Tutti sanno che il picchio è il simbolo delle Marche. Ma forse non tutti ne conoscono il perché. Questa è una storia molto antica e per raccontarla dobbiamo tornare indietro di circa 3000 anni. Nel primo millennio a.C. infatti, il nostro territorio era abitato da una popolazione italica chiamata Piceni che, nei ricchi corredi funerari rinvenuti mostrano i caratteri di un'evoluta società, presente con caratteristiche proprie e ben definite per circa 500-600 anni.Ma chi erano i Piceni? La storiografia antica è concorde sull'affermare l'origine sabina (regione storica situata tra Lazio ed Umbria) di questa civiltà. Plinio il vecchio (Naturalis Historia, III, 13, 110) ci racconta del voto pubblico del ver sacrum (primavera sacra), un rituale di matrice italica in cui giovani consacrati alla divinità in età adulta migravano dalle loro terre e ne raggiungevano altre, colonizzandole. La "primavera sacra" veniva celebrata anche in occasione di carestie, per scongiurare un pericolo o per eccessiva pressione demografica, per cui tramite questo rituale si favorivano i processi migratori. Ancora più precise le informazione che ci vengono fornite dal geografo e storico greco Strabone (Geografia, 5,4,2.): "I Piceni sono giunti qui dalla Sabina, sotto la guida di un picchio che indicò il cammino ai capostipiti. Da ciò deriva il loro nome: essi infatti chiamano picus quest'uccello, e lo ritengono sacro ad Ares."Il picchio fu dunque l'animale cosiddetto "totemico" dei Piceni che, posandosi sul vessillo dei capostipiti, guidò il gruppo verso le attuali Marche. Da questa tradizione sarebbe derivato il nome, "quelli del picchio". I confini territoriali sono convenzionalmente fatti coincidere con i fiumi Foglia a nord e Pescara a sud, quindi tra Pesaro e Pescara, perché è tra questi due confini naturali che si concentrano le testimonianze peculiari di quella che in gergo archeologico viene definita "facies culturale picena". L'organizzazione territoriale era strutturata secondo il modello protourbano (classi sociali, artigianato metallurgico e scrittura), a causa degli influssi della civiltà micenea e del sussistere di numerosi scambi commerciali con le popolazioni limitrofe. Questa organizzazione durò dal IX al V secolo a.C., dopodiché, tra V e IV secolo a.C., si possono notare i primi segni di trasformazione culturale e di crisi, a causa di processi storici di notevole portata. Oltre a cause più lievi come l'arrivo di comunità allogene di cultura differente (Galli Senoni a nord e Greci ad Ancona) o la formazione di un ceto ricco e dominante all'interno della società che portano ad una graduale modifica dei costumi, la causa principale fu ovviamente l'arrivo di Roma e la conseguente romanizzazione dei territori che portò alla scomparsa della civiltà Picena nel giro di due secoli. Quando la Regione tra gli anni '70 e '90, come tutte le altre regioni italiane, si trovò a decidere un simbolo per il proprio stemma la scelta ricadde sull'animale totemico dei piceni, animale che secondo la leggenda guidò la migrazione. Fu questa una scelta culturale ben precisa. La regione scegliendo il picchio, identificò le sue radici culturali con la cultura picena, la prima espressione culturale caratterizzante del nostro attuale territorio, un popolo che diede circa 3000 anni fa una coesione sociale e materiale a quella che poi verrà chiamata Regione Marche. Oinochoe (vaso simile alla brocca, usato per versare vino )in uovo di struzzo, lamina bronzea e avorio, Pendaglio in Bronzo, conchiglie e pasta vitrea Particolare di coperchio in bronzo con guerrieri intorno al Totem Vaso piceno a triplice corpo
Urbisaglia sotto choc per l'assurda tragedia dove ieri sera ha perso la vita il 31enne Manuele Pantanetti.Manuele è stato vittima di un incidente verificatosi intorno alle 19.30 sul raccordo che dalla Statale Adriatica, nei pressi del ponte sul Tenna, porta al casello dell’A14.Il giovane era diretto con la sua Panda verso il casello: all’improvviso ha sbandato sulla destra finendo contro il guardrail. A causa della violenza dell’urto, la vettura è rimbalzata sulla corsia opposta: nel frattempo il giovane è stato sbalzato fuori, rompendo con il capo il finestrino accanto alla guida e finendo sull’asfalto proprio nel momento in cui l’utilitaria si girava su stessa, schiacciandolo con la gomma anteriore sinistra. L’auto ha poi terminato la sua corsa contro il guardrail della corsia che porta verso la Statale.Manuele lascia il padre Erminio, artigiano, la mamma Maria, infermiera, e due fratelli.
Drinking with L.A un aperitivo con Alessandra Lumachelli Leggo sul cartellone il suo nome, mi fermo e attendo, senza preavviso, nè email, e provero' a chiedere così, improvvisando (!) di poterlo intervistare. Vediamo se ho fortuna. E' proprio lui, un mito del nostro jazz, o meglio, del jazz internazionale, Enrico Rava. Che arriva con i componenti della sua band, attraversando la piazza semideserta, e accedendo insieme a me al teatro. Accoglie la mia richiesta con un sorriso e un complimento, complimento che origina un altro sorriso (il mio). Ci sediamo sulle poltroncine in prima fila, mentre la band inizia a provare gli strumenti. Se Enrico Rava non fosse un musicista, che superereo sarebbe e che superpoteri avrebbe?Non sarei un supereroe, perchè non mi piacciono gli eroi. Quindi, non avrei nessun superpotere. Però, se potessi avere un superpotere non da supereroe vorrei essere immortale! Cosa che, purtroppo, non è possibile... (ridiamo)Enrico Rava e l'improvvisazione.L'improvvisazione ... io sostengo da sempre che è un termine non esatto, perchè l'improvvisazione non esiste. Esistono dei frammenti di memoria, cose che uno mette insieme in modo estemporaneo, così come stiamo facendo noi. Perchè l'improvvisazione dà l'idea di qualcosa che sorge dal nulla ...... però l'improvvisazione può essere appunto una cosa nuova nel mettere insieme dei pezzi, dei frammenti, in una maniera nuova ...... sì, certo. Come quando si parla, noi abbiamo un soggetto di cui parliamo in questo momento. Però, quello che dico io sono frasi che si basano sulla sintassi, sulla grammatica. Soggetto, verbo, complemento oggetto, ci sono delle regole. E lo stesso vale per la musica: ci sono delle regole, che possono essere anche trasgredite, però ci sono. Ci sono delle frasi, che uno ha già detto altre diecimila volte, ma che invece uno mette, cambiando contesto. Per me, [l'improvvisazione] è un modo meraviglioso di dialogare coi musicisti con cui suono .Per lei che cos'è la bellezza?La bellezza è una cosa molto soggettiva. Quello che è bello per me, non è bello per un altro.A lei cosa piace? Cosa la emoziona molto?Per esempio, la bellezza fisica è indiscutibile. Poi ciascuno ha i suoi gusti, però più o meno è indiscutibile. Mentre, invece, nell'arte no: è discutibilissima. Per me, la bellezza nell'arte è quando sento che c'è una verità in quello che ascolto, o che vedo. Come il suono: è bello, quando è il suono dell'anima, non quando è un bel suono teorico.Quindi, la bellezza con l'emozione e il sentimento?Sì, la bellezza che emoziona. Ma emoziona solo ... a me personalmente, emoziona solo se è la diretta emanazione dell'anima di chi si sta esprimendo. L'esempio che io faccio sempre è: il suono di Miles Davis, quando suona lui, è una cosa pazzesca, di bello. Ma ci sono degli altri musicisti, di cui non faccio il nome, ma che hanno esattamente lo stesso suono di Miles, suonano come Miles, ma non mi "toccano" alla stessa maniera, perchè [quel suono] non è direttamente collegato ...... è una riproduzione, non è un viverlo, no? ...... sì, perchè quando è direttamente collegato con l'armonia interna, diciamo così, allora si collega anche con l'armonia cosmica, diventa una cosa ... per me, questa è la bellezza.Beh, è una cosa molto bella, la sua "bellezza"!Qual è il suo drink preferito?A me piace molto un buon vino, mi piace molto un buon Barolo, un buon Brunello di Montalcino, e altri vini, molto buoni.Che cosa può fare Enrico Rava per salvare il mondo?Niente, assolutamente niente (ride). In più, io credo che la musica, l'arte in genere, non salva un bel niente ...... chi l'ha detto? (rido)... (ride) lo dico io ...... non è assolutamente vero! (rido) ... ... è verissimo. L'unica cosa che fa, arricchisce la vita di quelli a cui piace, che sono comunque una minoranza ......dice poco! Mi è venuta in mente adesso un'immagine molto forte, di un film, girato in un campo di concentramento, dove l'unica cosa che teneva "vive" le persone era la musica ...... certo, però non ha salvato il mondo e non ha salvato quelli del campo di concentramento ...... non li ha salvati, però aiuta! ...... certo, però salvare il mondo, assolutamente no. Infatti, non c'è musica, per bella che sia, o il più bel quadro del mondo, o qualunque cosa, che evita ai bambini di morire di fame, per esempio. [La musica] è qualcosa di molto ... che arricchisce, primo chi la pratica, e poi arricchisce, forse per un momento, forse per sempre, chi entra in comunicazione con questa cosa, quindi chi la ama per davvero.Le foto di rito, con tutti i musicisti.Brindiamo idealmente, prima di lasciarli provare, tutti insieme, il loro jazz.Quindi ... in alto i calici, Amici!Alla prossima!Who's whoPer chi non lo sapesse ...Enrico Rava è trombettista e compositore di musica jazz, e scrittore, nato a Trieste, ma di origini piemontesi. E' uno dei jazzisti italiani più conosciuti a livello internazionale, con una lunga attività oltreoceano (USA e Argentina). Ha al suo attivo circa 90 registrazioni, di cui una trentina da solista. Ha collaborato con Gato Barbieri, Steve Lacy, Carla Bley, Paul Metheny, Lee Konitz, John Abercrombie, Joe Henderson, Roswell Rudd, Joe Lovano, Massimo Urbani, Stefano Bollani, Gino Paoli, Ivano Fossati. Il suo "The Forest and the Zoo" è considerato uno dei dieci dischi essenziali di free jazz. Il personaggio di "Paolo Fava", trombettista jazz dai lunghi capelli bianchi, è stato inventato da Fiorello proprio imitando Enrico Rava: Rava e Fiorello si conobbero lavorando insieme per un audiolibro, sul primo romanzo di Andrea Camilleri, realizzato dalla RAI. Rava ha scritto due libri: "Note necessarie. Come un'autobiografia” (2004), contenente un cd antologico, e “Incontri con musicisti straordinari. La storia del mio jazz” (2011).
La discussa legge sull'omicidio stradale è entrata in vigore a partire dalla mezzanotte del 25 marzo. Proprio in concomitanza con l'esodo pasquale.Il testo della legge è reperibile sulla Gazzetta Ufficiale. Questa legge è un provvedimento importante e prevede l'introduzione di un nuovo reato: l'omicidio stradale. Chiunque provochi la morte di una persona in seguito a comportamenti sconsiderati alla guida, con particolare riferimento alla guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, verrà condannato a una pena variabile tra gli 8 e i 12 anni di reclusione, fino a 18 anni in caso di fuga o pluriomicidi.E' prevista la revoca del permesso di guida ed il ritiro della patente da 5 a 30 anni, in base ai casi. Qui una lista parziale delle sanzioni nel dettaglio:Lesioni stradali: Aumentano le pene se chi guida è ubriaco o drogato: da 3 a 5 anni per lesioni gravi e da 4 a 7 per quelle gravissime. Se invece il colpevole ha un tasso alcolemico fino a 0,8 g/l o se l'incidente e' causato da manovre pericolose la reclusione sara' da un anno e 6 mesi a 3 anni per lesioni gravi e da 2 a 4 anni per le gravissime. Conducenti mezzi pesanti: l'ipotesi piu' grave di omicidio stradale (e di lesioni) si applica ai camionisti e agli autisti di autobus anche in presenza di un tasso alcolemico sopra gli 0,8 g/l. Fuga del conducente: se il conducente fugge dopo l'incidente scatta l'aumento di pena da un terzo a due terzi, e la pena non potra' comunque essere inferiore a 5 anni per l'omicidio e a 3 anni per le lesioni. Altre aggravanti sono previste se vi e' la morte o lesioni di piu' persone oppure se si e' alla guida senza patente o senza assicurazione. La pena e' invece diminuita fino alla meta' quando l'incidente e' avvenuto anche per colpa della vittima. Revoca della patente: in caso di condanna o patteggiamento (anche con la condizionale) per omicidio o lesioni stradali viene automaticamente revocata la patente. Una nuova patente sara' conseguibile solo dopo 15 anni (omicidio) o 5 anni (lesioni). Tale termine e' pero' aumentato nelle ipotesi piu' gravi: se ad esempio il conducente e' fuggito dopo l'omicidio stradale, dovranno trascorrere almeno 30 anni dalla revoca.Raddoppio della prescrizione: per il nuovo reato di omicidio stradale sono previsti il raddoppio dei termini di prescrizione e l'arresto obbligatorio in flagranza nel caso piu' grave (bevuta 'pesante' e droga). Negli altri casi l'arresto e' facoltativo. Il pm, inoltre, potra' chiedere per una sola volta di prorogare le indagini preliminari. Perizie coattive: il giudice puo' ordinare anche d'ufficio il prelievo coattivo di campioni biologici per determinare il dna. Nei casi urgenti e se un ritardo puo' pregiudicare le indagini, il prelievo coattivo puo' essere disposto anche dal pm.Qui la lista completa.
Nella notte tra sabato 26 marzo e domenica 27 marzo torna un evento ogni anno atteso da tutti. Il ritorno dell'ora legale che, nell'immaginario collettivo coincide con l'arrivo della bella stagione. Più ore di luce e giornate più lunghe.La procedura corretta per reimpostare l'orologio sarà la stessa seguita ogni anno: le lancette andranno puntate un'ora avanti a partire dalla mezzanotte tra il 26 ed il 27 marzo. Quindi alle due di notte saranno in realtà le tre. Questo comporterà da una parte un'ora di sonno in meno (solo per la notte tra sabato e domenica) ma effettivamente guadagneremo un'ora di luce in più a partire dalla domenica di Pasqua.Oltre a regalarci giornate più lunghe, il ritorno dell'ora legale, secondo le società che gestiscono le reti elettriche nazionali comporterà un altro non trascurabile vantaggio. Si stima infatti da marzo ad ottobre 2016, mese in cui tornerà in vigore l'ora solare, un risparmio elettrico, di circa 95 milioni di euro. Un beneficio economico notevole considerando la semplicità del gesto.
“Ci sono tracce di batteri potenzialmente pericolosi per la salute dell’uomo nelle vaschette di prosciutto cotto”.A lanciare l’allarme è la catena di supermercati Eurospin che ha ritirato dalla vendita il prosciutto cotto con il marchio ‘Portamivia’. “Chiediamo alla gentile clientela- si legge nel comunicato- di riportare al punto vendita di riferimento il prodotto ‘prosciutto cotto alta qualita’ italiano di Portamivia’ 120 grammi con scadenza minima il 3 aprile 2016. ll lotto indicato è stato ritirato per probabile presenza di listeria”. Il ritiro del prodotto, nello specifico, riguarda tutti i punti vendita di Emilia Romagna, Toscana, Marche e Umbria. L’azienda, infine, fa sapere che “il prodotto restituito verrà rimborsato o sostituito”.
La Giunta regionale ha assunto due delibere per l’assegnazione di risorse ai servizi sociali: 1.080.000 euro per il sostegno alle famiglie delle persone con problemi psichiatrici e 600.000 euro per prorogare, a tutto il 2016, i progetti personalizzati di vita indipendente rivolti a persone affette da gravi disabilità motorie.Il primo atto permette, di fatto, la suddivisione della somma disponibile, la cui gestione era affidata alle province fino al 2015. Con questa delibera, che tiene conto del riordino delle funzioni, la progettazione e l’attuazione passano gli Ambiti territoriali sociali. I fondi saranno ripartiti, come in passato, in base alla popolazione e all’ampiezza del territorio ed è previsto un cofinanziamento di analogo importo da parte degli altri soggetti coinvolti insieme con la Regione (Ambiti, Comuni e Unioni montane, Dipartimenti di salute mentale, gruppi di famiglie e associazioni dei familiari). La delibera per i progetti di vita indipendente conferma lo stanziamento di 600.000 euro già previsto negli anni passati, per sostenere, anche nel 2016, i piani personalizzati che agevolano l’indipendenza nella vita quotidiana di 75 persone con gravi disabilità fisiche. I beneficiari del progetto ricevono risorse per poter scegliere e assumere autonomamente un assistente personale, per potersi gestire in prima persona nell’agire quotidiano.
La Giunta regionale ha sbloccato 200 milioni di euro di pagamenti. Attraverso l’attività di bilancio “per competenza e per cassa”, le risorse sono state liberate nel corso della seduta odierna. La maggior parte (135 milioni) è riservata alla sanità, mentre altri 54,5 milioni sono destinati alla programmazione Fse 2014-2020 e 3,2 milioni riguardano le risorse del fondo nazionale per il trasporto pubblico. La quota rimanente (circa 7 milioni) consente pagamenti per far fronte alla gestione delle aree protette, agli interventi di difesa della costa, ai danni causati dall’emergenza neve del febbraio 2012 e per liquidare partener di progetti europei svolti. “Attraverso queste operazioni di gestione del bilancio, mettiamo a disposizione della comunità regionale risorse significative che consentono di far fronte a pagamenti a carico della pubblica amministrazione e liquidare spese già sostenute – afferma l’assessore Fabrizio Cesetti – Dietro a una gestione oculata del bilancio, fatta di controlli puntuali e rendicontazioni rigorose, c’è la possibilità di sostenere, concretamente, l’operatività e la crescita della comunità regionale”.
Riceviamo e pubblichiamo da parte del sindaco di Treia Franco Capponi una nota dell'amministrazione comunale in risposta all'articolo apparso ieri su Villa Spada dei consiglieri d'opposizione Mozzoni e Gagliardini."Sabato e Domenica scorsi a Treia è iniziata la prima parte di un’avventura che ha visto protagonisti i cittadini di Treia, moltissimi turisti e gli amministratori di ieri e di oggi che avevano scommesso nel riportare al patrimonio pubblico e gradualmente al recupero una delle piu’ belle Ville Storiche d’Italia: Villa Spada del Valadier appunto.La Villa e’ un tesoro rimasto per troppi anni celato dall’incuria. Si tratta di una Villa maestosa quella realizzata dalla famiglia De Medici Spada di Roma, con un parco bellissimo ed immenso che questa amministrazione vuole riportare alla fruibilità dei cittadini di Treia ma anche di quelli (sono migliaia i turisti che hanno visitato lo spazio di Villa Spada sabato e domenica) che potrebbero apprezzarla per iniziative turistiche collettive o gite di fine settimana da tutta Italia.Villa Spada fu acquisita al demanio comunale nel 2000 dal Sindaco Franco Capponi che per vicissitudini legali non dipendenti dalla volontà dell’amministrazione solo da pochi mesi e’ definitivamente di proprietà del Comune di Treia. Allora tutta la comunità fu partecipe all’iniziativa ed anzi tutto il Consiglio Comunale voto’ questa scelta all’unanimità.Villa Spada e’ un doppio gioiello: all’imponente edificio progettato dal maestro del neoclassicismo Giuseppe Valadier, sulla base di un preesistente convento dei Cappuccini e’ anneso un bellissimo Parco di circa 25000 mq. Il panorama che si gode dalla Villa e dal Parco lascia senza fiato con tre belvedere che si affacciano uno a Sud, uno a Nord e l’ultimo verso i monti Sibillini. Il tutto circondato da un bosco di lecci e altre piante secolari che maestose si ergono a far da cornice ad un capolavoro che freme dal desiderio di essere valorizzato e vissuto.Tutto bene sin qui. Sabato e domenica scorsa, all’inziativa dell’amministrazione di riaprire i battenti di questo luogo del cuore di molti treiesi, circa 4000 persone hanno visitato lo spazio in fase di inizio recupero dei giardini , dopo che con un intervento costato circa 35.000,00 €. gli spazi verdi erano stati liberati dalla invadente flora spontanea che in 40 anni di incuria si era sviluppata rendendo irriconoscibili i segni del Valadier cosi come il Parco e la Villa.Gli unici ad avanzare critiche e contrarietà sono i due consiglieri d’opposizione Mozzoni e Gagliardini che non si rassegnano ad aver perso le elezioni, sollevando sconclusionate critiche.Normalmente l’amministrazione comunale non risponde quasi mai alle loro provocazioni, ma stavolta essendo il loro intento la critica gratuita e inconcludente la risposta e’ doversa.A loro vogliamo ricordare e contestare: Che questa amministrazione non dimentica che fu proprio il Sindaco Capponi a volere l’acquisto di Villa Spada nel 2000 e che il costo della prelazione fu di 482.000.000 di lire (circa 1, 2 milioni di €.). Anzi oggi gliene rendiamo ancor piu’ merito, della lungimiranza e della pragmaticità, cosi come hanno espresso piu’ di 4000 visitatori sabato e domenica scorsi. I visitatori - che per la metà erano treiesi, per la prima volta hanno potuto ammirare la loro Villa Spada, luogo della loro adolescenza per averci frequentato l’asilo Savoia - erano molto soddisfatti e ci hanno invitato a perseguire nel percorso del recupero almeno del Parco. Certamente come abbiamo raccontato ai visitatori, per avviare i lavori di recupero si son dovuti spendere delle risorse che sono state rinvenute - come dicono Mozzoni e Gagliardini - ovviamente dal bilancio comunale grazie alla possibilità di utilizzare l’avanzo di amministrazione generato dalle azioni dell’amministrazioni nel 2014. Anzi Mozzoni e Gagliardini sanno anche che nel bilancio 2016 ci sono risorse (almeno 50.000,00 €. Per proseguire il recupero). L’unico problema e’ che pero’ dimenticano di dire che alle prime e alla previsione 2016 loro soli hanno votato contro !! Altro abbaglio preso dai due: nella chiesa di San Filippo non c’e’ una mostra che ripercorre il degrado dell’edificio, (che quindi Mozzoni e Gagliardini non hanno visto) ma una mostra dei rilievi progettuali della Villa realizzati circa 25 anni orsono dagli Architetti Marcelletti, Zippilli e Pagnanelli oltre una mostra fotografica del tempo, in cui la Villa era usata come scuola ed asilo, foto di ieri e di oggi degli spazi e dei paesaggi che la magia di Villa Spada rendono possibili. La critica di inadeguatezza dell’allestimento mortifica il lavoro di ricerca fatto dal Foto cine club di Treia, degli Architetti e dell’amministrazione che hanno aderito ad un progetto di arredo leggero e minimalista che lasciano in piena visione la sacralità degli spazi e la qualità architettonica della Chiesa di San Filippo. L’allestimento e’ costato infatti non piu’ di mille euro e molti materiali saranno riutilizzabili proprio in linea con il fatto che una cosa bella puo’ essere fatta con costi modesti e senza sprechi….. come appunto abbiamo fatto. Falsa e’ anche l’affermazione che la cittadinanza e’ stata tenuta all’oscuro dell’iniziativa: le presenze smentiscono l’opposizione. Anche il dibattito sul recupero e’ stato poi al centro degli incontri svolti sul Bilancio dall’amministrazione nel centro storico ed in tutte le frazioni. Vorrei infine ricordare a Mozzoni e Gagliardini che le due parole “Art Bonus” non sono formule magiche inventate da loro ma e’ un’iniziativa legislativa del governo nazionale e che non e’ sufficiente menzionarle per far avverare il recupero dei beni culturali. Certamente saranno presentati a cittadini ed imprese i progetti già commissionati agli Uffici e aperti alla loro partecipazione finanziaria e siamo già partiti per aderire alla ricerca di fondi Europei e nazionali per accelerare il recupero della Villa. L’unica cosa che e’ incomprensibile e’ la loro critica senza proposta, volta forse a far si che la metà tanto ambita da tutti i treiesi e cioe’ la fruibilità del Parco di Villa Spada, non venga raggiunta. Rassicuriamo Mozzoni e Gagliardi che anche se loro sono contrari e non daranno nessun contributo costruttivo, l’amministrazione comunale, con l’aiuto dei cittadini e delle imprese di Treia, ci riuscirà!"
La squadra della Guardia di Finanza di Macerata ha effettuato un maxi sequestro dei beni riconducibili alle aziende del gruppo Cerolini per frode fiscale. L’operazione ha visto impegnati congiuntamente il Nucleo di Polizia Tributaria di Macerata e la Compagnia di Civitanova Marche che, su disposizione del gip del Tribunale di Macerata, il dott. Potetti ed a seguito della richiesta della Procura della Repubblica di Macerata, hanno sottoposto a sequestro beni mobili ed immobili, tra cui un noto bar di Macerata, distributori stradali di carburanti, quote societarie, nonché locali commerciali e disponibilità bancarie. Il tutto per un valore complessivo delle imposte evase di 8 milioni e 300 mila euro nei confronti degli indagati Cerolini Giuseppe e Moldovan Cornel.Le indagini di polizia giudiziaria affiancate da parallela attività di polizia tributaria, svolte in sinergia dal Nucleo di Polizia Tributaria di Macerata e dalla Compagnia di Civitanova Marche, hanno consentito di giungere alla segnalazione di fatti costituenti reato alla Procura della Repubblica di Macerata nei confronti di 10 persone per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale e in particolare all’emissione di fatture per operazioni inesistenti, alla dichiarazione dei redditi fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti falsi , alla omessa dichiarazione, all’occultamento o distruzione di scritture contabili, all’indebita compensazione.A cadere sotto la lente d’ingrandimento delle Fiamme Gialle sono state le imprese riconducibili a Cerolini Giuseppe, tra cui in particolare la EFFEMME Srl, società al cui interno si annoverano svariate attività commerciali: dalla gestione di punti di distribuzione di carburante alla gestione di noti locali bar e ristoranti. Tuttavia va precisato che questi ultimi proseguirnno regolarmente la loro attività con la sola differenza che la gestione sarà amministrata da un soggetto esterno nominato dal tribunale. Al momento quindi, non dovrebbero esserci ripercussioni particolari sulle decine di dipendenti del gruppo Cerolini.In precedenza, il 21 gennaio scorso, i Finanzieri del Comando Provinciale di Macerata avevano eseguito un primo decreto di sequestro per equivalente emesso dal GIP dott. Pannaggi, del Tribunale di Macerata, poi confermato dal locale Tribunale per il riesame, relativo ad altre e similari imputazioni per reati di emissione, utilizzazione di f.o.i., dichiarazione fraudolenta, per tributi evasi per oltre 13 milioni di euro.In quel caso le attività erano scaturite da verifiche fiscali avviate nei confronti di una società operante nel commercio all’ingrosso di calzature e accessori (MANGUSTA Srl amministrata da Cardinali Antonio) ed erano proseguite nei confronti di altre società operanti nei settori del pellame, della plastica, della distribuzione di carburanti e di locali nel settore ristorazione (RAF 28 Srl amministrata da Cardinali Antonio, MAT.P. Srl amministrata da Guerra Raffaele, D.P.R. di Secchiari Roberta), che si erano concluse con la constatazione di numerose violazioni fiscali e penali tributarie e addebito di tributi evasi di svariate decine di milioni di euro.Le indagini di polizia giudiziaria e le pertinenti verifiche fiscali, da cui scaturiscono entrambi i decreti di sequestri emessi dal GIP del Tribunale di Macerata, (di cui il primo, come detto, già confermato dal Tribunale per il riesame di Macerata) hanno supportato la tesi accusatoria, fatta propria dalla Procura della Repubblica – allo stato ritenuta fondata su adeguati indizi di reità da parte dei giudici delle indagini preliminari – secondo cui sarebbe stato architettato un sistema organizzato di società, aventi lo scopo di frodare il fisco, attraverso l’ uso illecito di fatture per operazioni commerciali inesistenti e rispetto a cui Cerolini Giuseppe ricoprirebbe un ruolo primario, quale effettivo amministratore di molte delle società controllate.Il lavoro investigativo delle Fiamme Gialle, pur ostacolato dalla frammentarietà della documentazione contabile distrutta o occultata, sinora reperita presso le aziende ispezionate, ha consentito di ricostruire sia l’impianto contabile che i reali volumi d’affari conseguiti, con l’individuazione dei i soggetti, che si reputa abbiano emesso e/o ricevuto le contestate fatture false.Risolutiva, per l’esatta ricostruzione del sistema di frode utilizzato, si è dimostrata la particolare attenzione rivolta dai verificatori ai mezzi di pagamento. È stato, così, appurato che il tipico flusso finanziario, necessario per regolarizzare le posizioni debitorie derivanti dalla ricezione delle fatture di acquisto, veniva sistematicamente di fatto annullato attraverso cessioni “pro-soluto” di crediti precostituiti con fatture false.Sulla base di quanto sinora accertato, detto modus operandi, basato essenzialmente sul massiccio ricorso all’emissione e/o utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, con costituzione di falsi crediti IVA, ha consentito agli indagati di operare soprattutto illegittime compensazioni (sia verticali che orizzontali) con debiti d’imposta, permettendo così di ottenere illecitamente, di fatto per il Cerolini, in via primari, risparmi fiscali di rilevante entità. Come ulteriore conseguenza, tale pratica illecita ha determinato anche, per le aziende coinvolte, la possibilità di realizzare politiche commerciali, basate su transazioni a prezzi indebitamente concorrenziali.Le indagini svolte hanno consentito di segnalare alla Procura della Repubblica di Macerata complessivamente 10 persone - ritenute responsabili, a vario titolo, di reati tributari -, nonché, soprattutto, di ottenere il sequestro preventivo, anche per equivalente, di somme di danaro, beni mobili ed immobili e quote societarie, fino alla concorrenza delle imposte evase, allo stato di rilevantissimo importo ed in vista della confisca delle stesse, a beneficio dell’Erario.Di conseguenza, il GIP del Tribunale di Macerata, accogliendo la richiesta formulata dal competente sostituto procuratore con l’assenso del Procuratore della Repubblica, ha emesso un decreto di sequestro preventivo, ai fini della confisca per equivalente della somma evasa, sino alla concorrenza di un controvalore complessivo pari ad oltre 8.300.000 euro, costituito da beni mobili ed immobili riconducibili agli indagati.L’esecuzione del provvedimento, ha portato al sequestro di: disponibilità finanziarie, 11 beni immobili (8 fabbricati e 3 terreni), 9 società di capitali e 1 ditta individuale comprensive delle seguenti unità locali: 1 negozi di calzature, 1 macelleria, 1 pizzeria, 6 ristoranti, 5 bar, 4 distributori stradali, 1 centro estetico, 16 veicoli. Tra i beni sequestrati, si annoverano società riconducibili all’indagato Cerolini Giuseppe che sono state raggiunte dal vincolo cautelare secondo il principio del sequestro per equivalente.In particolare, sono state coinvolte nella procedura di sequestro le seguenti imprese: Cerolini S.r.l., con sede in Roma, esercente l’attività di ristorazione con somministrazione; Cerolini Gestione e Commercio S.r.l., con sede in Civitanova Marche (MC), esercente l’attività di ristorazione con somministrazione; E.G. S.r.l., con sede in Civitanova Marche (MC), esercente ‘attività di commercio all’ingrosso di altre macchine e attrezzature; Sole S.r.l., con sede in Montemurlo (PO,) esercente l’attività di commercio all’ingrosso di calzature e accessori; Verardo Group S.r.l., con sede in Monte San Giusto (MC), esercente l’attività di commercio all’ingrosso di cuoio e pelli.Rientrano nella gestione delle aziende sequestrate anche una caffetteria sita nel centro storico di Macerata e vari locali (ristoranti e bar), presenti sulla costa nonché le società (MEG Srl e Cerolini Srl) che detengono la proprietà della società di calcio dilettantistica della Civitanovese.Le attività di sequestro hanno interessato le province di Macerata, Ancona, Fermo, Foggia, Firenze, Prato, Crotone, Roma, Terni, Ravenna e Chieti.Ancora una volta, il sequestro per equivalente si dimostra uno degli strumenti più efficaci per il contrasto all’evasione fiscale.A Macerata, la Guardia di Finanza e la Procura della Repubblica hanno da tempo condiviso-d’intesa con la competente Agenzia delle Entrate - un collaudato modello investigativo che, in presenza di reati tributari, porta a chiedere alla competente autorità giudiziaria del Tribunale l’adozione di sequestri preventivi di danaro e di beni, in misura equivalente all’evasione fiscale perpetrata ed in vista della acquisizione all’Erario – in caso di sentenza di condanna – di tutto il profitto illecito , conseguito a seguito delle frodi fiscali contestate.Sinora sono stati posti in essere provvedimenti di sequestro preventivo, correlati a reati tributari, per importi rilevantissimi.
Valide performance dell’Anthropos di Civitanova Marche ai Campionati Italiani Paralimpici indoor di Atletica Fisdir (Federazione Italiana Disabilità Intellettivo Relazionale) e Fispes (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali) andati in scena nel weekend al Palaindoor e all’Italico Conti di Ancona.Infatti, gli atleti del sodalizio marchigiano, organizzatore dell’evento, hanno portato a casa ben 26 medaglie. Sedici podi sono arrivati dalla squadra FISPES (9 medaglie d’oro, 4 di argento e 3 di bronzo), altri dieci dallo schieramento FISDIR (5 medaglie d’oro, 3 di argento e 2 di bronzo). Un risultato complessivo ritenuto soddisfacente dello staff tecnico e dal presidente Nelio Piermattei. PROVE FISPES. Tanti motivi per gioire in casa Anthropos. A partire dal primo posto del campione italiano indoor Riccardo Scendoni, primo con 5.89 nel salto in lungo T44. Oro con 30.19 anche per Assunta Legnante, regina d’Italia indoor nel disco F11. Argento (giavellotto F37 con 16.14) e bronzo (disco F37 con 15.62) per Jonatha Riderelli. Si conferma ad altissimi livelli il campione italiano indoor Lorenzo Baldini con l’oro nel giavellotto F38 (17.25) e con l’argento nel peso F38 (7.48), così come la campionessa nazionale indoor Bianca Marini che si aggiudica tre medaglie d’oro nei 60m T35 (13.71), nei 200m T35 (49.31) e nei 400m T35 (1:53.69). Per due volte sul gradino più alto del podio Anna Maria Mencoboni: nei 60 m T12 (9.89) e nei 200m T12 (33.48). Protagonista anche il campione italiano indoor Francesco Carciofi, che termina secondo nei 200m T13 (28.95) e nei 400m T13 (1:04.93), per poi vincere l’oro nella sua specialità, gli 800m T13 (2:24.36). Nel peso F13 bronzo per Simone Moscioni con la misura di 6.74 e per Federico Belardini (F54) con la misura di 5.01. Buona performance nel getto del perso per Luca Caporicci. PROVE FISDIR. Incontenibile il campione italiano indoor Ruud Koutiki, che si aggiudica due medaglie d’oro a mani basse con i successi nei 200m Tf20 (23.91) e nei 400m (54.70). Due medaglie d’oro anche per Paola Abbadini nei 400m Tf20 amatori in 1:35,54 e negli 800m Tf20 amatori in 3:40.24. Ripresa dall’influenza che non le aveva permesso di esprimere tutta la propria esplosività al Mondiale della settimana precedente, la campionessa italiana indoor Florence Repetto ha conquistato l’oro nei 60m Tf20 juniores in 9.03 e l’argento nei 200m Tf20 Juniores in 31.96. Staffetta d’argento nella gara 4X400 (R. Koutiki, C. Corallini, F. Mei e A. Mattei) in 4:29.47. Argento di Alessandro Mattei nei 1500m Tf20 in 5:39.91. Due le medaglie di bronzo: sul gradino più basso del podio sono approdati Carlo Corallini negli 800m Tf20 in 2:31.97 e Federico Mei nei 400m Tf20 con il tempo di 1:03.49. Ottima la prestazione di Mohammed Arif negli 800m.L’Anthropos e il presidente Nelio Piermattei ci tengono a ringraziare per la preziosa assistenza la Croce Verde di Civitanova Marche, la Protezione Civile, l’Anpas e i ragazzi dell'ESN ESAN ERASMUS Ancona. I ringraziamenti vanno anche a Cip Marche, Fidal Marche, i Cronometristi di Ancona, Comune di Ancona, Provincia e Regione. Ecco tutti gli atleti dell’Anthropos iscritti alle gare:Anthropos Squadra FISPESAssunta legnante (Potenza Picena), Riccardo Scendoni (Grottazzolina), Bianca Marini (Jesi), Francesco Carciofi (Macerata), Anna Maria Mencoboni (Pesaro), Jonatha Riderelli (Recanati), Simone Moscioni (Civitanova Marche), Luca Caporicci (Tolentino).Squadra FISDIRFlorence Repetto (Pesaro), Ruud Koutiki (Maltignano), Carlo Corallini, Federico Mei e Arif Okasha (Civitanova Marche), Alessandro Mattei (Morrovalle), Paola Abbadini (Sant'Elpidio a Mare).
Ieri, 22 marzo, il Consiglio della Regione Marche ha deliberato la Legge Regionale che riassegna alle Province la gestione della vigilanza sull’attività venatoria, su quella piscatoria e sulla protezione della fauna più in generale, inserite nel più ampio progetto di riforma delle Province avviato dal Governo Renzi con la Legge Delrio.La Federazione Regionale del Pubblico Impiego CISL esprime soddisfazione per mezzo del Segretario Generale Luca Talevi: "Il percorso di confronto con la Regione è stato tutto in salita ma quando la politica è disposta ad ascoltare chi si fa carico della rappresentanza dei lavoratori esperti dei Servizi in discussione, questo è il proficuo lavoro che se ne trae, a beneficio della collettività regionale tutta, la quale può continuare a contare sull’attività di controllo del Territorio svolta da 50 donne e uomini interessati innanzitutto a preservare l’ambiente in cui vivono i nostri figli da illeciti che potrebbero minarne i delicati equilibri".Anche Alessandro Moretti, Coordinatore Regionale CISL Polizie Provinciali ed Istruttore alla Polizia Provinciale di Macerata, esprime "serenità, raggiunta dopo un serrato calendario di assemblee, riunioni, incontri, volti a far comprendere agli assessorati di riferimento le competenze, professionalità, risultati conseguiti nello svolgimento delle funzioni delle Polizie Provinciali marchigiane tra cui ad esempio la prevenzione di reati ai danni della fauna selvatica e di fiume con un continuo presidio del Territorio, anche nelle ore notturne e nei fine-settimana, la repressione di condotte illecite in materia di bracconaggio sia venatorio che piscatorio, la partecipazione a progetti di insegnamento negli istituti scolastici finalizzato a garantire un equilibrato e sostenibile intervento umano a garanzia del fragile sistema di biodiversità cui nessuno deve dimenticare di appartenere: oltre a sequestri di mezzi illeciti per la caccia, reti da uccellagione, scarichi abusivi in fiumi e laghi in stretta sinergia con ARPAM e Procura della Repubblica". Esprime poi Moretti un "plauso alle parole espresse dal Governatore Ceriscioli" il quale spera di “potenziare e migliorare queste funzioni”: se la Regione dimostrerà interesse, la CISL FP sarà a suo fianco per riferire i suggerimenti degli operatori di Polizia Provinciale addetti alla salvaguardia dell’ambiente. (Alessandro Moretti - Coordinatore Regionale CISL Polizie Locali)
Il previsto maltempo che sta interessando, in particolare, la zona sud delle Marche, ha determinato la chiusura di alcuni tratti della rete stradale locale.Il punto della situazione è stato stilato nel corso di una riunione operativa della protezione civile della Regione che si è svolta, questa mattina, presso la Sala operativa unificata (Soup) di Palazzo Rossini. All’incontro hanno partecipato l’assessore alla Protezione Civile, Angelo Sciapichetti, il direttore del dipartimento regionale Cesare Spuri, il segretario generale e capo di gabinetto della Giunta regionale, Fabrizio Costa. La riunione è stata aggiornata alle ore 13.00 odierne.Lo scenario meteo che si sta prospettano è quello atteso in sede di previsione. Persiste un’ondata di maltempo che continuerà a interessare, nelle prossime ore, soprattutto la porzione centro meridionale del territorio marchigiano, con il decorso dei fiumi sotto stretto controllo. A Fermo e Ripatransone sono stati registrati picchi di pioggia di 90 mm, con disagi alla circolazione.Al momento risultano chiusi il tratto della Superstrada 77, nella zona industriale di Civitanova Marche (MC), per allagamento del sottopasso.Allagato anche il sottopasso della Strada provinciale Colbuccaro, a Corridonia (MC), mentre è stato interdetto – per esondazione del Menocchia - il ponte di ferro, in contrada Pian dei Santi a Massignano (AP).A Fermo due famiglie sono state evacuate in contrada Camera: una per esondazione, l’altra per una frana. Sotto stretto controllo la diga delle Grazie, a Tolentino (MC), come tutti gli altri bacini idrografici che stanno ricevendo, in queste ore, un deflusso delle acque significativo.La Regione ha deciso di posizionare, in via precauzionale due grosse motopompe in dotazione alla Protezione civile: una a Civitanova Marche, l’altra nel Fermano, secondo le esigenze che verranno segnalate. Sono state attivate le Sale operative integrate (Soi) di Macerata, Fermo, Ascoli Piceno e avvisate le prefetture dei tre capoluoghi provinciali. Risultano attivi diversi Centri operativi comunali (Coc). Personale della protezione civile regionale andrà a rinforzare le tre Soi aperte. Attivato anche il Volontariato, per ogni eventuale situazione di emergenza. Si segnalano problemi a Trodica di Morrovalle per allagamenti di cantine, supermercati ed abitazioni.https://www.youtube.com/watch?v=OhXMXisniGY (Foto Si.Sa)
Nella tarda serata di martedì intorno alle ore 23, una vettura guidata da una donna è uscita di strada ribaltandosi. Tanta paura ma senza gravi conseguenze per la conducente.Sono intervenuti sul posto i vigili del fuoco che hanno prontamente liberato la carreggiata. L'incidente è stato provocato dall'asfalto reso umido dalla pioggia, ma i soccorritori hanno trovato tracce di sotanze viscide sul fondo stradale presumibilmente olio perso da qualche mezzo passato in precedenza.
Nuova allerta della Protezione Civile per condizioni meteo avverse valida dalla mezzanotte di oggi alla mezzanotte di domani.Un'area di bassa pressione con i suoi sistemi nuvolosi associati interesserà la nostra regione determinando rovesci e temporali diffusi, un rinforzo dei venti nord-orientali e possibilità di mareggiate.Precipitazioni diffuse a prevalente carattere di rovescio e di temporale con cumulate areali moderate su tutta la regione e picchi fino a elevati in particolare nelle zone centro-meridionali. I fenomeni saranno in attenuazione dalla seconda parte di mercoledì 23 a partire dal settore settentrionale.Venti nord-orientali moderati o tesi con raffiche fino a burrasca forte; le raffiche saranno più probabili lungo la costa e sulle zone appenniniche e l'intensità del vento sarà in attenuazione nel pomeriggio del 23 marzo. Mare agitato con onda proveniente da nord-est; il moto ondoso sarà in attenuazione dal pomeriggio fino a molto mosso.
La Giunta, in attesa di avere la piena disponibilità delle risorse già previste nel bilancio per il 2016, ha reso disponibili 429 mila euro a favore di soggetti danneggiati da vaccinazione obbligatoria e trasfusioni, per consentire il pagamento di un acconto del primo bimestre di quest’anno. Il saldo sarà liquidato non appena verrà approvata la legge regionale di variazione di bilancio.“La Regione – specifica l’assessore al Bilancio, Fabrizio Cesetti - ha garantito i finanziamenti con risorse proprie, nonostante gli stessi siano stati oggetto di taglio da parte del Governo centrale. La Regione inoltre, è impegnata in una trattativa con il Governo per il ripristino dei suddetti finanziamenti allo scopo di garantire anche il regolare pagamento dei prossimi tre bimestri”. Con lo stesso atto vengono, inoltre, resi disponibili, 150 mila euro per il pagamento dei rimborsi per parrucche per pazienti trattati con chemioterapia, consentendo di avviare subito le procedure di liquidazione dei rimborsi stessi.
Un ospite d'eccezione per festeggiare i cinquant'anni dell'Inter Club di Macerata.Oltre 150 persone provenienti dai club di tutte le Marche, domenica si sono ritrovate a pranzo al ristorante Anton di Recanati, insieme all'ex gloria nerazzurra Nicola Berti, vicecampione del mondo a Usa '94 e vincitore con l'Inter di un campionato di serie A e di due coppe Uefa.Allo storico presidente del club maceratese, l'89enne Vinicio Marcolini, "Cavallo pazzo" Berti ha regalato una maglia ufficiale dell'Inter appositamente realizzata per l'occasione. La società nerazzurra ha anche inviato le coppe vinte da Berti che sono state esposte nel ristorante per tutta la durata del pranzo.
Forse non tutti sanno che quest’anno, mercoledì 23 marzo, i testimoni di Geova ricordano “l’anniversario della morte di Gesù”. Ogni anno la “Commemorazione della morte di Gesù” viene celebrata dai testimoni di Geova nella data corrispondente al 14 nisan del calendario ebraico.In questi giorni è facile incontrare i Testimoni della nostra zona impegnati a distribuire inviti per questa loro celebrazione, la più importante di questa confessione cristiana, che trae origine dal comando che diede Gesù agli apostoli durante l’ultima cena: “Continuate a fare questo in ricordo di me”.Tra testimoni di Geova e simpatizzanti, lo scorso anno nel maceratese hanno assistito alle celebrazioni più di 1500 persone. In tutta Italia sono stati oltre quattrocentomila coloro che si sono radunati per l’evento nelle oltre 3mila comunità sparse su tutto il territorio nazionale e quasi 20 milioni in tutto il mondo.La celebrazione avrà inizio con un canto e una breve preghiera, dopodiché un ministro di culto pronuncerà un discorso che illustrerà le ragione per cui Geova Dio mandò Suo Figlio sulla terra a morire per tutta l’umanità. Come fece Gesù durante l’ultima cena, saranno passati fra i presenti pane non lievitato e vino rosso a simboleggiare rispettivamente il corpo e il sangue del Figlio di Dio. Infine, un altro canto e una preghiera concluderanno la cerimonia, che durerà complessivamente circa un’ora.Le celebrazioni verranno svolte anche in altre lingue: in quella albanese a Matelica alle ore 19.00, a Macerata in lingua spagnola alle ore 21.00 e in inglese alle 19.30 nelle rispettive “Sale del Regno”. Come avviene in tutti gli incontri dei Testimoni, l’ingresso è libero e non si fanno collette.Per chi fosse curioso di conoscere più a fondo questa realtà può collegarsi al sito www.jw.org
Un giovane di 31 anni, Matteo Mari di Macerata, è morto in un tragico incidente di montagna verificatosi sui Monti Sibillini in località Altino di Montemonaco (Ascoli Piceno). In un primo momento si era diffuso il nome di un amico che si trovava con lui, Luca Castignani, che invece è stato fra coloro che hanno assistito impotenti alla tragedia.Il ragazzo stava facendo un'escursione insieme ad alcuni amici quando il suo cane è scivolato in un canalone: Matteo ha tentato di recuperarlo, ma è scivolato a sua volta nel profondo precipizio. Gli amici hanno subito lanciato l'allarme e sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Ascoli Piceno, personale del 118, volontari del Soccorso alpino, un'eliambulanza decollata da Ancona e un elicottero dei vigili del fuoco di Pescara. Uno dei sanitari del 118 è riuscito a calarsi in fondo al canalone, dove era precipitato lo sfortunato ragazzo, ma non ha potuto far altro che constatarne l'avvenuto decesso. Anche per il cane non c'è stato nulla da fare. Il corpo del giovane e la carcassa del cane sono poi stati recuperati con tecniche speleoalpinistiche.
Un giovane di 28 anni di Macerata, è morto in un incidente di montagna sui Monti Sibillini in località Altino di Montemonaco (Ascoli Piceno). Il ragazzo stava facendo un'escursione insieme ad alcuni amici quando il suo cane è scivolato in un canalone: ha tentato di recuperarlo ed è a sua volta finito nel precipizio. Gli amici hanno dato l'allarme e sul posto sono giunti i vigili del fuoco di Ascoli Piceno, personale del 118, volontari del Soccorso alpino, un'eliambulanza decollata da Ancona e un velivolo dei vigili del fuoco di Pescara. Un medico si è calato in fondo al canalone, ma non ha potuto far altro che constatare il decesso del giovane e del cane, entrambi poi recuperati con tecniche speleoalpinistiche. La comitiva veniva da Macerata. (Ansa)