In 22 a giudizio - 18 persone fisiche e quattro società - per il crollo del ponte in A14, tra i caselli di Ancona Sud e Loreto dove persero la vita il 9 Marzo 2017 due coniugi di Spinetoli (Ascoli Piceno), Emidio Diomede e Antonella Viviani, di 60 e 54 anni, mentre viaggiavano a bordo di una Nissan Qashqai, e tre operai rimasero feriti cadendo da 7 metri d’altezza.
Autostrade per l’Italia disse che il crollo fù causato dal “cedimento di una struttura provvisoria posizionata a sostegno del cavalcavia”. Così il Gip di Ancona Francesca De Palma ha deciso che le accuse contestate, a vario titolo, sono omicidio colposo, omicidio stradale, crollo colposo, violazione di norme sulla sicurezza del lavoro. Gli imputati respingono le accuse.Si darà via al processo il 21 settembre 2021 davanti al giudice Carlo Masini.
L'incidente è avvenuto poco dopo le 13.30, durante il sollevamento del cavalcavia 167 mentre il personale stava realizzando attività accessorie.
Tra le concause, per l'accusa, la sottovalutazione del rischio che durante la manovra, il ponte potesse ruotare. Il pm Irene Bilotta, ha chiamato in causa manager e tecnici delle aziende coinvolte per violazioni amministrative: Autostrade per l'Italia e Spea Engeneering, (committenti), Pavimental (appaltante) e Delabech (subappaltatrice).
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