Alla presenza di oltre 200 persone, al Ridotto delle Muse di Ancona Iginio Straffi di Rainbow ha lanciato in anteprima il trailer di presentazione del video-gioco PlayMarche, asse fondante del progetto di Distretto Culturale Evoluto delle Marche coordinato dall’Università di Macerata. Il “creatore” delle Winx ha ribadito l’importanza della valorizzazione del territorio e quanto sia importante sostenere il tessuto produttivo locale attraverso innovazione e tecnologica e cultura.Venerdì 27 novembre la Regione Marche ha fatto il punto sull’attuazione del DCE, con il contributo di testimonianze e riflessioni di giovani, esperti, professionisti, imprese e istituzioni che fanno muovere la macchina organizzativa dei diciassette progetti già in corso di realizzazione, tredici di interesse regionale e quattro ad iniziativa e regia regionale per lo sviluppo territoriale “culture driven”: cultura, creatività occupazione giovanile. A due anni dall’avvio, il Distretto Culturale Evoluto delle Marche ha prodotto numeri, investimenti e attività collaterali. Uno dei progetti maggiormente protagonisti della giornata è stato PlayMarche: un distretto regionale dei beni culturali 2.0, coordinato, appunto, dall’Ateneo maceratese.“Il Progetto PlayMarche è stato pensato come grande occasione per connettere e far lavorare insieme aziende del settore dei beni culturali e dell’Ict, attraverso la valorizzazione del ricco patrimonio culturale del nostro territorio” racconta il prof. Roberto Perna dell’Università di Macerata. “Troppo spesso infatti – continua il coordinatore del distretto maceratese - competenze e conoscenze di alto livello che si occupano di Edutainment ed Entertainment non riescono ad avere un impatto sul mercato, proprio perché lavorano in maniera frammentata e disarticolata, senza l’occasione di poter confrontarsi su progetti di respiro internazionale. Si tratta dunque del tentativo fattivo di piantare un seme per fare crescere un distretto economico basato su temi e conoscenze fortemente identitari e radicati che vanno al di là del semplice rapporto fra beni culturali e turismo”. “Lo sviluppo delle attività legate alla terza missione dell’Università è uno degli obiettivi prioritari dell’Ateneo maceratese, nell’ambito delle quali la nostra idea di “Umanesimo che innova” si realizza in forma pratica” afferma il rettore Luigi Lacché. “Solo la capacità di relazionarsi e comprendere il territorio infatti – aggiunte -, così come è stato fatto grazie al progetto PlayMarche, può riuscire ad attivare energie e risorse pubbliche e private e dare un senso alle potenzialità che le tecnologie ci mettono a disposizione, potenzialità “vuote” se prive di obiettivi, che hanno l‘uomo al loro centro”.Relativamente al video-gioco presentato di recente ad Ancona, spiega Diego Mecenero che ha curato lo storyboard per la ELI Editrice: "La sfida è stata quella di trasformare una vasta banca dati di informazioni, rivolte perlopiù a un pubblico adulto, in un qualcosa di interessante che risultasse attraente per il mondo dei ragazzi, senza perdere la ricchezza del suo spessore culturale. I personaggi e la coreografia narrativa ideata, con un viaggio fantastico reso possibile da un magico mantello blu, fungono da cornice a un percorso che permette di apprezzare le perle preziose del proprio territorio".“Il prossimo appuntamento– annuncia l’amministratore delegato di PlayMarche srl Michele Spagnuolo – è l’evento pubblico calendarizzato a Macerata per il pomeriggio del 18 dicembre. In quell’occasione racconteremo lo stato dell’arte di tutte le attività e presenteremo il primo prototipo di gioco applicato ad uno dei Comuni partner di PlayMarche. Sarà l’occasione per ammirare quanto ad oggi prodotto e per assistere alla presentazione dello stato di avanzamento lavori dei due hub Sferisterio e Casa Leopardi”.
Il consiglio regionale della Regione Marche ha detto no alla realizzazione di un inceneritore nella Regione Marche. Lo ha fatto approvando all’unanimità la mozione del Pd sulla gestione dei rifiuti emendata dal Movimento 5 Stelle durante il consiglio regionale di ieri.L’ emendamento alla mozione del Pd - spiega Sandro Bisonni consigliere del Movimento 5 Stelle Marche - ha completamente riscritto la mozione del Partito Democratico sulla gestione dei rifiuti da parte della Regione Marche.La mozione del Pd, infatti, pur dichiarando la propria contrarietà alla realizzazione di un inceneritore nella Regione Marche, come previsto dall’articolo 35 dello Sblocca Italia, non escludeva la possibilità di bruciare i rifiuti sotto forma di CSS.Il CSS (Combustibile Solido Secondario) è un combustibile ottenuto dalla componente secca (plastica, carta, fibre tessili, ecc.) dei rifiuti non pericolosi, sia urbani sia speciali, tramite appositi trattamenti di separazione da altri materiali non combustibili, come vetro, metalli e inerti.L’emedamento del M5s, sottoscritto poi da tutte le forze politiche, impegna la Giunta ad esprimere parere negativo in sede di Conferenza Stato-Regioni alla realizzazione dell’inceneritore nella Regione Marche, contrarietà all'incenerimento e al co-incenerimento in generale, anche dei rifiuti CSS e ad orientare il sistema gestionale dei rifiuti verso lo scenario del riciclo e del recupero dei rifiuti.L’emendamento invita, quindi, la Regione Marche a scegliere la strada del recupero dei rifiuti, invece del conferimento in discarica o della produzione dei CSS, le altre due possibilità di smaltimento rifiuti previste dal Piano Generale dei Rifiuti della Regione Marche.
Per il punto nascita di San Severino si apre molto più di uno spiraglio. E' di questo pomeriggio, infatti, la notizia che i punti nascita degli ospedali di montagna e delle zone più disagiate non saranno costretti a chiudere anche se non raggiungono il tetto dei 500 parti l'anno. San Severino è compreso nell'elenco di questi punti nascita e quindi, salvo nuove clamorose sorprese, può essere salvato. È quanto prevede il decreto che il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, si prepara a per presentare al Consiglio dei ministri. La novità è stata comunicata dal sindaco di Fabriano, Giancarlo Sagramola, che ha avuto conferme in merito da parte della Federsanità dell'Anci."Ci voleva una donna, neomamma e ministro, per spiegare che un punto nascita in montagna è fondamentale", ha commentato Sagramola, aggiungendo "Chiedo al presidente della Regione Luca Ceriscioli e al dirigente del Servizio salute di rivedere la loro posizione".La palla (avvelenata?) passa ora proprio nelle mani della Regione alla quale, probabilmente, spetterà l'ultima parola dopo che il decreto sarà passato al Consiglio dei ministri.
Il comune di Castelraimondo sarà il primo della provincia a sperimentare l'applicazione della tariffa puntuale nel calcolo della tassa sui rifiuti. Lo ha spiegato l'assessore competente del comune dell'entroterra, Elisabetta Torregiani, a seguito della premiazione dei “Comuni Ricicloni per la Regione Marche”, nella quale Castelraimondo ha ricevuto una menzione speciale proprio per aver aderito al progetto Cosmari e farne da apripista. “Abbiamo voluto fortemente essere il primo comune sperimentatore della provincia – ha detto l'assessore Elisabetta Torregiani – l'obiettivo della tariffa puntuale è il calcolo del pagamento della tassa sulla base della contabilizzazione dei rifiuti realmente prodotti, quindi sulla quantità reale che si porta in discarica, dopo un'attenta pesatura. Il progetto sarà operativo a breve, non appena si termineranno le pratiche e si potrà avviare l'esperimento del calcolo.” Castelraimondo nel 2014 ha raggiunto la percentuale di raccolta differenziata del 78,23%. Ora quindi si appresta a sperimentare lo studio sull'applicazione della tariffa puntuale, che in altri termini potrebbe chissà rappresentare il primo passo verso la determinazione della tassa sui rifiuti in base al servizio reale, cioè alla quantità di rifiuti prodotta e pesata e ai mezzi e attrezzature e raccolte che vengono quindi davvero impiegati. In Italia, come è noto, si paga la tariffa sui rifiuti in base ai metri quadri della proprietà di un immobile. “Il modello di raccolta “porta a porta” sta dando i risultati auspicati – ha concluso l'assessore Torregiani – Il territorio maceratese, primo nelle Marche, ha traghettato la regione ad essere la terza in Italia per raccolta differenziata. E' importante comprendere che occuparsi con cura della differenziata è un piccolo gesto quotidiano ma di grande responsabilità, in quanto cittadini e abitanti del mondo, e siamo certi che con l'avvio del progetto della “tariffa sperimentale” otterremo ulteriori benefici”.
Il Comitato per l'ordine e la sicurezza chiederà all'Aeronautica militare di proibire il traffico aereo fino ad un'altezza di 2.500 piedi nella cittadina di Loreto, durante le più importanti celebrazioni del Giubileo. Il ministero dell'Interno ha nel frattempo accolto la richiesta del prefetto Cannizaro e assegnato i primi 25 militari dell'Esercito che vigileranno sulle celebrazioni. Infine, altri 30 soldati sono in arrivo per la sorveglianza degli obiettivi della provincia.
Le proteste, anche vibranti, insieme alle minacce di class action da parte di diverse associazioni di consumatori, stanno facendo riflettere il governo. Che potrebbe ripensare alcuni passaggi, rendendosi conto finalmente del fatto che tantissimi risparmiatori possono aver investito sulle obbligazioni senza avere effettivamente sufficienti nozioni di finanza per comprendere il livello di rischio cui andavano incontro.La notizia è di questa mattina: "il governo si impegna a valutare possibili misure a tutela degli investitori più deboli titolari di obbligazioni subordinate che potrebbero pagare caro il salvataggio di Banca Etruria , CariChieti, Cassa di Risparmio di Ferrara e Banca Marche". Queste sono le dichiarazioni del viceministro dell'Economia, Enrico Morando, nel corso dei lavori sulla legge di stabilità in Commissione Bilancio della Camera."L'azzeramento del valore delle obbligazioni subordinate, come tali parte del capitale di rischio", ha spiegato Morando, "costituisce un vincolo non eludibile, imposto dalla Direzione Generale Concorrenza per approvare gli interventi del fondo di risoluzione. Il governo è tuttavia consapevole che, almeno a una parte dei risparmiatori coinvolti, la natura dello strumento obbligazione subordinata poteva non essere perfettamente nota". Per questo, ha concluso il vice ministro, l'esecutivo "ha avviato un'approfondita verifica circa la possibilità che siano messe in atto misure in grado di ridurre gli effetti negativi del processo di risoluzione sulla componente socialmente più debole degli investitori coinvolti, che possa aver agito senza la necessaria consapevolezza del livello di rischio del prodotto acquistato".
A Caldarola, il 6, 7 ed 8 dicembre i Mercatini di Natale e la Casa di Babbo Natale riscalderanno l’atmosfera nella splendida cornice del palazzo Pallotta, dove tutti potranno coccolarsi con delizie enogastronomiche e comprare oggetti di alto artigianato artistico. Inoltre verranno regalati buoni sconto per la visita al Castello Pallotta. Sarà questa l’occasione giusta per godersi una passeggiata, immersi in un borgo considerato un autentico gioiello di architettura e urbanistica cinquecentesche. Durante i Mercatini di Natale, si potranno visitare anche la Pinacoteca della Resistenza, che si trova nei sotterranei di palazzo Pallotta. Unica nel suo genere in Italia, comprende opere di pittura e scultura, tutte ispirate alla resistenza e all'olocausto del popolo ebraico. La realizzazione della Pinacoteca, voluta dal sindaco Fedro Buscalferri, rende omaggio a tutti i caduti per la lotta della resistenza così valorosamente sentita e vissuta da tutta la citta' di Caldarola.
"Una stagione teatrale nata come scommessa e diventata realtà": queste le parole con cui Mauro Spinelli, vicesindaco del comune di Monte San Giusto, ha aperto la conferenza stampa tenutasi questa mattina presso il locale Pathos di Macerata. Insieme a Spinelli, erano presenti anche i consiglieri Lorenzo Chiacchiera, Claudia Romagnoli e Paolo Luciani ed i tre membri della Mabò Band, Amilcare, Renzo e Fabrizio. Questi ultimi sono infatti ideatori e presenze costanti all'interno dell'organizzazione Clown&Clow Festival di Monte San Giusto e, grazie alla fiducia dell'amministrazione comunale ed al sostegno di diverso sponsor, continuano a tessere l'intreccio di strade che portano alla "Città del Sorriso".In una atmosfera conviviale ed in un teatro-museo, i tre clown musicisti presenteranno di volta in volta gli spettacoli in abbonamento ed accompagneranno bambini e famiglie nei pomeriggi dedicati al Teatro Ragazzi, realizzando vere e proprie street parade con musica e divertimento. Per il secondo anno consecutivo, la Mabò Band è stata scelta come punto di riferimento per la direzione artistica delle stagione teatrale. "Proprio nel 2016 - afferma Amilcare - festeggeremo il nostro 25esimo compleanno. Nonostante le risorse siano sempre più limitate, riusciamo ad andare avanti grazie al sostegno e alla generosità di tanti, soprattutto degli ospiti che sono prima di tutto nostri amici". La rassegna "Famiglie a Teatro" vedrà susseguirsi tre pomeriggi fuori abbonamento completamente dedicati al pubblico più giovane: "tutti in gennaio e di domenica - aggiunge Amilcare - per cercare di sfidare i centri commerciali!".Per quanto riguarda invece la stagione teatrale, questa si aprirà ufficialmente il 13 gennaio con lo spettacolo del Mago Forest: sarà proprio la sua comicità ad inaugurare la serie dei quattro appuntamenti previsti da gennaio ad aprile. "Motel Forest" è la nuova produzione con cui Michele Foresta (questo il vero nome di Forest) sta girando i maggiori teatri italiani: più che un luogo materiale, uno stato della mente, un porto franco dei sentimenti, un posto dove alle illusioni piacerebbe trasformarsi in realtà e dove tutto è permesso tranne che dormire. Sabato 20 febbraio sarà invece la volta del duo Full House, composto dal newyorkese Henry Camus e dalla svizzera Gaby Schmutz, due giocolieri acrobati, che presenteranno uno spettacolo già protagonista di una tournée in tutto il mondo: il palcoscenico si trasformerà nel teatro di una esilarante kermesse, tra improbabili quilibri, giocolerie e gag. Non mancheranno poi i molteplici personaggi de "Il ruggito del coniglio" di Max Paiella in "Dov'è l'uscita?", terzo spettacolo della rassegna in programma per sabato 12 marzo: un "ome man show" divertente, satirico e scanzonato ricco di musica e cover di brani che hanno fatto la storia della canzone italiana, attualizzati in chiave comica. A sottolineare il legame con il Clown&Clown Festival sarà l'ultimo spettacolo in abbonamento, che sabato 23 aprile vedrà sul palcoscenico la storica compagnia Donati&Olesen. Primi artisti invitati al Clown&Clown nel lontano 2005, il loro "Comedy Show" racconta in un alone di comicità surreale di piloti giapponesi, di ragazze tenute prigioniere da un Dracula ridicolo, di motociclisti fanatici e tanto altro.Il tutto sarà preceduto dalla serata di anteprima, sabato 9 gennaio, durante la quale, oltre ad essere presentata la rassegna, verrà proiettato per la prima volta il video "Un anno di Città del Sorriso", raccolta di testimonianze, video e documenti a cura della Mabò band e dell'ente Clown&Clown Festival.Da domenica 6 dicembre, e per tutte le domeniche a seguire, sarà possibile effettuare gli abbonamenti per la stagione o rinnovare quelli già esistenti. Il costo del biglietto unico è di 15 euro per la platea e di 10 per la galleria, mentre ci si potrà abbonare all'intera stagione al prezzo di 50 euro.(Foto Si.Sa.)
Nel comune di Morrovalle, in località C/da Fonti Giannino, una Fiat Panda è andata a fuoco durante la notte. Pare si tratti dell'auto utilizzata ieri sera durante la rapina messa in atto nella tabaccheria a Casette Verdini di Pollenza. La macchina era stata rubata qualche giorno fa a Montelupone. Tempestivo è stato l'intervento dei vigili del fuoco dal comando di Macerata.(centro fotodocumentazione VV.F.)
Bandito rapina una delle tabaccherie di Casette Verdini a Pollenza e poi scappa con un'auto rubata. I fatti si sono verificati verso le 20 e 30 circa, quando un uomo con il volto coperto e una pistola alla mano è entrato all'interno dell'esercizio commerciale e ha intimato il proprietario della tabaccheria a consegnargli il contante contenuto all'interno del registratore di cassa. L'uomo non ha acconsentito subito alla richiesta del malvivente, il quale ha puntato l'arma verso una cliente che si trovava nel negozio al momento dell'accaduto. Il proprietario, preso dal panico, ha aperto immediatamente il registratore di cassa consegnando al ladro circa 400 euro e qualche grattevinci. Infine, il malvivente è scappato a bordo di una Panda rubata con alla guida una sua complice che era ad attenderlo fuori dal tabacchi. Sul posto i carabinieri della Compagnia di Macerata che stanno indagando per dare un volto ai responsabili dell'accaduto.(FOTO SI. SA.)
Un uomo, Pietro Ciccarelli di 74 anni, residente a Pioraco, mentre stava attraversando la strada lungo la provinciale nei pressi del campo sportivo è morto investito da una Jaguar. Alla guida dell'auto, un pensionato originario di Castelraimondo. Sul posto vigili del fuoco, 118 e carabinieri.
Le azioni di Banca Marche sono state azzerate. La rabbia dei tanti piccoli e grandi risparmiatori non accenna assolutamente a diminuire. Anzi, da piu' parti le tante ignare vittime si stanno organizzando per ottenere il rimborso il rimborso totale del valore di azioni e delle obbligazioni subordinate.Sono già in molti coloro che non intendono sottostare a questa scottante situazione. Troppi, per alcuni, i risparmi di una vita andati in fumo. Troppo grande è decisamente il prezzo da pagare per una decisione, attuata lo scorso 27 novembre, decisa dai cosiddetti alti vertici con la chiara complicità degli organi di vigilanza.Troppo grande è decisamente il prezzo da pagare se solo si pensa che nonostante ciò gli ex amministratori della ormai vecchia Banca delle Marche hanno comunque evidentemente mal “gestito” un enorme patrimonio evidentemente incuranti del bene dei propri clienti. E’ indubbio che i piccoli investitori siano stati chiamati a ripianare i debiti prodotti da una gestione dissennata degli istituti di credito, mentre manager e dirigenti continuino a godere di buonuscite milionarie.Basti ricordare che nel luglio scorso, la stessa Banca Marche accusava i propri ex vertici di aver operato in aperta violazione di legge, della normativa della Banca d’Italia e del regolamento della stessa… Insomma, se prima Banca Marche provava a scaricare le responsabilità sugli ex… adesso chi se la prende con Banca Marche e con tutti i suoi amministratori?Per tentare di impedire la perdita dei risparmi di migliaia di cittadini marchigiani che hanno creduto nella banca regionale e nei suoi vertici, l’avvocato Leonardo Archimi di Macerata e l’avvocato Andrea Luzi di Tolentino si accingono ad avviare congiuntamente una serie di azioni. Di cosa si tratta? Andrea Luzi"C'è un dato certo. Sono circa 44.000 mila in tutto i piccoli azionisti e obbligazionisti di Banca Marche che hanno visto bruciati i loro risparmi. Si calcola che in totale gli azionisti privati ci abbiano rimesso 740 milioni di euro (su un totale di 1,3 milioni di euro di azioni). E’ evidente che siano tanti, troppi coloro che sono rimasti “gabbati”.E allora cosa fare? Non potendo, al momento, individuare una qualche responsabilità di carattere contrattuale" spiegano i due legali "appare chiaro che la sola strada attualmente percorribile (salvo eventuali responsabilità penali dei singoli) sia per l’appunto quella che tecnicamente viene definita una responsabilità extracontrattuale. Responsabilità extracontrattuale in cui non si possono non considerare coinvolti tutti i responsabili della malagestione dell’istituto di credito!Ma non solo. Così come in passato avvenne per casi analoghi (i bond argentini per citarne uno…) si sta ipotizzando la responsabilità di Banca Marche e di tutte le banche che a vario titolo hanno proposto agli utenti titoli ad elevato rischio, generalmente piazzati ad investitori istituzionali, senza fornire le dovute informazioni circa la pericolosità degli investimenti.Da un punto di vista tecnico si tratterebbe quindi di andare a colpire direttamente gli ex amministratori della Società che debbono notoriamente operare con la dovuta diligenza e quindi rispondere del proprio operato.Questo principio assume ovviamente per una banca connotati particolari: implica consapevolezza della peculiarità della gestione bancaria e coscienza della molteplicità degli interessi in gioco; richiede di basare le scelte di erogazione del credito sul merito dei prenditori e di fondare le relazioni con la clientela su canoni di trasparenza e correttezza. Il particolare ruolo degli amministratori raccomanda di perseguire l’efficienza e di preservare la fiducia del pubblico in ogni circostanza; impone di non farsi influenzare da modelli quantitativi sofisticati ma deboli, di non avventurarsi in rischi eccessivi, al di fuori della capacità di controllo e di gestione aziendale. La declinazione di tale principio richiede, in sintesi, competenza, professionalità, capacità di visione strategica, autonomia di giudizio.Per l’amministratore esecutivo di una banca, ciò vuol dire svolgere la propria funzione con apertura al confronto ma anche al riparo da indebite ingerenze di azionisti, rappresentanti del territorio, gruppi di interesse.Non si può escludere nemmeno il ricorso alla magistratura perché converta le azioni detenute dai migliaia di cittadini in azioni della Nuova Banca Marche che nascerà dalle ceneri dell’attuale istituto di credito".E così si stanno già muovendo i primi passi per ottenere giustizia.
La vicenda relativa al salvataggio di Banca Marche si arricchisce ogni giorno di un capitolo nuovo. E, soprattutto, chi ha perso i capitali investiti in azioni e obbligazioni subordinate non molla di un centimetro e cerca rivalse. L'ultima in ordine di tempo è l'Asso-consum, associazione per la difesa dei consumatori, che ha inoltrato un esposto alla procura della Repubblica di Ancona, giù titolare di un'inchiesta su Banca Marche, ''affinché venga accertato se il rischio di default di Banca Marche sia stato dovuto a malversazioni interne o a speculazioni''.
Il 1° dicembre ritorna Condom Cafè, la più originale tra le iniziative collegate alla giornata mondiale per la lotta all’AIDS. A ricordare di non abbassare la guardia riguardo la trasmissione dell’HIV saranno i baristi aderenti, che nelle giornate di lunedì 30 novembre e sabato 1 dicembre consegneranno un preservativo in omaggio per ogni caffè ordinato. Un gesto simbolico per sottolineare come proteggersi dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili sia un gesto semplice e quotidiano, come prendere il caffè. Ogni anno Condom Cafè riserva novità che affiancano e completano l’iniziativa principale, stavolta il Dipartimento Dipendenze Patologiche Area Vasta 3 ASUR Marche, attraverso il progetto Stammibene, ha allestito una sesta edizione che aggiunge ad animazione e sensibilizzazione l’approfondimento scientifico, attraverso due azioni: La prima è “Sex Cafè - sei al sicuro sotto le lenzuola?”, una indagine effettuata con questionario online, elaborato e diffuso insieme alle associazioni studentesche Officina Universitaria, RUN Macerata e Azione Universitaria. Abbiamo raccolto in poco tempo 500 compilazione da parte degli studenti universitari presenti nella provincia di Macerata e non solo, indagando sulla gestione della sessualità, su comportanti e percezioni riguardo i rapporti a rischio. I risultati saranno svelati proprio il 1° dicembre durante l’incontro descritto a seguire. La seconda è “SOS Sesso” incontro di approfondimento conclusivo che si svolgerà martedì 1° dicembre presso l’Aula Verde, Polo Didattico Pantaleoni, via della Pescheria Vecchia 22, a Macerata e vedrà come ospite principale il sessuologo Walter La Gatta. Con lui: Silvia Agnani, sociologa del DDP, che insieme a Rebecca Marconi referente di Officina Universitaria svelerà i risultati dell’indagine “Sex Cafè”; Alessandro Chiodera, primario di Malattie Infettive all’Ospedale di Macerata, che ci aggiornerà riguardo i dati locali e nazionali delle trasmissioni HIV; infine Gianni Giuli, direttore del DDP che renderà interattivo l’incontro gestendo domande e interventi, dagli ospiti e dal pubblico. A Conclusione di Condom Cafè: aperitivo presso il Bar Centrale, piazza Libertà Macerata, con il Dj Set di Radio Linea n.1. Spiegamo meglio Condom Cafè Condom Cafè è un intervento di prevenzione delle Malattie Sessualmente Trasmissibili, in particolare dell’HIV, basato su informazione, sensibilizzazione, animazione e partnership territoriali. E' sintetizzabile nella formula: “1 condom = 1 caffè”: tutte le persone della fascia di età compresa tra i 18 e i 40 anni che da lunedì 30 novembre a martedì 1° dicembre si recheranno in uno dei bar aderenti, all’acquisto di un caffé (o tè, cappuccino, orzo, deca ecc.), riceveranno in omaggio un preservativo e l’opuscolo informativo “HIV/MST - corso breve di autodifesa”. Per noi italiani il caffè è un gesto quotidiano, automatico, così come deve essere automatico usare una protezione in caso di rapporti occasionali. Dunque Condom Cafè è uno stimolo a non abbassare la guardia e informarsi riguardo i rischi di infezioni, da HIV e dalle altre Malattie Sessualmente Trasmissibili (MST). Condom Cafè è un format ideato e realizzato dal team di Stammibene, progetto del Dipartimento Dipendenze Patologiche Area Vasta 3, ASUR Marche, che da anni sta aumentando lo sforzo per interventi mirati a sensibilizzare la popolazione sulle tematiche delle Malattie Sessualmente Trasmissibili. Condom Cafè è riuscito nel tempo ad avere un respiro su base provinciale grazie soprattutto ai partner istituzionali e associativi al fianco dell’iniziativa, senza ricevere compenso e aderendo all’iniziativa con entusiasmo, lanciando il messaggio della campagna nei rispettivi luoghi di competenza: - il Comune di Macerata (in particolare Ass. Monteverde e Ass. Ricotta); - l'Università degli Studi di Macerata - grazie alla sensibilità della prof.ssa Barbara Pojaghi del Dipartimento di Scienze politiche, della comunicazione e delle relazioni internazionali; - associazioni studentesche: Officina Universitaria, RUN Macerata, Azione Universitaria Macerata; - l’ass.ne Labs - Laboratorio Sociale, di Macerata; - l'ass.ne Glatad onlus di Tolentino; - l'ass.ne Scacco Matto di Matelica; - l'ass.ne Con-tatto di Castelraimondo; - l'ass.ne Zandagruel di Montecassiano; - l'ass.ne di volontariato Il Kiwi di Macerata; - l’ass.ne Ottobre di Montecosaro; - la Consulta Giovanile di Treia; - il web magazine Via Libera di Macerata; - il progetto “Fatti un’idea” - I Giovani Democratici di Macerata; Più genericamente un grazie va rivolto al Tavolo InArea, tavolo istituzionale per la lotta alla droga, dove siedono molti dei partner che stanno collaborando a Condom Cafè. Infine l'alleanza più importante: quella coi gestori dei bar che si sono resi partner entusiasti dell’iniziativa, superando imbarazzi e perplessità, e mettendo a disposizione di Condom Cafè la brillantezza relazionale che caratterizza la loro professione agendo da veri e proprio amplificatori del messaggio preventivo. Valutazione: il format, come tutte le azioni del Dipartimento per le Dipendenze Patologiche, è soggetta a valutazione. In questo caso attraverso un questionario fatto compilare ai gestori dei bar negli anni scorsi sappiamo nelle scorse edizioni circa il 50% dei clienti ha accompagnato con commenti positivi l’omaggio ricevuto; sono circa il 95% i baristi che giudicano Condom Cafè una iniziativa molto utile a sensibilizzare, tanto che la stessa percentuale si rende disponibile per ampliare la collaborazione. Questo probabilmente è l’aspetto che più ci conforta, poiché le alleanze per la prevenzione non si possono fermare alle istituzioni e al privato sociale, ma devono coinvolgere tutto il tessuto sociale e produttivo.In più di 10 anni di attività il Dipartimento Dipendenze ha garantito nel nostro territorio l’accesso al test gratuito e anonimo per tutti, con una media di 1.000 test all’anno, test comprensivi di counselling. Le Iniziative speciali del DDP negli anni: – Dal 98 attivi sul territorio per sensibilizzare all’uso del preservativo con il nostro primo intervento nelle discoteche che si chiamava “La musica non cambia”. - Poi dal 99 al 2008 i 10 anni di Aidsout, che hanno visto al centro della nostra azione le scuole, e come veicolo di sensibilizzazione lo sport, grazie alla partenership con la Lube Volley. All’interno di questo contenitore abbiamo realizzato il nostro primo materiale informativo con notizie approfondite sull’hiv, l’opuscolo ha avuto diffusione capillare nelle scuole coinvolte in AIDSOUT. - Ora con Condom Cafè, attivo dal 2008, stiamo seguendo i trend della diffusione del contagio: abbiamo allargato il target d’azione, scegliendo un contesto quale il bar frequentato da tutta la popolazione. Con Condom Cafè ha anche debuttato il nostro secondo e più approfondito materiale informativo che si allarga a tutte le Malattie Sessualmente Trasmissibili: “HIV/MST - corso breve di autodifesa” (scaricabile qui) Lista completa dei 60 bar aderenti (aggiornata al 28/11/2015): MACERATA1. Caffè Centrale - P.zza della Libertà, 4 2. Caffè del Viale - Via S. Giovanni Bosco, 6 3. Caffettone - C.so Cairoli, 17 4. Bar Duomo - Via Don Minzoni, 28 5. Acli Santa Maria della Pace - Pistello - Via Pace, 124 6. Doppio Zero - Piaggia della Torre, 31 7. Bar Romcaffè - P.zza Cesare Battisti 8. Caffetteria da Tiffany - Via dei Velini 41 9. Pasticceria Filoni - Via Annibali - Piediripa 10. Almalù - Viale Indipendenza, 16 11. Roxi bar - Via Garibaldi, 57 12. Perugini Bus Bar - Via Valentini,18/20 13. Cabaret - Via Gramsci, 57 14. Maracuja Cafè - P.zza Vittorio Veneto, 8 15. Nino Cafè - Via Roma, 244 16. Bar Metropolis - Via Roma, 375 17. Verde Caffè - C.so della Repubblica, 47 18. Q. B. - Via a. Gramsci, 4 19. Le Quattro Porte - Via XX Settembre 20. Caffè X Caso - Borgo Peranzoni, 84 - Villa Potenza 21. Bar It’s Fantasy - Via B. Fausti, 13 - Piediripa TOLENTINO 1. Bar Every Day - Via Giovanni XXIII, 82 2. Plaza Caffè - Via Francesco Filelfo, 32 3. Nuovo Bar Smeraldo - V.le Buozzi Bruni, 149 4. Dabliu Bar - P.zza Togliatti, 24 5. Fashion Mitho’s Cafè - V.le Pietro Nenni, 19 6. Bar della stazione - P.zza Marconi, 3 7. Bar Gaia Cafè - Viale Bernaducci, 64 SAN SEVERINO 1. Pino’s Bar - P.zza del Popolo, 83 2. Scuriatti Bar - Loc. Taccoli, 2 bis 3. Bar delle Logge, Piazza del Popolo 36/37 4. Snak Bar 5. Bar e caffè Rossi Luca 6. Bar di Gimny Ca 7. Bar di Blue Energy MATELICA 1. Bar Europa - V.le Europa, 11 2. Bar Picasso - C.so Vittorio Emanuele, 26 3. Bar Caffè Roma - V.le Roma, 49 4. Bar La Pulce - Via Fidanza, 15 5. Living Caffè - Via Grifoni, 13 CAMERINO 1. Caffè Concerto - C.so V.Emanuele II, 13 CASTELRAIMONDO 1. Gelateria Carnevali - C.so Italia, 57 2. Bar L’Eclissi - P.zza D.Alighieri, 5 3. Bar Luna - Via M.Gemmo, 2 4. Ago’s - Corso Italia, 37 RECANATI 1. Mirò Bar - Via Cavour, 31 TREIA 1. Caffè Corradino - Via L. Bonvecchi 3 2. Il Grottino - Via Lanzi 2 PASSO DI TREIA 1. Bar Bocciofila - Via del Potenza 2. Bar del Cacciatore - Corso Garibaldi, 17 CHIESANUOVA 1. Bim Bum Bar - Piazza Don Antonia De Mattia, 12 MONTECASSIANO 1. Nuovo bar centrale - Piazza Unità d'Italia, 16 2. History Caffè - Corso Dante Alighieri, 24 3. L’imbarazzo - Via Enrico Mattei, 2 4. Metropolitan Cafè 5. Sir Mac Lean - Via Carducci, 93 PORTO RECANATI 1. Palmary Bar - C.so Matteotti, 45 2. Bar del Sole - Via Roma, 1
La raffica di furti che nell'ultimo periodo si stanno verificando in tutta la provincia non si arresta. Ieri sera, a Treia, dei malviventi si sono introdotti in un'abitazione e, approfittando dell'assenza dei proprietari, hanno fatto razzia di oro e preziosi per diverse migliaia di euro. Ignote sono ancora le identità dei colpevoli, che sono riusciti ad entrare nella casa dopo aver forzato la porta d'ingresso. Le indagini sono state affidate ai carabinieri di Macerata, che stanno cercando di identificare gli autori di questa ennesima razzia.
Il sesto appuntamento della rassegna/festival "Dialettiamoci" al teatro di Caldarola ha portato in scena, a cura della Filodrammatica Piorachese, “La Mandragola” di Niccolò Machiavelli, in un libero adattamento in dialetto piorachese di Luisella Tamagnini, che ne ha anche curato la regia. A detta del pubblico è stata una serata magica, divertente, scoppiettante e dinamica. Il cast della Filodrammatica Piorachese è conosciuto ovunque, soprattutto a "Dialettiamoci", a cui la compagnia partecipa da diverse e dizioni con lusinghieri e sempre rinverditi successi. "La Mandragola", opera complessa e allo stesso tempo affascinante, è risultata vigorosa e piacevole grazie all’interpretazione scintillante di Gian Luca Sabbatini, di Plinio Gagliardi, di Marcello Cavallaro, di Luisella Tamagnini, tanto per citare gli interpreti che hanno dato colore, vivacità e grande senso della credibilità ai loro personaggi. Ma tutta la compagnia ha retto alla grande la performance evidenziando grandi doti e notevole spessore artistico. Prossimo appuntamento sabato 5 dicembre con il Gruppo Teatrale “Giovanni Ginobili” di Petriolo, che presenterà “La vita adè cómme ‘na jornata” di Giandomenico Lisi. La vendita dei biglietti partirà dalle ore 19, nel foyer del teatro di Caldarola.
"Comprendiamo lo stato d'animo dei titolari di obbligazioni subordinate che hanno perso il loro investimento nel salvataggio delle banche commissariate. Sono clienti importanti delle Nuove Banche. Ci muoviamo tra tonnellate di vincoli anche dell'Unione Europea, ma saremo loro vicini. Siamo sensibili alla sorpresa e al disagio. Considerati i paletti Ue, non c'era una soluzione migliore di quella trovata, perché permette di garantire risparmi e imprese": sono queste le dichiarazioni di Roberto Nicastro, presidente delle 'good bank' nate dal decreto legge del Governo per il salvataggio delle quattro banche commissariate. Per Nicastro "Sono stati protetti un milione di depositanti e 200.000 piccole e medie imprese in quattro territori fra i più vitali per la ripresa dell'economia".Intanto arriva però l'ultimatum dei piccoli azionisti ai vertici della Nuova Banca Marche spa e alle autorità che hanno portato a compimento il salvataggio dell'istituto di credito "azzerando il valore delle azioni e delle obbligazioni subordinate". Le Associazioni degli Azionisti Privati di Banca Marche e degli azionisti-dipendenti "Dipendiamo BM", alla presenza dell'Unione nazionale dei consumatori, hanno annunciato di essere pronti a qualunque tipo di azione giudiziaria, penale e civile, compresa una class action. Anche il Codacons annuncia una iniziativa risarcitoria in favore di azionisti e obbligazionisti di Banca Marche, mentre il senatore di Forza Italia Remigio Ceroni chiede al Parlamento di ''azzerare'' il salvataggio delle 4 banche in crisi così come promosso da Governo e Bankitalia e riprendere in mano l'operazione con il Fondo interbancario di tutela. Il consigliere regionale di Ap Mirco Carloni chiede alla Regione di istituire ''un Fondo di solidarietà a favore dei cittadini marchigiani che hanno visto azzerare i loro risparmi in conseguenza delle decisioni assunte su Banca Marche".
Dal Gruppo Consiliare MoVimento 5 Stelle Marche riceviamo:Il piano di risoluzione della crisi di Banca Marche escogitato dalla Banca d’Italia, dal Governo Renzi e dalla Commissione Europea è una vera e propria pugnalata alle spalle dei risparmiatori marchigiani, dei lavoratori dell’istituto di credito e del territorio tutto. Un piano di risoluzione diverso era possibile e lo è ancora oggi: la Banca d’Italia può infatti molto semplicemente modificarlo con un nuovo provvedimento. Il bagno di sangue di azionisti e obbligazionisti subordinati è stato un atto di cinismo inaudito, assolutamente ininfluente ai fini del salvataggio. Si poteva infatti mettere in sicurezza l’istituto tutelando il credito, le famiglie e i depositanti come è stato fatto, e contemporaneamente salvaguardare i risparmiatori possessori di azioni e obbligazioni subordinate. Per questo rimaniamo allibiti dalle sconcertanti dichiarazioni del Governatore Ceriscioli che elogia l’operato del Governo Renzi e giustifica l’azzeramento subito dagli oltre 40.000 piccoli azionisti che avevano investito i propri risparmi in una banca del territorio, facendoli passare come chi se l’è andata a cercare e “si è assunto il rischio di impresa”.Rinfreschiamo la memoria al Governatore esponendo come sono andati i fatti che, visti col senno del poi, ricordano molto il film “La stangata”, purtroppo senza lieto fine: una fregatura premeditata a danno dei marchigiani e dei lavoratori della Banca delle Marche.Nel dicembre del 2011 la Banca d’Italia concluse un’ispezione nei confronti dell’istituto di credito di Fontedamo rilevando diverse gravi irregolarità, ma non fece nient’altro, non svolgendo adeguatamente il suo compito di vigilanza. Infatti né Bankitalia, né Consob fecero nulla per fermare l’aumento di capitale del febbraio 2012, quando i circa 3.000 lavoratori dell’istituto di credito, completamente ignari dello stato disastroso dei conti della banca, (tant’è che molti di loro sono anche azionisti), vennero chiamati a collocare circa 200 milioni di azioni nel mercato, che furono vendute perlopiù alla clientela retail, altrettanto ignara, legata a Banca Marche da uno storico rapporto di fiducia. Il 31 dicembre di quello stesso anno, il 2012, venne registrata la prima perdita nella storia della banca, con quasi 1 miliardo di svalutazioni dei crediti deteriorati. Nel 2013 ulteriori perdite portarono al commissariamento da parte di Banca d’Italia che, dopo due anni di lenta agonia, ha definitivamente colpito a morte l’istituto con il provvedimento di avvio della risoluzione di cui alla deliberazione n. 553/2015 dello scorso 21 novembre 2015, disciplinato dal decreto legislativo n. 180 del 16/11/2015 che ha recepito la “Direttiva europea sulla risoluzione delle crisi bancarie” cosiddetta BRRD.Ricordiamo che ai sensi del comma 2 dell'art. 21 (“Obiettivi della risoluzione”) del citato decreto legislativo n. 180/2015 nel perseguire gli obiettivi della risoluzione si deve “evitare, per quanto possibile, distruzione di valore”; il provvedimento di risoluzione della Banca d'Italia, con l'azzeramento del valore delle azioni e delle obbligazioni subordinate, non ha di fatto seguito tale principio. L'azzeramento è stato la conseguenza di un'ulteriore ennesima perdita inflitta arbitrariamente all'istituto marchigiano dalla Banca d'Italia di concerto con il Governo Renzi e la Commissione Europea nel fine settimana del 21-22 novembre, dunque in “zona Cesarini” e mai ipotizzata prima. Essa è stata determinata dalla scelta di aumentare la copertura del monte sofferenze fino all'80%, misura che non trova paragone con nessuna altra Azienda bancaria italiana!Oltretutto agli azionisti e agli obbligazionisti subordinati il piano di risoluzione della Banca d'Italia non ha permesso misteriosamente (e crudelmente) neanche una qualche forma di partecipazione, debitamente svalutata, alla good bank, la Nuova Banca Marche: questo avrebbe permesso di mantenere nei clienti la fiducia nell’istituto e una speranza di recupero almeno parziale del proprio investimento con utili futuri, (che una banca consegue soltanto operando tra la gente, con la fiducia della gente). L’azzeramento secco delle azioni è stato invece un clamoroso autogol mediatico e psicologico infilato da Bankitalia e dal Governo nella rete di Banca Marche, perché è stato giustamente percepito dai clienti come un tradimento e sta deteriorando il legame storico col territorio, come dimostrano le tensioni agli sportelli che i poveri lavoratori dell’istituto, in “trincea”, sono costretti a fronteggiare in questi giorni. Insomma, un vero e proprio disastro! E non è meglio sul fronte della bad bank, a cui sono stati conferiti i crediti in sofferenza, che nel caso di Banca Marche sono per la maggior parte di tipo ipotecario, quindi con una garanzia immobiliare che lascia presupporre valori di recupero del credito ben più alti del 17% del loro valore nominale con cui sono stati conferiti alla bad bank. Cornuti e mazziati! Perché non si è neanche voluto permettere agli azionisti di Banca Marche di poter partecipare alla bad bank, usufruendo dei potenziali utili futuri derivanti dall'effettivo valore di realizzo dei crediti recuperati? Perché non si è data la possibilità agli obbligazionisti subordinati di convertire i propri titoli in quote della bad bank o della Nuova Banca delle Marche?Sottolineiamo che le nuove ingenti perdite scatenate dalla decisione, per noi assolutamente strumentale, di innalzare all’80% la copertura delle sofferenze, hanno generato un patrimonio netto negativo e quindi la messa in liquidazione coatta amministrativa della vecchia Banca delle Marche, unica condizione contrattuale che permetteva di non rimborsare le obbligazioni subordinate. Qualcuno dovrà giustificare questa scelta e la valutazione che l’ha determinata, a nostro avviso palesemente finalizzate ad “espropriare” 400 milioni agli obbligazionisti subordinati. L'art. 23 (“Valutazione”) del decreto legislativo n. 180/2015 disciplina infatti la valutazione alla base della risoluzione, ivi comprese scelte di riduzione, conversione (o azzeramento) delle azioni e di altri strumenti di capitale. Il comma 2 stabilisce che la valutazione deve essere eseguita in maniera prudente, realistica e soprattutto equa da un esperto indipendente incaricato dalla Banca d'Italia (potrebbe trattarsi anche degli stessi commissari straordinari). Nel comma 3 infine si statuisce che l'esperto (o gli esperti) rispondono per i danni cagionati dalla valutazione in caso di dolo o colpa grave. Su tale aspetto valuteremo se sostenere eventuali azioni volte ad individuare possibili responsabilità personali, in particolare a fronte di una azione commissariale durata oltre 2 anni.Pertanto, poiché una strada per salvaguardare azionisti e obbligazionisti subordinati è ad oggi assolutamente percorribile ai sensi del comma 6 dell'art. 32 (“Avvio della risoluzione”) che prevede espressamente la possibilità di modificare il programma di risoluzione, esigiamo dal Governo nelle persone del Presidente del Consiglio Renzi e del Ministro dell’economia Padoan nonché dalla Banca d'Italia quale Autorità di risoluzione della crisi, un immediato ripensamento e una modifica del proprio provvedimento di cui alla deliberazione n. 553/2015 del 21/05/2015 con cui è stato deliberato il piano di “salvataggio” per la Banca delle Marche: un ripensamento che riconsideri l'intera risoluzione e salvaguardi nel miglior modo possibile gli azionisti e gli obbligazionisti subordinati. .La Banca d'Italia assolverebbe così al principio costituzionale di tutela del risparmio sancito dall'art. 47 della nostra Costituzione. A tal riguardo richiederemo un impegno alla Regione Marche a valutare la possibilità di impugnare presso la Corte Costituzionale il decreto legge 183 del 22/11/2015 con cui è stata deliberata la risoluzione della crisi della Banca delle Marche, al fine di permettere che i proventi delle vendite nell’ambito della bad bank e della Nuova Banca Marche vadano a ristorare i possessori di obbligazioni subordinate e poi delle azioni, privilegiando comunque i risparmiatori dagli investitori istituzionali e professionali.Il Movimento 5 Stelle proseguirà con forza la sua azione politica in difesa dei cittadini e dei risparmiatori marchigiani, vittime di un vero e proprio dramma, a cui va tutta la nostra solidarietà e la nostra vicinanza. Questa assurda vicenda ripropone ai marchigiani l’ennesima presa in giro da parte del PD regionale e nazionale, che dapprima è stato complice di chi ha creato il problema, ed ora esulta per una messa in sicurezza dell’istituto che si sarebbe potuta condurre in maniera più equa e con conseguenze meno gravi per il nostro territorio.
Il Matelica di mister Clementi torna da Campobasso con tre importanti punti nel sacco dopo la deludente sconfitta patita domenica scorsa in casa ad opera del Monticelli. Gli uomini di mister Clementi partono contratti e al settimo di gioco rischiano su un affondo di Aquino. Pochi minuti più tardi è però Bondi a suonare la sveglia con un calcio di punizione che si stampa all’incrocio dei pali. Il gioco degli ospiti cresce, ma la risposta dei ragazzi di mister Favo è tutt’altro che remissiva, con Nobile che si trova impegnato per ben due volte dagli avanti molisani. Fino al ventottesimo, quando l’estremo difensore del Matelica non può nulla sul colpo da biliardo di Aquino, bravo a raccogliere lo scarico di Bucchi e ad infilare in rete la palla del vantaggio locale. Gli ospiti accusano il colpo e ne risente il gioco dei ragazzi di mister Clementi che si affidano alle sole invenzioni di Bondi ed Esposito, senza tuttavia trovare il goal del pareggio. Nell’intervallo però cambia qualcosa nell’animo dei giocatori del Matelica che rientrano in campo con un atteggiamento decisamente diverso e più determinato a rimettere la partita su binari diversi. Cambia anche negli effettivi mister Clementi, mandando sul prato Gilardi al posto di Borghetti. Neanche tre minuti nel corso del secondo tempo ed Esposito trova la rete del pareggio, direttamente da calcio di punizione. Ed è ancora dai piedi di Esposito che parte la magia con cui gli ospiti ribaltano il risultato. Corre il decimo della ripresa, infatti, quando il numero dieci biancorosso trova l’assist perfetto per Pesaresi che non sbaglia. Ancora il tempo di un sussulto, con Nobile che si fa trovare pronto su un tiro da fuori, e la gara si fa in discesa per gli ospiti, visto che il Campobasso resta in dieci per l’espulsione di Corbo. Nel finale, dopo un’altra buona parata di Nobile, il Matelica non corre più particolari rischi e, anzi, perde l’occasione per aumentare il vantaggio.CAMPOBASSO: Capuano, Corbo, Raho, Grazioso, Ferrani, Gattari, Fiore, Valentini, Bucchi, Boldrini, Aquino. A disposizione: Grillo, Di Pasquale, Lenoci, Fusaro, Censori, Lucchese, Bontà, Alessandro, Todino. All.: Favo MATELICA: Nobile, Girolamini, Boskovic, Borghetti, Borgese, Lispi, Ilari, Moretti, Pesaresi, Esposito, Bondi. A disposizione: Sabbatucci, Gilardi, Dano, Perfetti, Vallorani, Lasku, Jachetta, Ferretti e Frinconi. Allenatore: ClementiMarcatori: Aquino al 28', Esposito al 48', Pesaresi al 55'
L'azienda Alberto Quacquarini ha ospitato una conviviale prenatalizia alla quale hanno partecipato diversi imprenditori del territorio, fra cui Germano Ercoli e Luciano Sileoni.E' stata anche l'occasione per l'azienda di Serrapetrona, per presentare e far degustare in anteprima ai presenti le tante specialità dolciarie appositamente prodotte per le festività natalizie. E gli ospiti hanno mostrato di aver gradito molto la serata, organizzata alla perfezione dal padrone di casa Mauro Quacquarini.