Come era prevedibile, la esternazioni del portavoce del comitato di terremotati "La terra trema, noi no" sulla politicizzazione della manifestazione di sabato a Montecitorio e la conseguente accusa agli organizzatori ha scatenato l'immediata reazione di chi si è sentito chiamato in causa.
Un certo malcontento, a dire il vero, serpeggiava già da qualche tempo in maniera forse più sotterranea, ma stavolta si è di fronte a una sorta di resa dei conti che, però, potrebbe anche avere la conseguenza di portare a un chiarimento definitivo.
A intervenire è Francesco Pastorella, fra gli organizzatori della manifestazione di sabato a Roma e fin dai primi giorni in prima linea per chiedere interventi urgenti al Governo e al Commissario Straordinario.
Questo il testo integrale delle dichiarazioni di Pastorella:
Anche se non mi fa piacere scendere a questi livelli, sono costretto a rispondere punto per punto visto che un giornale seguito come Picchio News ha pubblicato le accuse di chi da mesi mi diffama ....
PRESUNTO INTERESSE POLITICO: premettendo che essere accusato di essere politicizzato dal l’assessore al turismo Pieroni che stava cacciando i terremotati dagli hotel della costa per far spazio ai turisti è stato un onore perché significava che la protesta che stavamo portando avanti insieme a chi adesso mi diffama, aveva colto nel segno tanto da far innervosire l’assessore, lui sì politico .
A proposito di favori e benefici personali, mi risulta che la maggior parte dei terremotati siano stati cacciati da quelle strutture, ma il diffamatore è rimasto e nessuno ha osato spostarlo.
MANIFESTAZIONE DI APRILE E TAVOLI TRATTATIVE: Quando si parla del comitato La terra trema noi no, si dimentica che il sottoscritto ne è stato il fondatore insieme al diffamatore e che la crescita del comitato è stata generata anche grazie al lavoro che ho portato avanti in tutte le sedi, legali, comunicative, operative ed economiche. Sono stato io che, sin dalla prima manifestazione del 2 febbraio ho mandato le mail ai presidenti di camera e senato ed a tutti i capogruppo alla Camera; sempre io mi sono presentato a palazzo Chigi chiedendo di incontrare Gentiloni o Errani nel giorno della manifestazione (incontrammo Errani). Parlarne come una cosa di sua proprietà mi risulta quantomeno incomprensibile. La manifestazione dell'1 aprile è stata interamente organizzata da quelli che il terremoto e dal sottoscritto supportato dalla maggior parte degli aderenti all’allora anche mio comitato, la terra trema noi no, escluso il diffamatore che non ha voluto neanche organizzare i pullmann perché già in disaccordo con la linea strategica (a suo avviso troppo morbida) che avevamo tracciato (eppure bloccammo la Salaria, organizzammo 10 stalli in tutto il cratere e la contemporanea manifestazione a Roma ). Non credevo e non credo che insultare i sindaci, il prefetto di Macerata (evitiamo quelli ai politici sui quali magari concordo anche ), venire quasi alle mani con uno dei soci dell’hotel nel quale erano ospitati dei terremotati, fosse il comportamento giusto per uno dei leader dei comitati e neanche la strategia da seguire per ottenere risultati. Quindi per fare il punto, alla manifestazione dell'1 aprile “quelli che” insieme a “la terra trema” hanno partecipato alla manifestazione ed i coordinatori erano Servillo e Mileto per quelli che e Pastorella ed il diffamatore per la terra trema (basta andare a guardare le immagini e le interviste ). Grazie a questa manifestazione abbiamo ottenuto un incontro interistituzionale. Prima dell’incontro del 26 aprile tutti insieme abbiamo deciso di coinvolgere i vari comitati presenti nel cratere al fine di decidere una linea comune e chiedere il “mandato” a rappresentare tutti i comitati .Alla riunione era ovviamente presente il diffamatore che abbiamo fatto sedere al tavolo del coordinamento.Aggiungo che alla riunione del 26 aprile con il governo, la prot civile il commissario Errani ed i 4 presidenti delle regioni , il diffamatore era presente nella delegazione, ha preso la parola più volte e spesso, purtroppo, è stato ripreso per aver detto cose errate a supporto di accuse pretestuose, creando al coordinamento ovvii problemi di credibilità. Il perpetrarsi di atteggiamenti poco rappresentativi nei confronti di terremotati, istituzioni e dello stesso coordinamento dei comitati ha indotto quest’ultimo ad allontanare il diffamatore per evidenti incompatibilità strategiche . Ognuno ha il diritto di pensare ed agire come ritiene opportuno e nonostante i continui attacchi, gli insulti, ed i comportamenti poco amichevoli, non abbiamo mai risposto alle provocazioni nè commentato alcuna altrui decisione. A fronte di quanto sopra dichiarare che il coordinamento sia nato dal nulla non corrisponde ovviamente a verità
VERI TERREMOTATI: Premettendo che l’impegno che si mette a favore della causa non può essere giudicato da nessuno (ognuno pensi al suo ) e che non esistono, a mio avviso, terremotati di serie A o di serie B, sono costretto a mettere i puntini sulle i visto che si continua a diffamarmi pretestuosamente. A differenza di molti che diffamano, io sono proprietario di due case crollate (cat E); sarebbe interessante se verificaste o chiedeste a questi diffamatori che si professano terremotati doc, se siano proprietari di casa terremotata. Sarebbe curioso scoprire che dove vivono non è neanche casa loro! (Confido nelle vostre capacità investigative) .Aggiungo che, sebbene residente (con bollette di gas, luc,e telefono, wifi, etc, molto pesanti già da un paio di anni purtroppo) ho rifiutato il CAS e la SAE proprio perché mi ritengo un fortunato ed una casa dove andare ce l’ho.
STOP AI TAVOLI: Ricordando che grazie ai tavoli abbiamo scoperchiato moltissime “decisioni discutibili “ da parte delle regioni (una su tutte il finanziamento della pista ciclabile e la grotta sudatoria con i soldi provenienti dagli sms solidali - riunione 28 giugno - virgolettato Pastorella Spuri), abbiamo deciso di interromperli non appena è stato evidente che la zona franca urbana era una presa in giro e, per l’ennesima volta, le promesse non venivano mantenute . A questo si sono aggiunti i ritardi nella consegna delle SAE (che nelle Marche sono al 9,5%) , nella rimozione delle macerie, nel ripristino della viabilità, negli aiuti ai lavoratori artigiani e piccole imprese, al mancato ripristino dei nostri cimiteri che ci hanno indotto ad interrompere le trattative ed indire assemblee popolari in previsione della manifestazione del 21 ottobre.
MANIFESTAZIONE PASSERELLA PER POLITICI: Nel corso delle assemblee popolari (in quella di San Severino erano presenti 6 sindaci), è emersa la volontà di coinvolgere i sindaci che si sono schierati a fianco dei propri cittadini.Abbiamo mandato mail a TUTTI i sindaci del cratere senza alcuna distinzione di partito! La manifestazione era aperta a tutti a patto che non fosse esposto alcun simbolo partitico. A conferma di questo hanno partecipato l’estrema sinistra (con i bravissimi ragazzi delle BSA che sin dal primo giorno hanno supportato i terremotati ), la destra (con il Modavi che ha gestito campi nel Lazio e nelle Marche) , sindaci, consiglieri, ma soprattutto terrmotati e nessuno ha fatto politica! Hanno tutti parlato esclusivamente di ciò che hanno vissuto durante il terremoto e ciò che si potrebbe fare . Vi do una notizia: nel corso dell’assemblea tenutasi la scorsa settimana ad Amatrice, il sindaco Pirozzi aveva dato la sua disponibilità, ma a fronte della probabile candidatura alle regionali nel Lazio, è stato concordato che la sua presenza non sarebbe stata utile ai terremotati perché avrebbe spostato l’attenzione. Se fossimo stati politicizzati, quale migliore occasione? Detto questo, sostenere che di terremotati “veri” ieri ce ne siano stati solo 50, lo ritengo un’offesa non soltanto alla mia persona, ma a quella gente che sta soffrendo da più di un anno e che continua a fare sacrifici per venire alle manifestazioni e protestare contro chi ci ha ridotto in queste condizioni. Queste situazioni fanno gola ai politici che stanno malgestendo il terremoto. Mi hanno sempre insegnato che i panni sporchi bisogna lavarli in casa e da uomo, ho provato a parlare di persona con coloro i quali diffamano, solo che davanti a me non hanno esternato tutto questo astio, per poi, pubblicamente, essere molto più convinti ed arroganti .... Per chiudere: il nemico è chi ci governa e ci sta rendendo impossibile riappropriarci delle nostre terre , non il terremotato che non ci sta simpatico.
Andiamo avanti #insiemejelafamo
All'indomani della manifestazione dei terremotati a Montecitorio, scoppia la polemica fra i comitati che rappresentano le migliaia di persone colpite dal sisma.
Con un post al vetriolo comparso sulla pagina Facebook del comitato "La terra trema, noi no" (quasi 15mila iscritti), il portavoce Diego Camillozzi parla apertamente di una manifestazione strumentalizzata politicamente e afferma senza mezze misure che è stata organizzata da "un coordinamento sbucato dal nulla".
Per scrivere il suo sfogo, Camillozzi ha atteso il giorno dopo la manifestazione. Ma questo è il testo del post pubblicato da La terra trema, noi no.
".Ora basta. E' ora che la gente sappia.Ho aspettato il giorno dopo la manifestazione perchè mai avrei voluto dicessero che siamo stati noi a boicottarla.
LA TERRA TREMA NOI NO ha deciso di non partecipare alla manifestazione perché già da tempo sappiamo che dietro il fantomatico coordinamento dei comitati si nota interesse politico ora più che mai in previsione dell'avvicinarsi delle imminenti elezioni politiche. Il coordinatore per l'appunto fu accusato di essere politicizzato in prima sede dall'assessore regionale Pieroni ed in seconda addirittura da Errani.
Ecco come mai l'ottenimento dei tavoli di trattativa, delle assurdità ottenute con l'inganno, visto che erano i due gruppi principali, quelli che avevano organizzato le prime due manifestazione e cioe' "quelli che... il terremoto" ed appunto noi a dover essere accreditati, non questo coordinamento sbucato dal nulla se non dalla politica per soffocare le proteste di tutti quei pochi REALI comitati attivi. Chi provava ad alzare i toni di protesta, come nel mio caso, veniva allontanato, perché appunto servivano a placare gli animi e magari a mettersi in luce o a far ottenere i soliti aiuti a qualcuno che era lì solo per interesse personale.
Ora per l'assurdo vengo a conoscenza (mi riportano, essendo stato bannato da questi leoni da tastiera perdipiù estranei ai fatti) che stanno accusando noi di essere complici di politici. Il bello è che posso provare tutto, dalle minacce personali, dagli screenshot che ho postato nel loro gruppo che logicamente hanno cancellato, dove chiedevo chi, da chi e da quanti fossero rappresentati questi ipotetici comitati, dalle registrazioni al tavolo regionale e a quello nazionale a Roma, dove gli unici VERI terremotati al tavolo di trattativa eravamo solo 2 e dalla mail di risposta girataci dalla regione Marche nella quale questo coordinatore spiegava i motivi per i quali ci negava l'accredito alla riunione, cioè di essere irruenti e poco collaborativi verso le istituzioni.
Poi,dopo la vera manifestazione dalla quale loro hanno preso le distanze, abbiamo bloccato la Salaria per 5 ore. A questo punto stop dei tavoli che erano fino a quel punto riusciti nel loro intento: -fermare tutte le azioni di protesta e di rivolta-far ottenere risalto e magari favori personali ai facente parte..Quindi...? Quindi facciamo la protesta, ma la minestra riscaldata non piace a nessuno perché magari voi romani penserete che siamo montanari, ma mica stupidi. Ieri abbiamo assistito ad una sfilata di politici e di movimenti politici. Di veri terremotati ce ne saranno stati 50?
Poi mi spiegheranno come mai questa volta hanno voluto anche i sindaci, visto che il primo aprile mi toccò fare da paciere tra lui ed il Sindaco di Visso che avrebbe voluto partecipare. Ora chi vuole, si faccia la sua opinione".
Virginia Raffaele, nelle Marche per la sua tournée teatrale che l’ha portata a Pesaro e domenica a Civitanova, ha fatto visita alla Loriblu, dove è stata accolta dalla responsabile marketing e comunicazione Fabiola Belleggia.
“Dopo tanti chilometri fatti insieme, finalmente sono qui a casa Loriblu” ha detto Virginia all’arrivo.
Infatti da tempo le scarpe Loriblu sono ai piedi di Virginia Raffaele nei suoi impegni artistici e televisivi, da Sanremo a Casa Mika, da Facciamo che io ero a Amici.
Simpaticissima e gentile, Virginia Raffaele ha scattato anche delle foto insieme ai clienti che erano al factory store e l’hanno riconosciuta.
In arrivo i primi fiocchi di neve in quota sulle Marche, ma si tratterà di un peggioramento solo momentaneo. Queste sono le previsioni di Francesco Cangiotti del portale www.geometeo.it (qui), secondo il quale "questa lunga fase anticiclonica che ha caratterizzato gran parte del mese di ottobre vedrà tra domenica e lunedì un temporaneo break".
Nello specifico Cangiotti sottolinea come "A partire da domenica i primi effetti del fronte freddo in arrivo si manifesteranno dalle prime ore del pomeriggio, quando ad un generale aumento delle nubi saranno associati possibili brevi rovesci in particolare sui settori centro-meridionali della regione, in un contesto caratterizzato da un rinforzo dei venti pre-frontali da sud-ovest sulle aree interne.
Il vero e proprio fronte perturbato accompagnato da un’attiva ventilazione nord-orientale, impatterà sulle Marche nelle prime ore di lunedì 23 determinando un deciso peggioramento su tutta la regione. Piogge anche sotto forma di rovescio si muoveranno velocemente dalle aree costiere verso i settori appenninici dove complice un modesto effetto stau, le precipitazioni potranno a tratti risultare moderate.
Il tutto sarà accompagnato da un sensibile abbassamento delle temperature che stando alle ultime emissioni modellistiche vedranno valori a 1400 metri di +1° con zero termico sui 1500 metri; tali valori potranno quindi favorire anche nevicate sui nostri rilievi ed in particolare sui Sibillini con accumulo anche di qualche centimetro a partire dai 1400-1500 metri di quota.
Si tratterà comunque di un peggioramento abbastanza veloce, infatti già dalla serata di lunedì e ancor più nei giorni successivi la saccatura si sposterà verso la Grecia sotto la nuova spinta da ovest dell’alta pressione che riporterà condizioni di tempo stabile e temperature in nuovo aumento nella seconda parte della prossima settimana".
(Mappa a cura di meteo.sm)
Il VAR è stata una delle rivoluzioni tecnologiche più significative avvenute nel calcio. Dopo l’introduzione della Goal Line Technology, e dopo il fallito esperimento dei giudici di porta, adesso l’arbitro può contare sull’occhio lungo del Video Assistant Referee. E l’impatto che il VAR sta avendo sulle partite di Serie A è stato a dir poco decisivo: per una questione “tecnica” ovviamente, ma anche per una questione meramente psicologica. Se da un lato c’è chi è entusiasta della nuova tecnologia, dall’altro c’è chi si lamenta. Questo è avvenuto soprattutto da parte della società Juventus e dei suoi tesserati: il portiere Gianluigi Buffon era stato il primo a lanciare il sassolino, a inizio stagione. La questione è andata poi incattivendosi. Il culmine è stato al termine di Atalanta-Juventus, con le dichiarazioni al pepe del DS Paratici. Ma una cosa è certa: pur essendoci la tecnologia di mezzo, a sbagliare è come sempre l’essere umano.
Juventus: è scontro aperto con il VAR
L’episodio di Atalanta-Juventus, che ha visto protagonista di fronte alle telecamere il direttore sportivo bianconero Paratici, è stato solo l’ultima goccia. La querelle VAR-Juve era infatti cominciata già alla prima giornata di campionato: ovvero con il primo rigore assegnato dalla VAR (proprio contro i bianconeri). Al termine della partita il portiere Gianluigi Buffon non aveva lesinato qualche critica poco velata alla nuova tecnologia. Proprio lui che, un paio di anni fa, l’aveva richiesta a gran voce. Poi la questione è proseguita lungo questa falsa riga: il VAR e la Juventus non si piacciono, questo è poco ma sicuro. Il culmine è arrivato con le dichiarazioni di Paratici, dopo il gol annullato alla Juventus per una gomitata all’atalantino Gomez. Ma il VAR non ha mancato di collezionare anche errori clamorosi, ai danni dell’una e dell’altra. “Così è un altro sport”: Paratici ha detto la sua, prendendosi una squalifica e una multa di 20.000 euro. Come continuerà la storia? Potremo scoprirlo guardando la Juve, che sarà trasmessa in diretta su Mediaset Premium. Infatti polemiche e scontri su episodi dubbi sono sempre dietro l’angolo ad ogni partita!
VAR: giocatori e arbitri più tranquilli
Di simulazioni, di scorrettezze e di errori arbitrali continueremo a vederne: una cosa del tutto normale. Ma il VAR ha nettamente abbassato il numero delle sviste e delle scorrettezze effettuate dai calciatori. Tutti (o quasi) si sentono più tranquilli con la presenza del Video Assistant Referee: le proteste quasi non si sono viste, così come le classiche scorrettezze a palla lontana. L’occhio del “Grande Fratello” vigila in campo, e in tanti l’hanno capito. Gli arbitri in primis sono più rilassati: quando c’è un dubbio, invece di finire sulla graticola, preferiscono ricorrere al famoso schermo a bordo campo. I giocatori, dal canto loro, protestano di meno e soprattutto simulano di meno: il VAR, anche in tal senso, ha avuto un effetto positivo sul calcio italiano. Calano persino le scorrettezze fatte a palla lontana, perché la paura di venir pizzicati – oggi – è molto più forte di ieri: e ne guadagnano lo spettacolo e il fair play in campo. I miglioramenti sono dunque evidenti, anche se il VAR dovrà essere affinato e velocizzato.
Una scossa di terremoto è stata avvertita distintamente alle ore 18.16.
L'evento, di magnitudo 3.4 e profondità di 10 chilometri secondo i rilevamenti Ingv , ha fatto registrare l'epicentro nella zona tra Norcia e Castelsantangelo sul Nera.
Inutile dire che questo nuovo evento, a un anno quasi esatto dalle tremende scosse dell'ottobre del 2016, non ha fatto altro che alimentare ulteriormente paure e angosce in una popolazione provata a dismisura da un dramma che sembra senza fine.
Inoltre, soltanto questa mattina c'era stata un'altra scossa di magnitudo 2.8 con epicentro a Fiordimonte, per via della quale sono state evacuate le scuole di Camerino, mentre ieri mattina una scossa di magnitudo 3.2 era stata registrata sempre nella zona di Castelsantangelo.
INSERZIONE cod. Conf 84
Confindustria Macerata ricerca per azienda settore metalmeccanico un PERITO MECCANICO / INGEGNERE MECCANICO (cod. annuncio Conf 84). Gradita esperienza nella progettazione 3D e nella realizzazione di rendering.
Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alle disposizioni del D.Lgs 196/2003, via e-mail a: srp@confindustriamacerata.it, specificando il codice dell’ annuncio
Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
INSERZIONE cod. Conf 85
Confindustria Macerata ricerca per azienda settore metalmeccanico un OPERAIO (cod. annuncio Conf 85) con esperienza di saldatore, e di carpenteria pesante e medio-leggera. Gradita esperienza nella lettura dei disegni tecnici.
Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alle disposizioni del D.Lgs 196/2003, via e-mail a: srp@confindustriamacerata.it, specificando il codice dell’ annuncio
Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
INSERZIONE cod. Conf 86
Confindustria Macerata ricerca per azienda settore metalmeccanico un CAPO REPARTO (cod. annuncio Conf 86) con esperienza nel settore che sia in grado di leggere disegni tecnici ed organizzare il lavoro nel reparto produzione.
Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alle disposizioni del D.Lgs 196/2003, via e-mail a: srp@confindustriamacerata.it, specificando il codice dell’ annuncio
Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
INSERZIONE cod. Conf 87
Confindustria Macerata ricerca per azienda settore metalmeccanico un CAPO CANTIERE (cod. annuncio Conf 87) con esperienza. La risorsa si occuperà dell’ organizzazione dei cantieri esterni.
Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alle disposizioni del D.Lgs 196/2003, via e-mail a: srp@confindustriamacerata.it, specificando il codice dell’ annuncio
Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
INSERZIONE cod. Conf 88
Confindustria Macerata ricerca per azienda settore informatica e servizi un INGEGNERE (cod. annuncio Conf 88), anche neo laureato. La risorsa si occuperà di consulenza ai clienti per l’ utiizzo dei software. Titolo preferenziale laurea in Ingegneria Informatica. Si richiede buona conoscenza della lingua inglese (parlata e scritta), della logistica, degli acquisti, della gestione del magazzino, capacità a lavorare in team, buone capacità relazionali, disponibilità a trasferte.
Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alle disposizioni del D.Lgs 196/2003, via e-mail a: srp@confindustriamacerata.it, specificando il codice dell’ annuncio
Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
INSERZIONE cod. Conf 91
Confindustria Macerata ricerca per azienda del settore calzaturiero due ADDETTE/I ALLA MANOVIA (cod. annuncio Conf 91)
Inviare cv Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alle disposizioni del D.Lgs 196/2003, via e-mail a: srp@confindustriamacerata.it specificando il codice dell’ annuncio
Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
Lunedì 23 ottobre alle ore 12 - dopo la conferenza stampa ufficiale di presentazione del progetto - verranno consegnati i primi nuovi kit per l'iniziativa "Fatti gli avanzi tuoi… Tieni il resto" promossa dalla Cosmari e dalla Camera di Commercio di Macerata in stretta sinergia con CIAL e Novamont, con il patrocinio e la collaborazione di Symbola e Legambiente Marche. Le nuove vaschette daranno la possibilità ai clienti di ristoranti, pizzerie, osterie e locali in genere di portare a casa il cibo non consumato, riducendo di fatto lo spreco alimentare.
L'obiettivo è la diffusione di una nuova cultura sul valore del cibo anche attraverso azioni come queste mirate al cambiamento dello stile di vita e a scoraggiare lo spreco alimentare con la distribuzione delle cosiddette “Doggy o family bag”.
Questa iniziativa incontra pienamente la finalità del progetto Wellfood Action, avviato dalla Camera di Commercio di Macerata nell’ambito dei finanziamenti Europei IPA-CBC Adriatico, volto a promuovere lo sviluppo del turismo sostenibile e il miglioramento delle performance delle PMI del settore agro-alimentare.
Alla conferenza stampa interverranno l’Assessore all’Ambiente della Regione Marche Angelo Sciapichetti, il Presidente della Provincia di Macerata e dell’ARA n. 3 Macerata Antonio Pettinari, il Segretario Generale di Symbola Fabio Renzi, il componente della Giunta della Camera di Commercio di Macerata Silvano Gattari, il Presidente del Cosmari srl Marco Graziano Ciurlanti, il responsabile Comunicazione di Business e Progetti Speciali Novamont Andrea Di Stefano, il Responsabile Relazioni Territoriali di CiAl Stefano Stellini, il Direttore generale di Cosmari Giuseppe Giampaoli e Francesca Pulcini Presidente di Legambiente Marche.
Dopo la conferenza stampa che si terrà al Cosmari, i rappresentati degli enti promotori il progetto e i giornalisti si trasferiranno a Montecavallo al Ristorante “Il Nido dell’Aquila” dove verrà effettuata la prima simbolica consegna del kit di vaschette e del materiale informativo. A presenziare la cerimonia saranno il Sindaco Pietro Cecoli e il titolare dell’attività Renzo Budassi che, dopo un lungo e forzato periodo di chiusura dovuto al sisma, ha recentemente riaperto il ristorante in una struttura di legno.
Successivamente si terrà una consegna simbolica a Villa Buonaccorsi a Potenza Picena con tutti i rappresentati dell’Associazione potentina dei ristoratori e albergatori ARA che per primi hanno aderito al progetto.
"Sulla zona franca urbana abbiamo deciso di intervenire il giorno dopo il 6 novembre, quando si saranno chiuse la prime domande, perché abbiamo la necessità di vedere realmente come ha impattato il primo testo legislativo". Si è pronunciata così il Commissario alla Ricostruzione Paola De Micheli a proposito di un'iniziativa della Cna Marche.
"L'obiettivo - ha aggiunto - è di avere tutti i dati di chi è dentro e di chi invece è rimasto fuori per poter puntualizzare quella norma in modo da andare a sostenere con quelle risorse chi realmente ha avuto problemi, soprattutto nel caso del secondo cratere, quello del 30 ottobre".
De Micheli crede nell'efficienza della burocrazia per la buona riuscita della ricostruzione. "Bisogna che ci sia equilibrio tra la trasparenza, che è assolutamente necessaria perché questi soldi sono di tutti gli italiani - ha sottolineato - e una maggiore velocità nella ricostruzione dei muri ma anche velocità del ripristino del tessuto produttivo necessario a far rivivere questi borghi, immaginando già da ora un nuovo modello di sviluppo, che deve essere deciso dai territori".
Si punta "alla velocizzazione delle opere pubbliche grazie ad un grosso lavoro con Anac per tenere insieme trasparenza ed efficienza". Nessuna modifica in arrivo invece per il Cas, a parte forse "alcune scadenze, ma per chi ha casa inagibile non c'è nessun collegamento tra la fine dello stato di emergenza e l'erogazione del contributo". (Ansa)
"Il sistema produttivo del cratere sismico marchigiano in un anno, tra agosto 2016 e quello del 2017, ha visto la scomparsa di 483 imprese e di 2 mila posti di lavoro. Il fatturato delle aziende che hanno resistito è diminuito del 5% mentre nella regione è aumentato del 2,3 per cento". E' il quadro delineato dal presidente della Cna Marche Gino Sabatini durante l'assemblea regionale a cui hanno partecipato il commissario alla ricostruzione Paola de Micheli e il presidente della Regione Luca Ceriscioli: è stato presentato un documento con le proposte dell'associazione artigiana, che chiede di ripartire dall'economia del territorio, valorizzando l'agroalimentare di qualità, il turismo e la cultura.
Servono progetti che coinvolgano il tessuto sociale ed economico delle realtà locali in percorsi turistici capaci di promuovere l'enogastronomia, i prodotti dell'artigianato artistico e tipico con le offerte culturali e paesaggistiche. E, ovviamente le imprese edili saranno impegnate nella ricostruzione. (Ansa)
INSERZIONE cod. Conf 73
Confindustria Macerata ricerca un AMMINISTRATIVO/A (cod. annuncio Conf 73) per azienda settore materie plastiche. Si richiede buon utilizzo del pc e del pacchetto Office, buona conoscenza della lingua spagnola, possesso di laurea in materie economiche, capacità gestionali, esperienza pregressa nel ruolo. Sede di lavoro: Spagna – zona Alicante.
Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alle disposizioni del D.Lgs196/2003, via e-mail a: srp@confindustriamacerata.it, specificando il codice dell’ annuncio
Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
Parere favorevole a larga maggioranza, da parte della commissione Sanità, presieduta da Fabrizio Volpini (Pd), al Piano regionale integrato 2017-2018 per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio da gioco d'azzardo patologico (Gap).
Il Programma di interventi (relatori i consiglieri Luca Marconi, Udc, per la maggioranza, ed Elena Leonardi, Fd'I, per l'opposizione) si inserisce nella più ampia programmazione regionale per la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle persone con problemi di dipendenze patologiche. A disposizione, nel complesso, risorse per oltre 3,92 milioni, di cui un terzo a carico del bilancio regionale.
Il Piano prevede investimenti, oltre che nella prevenzione e contrasto del Gap, anche per la cura e le riabilitazione di chi soffre di dipendenza patologica. Le risorse verranno anche impiegate nella formazione degli operatori, per il monitoraggio, lo studio del fenomeno e la valutazione delle attività realizzate. Specifica attenzione viene dedicata ad azioni come l'assistenza legale ed economica e la lotta all'usura nei confronti delle persone che hanno contratto debiti a causa della dipendenza dal gioco.
“Un provvedimento importante - sottolinea Volpini - sul quale la commissione ha lavorato in maniera attenta, dimostrando ancora una volta che quando vengono affrontati temi delicati l'impegno è sempre quello di trovare, come è avvenuto in questo caso, soluzioni il più possibile condivise”. E ancora: “Siamo particolarmente soddisfatti perché il programma di interventi, che si focalizza specificatamente sulla prevenzione, la cura e la riabilitazione, può contare su un sostanzioso pacchetto di finanziamenti grazie anche al fatto che l'Esecutivo regionale ha scelto di mantenere tutti i fondi inizialmente stanziati, ai quali si sono aggiunte risorse nazionali”.
Positivo anche il giudizio della vicepresidente della commissione, Elena Leonardi: “L'attenzione per il contrasto alle ludopatie è sempre molto alta - evidenzia - e ha caratterizzato i lavori di questa commissione dall'approvazione della legge sul gioco d'azzardo patologico, nel febbraio scorso, alla sua concretizzazione attraverso le linee d'intervento che serviranno per fronteggiare quella che è oggettivamente una problematica rilevante, con forti ripercussioni non solo nei confronti dei soggetti affetti da dipendenza patologica, ma anche di tutto il contesto famigliare che li circonda”.
Riceviamo e pubblichiamo dall'on. Emanuele Lodolini (PD)
"Ascoltare più che parlare. Stare in mezzo alla gente e vedere concretamente le situazioni alle quali va trovata una soluzione. Considerare le Marche prioritarie rispetto alle esigenze del paese. La giornata tutta marchigiana di Matteo Renzi che ha fatto fermare il Treno del PD #destinazioneitalia in più citta della nostra regione è una proficua occasione ascoltare le Marche vere, quelle della solidarietà, dell’Impresa, della cultura, del lavoro, quelle che vogliono ripartire dopo il terremoto.
Partiti da Fano, con lo straordinario lavoro dell'Università di Urbino nelle start-up. Poi ad Osimo alla Lega del Filo d'Oro per discutere di disabilità, dopo di noi, socio-sanitario; poi la cultura con i progetti sul colle dell'infinito di Leopardi a Recanati, il settore calzaturiero nel fermano e infine la tappa di Arquata, uno dei luoghi simboli del terremoto. Questa dell’ascolto è una modalità che a me piace e convince, da sempre, perché pone la politica dalla parte giusta: prendere appunti, con umiltà per costruire soluzioni possibili. La Politica che sta in mezzo alle persone, lontana dal chiacchiericcio di tutti i giorni, dal tatticismo esasperato, dalla ricerca di posti al sole, ma quella che sta sulle questioni vere, sui problemi di cittadini e imprese e prova a costruire soluzioni possibili. In questi quattro anni molto abbiamo fatto, rischiavamo di fare la fine della Grecia, oggi siamo tornati a crescere e competere ma non basta. Molto c’è ancora da fare".
La nuova legge regionale, approvata dall'aula, inserisce tra i criteri per ricevere la certificazione la possibilità di accesso agli eventi anche alle persone portatrici di handicap.
Sagre di qualità solo se accessibili a tutti, anche alle persone disabili. È uno dei criteri necessari per ricevere la nuova e speciale certificazione della Regione Marche. Gli organizzatori dovranno garantire, dunque, l'accessibilità alle manifestazioni anche alle persone portatrici di handicap per ottenere il bollino. A stabilirlo il comma 2 bis dell'articolo 3 della legge regionale 79 sulle “Sagre di qualità” approvata all'unanimità dall'aula martedì scorso (17 ottobre). «La precisazione inserita nella legge è una buona cosa, ma mi auguro che presto non sia più necessario dover specificare simili misure, poiché questo vorrebbe dire che si è compiuto un autentico cambiamento culturale rispetto a questi temi – afferma il presidente della commissione Affari istituzionali, Francesco Giacinti –. Ricordo, infatti, che il Consiglio ha approvato lo scorso 18 luglio una mozione per l'attuazione della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità proprio per favorire la diffusione di una nuova cultura della disabilità e politiche di inclusione. Questo significa – continua Giacinti – che non si dovranno più fare queste differenziazioni tra disabili e non, e che non sarà più necessario, dunque, di volta in volta inserire questo tipo di precisazioni all'interno delle leggi regionali».
In particolare, la legge sulle Sagre di qualità prevede il possesso da parte delle manifestazioni di una serie di requisiti per ottenere la speciale certificazione. Tra questi, oltre al criterio dell'accessibilità, specifiche norme sui prodotti enogastronomici utilizzati: il 70% di questi dovrà essere un prodotto locale, ovvero proveniente dalla Regione Marche, prodotto, lavorato e venduto entro 70 chilometri dal luogo della manifestazione. Ancora: non si potranno utilizzare prodotti modificati geneticamente e le iniziative dovranno avere una storia di almeno 10 anni.
“Gli infortuni gravi, anche con esito mortale, accaduti di recente nelle Marche impongono con urgenza la necessità di affrontare e rilanciare le tematiche prioritarie riguardanti la prevenzione e gli aspetti della salute e sicurezza sul lavoro”.
E’ il grido di allarme di CGIL CISL Uil delle Marche di fronte al peggioramento dei dati riguardanti gli infortuni, in particolare quelli gravi, e le malattie professionali.
Nei primi otto mesi del 2017 gli infortuni nelle Marche registrano un incremento del 0,38%; nel periodo Gennaio - Agosto, infatti, sono stati 12.253, 47 in più rispetto rispetto allo stesso periodo del 2016.
Quello che preoccupa i sindacati è ciò che emerge da una lettura più approfondita dei dati INAIL. “Nel mese di Agosto 2017 si sono avuti 1.105 infortuni con un incremento del 10,95% rispetto ad Agosto 2016. Particolarmente significativi nel periodo Gennaio - Agosto gli incrementi nell’industria (+ 6,62%) e nei servizi (+ 7,81%) mentre l’artigianato conosce una leggera flessione (- 1,94%). La Provincia dove si è avuto il maggiore aumento è quella di Macerata (+ 2,31%) seguita da Fermo (+ 1,98%), Ascoli Piceno (+ 1,93%) , Pesaro (+ 1,40%), Ancona (+ 0,22%).
Allarmante nel periodo Gennaio - Agosto anche il dato degli infortuni mortali (28), ma con tre casi nel mese di Agosto 2017, mentre ad Agosto 2016 si è avuto un solo caso. Particolarmente grave il dato della gestione industria, dove, nei primi otto mesi del 2107 si sono avuti 13 infortuni mortali contro i 3 casi dello stesso periodo del 2016. Un incremento del 76,92%.
Un aumento significativo anche per le denunce di malattie professionali. Sono state 3.521 nel 2012 e 5.407 nel 2016 (+ 34,88%)”.
Per contrastare l’aumento degli infortuni CGIL CISL UIL ritengono che sia urgente rilanciare il sistema della prevenzione delle Marche e chiamano in causa la Regione Marche e l’INAIL perché occorre dare nuovo impulso al tema della salute e sicurezza sul lavoro con un programma di interventi condiviso con tutti gli attori della prevenzione.
Presentata la risoluzione firmata dalla parlamentare marchigiana Lara Ricciatti - e approvata ora in Commissione Attività Produttive alla Camera dei Deputati - per l'introduzione dell’obbligo di indicazione di origine per i prodotti del settore calzaturiero, dell'artigianato e degli arredi.
“Viaggio spesso in treno, ma oggi no - afferma l'on. Ricciatti - Oggi ero impegnata in commissione, dove il Governo ha approvato una mia risoluzione che può aiutare concretamente tutta l’economia marchigiana, cercando di spingere sull’Istituto della cooperazione rafforzata per costituire una quadro giuridico stabile che permetta alle nostre aziende di lavorare sulla qualità con il riconoscimento dell’indicazione di origine. Una risposta concreta alle richieste delle Marche, dove siamo forti sul mobile, sugli arredi, sulle calzature e sull’artigianato”.
La normativa europea che introduce l'obbligatorietà dell'indicazione di origine nasce - a tutela del mercato interno degli Stati e per la protezione dei lavoratori - a seguito della risoluzione sulla proposta di regolamento sulla sicurezza dei prodotti, approvata dal Parlamento Europeo nel 2014 per vigilare il mercato unico e la libera circolazione delle merci. In particolare è prevista per i produttori la possibilità di apporre sull'etichetta la dicitura “Made in EU” oppure il nome del proprio Paese, unitamente ad altre indicazioni di tutela.
Attualmente bloccata in Consiglio Europeo è invece la proposta di un marchio “EU Safety Tested”, complementare a quello esistente, da applicare ai prodotti testati da un soggetto terzo e indipendente, considerati sicuri da un organismo competente. Su questo punto, nonostante i tentativi delle Presidenze di turno (soprattutto quella italiana del 2014 e quella olandese del 2015), continua ad esservi una frattura fra Nord (più orientato alla grande distribuzione) e Sud (manifatturiero) Europa. È in questo contesto che assume particolare rilevanza la posizione italiana in merito all'introduzione del contrassegno “Made in Italy” sui prodotti non alimentari. L'obiettivo è consentire una maggiore potenzialità in termini di export e una maggiore diffusione sui mercati internazionali.
Il binomio turismo e volo sportivo continua ad entusiasmare e per usare una metafora in tema, atterra a Rimini dove si è tenuta la 54esima edizione del TTG Incontri, la principale fiera B2B per il mercato turistico. Un evento di primaria importanza nel settore con la presenza di oltre 1000 buyers da 85 paesi, 2480 visitatori e 130 destinazioni italiane proposte.
Questa in sintesi la manifestazione a cui anche il mondo del volo leggero ha partecipato in modo tutto particolare. È da diversi mesi infatti che questo mondo lavora a una cordata che associa la passione per il volo all’incoming turistico e che vede tra i protagonisti Regione Marche, Regione Puglia, Provincia di Bergamo, Aviazione Marittima, Comuni di Lovere e Costa Volpino e l’Associazione Centro Volo Nord, l’Aeroclub Aquila del Fermano e da ultima, ma non ultima, l’Università Popolare del Mediterraneo. Questa unione di intenti e di passioni ha portato a numerosi eventi di successo sia come presenze che come ricadute sul territorio: 28 maggio gli idrovolanti insieme alle Frecce a Civitanova Marche, il 04 agosto inaugurazione dell’idrosuperficie del Lago di Caccamo, il 15esimo Memorial Stoppani a Lovere e le Giornate del volo a Costa Volpino.
Qualche numero: in Europa sono immatricolati oltre 150 mila aerei come questi che costano spesso meno di un Suv di medie dimensioni. Così come i corsi per diventare piloti si moltiplicano di anno in anno. In questo percorso di crescita dell’avioturismo si incardinano due importanti appuntamenti che seguono il convegno realizzato lo scorso 2 settembre a Lovere: il convegno dal 20 (Ascoli Piceno) al 22 (Serrapetrona) ottobre nelle Marche, propedeutico al primo Rally Italiano di Idrovolanti nel 2018, con il patrocinio, tra gli altri, da Regione Marche e Camera di Commercio di Ascoli Piceno poi, dal 16 al 21 novembre si terrà a Gallipoli un Convegno Nazionale di Idrobasi e Avioresort. Dopo l’esperienza avuta con Cesare Rossi dell’Università Popolare del Mediterraneo nonché Presidente del Distretto Turistico “Le Colline dei Monti Azzurri “e Gianni Bonafini del Centro Volo Nord di Lovere – Lago D’Iseo in occasione del Memorial “Stoppani”, si punta a creare un circuito interregionale Lombardia-Marche-Puglia destinato all’Avioturismo e agli Aviatori. L’obiettivo è attirare i piloti del Nord Europa in Italia offrendo standard qualitativi europei. Il presidente dell’Aviazione Marittima Italiana Orazio Frigino, in stretta sinergia con il gruppo alberghiero Caroli Hotels e la Scuola Italiana Volo che sostengono con forza e lungimiranza il progetto, hanno deciso di posizionare, proprio per promuovere l’iniziativa, un idrovolante in forma statica alla Fiera di Rimini in occasione del TTG, la Fiera Internazionale B2B del Turismo.
Idea che ha riscosso particolare attenzione, interesse e curiosità. “Con questo progetto – spiega Frigino – saremo sicuramente in grado di garantire un nuovo volano di incoming legato all’Avioturismo che fino ad ora era considerato un settore di nicchia”. La stima parla di circa 10mila piloti che potrebbero distribuirsi nelle strutture alberghiere italiane.
Un’esperienza turistica incredibile, quella dell’avioturismo, una leva di sviluppo territoriale che fa sperimentare un altro modo di viaggiare con un mezzo di trasporto affascinante, utilissimo anche nelle emergenze. Il turismo oggi è uno dei pochi comparti davvero in ripresa. Il 2017 si chiude a livello nazionale con oltre 50 milioni di turisti, un dato eccezionale. Ma ogni ripresa va aiutata, sostenuta e incentivata. E trovare altre modalità di fruizione del turismo declinabile per target diversi di turisti, anche con le ali, è una preziosa possibilità da prendere al volo!
Prima riunione per il comitato chiamato a verificare gli effetti delle leggi regionali sulla comunità marchigiana. Eletti presidente, Gianluca Busilacchi, e vicepresidente, Sandro Zaffiri. Gli auguri di buon lavoro del presidente Mastrovincenzo al nuovo organismo consiliare.
Si è insediato, questa mattina, il Comitato per il controllo e la valutazione delle politiche regionali, previsto dalla riforma statutaria, approvata definitivamente, in seconda lettura, nel mese di settembre 2016. Un organismo che nasce con l’intento di controllare l’efficacia delle leggi e monitorarne l’attuazione a beneficio della comunità marchigiana. Prima riunione che è servita ad eleggere i vertici del nuovo organismo consiliare e stilare un iniziale programma di lavoro. All’esito della votazione sono risultati eletti presidente il consigliere Gianluca Busilacchi (Mdp-Misto) e, vicepresidente, il consigliere della Lega nord, Sandro Zaffiri.
A dirigere i lavori di questa prima seduta e le operazioni di voto il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mastrovincenzo che ha rivolto a tutti i componenti del comitato un augurio di buon lavoro. “L’insediamento del comitato – ha rilevato Mastrovincenzo – rappresenta un ulteriore passaggio di un percorso avviato più di un anno fa con la riforma statutaria da me proposta”. “Un organismo – ha aggiunto – che certamente contribuirà ad innalzare la qualità della produzione normativa a beneficio della comunità che siamo chiamati ad amministrare”. Prime parole da presidente del Comitato per il consigliere Busilacchi: “ci attende un lavoro importante per analizzare e comprendere a fondo le ricadute delle leggi regionali sulla comunità”. Per il vicepresidente Sandro Zaffiri si tratta di “un’esperienza nuova ed affascinante che servirà anche a mettere a confronto la qualità delle nostre leggi con quella delle altre Regioni d’Italia”. Il comitato è composto dai consiglieri regionali Gianluca Busilacchi (Mdp), Piero Celani (FI), Enzo Giancarli (Pd), Elena Leonardi (FdI), Giovanni Maggi (M5S), Francesco Micucci (Pd), Federico Talè (Pd), Sandro Zaffiri (Ln).
La risposta finalmente è arrivata. Ai cittadini terremotati che si chiedono ormai da tempo quando e come lo Stato avrebbe chiesto il pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali sospesi a seguito del sisma risponde il decreto fiscale in Gazzetta Ufficiale.
Nel decreto infatti è previsto all'art. 2 c. 7 che gli adempimenti e i pagamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria, sospesi ai sensi del DL 189 del 2016 sono effettuati entro il 31 maggio 2018, senza applicazione di sanzioni e interessi, anche mediante rateizzazione fino ad un massimo di 24 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di maggio 2018.
A seguito della pubblicazione in Gazzetta, la CNA esprime soddisfazione. Si tratta per il Presidente Giorgio Ligliani della Cna di Macerata di una buona notizia che tiene conto della necessità di prorogare i termini per i pagamenti dei contributi previdenziali sospesi fino al 30 settembre scorso.
Sul tema della ricostruzione la Cna di Macerata , in rappresentanza del territorio e delle imprese che più di altri nel centro Italia ha subito i danni , interverrà nell’incontro previsto giovedì 19 ottobre presso la sede regionale dell’Associazione con la Commissaria per la Ricostruzione on. De Micheli .
La CNA invita i soggetti interessati a rivolgersi presso le proprie sedi per avere assistenza e informazioni sulle prossime scadenze fiscali connesse alle norme sul sisma.
L'Ufficio Studi di Confartigianato Imprese ha condotto un'indagine sui ritardi dei pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni alle imprese fornitrici di beni e servizi e la conclusione è stata che le Marche sono al 10° posto per tempi di pagamento più lunghi, rendendo così la vita difficile soprattutto alle piccole e medie imprese.
“Il problema dei mancati pagamenti puntuali alle imprese da parte della P.A. – afferma Renzo Leonori, Presidente di Confartigianato Imprese Macerata - è da sempre un macigno che ha contribuito non poco peggiorare la situazione di tante piccole e medie imprese, che versavano già in condizioni economiche difficili”.
L'indagine evidenzia anche come l’Italia sia addirittura il primo Paese in Unione europea per peso dei debiti delle amministrazioni pubbliche verso le imprese, pari a 3 punti di PIL.
L’analisi redatta su 6.547 enti per cui risultano pagamenti, evidenzia un tempo medio di pagamento a 58 giorni. I tempi sono superiori ai limiti di legge (30 giorni ad eccezione della Sanità per cui il limite è di 60 giorni). Nel dettaglio, 1 ente sanitario su 2 (46,9%) paga oltre il corrispondente limite dei 60 giorni, concentrando la metà (52,8%) dei pagamenti; pagano oltre il limite di 30 giorni 2 comuni su 3 (64,8% dei comuni per l’82,6% dei pagamenti) ed 1 altro ente della P.A. su 2 (54,5% degli enti per il 57,7% dei pagamenti).
Nella nostra regione per quanto riguarda i tempi di pagamento da parte dei Comuni, si registra una media di 63 giorni, per gli Enti Sanitari i giorni scendo a 57, mentre per tutti gli altri Enti la media è di 45 giorni. La provincia di Macerata, con i suoi 58 giorni, risulta essere così in linea con la media regionale.
“Il rispetto di queste scadenze è un fattore di cruciale importanza per il buon funzionamento dell’economia nazionale e locale – conclude Renzo Leonori - Se è vero che, anche grazie all’introduzione nel 2015 della fatturazione elettronica obbligatoria per tutte le pubbliche amministrazioni, il numero delle P.A. con tempi medi più lunghi di quelli previsti dalla normativa si è sensibilmente ridotto, è comunque evidente che ancora questo problema persiste e incide gravemente sulla salute economica delle nostre imprese”.