Tutto pronto per la partenza degli Australian Open 2022 fra combinazioni che prevedono scintille sui campi da gioco. Le quote tennis danno come favorito Medvedev a 2.4, che tenterà di vincere per la prima volta il torneo, dopo l'esclusione del suo diretto concorrente Djokovic.
Il tabellone degli italiani negli Australian Open 2022
Djokovic doveva sfidare Kecmanovic nel primo turno in un derby serbo che si preannunciava interessante ma il palinsesto è cambiato, in questo lato del tabellone ci sono Fognini, Nadal, Berrettini e Sonego.
Sonego doveva essere lo sfidante del serbo al terzo turno, anche Matteo Berettini doveva sfidare Djokovic in un eventuale quarto di finale e Fabio Fognini soltanto in una improbabile semifinale: tutto è cambiato e nulla è stato scritto, senza Djokovic tutto è ancora possibile.
Ma il sogno della Penisola er un quarto di finale Djokovic – Berrettini, una grandissima rivincita della finale di Wimbledon vinta dal serbo, pertanto, Berrettini vincitore del torneo era quotato nelle scommesse Australian Open 2022 a 41, senza Djokovic a 19.
Per Sinner invece si spera in un grande scontro con Medvedev, il ventenne è favorito fra i tennisti italiani, la sua vittoria del torneo è quotata a 23 e anche se restano due underdog, questi due Azzurri potrebbero rompere tutti gli schemi e fare grandi cose quest'anno.
Anche se Sinner è quotato più basso rispetto a Berrettini, nella sua parte di tabellone ci sono Tsitsipas e Medvedev, per questo rimane l'italiano favorito anche se in pratica le difficoltà sono molte per entrambi i tennisti italiani.
Le altre quote degli Australian Open 2022
Il terzo favorito per la vittoria del torneo dopo Djokovic e Medvedev è Alexander Zverev, quotato a 3.6, segue il grande Rafael Nadal quotato a 9. Il greco Stefanos Tsitsipas, quarto nel ranking ATP singolare con 6540 punti è quotato a 15, segue Rublev a 18 e Sinner a 23 come già accennato. Insieme a Matteo Berettini anche Carlos Alcaraz è quotato a 41, Aliassime e Korda rimangono quotati a 51 per la vittoria dello Slam.
Le vittorie degli Australian Open negli ultimi anni
Il campione in carica del torneo e colui che ne ha vinti di più in assoluto è Djokovic con 9 vittorie totali di cui la prima nel 2008, tre dal 2011 al 2013, due fra il 2015 e il 2016 e un'altra tris tra il 2019 e il 2021, nel caso di vittoria degli Open 2022, il serbo non solo raggiungerebbe quota 10 Slam australiani vinti ma sarebbe anche il quarto di fila. Segue Federer con 6 Australian Open vinti e il grande Agassi con 4 vittorie del torneo in carriera.
Lo spagnolo Nadal ha vinto il torneo soltanto una volta nel 2009 e attualmente si trova al sesto posto del Ranking ATP Singolare con 4875 punti, dietro al russo Rublev con 5150 punti. I tennisti riscaldano i motori e infuocano le racchette e sono pronti per iniziare questa edizione degli Australian Open 2022 che si preannuncia entusiasmante e sorprendente.
CHE COS'E' UNA BORSA?In sostanza la Borsa, chiamata anche Borsa Valori, è un mercato finanziario virtuale regolamentato dove vengono negoziati titoli finanziari di diverso genere come valute, azioni, valori immobiliari. Questi titoli possono riguardare sia azioni di grandi compagnie sia materie prime come oro e petrolio. All'interno di una borsa il prezzo delle azioni viene stabilito dal portafoglio ordini in base agli acquisti e alle vendite, in poche parole più un articolo è richiesto sul mercato, più il prezzo di quest'ultimo sale.
SVILUPPO IN TUTTO IL MONDO Con la modernizzazione del comparto finanziario il mercato virtuale in Borsa si è sviluppato molto diventando una piazza in cui il mercato non presenta arresti. Questo grande sviluppo ha portato alla formazione di mercati borsistici in quasi ogni paese capitalistico, tra le più importanti Borse al mondo ci sono la Borsa di New York, la Borsa di Tokyo, la Borsa di Londra e in particolare la Borsa Tedesca.
BORSA TEDESCA (DI FRANCOFORTE)La Borsa di Francoforte è il più grande mercato di scambio azionistico di tutta la Germania e anche una delle più importanti a livello europeo (35% degli scambi europei) e mondiale. Il mercato telematico della Borsa tedesca prende il nome di XETRA.Lo XETRA è il mercato telematico del Frankfurt Stock Exchange, i prezzi presenti su XETRA costituiscono la base principale per poter calcolare il DAX, il principale indice azionario tedesco.
L'indice DAX 40 (Deutscher Aktien Index) è composto dai quaranta titoli tedeschi a maggiore liquidità e capitalizzazione, fino a poco tempo fa il numero di titoli era pari a trenta ma a partire da lunedì 20 settembre 2021 sono confluiti all'interno dell'indice altri 10 titoli portando il totale a 40, questi titoli vengono poi quotati sul segmento "Prime Standard" della Borsa di Francoforte. Il DAX è stato introdotto nel 1988 e rappresenta il principale indice azionario della Borsa Tedesca, l' indice DAX ha guadagnato moltissima popolarità nel tempo e ora è uno dei più scambiati al mondo.
L'orario di apertura delle contrattazioni all'interno della Borsa va dalle 09.00 alle 17:30 CET e in questo arco di tempo viene calcolato l'indice X-DAX.Il DAX inoltre viene anche utilizzato come elemento principale nel calcolo dei sotto indici i Dax ex Financials e Dax ex Financials 30, questi ultimi sono sotto indici che escludono dal DAX tutti i titoli finanziari appartenenti al settore bancario (titoli di massa, di merci), servizi finanziari e assicurazioni e titoli immobiliari.
INDICE DAX 40: PRINCIPALI COMPONENTI
Al suo interno troviamo le principali compagnie tedesche, molto conosciute anche e soprattutto a livello globale. Tra queste troviamo:
ADIDAS (dal 20 set. 2021): abbigliamento
ALLIANZ: assicurazioni
BAYER: chimica e farmaceutica
BMW: manifatturiero
DEUTSCHE BASK: bancario
PORCHE AUTOMOBIL HOLDING (dal 20 set. 2021): manifatturiero
PUMA (dal 20 set. 2021): abbigliamento
SIEMENS: elettronica
VOLKSWAGEN: manifatturiero
ZALANDO (dal 20 set. 2021): abbigliamento
I titoli inseriti all'interno dell'indice DAX vengono selezionati principalmente in base a criteri di capitalizzazione e di negoziazione.
INDICI DAX
M-DAX è un indice azionario composto da 50 società che vengono inserite secondo capitalizzazione del flottante e del fatturato secondo valori forniti dal DAX;
C-DAX è un indice composito di tutte le azioni negoziate alla Borsa di Francoforte che sono quotate nei segmenti di mercato General Standard o Prime Standard;
TEK DAX è un indice con le 30 società più grandi del settore tecnologico;
H-DAX è composto da tutte le società associate a DAX, MDAX e TecDAX ed è il successore dell'indice DAX 100;
S-DAX è un indice del mercato azionario composto da 70 piccole e medie imprese in Germania;
OKO DAX è un indice del mercato azionario tedesco che comprende dieci società nel settore delle energie rinnovabili.
EFFETTI PANDEMIA
Come tutti in gli stati europei anche la Borsa Tedesca ha subito gli effetti della pandemia di COVID-19 con un calo del 5% nel 2020.
Quando si parla di errori giudiziari, non si può non pensare ad uno dei più grandi errori giudiziari mai commessi in Italia: era il 17 giugno del 1983 quando i carabinieri notificarono il provvedimento di arresto ad Enzo Tortora, giornalista e popolarissimo conduttore tv, genovese, classe 1928, padre di Silvia Tortora, la giornalista tv scomparsa pochi giorni fa.
Il volto mite, per bene e per questo tanto amato di "Portobello" era stato accusato di traffico di stupefacenti. Secondo le confidenze raccolte da tre malavitosi, in carcere con l'accusa di aver commesso omicidi e di aver fatto parte di clan della camorra e della mafia, Tortora sarebbe l'uomo di contatto fra la criminalità e il mondo vip in una fiorente attività di compravendita di cocaina.
Sbattuto in prima pagina con le manette ai polsi , sottoposto all'umiliazione pubblica, Tortora ha sopportato un calvario giudiziario durato oltre tre anni, trascorrendo sette mesi fra carcere e arresti domiciliari. Un tempo infinito prima che giungesse la sentenza di assoluzione con formula piena della Corte di Appello di Napoli, confermata in Cassazione.
Nessuna contestazione, invece, fu avanzata nei confronti dei pubblici ministeri che a quelle accuse credettero, senza condurre gli accertamenti che avrebbero evitato a Tortora l'arresto.
Forse in pochi conoscono l’associazione senza fini di lucro denominata errorigiudiziari.com, la cui attività è testimoniata nell’omonimo sito internet. Creata da due giornalisti romani, Benedetto Lattanzi e Valentino Maimone che da oltre 20 anni si occupano di errori giudiziari ed ingiusta detenzione, l’associazione dà voce alle vittime di un sistema giudiziario che troppo spesso, silenziosamente e nell’indifferenza dell’opinione pubblica, fa finire in carcere persone innocenti.
Tra chi subisce un vero e proprio errore giudiziario in senso stretto (quelle persone che, dopo essere state condannate con sentenza definitiva, vengono assolte in seguito a un processo di revisione) e le vittime di ingiusta detenzione (cioè coloro che subiscono una custodia cautelare in carcere o agli arresti domiciliari, salvo poi venire assolte), dal 1992 ad oggi sono state più di 29.000 le vittime, con una media costante di 1.000 all’anno.
Si parla di persone che si ritrovano coinvolte in vicende giudiziarie e che, conseguentemente, vedono le loro carriere andare in fumo, la reputazione svanita, spese insostenibili per pagare gli avvocati e conseguenze psicologiche devastanti.
Solo un accenno alla casistica degli ultimi due anni. La convivente lo ha denunciato per una violenza sessuale che lui in realtà non ha mai commesso: è solo una falsa accusa, al culmine di una crisi nel rapporto. 545 giorni di carcere. Condannato con sentenza definitiva, riesce a riaprire il caso solo grazie al test del Dna che nessuno aveva fatto in diciassette anni di processi.
A causa delle false accuse di un suo conoscente con cui aveva litigato, un uomo è stato costretto a 202 giorni di ingiusta detenzione come sospettato di essere l’autore di una rapina. Una donna è finita in carcere con l'accusa di detenzione di cocaina: l’avrebbe inchiodata una conversazione tra due uomini che parlano di qualcuno che ha il suo stesso nome. 270 giorni di carcere. Ma è un'altra persona.
Un cittadino innocente è rimasto per 463 giorni in ingiusta detenzione, per la falsa denuncia di estorsione fatta da un ex amico, prima che un processo ne proclamasse l’assoluta estraneità ai fatti che gli venivano contestati. Oggi dichiara: «Quello che mi ha colpito è la velocità con cui sono stato fermato e immediatamente condotto in carcere. La galera ti segna. I ricordi non mi lasceranno mai».
Dal 2017 al 2020 sono costati quasi 180 milioni di euro i risarcimenti pagati dallo Stato come equa riparazione di errori giudiziari e detenzioni ingiuste. A fronte di questi dati, non sono invece molte le azioni disciplinari avviate nei confronti dei magistrati. Riporta il Sole 24 ore che la Corte dei Conti cita 13 azioni promosse nel 2017, 16 nel 2018 e 24 nel 2019.
Le lenti fotocromatiche sono pensate per garantire confort visivo in ogni situazione o ambiente e sono pensate per alleviare la fatica oculare. Sono formulate grazie ad una speciale tecnologia che permette alle lenti di scurirsi e schiarirsi quando la luminosità dell’ambiente circostante aumenta o diminuisce. Sono lenti molto in voga soprattutto per chi ha difetti della vista e preferisce mantenere lo stesso paio di occhiali sia per l’esterno che per l’interno. Se vuoi scoprirne la tecnologia clicca e scopri di più sulle lenti fotocromatiche Transitions di Essilor.
Le lenti fotocromatiche sono capaci di scurirsi con la luce del sole
Tale processo avviene gradualmente grazie a speciali particelle presenti in queste lenti oftalmiche. In pratica quando entrano a contatto con la luce, le particelle avviano una reazione chimica e chi le indossa può rimanere con gli occhiali addosso entrando in un ambiente al chiuso o uscendo all’aperto. La particolarità di queste lenti è proprio quella di adattarsi alla luce ambientale circostante e favorire la miglior protezione per gli occhi.
Nonostante questa tecnologia sembri eccezionalmente avanzata devi sapere che non è recente perché risale agli anni sessanta. In quel periodo furono condotti i primi studi sulle lenti oftalmiche e sulle reazioni chimiche scaturite da luce e riverbero solare. Inizialmente queste lenti erano prodotte in vetro ma poi, dagli anni ottanta in poi, arrivarono sul mercato le fotocromatiche sintetiche ed infrangibili, precursori di quelle disponibili oggi.
Per chi sono consigliate?
Sono lenti adatte a chi lavora all’aperto e al chiuso e a chi fa sport. Innanzitutto proteggono dai raggi UV in qualsiasi momento della giornata e, quindi, prevengono le conseguenze pericolose sulla vista. Lo scurimento è progressivo, ovvero adattivo alle condizioni di luminosità circostante. La lente è in grado di modulare l’intensità dei raggi UV per fornire all’occhio sempre la migliore schermatura.
Inoltre consentono una visuale nitida a tutte le condizioni di luce e sono comodi per chi non vuole cambiare occhiali ogni volta che cambia ambiente. Di conseguenza queste lenti sono utili per chi già indossa un paio di occhiali e cerca una protezione mirata per i raggi UV e per gli ambienti molto luminosi. Sono suggerite a chi per lavoro o hobby si trova continuamente a passare da ambienti al chiuso e all’aperto ripetutamente.
Differenze con le lenti polarizzate
Le lenti fotocromatiche non sono da confondere con quelle polarizzate. Queste hanno una tecnologia capace di controllare i riflessi solari e di respingerli per agevolare la visione nitida mentre proteggono totalmente gli occhi dai raggi UV. Sono indicati durante la guida perché evitano gli abbagli e controllano le variazioni di luce dall’interno dell’abitacolo.
A differenza di queste le lenti progressive fotocromatiche possono essere indossate in qualsiasi ambiente. Le lenti polarizzate, invece, non sono indicate negli ambienti al chiuso o con luce artificiale. Tuttavia è possibile unire le caratteristiche di questi due tipi di lenti scegliendo lenti fotocromatiche polarizzate che vantano un’elevata tecnologia filtrante per i riflessi solari e che sono capaci di scurire o schiarire adattandosi alla luce circostante.
L’inizio è la parte più importante di un lavoro. Il titolo è una citazione di Platone e se sei d’accordo con lui, segnati questa data: 19 gennaio, perché quel giorno inizierà lo Startup Club Festival, col suo primo meeting dal vivo, e se non puoi raggiungerci fisicamente, iscriviti e partecipa digitalmente. Si tratta del primo di una serie di eventi ospitati dalle Marche dedicati all’imprenditorialità giovanile: luoghi fisici e digitali dove discutere, proporre, elaborare, imparare e concretizzare il futuro.
Un’impresa è un operatore che aggrega e trasforma risorse per creare benessere e opportunità utili a sé stessa, ai suoi portatori di interesse e al territorio. La mentalità imprenditoriale è focalizzata sulla pianificazione, l’organizzazione, la gestione, la creazione sostenibile di valore: si tratta di competenze utili per qualsiasi scelta e prospettiva.
Dopo varie crisi e con la Pandemia, ci stiamo affacciando verso uno scenario completamente nuovo e inesplorato, ma è necessario ricordare che le crisi sono invero opportunità di crescita, purché le si affronti senza inutili pessimismi.
Per l’evento di apertura, gli iscritti potranno partecipare a numerose occasioni di incontro con progetti, professionisti, manager, imprenditori ed imprenditrici di successo: la presentazione del progetto NET4U, approfondimenti sull’utilizzo più pratico e aggiornato del Business Model Canvas per concretizzare al meglio la propria idea imprenditoriale, suggerimenti per conquistare il pubblico con le proprie presentazioni e per utilizzare professionalmente Twitch, Tik Tok ed Instagram, ma anche per creare podcast di successo, approfondimenti sulla cultura dell'imprenditorialità innovativa nel mondo della green economy, blue economy e sostenibilità, una visione d’insieme sui migliori tools gratuiti per creare app di successo in modo veloce, pitch di imprenditrici ed imprenditori innovativi, momenti di condivisione ed elaborazione laboratoriale e altro ancora.
Sono molti i personaggi di spicco dell’imprenditoria che parteciperanno, per vederne l’elenco completo il suggerimento è di andare subito al link: www.startupclubfestival.it
Per gli under 35 sono previste 20 borse di studio per realizzare “work experience” in Europa presso gli spazi di Talent Garden. Iniziate il 2022 col piede giusto!
"Il Governo ha la priorità che la scuola sia aperta in presenza. La Dad provoca delle diseguaglianze destinate a restare in futuro nella vita lavorativa dei nostri ragazzi e ragazze. Non ha senso chiudere la scuola prima di chiudere tutto il resto. Probabilmente ci sarà un aumento delle classi che andranno in Dad, ma bisogna respingere un ricorso generalizzato della didattica a distanza".
È quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso di una conferenza stampa indetta per illustrare il pacchetto di misure messe in campo nelle ultime settimane per contrastare l'avanzata della variante Omicron. Conferenza alla quale sono intervenuti anche i ministri della Salute Roberto Speranza e dell'Istruzione Patrizio Bianchi, oltre al coordinatore del Cts Franco Locatelli.
Sull'obbligo vaccinale per gli over 50 il premier ha spiegato: "Lo abbiamo fatto sulla base dei dati scientifici, che ci dicono che chi ha più di 50 anni corre i maggiori rischi. La maggior parte dei problemi che ci sono oggi dipende dai non vaccinati. La circolazione del virus mette di nuovo sotto pressione i nostri ospedali, soprattutto per gli effetti che ha sulla popolazione non vaccinata: 2/3 delle terapie intensive sono occupate dai non vaccinati e le ospedalizzazioni vedono le stesse percentuali".
"Il governo sta affrontando la sfida della pandemia e la diffusione di varianti molto contagiose con un approccio un po' diverso rispetto al passato - ha aggiunto Draghi -: vogliamo essere molto cauti ma anche cercare di minimizzare gli effetti economici, sociali, soprattutto sui ragazzi e le ragazze, che hanno risentito delle chiusure dal punto di vista psicologico e della formazione". "Abbiamo tutti i motivi per pensare che ci riusciremo anche stavolta. Abbiamo affrontato tante sfide, le abbiamo superate grazie alla determinazione, all'impegno dei cittadini, delle parti sociali, delle istituzioni, del Parlamento".
"Grazie alla vaccinazione la situazione che abbiamo di fronte è molto diversa dal passato. L'economia ha segnato una crescita di oltre il 6%. Quando si introducono provvedimenti di questa portata - ha sottolineato il presidente del Consiglio -, con l'obbligo anche sui luoghi di lavoro, occorre puntare all'unanimità. L'avere l'unanimità della vasta coalizione è un obiettivo che se possibile si deve raggiungere. Bisogna che la soluzione trovata abbia senso, significato". Draghi ha dichiarato di non voler rispondere a nessuna domanda riguardante il Quirinale.
"Ad oggi i docenti assenti perché positivi o in quarantena sono il 6%, gli studenti il 4,5%. Stiamo controllando la situazione perchè abbiamo operato con attenzione, non siamo stati fermi", ha detto il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, aggiungendo che i docenti sospesi perchè non vaccinati sono lo 0,72%. "Il 3,07% dei Comuni ha disposto ordinanze di chiusura (come il caso di Tolentino): una situazione che non è, quindi, dilagata".
In conferenza stampa anche il ministro della Salute, Roberto Speranza: "L'ultimo decreto è per far fare un passo avanti importante al nostro paese: oggi siamo all'89,40% di over 12 con prima dose, quindi sono non vaccinati poco più del 10% degli over 12, che però occupano i due terzi di posti in intensiva e 50% in area medica, quindi vogliamo ridurre i non vaccinati per ridurre la pressione sugli ospedali".
"Su 100mila persone ci sono 23,2 persone che vanno in intensiva e sono i non vaccinati. Quando si va ai vaccinati con due dosi da più di 4 mesi, il dato passa da 23 a 1,5, quindi crolla clamorosamente e scende a 1 quando la vaccinazione avviene in ciclo primario entro 4 mesi e col booster si va a 0,9 - spiega Speranza mostrando un grafico dell'Istituto Superiore di Sanità -. Se vogliamo ridurre la pressione sugli ospedali e salvare vite umane e se vogliamo favorire la ripartenza economica e sociale del paese la strada prioritaria è ridurre l'area dei non vaccinati. E questa è una scelta che ha piena evidenza scientifica".
"Nel Cts non c'è stata nessuna voce dissonante rispetto alle misure che sono state adottate dal Governo - così il coordinatore del Comitato, Franco Locatelli -. Vi è stata una riunione il 7 e di fatto si è analizzata la situazione epidemiologica del Paese senza che si levasse una sola voce dissonante rispetto alle misure". "Anche sulla scuola - ha aggiunto - ho letto di voci critiche nel Cts sulla riapertura lamentando la mancata discussione, ma la tematica è stata affrontata in 7 riunioni diverse e ogni volta la posizione è stata unanime.
"Con la variante Omicron il booster copre per l'88% e per il 65% nel caso di ciclo primario, in base ai dati che ci arrivano dal Regno Unito - ha spiegato Locatelli -. Non è corretto dire che Omicron sia connotato da un'incapacità di provocare malattia grave. E' meno pericolosa di Delta ma ha capacità di dare patologia grave e anche fatale. Uno studio sudamericano dimostra che lì ci sono stati 256 morti per Omicron e la larga maggioranza aveva più di 60 anni".
Sarà prorogata al 31 maggio 2022 la scadenza per la presentazione delle dichiarazioni di persistenza dei requisiti per il mantenimento del contributo di autonoma sistemazione. “La disposizione - ha precisato l’assessore alla Ricostruzione, Guido Castelli – è contenuta all’interno di un’intesa già approvata in cabina di coordinamento e che verrá formalmente sottoscritta tra il Commissario Straordinario, Giovanni Legnini, il Capo Dipartimento di Protezione Civile, Fabrizio Curcio, e i quattro Presidenti delle Regioni colpite dal Sisma 2016, Francesco Acquaroli (Marche), Marco Marsilio (Abruzzo), Donatella Tesei (Umbria), Nicola Zingaretti (Lazio). Lo scopo dell’intesa è quello di armonizzare le misure emergenziali di assistenza abitativa (CAS, utilizzo SAE, e restanti altre) con le misure e le attività di ricostruzione”.
Come noto, il presupposto per il proseguimento dell’assistenza è il rientro nell’abitazione inagibile una volta ripristinata e, come già disciplinato per il Cas, anche per coloro che usufruiscono delle altre forme di assistenza abitativa alternativa (Sae, immobili acquisiti ai sensi del convertito d.l. n. 8/2017, Mapre, immobili realizzati ai sensi delle Ocdpc n. 510/2018, 553/2018, 538/2018, 581/2019, immobili messi a disposizione dal Comune o da altri soggetti pubblici) la mancata presentazione entro il 30 giugno 2022 della domanda per la ricostruzione, comporta necessariamente la cessazione della relativa gratuità della misura assistenziale. Tale aspetto è già disciplinato dall’articolo 2 dell’ordinanza commissariale n. 123 del 31 dicembre 2021.
Il Protocollo di intesa prevedrà anche la realizzazione e l’attivazione di una nuova piattaforma informatica, che sarà resa disponibile dalla struttura commissariale, con la quale si intende avviare l’armonizzazione delle misure assistenziali con le misure di ricostruzione, e sarà utilizzata, a pena di decadenza, anche per la presentazione delle dichiarazioni annuali concernenti il possesso dei requisiti per la fruizione dell’assistenza abitativa, secondo una modulistica uniforme, già condivisa in sede tecnica.
L’armonizzazione delle misure sarà inoltre regolata da ulteriori ordinanze commissariali e del Capo Dipartimento di Protezione Civile. Nell’attesa dell’adozione delle stesse e allo scopo di consentire la messa in opera della piattaforma informatica e di consentirne l’utilizzo da parte dei soggetti interessati, a cura delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, il termine di presentazione della dichiarazione viene prorogato al 31 maggio 2022.
Torna l'appuntamento con la rubrica settimanale "La Strada delle Vittime", nella quale si affronta l'analisi della casistica criminale con approccio vittimologico. Di seguito proponiamo il caso di questa puntata.
“Lo so che fa schifo uccidere il proprio figlio” confessava Davide Paitoni al padre in un messaggio vocale, mentre uccideva suo figlio di 7 anni. Prima il quarantenne, che conviveva con il padre dopo la sua separazione, ha chiesto al genitore di andare a vedere la tv in un’altra stanza e di aspettare una sorpresa, un disegno dal nipotino; poi con la scusa di una merendina ha fatto sedere il piccolo Daniele su una sedia in cucina.
I risultati dell’autopsia hanno svelato alcuni dettagli della tragica fine del piccolo: il papà gli ha infilato uno straccio in bocca. Quindi gliel’ha tappata con un nastro adesivo per evitare di farlo urlare. Infine lo ha accoltellato alla gola. Crudeltà, efferatezza, premeditazione, lucida determinazione a togliere la vita al suo bambino la cui angoscia per quanto gli stava per accadere è quasi tangibile leggendo questi ultimi suoi attimi di vita.
Il gip che ha disposto la misura cautelare del carcere, nell'ordinanza di convalida del fermo ha indicato anche il movente per il quale Paitoni avrebbe ucciso il figlio: avrebbe agito per punire la moglie. È lo stesso assassino ad aver affidato tale confessione ad alcune lettere manoscritte in cui rivela di aver compiuto il gesto “per far soffrire la donna che ho amato veramente”.
La freddezza omicida del padre è a dir poco impressionante. Dopo aver consumato il delitto, l’uomo ha preso il corpicino oramai privo di vita del figlio per nasconderlo dentro ad un armadio della cucina, insieme ad alcuni aeroplanini di carta costruiti da Daniele con frasi tenere ed affettuose per il suo papà, edun bigliettino scritto dal piccolo: “Papà e Daniele sempre insieme”.
Proprio il luogo dove il bambino dovrebbe essere più sicuro, protetto e circondato dall’amore dei genitori diventa in questo, e in altri casi simili, luogo violento e pericoloso. Il bambino viene visto dal padre come un’arma da utilizzare contro la coniuge, per l’incapacità da parte dell’uomo di affrontare la fine di una relazione, la disgregazione familiare.
Può anche accadere che sia la madre a commettere il figlicido. Analizzando le statistiche le madri rappresentano il 59% dei genitori che commettono un figlicidio, mentre i padri rappresentano il 41%. Tuttavia c’è da segnalare che, mentre nel 76% dei casi le madri sono considerate non in grado di intendere e volere, i padri solo nel 18% dei casi vengono giudicati incapaci di intendere e di volere; gli uomini che si macchiano di questi orrendi crimini sono spesso sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e hanno uno storico di condotte violente.
E proprio questa era la vita di Davide Paitoni, fatta di droga (era consumatore abituale di cocaina), alcool e violenze: già ai domiciliari per tentato omicidio nei confronti di un collega (gli aveva sferrato diverse coltellate alla schiena), era stato segnalato anche per lesioni e minacce alla moglie.
Nonostante tali precedenti, in base al provvedimento di separazione era tuttavia stato concesso a Paitone di continuare a vedere suo figlio anche senza la presenza della madre. La violenza di questo padre era così imprevedibile?
Sulla base delle recenti misure di contenimento della diffusione dell’epidemia da Covid-19, da lunedì 10 gennaio per poter usufruire del servizio di trasporto scolastico, e salire dunque sugli scuolabus, gli alunni (a partire dai 6 anni compiuti) dovranno obbligatoriamente indossare dispositivi di protezione delle vie respiratori di tipo FFP2.
Ai sensi dell’ordinanza emessa dal Ministero della Salute il 9 gennaio è stato ufficializzato un importante cambiamento per gli studenti che usufruiscono del trasporto scolastico. Se, in un primo momento, per gli studenti con età superiore ai 12 anni era stato imposto l'obbligo di green pass "rafforzato", ora questa misura viene cancellata.
Il trasporto scolastico dedicato non è equiparato a trasporto pubblico locale in merito alla disciplina delle Certificazioni verdi Covid-19: il Green Pass “rafforzato” così come quello "base" non saranno necessari per nessun alunno marchigiano sino al 10 febbraio, ma vige soltanto "l'obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2".
Senza coraggio. Questo è quello che ho pensato del governo appena filtrata la notizia dell’ammenda da 100 euro (una tantum) nei confronti degli over 50 che decideranno di non aderire alla campagna vaccinale a seguito dell’obbligatorietà introdotta da Palazzo Chigi.Un vespaio di polemiche per la scelta di non assumersi delle responsabilità reali nei confronti della propria popolazione. “Una grottesca buffonata”, l’ha definita il virologo marchigiano Roberto Burioni. “Il prezzo delle nostre vite” ha invece commentato Martina Benedetti, infermiera simbolo della lotta al Covid. E con lei migliaia di medici e infermieri ormai stremati da quasi due anni di pandemia.Una voce che ha alimentato parecchi malumori anche nella maggioranza e che, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e l’entrata in vigore del provvedimento stesso, ha subito spinto il governo a una parziale rettifica. Generando, manco a dirlo, ancora più confusione. Tremila euro. Questa la cifra che rischierà di pagare all’Agenzia delle Entrate chi sceglierà di non aderire alla campagna vaccinale.E dell’ammenda da 100 euro tutto cancellato, dunque? Affatto. Arriverà direttamente a casa degli over 50 che non si vaccineranno. A questa si aggiungerà la sospensione dal servizio, senza stipendio, se l’over 50 è anche un lavoratore. L’ammontare della cifra si spingerà fino a una sanzione compresa tra 600 e 1500 euro se l'obbligato al vaccino è colto sul luogo di lavoro senza green pass rafforzato (da vaccinazione o da guarigione). In caso di reiterata violazione la sanzione sarà raddoppiata arrivando a tremila euro. Sono però tante le domande di fondo che è lecito porsi. Sono giuste le multe per i no vax o si tratta di una ammissione di impotenza nel controllo da parte delle istituzioni? Ha senso introdurle adesso che impazza la variante Omicron? E’ corretto introdurle quando il sistema sanitario nazionale sta per saltare per aria e non sono previste chiusure all’orizzonte in nome del “whatever it takes” nei confronti dell’economia? La Sicilia, ad esempio, è una delle regioni che rischiano la zona rossa.
Ha senso multare chi dal governo continua a ricevere solo cattiva informazione, confusione e paura? E ancora. Se davvero il governo vuole introdurre delle multe, ha senso far pagare solo 100 euro a chi, una volta entrato in terapia intensiva, rischia di far spendere allo Stato - e quindi ai contribuenti - fino a 2.800 euro al giorno?
Il clima di improvvisazione generale sembra regnare sovrano a Palazzo Chigi. E con (non) decisioni che, giorno dopo giorno, allontanano sempre di più persone fragili, indecisi e no vax dall’adesione alla campagna vaccinale. Se al posto di Mario Draghi ci fosse stato Giuseppe Conte, l'ex premier, politicamente parlando, sarebbe già saltato per aria. L'eletto non era Neo e Matrix non era tutta un’altra storia…
Gli sport invernali stanno vivendo degli anni durissimi. E i prossimi potrebbero essere ancora più stressanti. Perché da almeno due decenni si parla di riscaldamento climatico che mette a rischio interi paesaggi e soltanto in quest’ultimo periodo stiamo vedendo le conseguenze delle (non) scelte scellerate che sono state fatte. E, a ciò, va ad aggiungersi la pandemia.
Si avrà un effetto su tutto: sia su come vedere le olimpiadi invernali che sui semplici appassionati che vogliono godersi un po’ di fresco.
Ecco i dettagli.
Non solo sci ma offrire alternative
Forse ce ne accorgeremo già nelle Olimpiadi invernali 2022 streaming ma, ormai, una struttura che offre solo gli sci come attrazione è destinata a chiudere. Non perché gli appassionati siano in calo, ci mancherebbe.
Semplicemente perché tra pandemia e inverno ‘troppo’ caldo, si può assistere a delle intere giornate dove è impossibile tenere aperti perché manca la neve. E, come si può immaginare, la neve è un componente assolutamente fondamentale.
Quindi, bisogna offrire delle alternative che possono essere dei bar al caldo, altri sport che si possono fare in alternativa o, comunque, un qualsiasi cosa che permetta di regalare delle esperienze importanti.
Stagioni turistiche e sportive più lunghe
C’è chi dice che la stagione invernale deve essere accorciata e concentrarsi tutto nel giro di due mesi massimo. Perché questo è il periodo, ormai, della stagione fredda. Magari sarà anche così ma è inconcepibile dal punto di vista economico. Il motivo? Difficile rientrare di investimenti che sono fatti per un ricavo che avviene nel giro di qualche settimana.
La stagione invernale viene preparata settimane prima e, non a caso, quando ci fu lo stop a pochi giorni dal suo inizio nel dicembre del 2020 a causa della pandemia, si mise l’accento proprio su questo.
Quindi, bisogna trovare un sistema per allungarla almeno di un paio di mese, in modo che gli sportivi possano allenarsi tranquillamente e gli appassionati continuare a divertirsi. E chissà che tra questi non nasca un altro talento rigorosamente made in Italy.
Presenze contingentate
Questo si vede già adesso. Con l’ausilio della tecnologia – tra prenotazioni on line fatte prima, QR Code da mostrare prima con il proprio smartphone in modo da far controllare subito il green pass -, le presenze sono già contingentate.
Certo, ciò significa che, magari, il numero delle persone che potranno andare ogni giorno nelle strutture si assottiglia ulteriormente, ma bisogna fare di necessità virtù.
Potrebbe verificarsi, inoltre, un aumento dei prezzi perché le spese per le strutture, tra sanificazioni frequenti e rispetto delle regole, sono aumentate e in qualche modo devono rientrarci.
In generale, già lo sci e l’attività invernale di per sé sono attività non propriamente economiche e se a ciò si aggiungono ulteriori balzelli, allora le cose si complicano ulteriormente. Purtroppo, però, non si può fare altrimenti se si vuole tenere in vita un settore che dal punto di vista sportivo ha dato grosse soddisfazioni e che dà da mangiare a migliaia di famiglie.
La link building è una tecnica per aumentare il numero di link in ingresso in un sito web.
Ci si muove con lo scopo di guadagnare i link anziché acquistarli o raggiungerli con tecniche manipolative.
L'utilizzo della link building permettere di aumentare il valore del dominio e anche il posizionamento più in alto delle pagine su Google.
Lo scopo di questa pratica è di aumentare l'autorevolezza e la popolarità del sito in questione per conferire maggiore credibilità alla fonte o, più semplicemente, per fini prettamente commerciali.
Tempo fa Google piazzava in alto link scadenti, ma che avevano un buon numero di link in ingresso; ora, anche se alcuni siti scadenti sono ancora in alto, le cose sono cambiate: il motore di ricerca non considera solo il numero di ingressi al link, ma anche e soprattutto della provenienza, della qualità e di altri aspetti poco comuni o poco ricercati solitamente.
La link building più sicura è quella che avviene naturalmente, senza alcun genere di forzature: l'esempio più comune per poter semplificare il concetto è la citazione delle fonti.
Abbiamo diversi tipi di link; i primi da analizzare sono sicuramente i link editoriali: sono ottenuti naturalmente dall'attività editoriale. Il classico esempio è è un quotidiano che cita un sito come fonte facendogli guadagnare un link in modo naturale.
Poi abbiamo i link a risorse, che è un altro modo per acquisire link in modo naturale: consiste nell'aggiungere un link da parte di un sito che cita un tool gratuito oppure una FAQ.
Sono ben considerati da Google anche se sono abbastanza difficili da ottenere.
La vendita dei link invece era una pratica utilizzata nei primi anni duemila, ma ora assai sconsigliata perché non produce più gli stessi effetti per quello che abbiamo precisato in precedenza.
Nel 2021 non è più semplice come una volta praticare link building, ma ci sono determinate tecniche pulite per acquisire link, anche da siti autorevoli.
Possiamo vedere ora nello specifico come funziona la link building con un semplice esempio.
Poniamo il caso di avere un sito che parla di abbigliamento, dove vengono inseriti tutti i dettagli degli abiti e dove poterli acquistare.
Un utente che possiede un blog che si occupa di queste tematiche, scriverà del sito in questione e del contributo che fornisce ai possibili acquirenti nello scegliere il vestiario, inserendo il link per poter visitare la pagina.
I motori di ricerca prendono molto in considerazione queste pratiche considerandoli come delle raccomandazioni e come consigli.
Per posizionare in alto un sito però non bastano i link: questi portano benefici al sito, ma non se lo si vuole collegare con una specifica parola chiave.
Il link dovrebbe contenere, per avere questo risultato, la parola chiave, anche detta anchor text.
Per i link generati da un buon articolo è più difficile ottenere questo, in quanto le parole chiavi vengono scelte dall'autore dell'articolo stesso.
Per i link, invece, richiesti nei commenti è più semplice inserire la parola chiave.
La parola chiave è importante per poter dire ai motori di ricerca che quel determinato link tratta di quei determinati argomenti inseriti.
È da osservare, però, il non strafare con le parole chiave, rimanendo sempre su determinate, ma semplici linee guida.
Vi proponiamo alcune strategie per poter costruire una rete di links con facilità e in minor tempo possibile:
Il primo è sicuramente chiedere il link a conoscenti, ci si impiega circa una o due settimane e consiste nel chiedere link al proprio sito da amici e parenti che magari gestiscono un blog.
Il secondo è listare il proprio sito su liste locali: questa attività, infatti, può portare ottimi link anche questo in poco tempo, si parla sempre di circa una o due settimane.
Il terzo, anche se il più complicato è quello di inserire i propri contenuti su portali;
Sul web, infatti, ci sono diversi tipi di directories che permette di inserire i propri articoli, o che permettono di inserire video o altri materiali multimediali.
L'iscrizione a questi portali può portare in breve tempo link importanti al proprio sito.
È importante non esagerare con i link perché raggiungere un numero elevato di questi può penalizzare il proprio sito, fino ad arrivare a chiuderlo completamente.
Il mondo di internet è un mondo meraviglioso. Opportunità, occasioni, prospettive di ogni tipo. Sembra una nuova America, una moderna El Dorado all’interno della quale gettare sogni, speranze e volontà. La realtà parla effettivamente della rete come di uno spazio dove si può crescere, trovare lavoro e a volte successo. Ma bisogna sapere come fare. È il caso del marketing, ovviamente, le cui tecniche valgono per ogni tipo di settore.
In questa breve guida su come avere successo con la propria azienda online, ci rifaremo alle tecniche che usano le piattaforme dei casino online non aams, un settore che grazie alle innovazioni tecnologiche di ultima generazione e agli investimenti continui in questo senso si è ritrovato protagonista di una crescita sensazionale.
La prima cosa da utilizzare sono i Social Media, uno strumento sempre più indispensabile nella nostra vita. Se una persona, un’azienda, un’impresa non è presente su Facebook, Instagram e Twitter è praticamente inesistente per il mercato. Ecco allora che il loro utilizzo in senso pubblicitario è di primaria importanza: questo è lo spazio perfetto per dare spazio a offerte speciali, bonus, eventi e attività varie. A proposito di bonus, anche questa è una tecnica di marketing da non sottovalutare: le offerte di benvenuto oppure alcune forme di gratuità sono infatti una grande calamita per ogni tipo di utente.
Per essere visibili, poi, è utile anche avere un volto conosciuto: usare un testimonial in questo senso può essere veramente di grande impatto. Certo, stiamo parlando di un livello elevato e non tutte le piccole e medie aziende possono permettersi uno sforzo pubblicitario di questo tipo, ma non dobbiamo dimenticare che l’utilizzo di un testimonial può portare enormi benefici alla propria attività. Da un lato accresce la percezione positiva verso la piattaforma, dall’altro si allinea allo status symbol del VIP scelto.
Tra le numerose strategie per migliore il proprio brand può anche essere utile quella di sponsorizzare eventi o squadre, attraverso i loghi sulle divise o nelle locandine. Un espediente che può essere valido dal torneo di paese fino alla Champions League. Infine è bene pensare di creare un app dedicata per i dispositivi mobili: in questa maniera la nostra piattaforma sarà accessibile in qualsiasi momento e in qualsiasi spazio da tutti gli utenti.
Mosse queste che possono sembrare eccessive, esorbitanti ed esagerate. Ma il marketing online non conosce limiti. E allora bisogna iniziare ad investire: il contadino avaro non fu mai ricco, diceva un famoso proverbio della tradizione contadina.
Il Superbonus 110% è stata una misura che ha fatto molto discutere nel bene e nel male, capace di ridare respiro a tutto il settore edile e di aiutare molte famiglie a migliorare le condizioni della propria abitazione e di renderla più efficiente a livello energetico, ma anche di sollevare polemiche in relazione agli aspetti burocratici e alle condizioni di accesso. E sono di queste ultime settimane le cifre allarmanti fornite dall’Agenzia delle Entrate circa le frodi perpetrate attraverso fatture false.
Insomma, uno strumento di assoluto valore che però rischiava di essere affossato dalle solite pratiche per evadere il fisco che in Italia non riusciamo ad eradicare. C’era molta attesa per l’approvazione delle misure introdotte nella Legge di Bilancio 2022 a sostegno di questo settore, e possiamo dire sin da subito che molti degli incentivi presenti nel 2021 saranno confermati anche il prossimo anno, ma in alcuni casi con differenze e condizioni d’accesso sostanzialmente diverse proprio per garantire un controllo più attento in fase di accesso ai bonus stessi.
Un’occasione da non perdere se sei proprietario di un immobile, da sfruttare grazie a un supporto tecnico adeguato alla situazione, in considerazione delle tante condizioni da rispettare. Per questo motivo, cerca imprese edili nella tua zona per trovare i professionisti giusti per i tuoi lavori e avere un rapporto diretto e competente su quelle che sono le caratteristiche degli aiuti a quali si vuole accedere, tenendo in considerazione le normative urbanistiche vigenti a livello territoriale. Facciamo una breve panoramica sugli incentivi che sono stati rinnovati anche per il prossimo anno.
Superbonus 110%
Si tratta dell’incentivo più ambito e più richiesto in questo 2021. La sua conferma alla fine è arrivata, ma con tempistiche diverse in relazione alle tipologie di immobili su cui effettuare i lavori. Il bonus sarà valido senza distinzione per tutti sino al prossimo giugno, mentre per i proprietari di edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari ci sarà la possibilità di accedere alle agevolazioni sino alla fine dell’anno, ma solo con il raggiungimento di almeno il 60% dei lavori. Per le case popolari il Superbonus sarà a disposizione sino a giugno 2023 con estensione sino a dicembre con le stesse condizioni appena viste.
Possibile però che vengano introdotti dei correttivi tesi a premiare in prima battuta i lavori riguardanti l’installazione di impianti fotovoltaici, uno dei settori più in crescita negli ultimi anni. Potrebbe essere introdotto un paletto di accesso rappresentato da una soglia Isee, anche se in tal senso, da più parti, si spinge per il mantenimento delle condizioni vigenti. Infine, anche bonus sismico ed ecobonus sono stati confermati ma con un ridimensionamento sostanziale delle percentuali, riportate rispettivamente al 65% e al 50.
Bonus ristrutturazione
Questo particolare incentivo prevede delle agevolazioni per interventi di ristrutturazione specifici, come quelli di riqualificazione edilizia, manutenzione ordinaria e straordinaria, con un tetto massimo di spesa che ammonta a 96 mila euro. Il bonus è fruibile attraverso le modalità dello sconto in fattura o della cessione del credito. Anche in questo caso, proprio come nel recente passato, sarà necessario ottenere un visto di conformità che attesti che i lavori siano aderenti alla normativa prevista per il bonus stesso. Un’altra novità è stata introdotta per evitare fatture gonfiate con prezzi fuori mercato. Le imprese edilizie dovranno uniformarsi ai prezzi di base stabiliti dal Ministero della Transizione Ecologica
Bonus facciate
Anche questa agevolazione è stata confermata ma con un abbassamento deciso delle percentuali. Si passerà infatti dal 90% al 60%. Per il resto il funzionamento rimarrà invariato, con la necessità che i lavori interessino la parte esterna degli immobili. Prevista anche qui un attestato di conformità e congruità delle spese in relazione ai lavori svolti. Ancora non sono state indicazioni circa quei lavori già iniziati nel 2021 ma non ancora terminati. Possibile che vengano fatti rientrare nelle vecchie condizioni più favorevoli quei lavori già pagati lo scorso anno ma da concludere nei prossimi mesi.
“L’obiettivo di questo bilancio è avviare la ricostruzione delle Marche, una regione che abbiamo ereditato in transizione ma che vogliamo in transito verso una nuova crescita, nel gruppo delle più sviluppate d’Italia. Per raggiungere questo obiettivo sarà centrale l’efficienza che dobbiamo generare nell’ambito della macchina organizzativa, perché la vera sfida che deve essere colta dalla Regione è quella della riorganizzazione".
È quanto afferma l’assessore al Bilancio Guido Castelli dopo che, nella seduta del 29 dicembre, l’Assemblea legislativa regionale ha approvato i provvedimenti della programmazione economico-finanziaria per il prossimo triennio 2022-2024. Un triennio centrale per l’attività della legislatura. Seguendo l’ordine indicato dalla legge, il Consiglio ha approvato il Documento di economia e finanza regionale (DEFR), la Legge di stabilità regionale 2022 e il Bilancio di previsione della Regione Marche 2022-2024.
"Le risorse ci sono, vanno utilizzate al meglio e velocemente. C’è necessità di trasferire, con la massima rapidità, tutte le risorse che ci vengono assegnate e che riusciamo a ottenere dalla fiscalità ordinaria, in maniera tale che possano, subito, essere immesse nel tessuto produttivo e sociale delle Marche - continua Castelli -. Questo bilancio ha le caratteristiche di un vero cruscotto operativo e finanziario che consente di coordinare le risorse proprie delle Regione, anche se con un bilancio sempre più rigido per le disposizioni nazionali".
"Abbiamo evitato l’esercizio provvisorio, che avrebbe avuto conseguenze deleterie sul sostegno a imprese e cittadini, ma, soprattutto, abbiamo approvato un buon bilancio di previsione, perché tiene conto, con il necessario realismo, di un fatto incontrovertibile: il Covid ha cambiato, in modo così profondo e vasto, il mondo in cui viviamo - precisa l'assessore -. Inesorabilmente ha mutato anche la gestione finanziaria delle amministrazioni regionali. Il ritorno a un forte centralismo, dovuto al periodo di emergenza, ha comportato l’accentramento delle decisioni in capo al livello nazionale, ma anche un taglio alle risorse, scaricando sulle Regioni la copertura delle spese sanitarie aggiuntive per la gestione del Covid già sostenute dalle Regioni”.
Nel caso delle Marche, nel 2020 – riferisce l’assessore – “le spese aggiuntive erano state pari a 191 milioni di euro, di cui solo 102,5 ristorati dallo Stato. Nel 2021 il sovra-costo calcolato dalla Regione è di circa 146 milioni, ma, al momento, solo 48 sono stati coperti dallo Stato. Questo significa che il sistema regionale ha dovuto far fronte a tali extra costi con risorse interne. Le Regioni chiedono almeno 2.200 milioni aggiuntivi per far fronte a questi costi. Al momento, sembra che il Governo sia disposto a riconoscere 600 milioni”.
A questa situazione si aggiunge il tema delle minori entrate tributarie, “già manifestatesi nel 2020 e nel 2021 – ricorda Castelli - e previste anche per gli anni futuri, a causa della pandemia: la contrazione del PIL o dei consumi si riflette sulle entrate che la legge attribuisce alle Regioni, erodendo le relative basi imponibili. E, di nuovo, i ristori statali si stanno rivelando incapienti”. Il bilancio regionale, in coerenza con la cornice fornita dal DEFR e con la visione europea e nazionale, promuove la spesa per gli investimenti diffusi sul territorio, a partire da importanti interventi a favore di edilizia sanitaria, politiche sociali, trasporto pubblico locale, politiche per il lavoro e la formazione professionale, sviluppo economico e competitività.
Scendendo negli aspetti più tecnici, il bilancio di previsione 2022-2024 prevede i stanziamenti complessivi di entrata, al netto delle partite di giro e dell’applicazione dell’avanzo, pari a 4,955 miliardi nel 2022, 4,352 miliardi nel 2023, 4,152 miliardi nel 2024. Sul lato delle entrate, nonostante il contesto nazionale molto incerto già descritto, il bilancio 2022-2024 non aumenta la pressione fiscale e conferma tutte le agevolazioni e le esenzioni fiscali esistenti a oggi.
Sul lato della spesa il bilancio approvato assicura importanti stanziamenti nei settori dell’economia, delle politiche del lavoro e sociali, dei trasporti, dell’ambiente e della tutela del territorio e della sanità.
“Abbiamo compiuto uno sforzo che, partendo dalla riorganizzazione dell’Ente, mette a sistema tutta una serie di interventi che consentono investimenti per 500 milioni (edilizia sanitaria, infrastrutture, tutela delle acque, difesa della costa, dissesto idrogeologico) – conclude Castelli – Abbiamo delineato anche una serie di scelte operative e programmatiche coerenti per mantenere la coesione sociale attraverso stanziamenti significativi per tutelare, indipendentemente dal Covid, il sistema dei più deboli (fondi per la disabilità; dopo di noi; 14 milioni di indennizzi agli enti gestori per contrastare le conseguenze pregiudizievoli che, sul piano del bilancio, ha prodotto la pandemia). Senza tralasciare le risorse messe a disposizione per garantire la competitività delle imprese. Sarà di prossima emanazione un importante bando per la patrimonializzazione delle imprese e, più in generale, tutta una serie di misure che tenderanno a salvaguardare le imprese marchigiane dai rischi connessi alla fine delle salvaguardie che, sul piano del credito, erano state introdotte dallo Stato nazionale a tutela delle esposizioni bancarie”.
È ufficiale, il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto sull'estensione dell'uso del green pass e le quarantene. Tra nuove strette e qualche allentamento, il Governo vara l'ultimo decreto anti-Covid di questo secondo anno di pandemia, che si chiude con numeri record sui contagi di questa quarta ondata (nelle ultime 24 ore sono stati quasi 100mila, oltre 1700 nelle sole Marche).
Tra le novità, quarantena azzerata ai vaccinati da meno di quattro mesi e a quelli con dose booster, estensione del Super Green pass nell'ambito dei trasporti a lunga percorrenza, fiere e impianti sciistici e prezzi calmierati per le mascherine Ffp2.
Dal 10 gennaio, fino al termine dell'emergenza, il lasciapassare in versione 'super' diventa obbligatorio anche per l'accesso e l’utilizzo dei mezzi di trasporto compreso il trasporto pubblico locale o regionale. Estensione anche per le seguenti attività: alberghi e strutture ricettive; feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose; sagre e fiere; centri congressi; servizi di ristorazione all’aperto; impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici; piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto; centro culturali, centro sociali e ricreativi per le attività all’aperto.
Non passa però il fronte di chi chiedeva di estendere l'obbligo del Super Green pass a tutte le categorie di lavoratori, nonostante la sponda delle Regioni. E non prevale la linea rigorista di chi come il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla scorta dei pareri del Cts e pur d'accordo sulle modifiche alle regole sull'autoisolamento, chiedeva norme non troppo blande.
Sia in cabina di regia che in Cdm il confronto è stato serrato: Pd e Forza Italia hanno subìto lo stop della Lega e del Movimento Cinque Stelle sul varo dell'obbligo del certificato verde rafforzato per tutti i lavoratori. Il Pd rilancia l'obbligo per i vaccini e dice sì alle estensioni dell'uso del pass.
Intesa per calmierare il prezzo delle mascherine Ffp2: una proposta condivisa nell'esecutivo della quale ora sarà incaricata la struttura commissariale, che dovrebbe stipulare apposite convenzioni con le farmacie. Cambiano le regole per la quarantena, con tre diverse categorie: lo scopo è evitare la paralisi del Paese, che con un alto numero di persone in quarantena, perchè contagiati o venuti a contatto con un infettato, rischia di finire in una sorta di 'mini-lockdown' generato anche dai continui autoisolamenti di chi invece è negativo.
Le quarantene non saranno più previste per i vaccinati con booster o con due dosi da meno di quattro mesi che vengano a contatto con una persona poi risultata positiva al Covid, se asintomatici. In questi casi sarà prevista una forma di autosorveglianza e l'esecuzione, al quinto giorno dal contatto con il caso positivo, di un tampone con esito negativo.
Per chi ha eseguito l'ultima vaccinazione da più di quattro mesi - quindi con minore copertura dal contagio - l'autoisolamento scenderebbe da 7 a 5 giorni, con test negativo. Nessuna modifica per chi non è vaccinato: la quarantena resta a 10 giorni. Ridotta, infine, la capienza degli stadi al 50%, mentre per gli impianti sportivi al chiuso la capienza potrà arrivare al 35%.
Un italiano su due vive una qualche forma di malessere psicologico dovuto alla pandemia: depressione, stress post-traumatico, stress percepito, ansia e difficoltà legate al sonno sono tra i disturbi più diffusi. Disturbi che si manifestano con sempre maggior frequenza anche nei bambini e nei giovani al di sotto dei 18 anni.
I benefici della psicoterapia online, l'infografica di Serenis
In questo complesso quadro storico e sociale sono aumentate del 40% le richieste di supporto psicoterapico. Come interpretare questi dati?
Se da un lato le difficoltà e le incertezze legate alla pandemia hanno evidenziato problematiche prima forse sottovalutate, d’altro canto rimane invariata una condizione riscontrata anche in tempi pre-pandemici: spesso per ritrovare una qualità di vita soddisfacente bisogna superare stigma sociale e pregiudizi.
L’infografica di serenis.it - piattaforma di supporto psicologico che offre servizi di psicoterapia in videochiamata - parte da qui per indagare proprio i principali stereotipi e gli ostacoli che ritardano o impediscono l’inizio di un percorso di supporto psicologico. Non solo, descrive i disturbi più comuni e sottolinea i benefici di un percorso per trovare una versione migliore e più consapevole di sé stessi.
Il traguardo del benessere si può raggiungere senza lasciarsi frenare, con un supporto adeguato e la certezza che si tratta dell’inizio di un percorso di conoscenza, evoluzione e crescita personale.
A Natale sono tutti più buoni… A chi ci riferiamo? Ai dolci tipici di queste festività, oltre ai più famosi panettoni e pandori, che interpretano al meglio i sapori della tradizione natalizia. Tra questi, immancabile il tronchetto piemontese, dolce goloso a base di crema di marroni, cioccolato, panna e tanti altri ingredienti, o il pangiallo romano, tipico di tutto il Lazio, a base di frutta secca, fichi e cacao amaro o, ancora, gli struffoli napoletani e le cartellate pugliesi, dove il protagonista è il miele.
Poi vi è sua maestà il torrone, al cioccolato, con le mandorle, con le nocciole e per i più golosi il pantorrone, strati alternati di torrone e Pan di Spagna completamente ricoperto di cioccolato fondente.
Per colazioni e merende ‘regali’ non può mancare l’omino di pan di zenzero, originariamente chiamato Gingerbread man, il biscotto della Regina Elisabetta! Fu infatti lei a chiedere ai pasticceri di corte di preparare biscotti con sembianze umane al fine di rappresentare, sotto forma di dolcetto, tutti i diplomatici e i commensali invitati alla cena di Natale.
Se nel frattempo ti è venuta voglia di assaporare tutto il gusto e il profumo del Natale, scopri la selezione di dolci online di Destination Gusto, lo shop per gli amanti del buon cibo italiano, dove potrai acquistare prodotti 100% Made in Italy, molti dei quali realizzati ancora artigianalmente e seguendo le ricette della tradizione regionale, tramandate di generazione in generazione. Approfitta delle delizie di Destination Gusto, pronte da affettare e gustare, così almeno al dolce non devi pensarci tu. Troverai una vasta scelta: torroni, biscotti al pan di zenzero, pantorroni, pasta di mandorle.
Cosa aspetti? Il Natale e le feste sono arrivate!
Su proposta dell’assessore regionale alle Politiche giovanili Giorgia Latini la giunta regionale ha approvato, con la Legge di assestamento del bilancio, i criteri per la concessione e l’erogazione delle provvidenze economiche previste dall’intervento “Premi al merito” riferite all’anno scolastico 2020-2021 per un importo di oltre 175mila euro.
“Già per l’anno scolastico 2019-2020 - ha sottolineato Latini - la Giunta regionale ha previsto i Premi al merito destinando risorse a favore degli studenti marchigiani residenti o aventi dimora nella Regione Marche che avevano conseguito il diploma di maturità con la votazione di 100 e lode in uno degli Istituti di scuola media superiore della regione".
"Tale intervento ha ricevuto un notevole apprezzamento da parte degli studenti beneficiari e delle loro famiglie - aggiunge l'assessore -. Abbiamo ritenuto opportuno riproporre l’iniziativa al fine di dare continuità ad un percorso che garantisse a tutti gli studenti pari opportunità di pieno sviluppo delle capacità, libertà di espressione dei talenti e anche riconoscimento dei meriti individuali. La natura esclusivamente premiale e meritocratica delle provvidenze economiche le esclude dal novero delle prestazioni di carattere assistenziale e, come tali, dall’applicazione dell’Isee e le somme corrisposte non sono assoggettate a tassazione”.
Le modalità di accesso al contributo saranno definite con un successivo atto della competente struttura regionale, che provvederà al riparto delle risorse disponibili tra gli studenti individuati dall’Ufficio scolastico regionale delle Marche. La struttura regionale, sulla base dei dati trasmessi dall’Ufficio scolastico regionale, provvederà a verificare per tutti gli studenti il possesso del requisito soggettivo di ammissibilità relativo alla residenza o dimora durante il percorso scolastico nella nostra regione
L’evoluzione del settore gaming ha fatto passi da gigante negli ultimi anni. Nonostante i videogiochi esistano da decenni, la loro diffusione ha avuto ultimamente un drastico aumento, complici anche le restrizioni subite a causa della pandemia globale. Oggi si gioca anche e soprattutto online e da qualsiasi dispositivo: una possibilità che fa gola a tante aziende per incrementare popolarità e fatturato. Scopriamo perché tanti giganti della tecnologia hanno pianificato di immergersi e investire sempre di più in questo settore.
La passione per il gaming di qualità
Che sia da un PC o dal sempre più amato smartphone, il mondo del gaming affascina da tempo grandi e piccini. Gli utenti ormai non si accontentano più di grafiche scadenti e giochi scattosi e le loro esigenze, a discapito anche di un prezzo maggiore, sono aumentate.
In questo contesto le tante aziende high-tech del settore, dalle piattaforme di gioco in streaming a tutto ciò che ruota intorno alle console di gioco e agli accessori, si ingegnano per migliorare in dettaglio i propri prodotti, investendo risorse che, fino a qualche anno fa, erano orientate ad altro.
Le piattaforme di streaming
Una delle grandi opportunità per le aziende che si occupano di tecnologia è quella di investire nelle piattaforme di streaming. Queste promettono di rendere lo streaming dei giochi semplice e fluido come quello di film e serie TV, per poter usufruire dei contenuti senza necessariamente il bisogno di possedere una console o di un videogioco in forma fisica.
La possibilità di giocare in modalità multiplayer e sfidare online altri giocatori senza bisogno di scaricare programmi pesanti, spinge gli utenti a spendere di più per piattaforme che possano garantire loro uno streaming ad alto livello.
Il gaming online da smartphone
Un altro settore nel quale le società high-tech sono sempre più coinvolte è quello del gaming online da smartphone. La possibilità di poter giocare ovunque con il proprio titolo preferito a qualsiasi livello sul telefono allarga gli orizzonti d’investimento delle aziende a dismisura.
Gli utenti, oltre ad apprezzare la praticità del gioco mobile, scelgono di svagarsi con il telefono per la vastissima offerta di titoli di tutti i tipi e generi. Si va dai classici giochi sportivi, a quelli di strategia, o di guerra fino ai moderni casinò da cellulare. Questi ultimi ormai sicuri e ricchi di bonus interessanti offrono anche la possibilità di divertirsi guadagnando in caso di vincita, caratteristica che attrae sempre più giocatori.
Il settore del merchandising
Come ampliare ulteriormente i guadagni delle aziende tecnologiche in un settore in così rapida espansione? Ma con il merchandising, naturalmente! Tutto ciò che ruota attorno ai brand più amati dei giochi può essere ritrovato su t-shirt, tazze, cappelli, modellini e così via. Inoltre, da un gioco può scaturire un film, una serie TV o un libro che portano avanti il successo del titolo con grandi ritorni economici per le società produttrici.
L’espansione demografica del mercato
Per finire, ricordiamoci che una tendenza del settore del gaming è quella di appassionare le fasce di età più diverse. Contrariamente al passato, quando i giocatori erano sempre i più giovani, grazie alla diversificazione dell’offerta, oggi, anche gli adulti e le persone in età avanzata non rinunciano a divertirsi, giocando da smartphone oppure online dal proprio PC. Una fetta di mercato imperdibile per le società high-tech da sfruttare al massimo.