Covid-19, impennata del numero dei contagi nelle Marche: l'analisi nei grafici dell'Ingegner Petro
Bentornati cari lettori al nostro appuntamento settimanale che purtroppo sta assumendo toni sempre più cupi. Abbiamo avuto un incremento dei contagi paragonabili a quelli dovuti alla settimana di ferragosto praticamente raddoppiando in una settimana arrivando numericamente come casi rilevati praticamente ai livelli di Marzo anche se ora ovvio possiamo stimare che vengano rilevati un 50% di casi contro un 10% di Marzo. Giusto per mostrare quanto sia ridicola una tabellina che gira nel web che paragona le 2 situazioni a Marzo erano veri 50 - 70 mila contagi giornalieri, questa settimana probabilmente saremo a casi veri fra 9 e 11 mila.
Per avere gli effetti del nuovo DPCM dovremo aspettare circa 2 settimane quindi se ci sarà un cambio di trend lo vedremo a negli ultimi giorni del mese. Le terapie intensive sono aumentate di un 30% di pari passo con i ricoveri.
Il problema che fra 10 giorni arriveranno le terapie intensive dovute all'incremento dei positivi di questa settimana. In Italia abbiamo 452 terapie intensive attive considerando il trend del 30% attuale si ritorna alla situazione tremenda di marzo in 8.5 settimane ovvero subito prima di Natale. La nostra regione è ancora messa abbastanza bene ma anche per noi la prossima settimana probabilmente la situazione delle terapie intensive è destinata ad aumentare bruscamente.
Un caso rilevante la Campania hanno attive 64 terapie intensive su 99 ordinarie e 299 totali contando quelle attivabili in emergenza, con questo tasso in 10 giorni finiranno le terapie intensive ordinarie ed in sole 6 settimane anche quelle di emergenza ed il fatto che questa settimana i contagi siano saliti del 70% certo non fa ben auspicare. Personalmente ritengo che se non si prendano immediatamente seri provvedimenti in Campania la situazione potrebbe precipitare molto presto a livelli dell'incubo bergamasco a De Luca rimangono 2 massimo 3 settimane per decidere secondo le previsioni.
Una cosa che sta saltando è l'efficacia dello screening , anche qui si mostra l'ignoranza nel web dove dicono : "trovano più positivi perchè fanno più tamponi" , il problema è che i tamponi sono sempre meno in proporzione a quelli che servirebbero a livello nazionale abbiamo un tasso di positività sui tamponi del 6.8% consideriamo che andando sopra il 3% si iniziano a perdere molti casi ed abbiamo regioni come Val D'Aosta e Liguria dove abbiamo sfondato addirittura il 10%.
Vediamo appunto la Valle D'Aosta accaparrarsi tutte le maglie nere per positivi , terapie intensive e screening mentre la Calabria mantiene la maglia rosa, La situazione possiamo continuare a ritenere relativamente sotto controllo solo in Calabria , Basilicata e Molise mentre purtroppo la nostra regione si sta sempre più allontanando dalla zona di sicurezza,
Ultima considerazione, generalmente non critico su questa pagina le scelte politiche regionali , ma devo dire che le esternazioni del nuovo Governatore Acquaroli sull'app Immuni sono decisamente sconsiderate. Potete rileggere le mie vecchie puntate sulle considerazioni tecniche riguardo Immuni ma riassumendole: l'MIT di Boston gli assegna il voto massimo per trasparenza e rispetto della privacy ed inoltre è anche disponibile il codice sorgente. Il problema reale di questa applicazione è che il Governo non abbia mai veramente puntato sulla sua promozione; se fosse stata resa semi-obbligatoria probabilmente avremo fra il 60 ed il 90% dei contagi in meno di oggi. Basti vedere ad esempio come in Sud Corea l'uso intensivo delle tecnologie di tracciamento riesca a mantenere la situazione perfettamente sotto controllo.
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