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Lo Stato batte cassa, insorge Forza Nuova: "Le tasse sospese le paghino con i soldi del treno del PD"

Lo Stato batte cassa, insorge Forza Nuova: "Le tasse sospese le paghino con i soldi del treno del PD"

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del Gruppo Forza Nuova Marche, con le parole della coordinatrice regionale Martina Borra. "Insorge Forza Nuova dopo la lettera inviata dal Commissario per la ricostruzione del Centro Italia, Paola De Micheli ai sindaci delle Marche per avvisarli che il 16 dicembre i terremotati del Centro Italia dovranno ricominciare a pagare le tasse, comprese quelle non versate grazie alle "sospensiva" accordata dal Governo ai cittadini del "cratere". “Ci sono le macerie ancora da raccogliere e oltre 30mila sfollati e la De MIcheli ha il coraggio di tornare a battere cassa? Questo è a dir poco vergognoso! – afferma Martina Borra vice coordinatrice regionale di Forza Nuova – Gli abitanti del cratere, dopo essere stati completamente abbandonati dallo stato, stanno cercando con le unghie e con i denti di ritornare ad una normalità e invece continuano ad essere bastonati”. La cosa che fa crescere ancora di più la rabbia dei marchigiani, è sapere che la De Micheli ordina ai sindaci di consigliare una lista di banche aderenti ad una convenzione stipulata tra lo Stato, tramite la Cassa depositi e prestiti, e l'associazione delle banche italiane Abi. “Questo è vergognoso - sottolinea ancora la nazionalista – i soldi per pagare le tasse in sospeso li prendano da quelli utilizzati per il treno del Partito Democratico! La pazienza dei marchigiani è finita – conclude Martina Borra - e noi di Forza Nuova saremo sempre al loro fianco pronti ad intraprendere qualsiasi azione necessaria a fermare questa vera e propria rapina a mano armata, messa a segno da questo governo infame, ai danni dei nostri fratelli marchigiani”.

01/11/2017 22:14
Villa Musone, altra settimana intensa per i ragazzi del settore giovanile

Villa Musone, altra settimana intensa per i ragazzi del settore giovanile

Altra settimana intensa per i ragazzi del settore giovanile del Villa Musone impegnati sui diversi campi marchigiani. Partiamo dalla Juniores di Carlo Mandola che si impone per 2-0 contro il Camerino e continua a volare nelle parti nobili della classifica del torneo. Una lotta al vertice molto serrata visto che i villans sono in vetta con 14 punti seguiti a ruota dal Chiesanuova, con una gara in meno, e dal Moie Vallesina. Proprio contro i rossoblu, in trasferta, nell'imminente weekend i gialloblu andranno a caccia di altri punti preziosi per rimanere ai vertici della classifica. Gli Allievi Provinciali di mister Giorgio Capitanelli osserveranno il turno di riposo per poi riprendere il proprio cammino con i sette punti incamerati finora. Nel prossimo weekend impegno casalingo contro l'Osimana. I Giovanissimi Provinciali di mister Alfredo Camilloni invece sono attesi dalla sfida interna contro l'Atletico Conero, attualmente ultimo e ancora a secco di punti, per cercare di mettere da parte altri punti preziosi.   

01/11/2017 21:26
Il Villa Musone viene battuto a domicilio dal Moie Vallesina e saluta la Coppa Italia

Il Villa Musone viene battuto a domicilio dal Moie Vallesina e saluta la Coppa Italia

Il Villa Musone saluta la Coppa Italia. I villans vengono battuti a domicilio per 1-0 dal Moie Vallesina e dicono addio alla competizione. Infatti nel mini girone a tre con Passatempese, Moie Vallesina e i gialloblu, in virtù del pari all'andata tra rossoblu e galletti, la compagine di mister Busilacchi sale a quota 4 punti mentre i villans rimangono fermi a 0. A questo punto la sfida tra Passatempese e Villa Musone, in programma il 22 Novembre, serve per determinare l'eventuale capolista che passerà il turno tra i rossoblu e i galletti. Peccato per l'eliminazione prematura da parte della compagine di mister Strappini, che comunque si è disimpegnata bene, mentre il Moie Vallesina torna al successo interrompendo così un digiuno che tra campionato e coppa durava da metà di Settembre. Prima fase di studio tra le due compagini che non intendono concedere spazio all'avversario.  Primo squillo al 10' per i villans, con Recanatini che pesca bene Mascambruni ma la sua conclusione si trasforma in un assist su cui Liguori non arriva d'un soffio. I villans manovrano e cercano qualche incursione offensiva mentre i rossoblu puntano sulle ripartenze per innescare la velocita' delle proprie punte. Su una di queste incursioni al 25' scaturisce una punizione dal vertice sinistro, ben battuta da Magini su cui Cingolani risponde presente. I ragazzi di mister Marco Strappini pressano a tutto campo mettendo in difficoltà gli attaccanti ospiti ma non riescono a sfondare l'attenta retroguardia di mister Busilacchi, così il primo tempo finisce in parità. Nella ripresa inizio scoppiettante con azioni da una parte e dell'altra. Gli ospiti si fanno vedere con Federici, bravo Cingolani sul suo diagonale potente, e Giuliani, che travolge Piccinini nella sua corsa palla al piede verso la porta sguarnita, mentre i villans hanno una ghiotta occasione con Liguori, impreciso di testa da due passi. La rete del vantaggio la trovano i rossoblu al 63', con Magini che pesca una conclusione precisa e potente sotto il sette. Il gol galvanizza gli ospiti che ci provano al 65' con Magini su punizione, al 75' con Giuliani che batte a colpo sicuro verso la porta gialloblu e un minuto dopo con Gabrielloni da due passi ma Orciani si dimostra superlativo in tutte le circostanze. La compagine di mister Busilacchi sembra poter portare a casa i tre punti ma proprio all'ultimo tuffo Liguori trova una deviazione sotto porta ma la palla carambola tra Cerioni e il palo. Per i villans si conclude la partita con una sconfitta ed il cammino in Coppa. "Dispiace subire un'eliminazione - commenta mister Marco Strappini - Proprio alla fine siamo stati vicinissimi a trovare il pareggio che avrebbe cambiato tutta la questione. Invece usciamo con una sconfitta contro un'ottima squadra: la prestazione dei miei ragazzi non mi è dispiaciuta anche se non è bastata per portare a casa dei punti. Siamo purtroppo fuori dalla competizione, adesso rimane  la sfida contro la Passatempese, anche se non possiamo più passare il turno comunque daremo il massimo nell'ultima gara". VILLA MUSONE - MOIE VALLESINA 0-1 (0-0 pt) VILLA MUSONE: Cingolani (60' Orciani), Bellucci (45' Spinelli), Piccinini (76' Campanari) L., Cardelli, Ortolani, Pucci, Recanatini, Moglie, Liguori, Mascambruni, Camilletti (60' Diallo) A Disp. Ruggeri, Piccinini M., Marchetti All. Strappini MOIE VALLESINA: Cerioni, Spinelli, Simonetti, Morazzini (69' Bellucci), Stamate (55' Bingunia), Federici, Carloni, Mosca, Capecci (55' Giuliani), Magini, Gabrielloni (81' Tittarelli) A Disp. Spugni, Bernardo, Pratichizzo All. Busilacchi Arbitro: Caponi di San Benedetto del Tronto Reti: 63' Magini  Note: Ammoniti Pucci, Spinelli  

01/11/2017 21:04
Il sindaco di Norcia trasforma le macerie in "souvenir". Il web insorge: "Gesto di pessimo gusto"

Il sindaco di Norcia trasforma le macerie in "souvenir". Il web insorge: "Gesto di pessimo gusto"

Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, vieta i selfie sulle macerie del terremoto. Nicola Alemanno, sindaco di Norcia, trasforma le macerie del terremoto in souvenir, anzi in un ‘ricordino’ per celebrare l’anniversario del sisma di magnitudo 6.5 che il 30 ottobre 2016 ha devastato anche la sua città. “Vi doniamo – si legge nel cartiglio allegato al ‘ricordino’ – una piccola pietra, una piccola ‘maceria’, a ricordo delle nostre case, chiese, circoli, negozi. Tutte le nostre pietre rimarranno sempre il simbolo della nostra identità e della nostra storia: hanno formato le nostre case e ci hanno accolto e protetto per tanti anni. Ora dobbiamo e vogliamo andare avanti, con nuove idee, con nuovi progetti e nuovi materiali, più sicuri e altrettanto belli. Sarebbe bello che ognuno di noi, nelle nuove e sicure case che avremo, custodisse una piccola pietra che ci ricordi sempre quello che è stato e quello che siamo: questa è la memoria, che rimarrà sempre viva. La ricostruzione sarà la nostra nuova storia”. Il popolo del web sembra non aver apprezzato questa idea che, a distanza di un anno, fa emergere in maniera stridente il contrasto con la realtà di chi, ancora, il terremoto, purtroppo, lo vive sulla propria pelle, tra mille disagi, sofferenza e quotidiana perdita di fiducia verso il modo in cui le istituzioni continuano ad affrontare il post-terremoto. Ritardi nella consegna delle casette, tonnellate di macerie da rimuovere, una ricostruzione che stenta a decollare e troppe persone ancora assistite tra alberghi e container collettivi. Un ‘ricordino’ – definito nel sito istituzionale del comune come ‘piccola composizione con sasso a memoria del sisma, ma proiettato verso la ricostruzione’ – che sulla rete appare ai più un gesto grottesco, di pessimo gusto e fuori luogo. Più di uno, poi, si chiede quanto sia costato questo ‘gadget’ che contiene il logo del comune di Norcia e della Regione Umbria e se non fosse stato più opportuno ricordare in maniera più sommessa, rispettosa e sobria la tragedia che un anno fa ha colpito Norcia e il Centro Italia.  

01/11/2017 09:51
Sisma, un miliardo in più per edifici pubblici

Sisma, un miliardo in più per edifici pubblici

Un miliardo in più per finanziare la ricostruzione degli edifici pubblici: scuole, sedi comunali e caserme delle forze di polizia. E la sospensione del pagamento dei mutui fino alla fine del 2018 per tutti i cittadini che vivono nei comuni del cratere. Sono due delle misure per la ricostruzione del centro Italia devastato dai terremoti del 2016, inserite nella manovra in discussione in Parlamento. Le risorse finanziarie, disponibili e previste dal bilancio pluriennale dello Stato, vanno ad aggiungersi agli investimenti già programmati nell'ultimo anno per un impegno complessivo di 2 miliardi. "A riprova che il Governo e l'intero sistema Paese - dice il Commissario per la ricostruzione Paola De Micheli - sono determinati, in modo concreto, a sostenere la ripresa della vita nelle aree dell'Appennino centrale, nei borghi e nelle comunità profondamente ferite dagli eventi sismici". (fonte Ansa)

01/11/2017 09:48
Il presidente di Feding Marche incontra l'onorevole Carrescia per fare il punto sulla ricostruzione

Il presidente di Feding Marche incontra l'onorevole Carrescia per fare il punto sulla ricostruzione

Un incontro utile e costruttivo, quello di ieri mattina, presso la sede di Piazza del Plebiscito, tra l’On. Piergiorgio Carrescia, l’Ing. Massimo Conti, da poche settimane insediato alla presidenza della Federazione Ordini Ingegneri delle Marche e del Presidente dell’Ordine della Provincia di Macerata, Ing. Maurizio Paulini. La riunione, promossa dal deputato marchigiano per costruire un dialogo diretto con i soggetti protagonisti sul campo sin dalle primissime fasi dell’emergenza fino alla ricostruzione, è servita per confrontarsi sulle normative tecniche previste dalle varie ordinanze e sulla possibilità di proporre correttivi e integrazioni che permettano di affrontare al meglio una situazione peculiare come quella della nostra regione. Il territorio marchigiano è quello che da solo conta circa il 62% dei danni subiti dal sisma dello scorso anno e l’orografia delle zone colpite, così come la tipologia delle strutture lesionate, rende più complesse tutte le operazioni a partire dalla demolizione e lo smaltimento delle macerie. Nell’occasione i vertici di Feding Marche hanno potuto illustrare una serie di proposte di modifica delle normative esistenti, scaturite dal gruppo di lavoro nazionale del Consiglio Nazionale Ingegneri (riunitosi a luglio ad Ascoli Piceno), dalla Commissione Sisma e dagli incontri con la Regione Marche per snellire e ottimizzare i tempi legati alla delicata fase della ricostruzione. Prima tra tutte una proposta emendativa all’art.1 del D.L. n.8 del 9.02.2017 che, prevedendo l’introduzione di una procedura di preistruttoria per la concessione e l’erogazione dei contributi, snellirebbe i tempi delle pratiche e ridurrebbe considerevolmente la mole di lavoro a carico degli uffici speciali per la ricostruzione. L’Onorevole Carrescia, dopo aver recepito le istanze emerse durante la riunione, ha espresso la propria intenzione di predisporre in tempi brevi una proposta di legge in cui inserire una serie di interventi migliorativi per affrontare in modo adeguato la fase della ricostruzione nella nostra regione.

31/10/2017 13:45
Fiori (FI): "In un video il bilancio del fallimento della gestione dell'emergenza sisma"

Fiori (FI): "In un video il bilancio del fallimento della gestione dell'emergenza sisma"

Un anno fa i cittadini italiani si svegliarono con questa ennesima terribile notizia: "Una nuova e devastante scossa di terremoto ha colpito il Centro Italia alle 7.40 del 30 ottobre 2016. Il sisma, di magnitudo 6.5 Richter, è stato distintamente avvertito in molte altre Regioni Italiane, dalla Puglia al Trentino Alto Adige. Si tratta della scossa più forte in Italia dal terremoto dell'Irpinia nel 1980. L'epicentro del terremoto è stato localizzato tra Norcia, Castelsantangelo sul Nera e Preci (al confine tra Umbria, Marche e Lazio) ad una profondità di nove chilometri". Crolli, paura, devastazione, molti feriti, migliaia di sfollati e alcuni luoghi simbolo della nostra fede e della storia italiana come la cattedrale di San Benedetto a Norcia feriti gravemente. Gli stessi luoghi, come molti altri del centro Italia erano già stati colpiti duramente dal sisma del 24 agosto.  "Una serie di eventi terribili che ha sconvolto la vita di migliaia di persone - ha dichiarato Marcello Fiori, responsabile enti locali di Forza Italia - provocato circa 300 vittime, danni per decine di miliardi, spezzato la vita di comunità bellissime e uniche. A oltre un anno di distanza quale è la situazione? Come è stata affrontata l'emergenza più grave che ha colpito il cuore d'Italia? Purtroppo aldilà dello sforzo straordinario per umanità ed efficienza compiuto dal sistema di protezione civile che nel primo periodo ha salvato decine di vite e messo al sicuro migliaia di persone, dobbiamo registrare un vero e proprio fallimento del modello di intervento sin qui realizzato dai Governi che si sono succeduti. Abbiamo sempre avuto un atteggiamento responsabile e collaborativo, sia in Parlamento che con i nostri Sindaci, perché siamo convinti che di fronte a una tragedia nel Paese devono prevalere le ragioni dell'unità e della solidarietà. Ma un Paese altrettanto serio ha bisogno di verità per correggere ciò che non funziona. La nomina quasi immediata di un Commissario alla ricostruzione, fortemente caratterizzato politicamente, ha creato confusione di ruoli e sovrapposizioni amministrative e procedurali. Inoltre la scelta di affidare alle Regioni, attraverso la nomina dei Presidenti come Vice Commissari, compiti operativi si è dimostrata del tutto inadeguata introducendo un ulteriore appesantimento burocratico. La nostra non è affatto una posizione pregiudiziale ma fondata sui dati di quello che è stato e soprattutto di quello che non è stato fatto.  Ad esempio ecco il bilancio disastroso di quanto non è stato fatto nella Regione Marche: siamo nella paradossale situazione che il numero degli sfollati è addirittura aumentato: si è passati dai 26 mila del 30 ottobre scorso agli oltre 33 mila attuali.  Sono state richieste dai Comuni marchigiani circa 2000 casette per l'emergenza abitativa e ne sono state consegnate 231 (alla data del 25 ottobre) cioè poco più del 10 per cento. Non sono state nemmeno completate le verifiche di agibilità degli edifici: ne mancano ancora oltre 3 mila sempre nelle Marche. Le scuole danneggiate sono 170 (di cui 40 in modo molto grave) e risultano finanziati soltanto 50 interventi. Si stima che nelle 4 Regioni siano presenti a seguito dei terremoti che si sono succeduti, oltre 2.660.000 tonnellate di macerie e ne siano state rimosse (sino a fine agosto) appena 237.000. Nello specifico: nel Lazio presenti 1.280.000 tonnellate, rimosse circa 100.000; in Umbria presenti 100.000 e rimosse circa 10.000; in Abruzzo presenti 160.000 tonnellate e rimosse nessuna tonnellata; nelle Marche presenti 1.120.000 tonnellate e rimosse 117.000 tonnellate. Quindi dopo circa un anno è stato rimosso meno del 9% delle macerie. Il costo delle spese per l'autonoma sistemazione dei cittadini che hanno provveduto da soli a cercarsi una casa (sino al mese di luglio 2017)  per lo Stato ammonta a circa 200 milioni di euro. Sono oltre 1000 le persone ospitate nei container (prevalentemente si tratta di agricoltori che sono rimasti a presidio della propria attività). Centinaia di imprese produttive, aziende agricole e manifatturiere, esercizi commerciali e turistici, laboratori artigiani e studi professionali hanno perso la loro possibilità di produrre lavoro e ricchezza, moltissimi l'hanno vista drasticamente ridotta. E senza imprese non può esserci alcuna possibilità di futuro e di ricostruzione. Eppure le risorse economiche non mancano: grazie all'impegno straordinario del Presidente del Parlamento Europeo, on. Antonio Tajani l'Unione Europea ha già reso disponibili oltre un miliardo e 200 milioni per le aree colpite dal sisma e tali fondi potranno raggiungere complessivamente circa i 2 miliardi utilizzando al meglio anche i Fondi ordinari.   L'ufficio del Commissario e le Regioni, in questo anno, non solo non hanno dato un impulso in termini di efficienza e rapidità, ma hanno riempito le popolazioni colpite dal terremoto, di migliaia di pagine di carte e di norme burocratiche assurde come quella volta a trasformare i privati cittadini in vere e proprie stazioni appaltanti per effettuare i lavori di ricostruzione della propria abitazione. In molti di questi comuni regna oggi solo il silenzio e l'abbandono. Ogni giorno che passa aumenta il rischio concreto dello spopolamento dei borghi di montagna e dei centri storici: senza una abitazione sicura, strade accessibili, un lavoro, una ripresa pur minima delle attività economiche migliaia di cittadini saranno costretti a immaginare di costruire il proprio futuro altrove, lontani dalla casa e dalla terra di origine. Questa è la responsabilità più grave di chi con ritardi, inefficienze e burocrazie sta gestendo questa emergenza.  E' di fatto già arrivato l'inverno e le condizioni climatiche renderanno difficilissimo poter lavorare. Siamo ancora in piena emergenza e di ricostruzione si parla nei convegni e nei comunicati stampa. I dati parlano drammaticamente chiaro e sono impietosi: questo Governo e questi Presidenti delle Regioni hanno dimostrato di non essere in grado di affrontare e risolvere l'emergenza.  Siamo vicini ai cittadini delle Marche, dell'Umbria, del Lazio e dell'Abruzzo che stanno vivendo un periodo terribile della loro vita, in cui in pochi attimi, tutto è stato sconvolto e le certezze di una vita sono state spazzate via. Siamo vicini a loro e non li lasceremo mai soli. Con loro e partendo da loro, dalle loro esigenze e dai loro sogni, vogliamo ricostruire il futuro. Noi sappiamo come fare. Noi lo abbiamo già fatto".  

30/10/2017 17:10
Potenza Picena, Music Gallery: grandissimo successo per la terza edizione

Potenza Picena, Music Gallery: grandissimo successo per la terza edizione

Giornata indimenticabile per i 120 iscritti al concorso delle Gallerie Auchan che tutti insieme si sono ritrovati nella splendida e suggestiva Cappella della Congrega dei Contadini di Potenza Picena dove Mogol, presidente di giuria di Music Gallery  ha deliziato i presenti con il seminario "Il cammino del Pop", una lezione sulle tecniche di canto dove ha alternato il suo pensiero con esempi musicali. Un affascinante percorso iniziato da "O' sole mio" nella versione di Claudio Villa, passato per Elvis, Rolling Stones, Vasco Rossi, Gianni Bella, Gotye, Battisti, Arisa e terminando con un omaggio a Mango. Ha sottolineato più volte che un brano di successo deve raccontare la vita e le esperienze della quotidianità di ognuno di noi, deve saper suscitare emozioni e che l'interpretazione di una canzone non deve essere urlata. Anzi, i cantanti di successo spesso, addirittura, la sussurrano. Un seminario di grande spessore formativo come sottolineato dai ragazzi presenti al seminario, che ha registrato anche la partecipazione di numerose personalità tra le quali sottolineiamo quella dell'Assessore Regionale alla Cultura e Turismo Moreno Pieroni che certifica la sensibilità che l'assessorato stesso ha riposto in una manifestazione che attraverso la musica esalta una forma molto coinvolgente di cultura popolare. Presente anche il Sindaco di Potenza Picena Francesco Acquaroli che ha omaggiato il Maestro Mogol di uno scritto storico del comune marchigiano. Dalle 17 nella Galleria Auchan di Ancona si sono esibiti i 16 finalisti di Music Gallery: ad accoglierli un foltissimo pubblico ed una giuria attenta e concentrata capitanata appunto dal Maestro Mogol. La bravura e la professionalità dei concorrenti ha reso molto difficile il compito della giuria che ha decretato Viola Pellei vincitrice nella categoria Young, Elisa del Prete nella categoria Editi, Luigi Guenci nella categoria Inediti ed infine il Presidente di giuria ha scelto come sua prossima allieva nella Scuola di formazione CET Eva Capomagi complimentandosi per il suo brano "Febbre" e ricordandole che vivrà una bellissima esperienza che potrebbe trasformare la propria passione in una carriera artistica! Mogol ha riservato anche parole di incoraggiamento per tutti gli altri concorrenti: "Dovete studiare! Se la musica è la vostra passione l'unica strada da percorrere è quella dello studio!" Un impeccabile presentatore David Romano, ha scandito i tempi serrati di tutto il pomeriggio con maestria e simpatia, alternandosi in alcuni momenti con Alvin Crescini, produttore del contest attraverso la società Peaktime. Emozionatissima anche Lina La Gioia, direttrice delle Gallerie Auchan delle Marche, che in soli tre anni è riuscita nella straordinaria impresa di far diventare Music Gallery uno dei concorsi canori più importanti della regione. Un plauso ai partner sostenitori del contest, CNA Ancona, EKO, Diagnostica Marche, Happiness Group, Infissi Design, Mugellini Festival, Grandinetti Tende e Rossini Pianoforti che hanno ribadito, all'unisono, la soddisfazione per aver contribuito ad alimentare i sogni dei ragazzi.

30/10/2017 17:00
"Linea Verde" arriva nel maceratese ad un anno dal terremoto

"Linea Verde" arriva nel maceratese ad un anno dal terremoto

Le telecamere della storica trasmissione itinerante di Rai 1, condotta nella sua edizione domenicale da Daniela Ferolla e Patrizio Roversi, sono tornate nel maceratese per l'anniversario del terremoto. Nella puntata di ieri, i due inviati hanno raccontato il post terremoto sia dal versante umbro che da quello marchigiano, con servizi da Norcia, Preci e Castelluccio per Daniella Ferolla e dal lato marchigiano, Patrizio Roversi ci ha mostrato quanto sta succedendo a Visso, Pieve Torina, Camerino e Tolentino. La puntata è iniziata con una ricognizione dall'elicottero con Roversi ed il giornalista Carlo Cambi che hanno sorvolato il maceratese evidenziando i problemi delle piccole imprese agricole e zootecniche, che non essendo in un sistema "a rete" hanno difficoltà anche a ricevere gli aiuti, perché devono essere raggiunte singolarmente una per una. Si fa notare inoltre come i terremoti abbiano sconvolto l'equilibrio idrico della zona, con delle fonti che sono scomparse. Camerino dall'alto sembra quasi integra, dicono gli inviati, per via dei muri perimetrali quasi intatti, quando in realtà tutto il centro storico è zona rossa e le devastazioni sono all'interno delle costruzioni. Si passa poi alle gole del Nera, con la famosa strada interrotta da più di un anno perché allagata dal fiume che ha subito una deviazione a causa del terremoto. Strada fondamentale per l'economia della zona, dalle produzioni tipiche al turismo dell'alta Valnerina che fortunatamente si sta riaprendo in questo periodo, anche se con passaggi contingentati per il momento. Il volo in elicottero è terminato a Visso, il cuore dei Sibillini, dove c'era la sede del parco. La città è rasa al suolo ed è completamente zona rossa dice Carlo Cambi. In collegamento dalla zona rossa di Camerino, si parla di smaltimento delle macerie con il direttore generale del Cosmari Giuseppe Giampaoli, il quale spiega tutti i passaggi che occorrono affinché i resti di edifici sia storico-artistici che privati vengano rimossi e trattati e quasi totalmente recuperati, destinando allo smaltimento solamente tra l'uno e l'uno e mezzo percento. Sempre a Camerino, la puntata prosegue all'interno del pastificio, che con il suo nuovo stabilimento è uno dei simboli della rinascita. A Pie' Casavecchia, frazione di Pieve Torina, Roversi ha incontrato il signor Attilio, un allevatore di capi bovini che non ha mollato, resistendo allo scorso inverno con la stalla inagibile e che ne ha ricevuta solamente la scorsa primavera, una provvisoria. La puntata si è chiusa dal santuario di Macereto, dove l'architetto Nicoletta Gandolfi ha parlato di prevenzione, spiegando la necessità di predisporre dei dispositivi come cordoli, catene e tiranti, che riescano a proteggere in maniera significativa dagli effetti del terremoto e con due allevatori, Michela Paris e Stefano Riccioni, che nonostante la casa e la stalla distrutte dal sisma, si sono rimboccati le maniche ed hanno più che decuplicato il numero di pecore in loro possesso, passando da 26 a 350, nell'intento di rilanciare la razza "Sopravvissana". E' possibile rivedere l'intera puntata collegandosi al sito Raiplay, tramite il seguente link: http://www.raiplay.it/video/2017/10/Linea-verde-Marche-Umbria-ricomincio-da-qui-cba459ed-f6df-43b4-bcb1-4ee932f469d0.html .  

30/10/2017 16:01
A un anno dal sisma il messaggio della Nazionale attori: "Se l'Italia sembra aver dimenticato, gli italiani non dimenticano"

A un anno dal sisma il messaggio della Nazionale attori: "Se l'Italia sembra aver dimenticato, gli italiani non dimenticano"

Un anno fa, alle 7.40, la scossa che ha devastato il centro Italia. Una scossa che è arrivata dopo quelle del 24 agosto e del 26 ottobre: scosse che avevano già ampiamente compromesso la situazione dei 140 comuni colpiti. 140 comuni divisi nelle regione Abruzzo (23), Lazio (15), Marche (87) e Umbria (15) che ancora oggi, dopo 365 giorni, non sono riusciti a tornare alla normalità. Proprio ieri per ricordare questi drammatici momenti, ma soprattutto per lanciare un messaggio di speranza, si è disputata a Spoleto una partita per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto. La sfida si è svolta allo stadio comunale fra la Nazionale attori e quella dei terremotati, il cui ct è il sindaco di Amatrice – ed allenatore professionista – Sergio Pirozzi. “Un cuore per Campione”, questo il nome della giornata che ha rappresentato un momento di solidarietà ma soprattutto di vicinanza alle popolazioni colpite Per gli attori, la cui nazionale gioca circa 30 partite all’anno, i cui incassi sono interamente devoluti in beneficenza, sono scesi in campo alcuni volti molto noti del cinema e delle fiction: Luca Capuano, Edoardo Velo, Francesco Giuffrida, Raffaello Balzo, Mario Ermito, Stefano Oradei, Danilo Brugia, Hamar Vasfi, Giulio Base, Antonio Tallura, Fabrizio Romondini, Ludovico Fremont, Franco Oppini, Pio Stellaccio, Francesco Cicchella, Vincenzo Messina, Pio Pisciscelli, Andrea Preti. La squadra dei terremotati annovera invece alcuni ragazzi delle aree colpite dal sisma, compresi alcuni ex calciatori dilettanti. Ad accogliere le due squadre in campo saranno i giovani calciatori della Ducato. Gli attori, al termine della partita, hanno voluto mandare ai terremotati dei messaggi per dire loro che, citando Enrico Lo Verso "Se l'Italia sembra aver dimenticato, gli italiani non dimenticano e vi sono vicini".

30/10/2017 11:04
Ospedale unico: la vittoria del centrodestra e il rimedio di Comi per Tolentino

Ospedale unico: la vittoria del centrodestra e il rimedio di Comi per Tolentino

  La scelta della sede dell'ospedale unico ognuno la racconterà come vuole. Date le imminenti elezioni politiche non vi è alcun dubbio che in tanti tenteranno di strumentalizzarla a proprio favore o contro l'avversario di turno. Ma per onore della verità è bene che ai cittadini siano chiarite 3 verità inequivocabili.  Innanzitutto, la scelta della sede dell'ospedale unico provinciale non è stata fatta dalla Regione Marche, che, come noto a tutti, è composta in larga maggioranza, circa il 60%, dal Partito Democratico. Secondo punto: la scelta della sede dell'ospedale unico provinciale è stata fatta dalla conferenza provinciale dei sindaci, che, anche in questo caso è noto a tutti, è composta in larga maggioranza, circa il 60%, da amministratori di centrodestra.  Terzo, ma non ultimo: anche il sindaco di Tolentino ha concorso a questa scelta condividendo in ogni passaggio con i suoi colleghi i criteri di scelta. Sul piano politico questa vicenda politica ci dice alcune cose, anzi parecchie cose. E' chiaro, in primis, che la Regione Marche ottiene il risultato, storico e inimmaginabile alla vigilia, di convincere tutti i sindaci a optare per un grande e futuro (chissà quanto prossimo) ospedale unico provinciale di primo livello (oltre quello di Camerino che rimarrà). E ancora: il sindaco Romano Carancini, grazie sopratutto ai sindaci di centrodestra più importanti (Civitanova e Camerino, tanto per dirne un paio) determina la scelta di Macerata come sede prediletta. Delle città più grandi, Giuseppe Pezzanesi, sindaco capofila dei comuni del centrodestra e quindi socio di maggioranza della Conferenza dei Sindaci, con l'abilità e la spregiudicatezza di un giocoliere, mentre da un lato vota insieme ai colleghi le scelte per decidere dove fare l'ospedale, dall'altro dichiara oggi di essere contrario e lancia fulmini e saette per una Tolentino "defraudata" da un risultato che, a rigor di logica, doveva essere ben diverso dalla scelta della Pieve.   Però, siccome al cuor non si comanda, in soccorso di Tolentino parte Francesco Comi. Quella che resta pur sempre la sua città, non può restare a bocca asciutta.  Da vecchio e navigato lupo del mare della politica, Comi, segretario regionale del PD, annusata l'aria del tradimento da parte di molti sindaci si affretta a chiudere con il Presidente della Regione un accordo che assicura a Tolentino: subito 5 milioni di euro, e poi altre risorse, per rifare un nuovo ospedale cittadino e per mantenere i servizi esistenti prima del terremoto; il mantenimento del PPI, il nuovo consultorio ed un nuovo reparto di diagnostica (tac e risonanza magnetica telecomandata) nella palazzina dell'ex farmacia. E vissero felici e contenti. Forse... 

28/10/2017 20:54
Banca Marche, il Codacons lancia un'azione risarcitoria per i risparmiatori danneggiati

Banca Marche, il Codacons lancia un'azione risarcitoria per i risparmiatori danneggiati

Il Codacons lancia un'azione risarcitoria riservata ai risparmiatori dell'istituto di credito danneggiati. L'udienza preliminare sul procedimento relativo a Banca Marche si terrà il 7 novembre. "Tutti gli azionisti e gli obbligazionisti di Banca Marche - spiega l'associazione dei consumatori in una nota - possono costituirsi in giudizio per recuperare i propri soldi e ottenere il risarcimento del danno causato dalla perdita di valore dei propri titoli, oltre al risarcimento del danno morale per 10.000 euro". L'udienza del 7 novembre, davanti al gup di Ancona Carlo Cimini, riguarda 16 tra ex amministratori e dirigenti della vecchia Banca Marche sprofondata sotto un 'buco' miliardario. La procura di Ancona contesta reati che vanno dalla bancarotta fraudolenta e documentale - anche per la controllata Medioleasing -, al falso in prospetto e ostacolo alla vigilanza degli enti di controllo.   FONTE ANSA

28/10/2017 14:43
Addestra il suo pitbull per squarciare le gomme delle auto parcheggiate: denunciato dalla polizia

Addestra il suo pitbull per squarciare le gomme delle auto parcheggiate: denunciato dalla polizia

La Squadra Mobile di Ancona ha identificato l'autore dei numerosi danneggiamenti di pneumatici delle auto parcheggiate nella zona del Piano ad Ancona avvenuto nelle ultime settimane. E' un 25enne di origini caraibiche, che per squarciare le gomme utilizzava il suo pitbull, addestrato ad azzannarle al comando del padrone: bastava un colpetto con il piede sul copertone del mezzo e l'animale scattava per fare il suo "dovere". Il 25enne, poi, secondo quanto hanno ricostruito gli agenti grazie anche alle riprese delle telecamere collocate in zona, proseguiva indisturbato la sua passeggiata con il cane sciolto dal guinzaglio fino ad avvicinarsi ad un'altra auto in sosta e così via. Tutto questo veniva fatto senza un motivo apparente. I poliziotti hanno sequestrato il cane affidandolo in custodia giudiziale a un canile comunale. Il giovane è stato denunciato per danneggiamento aggravato. (Ansa) 

27/10/2017 17:10
Le Marche in Argentina, Mastrovincenzo in visita alla Casa Rosada

Le Marche in Argentina, Mastrovincenzo in visita alla Casa Rosada

Giovedì 26 ottobre è iniziata la visita in Argentina del presidente del Consiglio regionale delle Marche Antonio Mastrovincenzo. Il primo incontro Mastrovincenzo l'ha avuto con la vicepresidente, Gabriela Michetti, nella suggestiva location della Casa Rosada, luogo simbolo della guida argentina, realizzata come il Teatro Colon dall'architetto marchigiano Francesco Tamburrini.   "I marchigiani discendenti di coloro che tra fine Ottocento ed inizio del Novecento lasciarono la nostra regione in cerca di fortuna in Argentina sono oggi un milione e mezzo, tanti quanti vivono attualmente nelle Marche - ha ricordato Mastrovincenzo - La comunità italiana nel Paese sudamericano rappresenta la maggioranza della popolazione, 2 5milioni su 42 milioni in totale, e guida oggi la nazione con il presidente Maurizio Macri e la vice presidente Gabriela Michetti, maceratese di origine e molto legata alle Marche''.Numerosi gli appuntamenti che impegneranno Mastrovincenzo nei prossimi giorni a Buenos Aires. (Ansa)

27/10/2017 16:06
Lettera aperta delle Brigate di Solidarietà Attiva ai terremotati: "Basta rabbia fratricida. C'è in gioco la rinascita delle vostre città"

Lettera aperta delle Brigate di Solidarietà Attiva ai terremotati: "Basta rabbia fratricida. C'è in gioco la rinascita delle vostre città"

A seguito della querelle di questi giorni fra comitati di terremotati, le Brigate di Solidarietà Attiva hanno scritto una lettera aperta ai terremotati. La riportiamo integralmente   Cari amici e amiche, siamo le BSA, Brigate di Solidarietà Attiva.  Abbiamo seguito e letto le discussioni degli ultimi giorni in questo gruppo e su alcuni giornali, l'abbiamo fatto senza alcuna "spocchia" ma anzi,con estrema serietà e non poca preoccupazione.   Ci ferisce leggere di polemiche in seno ai comitati di terremotati: è appena trascorso un anno dalle scosse che hanno devastato l'alto maceratese e meglio di noi voi sapete qual è lo stato delle cose. In molti si apprestano ad affrontare un nuovo inverno fuori casa e migliaia di SAE sono ancora da consegnare. Qualche giorno fa, nel frattempo, la prima neve ha ricordato a tutti che l'inverno sarà inclemente. Inutile elencare tutti i problemi: alcuni di noi sono originari del centro Italia, altri si alternano da oltre un anno per sostenervi; sapete meglio di noi quale sia e quanto sia dura la situazione. Ci siamo legati ed affezionati, dato che è impossibile dopo tutto questo tempo non avere costruito legami di solidarietà, ma anche personali e umani e un rifiuto forte e netto della situazione, assieme a una grande volontà di essere al vostro fianco per risolvere al meglio ogni problema. Questo è lo spirito che ci ha portati a decidere di restare ancora, nonostante sia passato ben più di un anno.    Proprio per tutto questo siamo preoccupati dalle polemiche, da questa rabbia che serpeggia ma in direzione "fratricida", anzichè verso chi è responsabile dei ritardi, delle macerie abbandonate, della perdita di posti di lavoro e della burocrazia praticamente paralizzante. Abbiamo un pò di esperienza ormai e vi assicuriamo, con tutta l'umiltà del caso, che dalle polemiche traggono giovamento solo politicanti in cerca di visibilità (o candidature) e chi agisce con doppio fine. Non di certo i terremotati, che al contrario hanno bisogno di restare uniti, perchè di fronte alla sordità totale con la quale vengono ricevute dal Governo le richieste, ci sarà bisogno della forza e dell'aiuto di tutti coloro che sono in buona fede.    Crediamo sia assolutamente prioritario definire con assoluta chiarezza chi sono i "nemici" e chi invece gli alleati. Nessun terremotato può appartenere alla prima categoria: in questo portiamo il nostro piccolo contributo, per chi lo riterrà utile, visto che sotto accusa è finito uno dei portavoce del coordinamento, Francesco Pastorella. Il nostro contributo proviene da mesi di collaborazione con Francesco: ne abbiamo apprezzato correttezza e impegno, assieme alla  ferrea volontà di occuparsi solo ed esclusivamente di cosa può migliorare la condizione di chi vive nel cratere e di chi invece non può, almeno per ora, più viverci. Pensiamo che tutti siano criticabili, ma nessuno può essere insultato. Con Francesco ci siamo riconosciuti nell'unica regola imprescindibile che ci diamo da quando esistiamo "PRIMA FARE, POI PARLARE", altrimenti non lo avremmo supportato. Proprio per questo modo di pensare e per tutti i problemi che ci sono, pensiamo che la realtà dei fatti ci dica che non c'è tempo per le polemiche, che rischiano solo di distruggere quanto costruito invece di proporre soluzioni.    Ribadiamo che noi vogliamo essere al fianco di tutti e pensiamo che i terremotati non abbiano leader, che non esistano "capi", al massimo portavoce di istanze collettive. Le polemiche dei giorni scorsi hanno coinvolto un intero coordinamento di 97 comitati e noi riteniamo assolutamente scorretto questo modo di fare:a meno che qualcuno non si senta superiore a centinaia di altri terremotati, la correttezza avrebbe voluto che chi ha critiche si mettesse in gioco, partecipando ai confronti, rafforzando le reti di contatti e solidarietà e proponendo una soluzione al problema tutti assieme. Questi sarebbero i veri strumenti per scongiurare polemiche,personalismi e gli altri rischi connessi. Come fecero i terremotati del Friuli, che seppero trasformarsi in movimento di popolo e in questo seppero riscrivere la storia del loro territorio. Ci pare che invece quello che sta accadendo in questi giorni sia volto solo a distruggere quanto è stato costruito con lo sforzo di tutti. Noi pensiamo convintamente che il lavoro svolto dal coordinamento dei comitati sia stato positivo perché, al di là delle convinzioni politiche di ciascuno, ha prodotto proposte utili soprattutto ai cittadini più deboli del cratere.    Questo lungo discorso porta ad un solo punto: concentrarsi sui problemi e sui bisogni, sulla lotta che si è costretti a fare verso un governo cieco e sordo è ciò che accomuna tutti quanti, noi compresi. La posta in gioco è la rinascita delle vostre città e dei vostri borghi ed è quanto di più importante ci sia in questo momento.    Al vostro fianco. Un abbraccio a tutti voi, in questo triste anniversario, dalle BSA

27/10/2017 15:36
Presentato il Dossier statistico Immigrazione 2017: nelle Marche la presenza di stranieri diminuisce

Presentato il Dossier statistico Immigrazione 2017: nelle Marche la presenza di stranieri diminuisce

Giovedì 26 ottobre, nella sede della Regione Marche, è stato presentato il Dossier Statistico Immigrazione 2017. 27esima edizione di un il lavoro che è frutto della collaborazione di vari enti e organizzazioni, dal dipartimento Pari opportunità della presidenza del Consiglio, all’Unar Ufficio antirazzismo, alle Chiese valdese e metodista, all’Agenzia per la cooperazione allo sviluppo e ai curatori della ricerca: la rivista Confronti e il centro studi IDOS. Il Dossier raccoglie e commenta i dati disponibili sul fenomeno migratorio con lo scopo di fornire un’informazione corretta e quanto possibile completa. Quest’anno ha impegnato più di 130 autori del mondo accademico, sociale, associativo e istituzionale con il supporto dei dati statistici più aggiornati sui molteplici e complessi aspetti che riguardano gli immigrati in Italia. Per quanto riguarda le Marche continua a diminuire la presenza degli stranieri nel territorio marchigiano. Alla fine del 2016 erano 136.199, scendendo sotto il 9% per la prima volta dal 2011 (media nazionale 8,3%). Il numero è sceso anche per l'acquisizione della cittadinanza italiana da parte di oltre 8mila persone. Anche le nascite dei bambini stranieri sono in calo. Al contrario del luogo comune che dipinge l'immigrato come africano nero e musulmano, gli stranieri presenti sono, per ben oltre la metà, europei (romeni soprattutto e albanesi in leggero calo), seguiti dagli asiatici (specie cinesi). Gli africani sono meno del 20%, marocchini in maggioranza e gli americani a poco più del 7%. Gli stranieri titolari di permesso di soggiorno sono ugualmente in maggioranza europei. Anche questa parte della popolazione ha risentito del calo dell'occupazione, specie nei settori costruzioni, servizi ricettivi e commercio. Se diminuiscono i dipendenti, aumentano gli imprenditori stranieri, soprattutto nel maceratese. Nel 2016, rifugiati e richiedenti asilo sono stati nelle Marche 4.683 (3 ogni mille abitanti della regione). Il Dossier presenta un contesto fluido che si modifica continuamente e dove gli immigrati e i loro figli assumono una rilevanza sempre maggiore dal punto di vista demografico, economico, occupazionale e socio-culturale. L'invito è di guardare all’immigrazione come a uno dei fattori chiave dello sviluppo umano, sociale, demografico ed economico non solo dei Paesi del Sud del mondo ma anche per i Paesi di destinazione. Un breve video realizzato da Rai News 24 ha riassunto i principali dati italiani.

27/10/2017 14:44
Acquistare un nuovo smartphone con contratto: conviene o no?

Acquistare un nuovo smartphone con contratto: conviene o no?

Lo scorso anno è stato un anno di cambiamento per quanto concerne la diffusione dello smartphone in Italia e nel mondo. Secondo i dati di Strategy Analytics, il 2016 è stato l’anno dei record: si parla di più di 1,5 miliardi di device venduti in tutto il globo, con una crescita pari al +3,3% rispetto al 2015. In sintesi, ogni anno che passa gli smartphone aumentano la loro penetrazione sul mercato. Da un punto di vista di brand, è la Samsung che domina questo settore con oltre 300 milioni di unità vendute. A seguire si trova la Apple con circa 215 milioni di vendite nel 2016. In forte ascesa, invece, la Huawei: il noto marchio asiatico, nel 2016, ha venduto circa 140 milioni di unità. Chiude la new entry Oppo, con 80 milioni di smartphone venduti nei passati dodici mesi.   Smartphone con contratto: conviene o no?   Non sono poche le vendite di smartphone legate ai piani tariffari proposti dagli operatori telefonici. Una moda – quella del telefono “a rate” – che da anni ha molti appassionati in Italia. Ma il mercato di oggi ha cambiato le prospettive: dunque conviene ancora fare questa scelta, oppure esistono delle alternative migliori? Partiamo dai vantaggi: lo smartphone incluso ha un impatto minimo sul budget mensile, perché consente di spalmare la spesa. A differenza dell’acquisto a rate, qui non si pagano né il TAEG né il TAN, allo 0%. Inoltre, spesso il prezzo viene ulteriormente abbattuto dalle promozioni. Ma esistono anche degli svantaggi: ci si lega ad un operatore telefonico per tanti mesi. E nel caso si volesse cambiare rescindendo il contratto, si è obbligati a versare tutte le rate in un’unica soluzione. E vi è anche l’obbligo di restituire i soldi risparmiati grazie a sconti e promozioni: paradossalmente, il costo potrebbe diventare superiore. Ovviamente è impossibile dare un giudizio finale, perché tutto dipende dalle esigenze e da un mix di questi fattori.   È un mercato che cambia: i nuovi operatori virtuali   Il mercato odierno dei provider telefonici è cambiato, per via della nascita degli operatori virtuali: provider a basso costo che hanno anche influenzato la scelta relativa agli smartphone in bundle con i piani tariffari. Se un tempo lo smartphone incluso era un vantaggio, oggi il risparmio economico aumenta scegliendo questa nuova soluzione. Esistono infatti diverse offerte di piani tariffari molto economici come quelli di Kenamobile: un operatore virtuale che propone anche dei pacchetti da 1.99 euro al mese. Il vero risparmio quindi si ottiene sulle tariffe: un risparmio che consente di investire sull’acquisto di uno smartphone a parte, guadagnandoci comunque. Ma come mai questi virtual provider riescono a proporre dei prezzi così low cost? Perché non hanno alcun costo legato alle infrastrutture di rete, che invece appartengono alle grandi compagnie. Di fatto, prendono in locazione le suddette senza spendere per questo fattore. Il risultato? Possono promuovere prezzi davvero vantaggiosi.   Il discorso che abbiamo affrontato oggi cambia le scelte. L’acquisto di un piano tariffario con smartphone incluso, alla luce delle novità, potrebbe non essere più la soluzione più conveniente.    

27/10/2017 13:05
Sabato 28 ottobre le tipicità dei territori terremotati in trasferta alla Sagra del Miele a Chatillon

Sabato 28 ottobre le tipicità dei territori terremotati in trasferta alla Sagra del Miele a Chatillon

I prodotti tipici del territorio terremotato vanno in trasferta in Val d'Aosta per un weekend. La Coldiretti di Macerata sabato 28 ottobre porterà una serie di tipicità delle zone colpite dal sisma a Chatillon (Aosta) nell'ambito della XIV Sagra del Miele.  Dai salumi alla Vernaccia di Serrapetrona, dalla visciola alla crescia, dal miele ai formaggi, fino al vino cotto: queste le proposte in degustazione di specialità salvate nonostante il terremoto, che ha creato gravissimi danni all'attività agricola.  L'iniziativa vedrà anche la presenza del comune di Valfornace e del Consorzio apistico maceratese. La "trasferta" valdostana si inserisce nelle iniziative di solidarietà che hanno visto un italiano su 3 (36%) acquistare prodotti tipici delle zone terremotate.  (Ansa)

27/10/2017 12:57
Sabato 28 ottobre, al via nelle Marche la mobilitazione FAI-CISL su pensioni, occupazione, salari e sfruttamento

Sabato 28 ottobre, al via nelle Marche la mobilitazione FAI-CISL su pensioni, occupazione, salari e sfruttamento

Sabato 28 ottobre al via anche nelle Marche la mobilitazione nazionale promossa dalla FAI-CISL a sostegno di un'agenda di riforme su previdenza, occupazione, retribuzioni e contrasto allo sfruttamento nei settori agroalimentari e ambientali. Ad Ancona a partire dalle ore 9:30 ci sarà il presidio per raccogliere le firme - che verranno raccolte fino a fine 2017 - davanti alla Prefettura in piazza del Papa per sostenere le proposte di riforma avanzate dal sindacato. Le proposte "mirano ad abbassare l'età pensionabile dei lavoratori agricoli, degli addetti imbarcati della pesca, degli operai alimentaristi del comparto forestale e della bonifica, riconoscendo loro lo status di lavoro usurante". Condizione che permetterebbe di andare oltre la Legge Fornero, "consentendo il pensionamento con 35 anni di contributi". «Scendiamo in piazza ad Ancona, come in tutta Italia, per dare una svolta ai temi del lavoro e mettere in campo un percorso di riforme concrete per chi lavora in un settore come quello agricolo e dell’industria agroalimentare, dove le basse retribuzioni, il lavoro nero  ma anche quello  grigio,  prestato cioè  da chi è già in pensione  e disponibile ad accettare qualsiasi condizione retributiva, sono all’ordine del giorno – sottolinea Giuseppe Giorgetti, Segretario Generale Fai Cisl Marche, che sabato sarà in piazza del Papa ad Ancona con i lavoratori  -  Criticità che stanno sempre più allontanando i  giovani dal lavoro agricolo.  I dati parlano chiaro, nella nostra regione le aziende agricole registrano un calo, che va  in controtendenza con una crescita nazionale dell’1,3%.- spiega Giorgetti - Nell’ultimo anno abbiamo assistito ad una diminuzione di oltre 2500 addetti, tra coltivatori diretti e dipendenti, passando da  un totale di 16.858 del 2016 ai 14.285  del 2017.  Il popolo dei lavoratori agricoli, che in Italia  raggiunge quasi i 2 milioni di persone vede ancora oggi  negato, ad esempio, il riconoscimento del lavoro usurante  – conclude –  Per questo, come Fai Cisl,  siamo impegnati in prima linea affinché sia dato, finalmente, un riconoscimento dignitoso al lavoro agricolo. E’  una questione di  giustizia sociale». Tra le priorità della Fai Cisl anche "ammortizzatori sociali rafforzati e davvero universali, anche per le aziende sotto i quindici dipendenti, con il riconoscimento della disoccupazione agricola anche ai lavoratori agricoli a tempo indeterminato e il consolidamento della durata e dell’importo della Naspi, senza decalage". Sotto il profilo contrattuale, la Fai Cisl invoca inoltre "l’innalzamento delle retribuzioni per i contratti agricoli di prestazione occasionale al livello della media dei contratti provinciali e la piena attuazione della Legge 199 contro il caporalato, con maggiori affidamenti bilaterali per il buon governo del mercato del lavoro agricolo". Centrale, nei comparti ambientali, "la realizzazione di un piano nazionale contro il dissesto idrogeologico e di una legge per rilanciare il patrimonio forestale e ambientale italiano che individui anche una solida controparte pubblica per il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori forestali, atteso ormai da cinque lunghi anni".    

27/10/2017 12:18
Francesco Pastorella risponde a Loredana Lipperini: "Forse non sa che c'è chi mi chiama il compagno P."

Francesco Pastorella risponde a Loredana Lipperini: "Forse non sa che c'è chi mi chiama il compagno P."

Loredana Lipperini lo chiama in causa sul suo blog, Francesco Pastorella risponde. Questo il testo: "In risposta alla signora Loredana Lipperini (La Repubblica) che si è scomodata ad accusarmi di essere politicizzato (qui)....   Leggo che mi chiama in causa e resto allibito dal contesto .... premettendo che queste polemiche servono soltanto a chi ci sta riducendo in queste condizioni , il quale è il vero colpevole di tutto e che dovrebbe essere, da tutti noi, condannato e pressato affinché le cose vengano fatte nel migliore dei modi, non comprendo come una giornalista come lei, posso affermare con tanta sicurezza che io sia politicizzato.  Son certo che conosca bene il significato di tale parola ed anche che sia un’accusa grave nel contesto in cui ci troviamo.  Altro errore che commette è quello di parlare di singolari affinità con FDI. Premettendo che ho il diritto di pensare e votare per chi mi pare(o no?), non faccio parte di alcun partito, non sono MAI stato candidato nemmeno in circoscrizione (adesso municipio) per alcun partito e la mia colpa sarebbe solo quella di aver coordinato nel lontano 2013 l’area social di FDI , proponendo in un congresso di fare in modo che i social venissero supportati adeguatamente come strumento di comunicazione e citando il presidente Obama come esempio . Sarebbe questa la mia più grave colpa? Beh mi sembra poco .  Ciò che più mi colpisce, perché viene da lei , non dai cialtroni che, incapaci di far nulla di meglio che ululare alla luna ed applaudire i “governanti” ad ogni inaugurazione di 10 casette , è la superficialità con la quale si associa una persona ad un partito (per lei demoniaco, magari per altri no, ma siamo ancora in democrazia credo) senza per nulla andare ad analizzare cosa questa persona abbia fatto nell’ultimo anno e quali azioni abbia messo in piedi per cercare (sbagliando anche, ci mancherebbe) di aiutare .  Leggo che sta criticando anche gli amici di estrema sinistra con i quali lavoro da un anno e con i quali vado d’accordo su molti più temi di quanto io stesso avessi potuto immaginare , perché se ci si toglie questo stupido cappello politico , la bandiera dei terremotati non può che suggerire le medesime azioni a prescindere dalle ideologie politiche .  Non si può chiamare in causa la politica quando sono state consegnate soltanto il 26% di Sae, quando le macerie sono tutte lì , si registrano morti per depressione e suicidi, la viabilità non è stata ripristinata e soprattutto non è stato fatto nulla per evitare la perdita di posti di lavoro e la chiusura delle aziende!  Non ho visto agitarsi la gente su questi temi , soprattutto sull’ultimo che dovrebbe essere di sinistra ma che è stato tirato fuori da questo orco di destra .  Aggiungo che il sottoscritto ha scoperchiato il 28 giugno l’assurda distribuzione degli sms solidali da parte della Regione Marche. La invito ad informarsi su questa vicenda che lei stessa ha trattato verso la metà di luglio, epoca in cui commentava così una mia affermazione : “parole santissime”.    Smettiamola con questi assurdi preconcetti. Chi sta quotidianamente lavorando con me , ha potuto constatare con mano quanto siano prioritarie le esigenze dei terremotati rispetto alle ideologie politiche che, sinceramente, hanno deluso da un bel pezzo le mie aspettative.   Per chiudere , con la speranza che un giorno anche lei possa ravvedersi e magari ammettere di aver sbagliato su di me, non ho alcuna intenzione di candidarmi ad alcuna elezione, ho già rifiutato delle candidature perché voglio mantenere la possibilità di mandare a quel paese chiunque . E quando dico chiunque, dico chiunque.  Scenda dal pulpito e venga insieme a noi tra i terremotati, comprenderà meglio che parlare di politica, di Stalin o Mussolini, di buoni e cattivi, non è proprio il caso...   Ps nelle chat i ragazzi delle brigate di solidarietà attiva mi chiamano il compagno P. .....  Beh , sapendo come la pensano, per me è un onore.  Cordialmente

27/10/2017 09:14
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