Punto nascita di San Severino: spiragli di salvezza
Per il punto nascita di San Severino si apre molto più di uno spiraglio. E' di questo pomeriggio, infatti, la notizia che i punti nascita degli ospedali di montagna e delle zone più disagiate non saranno costretti a chiudere anche se non raggiungono il tetto dei 500 parti l'anno. San Severino è compreso nell'elenco di questi punti nascita e quindi, salvo nuove clamorose sorprese, può essere salvato. È quanto prevede il decreto che il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, si prepara a per presentare al Consiglio dei ministri. La novità è stata comunicata dal sindaco di Fabriano, Giancarlo Sagramola, che ha avuto conferme in merito da parte della Federsanità dell'Anci.
"Ci voleva una donna, neomamma e ministro, per spiegare che un punto nascita in montagna è fondamentale", ha commentato Sagramola, aggiungendo "Chiedo al presidente della Regione Luca Ceriscioli e al dirigente del Servizio salute di rivedere la loro posizione".
La palla (avvelenata?) passa ora proprio nelle mani della Regione alla quale, probabilmente, spetterà l'ultima parola dopo che il decreto sarà passato al Consiglio dei ministri.
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