Scandalo Sae, la verità di Arcale: "Non ci consegnano le aree urbanizzate, i ritardi non dipendono da noi"
La questione delle SAE per i terremotati lunedì era finita sui tg nazionali. Una sorta di scandalo nazionale, condito da diverse spiegazioni, non ultima quella che le ditte responsabili della posa delle casette non avrebbero personale a sufficienza per montarle.
Il consorzio fiorentino Arcale, affidatario di una fetta del maxi appalto Consip, è finito sul banco degli imputati. A fronte delle 1521 casette da consegnare, ad oggi ne sarebbero state fornite solamente poco più di 250. E a dire questo a Il Giornale è l'assessore regionale Angelo Sciapichetti: "il Consorzio Stabile Arcale ci ha detto che non trova operai da mandare quì". Su 1500 SAE, in tutta la regione ne sono state consegnate 260. E mentre è già partito lo scontro a suon di carte bollate tra l'amministrazione regionale e le ditte, per la prima volta il presidente del Consorzio Stabile Arcale Giorgio Gervasi, spiega la sua versione dei fatti. Che non collima affatto con quella della Regione.
Lo abbiamo incontrato all'Hotel Cosmopolitan di Civitanova, dove ha accettato di raccontarci la versione di Arcale, mostrandoci anche tutti i documenti in suo possesso.
"Siamo vittime di una strumentalizzazione politica, non posso pensare a niente di diverso. Arcale è l'ultima ruota del carro ed è facile che diventi il capro espiatorio di tutta la vicenda": esordisce così Gervasi che poi inizia a snocciolare numeri.
"Sono state consegnate 537 Sae al primo novembre. In cinque giorni ne sono state consegnate altre settanta. Abbiamo al lavoro nei cantieri circa 500 persone: non abbiamo mai dichiarato di non avere operai sufficienti per portare avanti il lavoro. Nel mese di novembre contiamo di consegnare fra 350 e 400 Sae".
Da cosa dipendono i ritardi allora? "I ritardi dipendono dai tempi di urbanizzazione delle aree, dalla scelta delle aree e dalla burocrazia che deve rispettare dei passaggi formali. Le urbanizzazioni, infatti, vengono realizzate con il Codice degli appalti in regime ordinario e non di emergenza. E' stata una scelta politica: noi avevamo segnalato fin dall'inizio che avrebbe potuto comportare gravi problemi. E i problemi sono arrivati.
Devo precisare che le urbanizzazioni fanno capo alla Regione. Il Comune pensa solo alla scelta delle aree. Da lì in poi fa tutto capo alla Regione. Noi dal momento in cui ci vengono consegnate le aree, abbiamo sessanta giorni per consegnare a nostra volta le Sae. A questo punto, la Regione deve completare la parte finale delle urbanizzazioni di secondo livello prima che i cittadini possano prendere possesso della casetta. Se non ci consegnano le aree, come fanno a dire che la colpa dei ritardi è la nostra?".
Nello specifico, Gervasi spiega, ad esempio la situazione di San Severino. "A San Severino il 19 giugno inizia l'urbanizzazione. Per il 4 settembre doveva essere consegnata tutta l'area per permettere il montaggio delle oltre 100 Sae previste. Invece, il 4 settembre ci viene consegnato un primo pezzo di area per 29 Sae; il 18 settembre un secondo pezzo per circa altre 40 Sae e, infine il 9 ottobre l'ultima area. Ci è voluto il tempo dal 4 settembre al 9 ottobre per prendere possesso dell'intera area. Il primo lotto di Sae è stato consegnato il 3 novembre, un secondo sarà consegnato il 17 novembre. Il terzo e ultimo sarà consegnato per l'8 dicembre. A quel punto, dipenderà dal tempo necessario a completare le urbanizzazioni di secondo livello. Per quanto ci riguarda, cercheremo di accontentare il sindaco che ci ha chiesto di poter consegnare il terzo lotto con qualche giorno di anticipo per consentire a tutti i suoi concittadini di poter entrare nelle casette prima di Natale. Ce la metteremo tutta".
Altra nota dolente: la questione Visso, dove il sindaco ha più volte detto di voler portare in giudizio Arcale per i ritardi. "Porto l'esempio dell'area Visso Cesare Battisti. Il progetto esecutivo è stato approvato il 19 maggio. L'urbanizzazione è iniziata il 13 luglio e l'area è stata consegnata ad Arcale il 30 ottobre. Come ribadisco, noi a quel punto abbiamo 60 giorni per consegnare le Sae e successivamente sono necessarie le opere di urbanizzazione secondaria. E' responsabilità di Arcale se le casette non arriveranno per Natale? Per farci entrare nell'area sono passati novanta giorni. Del ritardo dal 2 agosto al 30 ottobre, chi ne risponde? Questi che vi dico sono dati ufficiali della Protezione Civile, non di Arcale".
La Regione dice che applicherà delle penali. Si è vociferato anche di una possibile revoca dell'incarico ad Arcale. "Sì, ci hanno applicato delle penali che ritengo illegittime per ritardi di 5, massimo 10 giorni e le abbiamo contestate. Spesso, per accelerare i lavori consentiamo alle imprese delle urbanizzazioni di entrare nelle aree mentre noi stiamo lavorando, con comprensibili disagi per i nostri operai. Vedremo se la Regione vorrà trovare una soluzione bonaria, ma noi siamo pronti ad andare davanti a un giudice. La questione della revoca, invece, è assolutamente improponibile. Qualora venisse percorsa questa strada, ci si troverebbe di fronte al blocco totale delle Sae per mesi e mesi. Comunque, appare evidente che il problema non sono i dieci giorni di ritardo di Arcale, ma i tre mesi per la consegna delle aree".
In questo quadro, ora va considerata anche la possibilità che arrivino pioggia e neve a rallentare ulteriormente i lavori e di conseguenza la consegna delle casette. E il rischio concreto di aspettare ancora per diversi mesi la consegna delle Sae.
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