Il Superbonus 110% è stata una misura che ha fatto molto discutere nel bene e nel male, capace di ridare respiro a tutto il settore edile e di aiutare molte famiglie a migliorare le condizioni della propria abitazione e di renderla più efficiente a livello energetico, ma anche di sollevare polemiche in relazione agli aspetti burocratici e alle condizioni di accesso. E sono di queste ultime settimane le cifre allarmanti fornite dall’Agenzia delle Entrate circa le frodi perpetrate attraverso fatture false.
Insomma, uno strumento di assoluto valore che però rischiava di essere affossato dalle solite pratiche per evadere il fisco che in Italia non riusciamo ad eradicare. C’era molta attesa per l’approvazione delle misure introdotte nella Legge di Bilancio 2022 a sostegno di questo settore, e possiamo dire sin da subito che molti degli incentivi presenti nel 2021 saranno confermati anche il prossimo anno, ma in alcuni casi con differenze e condizioni d’accesso sostanzialmente diverse proprio per garantire un controllo più attento in fase di accesso ai bonus stessi.
Un’occasione da non perdere se sei proprietario di un immobile, da sfruttare grazie a un supporto tecnico adeguato alla situazione, in considerazione delle tante condizioni da rispettare. Per questo motivo, cerca imprese edili nella tua zona per trovare i professionisti giusti per i tuoi lavori e avere un rapporto diretto e competente su quelle che sono le caratteristiche degli aiuti a quali si vuole accedere, tenendo in considerazione le normative urbanistiche vigenti a livello territoriale. Facciamo una breve panoramica sugli incentivi che sono stati rinnovati anche per il prossimo anno.
Superbonus 110%
Si tratta dell’incentivo più ambito e più richiesto in questo 2021. La sua conferma alla fine è arrivata, ma con tempistiche diverse in relazione alle tipologie di immobili su cui effettuare i lavori. Il bonus sarà valido senza distinzione per tutti sino al prossimo giugno, mentre per i proprietari di edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari ci sarà la possibilità di accedere alle agevolazioni sino alla fine dell’anno, ma solo con il raggiungimento di almeno il 60% dei lavori. Per le case popolari il Superbonus sarà a disposizione sino a giugno 2023 con estensione sino a dicembre con le stesse condizioni appena viste.
Possibile però che vengano introdotti dei correttivi tesi a premiare in prima battuta i lavori riguardanti l’installazione di impianti fotovoltaici, uno dei settori più in crescita negli ultimi anni. Potrebbe essere introdotto un paletto di accesso rappresentato da una soglia Isee, anche se in tal senso, da più parti, si spinge per il mantenimento delle condizioni vigenti. Infine, anche bonus sismico ed ecobonus sono stati confermati ma con un ridimensionamento sostanziale delle percentuali, riportate rispettivamente al 65% e al 50.
Bonus ristrutturazione
Questo particolare incentivo prevede delle agevolazioni per interventi di ristrutturazione specifici, come quelli di riqualificazione edilizia, manutenzione ordinaria e straordinaria, con un tetto massimo di spesa che ammonta a 96 mila euro. Il bonus è fruibile attraverso le modalità dello sconto in fattura o della cessione del credito. Anche in questo caso, proprio come nel recente passato, sarà necessario ottenere un visto di conformità che attesti che i lavori siano aderenti alla normativa prevista per il bonus stesso. Un’altra novità è stata introdotta per evitare fatture gonfiate con prezzi fuori mercato. Le imprese edilizie dovranno uniformarsi ai prezzi di base stabiliti dal Ministero della Transizione Ecologica
Bonus facciate
Anche questa agevolazione è stata confermata ma con un abbassamento deciso delle percentuali. Si passerà infatti dal 90% al 60%. Per il resto il funzionamento rimarrà invariato, con la necessità che i lavori interessino la parte esterna degli immobili. Prevista anche qui un attestato di conformità e congruità delle spese in relazione ai lavori svolti. Ancora non sono state indicazioni circa quei lavori già iniziati nel 2021 ma non ancora terminati. Possibile che vengano fatti rientrare nelle vecchie condizioni più favorevoli quei lavori già pagati lo scorso anno ma da concludere nei prossimi mesi.
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