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A Muccia il taglio del nastro della Civitanova - Foligno

A Muccia il taglio del nastro della Civitanova - Foligno

Meno di quindici giorni all’inaugurazione della superstrada 77 Valdichienti Civitanova Marche-Foligno. “Finalmente si realizza un sogno appartenuto a tante generazioni”, l’entusiasta commento del presidente della provincia di Macerata, Antonio Pettinari.Giovedì 28 luglio sarà, dunque, ufficialmente aperta al traffico l’importantissima arteria stradale e si stanno definendo gli ultimi preparativi per il taglio del nastro. Compresa la presenza del presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, come preannunciato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio. “A parte l'inaugurazione, quello che a noi preme è che finalmente la superstrada potrà essere utilizzata. L'organizzazione della cerimonia è di competenza del ministero dei Trasporti e dell'Anas. Quello che mi interessa, però, è che l'inaugurazione avvenga nel tratto maceratese della superstrada> l’auspicio di Pettinari. Appare infatti molto probabile che il tratto scelto per il taglio del nastro sia quello nell’area dello svincolo di Muccia. "Ho rappresentato all’Amministratore unico della Quadrilatero Spa, Guido Perosino, questa nostra aspettativa, perché una tale circostanza avrebbe un grande valore simbolico. Sono stati, infatti, i maceratesi ad aver creduto più di tutti nella realizzazione di questa superstrada iniziata tanti anni fa e portata avanti tratto dopo tratto fino a Sfercia dalle comunità e dalle Amministrazioni locali. Sarebbe, quindi, doveroso e giusto che la cerimonia di inaugurazione, pur se atto meramente simbolico, avvenga nel maceratese, a riconoscere a queste popolazioni la voglia di rimboccarsi le maniche senza aspettare che le cose cadano dall'alto. Spirito di sacrificio e lavoro sono nel Dna della nostra gente".Un ultimo miglio faticoso, quello dell’inaugurazione della Valdichienti, considerata la problematica relativa allo svincolo di Muccia che, nelle ultime settimane, aveva richiesto gli straordinari da parte del presidente della Provincia, Antonio Pettinari, vista la richiesta di modifica parziale del tracciato che ha addirittura determinato il rischio di bloccare l'apertura della vitale arteria stradale. È stato necessario un incontro, l’8 luglio scorso, con tutti gli attori protagonisti per scongiurare questa ipotesi (leggi qui).

12/07/2016 13:21
"L'accertamento tributario è stata una ingiustificata violenza": lo sfogo della moglie di Lorenzo Manuali

"L'accertamento tributario è stata una ingiustificata violenza": lo sfogo della moglie di Lorenzo Manuali

Rabbia, emozione, voglia di averlo ancora tra tutti noi. Sono questi i sentimenti che hanno segnato i volti della Sportware, venerdì scorso, durante la conferenza stampa tenutasi agli impianti Vescovara ad Osimo, centro sportivo che Lorenzo Manuali – il 43enne di Campocavallo di Osimo che si è gettato dal ponte autostradale Salinello, nel Teramano, alto circa cento metri, nel giugno scorso (qui) - con altri amici tenne a battesimo quasi vent’anni fa. Moderatore dell’incontro Emanuele Trementozzi, collaboratore da un anno del sodalizio osimano, in rappresentanza della Trementozzi Eventi Comunicazione.“Vogliamo fare chiarezza una volta per tutte sulla prematura scomparsa di Lorenzo”, le parole della famiglia e dalla stessa Sportware, davanti ad oltre cento tra amici e parenti del 43enne che hanno partecipato all’appuntamento per ricordare un uomo di valori e uno sportivo con la “S” maiuscola. Sulle tribune affollate del centro osimano, anche la moglie Barbara, che visibilmente commossa, ha ricevuto il caloroso abbraccio di chi ha conosciuto suo marito: una persona solare, disponibile e guidato da quei valori che solo lo sport sa donare come rispetto, passione e determinazione. Seduti al tavolo degli oratori Luca Brachini, membro del consiglio direttivo Sportware, Fabrizio Farinelli, socio dal 2003, e la dottoressa Orietta Zagaglia dello Studio associato Franquelli di Diego Zagaglia, che ha raccontato la “verità” sul contenzioso in corso con l’Agenzia delle Entrate, smentendo categoricamente come Lorenzo, all’atto della sua morte, “abbia lasciato dietro di sé debiti e debitori in capo alla Sportware e alla sua stessa famiglia”. Parole che la moglie Barbara ha rafforzato con le sue dichiarazioni. “Vivere nello sport, una frase in cui riconosco il mio Lorenzo, il nostro Lorenzo: sì perché lui è un po’ di tutti, lo è sempre stato. La modalità con cui è stato condotto l'accertamento tributario, negando addirittura la sportività a chi ha fatto di quel valore la propria vita, è a mio parere di una ingiustificata violenza, in particolare lo è stato per un uomo di principi come Lorenzo. Naturalmente nessuno deve sentirsi responsabile per questa morte, ma penso anche che nessuno debba sentirsi non coinvolto in questa vicenda. Vorrei che la morte di Lorenzo non fosse stata vana e che venisse scritta la parola fine alle incertezze normative, ai controlli capestro alle associazioni sportive, per permettere una volta per tutte alle realtà sane e propositive come Sportware di portare avanti con coraggio e passione la promozione dello sport in tutte le sue forme. Ciò che è accaduto spero che sia lo spunto, lo dico a me innanzitutto, per fermarsi un momento a pensare che non possiamo cambiare l'ordine delle cose, certo, ma possiamo contribuire ognuno a modo nostro, ognuno per il ruolo che riveste nella vita privata e in quella professionale, a riconoscere nell'altro sé stessi rispettandolo nei suoi principi, passioni e ideali e, soprattutto, seguendo, nell'occasione del confronto, il rispetto di quelle regole di onestà e di correttezza che non sono scritte da nessuna parte, ma che sono certa siano dentro ognuno di noi”.Un incontro dunque esaustivo, ricco di significati, teso a ricordare lo sforzo profuso da Lorenzo negli anni, proiettando l’organizzazione sportiva osimana verso un futuro solido e ricco di novità. “Perché Lorenzo ci ha lasciato un’enorme eredità e noi non possiamo tradirlo” ha rimarcato Fabrizio Farinelli. “Il gusto della competizione, il rispetto per l'avversario e anche l'accettazione della sconfitta: questi elementi lo hanno sempre contraddistinto sia nel campo di gioco che in quello della vita”. Due ore di passione che hanno smentito ogni illazione e rilanciato l’attività della Sportware, oggi più che mai. Perché, come hanno concluso gli oratori, “ci salutiamo nella profonda consapevolezza che la Sportware c’è stata, c’è, ma, soprattutto, ci sarà nel nome e in memoria di Lorenzo Manuali”.E la storia non finisce di certo qui, come sottolineato dalla dottoressa Zagaglia: “Il nostro studio segue la Sportware da molti anni e, insieme, abbiamo deciso di avviare un contenzioso con l’Agenzia delle Entrate, nella convinzione che quanto verbalizzato non corrisponda al vero. La Sportware ha sempre promosso i valori di amicizia e rispetto delle regole, non possiamo accettare che venga disconosciuto lo status di sportività a questa associazione. Ci sono troppe regole incerte e di dubbia interpretazione, norme che hanno colpito nell’animo una persona sensibile come Lorenzo e che noi combatteremo davanti ad un giudice. Di certo, questo lo gridiamo con fierezza, Lorenzo Manuali non ha lasciato debiti a nessuno, tanto meno la Sportware è debitore di qualcuno. E questo, amici, è un dato di fatto incontrovertibile”. 

12/07/2016 11:47
La Lega Nord "diserta" il consiglio regionale a Fermo: "Atto strumentale e opportunistico"

La Lega Nord "diserta" il consiglio regionale a Fermo: "Atto strumentale e opportunistico"

Il Gruppo Consiliare Lega Nord Marche, non parteciperà al Consiglio convocato questo pomeriggio alle 17 presso la Sala Consiliare del Comune di Fermo "per non legittimare un atto irrituale e strumentale, per non dire opportunistico.Avremmo apprezzato che tale iniziativa di vicinanza dell'istituzione regionale alle famiglie e al territorio" dicono i consiglieri regionali Zura Puntaroni, Zaffiri e Malaigia "fosse stata attuata, da questa stessa maggioranza, già in passato per le innumerevoli vittime italiane che hanno subito violenze da cittadini stranieri.Tra queste ricordiamo il ventitreenne marchigiano Antonio De Meo, ucciso a pugni da due giovani rom, nel tentativo di sottrargli la bicicletta con cui si recava al lavoro come cameriere presso un albergo della zona".

12/07/2016 11:01
Partito il countdown per il 15° raduno dei Gemelli a Cingoli

Partito il countdown per il 15° raduno dei Gemelli a Cingoli

Ai nastri di partenza il 15° raduno nazionale Gemelli a Cingoli. Un fine settimana all’insegna dello stare bene insieme, dello sport e della socializzazione. Da venerdì 15 a domenica 17 luglio, il centro vacanze Verde Azzurro, a San Faustino di Cingoli, ospiterà i gemelli provenienti da tutta Italia e non solo. Una famiglia belga in vacanza, giusto per citare l’ultimo caso, ha iscritto immediatamente i propri figli al raduno. “E, sicuramente, non sarà l’unico caso”, fanno sapere gli organizzatori della manifestazione, i gemelli Pietro e Paolo Pavoni di San Severino Marche.Alla presentazione dell’iniziativa, avvenuta nella sede del comune di Cingoli, sono intervenuti il sindaco Filippo Saltamartini e Maila Rosetti del Verde Azzurro, nuova location della manifestazione. “Il villaggio, immerso nelle colline delle Marche, sarà protagonista assieme ai gemelli del raduno di quest’anno che, lasciando le ormai tradizionali sponde dell’Adriatico, ha lanciato a se stesso e ai partecipanti una nuova sfida: rinnovarsi nel solco della continuità e sotto il segno – vincente – dei gemelli”, le parole degli organizzatori.“Del resto - ha sottolineato Maila Rosetti - il luogo che accoglie il raduno è ideale per trascorrere una vacanza in relax tra sport e divertimento grazie al parco acquatico, agli impianti sportivi, al ristorante-pizzeria, al residence con appartamenti e bungalow”. Come detto, anche per questa edizione è previsto l’arrivo di decine e decine di coppie, o addirittura tris, di gemelli – di ogni età, ma soprattutto giovani – provenienti non solo da diverse Regioni d’Italia, ma anche dall’estero, come ben testimoniato dalla famiglia belga in vacanza nelle Marche, che, entusiasta per l’iniziativa, ha già iscritto i propri figli al raduno. E loro non saranno certo gli unici stranieri della tre giorni a San Faustino. Il sindaco Filippo Saltamartini, lieto di accogliere la manifestazione, ha esortato gli organizzatori a sposare questa scelta anche in futuro, per legare così l’immagine di Cingoli – Balcone delle Marche – a quella del Raduno nazionale gemelli.Il compito di illustrare il programma è spettato a Pietro e Paolo Pavoni. “Si parte venerdì 15 luglio, alle 10:40, con le iniziative, per grandi e piccoli, del mini club; alle 11.30, gioco dell’aperitivo; alle 12, Acquasplash; alle 15.30, gioco del caffè; alle 16, tornei di animazione e a seguire balli di gruppo in piscina; alle 20, cena di benvenuto con tutti i gemelli e i loro accompagnatori; alle 21, show al disco-pub con karaoke, barzellette, balli e scherzi. Il giorno successivo il ritrovo è stato fissato per le 9 nella “Città dei Gemelli” per la formalizzazione delle iscrizioni, come sempre gratuite. Interviste, foto e riprese tv da parte dei giornalisti; musica di sottofondo e intrattenimento radiofonico. Poi, tanti giochi fino all’ora di pranzo. Alle 15.30, staffetta con i gemelli in piscina; alle 16, torneo di beach volley; alle 17.30, preparativi per lo spettacolo serale; alle 20, cena e a seguire la kermesse dei gemelli con sfilate ed esibizioni nello splendido anfiteatro del villaggio Verde Azzurro. La serata si concluderà con l’elezione di misses  e misters Raduno 2016. Infine, la giornata conclusiva di domenica 17 luglio si aprirà alle 9 con il ritrovo alla “Città dei Gemelli”; poi, giochi di gruppo, Acquasplash, tornei e balli in piscina fino a sera. Chiuderà l’evento la tradizionale cena di saluto, in programma alle 20, fra tutti i gemelli e gli accompagnatori presenti”.Per informazioni: Pietro e Paolo Pavoni, telefono 340.4078281.

12/07/2016 08:56
"Emmanuel vittima delle tensioni sociali volute dalla politica": l'affondo del "negro" Paolo Diop

"Emmanuel vittima delle tensioni sociali volute dalla politica": l'affondo del "negro" Paolo Diop

"È stata la sinistra con questo sporco razzismo al contrario, a soffiare sulla fiamma dell'odio e dell'intolleranza. Sono loro ad aver seminato il seme del razzismo dove prima non c'era": parole e musica di Paolo Diop, il 29enne senegalese da tempo residente a Macerata, iscritto a Casapound, dopo i fatti di Fermo.  Paolo il "negro", perchè non vuole essere chiamato "di colore" ci è andato giù pesante, contro ogni schema del politicamente corretto.Un post, il suo, che ha scatenato più di una polemica, e, oltre ad attirargli addosso insulti e minacce di ogni tipo (provenienti, come confermano gli screenshot che pubblica sul suo profilo Facebook soprattutto da connazionali e da stranieri che si sentono traditi dal suo comportamento), lo ha portato alla ribalta nazionale. E oggi è uscita una sua lunga intervista sulle pagine de Il Giornale. E le sue dichiarazioni sono come vento che soffia su un fuoco ancora acceso."Con le politiche migratorie che portano gli italiani ad essere in seconda posizione nelle politiche sociali dello Stato, la sinistra non fa che alimentare le tensioni sociali che sfociano in questi fatti. Gli italiani sono stanchi di essere vittime a casa loro" dice Paolo Diop, aggiungendo che Emmanuel non è vittima del razzismo ma della sinistra e dei buonisti: "Sono loro ad averlo "ucciso", tra virgolette, con questa politica migratoria che alimenta la guerra tra poveri. Che alimenta l'odio. È la sinistra italiana ad aver creato il razzismo. Quello italiano è un popolo che viene condotto al razzismo. È esausto e non ce la fa più".Sulla proposta di offrire la cittadinanza alla vedova di Emmanuel, Diop dice che "Se è davvero fuggita da Boko Haram, allora è giusto. Ma se è solo per pietà e pena, per quello che è successo, allora no. Sarebbe una discriminazione verso gli altri richiedenti asilo. Non dobbiamo cedere ai pietismi: qui bisogna solo punire chi ha commesso il reato, non bisogna dar premi alla moglie". E, infine, nello specifico sui fatti di Fermo dice: "Se Mancini ha pronunciato quelle parole, sono da condannare. Ma prima di esprimere un giudizio bisogna sapere esattamente come sono andate le cose. Bisogna capire se il nigeriano ha aggredito per primo oppure no. Comunque, se io cammino per strada e ricevo un insulto razziale, volto le spalle e continuo per la mia strada. Non ho bisogno di mettermi a dare calci e pugni".E non torna certo indietro. Anzi. Proprio stasera ha scritto ancora un post: "Dopo la mia intervista la Kyenge ha commentato così: "È solo un bianco abbronzato"! Daltonica!".La polemica è servita.

11/07/2016 19:34
La Cisl sui distretti turistici: "Macerata dimenticata o si è fatta dimenticare?"

La Cisl sui distretti turistici: "Macerata dimenticata o si è fatta dimenticare?"

Da Silvia Spinaci, responsabile Cisl Macerata, riceviamoDopo l’ok del Ministro Franceschini è ufficiale: l’intera provincia di Macerata, ad eccezione di pochi comuni, è fuori da qualsiasi distretto turistico. Un’esclusione pesante perché compromette la possibilità del territorio di sviluppare il sistema turistico attraverso l’accesso a investimenti, incentivi, filiere di credito, agevolazioni fiscali e progetti pilota.Si tratta di un’evidente assurdità, ma anche di una chiara sproporzione: i sette distretti turistici individuati dalla Regione Marche e presentati all’approvazione ministeriale coprono in maniera adeguata le altre quattro province marchigiane, mentre lasciano quasi del tutto scoperta l’area maceratese. La provincia di Ascoli è coperta da tre distretti (il preesistente distretto Piceno e i neonati Marche Picene e Marche Sud), Fermo può anch’essa giovarsi di due distretti (quello istituito per le città di Fermo e Porto San Giorgio e l’aggregato Marche Picene che include diversi comuni del fermano), Ancona vanta il distretto dell’Appennino Umbro-Marchigiano per il fabrianese e quello della Riviera del Conero, infine nel pesarese un nuovo distretto è stato individuato attorno al capoluogo.  Nella nostra Provincia si salvano solo Recanati, Porto Recanati e Potenza Picena inseriti nel distretto del Conero e Monte San Martino associato a Marche Picene.Ma è la Regione che si è dimenticata di tener conto dell’indiscutibile potenziale turistico del territorio maceratese o è il nostro territorio che non è stato in grado di farlo valere?Leggendo la delibera della Giunta Regionale di individuazione dei distretti, la domanda è d’obbligo.La norma che disciplina l’istituzione e la delimitazione dei distretti prevede, infatti, che esse siano effettuate dalla Regione entro il 30 giugno 2016 d’intesa con il Ministero dei Beni Culturali e dei Comuni interessati, su richiesta delle imprese del settore turistico operanti nel territorio. A tal fine i territori interessati dovevano costituirsi in associazioni e richiedere alla Regione l’indizione di una Conferenza dei Servizi.Dai documenti istruttori si evince che nessuna associazione del territorio maceratese abbia chiesto alla Regione Marche l’indizione della Conferenza dei Servizi per avanzare la propria candidatura. Davvero un “peccato” visto che gli altri territori sembrano aver avuto gioco facile, visto che tutte le associazioni territoriali che hanno presentato richiesta hanno ottenuto il riconoscimento del relativo distretto.La Cisl verificherà a livello regionale le motivazioni dell’esclusione, anche chiedendo un incontro all’Assessore al Turismo Pieroni, ma al contempo riteniamo necessario che  i soggetti del nostro territorio, a partire dai Sindaci dei Comuni più grandi e a più forte vocazione turistica e dal sistema locale delle imprese turistiche, valutino se davvero hanno giocato bene le proprie carte.Davvero, come sembra dagli atti, non è stata costituita un’associazione territoriale maceratese per avanzare la candidatura a distretto turistico? Se così fosse, oltre alla disattenzione della Regione dovremmo lamentare soprattutto l’incapacità di Macerata di fare rete, riunirsi attorno a una regia e a un progetto condiviso e creare le sinergie necessarie per essere competitiva su un piano regionale e attrarre investimenti e fondi necessari per lo sviluppo del territorio.

11/07/2016 11:16
Imprenditore di 38 anni si toglie la vita impiccandosi in casa

Imprenditore di 38 anni si toglie la vita impiccandosi in casa

Ancora una tragedia, ancora un imprenditore che si toglie la vita.A Porto Sant'Elpidio, Roberto Moretti, 38 anni, si è ucciso impiccandosi in un'abitazione in via Trentino. Era il titolare con la famiglia di una storica azienda di accessori per calzature. Per lui, malgrado i soccorsi tempestivi, non c'e' stato niente da fare. Lascia una figlia di quattro anni avuta dalla sua compagna. Moretti per qualche tempo aveva lavorato presso una pizzeria, ma poi aveva deciso di rientrare nell'azienda di famiglia. Un ragazzo d'oro, generoso e gentile come lo definiscono tutti gli amici. Ancora da chiarire i motivi che hanno portato il 38enne a prendere la tragica decisione, ma non si esclude che la crisi economica possa aver avuto un peso determinante.

11/07/2016 09:57
Igiene Ambientale: sindacati, revocato lo sciopero.

Igiene Ambientale: sindacati, revocato lo sciopero.

Fp Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti e Fiadel, hanno revocato lo sciopero previsto per il 13 e 14 luglio. Ieri 10 luglio 2016,  a Roma, è stata siglata  l'intesa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei lavoratori delle aziende pubbliche dell'igiene ambientale aderenti a Utilitalia. Resta invece confermata l'astensione dal lavoro nelle stesse date per i lavoratori delle aziende private aderenti a Fise-Assoambiente.Il contratto, che decorre dal 1 luglio 2016 e scade il 30 giugno 2019, riguarda circa 50 mila lavoratori addetti al settore e attendeva di essere rinnovato da 30 mesi. "Siamo molto soddisfatti del risultato - dichiarano le organizzazioni sindacali nazionali - che è stato ottenuto anche grazie alla massiccia adesione dei lavoratori ai due scioperi nazionali del 30 maggio e 15 giugno scorsi, nonché grazie al contributo offerto dall'Anci. Questa intesa contribuisce al rilancio del settore, migliorando la qualità dei servizi ai cittadini"."L'intesa - spiegano Fp, Fit, Uilt e Fiadel - prevede un aumento a regime di 120 euro e un'una tantum per la vacanza contrattuale di 200 euro in due parti. Inoltre nei 120 euro sono inclusi contribuiti per il welfare contrattuale a totale carico dell'azienda e distribuiti come indennità integrativa, la previdenza complementare generalizzata, l'assistenza sanitaria integrativa, il fondo di solidarietà bilaterale e il fondo salute e sicurezza".Tra le altre cose l'intesa rafforza la clausola sociale a tutela dei lavoratori nei cambi di appalto e nei casi di licenziamento individuale. "Il prossimo passo - precisano i sindacati - è sottoporre l'intesa a consultazione certificata dei lavoratori, come previsto dal testo unico sulla rappresentanza 10 gennaio 2014. A questo punto auspichiamo - concludono le organizzazioni sindacali - che anche Fise-Assoambiente ascolti le richieste dei lavoratori e torni al tavolo di trattativa quanto prima, in modo da giungere a una rapida firma anche del Ccnl delle aziende private".

11/07/2016 09:35
Udienza di convalida, Mancini: "Ho responsabilità morale, non giuridica"

Udienza di convalida, Mancini: "Ho responsabilità morale, non giuridica"

E' terminata l'udienza di convalida per Amedeo Mancini, il 39enne fermato per omicidio preterintenzionale con l'aggravante dell'odio razziale per la morte del migrante nigeriano Emmanuel Chidi Nnamdi, che aveva reagito agli insulti razzisti rivolti alla sua compagna. Mancini, difeso dall'avvocato Francesco De Minicis, è stato fatto uscire da un ingresso secondario del Tribunale di Fermo e riaccompagnato, a bordo di un cellulare della Polizia penitenziaria, nel carcere di Marino del Tronto. Il gip Marcello Caporale si è riservato qualche ora per decidere se scarcerare Mancini.Amedeo Mancini "riconosce di avere una responsabilità morale ma non giuridica" nella morte del migrante nigeriano Emmanuel Chidi Nnamdi, per questo "mette a disposizione tutto quello che ha, un terzo di casa colonica e un pezzettino di terra lasciatagli dal padre, a disposizione della vedova". Lo ha detto il difensore dell'ultrà, in stato di fermo per omicidio preterintenzionale con aggravante razzista, l'avvocato Francesco De Minicis, che non ha formalizzato la richiesta di arresti domiciliari, e si è rimesso alle valutazioni del giudice.Mancini ha confermato la sua versione dei fatti. Lo ha riferito il suo legale, avvocato Francesco De Minicis, parlando con i giornalisti che gli chiedevano i motivi della brevità dell'udienza di convalida, durata meno di due ore. Secondo De Minicis, Mancini ha ammesso di aver insultato la compagna di Emmanuel, Chinyere, chiamandola "scimmia africana", e di essersi difeso con un pugno quando il giovane nigeriano lo ha aggredito. "Ha anche ribadito di non avere nessuna intenzione di uccidere - ha concluso l'avvocato"  (Ansa)

11/07/2016 09:22
Vigili del Fuoco in sciopero per chiedere equità di trattamento

Vigili del Fuoco in sciopero per chiedere equità di trattamento

Quattro ore di sciopero, dalle 9 alle 13 di lunedì 11 luglio, nelle quali i Vigili del Fuoco di Macerata , in contemporanea con i loro colleghi di tutta Italia, invieranno al Governo il forte segnale del loro malessere, chiedendo provvedimenti legislativi di equiparazione del trattamento retributivo e pensionistico con quello degli altri Corpi dello Stato. L’iniziativa è del CONAPO, il sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco che da tempo ha sollevato il caso retribuzione e pensioni comparandole con gli appartenenti alle Forze di Polizia rispetto ai quali percepiscono “oltre 300 euro in meno al mese”.Due giorni dopo, mercoledì 13 Luglio, i Vigili del Fuoco hanno indetto una ulteriore protesta a Roma davanti alla sede del Ministero dell’ Economia, cui parteciperà anche una delegazione di pompieri maceratesi. La mobilitazione fa seguito alle numerose proteste che nei mesi scorsi il sindacato CONAPO ha organizzato a Roma presso le sedi nazionali del partito democratico e nuovo centro destra, dopo aver protestato al Ministero dell’ Interno, al Ministero della Pubblica Amministrazione e in tutte le province d’ Italia presso le prefetture. "Rischiamo la vita come e più degli appartenenti agli altri Corpi dello Stato e siamo impiegati nei servizi di pronto intervento dal giorno dell' assunzione sino al giorno della pensione, un servizio operativo che non ha eguali nello Stato, eppure ‐ spiega il segretario provinciale del CONAPO Michele Cicarilli ‐ siamo il Corpo meno retribuito, percepiamo oltre 300 euro mensili in meno e non abbiamo le tutele previdenziali degli altri corpi, nonostante diamo la vita per la sicurezza dei cittadini. Siamo veramente amareggiati dal disinteresse della politica verso i Vigili del Fuoco, eppure non chiediamo privilegi ma la sacrosanta parità di trattamento lavorativo. Chiediamo a Renzi e Alfano di dare ai Vigili del Fuoco la stessa dignità lavorativa degli altri servitori dello Stato ".I Vigili del Fuoco del CONAPO informano che durante l’azione di sciopero saranno garantiti tutti i servizi essenziali di soccorso pubblico alla popolazione,  preannunciano ulteriori azioni di protesta se il governo non metterà all’ ordine del giorno la questione Vigili del Fuoco, ivi compresa la cronica carenza di personale diffusa su tutto il territorio italiano ed in particolare per quanto concerne la Provincia di Macerata presso i Distaccamenti di Civtanova Marche per il quale è stata chiesta la riclassificazione dello stesso in SD4 (sede distaccata di categoria 4 ) con relativo stanziamento di unità operative e Camerino che si troverà in breve a dover far fronte alla nuova apertura del tratto di super strada che congiungerà il territorio maceratese con quello umbro fino a Foligno.

10/07/2016 17:30
Fermo blindata per il funerale di Emmanuel

Fermo blindata per il funerale di Emmanuel

"Era venuto per vivere in pace, ha trovato la morte. Che dal cielo ci liberi dalle cattiverie umane". E' la scritta sul manifesto funebre di Emmanuel Chidi Nnamdi, affisso all'ingresso della camera mortuaria, dove si trova la bara del giovane migrante in attesa di essere portata al duomo di Fermo per il funerale che si svolgerà alle 18, prevista la presenza del presidente della Camera Laura Boldrini, del ministro Maria Elena Boschi e del vicepresidente del Parlamento europeo David Sassoli.Il manifesto fa anche chiarezza su come va scritto il nome del 36enne, morto dopo una colluttazione con un ultrà di destra. "Lo ricordano con infinito amore - si legge ancora - la moglie Chinyere, gli amici del seminario, la Fondazione Caritas in veritate, le Piccole Sorelle Jesu Caritas, la comunità di Capodarco e quanti gli hanno voluto bene". Sulla bara di legno chiaro, oltre una foto sorridente di Emmanuel, una rosa bianca, una rosa rossa circondata di spighe ed un'orchidea, fiori portati dalle tante persone che sono venute a visitare la camera mortuaria."Black lives matter' è la scritta fatta con il gessetto sul luogo della colluttazione costata la vita a Emmanuel Chidi Namdi da qualcuno che collega così idealmente la morte del 36/enne migrante nigeriano colpito dall'ultrà di destra Amedeo Mancini all'hashtag di protesta per l'uccisione degli afroamericani da parte degli agenti di polizia. La scritta è comparsa stamattina sul luogo della colluttazione, diventato un piccolo memoriale a cielo aperto con mazzi di fiori, cartelli di solidarietà, piccoli oggetti. "Finché il colore della pelle sarà più importante del colore degli occhi ci sarà sempre guerra", recita un'altra scritta a gessetto. "Liberi di essere, liberi di vivere ora e ovunque", dice un'altra ancora. Ma c'è anche un cartello contro lo "strapotere della televisione" con una frase di Pasolini. (Ansa)

10/07/2016 13:58
Aumento tariffe idriche Aato 3, i sindacati confederali di Macerata all'attacco

Aumento tariffe idriche Aato 3, i sindacati confederali di Macerata all'attacco

Aumento della tariffa idrica del 3,5%, gli strali dei sindacati confederali di Macerata. Luci ed ombre, a seguito dell’ultima riunione dell’assemblea dei Sindaci dell’Aato 3, sintetizzati da una nota congiunta a firma di Daniel Taddei per la Cgil, Silvia Spinaci per la Cisl e Manuele Broglia per la Uil.Si parte dagli aspetti positivi come “la decisione di aumentare il fondo a favore delle famiglie in condizione di necessità e il piano quadriennale di investimenti pari a 55milioni di euro”. Ma le buone notizie, secondo gli esponenti sindacali, terminano qui. “L’assemblea dei Sindaci aderenti all’Aato 3 ha anche deliberato l’aumento del 3,5%, per l’anno in corso, delle tariffe del servizio”. Un incremento “che facciamo fatica ad accettare soprattutto perché su di esso pesa la perdurante situazione di grave frammentazione del settore, a sua volta frutto di un mancato intervento di aggregazione e razionalizzazione del sistema delle aziende idriche che come Cgil, Cisl e Uil invochiamo da tempo”. Per rafforzare la propria tesi, i rappresentanti della triplice sindacale ricordano quanto avvenuto nell’Aato 2 di Ancona “in cui da tempo la gestione del servizio idrico integrato è affidata a un soggetto unico”. Ed in virtù di ciò, quest’ultima “ha deliberato, sempre nei giorni scorsi, un piano di investimenti per il prossimo quadriennio pari a 65 milioni di euro ed un incremento della tariffa all’utenza del 1,5%, meno della metà dell’aumento maceratese”.Per ovviare a tutto ciò, “è sempre più urgente non accumulare ulteriori ritardi. L’Aato 3, in base alla normativa vigente, si era finalmente data un percorso che doveva portare entro il 30 giugno scorso all’unificazione delle tre società affidatarie - Unidra, Centro Marche Acque e S.I. Marche - e parallelamente prevedeva l’avvio di un progressivo piano di accorpamento dei rami idrici delle aziende che gestiscono il servizio con l’obiettivo esplicito di giungere alla società unica di gestione entro il 2017>. Ma la scadenza di fine giugno è passata e “ci sembra che il processo di aggregazione sia ancora fermo al palo.  Nel frattempo l’Ambito di Macerata – si conclude la nota di Cgil, Cisl e Uil - rischia il commissariamento per mancato rispetto della normativa nazionale. E in questo quadro, come se non bastasse, le tariffe sono aumentate”.

10/07/2016 08:35
Francesco De Gregori, l'Italia e il vino rosso

Francesco De Gregori, l'Italia e il vino rosso

Drinking with L.A.: un aperitivo con Alessandra Lumachelli  Serata bella bella, aria fresca mentre raggiungo la sede del concerto in bicicletta. Villa Bertelli è illuminata a giorno e gremita di persone, con un ampio spazio per la Press, dove mi accompagna una delle gentilissime ragazze addette alla reception. Francesco De Gregori ha registrato il tutto esaurito, ovviamente. Quando il sipario si apre, scrosciano gli applausi, sulla fiducia, in attesa di ascoltare pezzi di storia musicale italiana, e non solo (canta anche le traduzioni, poetiche!, di alcuni pezzi forti di Bob Dylan).."Generale", "La donna cannone", "Viva l'Italia", "Pezzi di vetro", "Alice", "Bellamore", "Quattro cani", "Diamante" (per Zucchero), ..impossibile nominarle tutte..ci si commuove, ci si entusiasma, ci si inchina a un grande della musica..e quando intona "Buonanotte fiorellino", allora tutti, ma proprio tutti (anche i VIP presenti nelle prime file), si alzano in piedi ad applaudire e cantare in coro..grande Francesco, grazie..una foto ricordo al suo bel pianoforte, e queste quattro righe in memoria del suo concerto l'estate passata, a Forte dei Marmi...

09/07/2016 14:24
Del Rio conferma: Renzi inaugurerà la Civitanova - Foligno

Del Rio conferma: Renzi inaugurerà la Civitanova - Foligno

Il ministro Graziano Del Rio ha confermato che il premier Matteo Renzi inaugurerà a fine mese i 110 km dell'ultimo tratto della superstrada 77 'Val di Chienti' che collega Civitanova Marche a Foligno, unendo le due regioni. ''Certamente sì, ne ho parlato ieri con Matteo, e la data è il 27 o il 28, comunque direi il 28'' ha detto Del Rio rispondendo a Treia, a margine del seminario di Symbola, ad una domanda dei giornalisti. (Ansa)

09/07/2016 14:08
Domani al Duomo di Fermo i funerali di Emmanuel

Domani al Duomo di Fermo i funerali di Emmanuel

Si terranno domenica alle 18 nel Duomo di Fermo i funerali di Emmanuel Chidi Namdi, il profugo nigeriano di 36 anni ucciso con un pugno da un ultrà di destra, Amedeo Mancini. Alle esequie, che saranno celebrate dall'arcivescovo di Fermo mons. Luigi Conti, con don Vinicio Albanesi, sarà presente la presidente della Camera Laura Boldrini, a testimoniare la vicinanza dell'Italia alla vedova di Emmanuel, Chinyery, e ai profughi ospiti del seminario vescovile. ''Sarò in Duomo con il Gonfalone del Comune'', fa sapere il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, ''perché questa è una tragedia che riguarda tutta la comunità''. Annunciata la presenza del presidente del Consiglio regionale delle Marche Antonio Mastrovincenzo, di altre autorità e di rappresentanti di movimenti e associazioni laiche e religiose.''Emmanuel è stato ucciso dalle botte. L'emorragia interna devastante che l'ha ammazzato non è stata provocata dalla caduta all'indietro ma dal pugno che ha ricevuto in faccia. Se chi difende l'assalitore dice parte della verità sull'autopsia, questa mezza verità diventa una bugia''. Lo afferma parlando con l'ANSA don Vinicio Albanesi, che intende costituirsi parte civile nel processo all'ultrà Amedeo Mancini. ''La verità - sottolinea - bisogna sempre dirla tutta''.''Voglio esserci, voglio dare a Emmanuel l'ultimo addio''. Chinyery, la compagna del profugo nigeriano ucciso, intende ''assolutamente'' essere presente domani pomeriggio nel Duomo di Fermo ai funerali del suo amore. L'ha ripetuto anche oggi alle suore della Jesus Caritas che si prendono cura di lei. ''E' molto provata, mangia pochissimo, e dorme solo grazie alle gocce - spiega suor Rita Pinpinicchi - ma desidera venire in Chiesa con tutti gli altri ragazzi ospiti del seminario''. Un centinaio di richiedenti asilo, fra cui numerosi nigeriani, che si preparano anche loro a salutare Emmanuel nell'ultimo viaggio. In città c'era qualche timore di possibili reazioni esasperate all'omicidio, ma, dice suor Rita, ''il gruppo dei nigeriani e tutti gli altri stanno affrontando con molta dignità una prova così grande. Vengono a portarci dei disegni da esporre in Chiesa: sono ricordi di Emmanuel, simboli del loro lutto condiviso''. (Ansa)

09/07/2016 13:15
Emmanuel ucciso da un solo pugno al viso

Emmanuel ucciso da un solo pugno al viso

Un solo pugno tra la mandibola e il labbro inferiore, forte ma non fortissimo tanto da lasciare la dentatura intatta, una pesante rima di frattura al cranio. Sono gli elementi emersi dall'autopsia Emmanuel Chibi Namdi, il nigeriano morto dopo essere stato colpito da Amedeo Mancini. L' esame autoptico, in cui sono stati prelevati tessuti a quanto appreso, ha rilevato che il corpo dell'uomo è quasi totalmente integro a parte un'abrasione al polso,un ematoma a un polpaccio, segni di unghiate.Un quadro compatibile con un ventagli di reati dalla legittima difesa all'omicidio preterintenzionaleSi è svolta presso l'obitorio dell'ospedale di Fermo l'autopsia sul corpo di Emmanuel Chidi Namdi, il profugo nigeriano pestato a morte a Fermo mentre difendeva la compagna da insulti razzisti. L'esame è stato condotto dal medico legale Alessia Romanelli e vi ha assistito il perito di parte Elena Mazzeo, nominata dal difensore di Amedeo Mancini, arrestato per omicidio preterintenzionale aggravato. Anche la parte offesa (la compagna di Emmanuel e la fondazione Caritas in veritate che si costituirà parte civile) hanno nominato un loro consulente. Ad abbreviare i tempi del lavoro del medico legale, c'è anche la consultazione degli scan di una tac total body, a cui Emmanuel era stato sottoposto dopo il ricovero in ospedale mentre era in coma.L'omicida "ha un grosso ematoma sul costato che gli provoca forti dolori e un'altra ferita ad un braccio che potrebbe essere un morso o una sprangata, oltre a varie lesioni più lievi in altre parti del corpo". Lo ha detto ai giornalisti l'avvocato Francesco De Minicis.Emmanuel con una maglietta viola seduto sul marciapiede e sorretto da alcuni amici, davanti la moglie Chinyery con un vestito bianco e nero e in primo piano il suo aggressore, Amedeo Mancini, con una canotta rosso scuro con una mano poggiata al braccio sinistro. Una foto, tratta dal fascicolo difensivo del 39/enne fermano sottoposto a fermo per omicidio preterintenzionale aggravato da motivi razziali, documenta i drammatici momenti subito dopo la colluttazione tra i due, che ha portato il giovane migrante nigeriano prima in coma all'ospedale, e poi alla morte. L'immagine della canotta non è chiara ma, secondo alcuni testimoni, riporta il simbolo di una band di estrema destra. "Ma il mio assistito - dice l'avvocato Francesco De Minicis - ha sempre sostenuto di non avere simpatie di destra e di non sapere che quella band avesse quella collocazione politica". (Ansa)

08/07/2016 21:42
Via libera allo svincolo di Muccia sulla Valdichienti

Via libera allo svincolo di Muccia sulla Valdichienti

Lo svincolo di Muccia si farà e non ci sarà alcun rinvio per l'inaugurazione della superstrada. Le rassicurazioni, tanto attese da tutti i comuni dell’entroterra maceratese, sono giunte al termine dell’incontro di quest’oggi – svoltosi proprio nell'area dello svincolo di Muccia - fra il presidente della provincia di Macerata Antonio Pettinari, il nuovo sindaco di Muccia Mario Baroni e la sua Giunta, l'Amministratore unico di Quadrilatero Spa Guido Perosino, accompagnato dai tecnici della società, il presidente dell'Unione Montana, nonché sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, i sindaci dei territori interessati: Sandro Luciani di Pievebovigliana, Giuliano Pazzaglini di Visso, Pietro Cecoli di Monte Cavallo e il vicesindaco di Ussita Massimo Valentini. Una vera e propria task force – alla quale era stata data adesione anche dagli altri primi cittadini dei comuni della zona che, però, sono stati impossibilitati a partecipare a causa del concomitante impegno con l'assemblea dell'A.T.O. 3 - messa in piedi dallo stesso Pettinari nel momento in cui si era iniziato a parlare di una modifica, sia pure parziale, rispetto al tracciato della Superstrada 77 Valdichienti. Il primo cittadino di Muccia, considerata l'importanza strategica dello svincolo in questione, ha confermato l'adesione al progetto originario proposto dalla Quadrilatero, ottenendo l'assicurazione che la soluzione adottata sarà provvisoria e che in seguito sarà realizzata l'opera definitiva di raccordo con la Pedemontana. “La richiesta di parziale modifica del tracciato avrebbe creato seri problemi per il completamento dello svincolo di Muccia”, ha affermato il presidente della provincia di Macerata Pettinari. “Si tratta di uno svincolo provvisorio, ma che è indispensabile per il territorio montano che da decenni aspetta questa infrastruttura. La sua mancata realizzazione sarebbe stata una mortificazione inaccettabile per un territorio svantaggiato che vuole cogliere le opportunità offerte da questa strada. Sono, quindi, soddisfatto del fatto che Quadrilatero abbia subito aderito alla mia richiesta di incontro. Insieme al dott. Perosino, al sindaco di Muccia Baroni e agli altri primi cittadini interessati, abbiamo rinnovato l'impegno soprattutto nei capisaldi che avevamo deciso nel mese di maggio, con l'assicurazione che lo svincolo sarà perfettamente agibile all'apertura della strada”.

08/07/2016 17:13
In corso a Fermo l'autopsia sul corpo di Emmanuel Chidi Namdi

In corso a Fermo l'autopsia sul corpo di Emmanuel Chidi Namdi

E' cominciata presso l'obitorio dell'ospedale di Fermo l'autopsia sul corpo di Emmanuel Chidi Namdi, il profugo nigeriano pestato a morte a Fermo mentre difendeva la compagna da insulti razzisti. L'esame è condotto dal medico legale Alessia Romanelli e vi assiste il perito di parte Elena Mazzeo, nominata dal difensore di Amedeo Mancini, arrestato per omicidio preterintenzionale aggravato. Anche la parte offesa (la compagna di Emmanuel e la fondazione Caritas in veritate che si costituirà parte civile) hanno nominato un loro consulente. Ad abbreviare i tempi del lavoro del medico legale, c'è anche la consultazione degli scan di una tac total body, a cui Emmanuel era stato sottoposto dopo il ricovero in ospedale mentre era in coma.L'omicida "ha un grosso ematoma sul costato che gli provoca forti dolori e un'altra ferita ad un braccio che potrebbe essere un morso o una sprangata, oltre a varie lesioni più lievi in altre parti del corpo". Lo ha detto ai giornalisti l'avvocato Francesco De Minicis.Amedeo Mancini, il 39enne di Fermo, sottoposto a fermo per omicidio preterintenzionale aggravato da finalità razzista per la morte di Emmanuel Chidi Namdi, ha detto di "non appartenere a nessun movimento politico, di non disprezzare altre razze e di non aver avuto la volontà di uccidere" durante l'interrogatorio "analitico" a cui è stato sottoposto da parte dei sostituti procuratori Mirko Monti e Francesca Perlini. Secondo il suo legale, Mancini è "molto dispiaciuto" e "si è pentito delle parole dette alla moglie di Emmanuel ("scimmia africana" ndr), quando pensava che i due coniugi stessero armeggiando vicino ad un'auto". Tre - nella ricostruzione del difensore - le fasi dell'episodio: la prima di insulti, la seconda di aggressione e la terza finale della reazione del suo assistito. Fatti che dovrebbero emergere nell'esame autoptico fissato domani alle 12 e 30."Chiedo che venga fatta giustizia, giustizia nel modo migliore per mio marito". E' l'accorata richiesta di Chinyery Emmanuel, la vedova di Emmanuel Chidi Namdi. Prostrata dal dolore e dallo choc e sotto sedativi, accetta di incontrare, anzi vuole parlare con i giornalisti, per raccontare la sua versione dei fatti e per invocare che sia fatta giustizia.ll presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,  addolorato dal gravissimo episodio di intolleranza razziale che è costato la vita al rifugiato nigeriano Chidi Nnamdi, ha chiesto al prefetto di Fermo di esprimere alla vedova, signora Chinyery, la sua piena solidarietà e di prestarle ogni necessaria forma di assistenza.E' stato fermato con l'accusa di omicidio preterintenzionale,  con l'aggravante della finalità razziale, Amedeo Mancini, l'ultrà della Fermana indagato per l'uccisione di Emmanuel Chidi Namdi, il richiedente asilo nigeriano pestato a morte il 5 luglio a Fermo, mentre difendeva la compagna dagli insulti razzisti di Mancini.L'ultrà aveva aggredito, prima verbalmente parlando di "scimmie africane", poi strattonandola, la compagna di Emmanuel, di 24 anni, nel centro di Fermo. Chinyery ''sta male, è sconvolta, completamente sotto choc e inconsolabile per la perdita di Emmanuel'', riferisce chi assiste la giovane nigeriana. La donna è stata trasferita dal seminario vescovile di Fermo, dove era ospite con lui, in un'altra struttura di accoglienza. ''E' seguita dai medici, e da alcune suore. Cerchiamo di farle coraggio, ma in Italia ormai è completamente sola, non ha parenti, nessuno''. A trovarla sono andati alcuni amici conosciuti nel seminario di Fermo."La commissione competente ha concesso alla compagna del migrante ucciso a Fermo lo status di rifugiata", ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano dopo il comitato per l'ordine e la sicurezza in Prefettura. Alfano ha ricordato che la donna aveva sostenuto l'esame per il riconoscimento dello status lo scorso maggio.Amedeo Mancini si chiara "distrutto dal dolore. Non voleva uccidere, e esprime la sua vicinanza a chi piange Emmanuel'', dice all'ANSA l'avv. Francesco De Minicis, difensore dell'uomo fermato.La ricostruzione: Emmanuel avrebbe reagito impadronendosi di un paletto staccabile della segnaletica stradale con cui avrebbe colpito il tifoso, un 35enne italiano già noto alle forze di polizia e sottoposto a Daspo, facendolo cadere a terra. Rialzatosi, quest'ultimo lo avrebbe raggiunto con un pugno al viso, facendolo stramazzare: nella caduta Emmanuel ha battuto la testa e sarebbe poi stato colpito ancora.Emmanuel e la sua compagna erano stati accolti dalla Fondazione Caritas in veritate, guidata da don Vinicio, lo scorso novembre. Erano in fuga dalla Nigeria, dove avevano perso tutti i loro familiari in uno degli attacchi alle chiese cristiane da parte di Boko Haram e per arrivare in Italia avevano superato altre violenze in Libia. Una traversata che era costata la vita al bimbo che lei portava in grembo, ma che li aveva portati a sperare di un futuro migliore.A gennaio don Vinicio li aveva uniti informalmente, per mancanza di documenti, in matrimonio nella chiesa di San Marco alle Paludi. Ed è stato proprio don Albanesi a chiamare in causa, per l'aggressione, "lo stesso giro delle bombe davanti alle chiese", o quanto meno lo stesso clima culturale: "credono - ha detto il sacerdote - di appartenere alla razza ariana". Don Vinicio ha cointestato anche la ricostruzione dei fatti, sulla scorta del racconto della moglie di Emmanuel, che ha riportato escoriazioni guaribili in 5 giorni, e annunciato che si costituirà parte civile, in quanto presidente della Fondazione Caritas in veritate, che ha accolto 124 profughi, di cui 19 nigeriani. Un episodio che non ha precedenti nella città, dove gli stranieri sono numerosi e ben integrati e dove i richiedenti asilo vengono chiamati a raccontare le loro storie nelle scuole e nei raduni scout. (Ansa)

08/07/2016 16:13
Morte di Emmanuel, ematomi e lesioni sul corpo di Mancini

Morte di Emmanuel, ematomi e lesioni sul corpo di Mancini

Amedeo Mancini, il 39enne fermato per l'omicidio preterintenzionale con l'aggravante razzista di Emmanuel Chibi Namdi, "ha un grosso ematoma sul costato che gli provoca forti dolori e un'altra ferita ad un braccio che potrebbe essere un morso o una sprangata, oltre a varie lesioni più lievi in altre parti del corpo". Lo ha detto ai giornalisti l'avvocato Francesco De Minicis, arrivato all'obitorio di Fermo per l'autopsia sulla salma del nigeriano. Le lesioni sul corpo di Mancini sono state oggetto di un accertamento irripetibile condotto nell'infermeria del carcere di Marino del Tronto dal medico legale Alessia Romanelli, che conduce l'autopsia sul corpo di Emmanuel. De Minicis ha detto di aver trovato il suo assistito "molto provato" anche perchè "a causa del dolore al costato non ha chiuso occhio tutta la notte". A Marino del Tronto l'omicida non è in isolamento e condivide la cella con altri detenuti. (Ansa)

08/07/2016 16:05
L'ultimo gesto d'amore di Sara: otto persone vivono grazie ai suoi organi

L'ultimo gesto d'amore di Sara: otto persone vivono grazie ai suoi organi

Il giorno dopo il funerale di Sara Menichelli la città di Fabriano stenta ancora a riprendersi. Si evidenzia, da più parti, l’estrema generosità della famiglia della 22enne - deceduta sabato scorso in un terribile incidente stradale avvenuto lungo la A14 – nel dare un senso ad una tragedia immane ed irrazionale dando il consenso all’espianto multi-organi, grazie al quale otto persone, tutte di fuori Regione, ne hanno beneficiato.Un gesto che non può essere sottaciuto, come è stato evidenziato dai tanti presenti alla veglia funebre che si è tenuta mercoledì scorso nella chiesa dei giovani di Fabriano, San Filippo. Ed evidenziato, inoltre, durante il funerale di ieri che, il vescovo della Diocesi Fabriano-Matelica, mons. Stefano Russo, ha officiato nel duomo cittadino di San Venanzio.Una cerimonia composta, con un sentimento di dolore tangibile, ma anche ricca di speranza nella Risurrezione. “Sara veglierà sulla sua famiglia e su tutti coloro che le hanno voluto bene”, uno dei passaggi dell’omelia di mons. Stefano Russo. “Abbiamo tutti acquistato un angelo splendente che non ci lascerà mai soli”, il ricordo commosso di alcuni amici della 22enne. “Il tuo sorriso non lo scorderemo mai”, il centro della lettera che la nonna di Sara le ha indirizzato. Parole di conforto per i genitori, Giancarlo e Rita, e per i due fratelli più piccoli della 22enne. Una cerimonia funebre animata dalla corale parrocchiale che ha eseguito canti dedicati alla risurrezione. “Questo è il nostro modo – hanno voluto sottolineare – per salutare Sara e stare vicino ai suoi familiari”.Prima che le esequie si concludessero, alcuni amici della 22enne hanno voluto ricordarla. “Non ti dimenticheremo mai – hanno confidato con commozione – veglia su di noi, con il tuo contagioso sorriso, che abbiamo bisogno di te”. Un lungo applauso ha, quindi, salutato l’uscita del feretro che è stato sepolto all’interno del cimitero di Santa Maria.

08/07/2016 15:03
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