Sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 83 del 31/10/2017 - 4^ Serie Speciale – è stato pubblicato il concorso, per titoli ed esami, per il reclutamento di 30 allievi finanzieri del contingente ordinario – specializzazione “Tecnico di Soccorso Alpino (S.A.G.F.)” – anno 2017.
Possono partecipare al concorso i cittadini italiani i quali, alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda: siano in possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado che consenta l’iscrizione ai corsi per il conseguimento del titolo di studio universitario; abbiano compiuto il 18° anno e non abbiano superato il giorno di compimento del 26° anno di età. Per coloro che alla data del 6 luglio 2017 svolgono o hanno svolto servizio militare volontario, di leva o di leva prolungato, il predetto limite anagrafico massimo è elevato di un periodo pari all’effettivo servizio militare prestato che non deve superare, in ogni caso, i tre anni.
Il concorso costituisce, per la prima volta, una valida opportunità di inserimento, nello scenario lavorativo, per i giovani che nutrono una spiccata passione per la montagna e che sono desiderosi di lavorare al fianco di persone competenti, con mezzi tecnologicamente avanzati, per prestare aiuto a persone in difficoltà. La domanda di partecipazione dovrà essere compilata esclusivamente mediante la procedura informatica disponibile sul sito www.gdf.gov.it – area “Concorsi On line” - seguendo le istruzioni del sistema automatizzato, con la possibilità di scegliere una delle seguenti modalità: a) “SPID”, sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale; b) “PEC”, posta elettronica certificata. Il termine ultimo per la presentazione della domanda è il 15 dicembre 2017.
I vincitori saranno avviati a un corso di formazione in qualità di allievi finanzieri presso la Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo (TN) , la più antica scuola militare alpina del mondo, dove avranno la possibilità di prepararsi adeguatamente da un punto di vista tecnico-professionale, ampliando le propria sfera di conoscenze, tramite l’apprendimento di tecniche, regole e procedure che si riveleranno utili per il successivo impiego, quali finanzieri neo-specializzati ”S.A.G.F.”, presso una delle 26 Stazioni dislocate sull’intero arco alpino, sul Gran Sasso, in Aspromonte e sull’Etna.
Il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza si pone l’obiettivo di assolvere prioritariamente alle attività di salvaguardia della vita umana e di pronto intervento operativo, in zone di media e alta montagna, caratterizzate da terreni innevati, ripidi, rocciosi o ghiacciati, e di concorrere, attraverso una diuturna azione di controllo del territorio - svolta anche per eventuali fini di difesa politico militare delle frontiere, all’espletamento dei compiti di polizia economico-finanziaria demandati al Corpo. Rientrano tra gli incarichi del personale impiegato nel Soccorso Alpino anche quelle attività finalizzate a interventi di soccorso in contesti emergenziali derivanti da calamità naturali.
In occasione dei recenti eventi sismici e di maltempo che hanno colpito il Centro Italia, decisive sono risultate, difatti, la prontezza d’intervento del S.A.G.F. e la capacità di far pervenire in loco, in tempi assolutamente ristretti, uomini e mezzi provenienti da Stazioni dislocate sull’intero arco alpino. Sul sito internet www.gdf.gov.it – area “Concorsi On line” è possibile prendere visione del bando e acquisire ulteriori e più complete informazioni di dettaglio sui concorsi e sul Soccorso Alpino della Guardia di Finanza.
Il comandante generale della Guardia di Finanza, il gen. Giorgio Toschi, ha visitato ieri il Comando Regionale Marche della Gdf. Accolto dal comandante interregionale dell'Italia Centro Settentrionale e Centrale, gen. Edoardo Valente, e dal comandante regionale, il gen. Gianfranco Carozza, Toschi ha incontrato i comandanti provinciali e una grande rappresentanza di ufficiali, ispettori, sovrintendenti, appuntati e finanzieri.
Toschi, si legge in un comunicato, si è complimentato ''per i brillanti risultati conseguiti'', e ha espresso gratitudine ai militari che ''si sono generosamente prodigati nelle varie operazioni di soccorso alle popolazioni colpite dall'evento sismico che ha coinvolto il centro Italia''. Successivamente ha incontrato le autorità civili e militari, i vertici della Magistratura, delle Agenzie fiscali e dei Corpi dello Stato presenti nella Regione. La visita si è conclusa presso la Gdf di Falconara marittima.
FONTE ANSA
La valorizzazione del ruolo dei Comuni nella ricostruzione, anche come soggetti attuatori negli appalti, una sanatoria per le casette abusive come quella di nonna Peppina a Fiastra, la riapertura dei termini per l'accesso delle imprese alla Zona franca urbana.
Sono alcuni dei correttivi al ''pur ottimo impianto legislativo sul terremoto'' contenuti nella proposta di legge che il deputato Pd delle Marche Piergiorgio Carrescia ha depositato in Parlamento, per ''superare - spiega - le criticità e i ritardi della normativa sul post sisma''. Carrescia si augura che il Governo tenga conto dei suoi suggerimenti ''già dal prossimo decreto fiscale in sede di conversione, o nella stessa Legge di bilancio''.
La proposta, in 18 articoli, prevede ''un coinvolgimento attivo dei Comuni nella definizione dei criteri per la perimetrazione di centri e nuclei di particolare interesse e maggiormente colpiti''.
FONTE ANSA
Risparmi, azioni, investimenti e soprattutto speranze persi dai risparmiatori della vecchia Banca Marche. Diversi profili ma un'amara fine comune per le 3 mila persone che oggi, tramite il pool di avvocati dell'Unione nazionale consumatori, chiedono di costituirsi parte civile al Gup di Ancona Carlo Cimini nell'udienza preliminare per il crac miliardario della banca.
La Procura di Ancona ha chiesto il rinvio a giudizio per 16 persone del vecchio management, a partire dell'ex direttore generale Massimo Bianconi, accusate a vario titolo di bancarotta, ostacolo alla vigilanza e falso in prospetto. La Procura ha indicato come parte offesa la vecchia BM nella persona del commissario straordinario Bruno Inzitari. 35 mila pagine di documentazione (7 valigie) corredano la richiesta dei legali dei consumatori. (Ansa)
La questione delle SAE per i terremotati lunedì era finita sui tg nazionali. Una sorta di scandalo nazionale, condito da diverse spiegazioni, non ultima quella che le ditte responsabili della posa delle casette non avrebbero personale a sufficienza per montarle.
Il consorzio fiorentino Arcale, affidatario di una fetta del maxi appalto Consip, è finito sul banco degli imputati. A fronte delle 1521 casette da consegnare, ad oggi ne sarebbero state fornite solamente poco più di 250. E a dire questo a Il Giornale è l'assessore regionale Angelo Sciapichetti: "il Consorzio Stabile Arcale ci ha detto che non trova operai da mandare quì". Su 1500 SAE, in tutta la regione ne sono state consegnate 260. E mentre è già partito lo scontro a suon di carte bollate tra l'amministrazione regionale e le ditte, per la prima volta il presidente del Consorzio Stabile Arcale Giorgio Gervasi, spiega la sua versione dei fatti. Che non collima affatto con quella della Regione.
Lo abbiamo incontrato all'Hotel Cosmopolitan di Civitanova, dove ha accettato di raccontarci la versione di Arcale, mostrandoci anche tutti i documenti in suo possesso.
"Siamo vittime di una strumentalizzazione politica, non posso pensare a niente di diverso. Arcale è l'ultima ruota del carro ed è facile che diventi il capro espiatorio di tutta la vicenda": esordisce così Gervasi che poi inizia a snocciolare numeri.
"Sono state consegnate 537 Sae al primo novembre. In cinque giorni ne sono state consegnate altre settanta. Abbiamo al lavoro nei cantieri circa 500 persone: non abbiamo mai dichiarato di non avere operai sufficienti per portare avanti il lavoro. Nel mese di novembre contiamo di consegnare fra 350 e 400 Sae".
Da cosa dipendono i ritardi allora? "I ritardi dipendono dai tempi di urbanizzazione delle aree, dalla scelta delle aree e dalla burocrazia che deve rispettare dei passaggi formali. Le urbanizzazioni, infatti, vengono realizzate con il Codice degli appalti in regime ordinario e non di emergenza. E' stata una scelta politica: noi avevamo segnalato fin dall'inizio che avrebbe potuto comportare gravi problemi. E i problemi sono arrivati.
Devo precisare che le urbanizzazioni fanno capo alla Regione. Il Comune pensa solo alla scelta delle aree. Da lì in poi fa tutto capo alla Regione. Noi dal momento in cui ci vengono consegnate le aree, abbiamo sessanta giorni per consegnare a nostra volta le Sae. A questo punto, la Regione deve completare la parte finale delle urbanizzazioni di secondo livello prima che i cittadini possano prendere possesso della casetta. Se non ci consegnano le aree, come fanno a dire che la colpa dei ritardi è la nostra?".
Nello specifico, Gervasi spiega, ad esempio la situazione di San Severino. "A San Severino il 19 giugno inizia l'urbanizzazione. Per il 4 settembre doveva essere consegnata tutta l'area per permettere il montaggio delle oltre 100 Sae previste. Invece, il 4 settembre ci viene consegnato un primo pezzo di area per 29 Sae; il 18 settembre un secondo pezzo per circa altre 40 Sae e, infine il 9 ottobre l'ultima area. Ci è voluto il tempo dal 4 settembre al 9 ottobre per prendere possesso dell'intera area. Il primo lotto di Sae è stato consegnato il 3 novembre, un secondo sarà consegnato il 17 novembre. Il terzo e ultimo sarà consegnato per l'8 dicembre. A quel punto, dipenderà dal tempo necessario a completare le urbanizzazioni di secondo livello. Per quanto ci riguarda, cercheremo di accontentare il sindaco che ci ha chiesto di poter consegnare il terzo lotto con qualche giorno di anticipo per consentire a tutti i suoi concittadini di poter entrare nelle casette prima di Natale. Ce la metteremo tutta".
Altra nota dolente: la questione Visso, dove il sindaco ha più volte detto di voler portare in giudizio Arcale per i ritardi. "Porto l'esempio dell'area Visso Cesare Battisti. Il progetto esecutivo è stato approvato il 19 maggio. L'urbanizzazione è iniziata il 13 luglio e l'area è stata consegnata ad Arcale il 30 ottobre. Come ribadisco, noi a quel punto abbiamo 60 giorni per consegnare le Sae e successivamente sono necessarie le opere di urbanizzazione secondaria. E' responsabilità di Arcale se le casette non arriveranno per Natale? Per farci entrare nell'area sono passati novanta giorni. Del ritardo dal 2 agosto al 30 ottobre, chi ne risponde? Questi che vi dico sono dati ufficiali della Protezione Civile, non di Arcale".
La Regione dice che applicherà delle penali. Si è vociferato anche di una possibile revoca dell'incarico ad Arcale. "Sì, ci hanno applicato delle penali che ritengo illegittime per ritardi di 5, massimo 10 giorni e le abbiamo contestate. Spesso, per accelerare i lavori consentiamo alle imprese delle urbanizzazioni di entrare nelle aree mentre noi stiamo lavorando, con comprensibili disagi per i nostri operai. Vedremo se la Regione vorrà trovare una soluzione bonaria, ma noi siamo pronti ad andare davanti a un giudice. La questione della revoca, invece, è assolutamente improponibile. Qualora venisse percorsa questa strada, ci si troverebbe di fronte al blocco totale delle Sae per mesi e mesi. Comunque, appare evidente che il problema non sono i dieci giorni di ritardo di Arcale, ma i tre mesi per la consegna delle aree".
In questo quadro, ora va considerata anche la possibilità che arrivino pioggia e neve a rallentare ulteriormente i lavori e di conseguenza la consegna delle casette. E il rischio concreto di aspettare ancora per diversi mesi la consegna delle Sae.
C'è la possibilità di accedere a un mutuo per pagare le tasse, ma alcune banche non accettano le pratiche. E' questo sta accadendo in questi giorni. Infatti, a seguito del sisma che lo scorso anno ha interessato il Centro Italia è stato approvato un decreto legge, 50/2017, convertito poi in legge, il quale ha disposto la sospensione del pagamento delle imposte per tutti i comuni facenti parte dell'area del cratere, la cosiddetta area franca urbana.
La normativa ha previsto poi che dal 16 dicembre prossimo tutti i titolari di partita IVA, ovvero imprenditori, lavoratori autonomi e agricoltori, dovranno riprendere a pagare le imposte sospese a seguito del terremoto, con la possibilità di poter accedere ad un finanziamento agevolato assistito dalla garanzia dello Stato grazie ad una convenzione stipulata tra ABI (Associazione Bancaria Italiana) e la Cassa depositi e prestiti.
Nel maceratese, moltissime sono state negli ultimi giorni le richieste avanzate da parte dei commercialisti per fare in modo che i propri clienti potessero usufruire dei suddetti finanziamenti agevolati salvo poi dover tornare sui propri passi in quanto i responsabili delle filiali della ex Banca Marche (ormai UBI Banca) hanno rifiutato le pratiche dando come motivazione che vi è un eccesso di richieste e le tempistiche sono stringenti senza rendersi conto dei disagi e dei danni economici che questo disservizio provoca nei confronti dei contribuenti, già vittime del sisma.
Insomma, a chi bisogna rivolgersi per poter accedere a questo mutuo?
Attenti a pubblicare su facebook le foto dei vostri figli. Un genitore non può pubblicare sulle reti sociali foto dei figli minorenni senza il consenso dell'altro genitore, e le foto che sono già in rete vanno immediatamente rimosse. Lo ha stabilito il Tribunale di Mantova con una sentenza del giudice Mauro Bernardi riguardante il caso di due coniugi separati in cui il padre aveva richiesto la revisione dell'accordo sull'affido dei bambini e la loro residenza con la madre.
Nel ricorso l'uomo ha sottolineato il fatto che la madre, a cui erano affidati i due figli (uno di tre anni e mezzo e un altro di un anno e mezzo) aveva deciso di pubblicare le loro foto sul web. Il padre si era opposto e, quando le ha viste ancora sui social network, è ricorso al giudice.
Il Tribunale, infatti, ha ritenuto che l’inserimento delle foto dei figli minori sui social network nonostante l’opposizione di uno dei genitori integri violazione dell’art. 10 c.c., che vieta la pubblicazione di foto e immagini senza il consenso dell’avente diritto, nonché degli artt. 4, 7, 8 e 145 del Dlgs. 196/2003, riguardante la tutela della riservatezza dei dati personali, nonché degli artt. 1 e 16, 1° comma, della Convenzione di New York sui Diritti del Fanciullo (Conv. NY 20.11.1989, ratificata dall’Italia con l. 27.5.1991 n. 176) che entrerà in vigore l'anno prossimo.
«L'inserimento di foto di minori sui social network costituisce comportamento potenzialmente pregiudizievole per essi - scrive il giudice - in quanto ciò determina la diffusione delle immagini fra un numero indeterminato di persone, conosciute e non, le quali possono essere malintenzionate e avvicinarsi ai bambini» non potendo, inoltre, trascurare il pericolo che qualcuno «con procedimenti di fotomontaggio», ne tragga «materiale pedopornografico da far circolare tra gli interessati». Nonostante questo il giudice non ha ritenuto di modificare l'accordo sui figli.
Una notizia che fa ben sperare e che forse, potrebbe rappresentare un cambiamento concreto in una condizione di disagio che si protrae ormai da troppo tempo. Con l'inverno alle porte, le temperature gelide e ancora tanti terremotati lontani dalle loro abitazioni, qualcosa sembrerebbe muoversi.
Oggi, i coordinatori dei Comitati "Terremoto Centro Italia", Francesca Mileto e Francesco Pastorella, hanno reso nota la notizia della loro convocazione a Palazzo Chigi a Roma, prevista per mercoledì 8 novembre. Molto probabilmente, la manifestazione del 21 ottobre nella capitale e le continue denunce in merito a ritardi e mancate risposte hanno portato alla necessità di un confronto.
I due coordinatori incontreranno i rappresentanti del Governo, il commissario Paola De Micheli e il capo della Protezione Civile Borrelli. Dopo l'incontro, che si spera porti a dei risultati, si terrà una riunione dei Comitati per condividere quanto detto.
Una 25enne marchigiana, Anna Tiberi, originaria di Fabriano, è morta ieri a Wuxi, in Cina, cadendo dal terzo piano di un hotel in cui lavorava come mediatrice linguistica. La ragazza avrebbe fatto un volo di una decina di metri ed è morta sul colpo. La giovane donna, laureata all'Università per Stranieri di Siena come mediatrice linguistica e culturale, si trovava in Cina per approfondire la conoscenza della lingua.
Le autorità locali stanno indagando sulle cause di quello che, per il momento, viene considerato un incidente. "Stiamo seguendo il caso con il ministero degli Affari Esteri - ha detto il prefetto di Ancona Antonio D'Acunto -. Per il momento non sappiamo nulla di più. Esprimiamo le nostre condoglianze alla famiglia".
Una famiglia conosciuta a Fabriano: il papà della 25enne, ora in pensione, svolge attività di volontariato in Diocesi. Il fratello della ragazza è in contatto con le autorità cinesi in attesa di nulla osta per il trasferimento della salma in Italia.
Continua incessante l’attività di controllo della Tenenza della Guardia di Finanza di Camerino sulla regolare percezione dei Contributi di Autonoma Sistemazione (c.d. C.A.S.). Attività che proseguirà anche nei prossimi mesi, stante l’elevato numero di segnalazioni in corso di approfondimento.
Il “C.A.S.”, in estrema sintesi, altro non è che un sussidio economico destinato a tutti quei cittadini che avevano la dimora abituale e continuativa in uno dei Comuni rientranti nel c.d. “cratere sismico”, la cui abitazione sia stata lesionata in tutto o in parte, oppure sgomberata in seguito ai violenti eventi sismici che hanno colpito l’Italia centrale lo scorso anno e che abbiano provveduto autonomamente a trovare un alloggio alternativo.
Tale contributo può raggiungere un massimo di 900 euro mensili, in base ai componenti del nucleo familiare, con una maggiorazione di 200 euro nel caso di persone con più di 65 anni e/o portatori di handicap e/o diversamente abili con invalidità non inferiore al 67%.
Molti i controlli fin qui effettuati e, purtroppo, altrettante sono state le irregolarità riscontrate dai finanzieri: è stato accertato, ad esempio, che diversi richiedenti il C.A.S. per via della formale residenza in uno dei Comuni colpiti dal sisma, in realtà vivevano tranquillamente in altre località, dove avevano il proprio medico curante e dove effettuavano prestazioni farmaceutiche o visite specialistiche con una frequenza tale da non lasciare dubbi circa il loro reale centro di interessi. Altri, che avevano dichiarato di avere nel “cratere” la dimora abituale e continuativa, in realtà svolgevano la propria attività lavorativa in ben altra località, con orario di lavoro determinato su base settimanale. Infine, persone che avevano dichiarato di abitare stabilmente in questo territorio, ma con consumi di acqua, luce e gas tipici di residenze estive.
Centinaia i casi sotto la lente di ingrandimento dei finanzieri camerti e i primi dati sono preoccupanti: per i primi 25 soggetti sono stati accertati già oltre 60.000 euro di contributi indebitamente percepiti, a 5 dei quali sono già stati effettuati sequestri per un totale di oltre 20.000 euro.
Gli importi indebitamente percepiti, sulla scorta del considerevole numero di soggetti nei cui confronti si stanno portando avanti gli accertamenti, sono, in prospettiva, molto elevati: basti pensare che sono stati appunto già accertati oltre 60.000 euro di contributi non spettanti percepiti da 25 soggetti. In capo a 5 di questi, sono stati operati sequestri per equivalente per un ammontare complessivo di oltre 20.000 euro. Tutti i soggetti sottoposti a controllo sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per la violazione dell’art. 316 ter c.p. “Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato”.
L’attività della Guardia di Finanza proseguirà nei prossimi mesi senza soluzione di continuità, a tutela delle risorse pubbliche stanziate in favore delle popolazioni colpite dal sisma.
Tragico incidente sul lavoro per Gianni Trivellini, operaio 49enne originario di Corridonia. Si era trasferito nelle campagne di Landriano, in provincia di Pavia.
Sabato 4 novembre nel cantiere per la realizzazione del nuovo metanodotto Mortara-Cervignano è stato stritolato dalla trivella che stava usando. Intervenuti sul posto i Vigili del Fuoco e i Carabinieri della Compagnia di Pavia, insieme ai funzionari dell'Ats (l'ex asl) competenti sugli infortuni sul lavoro. Le dinamiche sono ancora in corso di accertamento.
Sembra che la mano dell'uomo abbia toccato la parte rotante della trivella e il suo corpo sia stato trascinato e avvolto attorno all'apparecchio, uccidendo sul colpo lo sfortunato operaio. Una volta sul posto, i sanitari del 118 e il medico dell'Areu arrivato con l'automedica non hanno potuto che constatare il decesso di Trivellini.
Tre persone, due uomini e una donna di 35, 34 e 21 anni sono morti in un incidente stradale avvenuto alle 3:40 di oggi lungo la Statale Adriatica a Falconara marittima (Ancona), tra l'area ex Montedison e la raffineria Api. Viaggiavano a bordo di due auto, una Audi e una Bmw, che si sono scontrate per cause ancora in corso di accertamento. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, la polizia stradale e il 118, ma i soccorsi si sono rivelati inutili: i tre erano morti sul colpo.
La Statale è rimasta chiusa fino alle 7. Secondo i primi rilievi le due vetture viaggiavano a forte velocità, lungo un rettilineo dove il limite è di 70 km. La visibilità era buona, e il fondo stradale asciutto, ma sembra che una delle due auto abbia improvvisamente invaso la corsia di marcia dell'altra. L'impatto è stato violentissimo. Quasi distrutte le due vetture.
Il 21enne, che era alla guida della Bmw, era nato a Milano e residente a Montemarciano. Sull'Audi A4 viaggiavano un 35enne di Noveltria residente ad Ancona, e una sua coetanea anconetana. Le loro salme sono state composte nell'obitorio dell'ospedale di Torrette ad Ancona, a disposizione del magistrato. Si faranno accertamenti tecnici per stabilire se a provocare l'incidente sia stato un guasto, un colpo di sonno o la guida sotto l'effetto di alcol o droga. (Ansa)
Niente De Micheli domani a Macerata. La riunione prevista per domani in Prefettura è stata annullata. Ad annunciarlo i Coordinatori dei Comitati Terremoto Centro Italia, Francesca Mileto e Francesco Pastorella con la nota:
"Non si fuggono le responsabilità annullando una riunione. Abbiamo appreso da fonti vicine alla prefettura che il commissario De Micheli ha annullato la riunione prevista per domani a Macerata .
Non crediamo che evitando il confronto con i terremotati si risolvano i problemi e soprattutto in assenza di approfondite analisi necessarie a comprendere se un provvedimento possa essere realmente utilizzato e portare benefici alle popolazioni martoriate dalla tragedia occorsa e dalla mancanza di provvedimenti a sostegno del lavoro .
Sarebbe opportuno ridurre il numero di comuni compresi nel cratere, cancellare ogni tipo di tassazione finché non saranno ripristinate le condizioni per produrre, collaborare in modo costruttivo con le Associazioni di Categoria e con i Sindaci, nonché confrontarsi regolarmente con i terremotati.
Siamo certi che il commissario De Micheli coglierà l’opportunità di farsi aiutare anche dai Comitati al fine di avere una maggiore contezza delle vere necessità dei terremotati.
Vista la rettifica, per senso di responsabilità, annulliamo il presidio evitando sperpero di denaro pubblico necessario ad assicurare la presenza delle forze dell’ordine".
Martedi 31 ottobre a Pesaro il Comitato Vita di Paese ha finalmente consegnato le giacche e i pantaloni acquistati con i fondi raccolti dalle cene, dalle vendite dei braccialetti e con il contributo di Mountain Store di Matelica ai Volontari del Soccorso Alpino della Stazione di Macerata.
Durante la serata è stato proiettato il docufilm "senza possibilità di errore" offertoci dal regista Mario Barberi, dalla GiUMa Produzioni e Trento Film Festival un filmato degli interventi che i volontari marchigiani hanno effettuato durante il terremoto ed un filmato delle riprese sulla situazione delle nostre montagne e dei paese feriti dal sisma effettuato dal Corpo con i droni per conto della Regione Marche.
Tutto questo ha permesso ai presenti di poter veramente rendersi conto di quali interventi il CNSAS è in grado di svolgere 24 ore su 24 per 365,o 366 se bisestile, giorni l'anno. E' stato veramente emozionante vedere certe immagini ed è stato altrettanto emozionante sentire la loro Presidente, Paola Riccio, che con orgoglio raccontava la rapidità e le modalità con cui tutti loro sono intervenuti durante il sisma. E' stato veramente un onore per il Comitato ringraziare queste persone davvero speciali donando capi di abbigliamento (e sempre per "l'effetto domino" del bene ...porta bene... ringraziamo anche Montura che ha donato un dvd del docufilm ad ogni volontario e alla loro presidente e la proprietà del Cinema Astra che ci ha concesso la sala e il tecnico Alessio gratuitamente).
Francesco Pastorella e Francesca Mileto, coordinatori dei Comitati Terremoto Centro Italia, non sono convinti delle precisazioni fatte dal commissario straordinario Paola De Micheli in merito alla lettera inviata ai sindaci nei giorni scorsi sulla ripresa del pagamento delle tasse nelle zone terremotate.
Per Pastorella e Mileto non c'è stato alcun fraintendimento sul contenuto della missiva e hanno a loro volta inviato una mail a De Micheli chiedendo ulteriori delucidazioni. In mezzo a tutto questo, la conferma di una manifestazione di protesta domenica mattina alle 12.30 in piazza della Libertà a Macerata in concomitanza con l'arrivo del commissario straordinario in Prefettura.
"Nutriamo forti dubbi sul chiarimento che il commissario De Micheli ha provato a dare in merito alla lettera sul pagamento dei tributi inviata ai sindaci e da noi notificata attraverso i social.
Avvalendoci della preziosa collaborazione del prof. Alberto Cavallaro (ODCEC Macerata), proviamo a far chiarezza.
Si sta facendo confusione tra diverse norme e misure.
Nel comunicato" dicono Pastorella e Mileto "si confonde la ripresa dei versamenti sospesi delle imposte con la misura agevolativa prevista dalla “zona franca”.
Ciascuno dei provvedimenti va preso singolarmente perché NON COINCIDE ,TRA LE VARIE MISURE, SIA PER LA TEMPISTICA CHE PER I SOGGETTI
INPS E INAIL
La sospensione è terminata al 30 settembre 2017 (in piena emergenza giuridica), pertanto le imprese HANNO GIÀ RIPRESO I VERSAMENTI del 16 ottobre, relativi alle mensilità di settembre.
E’ stato invece prorogato il versamento dei contributi sospesi a maggio 2018 con massimo 24 rate da pagare direttamente agli enti previdenziali.
VERSAMENTI SOSPESI, BUSTA PAGA PESANTE, ZFU
Tornando al comunicato, le misure affrontate sono le seguenti:
1) recupero versamenti sospesi 2016 e 2017 per i soggetti con reddito d’impresa e professionale
2) recupero busta paga pesante.
3) ZFU (Zona Franca Urbana)
In generale il comunicato fonde, erroneamente, il recupero dei versamenti sospesi 2016 e 2017 con le agevolazioni ZFU.
LE DUE MISURE NON SONO SOVRAPPONIBILI
Il 30 novembre scade la sospensione del versamento dei tributi, iniziata dalla data dei diversi terremoti.
Il 16 dicembre si dovrà procedere al versamento dei tributi sospesi in unica soluzione, nel senso che non è prevista nessuna rateazione diretta. Come misura agevolativa è stato previsto la possibilità di accedere ad un finanziamento agevolato, i cui oneri saranno a carico dello stato, che va richiesto entro l’8 novembre (con comunicato dell’Abi lo proroga al 14 novembre) per il pagamento di tali tributi.
PROBLEMATICHE
Le modifiche fatte e promosse anche dal comunicato non risolvono due problematiche :
1) TEMPISTICA
I contribuenti interessati devono fare richiesta entro i primi di novembre di un finanziamento che deve coprire anche le imposte in scadenza a novembre e dicembre 2017, naturalmente non conoscendone gli importi effettivi ma solo presunti per i versamenti successivi alla data della richiesta.
2) PLAFOND DI RISORSE DISPONIBILI
Ci siamo recati in banca ed alcuni funzionari ci hanno detto che non garantivano la capienza dei fondi disponibili.
In caso di mancato accesso al finanziamento RIMANE COME UNICA POSSIBILITA’ IL PAGAMENTO IN UNICA SOLUZIONE AL 16 DICEMBRE!
Non ci è chiaro inoltre se la presenza di tale finanziamento (pur garantito) possa influenzare negativamente il rating di solidità finanziaria dell’impresa con conseguente incremento di costi per accedere ad altri servizi finanziari.
Il comunicato parla inoltre di imposte 2018 anche se non sono mai state chiarite le modalità di sospensione di tali imposte.
ZONA FRANCA URBANA (ZFU):
nel comunicato si prevede che tale misura annulli o quasi il versamento delle imposte sospese da corrispondere.
QUESTA INDICAZIONE E’ FUORVIANTE, spieghiamo perché :
Tipologia dei tributi: Il versamento riguarda tributi (di vario genere) del 2016 e 2017, mentre la ZFU riguarda solo specifici tributi (Ires, Irpef, Irap, contributi dei dipendenti e Imu) del 2017 (quindi no 2016 e,per esempio, no iva).
Soggetti beneficiari: diverse le differenze alla zfu è riservata alle imprese e SONO ESCLUSI I PROFESSIONISTI (salvo che per i contributi) . Inoltre per l’accesso alla zfu i soggetti devono aver subito una diminuzione del 25% del fatturato, altrimenti sei escluso.
Tempistica di accesso: i versamenti sospesi vanno effettuati entro 16 dicembre 2017. Per l’accesso alla zfu va presentata la domanda entro il 20 novembre (nuovo termine), ma il beneficio viene concesso successivamente a seguito di decreto, e pertanto NON SARANNO DISPONIBILI PER LA DATA DEL VERSAMENTO CHE DOVRÀ ESSERE EFFETTUATO E/O FINANZIATO
Capienza delle agevolazioni: le risorse messe a disposizione sono limitate e verranno ripartite tra i richiedenti. Fintanto non ci sarà il decreto non sarà possibile conoscere il beneficio concesso.
PROBLEMATICHE ZONA FRANCA URBANA:
Estensione della “zona franca”: hanno inserito nella zfu tutti i comuni presenti negli allegati senza distinzione, comprendendo anche città come Macerata, Fabriano, Teramo, Ascoli Piceno e altre che hanno subito danni importanti, ma sicuramente meno rilevanti e devastanti rispetto ad altre realtà.
Questa estensione potrebbe comportare una ridistribuzione su quantità elevate di soggetti con conseguente riduzione del beneficio concedibile anche per i soggetti che operano sulle zone più danneggiate
Per l’accesso alla zfu, per i territori dell’allegato 1e 2 è previsto una riduzione del fatturato del periodo 1.9.2016 31.12.2016 rispetto allo stesso periodo del 2015. PER LE ZONE COLPITE DAL SISMA DI FINE OTTOBRE CI SONO DUE MESI DI FATTURATO NON IMPATTATO DAL TERREMOTO CHE INFLUENZANO PERÒ I PARAMETRI DI VALUTAZIONE
Rimane comunque incomprensibile l’accesso ai benefici concesso alle nuove imprese rispetto all’esclusione delle vecchie imprese salvo riduzione sostanziale (25%) del fatturato. Le aziende che hanno operato con immense difficoltà nel territorio e magari hanno conseguito fatturati simili o ridotti in misura inferiore al 25% sono escluse.
Rimangono delle problematiche di natura tecnica non previste dalla normativa, quali la definizione del fatturato, chiarito con il termine ricavi dal Mise almeno per le imprese ma non chiaro per i professionisti; operazioni straordinarie
Quasi 2.000 aziende hanno chiuso e sono stati persi circa 20.000 posti di lavoro!
Bisogna smettere di giocare a Risiko nel cratere , assegnando le priorità in base alle reali esigenze di chi ha perso tutto e che ha sempre pagato le tasse, ma dovrebbe ricominciare a farlo soltanto dopo che gli saranno ricostruite case, strade, scuole, negozi, ripristinati i servizi primari, supportata la ripresa economica !
Non ci stiamo ad essere utilizzati come bancomat o a fare da spettatori a passerelle elettorali per questo o quel candidato!
Domenica 5 novembre , alle ore 12 ci troveremo in piazza Libertà (Macerata) per chiedere conto di quanto sopra riportato al Commissario De Micheli (alla quale abbiamo già inviato una mail)".
Il 31 ottobre Confartigianato aveva segnalato a Ubi Banca, l'istituto bancario più presente nell'area del cratere, le difficoltà che molte imprese stanno vivendo nelle località colpite dal terremoto. Infatti, molte delle richieste degli associati che presentavano la pratica di rateizzazione dei tributi sospesi presso la propria banca di riferimento sono state rifiutate, costringendo gli associati a pagare l’importo in una unica soluzione entro il 16 dicembre p.v. Questo è accaduto in alcune filiali dell’entroterra come ad esempio quelle di UBI/Ex Banca Marche quali Visso, San Severino Marche, Tolentino, Camerino, Fiuminata, Serrapetrona e Castelraimondo.
Per evitare che la procedura si svolgesse con disagi per i cittadini che già faticano a far ripartire la propria attività, l'Associazione si è impegnata a trovare delle possibili soluzioni, chiedendo di verificare le oggettive difficoltà delle filiali presenti nell'area del cratere.
UBI Banca, anche a seguito dell'incorporazione di ex Banca Marche, ha sicuramente dimostrato, con la sua attenzione per i problemi dei cittadini, il suo primato come istituto di riferimento sul territorio, in un periodo in cui arrivano così tante richieste di finanziamento difficili da elaborare in tempi stretti.
A seguito di tali criticità segnalate, Ubi Banca e altri istituti di credito, comunicano che il termine per la stipula dei contratti di finanziamento beneficiario è stato prorogato dall'8/11 al 14/11 incluso, mentre il termine per la richiesta fondi a CDP (contratto finanziamento integrativo e richiesta di utilizzo Banca) slitta dal 15/11 al 20/11: di conseguenza, le domande di finanziamento possono essere raccolte fino al 10/11 incluso.
Pur trattandosi di una proroga di pochi giorni, Confartigianato confida che questo spostamento possa dare la possibilità agli Istituti bancari di rispondere alle esigenze delle imprese.
Viaggi per appassionati che vogliono vivere la tradizione, conoscere la cultura e scoprirei luoghi. Tutto questo viene reso possibile grazie alle idee di Maurizio Serafini e Andrea Antonini con VianDante, un'associazione culturale per viaggiatori, coloro che non vogliono semplicemente andare in vacanza, ma vivere un'esperienza profonda e suggestiva.
Quattro viaggi ogni anno per una trentina di persone, una sorta di elite che sceglie di andare all'avventura, con escursioni, mostre, spettacoli, accompagnati da guide di eccezione scelte appositamente in base al contesto in cui si trova, come scrittori, filosofi, botanici, storici, geologi e molto altro.
E proprio per la festa di Halloween appena trascorsa, la meta scelta è stata la Romania, più precisamente la suggestiva Transilvania, alla scoperta dei luoghi del famoso Conte Vlad, meglio conosciuto come il Conte Dracula. I 32 partecipanti, in maggioranza marchigiani provenienti dalle cinque province, hanno visitato i boschi del terrore, i castelli, tra cui quello di Dracula della fortezza di Poenari raggiunto dopo aver percorso 1500 gradini in mezzo alla natura, le chiese fortificate, ovvero completamente circondate dalle mura di cinta, tra cui quella di Prejmer, patrimonio UNESCO; ma hanno anche partecipato alle danze tradizionali, alle feste in tema horror, alle esperienze letterarie come quella fatta a Sibiu, alla simulazione del processo alle streghe in piazza a Sighisoara e per finire la serata nelle terme più grandi d'Europa a Bucarest.
Un Viaggio con la "V" maiuscola, fatto di esperienze vere e proprie, durante il quale i partecipanti hanno conosciuto a 360° la terra visitata. Ma non finisce qui, perchè VianDante ha già pensato anche a Capodanno, per il quale è previsto un viaggio in Tirolo e in Austria per scoprire il mondo della conosciutissima Principessa Sissi. Tutto ciò, inoltre, è reso possibile anche grazie all'assistenza tecnica offerta dall'agenzia di Tolentino Nuova Faltur Viaggi.
Dal 16 dicembre si tornano a pagare le tasse e si riscuotono i tributi non versati a seguito del terremoto, ma si potranno accendere mutui gratuiti per pagarli. Questo era quanto contenuto nella lettera che il commissario straordinario per la ricostruzione Paola De Micheli ha inviato nei giorni scorsi ai sindaci del cratere sismico che ha aperto una ampia serie di discussioni e polemiche. E proprio su queste polemiche il commissario spiega che il contenuto della lettera è stato frainteso.
“In situazioni emergenziali come quelle che hanno caratterizzato il centro Italia con il sisma 2016 è facile che le informazioni si confondano”: così inizia la nota di De Micheli che prosegue "Nella lettera inviata ai sindaci di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, abbiamo invitato gli amministratori locali a informare le imprese sui provvedimenti utili alla ripartenza socio economica. Sostanzialmente, le imprese potranno rateizzare a partire dal primo gennaio 2020 le imposte sospese nel 2016 e nel 2017, accedendo ad un mutuo completamente gratuito, da contrarre subito, le cui garanzie sono a carico dello Stato. Tali imposte andranno pagate, detratta l’esenzione in de minimis (200.000 euro circa) e si verseranno solo per il differenziale anche per il 2018, come avvenuto per il 2017.
Facciamo un esempio: l’impresa Mario Rossi che rientra nelle condizioni della zona franca urbana, con sede a Norcia, nel 2017 avrebbe dovuto pagare 70.000 tra imposte erariali, regionali, comunali e contributi dei lavoratori. Siccome la soglia del de minimis è di 200.000 euro, l’impresa non dovrà versare nulla per il 2017 e quindi potrà anche non accedere al mutuo. Se, però, il totale delle imposte dell’impresa invece che di 70.000 fosse di 210.000 euro, ci sarà la possibilità per l’impresa di accedere a un mutuo di 10.000 euro che verrà pagato a partire dal primo gennaio 2020, senza interessi e con garanzie dello Stato (questo significa che non si vanno a toccare gli impegni bancari delle Imprese).
Per il 2018, se la medesima impresa rimane sotto il de minimis continuerà a non pagare nulla. Se, invece, lo supera dovrà riconoscere agli enti coinvolti (Stato, Regione, Comuni, INPS e INAIL) il differenziale oltre i 200.000 euro.
Specifico che nelle condizioni della zona franca urbana rientrano tutte le imprese che hanno subito danni al fatturato. Esistono, tuttavia, imprese che non hanno subito questo genere di danni ma che fanno parte del cratere sismico. Anche per queste è previsto l’accesso al mutuo di cui in precedenza”.
Infine, il commissario fa chiarezza su alcune misure non contenute nella lettera ai sindaci.
ZONA FRANCA URBANA: è contenuta nella Legge di Bilancio e vale per le imprese. Prevede un rinvio al 20 novembre 2017 (anziché al 6 novembre 2017 come inizialmente stabilito) del termine per la presentazione delle domande da parte delle imprese per accedere ai benefici e alle agevolazioni della Zona Franca Urbana. L’intervento prevede la concessione di agevolazioni sotto forma di esenzioni fiscali e contributive in favore di imprese e titolari di reddito di lavoro autonomo che svolgono la propria attività o che la avviano entro il 31 dicembre 2017 nella ZFU Sisma Centro Italia.
BUSTA PAGA PESANTE: vale per i cittadini che percepiscono reddito fisso, lavoratori dipendenti e pensionati. Prevede una rateizzazione fino a 24 mesi (rispetto ai 9 inizialmente stabiliti) e rinvio a maggio 2018 (anziché a febbraio 2018 come inizialmente stabilito) delle imposte sospese dal 24 agosto 2016.
SOSPENSIONE MUTUI PRIVATI: la sospensione del pagamento dei mutui per i privati verrà prorogata con un emendamento governativo, che verrà presentato la prossima settimana, al dl fiscale in discussione al Senato. Il dl fiscale entra in vigore prima della Legge di bilancio e quindi consente di anticipare i tempi di questa agevolazione. Inoltre, nel 2018, abbiamo in previsione una negoziazione con l’ABI la revisione dei piani di ammortamento dei mutui privati – la stragrande maggioranza insistenti sulle prime case che verranno ricostruite a carico dello Stato – per evitare che le rate sospese comprensive di interessi di questi due anni, vengano caricate sul solo primo anno.
“L’esigenza di fare chiarezza è quanto mai urgente, non per evitare – come qualcuno potrebbe pensare – che si facciano strada critiche di stampo politico e da toni elettorali, ma per avere la certezza che i cittadini e le imprese conoscano appieno i propri diritti, per poter ripartire con la ricostruzione. Questi territori si riprenderanno solo se tutti – imprenditori, amministratori locali e Governo – remeremo nella stessa direzione” conclude De Micheli.
"La ricostruzione non è partita, migliaia di cittadini sono ancora senza nemmeno una casa d'emergenza, migliaia di tonnellate di macerie solo ancora sul luogo dei crolli, pochissime le attività economiche delocalizzate che hanno potuto riavviare la propria attività.
L'economia locale e le imprese dei Comuni terremotati delle 4 Regioni dell'Italia centrale sono in una crisi drammatica".
E in questa situazione dal 16 dicembre si dovranno ricominciare a pagare tasse e tributi. E chi non ha i soldi potrà fare un mutuo con delle banche convenzionate. Purtroppo non è uno scherzo". Lo sottolinea Marcello Fiori che è il responsabile nazionale Settore Enti Locali Forza Italia.
"Questo - prosegue - è il contenuto assurdo di una lettera spedita ai sindaci delle quattro regioni colpite dal terremoto, dall'On. Paola De Micheli, commissario straordinario per la ricostruzione, in cui si invitano i primi cittadini ad informare le imprese locali sul fatto che queste debbono ricominciare a versare i tributi. Si tratta di una decisione vergognosa. Il Commissario ed il Governo, non si rendono conto che gli imprenditori non sono in grado di produrre, di originare redditi e profitti e pagare le tasse". (Ansa)
Ancora polemiche sulla decisione di far tornare i terremotati a pagare le tasse da metà dicembre. La questione è diventata nazionale e questa mattina è stata Giorgia Meloni ad intervenire con un post sulla sua pagina Facebook: "Invece di chiedere ai cittadini, rendete disponibili i soldi degli sms solidali" dice la Meloni.
Nelle poche righe pubblicate, la leader di Fratelli d'Italia scrive "Renzi e Gentiloni umiliano senza vergogna i terremotati e a chi non ha più niente chiedono di pagare le tasse dal 16 dicembre prossimo. Prima di chiedere ai cittadini, il Governo renda disponibili tutti i soldi degli sms solidali donati dagli italiani perché non si sa che fine abbiano fatto. Fratelli d'Italia non permetterà a questi signori di tassare chi non ha più niente".