Ci spostiamo per un attimo fuori provincia per parlare di una situazione che sta tenendo banco a livello nazionale e che, nella giornata di oggi, interesserà il vicino territorio fermano.
Nel primo pomeriggio di oggi infatti, a partire dalle 14.30, alcuni allevatori sardi che vivono e lavorano nel Fermano, principalmente in provincia di Montegranaro e Monte Urano, si ritroveranno presso il rifornimento IP che si trova lungo la strada Mezzina per protestare sul prezzo del latte.
"Solidarietà ai pastori sardi che protestano contro il prezzo troppo basso del latte (0,60 €/Lt). OGGI la PROTESTA invade anche il FERMANO e le MARCHE (0,83 €/Lt). Il Ministro Centinaio è già all’opera ... #dalleparoleaifatti @matteosalvinimi", questo il tweet di Mauro Lucentini, il coordinatore provinciale della Lega, che sarà in prima linea insieme ai pastori sardi.
I pastori sardi che da anni lavorano nella vicina provincia, getteranno simbolicamente il latte in strada, come avvenuto negli scorsi giorni in molte città della Sardegna, per protestare sul prezzo del latte.
Una delle domande più frequenti in materia di gambling in Italia è la seguente: ma i casinò online sono illegali?
Innanzitutto bisogna partire con una doverosa premesse: in Italia i siti di gioco legali sono solo quelli che appartengono alla rete e al circuito delle Agenzia delle dogane e dei Monopoli, che fanno capo all’organo AAMS, il quale si occupa della gestione, produzione e commercializzazione del gioco nel nostro Paese.
Ora, in seguito alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Dignità, il settore del gioco ha assistito a una vera e propria rivoluzione e a un cambio di guardia, rispetto ai governi precedenti, che invece avevano agevolato il gioco e il suo proliferare in tutte le sue formule, salvo poi trarne profitto per conto dell’Erario, dato che in Italia vige la tassazione più elevata d’Europa in materia di gioco.
Tra le più importanti novità date dal Decreto, vi è quella di vietare la pubblicità per il gioco d’azzardo, in tutte le sue formule.
Questo in particolare andrà a danneggiare, a partire dal prossimo 14 luglio 2019, il circuito delle scommesse sportive online e dei casinò digitali. Perché il 14 luglio e non il primo gennaio? All’interno della Manovra per la Legge di stabilità del 2019, è stata inserita una proroga per tutti quei contratti in scadenza, ma già stipulati prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Dignità.
Il Governo Conte si è quindi impegnato a garantire che i contratti vigenti possano arrivare alla sua naturale conclusione entro il prossimo 14 luglio 2019. Rispondendo ora al quesito se i casinò online siano legali o meno, sotto questo punto di vista non ci saranno cambiamenti sostanziali.
I casinò online legali continueranno la loro normale attività, solo che bisogna ricordare che è importante promuovere azioni legate al gioco praticato in modo responsabile e con moderazione, come abbiamo visto nel caso del sito di Starcasinò il quale ha lanciato e promosso un regolamento che segue le basi del gioco responsabile e legale, per quanto riguarda le nuove normative europee.
Sono invece vietate le pubblicità che inneggiano al gioco, specialmente quelle di tipo televisivo, che secondo i dati relativi al 2015-2017, hanno contribuito a far crescere il numero di utenti che almeno una volta hanno giocato una partita online su casinò, poker room e sale slot digitali.
I casinò legali stanno promuovendo un nuovo regolamento per quanto riguarda la possibilità di giocare in sicurezza, seguendo le regole d’oro del buon giocatore. Il fine è quello di combattere il fenomeno crescente della ludopatia e dell’azzardopatia, che in Italia rispetto al 2015 conta almeno 250.000 giocatori patologici, già in cura presso le ASL di competenza territoriale.
Per questo motivo i siti di casinò legale promuovono azioni di gioco come quella che stabilisce un tetto massimo di spesa, che non potrà essere superato. Si tratta di un nuovo sistema che cerca di limitare l’impulso a quel tipo di gioco compulsivo, che spesso alcuni utenti possono sviluppare, specialmente se trascorrono molte ore giocando online. Il gioco che provoca dipendenza deve essere limitato e va combattuto in ogni modo possibile.
Ogni comportamento da parte dell’utente ritenuto anomalo deve essere quindi bloccato sul nascere.
Articolo promo-redazionale
E' morto in serata ad Ancona Lorenzo Farinelli, il medico 34enne affetto da Linfoma non-Hodgkin a grandi cellule di tipo B, che aveva commosso il web. Il suo appello sui social per raccogliere la somma necessaria ad andare in Usa per sottoporsi ad una terapia sperimentale con buone probabilità di successo era diventato virale e aveva permesso di raccogliere in pochi giorni la somma necessaria, 500 mila euro, e poi di superarla. "Non è finita finché non è finita. Non voglio morire" aveva detto. Per lui si era mobilitata tutta la città, ma anche vip che avevano rilanciato il suo appello ed erano giunte donazioni da tutte Italia sulla piattaforma gofundme.com. Lorenzo è morto a casa sua, in mattinata era stato dimesso dall'ospedale dopo che era stata interrotta la chemioterapia in preparazione del viaggio negli Usa.
“Auguri fratello! Che tu possa continuare a essere questo incredibile e bravo ragazzo quale sei e che Dio ti possa continuare a benedire sempre. Ti meriti il mondo! Grandi battaglie sono date solo a grandi guerrieri! Ti amo fratello”.
Ciò che li unisce è sicuramente la nazionalità brasiliana, ma non solo, anche una profonda amicizia, come si legge dal post Instagram pubblicato dal palleggiatore della Lube Bruno de Rezende, ormai conosciuto come “Bruninho”, in compagnia dell’attaccante del Paris Saint-Germain e della nazionale brasiliana Neymar. Ma non sarebbe finita qui perché in compagnia del capitano del Brasile e del campione della pallavolo c’era anche l’attaccante juventino Douglas Costa.
Un aereo, riservato esclusivamente a “Bruninho”, ha “prelevato” il campione della Lube a Falconara e si è diretto a Torino dove è poi salito anche l’attaccante della Juventus. I due hanno poi raggiunto a Parigi il loro “fratello” per festeggiare, lo scorso 5 febbraio, il suo compleanno.
La Capogruppo di Fratelli d'Italia al Consiglio regionale delle Marche, Elena Leonardi, esprime grande soddisfazione per il risultato delle elezioni regionali in Abruzzo che hanno visto trionfare il centrodestra con una netta vittoria e l'elezione a Presidente di Marco Marsilio, Senatore di Fratelli d'Italia.“Mi congratulo – dichiara la Leonardi – con Marco Marsilio, primo Presidente di Regione di Fratelli d'Italia e con tutti coloro che hanno creduto e lavorato per raggiungere questo importante traguardo. Una grande soddisfazione davvero per una vittoria arrivata in maniera netta per un centrodestra che quando si compatta ed è unito, non solo è capace di risultati numerici importanti, ma dimostra di offrire proposte credibili e serie che poi risultano anche vincenti come nel caso delle altre sei regioni in cui il centrodestra governa (Sicilia, Veneto, Liguria, Lombardia, Friuli, Molise).”“Anche in questa occasione - continua l'esponente Fdi – si è rivelato importante il ruolo di Fratelli d'Italia, non solo per aver individuato una persona seria e capace come Marsilio per la guida della Regione, ma per la funzione di “collante” tra tutte le forze del centrodestra, un lavoro di sintesi e di unione che la Meloni sa imprimere e sviluppare.”“Nella riflessione sul voto abruzzese – conclude Leonardi – non posso che vedere uno stimolo alla sfida che attende nel 2020 le Marche che deve, a mio avviso, vedere compiersi quello stesso percorso di convergenza del centrodestra capace di ridare non solo fiducia nelle istituzioni ma soprattutto le risposte utili ai marchigiani ed ai numerosi problemi irrisolti della nostra Regione.”
Restituire a Castelluccio la sua webcam. Quell’occhio elettronico che per dieci lunghi anni ha resistito alle intemperie che hanno scandito le stagioni nel borgo, salvo poi arrendersi alla furia del terremoto del 2016, che ha messo in ginocchio le comunità della Valnerina.
È il progetto di Agnese, Leonardo, Luciano e Massimiliano, quattro amici che attraverso la loro start up, “Scenari digitali”, coltivano il sogno di riaccendere quel collegamento tra Castelluccio e il mondo intero.
Sì, perchè per un decennio la webcam ha osservato dall’alto il borgo e il Pian Grande, regalando immagini spettacolari e fornendo informazioni meteorologiche, riprendendone ogni singolo istante di vita per farne dono agli occhi curiosi del popolo del web. E ha continuato a farlo anche subito dopo il sisma, vegliando su Castelluccio quando ormai era rimasto deserto, dopo che i suoi abitanti erano stati costretti a lasciare le loro case.
Per un po’ di tempo è stata il simbolo della resistenza, l’unico legame dei castellucciani con la loro terra, ma pian piano ha dovuto arrendersi. Oggi la webcam non funziona più. Uno dei moduli solari e anche l'hardware si sono danneggiati e sono in tanti a chiedere che l’intero impianto venga ripristinato. Lo chiedono gli abitanti di Castelluccio, ma lo chiede anche il popolo della rete.
“Ci sono arrivate tante sollecitazioni dal web - raccontano i promotori dell’iniziativa - messaggi da parte di uomini e donne, giovani e adulti, italiani e stranieri che amano Castelluccio e che sarebbero stati disposti a dare un loro contributo perché tutto l’impianto venisse ripristinato”. Da qui l’idea di lanciare una campagna di crowdfunding con il sostegno della Cna Umbria, un modo per unire le tante anime che popolano la rete nel nome di Castelluccio e della Valnerina.
“È una sfida - proseguono - che speriamo di poter portare a termine con successo, ma per farcela abbiamo bisogno del sostegno di tutti”. Con il crowdfunding Agnese, Leonardo, Luciano e Massimiliano sperano di poter ripristinare l'intera postazione, acquistando una nuova telecamera 4k, un nuovo impianto fotovoltaico e coprire i costi di connettività.
Le donazioni che verranno effettuate attraverso il link https://www.eppela.com/lawebcamdicastelluccio permetteranno anche di sostenere la ripresa delle attività di Castelluccio.
Per contribuire ci sarà tempo fino al 20 marzo prossimo, ultimo giorno utile per raggiungere il tetto degli ottomila euro necessari per restituire a Castelluccio la sua webcam.
La legge di Bilancio 2019 non conferma il blocco delle aliquote di addizionali comunali e regionali Irpef: il rischio è che comuni e regioni, entro marzo, possano decidere per un ulteriore aumento della tassazione, di una voce di imposta “silente”, poco evidente, talvolta anche nascosta, già costantemente in crescita, e addirittura sostanzialmente raddoppiata, nell’ultimo decennio.
E’ quanto emerge dall’ultimo “Rapporto sulle addizionali Irpef” redatto dall’Assemblea dei presidenti regionali di Confprofessioni e dall’Osservatorio delle libere Professioni, in collaborazione con Il Sole 24 Ore su dati del Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) : “La legge di bilancio 2019 – si spiega nel documento - non ripropone il blocco dell’aumento delle imposte locali già previsto per gli anni 2016, 2017 e 2018 dal comma 26 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 e successive modificazioni, blocco che nel caso di specie impediva l’incremento delle addizionali regionali e comunali rispetto a quelle in vigore per il 2015. Di fatto, quindi, per il 2019 ci si dovrà aspettare un ulteriore incremento delle addizionali, incremento rimesso alle delibere delle singole regioni (e province autonome) e dei singoli comuni”.
Nella regione e nei comuni del nostro territorio, in particolare, Confprofessioni Marche evidenzia come le addizionali Irpef siano aumentate relativamente meno rispetto ad altre aree del Paese, ma, al tempo stesso, secondo una dinamica costante e inesorabile, per giunta, con aliquote che, riguardo ai comuni, erano già più elevate della media.
Nell’ipotesi di un possibile sblocco, infatti, già riferendosi ad una precedente elaborazione del Sole 24 Ore a partire dai dati dello stesso Dipartimento Finanze del Mef, l’addizionale comunale Irpef potrebbe aumentare, mediamente, di circa il 9%, ma occorre specificare che il livello dell’aliquota media effettiva (0,74%) è già molto vicino al limite dello 0,8%, contenuto nell’artiicolo 1 del decreto legislativo. n. 360 del 1998, ed è superiore alla media dei comuni italiani (0,64%).
Riguardo all’addizionale regionale, l’aliquota media effettiva non è particolarmente elevata e risulta inferiore rispetto alla media delle altre regioni (1,38%, rispetto a una media del 1,61%). Con il possibile sblocco, ci potrebbe essere un aumento davvero ingente: circa il 141%. Il bilancio di previsione 2019-2021, approvato a fine 2018 dall'Assemblea legislativa della Regione Marche, non contiene una maggiorazione dell'addizionale Irpef per i redditi fino a 15 mila euro all’anno ma, sopra questa cifra, c’è il rischio di potenziali aggravi
Anche le Marche hanno vinto il Festival della Canzone Italiana di quest’anno. Una 69esima edizione che, in questi giorni, vi abbiamo raccontato con foto, video e aneddoti.
Come sapete, “Soldi”, di Mahmood, ha vinto questa edizione di Sanremo. Il brano, portato sul palco dell’Ariston dall’artista italo-egiziano, è stato firmato, oltre che dallo stesso interprete, anche da Charlie Charles e dall’ascolano Dario Faini.
Il compositore, e direttore d’orchestra, originario di Ascoli Piceno, è uno dei tre scrittori e compositori del brano interpretato da Mahmood. Il 27enne nato a Milano, dopo aver vinto Sanremo Giovani a dicembre, ieri si è aggiudicato la 69esima edizione del Festival di Sanremo: un traguardo importantissimo per Faini, che l’ha diretto in tutte le quattro serate del Festival.
“Questa è la foto del giorno in cui è nata Soldi. Non avremmo mai immaginato quello che è accaduto ieri. E invece... È tutto vero Mahmood, è tutto vero”. Con questo post sulla pagina Facebook dell’etichetta discografica Dardust, il compositore marchigiano ha manifestato tutta la sua felicita per l’importante traguardo.
Ma sul podio non è salito un solo marchigiano. Il maceratese Piero Romitelli, autore di “Musica che resta” insieme a Emilio Munda, Antonello Carozza, con la supervisione di Gianna Nannini, è “salito” sul terzo posto insieme al trio de “Il Volo”.
Ancora una volta le Marche si dimostrano fucina di talenti e grandi professionisti che con passione, sacrificio e dedizioni, sono arrivati a calcare palchi importanti come quello dell’Ariston. Ad maiora!
L'uso dei telefoni cellulari per realizzare operazioni finanziarie online quest'anno è destinato ad aumentare: lo svela un sondaggio effettuato dalla società finanziaria J.P. Morgan Chase, a cui ha partecipato un campione di oltre 400 trader. In un periodo in cui il volume degli scambi valutari è aumentato, raggiungendo quote record, uno strumento rapido e pratico come lo smartphone si rivela in effetti sempre più utile per operare sul mercato in modo efficace
Trading online sul forex su smarphone: una tendenza inarrestabile
Appena alzati, in treno o in metropolitana, durante la pausa pranzo, all'uscita dal lavoro, dopo cena: gli smartphone fanno ormai parte della nostra vita, tanto che abbiamo l'abitudine di portarli con noi ovunque e di usarli in ogni circostanza, per controllare la nostra casella di posta elettronica e i social media a cui siamo iscritti, leggere il giornale, verificare il nostro conto in banca, effettuare acquisti e pagamenti e anche preparare una presentazione per l'ufficio. Niente è più logico, dunque, di quanto annunciato da J.P. Morgan: la società prevede che gli smartphone saranno sempre più utilizzati dai trader per effettuare operazioni finanziarie, anche consistenti. Il sondaggio compiuto dalla società finanziaria americana ha coinvolto più di 400 investitori istituzionali nel settore del trading online forex e nei mercati delle materie prime e dei tassi. Il 61 % ha dichiarato che molto probabilmente o quasi sicuramente nel 2018 utilizzerà un'app per fare trading online. Solo un anno fa alla stessa domanda aveva risposto positivamente 'solo' il 31 % degli intervistati: l'incremento registrato quest'anno è dunque a maggior ragione significativo. Secondo la metà dei trader che hanno risposto al sondaggio, tuttavia, l'attività su smartphone dipenderà dalle politiche delle aziende per cui lavorano, spesso ancora restie all'uso dei telefoni cellulari per operazioni finanziarie. La tendenza, tuttavia, sta cambiando. La scorsa primavera un cliente di J.P. Morgan ha guadagnato 100 milioni di dollari con un'operazione effettuata via smartphone, risvegliando l'interesse per i cellulari da parte delle società finanziarie. Grazie inoltre alla messa in atto di standard di sicurezza quali il riconoscimento facciale e la lettura delle impronte digitali, sono sempre più numerose le aziende favorevoli all'uso dei telefoni cellulari per fare trading.
Gli altri strumenti utili per fare trading sul forex: PC, tablet e laptop
Il forex è il più grande mercato finanziario del mondo. In questo settore, in cui le transazioni possono facilmente raggiungere i 5.100 miliardi di dollari al giorno, il sondaggio mostra che i trader effettuano circa il 74 % delle operazioni attraverso uno strumento elettronico, il 6 % in più rispetto al 2017. Oltre agli smartphone, ci sono infatti i PC, i tablet e i laptop. Se i personal computer, in quanto postazioni fisse, sono destinati principalmente all'ufficio, laptop e tablet consentono ai trader una più ampia libertà di movimento, permettendo loro di fare operazioni 24 ore su 24, anche nei weekend, ovunque si trovino. Pur non avendo lo stesso livello di praticità di uno smartphone, che si può semplicemente tenere in tasca, laptop, tablet e PC presentano svariati aspetti positivi, ad esempio per quanto riguarda l'analisi dei mercati. Le piattaforme di trading online nella versione desktop del computer sono di frequente più complete rispetto alle app, consentono una buona visibilità dei grafici e permettono con più facilità di aprire e confrontare più pagine sullo stesso schermo.
Qualunque sia lo strumento scelto per fare trading online sul forex, l'interesse dei trader sembra concentrarsi sulla rapidità e sull'efficacia delle operazioni. Non resta che seguire gli sviluppi nel 2018 per verificare se la tendenza ad utilizzare gli smartphone sarà confermata dai fatti.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente tematiche relative ai presupposti di legittimità della sanzione disciplinare del licenziamento, irrogata dal datore di lavoro al verificarsi di specifiche condotte.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da un lettore di Recanati, che chiede: “Può ritenersi legittimo il licenziamento del lavoratore che accede ai social network durante l’orario lavorativo?”
Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una questione molto delicata, sulla quale ha avuto modo di pronunciarsi la Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, in una recentissima sentenza, n. 3133/2019, confermando in via definitiva il licenziamento disciplinare di una donna, segretaria part time in uno studio medico, la quale, durante l’orario di servizio, era solita accedere ripetutamente e per durate talora significative, ai social network, raggiungendo circa 6 mila accessi in Internet, di cui 4.500 su Facebook, utilizzando il computer dell’ufficio. Nella citata sentenza infatti, la Suprema Corte evidenziava come la durata mediamente significativa dei numerosi accessi e l’estraneità dei siti consultati allo specifico ambito lavorativo, fossero risultati idonei a qualificare come “grave” la condotta posta in essere dalla lavoratrice, nonché in netto contrasto con l’etica comune, arrivando ad incrinare la fiducia datoriale e legittimando pertanto, la massima sanzione disciplinare del licenziamento.
Difatti, come ampliamente affermatosi nella prassi giurisprudenziale: “Per stabilire l’esistenza di una giusta causa di licenziamento, che deve rivestire i carattere di grave negazione degli elementi essenziali del rapporto di lavoro ed in particolare di quello fiduciario, occorre valutare, da un lato, la gravità dei fatti addebitati al lavoratore, in relazione alla portata oggettiva e soggettiva dei medesimi, alle circostanze nelle quali sono stati commessi ed all’intensità dell’elemento intenzionale, dall’altro, la proporzionalità di tali fatti e la sanzione inflitta, stabilendo se la lesione dell’elemento fiduciario su cui si basa la collaborazione del prestatore di lavoro sia in concreto tale da giustificare o meno la massima sanzione disciplinare”. (Trib. Roma, Sez. III, 06.08.2018, n. 75870).
Pertanto, è necessario che la condotta posta in essere dal lavoratore, risulti idonea a determinare un vero e proprio inadempimento degli obblighi previsti contrattualmente, al punto da rivestire il carattere di grave negazione degli elementi del rapporto di lavoro ed, in particolare, dell'elemento fiduciario.
Al contrario, simili trasgressioni che abbiano però carattere sporadico ed occasionale, o comunque che occupino il soggetto per un lasso particolarmente ristretto di tempo, non possono in alcun modo costituire giusta causa di licenziamento, così come stabilito dall’autorevole sentenza della Corte di Cassazione, la quale si era pronunciata in ordine all’illegittimità del licenziamento intimato ai danni del lavoratore, posto che nel caso di specie: “non era emerso che l'utilizzo personale della posta elettronica e della navigazione in Internet avessero determinato una significativa sottrazione di tempo all'attività di lavoro, nè che la condotta avesse realizzato il blocco del lavoro, con grave danno per l'attività produttiva (Cassazione civile sez. lav., dep. 02/11/2015, n.22353). Inoltre, è oltremodo pacifico, che la valutazione relativa alla sussistenza del conseguente impedimento della prosecuzione del rapporto, debba essere operata con riferimento non già ai fatti astrattamente considerati, bensì agli aspetti concreti afferenti alla natura e alla qualità del singolo rapporto, alla posizione delle parti ed al grado di affidamento richiesto dalle specifiche mansioni del dipendente.
Pertanto, alla luce di quanto affermato ed in risposta alla domanda del nostro lettore, è corretto affermare che: “Ai fini dell’adeguatezza del licenziamento disciplinare, l’inadempimento deve essere valutato in senso accentuativo rispetto alla regola generale della “non scarsa importanza” di cui all’art. 1455 c.c., sicché l’irrogazione della massima sanzione disciplinare risulta giustificata soltanto in presenza di un notevole inadempimento degli obblighi contrattuali ovvero addirittura tale da non consentire la prosecuzione neppure provvisoria del rapporto” (Corte d’Appello Roma, Sez. Lav., 02.01.2019).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Due ragazzi di 23 anni, originari di Gradara, sono stati aggrediti intorno all'una di questa notte all'uscita dal locale "La Mulata" di Riccione. A quanto appreso dagli inquirenti, i due avrebbero rifiutato di consegnare il proprio denaro a una banda di quattro malviventi di etnia Sinti, posti in stato di fermo in quanto presunti responsabili dell'aggresione.
I quattro di fronte al diniego ricevuto, hanno accoltellato i due giovani pesaresi colpendoli con dei fendenti che ne hanno causato il grave ferimento. Entrambi sono stati operati e si trovano in prognosi riservata.
Sono in corso, nella caserma dei carabinieri di Riccione, gli interrogatori dei quattro identificati da parte dei Carabinieri i quali, coordinati dal Pm, Paolo Gengarelli, proseguono le indagini per verificare se vi siano altre persone coinvolte.
FONTE: Ansa Marche
Nella giornata di ieri i volontari dell’associazione Mondo Libero dalla Droga hanno distribuito degli opuscoli informativi agli studenti del Liceo “Filelfo” di Tolentino, appartenenti al programma "La Verità sulla Droga". I volantini, consegnati all'entrata e all'uscita del plesso scolastico, illustrano gli effetti delle droghe come l’abuso di alcol, la marijuana, la cocaina, l’eroina e le metanfetamine.
Secondo l'associazione, infatti, l'unico modo per combattere quella che definiscono come la principale piaga del mondo giovanile nella società contemporanea è l'informazione.
Riceviamo e pubblichiamo una nota della segretaria di Possibile Beatrice Brignone a proposito della legge regionale sulla caccia, già bocciata dal Governo.
"La stagione venatoria 2018/19 in Italia si è conclusa con un bilancio di 12 morti e 50 feriti, a dimostrazione del pericolo che rappresenta per la sicurezza dei cittadini. Eppure, da mesi, la giunta regionale delle Marche e dell’assessore Pieroni va avanti con un atteggiamento sprezzante sul tema, in barba a tutte le normative vigenti. Così proprio oggi c'è stata l’ennesima bocciatura: la ministra Stefani ha annunciato che la legge regionale, in materia, verrà impugnata". Lo dichiara la segretaria di Possibile, Beatrice Brignone.
"Ma si poteva giungere facilmente a queste conclusioni - aggiunge Brignone - visto che già Consiglio di Stato e dal Tar si erano pronunciati con il blocco alla caccia imposto nelle aree Natura 2000. Eppure non era bastato: la Regione ha continuato con un atteggiamento vago e al di fuori delle regole. E così, mentre l’assessore Pieroni scrive lettere alle associazioni venatorie dall’ incipit 'Caro amico cacciatore' e accusa le associazioni animaliste e ambientaliste, oggi c'è stato un altro stop. A dimostrazione che la tutela dell'ambiente della fauna non è a disposizione delle lobby"
Nel pomeriggio di ieri un ladro ha rubato l'auto di un ex giocatore della Sambenedettese, ma poi inseguito, è rimasto bloccato nel traffico e si è visto costretto a fuggire a piedi.
Il curioso episodio è avvenuto nel tardo pomeriggio a San Benedetto del Tronto, quando un uomo dopo aver rubato l'auto dell'ex giocatore, non ha fatto i conti con il traffico cittadino. Rimasto successivamente bloccato su un ingorgo e sentitosi in trappola, il ladro è stato costretto a mollare la macchina in mezzo alla strada e a scappare a piedi, facendo poi perdere le proprie tracce.
Sul posto sono intervenuti subito gli agenti di polizia del commissariato di San Benedetto, i quali hanno sentito le testimonianze di chi ha assistito alla scena per risalire al colpevole, rimasto in questo momento ignoto.
Oggi, entro le 14, riaprirà completamente al traffico la galleria A14 'Castello' Sud di Grottammare.
"Sono stati conclusi - fa sapere Autostrade per l'Italia - gli interventi, per un totale di due milioni di euro, effettuati a seguito dell'incendio di un tir che il 23 agosto aveva causato danni ingenti e strutturali all'infrastruttura". I lavori sono stati portati avanti "7 giorni su 7, con interruzioni programmate nei fine settimana e durante le festività natalizie, per gestire al meglio le esigenze di traffico".
Il ripristino ha riguardato il rifacimento del manto stradale e dei 150 metri della calotta, gravemente compromessi dall'incendio. L'intervento ha riguardato anche l'impiantistica come l'illuminazione e il sistema di telecamere di videosorveglianza. Dal 31 agosto, a sette giorni dall'evento, una corsia era stata riaperta alla circolazione delle automobili, realizzando un mini tunnel.
Nei prossimi mesi saranno previsti interventi obbligatori su otto gallerie tra Pedaso e San Benedetto.
Presenta un ammaloramento importante della struttura, il cavalcavia di via della Sbrozzola vicino al centro commerciale Cargopier, tra Osimo e Camerano, monitorato a settembre scorso perché erano caduti dei pezzi di calcestruzzo da copriferri di due piloni. La struttura, da ieri, è stata interdetta al traffico in attesa di verifiche strumentali.
Un automobilista che transitava con un furgone sul ponte, che passa sopra la SS16, ha segnalato vibrazioni e un forte rumore.
Sul posto si sono subito recati i vigili del fuoco di Ancona e Osimo per controlli: hanno rilevato la potenziale pericolosità del cavalcavia e disposto la chiusura in attesa di verifiche strumentali. A settembre erano state apposte delle transenne parziali in attesa dei lavori. "Le parti più compromesse riguardano il lato del territorio di Camerano - ricorda Simone Pugnaloni, sindaco di Osimo - che ha un impegno di spesa per l'intervento al quale daremo un contributo anche noi. Faremo un sopralluogo per vedere lo stato attuale".
L'Associazione Interregionale AIOMA, aderente ad Italia Olivicola, si schiera con gli olivicoltori pugliesi - i gilet arancioni - che da settimane manifestano il proprio dissenso.
“Siamo pronti a sostenere concretamente i nostri colleghi pugliesi perché la battaglia per la salvaguardia dell’olivicoltura e del nostro prodotto è di tutti. È arrivato il momento che la politica nazionale inserisca tra le sue priorità quella del rilancio dei prodotti simbolo dell’Italia e della Dieta Mediterranea nel mondo, l’Olio Extravergine d’Oliva 100% italiano e delle Olive da Mensa" ha dichiarato il presidente AIOMA.
Gli olivicoltori marchigiani sono preoccupati anche per l’avanzata continua della xylella che sta distruggendo gli ulivi pugliesi: “La xylella è un problema nazionale ed europeo e come tale va affrontato -sottolineano - L’AIOMA in collaborazione con l’ASSAM ha già organizzato incontri di sensibilizzazione su questo batterio. Il mancato rispetto delle regole amplia le zone di diffusione della xylella; sollecitiamo pertanto la Regione Marche ad intervenire sul Ministero dell’Agricoltura affinché intervenga a far rispettare le normative in vigore e sostenere la ricerca”.
“L’AIOMA denuncia inoltre che nel 2018 i danni da freddo in particolare e in misura molto minore gli attacchi di mosca tardivi, hanno ridotto la produzione olivicola del 90%. Anche di fronte a questa situazione ci sono difficoltà a far scattare la calamità D.to Leg.vo 102/2004, per la ridotta specializzazione della nostra olivicoltura che caratterizza proprio le nostre aziende e rende unico il nostro paesaggio. Il mondo olivicolo marchigiano rivendica pertanto un intervento legislativo parlamentare affinché la normativa sulle calamità venga integrata per permettere un intervento anche in quelle realtà agricole come quelle del centro nord Italia”.
Rivelati finalmente i nomi di tutte le band che comporranno la colonna sonora del film "Il Cerchio delle Lumache", regia del recanatese Senesi Michele, prodotto dalla casa di produzione e agenzia di marketing marchigiana PALONEROfilm.
Tutte le band sono state annunciate dal regista e dall'attrice Alice Citarella tramite un video presentato in anteprima esclusiva dal noto sito di cinema Il Cineocchio. Nutrita la rappresentanza regionale a partire dai pesaresi Camillas con ben tre brani, già autori della colonna sonora di Tonno Spiaggiato con Frank Matano e scoperti dal grande pubblico dopo il successo televisivo a Italia's Got Talent. Da San Severino arriva invece TICA progetto di Paolo Ticà fresco del nuovo album. Da San Severino anche gli Aedi con un vecchio brano della band mentre da Macerata giungono le note dei Family Portrait.
È un giovanissimo e talentuoso recanatese invece Mattia Rugiano che ha eseguito al piano appositamente per il film l'Adagio Sostenuto. Sonata al Chiaro di Luna di Beethoven. Da fuori regione arrivano invece il romano Cobol Pongide, nome di punta della scena chip tune, circuit bending italiana (con due brani inediti), i folli youtubers Lupi Negvi e Nicola Boari giornalista e direttore della label Spettro Rec con il suo progetto SLP. Buona rappresentanza anche da fuori nazione per sonorità assolutamente antitetiche; dal Belgio il progetto drone-ambient di Jean-Philippe Feiss, membro della scena jazz francese, battezzato Ze-Ka. ̀Dal Portogallo, Rasalasad, progetto noise di Fernando Cerqueira, fondatore della Thisco records mentre due band arrivano dall'Inghilterra: le sonorità noise di Sea of Aland e il grindcore degli Horsebastard.
Girato tra le città di Recanati, Loreto e Porto Recanati, il film è alle ultime fasi della postproduzione, è realizzato senza nessun contributo istituzionale, e si prepara per il lancio nel circuito dei Festival internazionali, dopo che ormai da mesi diversi eventi hanno già mostrato un vivo interesse verso questa nuova produzione della PALONEROfilm, dopo il clamore mediatico e critico del precedente lungometraggio Bumba Atomika.
Il film è diretto da Senesi Michele con Francesca Fiordelmondo e Alice Piergiacomi in produzione e vanta nel cast un “veterano” come Mauro Negri, l'eclettica Valentina Lauducci e l'esordiente Mascia Antonelli, tutti marchigiani.
Mai Sanremo è stato così vicino a Macerata. Dietro le quinte dei programmi Rai che gravitano intorno al Festival della Canzone Italiana c'è anche Igor Galassi, titolare della parrucchieria "Igor Style" di Tolentino, con il service Al Pacino. Igor ha avuto l'occasione, in questi giorni, di incontrare dal vivo i protagonisti del Festival e soprattutto, di renderli bellissimi per le apparizioni televisive.
"Claudio Baglioni, che sembra inavvicinabile al Festival, è una persona squisita - ci racconta Igor -, anche perché ho avuto modo di incontrarlo più volte perché faccio parte del team ufficiale del tour dell'artista con Capelli e Company. In questi giorni ho conosciuto anche Rocco Papaleo, una persona ancora più simpatica di come la vediamo in TV e Virginia Raffaele che, oltre a essere una bellissima donna, è anche simpaticissima e molto umile."
La coppa marche di serie C 2018/19, la competizione dedicata ai due storici dirigenti della Pallavolo Macerata e dell’Helvia Recina Volley, Adrio Giacomini e Tito Antinori, è finalmente pronta ad esibirsi nel suo atto conclusivo.
Nella giornata di mercoledì le semifinali hanno dato il loro verdetto riservando qualche sorpresa. Nella compagine maschile le due primatiste del girone A, Terra Dei Castelli Volley e Pallavolo Montesanto, hanno dovuto arrendersi rispettivamente alla US Volley ‘79 Civitanova Marche (0-3) ed alla Montalbano Volley Macerata (2-3).
Vittoria piuttosto agevole per la formazione civitanovese, saldamente stabile al secondo posto nel girone B dietro alla capolista Paoloni Appignano, campione uscente. I maceratesi, invece, a dispetto del sesto posto in classifica e dell’ampio distacco dalla vetta del girone A, hanno tenuto testa ai rivali potentini, portando la sfida fino al quinto set e sferrando proprio al tie-break la zampata decisiva per il 16-14 che è valso il passaggio del turno. Le due finaliste si affronteranno sabato 9 febbraio alle 16.30 presso la Mar.Pel. Arena di Macerata, teatro di casa per Menghi Shoes e Roana CBF, la quale sarà protagonista alle 21 della sfida contro la Conero Eurosped Ancona per la seconda giornata di ritorno del campionato di B1. Serata di rivincite e di conferme, invece, nelle final four al femminile. Il sorteggio aveva messo di fronte prima e seconda del girone B, la Beauty Effect Polverigi e la Edilmonaldi Amandola. La capolista ha subìto lo sgambetto delle rivali dopo un’altra sfida avvincente decisa solo al tie-break, tra sorpassi e controsorpassi, sul 19-17 targato Amandola.
Dall’altra parte del tabellone era di scena la Megabox Volley Montecchio, detentrice del titolo nonché capolista del girone A di campionato, che si è imposta per 3-1 sulla Pallavolo Collemarino, quarta nello stesso girone delle pesaresi. La sfida tra Amandola e Montecchio avrà luogo presso la palestra Fratelli Cervi di Colleverde a Macerata, in contemporanea con l’altra finale. Le atlete raggiungeranno poi i pari-categoria della maschile alla Mar.Pel. Arena per le premiazioni di rito. Tutto pronto, dunque, per un intenso pomeriggio di sport da vivere tutto d’un fiato, nel ricordo di chi ha dato tanto per il volley maceratese.