Visso, in 400 sulle due ruote per il primo Motoincontro: un omaggio a Pavoni tra natura e passione
Una domenica all’insegna della passione per le due ruote, della memoria e della solidarietà: si è svolto a Visso il 1° Motoincontro Città di Visso 6° Memorial Andrea Pavoni, organizzato dal Motoclub Franco Uncini di Recanati, che ha radunato oltre 400 motociclisti, di cui 150 iscritti ufficiali, nella suggestiva cornice della piazza centrale del borgo montano.
Un evento atteso, in un territorio duramente colpito dal sisma del 2016, che ha voluto lanciare un messaggio di rinascita attraverso una giornata di festa, condivisione e panorami mozzafiato.
Dopo il ritrovo e le registrazioni in mattinata, il momento clou è arrivato alle 11:30, con i saluti istituzionali dell’amministrazione comunale di Visso. Subito dopo, i motociclisti hanno dato il via al tour panoramico tra le meraviglie dei Monti Sibillini, con una prima sosta al Caseificio Pastorello di Cupi, per poi proseguire fino al Rifugio Saliere di Frontignano, situato a 1370 metri di altitudine.
Qui si sono svolte le premiazioni ufficiali e il pranzo conviviale, in un clima di entusiasmo e amicizia.
Il momento più emozionante della giornata è stato la consegna del 6° Memorial Andrea Pavoni, premio dedicato alla memoria del giovane motociclista scomparso, consegnato con profonda commozione dalla madre Norma Stamucci al Motoclub Senigallia.
Riconoscimenti speciali sono andati anche a: A.M. Civitavecchiese, Motoclub Le Aquile Millenarie, Motoclub Perla dei Monti, Motoclub Lion Montegranaro, Gold Wing Club, premiato come gruppo più numeroso non tesserato F.M.I.
Grande la soddisfazione dello staff del Motoclub Franco Uncini, guidato dal presidente Daniele Cesca, che ha voluto ringraziare sentitamente tutti i partecipanti, il Comune di Visso, la Pro Loco, e tutti gli sponsor locali per la calorosa accoglienza e il supporto all’evento.
È stata una giornata straordinaria – ha commentato Cesca – che ha unito sport, memoria e bellezza paesaggistica. Torneremo sicuramente il prossimo anno, ancora più numerosi.
L’iniziativa ha lasciato il segno, non solo per la riuscita organizzativa, ma anche per il valore simbolico che porta con sé: quello di una comunità che, con il rombo dei motori, vuole guardare avanti con speranza e determinazione.
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