti letto di terapia intensiva e semi intensiva. "Milano e Civitanova Marche sono delle Astronavi straordinariamente sofisticate e quindi anche complicate da gestire per cui ci vogliono equipe assolutamente preparate- conclude Bertolaso-. Siamo al vertice tecnologico di una struttura ospedaliera: 42 letti di rianimazione e 42 letti di terapia intensiva non invasiva ma con ventilatori, monitor, respiratori, pressione negativa nei vari moduli quindi tutto quello che serve per avere una struttura altamente sofisticata permanente per fronteggiare questa emergenza. Ricordo che in Italia abbiamo aumentato i posti letti di terapia intensiva svuotando le sale operatorie di numerosi ospedali e anche di alcuni reparti limitando anche in modo eccessivo le attivita' quotidiane degli stessi ospedali". Nel corso della trasmissione e' intervenuto anche il presidente della Societa' italiana di pneumologia, Luca Richeldi, che alla domanda se fosse corretto prevedere un ospedale dedicato per ogni regione, ha replicato sostenendo che "e' assolutamente corretto".
(Fonte: AGENZIA DIRE)
Sono stati completati tre dei sei moduli previsti nel piano di riconversione della Fiera di Civitanova Marche in Covid Hospital. "I primi pazienti positivi al coronavirus potrebbero arrivare già tra domenica e lunedì prossimi", dice il sindaco Fabrizio Ciarapica. "Ho avuto modo di visitare nelle ultime ore il cantiere - aggiunge - e ho potuto constatare favorevolmente che i lavori stanno procedendo in maniera spedita, sotto la supervisione diretta di Guido Bertolaso che da ieri ha raggiunto la nostra città e vi rimarrà fino a quando il cantiere non sarà completato".
"Ogni modulo contiene 14 posti letto - spiega Ciarapica - ed è organizzato in maniera tale che gli operatori sanitari non devono mai uscire da quello spazio, essendo stato predisposto con tutto il necessario per la gestione del paziente". "Il trasferimento dei malati ricoverati nei vari ospedali della regione - conclude - permetterà, a cominciare da Civitanova, di riportare i nosocomi alle loro attività ordinarie.
(Fonte: ANSA)
Il Direttore di Area Vasta dottor Alessandro Maccioni ed i Responsabili del Distretto di Civitanova il dottor Gianni Turchetti e della Unità Operativa di Ostetricia dell’Ospedale di Civitanova dottor Filiberto Di Prospero presentano il nuovo servizio di accompagnamento alla nascita basato su tecnologie informatiche online.
L’attuale crisi da COVID 19 ed il lockdown hanno reso indispensabile un adattamento alla nuova situazione anche per quanto riguarda i corsi di preparazione al parto ed il sostegno all’allattamento.
Grazie alla consolidata collaborazione e integrazione professionale tra il Distretto e il reparto di Ostetricia è stato avviato un servizio a distanza tramite internet. Un software gratuito consente agli operatori sanitari della postazione territoriale dell’Area Vasta 3 di aiutare le future mamme direttamente al proprio domicilio; tutto quindi senza necessità di spostamenti, in questo momento di grande difficoltà ed isolamento sociale.
Il servizio è curato in sinergia dalle ostetriche ospedaliere e distrettuali con la collaborazione della psicologa territoriale la dottoressa Rosalba Zannini da anni impegnata nei servizi consultoriali del Distretto di Civitanova Marche.
Accedere a questi corsi è molto semplice; basta telefonare al tel. 0733823054 dalle ore 9 alle 20 e saranno date tutte le istruzioni necessarie. Ovviamente è indispensabile avere a casa uno smartphone oppure un tablet o un computer dotato comunque di audio e webcam.
La parte tecnologica, tutta svolta “in casa” è stata resa possibile con la collaborazione del servizio informatico dell’Area Vasta n.3 diretto dal Dottor Antonio Agostini.
L’importante esperienza maturata negli anni dal reparto ospedaliero e dal Distretto nell’assistenza alla gravidanza fisiologica e all’allattamento ora viene messa a disposizione da questo nuovo servizio per rispondere alle nuove esigenze legate al coronavirus garantendo sia le pazienti che gli operatori.
Non saranno trascurati anche gli argomenti riguardanti la sicurezza in casa, le manovre di disostruzione delle prime vie aeree, massaggio infantile.
L’utilizzo della tecnologia da la possibilità infatti alle ostetriche di controllare l’apprendimento degli esercizi, le tecniche di allattamento e di cura del neonato. Molto importante anche la possibilità di fare gruppo, scambiare emozioni, esperienze e quindi superare ansie e preoccupazioni accentuati dall’isolamento.
Sedici anni di trascuratezza e promesse non mantenute, il Quartiere IV di Civitanova Marche auspica un serio impegno da parte del sindaco Fabrizio Ciarapica. Promesse su promesse, spot in campagna elettorale ma niente di più. I cittadini sono stanchi e del tutto sfiduciati nei confronti delle istituzioni.
"Una situazione, questa, che si protrae da troppo tempo - afferma Morena Marinelli, membro del Circolo IV Marine, in rappresentanza della comunità - nell’area dell’ex liceo scientifico ci sono erbacce ovunque, ratti e insetti, la tensostruttura sul retro dell’immobile è completamente lacerata, le recinzioni sono danneggiate e tutta la struttura nel complesso cade a pezzi".
"In rappresentanza di tutto il quartiere, auspichiamo che l'accordo preso dal sindaco con la Provincia questa volta produca seri risultati" continua.
Il 29 aprile 2020 il presidente della provincia Antonio Pettinari ed il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica hanno firmato lo schema del nuovo preliminare dell' accordo di programma con il quale prendono riavvio le procedure alla riqualificazione urbanistica dell' area.
L'ultima promessa di cambiamento avvenne nel 2014 con l' amministrazione Corvatta. Alla convenzione avrebbe dovuto fare seguito il bando di vendita e l'accordo di programma con il quale il Comune avrebbe prodotto una variante urbanistica per arrivare, in maniera semplificata e in tempi brevi, alla conclusione di tutto il procedimento che avrebbe consentito di riqualificare non solo l'area dell'ex liceo, ma tutto il quartiere in espansione grazie a nuovi servizi per gli abitanti: un supermercato, una farmacia e alcuni ambulatori medici.
Tutto fermo. Incuria e trascuratezza hanno continuato a fare il proprio corso, fino al 29 aprile 2020.
"Questo accordo preliminare conferma la collaborazione importante che abbiamo con la provincia di Macerata - ha affermato il sindaco Ciarapica - diamo continuità per l'interesse della comunità al percorso avviato dall'amministrazione comunale precedente. Con questa operazione si centra l' obiettivo di riqualificare il quartiere realizzando anche una viabilità, che i residenti chiedono da tempo".
La comunità di Fontespina vede tutto ciò di buon auspicio, ma è anche consapevole del fatto che finora non c'è mai stato nulla di concreto. Per questo si chiede a gran voce che, una volta per tutte, l'amministrazione comunale si occupi dell'area, arrivata ad un livello di degrado non più tollerabile.
Novità importanti per gli abbonati alla stagione 2019-2020 della Cucine Lube Civitanova. Lubevolley insieme a Vivaticket ha predisposto la seguente possibilità per i tifosi biancorossi in possesso della tessera di abbonamento. Come previsto per legge (art.88 DL 17 marzo 2020, n. 18), non essendo possibile rimborsare in denaro il valore dell’abbonamento per le partite non disputate, sarà messo a disposizione un voucher dell’importo corrispondente al valore delle gare non usufruite a coloro che lo richiederanno.
L'utente in possesso di un titolo di abbonamento stagionale acquistato online sul portale di vendita Vivaticket, in un punto vendita Vivaticket o attraverso i canali diretti dell'organizzatore (ovvero al botteghino dell’Eurosuole Forum di Civitanova), potrà richiedere l'emissione di un voucher digitale di valore corrispondente ai ratei delle partite non disputate comprese nell'abbonamento nel periodo compreso tra l'8 Marzo e il 17 Maggio 2020
Il voucher rilasciato è spendibile, entro un anno dalla data di emissione, sul portale Vivaticket.com per l'acquisto degli eventi messi in vendita dal medesimo organizzatore. Potrà essere utilizzato per acquisti fino al raggiungimento del valore del voucher oppure per acquisti di importo superiore, a copertura parziale del costo.
Per poter richiedere il voucher è necessario essere registrati su Vivaticket.com. Per i soli acquisti effettuati sul portale di vendita online Vivaticket, l'unico utente abilitato a richiedere il rimborso sarà l'utente che ne ha effettuato l'acquisto. Una volta loggati sul portale si potrà procedere alla richiesta voucher qui https://shop.vivaticket.com/ita/voucher
Ricordati di tenere a portata di mano l'abbonamento per il quale hai diritto ad avere il rimborso tramite voucher. Ti verrà infatti richiesto di inserire uno dei seguenti dati identificativi:
• Sigillo fiscale visibile sul biglietto o Abbonamento
o in alternativa
• Codice a Barre, se presente sul biglietto o abbonamento.
Sarà necessario effettuare una scansione o fotografia chiaramente leggibile di ogni Abbonamento per cui si sta richiedendo il rimborso tramite voucher, da caricare sulla piattaforma. Nel caso venga meno il requisito della leggibilità della scansione o fotografica la richiesta non sarà considerata valida. Una volta caricati tutti i dati, potrai procedere con l'invio della richiesta che passerà alla fase di validazione da parte dei sistemi Vivaticket. Tieni monitorata la tua mail. L'esito della richiesta avanzata verrà comunicato all'indirizzo inserito in fase di registrazione.
La data termine per la richiesta del voucher è rinnovata fino al 27 maggio a seguito dell'entrata in vigore del DPCM 27/04/2020, salvo diversa previsione in sede di approvazione del DL.
Entro 30 giorni dalla richiesta del voucher le richieste valide si tramuteranno automaticamente in emissione di Voucher Digitali collegati all'utente Vivaticket che ne ha effettuato la richiesta, spendibili all'interno del portale sui nuovi contenuti dello stesso organizzatore.
Una volta inviata, la richiesta di voucher non potrà più essere annullata.
Il consigliere comunale di Civitanova Marche M5s Stefano Mei, attraverso un post su Facebook, esprime le sue perplessità in merito al COVID center e chiede risposte. - Qui non si mette in discussione l' utilità che potrebbe avere in caso di una nuova ondata di contagi questa struttura, (nonostante le cospicue risorse investite, circa 12 milioni di euro tra realizzarlo e smantellarlo). La comunità ed il M5S come opposizione chiede di evitare i continui cambi di rotta che l' amministrazione sta portando avanti in questi giorni, dichiarando per esempio, di voler far diventare permanente la struttura Covid su idea dell' Ex capo della protezione civile Bertolaso, senza tenere in considerazione il fatto che la programmazione sanitaria é su base regionale. L' ultima parola spetta alla Regione- continua –.
Oltretutto si intende estendere la struttura sanitaria anche ad un ulteriore edificio che si andrebbe a realizzare tra la fiera ed il palas. Tutto questo in una zona a grande vocazione commerciale, dove proprio questa amministrazione ha intenzione di costruire un nuovo parco commerciale. Come si concilia questo progetto legato ad una nuova struttura sanitaria che ha bisogno di determinate caratteristiche con la creazione di una zona commerciale? anche la biologa Natalia Conestà, esperta di sanità pubblica con più di trent' anni di esperienza internazionale ha le stesse perplessità. Perché si intende dare così rilievo a questa struttura quando abbiamo un ospedale cittadino obsoleto e con due reparti ancora da completare? - conclude - Gli investimenti veri, dato che sono fondi derivanti dai cittadini stessi andrebbero impiegati nella struttura già esistente, potenziandola e rendendola un polo d' eccellenza per l' intera comunità invece di spalmare la sanità in luoghi non consoni e poco gestibili.
La Fimag Guzzini, holding della famiglia Guzzini di Recanti, in questo momento di emergenza sanitaria che interessa ancora in pieno il nostro territorio, ha voluto dare un aiuto concreto per far fronte a tale drammatica contingenza, donando all’Area Vasta n.3 un apparecchio radiologico portatile digitale di produzione General Medical Merate di circa Euro 49.000,00 destinato alla Radiologia della struttura ospedaliera di Civitanova Marche.
Lo strumento consegnato nei giorni scorsi al Reparto di Radiologia di Civitanova Marche, diretta dalla Dott.ssa Carla Belleggia, sarà di estremo aiuto per l’attività diagnostica della struttura ospedaliera poiché permette di effettuare l’esame direttamente sul posto di degenza del paziente.
Il generoso gesto della Fimag Guzzini è il segno concreto della vicinanza di questa importante Azienda, riferimento per l’imprenditorialità marchigiana, al sistema sanitario del territorio e soprattutto ai pazienti e alle persone anziane e fragili.
La direzione dell’Area Vasta 3 esprime un sincero ringraziamento all’Azienda anche a nome della Direzione Generale Asur e di tutti gli operatori impegnati in questa grave emergenza, anche per la celerità con la quale si è addivenuti all’acquisizione della donazione.
Prosegue incessante l’attività della Guardia di Finanza volta al rispetto delle prescrizioni imposte per fronteggiare l’emergenza epidemiologica in corso, attraverso il quotidiano controllo del territorio.
Nell’ambito di tali servizi, ed in particolare durante un pattugliamento della città, i Finanzieri della Compagnia di Civitanova Marche hanno notato degli strani movimenti di persone e mezzi nei pressi di un condominio, procedendo così ad approfondire immediatamente i controlli presso l’edificio.
Le Fiamme Gialle, notando l’uscita sospetta di una persona da un’abitazione del condominio, ritenendo, sulla base di altre circostanze di fatto e di luogo, che la stessa potesse occultarvi sostanza stupefacente, hanno effettuato una perquisizione,
Le ricerche, esperite con il supporto dell’unità cinofila in forza alla Compagnia,hanno permesso di rinvenire e di sottoporre a sequestro, occultati all’interno di un mobiletto, 4 sacchetti di cellophane contenenti marijuana per un totale di 1.660 grammi.
Il pusher è stato tratto in arresto per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio e, su disposizione del P.M. di turno, condotto ai domiciliari; la convivente è stata invece denunciata a piede libero per concorso nel reato di spaccio.
In un'altra distinta operazione, effettuata nella notte a Potenza Picena, le Fiamme Gialle civitanovesi hanno altresì sequestrato ulteriori 16 grammi di marijuana, denunciando a piede libero il responsabile.
I Vigili del fuoco sono intervenuti intorno alle 19:30 circa, in via Dante Alighieri nel Comune di Civitanova Marche, per un incendio che si è sviluppato in un cestino dell'immondizia.
Sul posto, con un'autobotte, è giunta la squadra dei Vigili del Fuoco dal Comando di Civitanova Marche che ha provveduto allo spegnimento dell’incendio e alla messa in sicurezza di tutta l'area.
Grande paura tra i residenti in quanto l'incendio si è sviluppato nei pressi dell'area di rifornimento IP e, stando ad una prima ricostruzione dei fatti sulla quale stanno lavorano le Forze dell'Ordine, la causa sembrerebbe essere stato un mozzicone di sigaretta acceso.
I Vigili del fuoco sono intervenuti alle ore 15:25 circa del pomeriggio odierno in via Del Pincio, a Civitanova Marche, per l'incendio di una Mini.
La Squadra di Civitanova Marche è prontamente intervenuta sul posto con un'Autobotte, provvedendo a spegnere l'incendio e a mettere in sicurezza l'area dell'intervento.
Nessuna persona è rimasta coinvolta, mentre la carrozzeria dell'auto è stata completamente danneggiata. Ancora in corso di accertamento le cause dell'incendio.
Per affrontare l’emergenza che si è venuta a creare a seguito dell’epidemia Covid-19,il Servizio Sanitario e Regionale a metà marzo aveva richiesto all'Aiop (Associazione Italiana Ospedaliera Privata) tutte le disponibilità di posti da mettere in campo per fronteggiare presso la sanità privata sia per i pazienti Covid positivi sia per quelli negativi.
Ad aprire le loro porte furono da subito Residenze Anni Azzurri, Santo Stefano Riabilitazione e Villa dei Pini mettendo a disposizione posti letto in alcune proprie strutture marchigiane, finalizzati a consentire il trasferimento di pazienti dalle strutture pubbliche e liberare queste ultime per i crescenti casi emergenziali di pazienti affetti da Covid-19 che necessitano delle cure in fase acuta. I posti letto messi a disposizione sono stati complessivamente 188, tutti destinati a pazienti Covid positivi nelle fasi post-critiche e stabilizzati, sono suddivisi in 100 posti letto presso la Residenza Anni Azzurri Valdaso a Campofilone, 80 presso il Santo Stefano Riabilitazione di Villa Fastiggi a Pesaro e 8 presso la Clinica Villa dei Pini di Civitanova Marche.
Le tre strutture del Gruppo Kos si sono attivate, con la massima attenzione per la salute di tutti, pazienti e personale, con personale formato e predisponendo tutte le misure e i dispositivi di protezione individuale necessari per la tutela del personale così come ha confermato l'amministrato delegato il dott. Enrico Brizioli che ora si troverà impegnato ad affrontare la Fase 2 di questa epidemia: "Villa Pini è stata da subito in prima linea nella gestione di questa emergenza - illustra il dott. Brizioli - la clinica in prima battuta si è resa disponibile di ricoverare i pazienti di altri ospedali per favorire la riorganizzazione degli stessi in ottica Covid, successivamente molti di loro una volta trasferiti si sono rivelati positivi al virus e quindi abbiamo preso la decisione di diventare anche noi una relata dedicata ai positivi al Coronavius".
"Questa è stata una trasformazione importantissima, tant'è che ancora oggi abbiamo un numero di ricoverati paragonabile a quello degli altri ospedali e la clinica ha svolto un ruolo fondamentale anche con letti di terapia sub intensiva - continua Brizioli - ora stiamo andando verso la fase 2 ed entro il 15 maggio abbiamo in programma di dimettere progressivamente tutti i trasferiti nelle nostre strutture Covid e quelli che ancora dovranno completare la convalescenza andranno nella nostra struttura a Campofilone, che nel frattempo è arrivata ad ospitare 80 pazienti e sta lavorando a pieno ritmo"
"Fatto questo procederemo con una sanificazione totale della clinica di Villa Pini, effetueremo tamponi e test anticorpali a tutti i dipendenti e da quel momento si potrà ripartire con l'attività ordinaria - annuncia il dottore - ovviamente sempre in condizioni di massima sicurezza, quindi con controllo della temperatura per tutti quelli che arriveranno e anche tamponi per tutti i nuovi ricoverati che arriveranno nella struttura".
Una trasformazione che ha visto impegnata in prima linea la Direttrice Sanitaria di Villa Pini Nicoletta Damiani che ha raccontato così la gestione in questa fase emergenziale della clinica: "Oltre alla gestione della struttura abbiamo anche affrontato i rapporti con le famiglie dei pazienti ricoverati che non è assolutamente banale come tema- ha evidenziato la dottoressa - molti di loro non erano autosufficienti mentre altri erano affetti da demenza senile quindi era importante far mantenere loro un minimo di contatto con i familiari che al contempo avevano il diritto di essere informati su tutto in maniera celere".
"Ovviamente la problematica più grande che abbiamo affrontato in merito è stata quella inerente al fatto che tutti pazienti della struttura non potevano avere assolutamente contatti con esterni per ragioni di sicurezza - ha spiegato la direttrice - la gestione clinica anche è stata molto complessa in quanto nei primi momenti dell'epidemia i protocolli terapeutici non erano così collaudati in tutti il territorio nazionale quindi è stata dura per tutti, a cominciare dagli operatori sanitari che lavoravano con addosso dei dispositivi di protezione per tutto il giorno e non è per niente semplice".
"Quando ripartiremo con l'attività ordinaria forse ci sarà un pò di disagio per i pazienti che dovranno essere ricoverati - precisa la dottoressa Damiani - per via di questi controlli che sono mirati a certificare la negatività al virus ma queste procedure sono necessarie per tutelare la salute di tutti gli ospiti della struttura e anche degli operatori sanitari".
Uno degli elemeti che hanno caratterizzato l'attività di Villa Pini è stato alzare il livello di protezione della struttura anche alla luce della progressiva evoluzione delle linee guida e delle conoscenze su come contrastare l’epidemia sanitaria. "C'è una quota molto alta di persone asintomatiche che portano il virus con se e lo trasmettono agli altri in maniera inconsapevole - dichiara il dott. Enrico Brizioli - ad oggi l'unico modo per mappare la popolazione, in riferimento all'ingresso di una struttura sanitaria, è effettuare test e tamponi; per questo ci siamo dotati da subito sia dei tamponi che dei test anticorpali, in modo tale da essere autonomi e filtrare tutti i nostri utenti, avendo così anche un riscontro diretto di quelle che sono le condizioni di un paziente - e precisa - il tutto in parallelo con le attività del Sistema Sanitario Nazionale, che per ovvie ragioni non può arrivare ovunque"
"Il tampone si effettua per via naso-faringea e dal risultato si ha la certezza se quel giorno il virus è presente all'interno dell'organismo - precisa Brizioli - invece i test anticorpali sono degli esami del sangue che consentono di vedere come l'organismo ha reagito ad un'infezione; i risultati non sono immediati ma al contempo sono molto rapidi da effettuare e ci danno delle preziose informazioni aggiuntive ai tamponi".
"Questa è la prassi che stiamo seguendo da diverso tempo sia nei confronti dei pazienti che degli operatori sanitati - sottolinea l'amministratore delegato del Gruppo Kos - combinando insieme test anticorpali e tamponi si riesce ad avere una lettura continua della diffusione epidemica della malattia e dal mio punto di vista sono delle misure che vanno usate assolutamente in parallelo - e conclude - questa è la strategia organica che la nostra clinica sta sostenendo in quanto ci teniamo affinché tutte le nostre strutture siano messe adeguatamente in sicurezza".
Gli ambulanti delle Marche lanciano un appello alla Regione perché possano riprendere la loro attività già dal 18 maggio. A raccogliere le loro istanze il capogruppo in Consiglio regionale, Francesco Micucci, che oggi ha incontrato a Civitanova Marche una delegazione del Comitato operatori ambulanti Marche.
I lavoratori hanno consegnato al presidente del Gruppo Dem un documento nel quale sono contenute alcune delle proposte del Comitato affinché possa riprendere la vendita nei mercati in tutta sicurezza.
"Nell'incontro di oggi gli ambulanti hanno chiesto la possibilità di poter riaprire il 18 maggio e sono disponibili a collaborare per definire un protocollo specifico di sicurezza per il contenimento del contagio – spiega il capogruppo Micucci –. Un'ipotesi di apertura successiva a quella del 18 maggio penalizzerebbe molto il settore rispetto ad altri, quali ad esempio quello della vendita al dettaglio nei negozi. Gli operatori hanno già avuto un incontro positivo in via telematica con l'assessora alle Attività produttive Manuela Bora – precisa Micucci –, ma chiedono che si faccia in fretta perché nelle Marche sia definita una data certa per la ripresa del loro lavoro. Com'è noto le linee guida sulle riaperture dipendono dal Governo, ma massimo sarà il mio impegno a far sentire la voce degli operatori di questo settore e a cercare ogni possibile soluzione che permetta loro di tornare a lavorare in piena sicurezza per se stessi e per i loro clienti".
Nel documento consegnato a Micucci il Comitato oltre a chiedere di poter riprendere l'esercizio della propria attività il prossimo 18 maggio, dà la propria disponibilità a collaborare con le forze dell'ordine per garantire la sicurezza nei mercati all'aperto ed a fornire agli utenti le dotazioni minime di protezione personale come guanti, mascherine e gel igienizzanti. Infine è disponibile alla realizzazione di percorsi dedicati per la gestione dei flussi.
Avrà inizio il 5 maggio il progetto “Telefono Amico” ideato dall’associazione “Come Ginestre” di Civitanova Marche e realizzato da una volontaria, la Dott. Benedetta Bartoli, che mette a disposizione il suo tempo. L’idea di tale progetto nasce in questo periodo di grande difficoltà per l’emergenza dovuta al coronavirus.
"Telefono Amico" è stato ideato proprio per chiacchierare con l’anziano in un periodo di grande difficoltà per via dell'emergenza Covid-19. La categoria degli anziani è stata scelta, in quanto è la più colpita dal coronavirus e, in vari casi, non riesce ad utilizzare le nuove tecnologie informatiche che permettono, per vari aspetti, di essere più connessi con gli altri. Pertanto, sicuramente, il problema della solitudine, in molti casi, è piuttosto evidente.
"L'amministrazione ringrazia con forza l'associazione - commenta l'assessore Barbara Capponi -: è stata accolta subito infatti la disponibilità destinata all'ascolto in un momento così delicato come la terza età, in cui la solitudine è già una variabile presente e che l'isolamento sociale imposto può amplificare. Molti sono i servizi, anche tra quelli erogati dall'amministrazione, che in questo tempo straordinario hanno cambiato veste ma con cui continuiamo a raggiungere cittadini, bambini e famiglie. Stiamo lavorando per convogliare in unico volantino i numeri utili socialmente da rendere quanto prima possibile alla cittadinanza".
Il telefono è attivo il martedì dalle ore 10 alle ore 11.30 e il venerdì dalle ore 16 alle ore 17.30. Il numero di telefono per effettuare la chiamata è 320-5726792.
A.S. Volley Lube comunica di aver ingaggiato con un contratto annuale per la stagione 2020-2021 il palleggiatore Marco Falaschi, classe 1987 per 187 centimetri di altezza, lo scorso anno in campo nel campionato di serie A2 con la maglia dell’Emma Villa Siena. Il regista toscano, cresciuto nelle giovanili del Santa Croce (la sua città e società con cui ha disputato anche diverse stagioni in A2, con una parentesi a Spoleto), torna così nel massimo campionato dopo le esperienze di Castellana Grotte (dal 2010 al 2013 con nel mezzo una promozione dall’A2 all’A1 più una Coppa Italia di A2) e 2018-2019. Per il neo biancorosso anche ben cinque importanti stagioni vissute all’estero tra il 2013 e il 2018 con il Budvanska (Montenegro, titolo e coppa nazionale) e in Polonia con Gdansk (coppa nazionale e supercoppa), Katowice e Zaksa Kedzierzyn-Kozle (Final Four di Champions League). Nel corso della sua carriera Marco Falaschi ha anche vestito la maglia della Nazionale, vincendo in azzurro i Giochi del Mediterraneo nel 2013.
Ecco le prime parole di Marco Falaschi dopo l’arrivo a Civitanova: “La trattativa è stata abbastanza semplice, per il fatto che quando chiama una grande società come la Lube Volley difficilmente si dice di no. Per rispondere a questa importante chiamata ho dovuto però lasciare un ambiente dove mi sono trovato più che bene come l’Emma Villas, mi hanno accolto a braccia aperte e avevo costruito uno splendido rapporto con i ragazzi, la società e le persone che lavorano intorno ad essa. Mi dispiace che si sia concluso l’anno così, nel momento più bello in cui eravamo in testa. Avevo detto che avrei lasciato Siena solo in caso di qualcosa di eccezionale e credo che la Cucine Lube Civitanova lo sia: in meno di 24 ore abbiamo trovato l’accordo, ho parlato anche con Fefè con cui ci conoscevamo già. Sono consapevole del ruolo che avrò nella squadra, mi metto a disposizione per dare il mio contributo in campo e non”.
“Il nostro obiettivo era trovare un palleggiatore bravo e anche esperto – dice il ds Beppe Cormio - che sappia prendere per mano la squadra quando sarà chiamato in causa. Un regista, tra l'altro, conosciuto e apprezzato da coach De Giorgi nel corso della sua esperienza polacca. Abbiamo individuato in Marco Falaschi un giocatore ideale, anche perché italiano e potrebbe consentire in talune situazione una serie di cambi senza alterare il valore della squadra e un maggiore utilizzo della soluzione del doppio cambio, che sapevamo essere utile molto al nostro tecnico. Siamo soddisfatti di aver potuto chiudere questa operazione, che di fatto è il primo acquisto della nuova stagione”.
Sono gia 1600 e chiedono chiarezza al Governo, non sono schierati politicamente e non fanno parte di alcun partito, semplicemente si sono radunati grazie ad un gruppo Facebook.
Ideatori dell'iniziativa e del gruppo Roberto Buratti, noto imprenditore maceratese molto conosciuto dai giovani universitari ed allenatore della Sangiorgese Calcio e Marco Belladama imprenditore marchigiano.
Ritrovo fissato al 10 Maggio alle ore 10.00 in Piazza XX Settembre a Civitanova per tentare di avere risposte dal mondo politico, per avvicinarlo al mondo reale degli imprenditori ed avere resposte non sul "se" si riaprirà, ma piu sul "come" si riaprirà.
“Politici e burocrazia la nostra più grave epidemia. Da parte vostra mille parole e zero fatti” è l'inno portante della manifestazione che si preannuncia decisamente partecipata stando alle prenotazioni della pagina facebook.
Molte persone in piazza ma, come sottolineano gli organizzatori, la manifestazione verrà effettuata rispettando tutte le disposizioni di sicurezza e distanziamento necessari imposti dalla legge.