Il servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 2674 tamponi: 1451 nel percorso nuove diagnosi e 1223 nel percorso guariti.
I positivi sono 140 nel percorso nuove diagnosi: 23 in provincia di Ascoli Piceno, 42 in provincia di Ancona, 25 in provincia di Macerata, 32 in provincia di Fermo, 18 in provincia di Pesaro Urbino.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (26 casi rilevati), contatti in setting domestico (37 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (20 casi rilevati), 2 rientri dall'estero (Albania e Moldova), 2 casi riscontrati dallo screening realizzato nel percorso sanitario, contatti in setting lavorativo (6 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/divertimento (19 casi rilevati), 7 contatti in setting assistenziale, contatti in setting scolastico/formativo (14 casi).
Di 7 casi si stanno effettuando le indagini epidemiologiche.
Si registra ancora un incremento, sebbene leggero rispetto alla giornata di ieri, nel rapporto percentuale tra tamponi processati e nuovi soggetti positivi: dal 9,34% di ieri al 9.64% di oggi.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 9.081 su un totale di 162.176 campioni testati. Diminuiscono, invece, i ricoverati: sono 70 (ieri erano 72), di cui 9 in terapia intensiva (+1 rispetto a ieri). I soggetti posti in isolamento domiciliare, invece, sono 5711 (+410 rispetto a ieri) di cui 618 sintomatici (+33 rispetto a ieri).
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio Sanitario regionale:
Un’altra abitazione torna agibile, dopo i lavori di ricostruzione che hanno fatto seguito alle scosse di terremoto del 2016, nel Comune di San Severino Marche. Il sindaco, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale aveva dichiarato non utilizzabile un immobile sito in viale Santa Margherità, nella frazione di Cesolo, permettendo così il rientro a casa di una famiglia.
Per i lavori di riparazione del danno con rafforzamento localizzato l’Ufficio speciale per la Ricostruzione della Regione Marche ha concesso ai proprietari un contributo pubblico di 120mila euro.
L’ufficio Servizi alla Persona del Comune di San Severino Marche, inoltre, sta procedendo in questi giorni al pagamento del Cas, il contributo per l’autonoma sistemazione, di agosto. La misura è destinata alle famiglie e ai singoli cittadini la cui abitazione sia stata distrutta in tutto o in parte a seguito del terremoto del 2016.
Il pagamento interessa 360 nuclei familiari per un importo totale di 306.053,86 euro. Per ricevere il Cas occorre essere in regola con le pratiche e, in particolare, con le nuove norme introdotte dall’Ordinanza n. 670 del Capo Dipartimento della Protezione Civile con cui sono stati ridefiniti i criteri per la concessione degli interventi a sostegno delle famiglie terremotate. Si ricorda agli interessati che è necessaria una integrazione al modello già presentato per la richiesta o per il rinnovo del Cas in base alle Ordinanze precedenti.
La principale novità introdotta è che non si avrà diritto a continuare a percepire il contributo per l’autonoma sistemazione, o ad usufruire di Sae e alloggi Erap, se uno o più componenti del nucleo familiare beneficiario del Cas risultino proprietari o titolari di diritto reale di godimento di un immobile idoneo all’uso per il nucleo familiare medesimo, che non sia stato già locato in forza di contratto o concesso in comodato d’uso regolarmente registrati, ubicato nel Comune di San Severino Marche, oppure in un Comune confinante, oppure nel Comune ove il nucleo familiare beneficia del Cas o ha usufruito della sistemazione alberghiera con oneri a carico della pubblica amministrazione.
I referenti dei nuclei familiari beneficiari di Cas, in cui uno o più componenti rientrino nei casi di cui sopra, dovranno compilare una nuova dichiarazione, facendo massima attenzione alla compilazione della stessa, su modelli scaricabili online da inviare quanto prima, con allegata copia del documento di identità del richiedente, via PeC all’indirizzo: protocollo.comune.sanseverinomarche@pec.it oppure via email all’indirizzo: protocollo@comune.sanseverinomarche.mc.it o per posta raccomandata all’ufficio Protocollo del Comune di San Severino Marche, sito in p.zza del Popolo n. 45.
Solo chi fosse impossibilitato ad utilizzare i mezzi sopra elencati potrà depositare i moduli compilati, in busta chiusa e sempre con allegato documento del dichiarante, nel la cassetta metallica dello stesso ufficio Protocollo del Comune dalle ore 10 alle ore 13 dal lunedì al sabato.
L’ufficio Servizi alla Persona del Comune ricorda che procederà con il pagamento dei Cas in base all’ordine di arrivo dei nuovi modelli ed all’esito della relativa istruttoria. Per informazioni ci si può rivolgere ai numero di telefono 0733641304 - 641305 oppure inviare una mail all’indirizzo coc.assistenzapopolazione@comune.sanseverinomarche.mc.it.
Chiuse le indagini per due medici in servizio presso gli Ospedali Riuniti di Ancona per divulgazione di segreto d'ufficio. Nel mirino della Guardia di finanza presunte irregolarità durante un concorso pubblico, indetto dall'Aou, per un posto a tempo determinato (sei mesi) per uno specialista nella cura delle anomalie del linguaggio e dell'articolazione della parola.
I sanitari indagati sono il presidente della commissione d'esame che svolge funzioni di primario in un reparto del nosocomio, e un collega di 34 anni, impegnato nello stesso reparto.
Avrebbero favorito la fidanzata di quest'ultimo facendole conoscere in anticipo gli argomenti della prova e le risposte esatte, tanto che la giovane è risultata l'unica su 40 candidati a conseguire l'idoneità al test con il massimo punteggio.
Secondo gli inquirenti la prova scritta sarebbe stata volutamente resa complessa, in modo tale che solo chi fosse già in possesso delle risposte avrebbe potuto superarla. Trovate nel pc del medico più giovane, che non fa parte della commissione, quiz e risposte.
(Fonte e credit foto: Ansa)
Il servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 1777 tamponi nel percorso nuove diagnosi e 631 nel percorso guariti.
I positivi sono 166 nel percorso nuove diagnosi: 54 in provincia di Ascoli Piceno, 39 in provincia di Ancona, 38 in provincia di Macerata, 21 in provincia di Fermo, 10 in provincia di Pesaro Urbino e 4 fuori regione.
Questi casi comprendono oggetti sintomatici (25 casi rilevati), contatti in setting domestico (47 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (30 casi rilevati), 3 rientri dall'estero (Romania, Albania e Tunisia), 2 casi riscontrati dallo screening realizzato nel percorso sanitario, contatti in setting lavorativo (7 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/divertimento (13 casi rilevati), 3 contatti in setting assistenziale, contatti in setting scolastico/formativo (23 casi).
Di 13 casi si stanno effettuando le indagini epidemiologiche.
Si registra un nuovo incremento, rispetto alla giornata di ieri, nel rapporto percentuale tra tamponi processati e nuovi soggetti positivi: dal 9,17% di ieri al 9.34% di oggi.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 8.878 su un totale di 160.725 campioni testati. Aumentano anche i ricoverati: sono 72 (ieri erano 66), di cui 8 in terapia intensiva. I soggetti posti in isolamento domiciliare, invece, sono 5301 (+416 rispetto a ieri) di cui 585 sintomatici (+44 rispetto a ieri).
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio Sanitario regionale:
Domenica 18 ottobre torna l’abbinamento tra sport e cultura, l’iniziativa “Le iscrizioni medievali e rinascimentali ad Ascoli” in occasione della Giornata nazionale “Lo sport che vogliamo” dell’U.S. Acli.
Dopo il successo delle camminate serali estive, che hanno coinvolto migliaia di persone, è in programma per domenica 18 (ore 9,30 partenza da Piazza Arringo) una nuova camminata culturale con guida turistica.
Si tratta di una iniziativa che promuove la conoscenza del territorio e valorizza dal punto di vista culturale ancora di più la città di Ascoli.
L’altra finalità dell’iniziativa è quella di incrementare le opportunità di movimento per i cittadini e la manifestazione aderisce ai vari eventi dedicati in tutta Italia alla prevenzione contro il cancro al seno che si svolgono da sempre proprio nel mese di ottobre.
Il tumore al seno è la neoplasia più frequente nel sesso femminile. L’attività fisica può ostacolare la formazione del tumore. Le donne che svolgono regolarmente sport presentano una riduzione del rischio di ammalarsi di circa il 15-20%. Proprio per questo motivo tra i partner dell’iniziativa di domenica 18 c’è anche la Lega italiana lotta ai tumori che presenterà la campagna “Lilt for women – Campagna nastro rosa 2020”.
La partecipazione alla manifestazione è gratuita ma occorre pre-iscriversi esclusivamente con un messaggio al numero 3939365509, indicando nome e cognome di chi partecipa e la data di svolgimento, in quanto saranno applicati il protocollo e le linee guida dell’U.S. Acli nazionale di contenimento Covid2019. L’utilizzo della mascherina è obbligatorio.
L’iniziativa di domenica 18 ottobre rientra nel programma della giornata nazionale “Lo sport che vogliamo” che si svolge in 16 regioni italiane e che è finalizzata a consolidare reti e strategie per la massima diffusione della pratica sportiva quale strumento di crescita sociale e culturale del territorio e dei cittadini.
Alla realizzazione della manifestazione hanno collaborato l’amministrazione comunale di Ascoli Piceno, Fondazione Carisap e Qualis Lab.
Ulteriori informazioni sull’iniziativa si possono ottenere sul sito www.usaclimarche.com o sulla pagina facebook Unione Sportiva Acli Marche.
Numerosi sono gli studi che dimostrano che i dispositivi cellulari emettono effettivamente un determinato quantitativo di radiazioni elettromagnetiche. La denominazione SAR - in italiano Tasso d’Assorbimento Specifico - esprime la misura della percentuale di energia elettromagnetica assorbita dal corpo umano e ci indica quante sono le radiazioni che il nostro corpo assorbe per unità di chilogrammo.
Chiaramente, nella scelta del nuovo smartphone, sono da preferire telefoni che emettono basse radiazioni per evitare, o almeno ridurre, il pericolo di ledere il proprio stato di salute.
Il pericolo sembra minimo e non esiste una verità scientifica che comprovi danni da radiazioni dovuto ad un prolungato uso dei telefoni, ma è comunque meglio limitare al minimo il rischio per l’esposizione alle onde EM.
I dispositivi sicuri si riconoscono perchè hanno bassi livelli di esposizione per WiFi, Bluetooth, NFC, GPS ed altri profili simili di telefonia cellulare.
Dopo che è stato reso noto lo studio sulla sommatoria delle onde elettromagnetiche percepite dal cervello, sono stati identificati gli smartphone meno dannosi e quelli che potrebbero rappresentare un rischio per il nostro benessere fisico.
L’istituto federale tedesco per la protezione dalle radiazioni, Bundesamt Fur Strahlenschutz, ha infatti creato una lista di telefoni che hanno riportato una notevole vicinanza al valore limite che le autorità competenti hanno imposto.
In particolare, sono due le normative da conoscere e ricordare sulla questione radiazioni: quella americana, che impone un limite di 1,6 W/KG, e quella europea, che si attesta sui 2 W/KG.
Tra i dispositivi cellulare più sicuri abbiamo per esempio il Redmi Note 8 Pro di Xiaomi, che rispetta i limiti imposti:
- modello M1908C3JG – 0.191 W/kg (testa), 1.034 W/kg (corpo);
- modello M1908C3JH – 0.191 W/kg (testa), 1.089 W/kg (corpo).
Xiaomi, l'azienda cinese che opera nel campo dell'elettronica di consumo, è tra quelle che ha riscosso più successo nelle vendite in questi ultimi anni, sia per l’attenzione posta all’innovazione dei prodotti, sia per il rapporto qualità/prezzo. Speriamo che l’azienda punti alla realizzazione di dispositivi che sfiorino sempre meno i limiti imposti per quanto riguarda le radiazioni.
Nell’uso quotidiano, si consiglia a tutti gli utenti di cercare di imporre una disconnessione programmata o manuale delle applicazioni momentaneamente non utilizzate, come NFC, GPS, WiFi, rete dati e Bluetooth. Inoltre, sembra sia meglio utilizzare degli auricolari filari al posto del Bluetooth o dell’altoparlante che arriva direttamente all’orecchio. Infine, si consiglia di programmare lo spegnimento del dispositivo di notte, mantenendo un opportuno distanziamento tra il device ed il nostro corpo.
Il settore del gioco online, e in particolare quello dei casinò digitali, è cresciuto in modo esponenziale durante quest’ultimo anno caratterizzato da grandi cambiamenti determinati dal Coronavirus.
Si stima che il successo del gioco online sia un trend attuale che caratterizzerà anche il biennio 2021-2022.
Le previsioni però, soprattutto in Europa, sono ancora molto prudenti per via delle politiche a sfavore del gioco d’azzardo in generale. Ciò nonostante, gli utenti europei diventano sempre più appassionati giocatori di slot machine digitali e dei giochi online come ad esempio quelli proposti dal sito Richslots.
Un aspetto che ha aiutato lo sviluppo del settore è il diffondersi dei dispositivi mobili: il mercato del gioco d’azzardo tradizionale come ad esempio i casinò fisici è stato di gran lunga superato da quello del gioco d’azzardo online proprio per questo.
Nel 2020 anche chi era poco improntato al mondo digitale ha dovuto fare i conti con la tecnologia: spesa online, lavoro in modalità smart working, prenotazioni e tanti altri servizi fruibili online. In questo contesto anche gli amanti del gioco hanno dovuto mutare le loro abitudini e avvicinarsi al mondo digital.
Chi opera nel settore da diverso tempo, si è infatti accorto di quanto sia incrementata la richiesta ed è proprio per questo che gli operatori hanno scelto di investire sempre di più sul web, tra questi anche alcuni casinò italiani come Venezia e Sanremo hanno implementato le prestazioni sulle loro piattaforme online.
Grazie alle nuove tecnologie messe in pratica, oggi il casinò ed i giochi online che propongono un’ampia e variegata offerta, hanno superato quelli fisici, ricreando l'esperienza del gioco fisico anche in modalità online, abbattendo ogni barriera. Si è diffuso ultimamente anche il casinò online live, in cui è richiesta la registrazione per poter giocare attraverso apposite piattaforme web ed effettuando depositi sicuri.
Bentornati cari lettori al nostro appuntamento settimanale che purtroppo sta assumendo toni sempre più cupi. Abbiamo avuto un incremento dei contagi paragonabili a quelli dovuti alla settimana di ferragosto praticamente raddoppiando in una settimana arrivando numericamente come casi rilevati praticamente ai livelli di Marzo anche se ora ovvio possiamo stimare che vengano rilevati un 50% di casi contro un 10% di Marzo. Giusto per mostrare quanto sia ridicola una tabellina che gira nel web che paragona le 2 situazioni a Marzo erano veri 50 - 70 mila contagi giornalieri, questa settimana probabilmente saremo a casi veri fra 9 e 11 mila.
Per avere gli effetti del nuovo DPCM dovremo aspettare circa 2 settimane quindi se ci sarà un cambio di trend lo vedremo a negli ultimi giorni del mese. Le terapie intensive sono aumentate di un 30% di pari passo con i ricoveri.
Il problema che fra 10 giorni arriveranno le terapie intensive dovute all'incremento dei positivi di questa settimana. In Italia abbiamo 452 terapie intensive attive considerando il trend del 30% attuale si ritorna alla situazione tremenda di marzo in 8.5 settimane ovvero subito prima di Natale. La nostra regione è ancora messa abbastanza bene ma anche per noi la prossima settimana probabilmente la situazione delle terapie intensive è destinata ad aumentare bruscamente.Un caso rilevante la Campania hanno attive 64 terapie intensive su 99 ordinarie e 299 totali contando quelle attivabili in emergenza, con questo tasso in 10 giorni finiranno le terapie intensive ordinarie ed in sole 6 settimane anche quelle di emergenza ed il fatto che questa settimana i contagi siano saliti del 70% certo non fa ben auspicare. Personalmente ritengo che se non si prendano immediatamente seri provvedimenti in Campania la situazione potrebbe precipitare molto presto a livelli dell'incubo bergamasco a De Luca rimangono 2 massimo 3 settimane per decidere secondo le previsioni. Una cosa che sta saltando è l'efficacia dello screening , anche qui si mostra l'ignoranza nel web dove dicono : "trovano più positivi perchè fanno più tamponi" , il problema è che i tamponi sono sempre meno in proporzione a quelli che servirebbero a livello nazionale abbiamo un tasso di positività sui tamponi del 6.8% consideriamo che andando sopra il 3% si iniziano a perdere molti casi ed abbiamo regioni come Val D'Aosta e Liguria dove abbiamo sfondato addirittura il 10%.Vediamo appunto la Valle D'Aosta accaparrarsi tutte le maglie nere per positivi , terapie intensive e screening mentre la Calabria mantiene la maglia rosa, La situazione possiamo continuare a ritenere relativamente sotto controllo solo in Calabria , Basilicata e Molise mentre purtroppo la nostra regione si sta sempre più allontanando dalla zona di sicurezza,Ultima considerazione, generalmente non critico su questa pagina le scelte politiche regionali , ma devo dire che le esternazioni del nuovo Governatore Acquaroli sull'app Immuni sono decisamente sconsiderate. Potete rileggere le mie vecchie puntate sulle considerazioni tecniche riguardo Immuni ma riassumendole: l'MIT di Boston gli assegna il voto massimo per trasparenza e rispetto della privacy ed inoltre è anche disponibile il codice sorgente. Il problema reale di questa applicazione è che il Governo non abbia mai veramente puntato sulla sua promozione; se fosse stata resa semi-obbligatoria probabilmente avremo fra il 60 ed il 90% dei contagi in meno di oggi. Basti vedere ad esempio come in Sud Corea l'uso intensivo delle tecnologie di tracciamento riesca a mantenere la situazione perfettamente sotto controllo.
Erano proprietari di imbarcazioni e yacht di lusso, ma non li dichiaravano al fisco
Il Reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza di Ancona ha individuato 18 imbarcazioni tra yacht e barche a vela battenti bandiera straniera intestate a soggetti residenti in italia che avevano omesso di dichiararne la proprietà. Il blitz segue, a distanza di un anno, l'operazione "Non expedit Rw" (Rw è il quadro del 730 per i beni all'estero) che permise sanzionare i proprietari di altre 61 imbarcazioni di lusso sconosciute al Fisco. Il valore delle barche si aggira sul milione di euro e le sanzioni in totale sui 300mila euro.
Il monitoraggio delle Fiamme Gialle è proseguito durante tutta l'emergenza sanitaria; intensificato il presidio delle coste marchigiane per arrivi e transiti in marine e approdi di barche che, aggirando le norme anti Covid-19, tentavano di approdare in Italia da Paesi considerati ad alto rischio. Dal monitoraggio fiscale, la Gdf ha raccolto elementi su 79 posizioni fiscali irregolari segnalate all'Agenzia delle Entrate per valutare l'adeguatezza dei redditi dichiarati rispetto al patrimonio.
Fonte: Ansa
Dopo la firma posta dal premier Conte sul nuovo Dpcm, che prevede, tra le altre misure una nuova stretta sulla movida come la chiusura dei locali alle 24, tornano a farsi sentire. ristoratori e baristi delle Marche.
“Con rabbia e rammarico ci troviamo di nuovo ad essere soggetti come categorie di piccoli Bar, Ristoranti e Pub alle decisioni arbitrarie del Governo centrale” – afferma il comitato che unisce alcuni ristoratori e baristi marchigiani - . “ Siamo caduti di nuovo nella trappola dello "scarica-barile". Con più precisione siamo ritornati nell'incubo della discussione sui temi delle chiusure anticipate, degli assembramenti fuori dai locali, della nuova ricusazione dei distanziamenti e degli ingressi limitati nei posti al chiuso, nella limitazione ingiustificata dell'orario di lavoro e del divieto di vendere alcolici agli avventori che decidono di consumarli con più sicurezza all'aperto”.
“Tutto ciò – continuano nella nota- senza un minimo accenno del Governo su come possiamo sostenere economicamente questo effettivo "lockdown" sociale ed economico di settore, che temiamo sarà il modello di lavoro pensato per l'intera durata del periodo autunnale invernale e parte del primaverile”.
“Tenuto conto della lunghezza temporale della stagione che dovremmo affrontare, le restrizioni specifiche che ci vengono imposte con le relative sanzioni che ci impediscono di fatto di lavorare e fatturare il minino necessario per sopravvivere, chiediamo all'Istituzione competente di:
In primo luogo considerare come nostri interlocutori Istituzionali principali i sindaci e i presidenti di Regione, che conoscendo in maniera molto più precisa e attenta il territorio e le situazioni in ambito locale possono essere i soggetti più utili nella concertazione delle regole e nell'applicazione delle stesse per la prevenzione e la lotta al Covid-19. Di conseguenza chiediamo che vengano delegati agli stessi più poteri decisionali e logistici;
“In secondo – continua il comitato - di tenere ben presente prima di ottemperare a qualsiasi decisione che al pari del virus ci sono in gioco le nostre attività lavorative, dei nostri dipendenti e di tutto l'indotto comprese le nostre vite. Non sono bastati di certo i barlumi economici positivi dell'estate ed i pochissimi sussidi arrivati a fare da contrappeso alle perdite finanziarie passate, presenti e future. Quindi chiediamo che ogni decisione presa preveda una copertura economica adeguata al danno subito tenuto conto di nuovo di tasse, imposte, spese per le utenze, affitti, proroghe di cassa integrazione, detrazioni, fondo perduto e tutte le misure di ammortizzatori sociali che hanno come fine la sopravvivenza delle nostre attività”.
“Il nostro intento – concludono - resta e resterà quello di lavorare in piena sicurezza, nelle giuste condizioni e con la giusta considerazione da parte delle Istituzioni che devono essere il nostro punto di riferimento e non il nostro impedimento per lottare e sconfiggere insieme il Covid”.
Il servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 1525 tamponi: 894 nel percorso nuove diagnosi e 631 nel percorso guariti. I positivi sono 82 nel percorso nuove diagnosi: 25 nella provincia di Ancona, 18 in provincia di Macerata, 10 in provincia di Fermo, 21 in provincia di Ascoli Piceno, 5 in provincia di Pesaro Urbino e 3 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (16 casi rilevati), contatti in setting domestico (24 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (15 casi rilevati), 4 rientri dall'estero (Romania e Bangladesh), 4 casi riscontrati dallo screening realizzato nel percorso sanitario, contatti in setting lavorativo (2 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/divertimento (9 casi rilevati), 2 contatti in setting assistenziale, contatti in setting scolastico/formativo (3 casi). Di 3 casi si stanno effettuando le indagini epidemiologiche .
Si registra un incremento, rispetto alla giornata di ieri, a fronte però di maggior test effettuati (ieri 37 su 469 tamponi analizzati). Il rapporto percentuale tra tamponi processari e nuovi soggetti positivi cresce dal 7,88% al 9,17%.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 8.712 su un totale di 158.948 campioni testati. Aumentano anche i ricoverati: sono 66 (ieri erano 55), di cui 6 in terapia intensiva. I soggetti posti in isolamento domiciliare, invece, sono 4885 (+608 rispetto a ieri) di cui 541 sintomatici (+35 rispetto a ieri).
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio Sanitario regionale:
La Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha firmato l’Ordinanza che definisce le modalità di svolgimento delle attività didattiche per gli alunni fragili, ossia le studentesse e gli studenti con patologie gravi o immunodepressi - con particolare attenzione per questi ultimi - che sarebbero esposti a un rischio di contagio particolarmente elevato frequentando le lezioni in presenza. L’Ordinanza è passata al vaglio del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.
L’Ordinanza punta a tutelare, al contempo, il diritto allo studio e quello alla salute di questi alunni: le scuole potranno fare ricorso, per gli studenti fragili, alla didattica digitale integrata o all’istruzione domiciliare. Nei casi di disabilità grave associata a fragilità certificata, in cui sia necessario garantire la presenza dell’alunno in classe a causa di particolari situazioni emotive, le scuole potranno adottare forme organizzative idonee a consentire, anche periodicamente, la frequenza delle lezioni.
Queste misure saranno applicate utilizzando i docenti già assegnati alla classe di appartenenza e garantendo, in ogni caso, la didattica in presenza per gli studenti con disabilità che non rientrano nella categoria degli alunni fragili.
Dall’avvento dei primi giochi online, il settore dell’iGaming è in costante crescita. Solo in Italia il mercato del divertimento digitale fa numeri da capogiro con un fatturato dell’ultimo anno pari a circa 1.7 miliardi di euro.
Nel 2020, a causa del lockdown in Italia la fruizione di giochi online è aumentata ulteriormente anche per quella fascia di popolazione non definibile propriamente come ‘gamer’.
Vediamo insieme quali sono i generi di giochi più popolari al momento!
FPS - sparatutto in prima persona
Uno dei generi da sempre in vetta alle classifiche è sicuramente il First Person Shooter o FPS, un genere divenuto famoso con il popolarissimo Doom ma che grazie all’avvento delle campagne online ha reso celebre la saga di Call of Duty.
La possibilità poi di giocare insieme ai propri amici in multiplayer, rende questo genere inattaccabile ed intramontabile.
SLOT ONLINE
Durante il lockdown una tendenza che ha preso ancora più piede in Italia, è l’utilizzo di siti di slot online come per esempio Pathos Online per giocare gratuitamente ai noti giochi dei casinò.
Da sempre le slot hanno avuto un eccezionale successo in Italia, ma la facilità di utilizzo e l’accessibilità di questi siti ha permesso di giocare alle slot in modo sicuro senza dover spendere necessariamente soldi reali.
GIOCHI DI RUOLO ONLINE
Da Dungeons & Dragon in cui si giocava con carta e penna già negli anni ‘70, con l’avvento di internet i giochi di ruolo si sono evoluti così tanto da diramarsi in diverse tipologie, dai vari action RPG ai giochi MMORPG.
Negli ultimi anni questo genere è cresciuto sempre di più e i numeri dei giocatori online in lockdown ne danno conferma. Sicuramente un genere che predilige i giocatori esperti, ma che appassiona anche i principianti.
SPORT
I giochi di sport hanno sempre appassionato anche i giocatori meno incalliti, basta pensare al successo di giochi come FIFA, PES, NBA che sono ogni anno tra i giochi più venduti.
Sono essenzialmente di simulatori di discipline sportive di ogni genere. Dal calcio, all’hockey, al basket, ai giochi di corse. Un successo senza fine se pensiamo che il primo videogioco fu proprio un gioco sportivo!
E voi a quali giochi avete giocato durante il lockdown?
Secondo un’analisi dell’Eurispes, l’ente Italiano che si occupa di effettuare studi su dati politici, economici e sociali, le entrate economiche maggiori nell’ambito del gioco d’azzardo, provengono dalle slot machine poste all’interno delle sale da gioco.
Negli ultimi anni, però, abbiamo assistito ad una diminuzione significativa per quanto riguarda l’afflusso nelle sale scommessa.
Con la crisi dovuta al Coronavirus, i numerosi mesi di lockdown e le moltissime restrizioni che ne sono conseguite, non hanno fatto altro che aumentare questo trend. Lo Stato italiano ha infatti dovuto assistere alla chiusura di circa 67.873 esercizi e sale slot, con un’importante perdita economica che si aggira sui 2 miliardi di euro. Sono ancora poco chiare le date della riapertura ufficiale di questi esercizi, più di 75 000 di dipendenti è ancora in cassa integrazione e aumenta il numero dei licenziamenti nel settore.
Tra le principali motivazioni della crisi delle sale da gioco, oltre al problema seguito dalla pandemia, troviamo sicuramente la comodità delle applicazioni per gli smartphone e tablet.
Queste danno la possibilità all’utente di poter giocare a bingo, alle scommesse sportive, alle lotterie o a diversi giochi, sia live che su registrazione.
Vengono scaricate sempre di più le app ufficiali di operatori di casinò online per il gioco d’azzardo come Starcasino.
Queste app garantiscono le stesse funzioni di una sala da gioco, ma con maggiore comodità di utilizzo: è possibile scommettere quando e dove si vuole, proprio come se ci si trovasse nelle reali sale da gioco.
Un ulteriore punto a favore di queste app è la crittografia. I dati personali inseriti al momento della registrazione o durante il gioco, non verranno utilizzati per altri fini, ma saranno al sicuro grazie all’affidabilità e ai grandi controlli da parte di agenzie statali che vengono effettuati ripetutamente su questi portali.
Secondo alcune analisi, il gioco online è aumentato nel 2020 del 16% in più rispetto al 2019, ma il dato più rilevante riguarda il numero dei giocatori, 25% in più in confronto allo scorso anno.
Economicamente queste app prodotte all’interno del mercato del settore del gioco portano grandi entrate molto importanti. Fino a giugno 2020 si contavano circa 98,9 milioni di euro, addirittura un 45% in più rispetto al 2019.
I marchigiani in età da lavoro sono sempre più scoraggiati dal cercare un impiego: è quanto emerge dall’analisi condotta dal Dipartimento Mercato del Lavoro della Cisl Marche sulla base di dati Istat e della Camera di Commercio.
Il calo del tasso di disoccupazione registrato nel secondo trimestre 2020 (ora al 7,7% contro il 9,8% di un anno fa, con una diminuzione di 33.820 unità) è solo in apparenza un segnale positivo: esso va confrontato con l’aumento degli inattivi, cresciuti di ben 38.643 unità. Questo travaso dimostra che sempre più persone rinunciano a cercare un’occupazione: «Attenzione a non cadere in una specie di illusione ottica che può trarci in inganno - avverte Cristiana Ilari, Segretaria Regionale Cisl Marche -. L’aumento dell’inattività, che probabilmente si spiega anche, ma non solo, con i limiti di mobilità imposti dall’epidemia, indica uno scoraggiamento molto preoccupante».
La conferma arriva dall’analisi comparata del dato delle forze lavoro e degli occupati: nel secondo trimestre 2019 le forze lavoro erano 700.232, nel 2020 sono 658.789 con un calo pari a 41.443 unità, mentre il calo degli occupati è di -7.623 unità (627.756 rispetto ai 635.379 del 2019): un calo contenuto ma sul quale influiscono il blocco dei licenziamenti e l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, che ad agosto si è attestato a oltre 73 milioni di ore autorizzate di CIG (73.391.270 ore, suddivise in 57.557.372 ore di cassa integrazione ordinaria, 2.106.519 di cassa integrazione straordinaria, 13.727.389 di cassa integrazione in deroga) con il dato più alto nella Provincia di Ancona (24.745.385 ore CIG complessive), a seguire Pesaro (19.641.493 ore), Macerata (14.638.866 ore), Fermo ed Ascoli Piceno (14.365.526 ore). Aggiungiamo a questo che dal 2008 ad oggi le imprese attive nelle Marche (che, secondo la rilevazione di agosto ad opera della Camera di Commercio, sono 146.192) sono calate del 9,1 con 14.631 imprese non più attive.
A fare le spese di questa situazione sono soprattutto le donne. Il tasso di disoccupazione femminile è dell’8,4% rispetto al 7,2 maschile, ma a preoccupare è soprattutto il gap che riguarda l’andamento degli inattivi: 394.200 donne nel 2020 (cresciute di 15.856 unità in un anno) a fronte di 268.267 uomini.
Cristiana Ilari - Cisl Marche
«I dati confermano un divario di genere ancora rilevante in un mercato del lavoro poco inclusivo dove a rassegnarsi all’esclusione sono ancora di più le donne – riflette Cristiana Ilari -. Senza il lavoro femminile, senza il lavoro di qualità per tutti, donne e uomini, si alimentano le disuguaglianze».
«In questo contesto, provato dal sisma e dalla pandemia, è più che mai prioritario per noi promuovere lavoro dignitoso con un’attenzione particolare a donne, giovani, e over 50 che più soffrono le transizioni lavorative – prosegue Ilari rimarcando la centralità del tema lavoro nell’azione del sindacato -. Un lavoro in sicurezza che sia motore di sviluppo sociale, ambientale, economico, che si apra all’innovazione, che dia attenzione alla formazione valorizzando talenti, competenze, esperienze. Questa oggi la sfida da vincere insieme: istituzioni e attori sociali ed economici del nostro territorio, con il ruolo fondamentale delle organizzazioni sindacali. Partecipazione, dialogo sociale, contrattazione sono le azioni positive da realizzare per condividere una visione nuova e per innescare un processo di rigenerazione del nostro territorio regionale».
Il servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 837 tamponi: 469 nel percorso nuove diagnosi e 368 nel percorso guariti.
I nuovi casi positivi rilevati sono 37: 21 nella provincia di Ancona, 5 in provincia di Macerata, 7 nella provincia di Fermo, 2 in provincia di Ascoli Piceno e 2 in provincia di Pesaro Urbino.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (11 casi rilevati), contatti in setting domestico (9 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (4 casi rilevati), 1 rientro dalla Tunisia, 2 casi riscontrati dallo screening realizzato nel percorso sanitario, contatti in setting lavorativo (2 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/divertimento (2 casi rilevati), 1 contatto in setting assistenziale, contatti in setting scolastico/formativo (2 casi).
Di 3 casi si stanno effettuando le indagini epidemiologiche.
Dopo il picco registrato nella giornata di ieri quando i nuovi contagiati erano stati 108 a fronte di 1438 nuove diagnosi, resta alta la percentuale di nuovi positivi sulla totalità di tamponi processati: si passa dal 7,51% di ieri al 7,88% di oggi.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 8.630 su un totale di 158.054 campioni testati. Aumentano anche i ricoverati: sono 55 (ieri erano 50), di cui 5 in terapia intensiva. I soggetti posti in isolamento domiciliare, invece, sono 4277 (+356 rispetto a ieri) di cui 506 sintomatici (+35 rispetto a ieri).
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Gores:
Già da ormai un decennio il trading online è entrato a far parte, direttamente o indirettamente delle nostre vita, spalancando di fronte ai nostri occhi un modo tutto nuovo per fare soldi. Non tutti però sono informati bene riguardo a questo argomento.
Ecco da dove nasce, di preciso, il trading online. Hai presente il film Wall Street con Michael Douglas? Oppure il più recente The Wolf of Wall Street con Leonardo Di Caprio?
Ebbene il trading è quel sistema per fare soldi, tantissimi soldi, investendo nel mercato azionario. Ogni giorno dei titoli che rappresentano prodotti e servizi vengono venduti e acquistati nelle Borse. La più importante delle Borse è quella di New York. Quando la domanda per questi titoli supera l’offerta, il valore delle azioni sulle quali hai investito sale; al contrario, quando c’è più offerta che domanda, il valore delle azioni scende.
L’andamento del mercato azionario è sempre altalenante, non c’è nulla di strano. Quindi non ti devi preoccupare quando le tue azioni si svalutano. Il trucco per guadagnare è semplicemente quello di sapere su cosa investire, quando vendere e quando comprare.
Sembra complicato? Diciamo che in questo articolo stiamo cercando di semplificare il più possibile la questione. Infatti, fino a poco tempo fa, quello del trader professionista era un mestiere riservato a un numero davvero esiguo di persone. Individui che magari avevano persino studiato economia e statistica all’università e che avevano deciso di specializzarsi nel marketing. Broker e trader erano una specie di casta, difficile da raggiungere. Oggi non è più così.
Da quando internet è riuscito a entrare nelle case di tutti i cittadini del mondo, anche il mercato azionario si è trasformato. Il trading online è diventato una realtà disponibile e a portata di mano, per il laureato amante della matematica come per quello che trascorre le sue giornate a fare le faccende di casa. Pure un neofita senza alcuna preparazione può riuscire a guadagnare grazie al trading online, utilizzando i servizi messi a disposizioni da alcuni importanti portali dedicati al settore (a questo proposito, ti consigliamo di dare un’occhiata ad almeno una recensione eToro).
I broker continuano a svolgere il loro mestiere, ma pure loro si sono dovuti adattare: invece che con dei professionisti, adesso la maggior parte dei clienti con i quali hanno a che fare sono inesperti e bisognosi di una formazione rapida, ma ugualmente efficace.
Il punto, però, è sapere di chi fidarsi.
Per quanto riguarda la storia del trading on line facciamo un breve riferimento legato al nostro paese:in Italia infatti il trading on line si affacciò in Italia per la precisione nel 1999 e nel momento in cui la Consob ufficializzò il Testo Unico dei mercati finanziari.
Questo passaggio si può considerare come una svolta perché grazie a questo emendamento furono per la prima volta sancite delle regole precise sui mercati finanziari e quindi il trading prese il volo.
Altra svolta decisiva ci fu quando nei primi anni 2000 iniziò a diffondersi uno strumento importantissimo: Internet!
Grazie al web tantissime persone iniziarono a interessarsi al trading on line e soprattutto iniziarono a venire fuori tante piattaforme e broker:per comprendere la portata del fenomeno e per capire quanto sia ormai alla portata di tutti il trading, basti pensare che si può iniziare a investire anche solo 10 euro.
Trading:come funziona?
Il trading on line è in pratica un modo per contrattare sui mercati tramite le piattaforme broker e permette di investire soldi sui mercati direttamente da casa propria. Quindi fare trading on line vuol dire iniziare una compravendita attraverso una piattaforma, che avrà il compito di connettere l’utente e il trader con i mercati finanziari.
Quindi chi vuole iniziare dovrà fare come primo passo importante l’iscrizione a una piattaforma di trading on line e non è un’impresa impossibile! Basterà avere una connessione Internet e sarà fondamentale scegliere una piattaforma legale e certificata: spesso si può incappare in siti di trading on line assolutamente fasulli, all’interno dei quali operano degli speculatori che promettono guadagni facili a trader dilettanti e ingenui.
Ricordatevi:se qualcuno vi dovesse dire che si possono guadagnare tantissimi soldi facilmente e velocemente con il trading on line sta mentendo! Per avere successo servono pazienza, costanza e formazione!
Anche chi fa attività motoria all'aperto dovrà indossare obbligatoriamente la mascherina. Lo scrive il Viminale in una circolare firmata nella serata di ieri dal capo di Gabinetto Bruno Frattasi con la quale vengono dati dei chiarimenti ai prefetti sul decreto legge approvato il 7 ottobre scorso. La disposizione che prevede l'uso della mascherina "esenta dall'obbligo di utilizzo - scrive Frattasi - solo coloro che abbiano in corso l'attività sportiva e non quella motoria, non esonerata, invece, dall'obbligo in questione".
Nelle bozze del decreto circolate nei giorni scorsi era scritto che dall'obbligo di utilizzare la mascherina erano esentati "i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva o motoria" ma nel testo pubblicato in Gazzetta l'esenzione è rimasta solo per coloro che fanno attività sportiva.
Successivamente il Vimiale ha precisato che chi fa jogging o footing non deve indossare la mascherina. Per attività motoria, sottolinea il ministero, "deve intendersi la mera passeggiata e non la corsa, anche quella svolta con finalità amatoriali, in quanto riconducibile ad attività sportiva". Quindi, conclude, "jogging e footing potranno continuare a svolgersi senza obbligo di mascherina".
(Fonte: ANSA)
Da oggi entra in vigore l’Ordinanza 108 firmata dal Commissario Straordinario alla ricostruzione sisma 2016, Giovanni Legnini, e potranno così essere applicate ai progetti della ricostruzione privata le nuove tariffe professionali dell’equo compenso, ridotte del 30%, introdotte dal Decreto Legge 104/ 2020, con le modalità definite nella Convenzione condivisa con la Rete delle Professioni Tecniche.
L’Ordinanza, sulla quale l’8 ottobre scorso è stata raggiunta l’intesa unanime della Cabina di Coordinamento con i presidenti delle Regioni e i rappresentanti dei Sindaci, stabilisce anche una procedura semplificata per la presentazione delle domande di riparazione dei danni lievi, la cui scadenza è fissata entro il termine del 30 novembre.
Proprio per consentire a tutti di rispettare tale termine, dichiarato perentorio dal legislatore, e permettere a tecnici e cittadini di valutare anche la possibilità di integrazione del contributo con i superbonus sisma ed eco, è stata prevista la possibilità di presentare domande anche con documentazione parziale, con l’obbligo di integrarle entro il 31 gennaio prossimo.
“Il nuovo accordo con i professionisti della ricostruzione, insieme alle disposizioni introdotte per agevolare la presentazione delle domande di contributo per gli interventi di immediata riparazione e alla nuova procedura semplificata di recupero e rapido esame delle vecchie domande giacenti da tempo – ha detto Legnini – rispondono all’esigenza di accelerare la presentazione dei progetti, velocizzarne l’esame e per tale via far finalmente partire la ricostruzione del Centro Italia. Sarà inoltre molto più agevole evitare gli accolli di spesa a carico dei cittadini mediante l’utilizzo del super sismabonus".
"Le nuove tariffe erano attese da tempo dai professionisti, e ora ci sono tutte le condizioni perché i tecnici accelerino la presentazione dei progetti e si aprano i cantieri. Ulteriori ritardi, data anche la forte semplificazione delle procedure, sarebbero davvero incomprensibili” ha aggiunto il Commissario.
Le nuove tariffe
L’Ordinanza 108 stabilisce che i compensi professionali nella ricostruzione privata siano determinati in base all’articolo 57 del decreto 104 di agosto, che fa riferimento alle tabelle dell’equo compenso definite dal Ministero della Giustizia, scontate del 30%. Le nuove tariffe sono mediamente più vantaggiose per i professionisti, soprattutto sui lavori di importo più piccolo, e si applicano a tutti i progetti presentati a partire dal 15 agosto 2020, data di entrata in vigore del decreto 104. Per esplicita disposizione l’equo compenso può essere applicato, senza accollo per i committenti, anche alle vecchie domande di contributo che aderiscono al regime semplificato dell’Ordinanza 100 entro il 14 novembre 2020.
Domanda semplificata per i danni lievi
Per quanto riguarda i danni lievi i cittadini, attraverso i professionisti, possono presentare entro il termine perentorio del 30 novembre una domanda semplificata di contributo, che oltre agli estremi identificativi dei proprietari e delle unità immobiliari, dovrà contenere la scheda di valutazione del danno e il progetto architettonico descrittivo dell’intervento. Entro il termine del 31 gennaio 2020 il professionista deve integrare e completare la domanda con tutta la documentazione richiesta ai sensi delle Ordinanze vigenti, pena l’improcedibilità e la decadenza dal contributo.
Super sismabonus per la spesa eccedente
L’articolo 7 stabilisce la possibilità di utilizzare il super sismabonus previsto dall’articolo 119 comma 4 del Decreto 34/2020, al posto del vecchio sismabonus, per le spese di riparazione o ricostruzione che eccedono il contributo concesso dallo Stato. In questo modo gli eventuali accolli a carico dei committenti potranno essere coperti dalla detrazione fiscale del 110%. Vale la pena di ricordare a questo proposito che in Parlamento, in questi giorni, si stanno discutendo nuovi provvedimenti per ampliare la possibilità di utilizzare queste detrazioni nella ricostruzione.
Arriva l'alt per i premi Covid assegnati a dirigenti e funzionari sanitari delle Marche a seguito degli straordinari svolti durante la prima ondata dell'emergenza coronavirus. Secondo quanto riportato da "Il Fatto Quotidiano" il congelamento delle premialità sarebbe avvenuto su indicazione del neo Governatore Francesco Acquaroli.
Ciò anche a seguito del clamore mediatico suscitato dalla scelta dei vertici di Palazzo Raffaello di autorizzare il pagamento degli emolumenti extra in deroga alla contrattazione collettiva del comparto a 82 tra dirigenti e funzionari, mentre i celebrati "eroi" che hanno affrontato il Covid-19 in prima linea rischiando la loro vita - infermieri, medici e personale sanitario - non hanno ancora visto un euro delle premialità concordate lo scorso maggio attraverso la trattativa portata avanti dai sindacati con la Regione Marche.
A normare il riconoscimento del bonus a dirigenti e funzionari era stata una delibera firmata lo scorso 7 agosto dalla dirigente del Servizio salute della Regione Marche, Lucia Di Furia, poca prima della scadenza della legislatura Ceriscioli.
Nel provvedimento si legge come "ai titolari di incarichi dirigenziali e dipendenti sia riconosciuta per i 6 mesi del periodo emergenziale in questione (31 gennaio-31 luglio, ndr.) una indennità mensile pari al 30% della corrispondente retribuzione mensile di posizione, commisurata ai giorni di effettivo impiego nel periodo in questione. Riconosciute e garantite le prestazioni di lavoro straordinario effettivamente rese nei 6 mesi entro il limite massimo di 50 ore a testa".
Tra i funzionari e dirigenti che avrebbero beneficiato della misura vi sarebbero stati anche quelli occupati in ambiti in cui il Covid non è stato affrontato direttamente, sebbene abbia certamente inciso in termini di mole di lavoro. Tra questi, ad esempio, il turismo, la cultura e lo sport.
Di certo un provvedimento, in termini di opportunità e tempismo, piuttosto discutibile tanto che il nuovo presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli sembra averlo bloccato.