Si terranno domenica alle 18 nel Duomo di Fermo i funerali di Emmanuel Chidi Namdi, il profugo nigeriano di 36 anni ucciso con un pugno da un ultrà di destra, Amedeo Mancini. Alle esequie, che saranno celebrate dall'arcivescovo di Fermo mons. Luigi Conti, con don Vinicio Albanesi, sarà presente la presidente della Camera Laura Boldrini, a testimoniare la vicinanza dell'Italia alla vedova di Emmanuel, Chinyery, e ai profughi ospiti del seminario vescovile. ''Sarò in Duomo con il Gonfalone del Comune'', fa sapere il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, ''perché questa è una tragedia che riguarda tutta la comunità''. Annunciata la presenza del presidente del Consiglio regionale delle Marche Antonio Mastrovincenzo, di altre autorità e di rappresentanti di movimenti e associazioni laiche e religiose.
''Emmanuel è stato ucciso dalle botte. L'emorragia interna devastante che l'ha ammazzato non è stata provocata dalla caduta all'indietro ma dal pugno che ha ricevuto in faccia. Se chi difende l'assalitore dice parte della verità sull'autopsia, questa mezza verità diventa una bugia''. Lo afferma parlando con l'ANSA don Vinicio Albanesi, che intende costituirsi parte civile nel processo all'ultrà Amedeo Mancini. ''La verità - sottolinea - bisogna sempre dirla tutta''.
''Voglio esserci, voglio dare a Emmanuel l'ultimo addio''. Chinyery, la compagna del profugo nigeriano ucciso, intende ''assolutamente'' essere presente domani pomeriggio nel Duomo di Fermo ai funerali del suo amore. L'ha ripetuto anche oggi alle suore della Jesus Caritas che si prendono cura di lei. ''E' molto provata, mangia pochissimo, e dorme solo grazie alle gocce - spiega suor Rita Pinpinicchi - ma desidera venire in Chiesa con tutti gli altri ragazzi ospiti del seminario''. Un centinaio di richiedenti asilo, fra cui numerosi nigeriani, che si preparano anche loro a salutare Emmanuel nell'ultimo viaggio. In città c'era qualche timore di possibili reazioni esasperate all'omicidio, ma, dice suor Rita, ''il gruppo dei nigeriani e tutti gli altri stanno affrontando con molta dignità una prova così grande. Vengono a portarci dei disegni da esporre in Chiesa: sono ricordi di Emmanuel, simboli del loro lutto condiviso''. (Ansa)
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