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Bitcoin: il Codacons richiede delle indagini

Bitcoin: il Codacons richiede delle indagini

Gli investimenti in bitcoin sono delle truffe? Possiamo tranquillamente dire di no, visto che Bitcoin è una piattaforma internazionale per la gestione di una criptomoneta ampiamente conosciuta, in Italia e all’estero. È vero però che sono presenti varie situazioni poco chiare, correlate a siti che invitano i loro clienti a sfruttare trucchetti o mezzucci che permetterebbero di “guadagnare” bitcoin senza fare nulla. Inoltre, come in ogni ambito in cui girano ampie quantità di denaro, purtroppo anche i bitcoin attirano personaggi in malafede, che cercano di irretire ignari soggetti promettendo guadagni milionari in poco temo e con investimenti minimi. Proprio per questi motivi il Codacons ha richiesto a 104 procure italiane di indagare su questi argomenti, per verificare le identità dei gestori di siti che propongono mezzi poco chiari per “diventare ricchi” con i bitcoin.   Cosa sono i bitcoin: truffa o investimento sicuro? Nel corso del 2017 i bitcoin hanno fatto molto scalpore per il fatto che il loro valore è cresciuto a dismisura. Un singolo bitcoin verso la fine del 2016 valeva poco meno di 1.000 dollari, a fine 2017 sta per sfiorare quota 20.000 dollari. Chi ha avuto la possibilità di acquistare la criptovaluta nel corso degli anni passati si può dire oggi fortunatissimo, in quanto il suo capitale ha aumentato di più di 20 volte il suo valore. Non si tratta di una truffa, ma di una reale possibilità di investimento, visto che guadagnare con i bitcoin oggi è ancora possibile non solo attraverso la compravendita. Sono infatti molti anche coloro che investono nei CFD, contract for difference, e i bitcoin sono approdati anche al Chicago Board Exchange, una importantissima piattaforma per lo scambio di prodotti finanziari derivati. Come qualsiasi investimento, anche quello nei bitcoin non è però sicuro e porta con sé una certa dose di rischio. Sono infatti molti gli analisti di mercato che parlano di bolla speculativa, che può scoppiare da un momento all’altro. Il valore dei bitcoin infatti si basa esclusivamente sulle leggi di mercato: maggiore è la richiesta e maggiore è anche il loro valore. Basterebbe un piccolo scossone al sistema bitcoin, o una legge internazionale che li regolamenta in qualche modo, per far perdere agli investitori buona parte dell’interesse nei confronti della criptovaluta e farne così crollare inesorabilmente le quotazioni in tutto il mondo. Che questo avvenga però non è una certezza, per quello che ne sappiamo oggi il valore di un bitcoin potrebbe continuare a salire anche nei prossimi mesi.   Le truffe con i bitcoin Ciò su cui il Codacons vuole che le procure italiane indaghino non è il sistema blockchain, ossia la gestione dei bitcoin. Negli esposti presentati dal Codacons si parla infatti di truffe che riguardano siti che propongono trucchetti o strumenti che permettono di guadagnare con i bitcoin senza investire nulla, o con investimenti minimi. Inoltre il Codacons chiede alle procure di valutare se tali mezzi siano degli escamotage sfruttati dalle organizzazioni criminali per il riciclo del denaro guadagnato in modo illecito. Ciò che sta avvenendo oggi con i bitcoin ricorda molto i fatti correlati al trading online alle opzioni binarie. Anche in questo ambito infatti ci sono molti che hanno messo sull’avviso i consumatori, invitandoli a diffidare di alcune situazioni correlate a questi ambiti. Purtroppo dove circola denaro è sempre possibile che si annidino anche dei metodi per rubare tale denaro o per raggirare chi lo possiede. Insieme con l’aumento del valore dei bitcoin infatti si sono visti nascere decine di siti, che promettono di fare soldi facili tramite la criptovaluta. In una situazione come questa conviene diffidare di chi ci chiede dei soldi e affidarsi solo ai siti autorizzati dalla Consob.

19/12/2017 17:07
“La Valigia del Cacciatore di Sogni”, il progetto didattico di Legambiente Marche e Compagnia della Marca

“La Valigia del Cacciatore di Sogni”, il progetto didattico di Legambiente Marche e Compagnia della Marca

Rafforzare e consolidare il legame tra le popolazioni colpite dal terremoto e i loro luoghi, valorizzare e riscoprire il territorio marchigiano, promuovere negli studenti la ricerca della loro identità, della loro storia e del loro essere marchigiani. Sono questi gli obiettivi de “La Valigia del Cacciatore di Sogni”, il progetto unico a livello nazionale realizzato da Legambiente Marche con la collaborazione della Compagnia della Marca, il contributo del Mibact e promosso dalla Regione Marche, che nasce a seguito degli eventi sismici del 2016, presentato questa mattina presso la Sala Raffaello della Regione Marche.  Nel corso del progetto, in cui si fonderanno arte, musica, teatro ed educazione ambientale, saranno coinvolte le classi V delle scuole primarie e le classi I delle scuole secondarie di primo grado delle province di Macerata, Ancona, Ascoli Piceno e Fermo, per un totale di circa 500 alunni. Gli studenti, accompagnati dai volontari dei CEA Legambiente “Fillide” coop. il Chirocefalo di Amandola e “Pettirosso” di Tolentino, creeranno una valigia con materiali di recupero in cui inserire pensieri e ricordi personali legati al territorio. Un percorso alla scoperta delle proprie tradizioni storiche, paesaggistiche, enogastronomiche e culturali, che diventerà la traccia dello spettacolo finale dal titolo “Aprite i vostri occhi” realizzato dal cast della Compagnia della Marca, nel quale verrà messo in scena il cammino di un ipotetico turista in visita nelle Marche, e che sarà presentato il 17 maggio al Teatro Cicconi di Sant’Elpidio a Mare in doppia replica, matinée e serale e il 19 maggio al Teatro Lauro Rossi di Macerata in doppia replica, matinée e serale.   Un viaggio dove realtà e fantasia, concretezza e astrattismo si fonderanno, dando vita ai tre protagonisti che sembrano usciti da un libro di favole o da una sceneggiatura di Ted Elliott e Terry Rossio: Nino (Appennino), Lina (Collina) e Tic (Adriatico). Elementi geologici che caratterizzano in particolare la nostra regione, le Marche, e nei quali l’Italia tutta può riconoscersi. Il grande valore agroalimentare, le passioni e lo spirito del nostro territorio verranno raccontati in uno spettacolo teatrale dal forte impatto emozionale. La nostre cime, le nostre dolci colline e il nostro mare si animeranno e prenderanno vita assumendo sembianze umane. Tre personaggi che, enfatizzati nei loro costumi come nel grande successo di Guillermo Del Toro “Il labirinto del fauno”, vivranno e assaporeranno le emozioni dell’uomo. Uno show teatrale in cui, contrariamente alla realtà, sarà il pubblico ad ascoltare nel silenzio il lamento, la gioia e la vitalità di queste tre entità indispensabili per la vita di ogni italiano e di ogni essere vivente. “Questo percorso didattico ha il molteplice obiettivo di rafforzare il legame tra i ragazzi e il territorio in cui vivono e di fornire loro nuove consapevolezze in grado di valorizzare e innovare il ruolo delle comunità nella ricostruzione dell’ambiente, dell’economia e del turismo. - hanno dichiarato Vanessa Pallucchi e Francesca Pulcini, rispettivamente presidente nazionale di Legambiente Scuola e Formazione e presidente di Legambiente Marche - L’allestimento e la messa in scena dello spettacolo finale, inoltre, sarà uno strumento di racconto delle Marche, uno spaccato della comunità marchigiana e delle sue prospettive di rilancio delle aree colpite dal sisma, ma anche un importante itinerario per la promozione delle aree interne della nostra regione.”  “Come direttore artistico della Compagnia della Marca sono onorato di poter mettere a disposizione la mia competenza artistica, oltre a quella organizzativa e produttiva della Compagnia, per questo progetto meraviglioso che dà continuazione alla scelta di stile della nostra giovane realtà teatrale. - ha commentato Roberto Rossetti, performer e direttore artistico della Compagnia della Marca - Dopo “Salvatore Giuliano” ed “Edda Ciano: tra cuore e cuore”, spettacoli entrambi apprezzati in tutto il panorama teatrale italiano, prosegue il discorso di cultura e bellezza con “Aprite i vostri occhi”, uno spettacolo che, ci auguriamo, possa avere un futuro luminoso.”   Sono intervenuti alla conferenza: Raimondo Orsetti, Dirigente Servizio Attività Produttive, Lavoro, Turismo, Cultura e Internazionalizzazione della Regione Marche; Vanessa Pallucchi, Responsabile Scuola e Formazione di Legambiente; Francesca Pulcini, Presidente di Legambiente Marche; Roberto Rossetti, Performer e Direttore artistico Compagnia della Marca; Fabio Tartuferi, Produttore della Compagnia della Marca; Paolo Carlomè, Autore delle musiche; Marcella Cuomo, Legambiente Marche; Gioia Corvaro, Assessore alla Cultura del comune di Sant’Elpidio a Mare. Le scuole che hanno aderito al progetto “La Valigia del Cacciatore di Sogni” sono: per la provincia di Ascoli Piceno, la classe 5°A della Primaria e la classe 1°-2° (pluriclasse) di Montefortino, dell’Ist. Istr. Superiore Omnicomprensivo di Amandola; la classe 5° della Primaria S. Domenico, la classe 5° della Primaria S. Agostino e la classe 5° della Falcone – Borsellino dell’I.C. Ascoli Centro – D'Azelio; le classi 3°- 4°- 5° (Pluriclasse) della Primaria, le classi 1°-2°- 3° (pluriclasse) della Secondaria di 1°, le classi 5°A e 5°B della Primaria di Comunanza e la classe 1°-2° (Pluriclasse) della Secondaria 1° dell’I.C. Interprovinciale dei Sibillini di Comunanza; per la provincia di Macerata, la classe 1°/D della Secondaria di 1° “Don Bosco”, le classi 5°A, 5°B, 5°C e 5°D della Primaria dell’I.C. “Lucatelli” di Tolentino; la classe 5° della Primaria “Simone De Magistris” di Belforte del Chienti; la classe 5° della Primaria “Simone De Magistris” di Caldarola; la classe 5° della Primaria e la classe 1° della Secondaria di 1° “Mons. Paoletti” di Pieve Torina; le classi 5°A e 5°B della Primaria “Ugo Betti” di Tolentino; le classi 5° della Primaria e 1° della Secondaria di Colmurano e la classe 5° della Primaria “Ugo Betti – Val Fornace” della Primaria di Pievetorina.

19/12/2017 16:21
"Passi di speranza fra le macerie", un libro racconta il lavoro dei vigili del fuoco durante il terremoto

"Passi di speranza fra le macerie", un libro racconta il lavoro dei vigili del fuoco durante il terremoto

Centotrenta pagine di immagini e racconti per omaggiare l'immane lavoro svolto dai vigili del fuoco in provincia di Macerata dalla prima scossa di terremoto del 24 agosto 2016 fino ad oggi. E' il libro "Passi di speranza fra le macerie" del fotoreporter Guido Picchio e del giornalista Roberto Scorcella in uscita in questi giorni. Il volume è suddiviso in quattro sezioni e raccoglie gli scatti e i racconti più emozionanti dei protagonisti durante l'emergenza sisma. Si passa dalla fase di emergenza e dei primi soccorsi alla popolazione al salvataggio delle opere d'arte, dalle demolizioni alla messa in sicurezza degli edifici. Attualmente, nelle zone colpite dal sisma tra Ascoli Piceno e Macerata, i vigili del fuoco continuano ad effettuare circa 35 interventi al giorno. Il volume sarà presentato ufficialmente giovedì 21 dicembre alle 19 presso le Tenute Muròla in contrada Villamagna ad Urbisaglia, alla presenza degli autori e dei vertici provinciali dei vigili del fuoco. 

19/12/2017 14:57
Terre in Moto Marche: "Buco nelle comunità delle Sae: impossibile trovare spazi comuni"

Terre in Moto Marche: "Buco nelle comunità delle Sae: impossibile trovare spazi comuni"

Da Terre in Moto Marche riceviamo  Il secondo inverno è piombato sulle macerie con tutta la sua prevedibile crudeltà, ma le stagioni si sa fanno il loro lavoro, non possiamo prendercela con loro. Quello che invece continua a latitare è l’apparato istituzionale (ma non solo) che dovrebbe adoperarsi per rendere la vita nei luoghi terremotati quantomeno accettabile. Così, mentre il presidente Ceriscioli si lamenta perché “qui ogni volta che si rompe un tubo sembra si sia rotta una centrale nucleare“ e la CGIL segnala il rischio caporalato nei cantieri delle SAE del Consorzio Arcale, continua l’inferno di chi da 16 mesi oramai vive fuori casa. Ma cosa succede nei, pochi, villaggi delle SAE consegnati? Le comunità si stanno veramente ricostruendo come annunciato tronfiamente dal Commissario De Micheli alla Leopolda qualche settimana fa? O oltre alle rotture delle tubature, ai boiler che saltano e alle infiltrazioni c’è anche qualcosa di più strutturale? Con questa nota vogliamo sottolineare un aspetto di cui poco si è parlato in questi mesi, stiamo parlando della mancanza degli spazi aggregativi. Chiunque abbia provato ad organizzare un incontro o un qualsiasi evento in uno dei borghi colpiti dal terremoto sa benissimo che è quasi impossibile trovare degli “spazi comuni” a disposizione della cittadinanza. Con la bella stagione queste attività si sono svolte per lo più all’aperto, cosa impossibile con le attuali temperature vicine allo zero. Gli unici spazi a disposizione sono stati i pochi ristoranti e le poche strutture ricettive che non hanno subito danni e che hanno dato la possibilità a sindaci, comitati, associazioni e semplici cittadini di riunirsi nei loro spazi. Ora che lentamente si stanno consegnando le SAE le comunità avranno degli spazi comuni in cui riunirsi, organizzare un compleanno per i bambini o la festa di Capodanno? La famosa “ricostruzione delle comunità” è stata presa in considerazione? La risposta è no, purtroppo. Infatti nei villaggi delle cosiddette casette gli spazi aggregativi sono “un buco”, e non solo in senso metaforico. E’ stata prevista solamente un’area vuota, ma larghissima parte delle opere di urbanizzazione, di acquisto e installazione della struttura sono state lasciate in capo ai comuni. Sono le Amministrazioni Comunali, che già hanno il loro bel da fare per garantire la “straordinaria ordinarietà”, che devono trovare i fondi per garantire questo servizio. Ancora una volta quindi la vita dei borghi dipende dalle donazioni dei privati, dalla scaltrezza o “dagli agganci” del singolo amministratore che si ritrova a dover cercare sponsorizzazioni per riempire questo “buco” lasciato dallo stato. In questo contesto si creano situazioni di serie A e serie B, con condizioni limite particolarmente difficili come quella di Ussita, comune commissariato che risente ancor più degli altri della mancanza di queste dinamiche di “crowdfunding comunale”. Riteniamo che questa situazione sia gravissima e che, sia a livello materiale che simbolico, costituisca un limite enorme alla ricomposizione dei legami sociali e alla creazione di una parvenza di normalità nelle comunità. Crediamo che questa mancanza debba essere sanata perché servizi di questa importanza non possono essere frutto del caso o di forme di liberalità privata ottocentesche ma diritti garantiti a tutti.  

19/12/2017 14:20
Piano di Accumulo Capitale, la soluzione a basso rischio per i piccoli investitori

Piano di Accumulo Capitale, la soluzione a basso rischio per i piccoli investitori

Gli italiani che si ritrovano a dover gestire i propri risparmi, si trovano spesso di fronte ad una serie di opzioni che promettono profitti importanti, ma che non sempre realizzano le promesse mantenute. Per i neofiti, spesso “a secco” di educazione finanziaria e non in grado di gestire le continue oscillazioni del mercato finanziario, è molto difficile optare per azioni e obbligazioni, il cui andamento consiglia decisioni ponderate che senza esperienza è difficile prendere. Altrettanto complicata è la scelta di un Fondo Comune d’Investimento, anche perché richiede una conoscenza dettagliata del mercato in cui si è scelto di investire. Se l’investitore cerca un’opzione più tranquilla, che gli possa far conoscere il mondo finanziario a piccoli passi, con bassi livelli di rischio e con la possibilità di personalizzare l’investimento resta viva l’opzione dei PAC, acronimo con cui sono conosciuti i Piani di Accumulo Capitale. Buona parte degli investitori scelgono questa opzione proprio in virtù della loro flessibilità intrinseca: a seconda della disponibilità pecuniaria, si può decidere di variare l’importo, la cadenza di versamento e persino i fondi di investimento a cui destinare i fondi stessi. Altro vantaggio decisivo che ha permesso agli investitori di scegliere con una frequenza sempre più alta è la mancanza di sottoscrizione. Questo strumento è particolarmente adatto ai piccoli risparmiatori che riescono così ad evitare di pagare costi importanti per l’ingresso e l’uscita dal piano, pur accedendo al mercato finanziario e ottenendo maggiori possibilità di ottenere un profitto dai fondi a disposizione. La volatilità tipica del mondo azionario e obbligazionario è ridotta poi al minimo dalla frequenza di versamento, che solitamente avviene durante i periodi di ribasso per una maggiore garanzia di stabilità. L’investimento spesso confluisce nei fondi comuni d’investimento, altro sinonimo di abbassamento dei rischi in virtù del tanto chiacchierato principio della diversificazione. Sono tanti, infatti, gli esperti che consigliano di variare l’investimento a seconda degli asset, per non ritrovarsi poi a fronteggiare forti ribassi di un unico titolo. Versando solo piccole somme su un mercato e diversificando secondo criterio geografico o di prodotto, è possibile moltiplicare le possibilità di profitto e abbassare di conseguenza quelle di perdite ingenti.   Gli addetti ai lavori consigliano però di affacciarsi all’investimento dei PAC con pazienza e prudenza, visto che a fronte di una certa stabilità, risultati e profitti arrivano solo dopo qualche anno: qualche investitore potrebbe però allarmarsi eccessivamente in seguito a periodi negativi e mostrare una certa propensione alla vendita, oppure essere invogliato a ritirare quanto puntato in borsa durante i momenti più entusiasmanti. È naturale che a fronte di una durata variabile dai 60 mesi ai 40 anni e con rate molto basse, la possibilità di ottenere profitti sia spalmata nel tempo. Il primo “scoglio” da superare è quello della sottoscrizione: è fondamentale, infatti, leggere nei minimi particolari il contratto di sottoscrizione per evitare di cadere in qualche trappola ben congeniata. Non deve spaventare la presenza di una quota iniziale di sottoscrizione, o l’assenza della clausola in grado di bloccare il flusso degli investimenti: ogni PAC ha le proprie caratteristiche, ma restano strumenti molto interessanti per coloro che vogliono investire a piccoli passi, senza rischiare molto e puntando ad un profitto spalmato nel tempo.

19/12/2017 14:13
Successo per la rassegna corale “Veni Domine” organizzata dal Vox Phoenicis - FOTO

Successo per la rassegna corale “Veni Domine” organizzata dal Vox Phoenicis - FOTO

Oltre le più rosee aspettative il successo della rassegna corale “Veni Domine” organizzata dal Vox Phoenicis domenica scorsa 17 dicembre 2017 alle ore 19 a Loreto presso la Sala “Pasquale Macchi” in Piazza della Madonna, grazie all’amichevole partecipazione della Corale “Cantando” di Macerata diretta da Gian Luca Paolucci e la Corale San Francesco di Montelupone diretta da Alessandra Gattari.   L’iniziativa, che ha ricevuto il patrocinio dell’Amministrazione Comune di Loreto e ha visto anche la partecipazione dell’Assessore alla Cultura, Ing. Luca Mariani, è stata una vera e propria festa di musica corale dai ritmi per nulla lenti che ha permesso al folto pubblico presente di ascoltare un repertorio variegato per forme, periodi storici ed autori. Come da programma la rassegna ha preso avvio perfettamente in orario con la presentazione e il saluto di benvenuto del presidente dell’Associazione Vox Phoenicis, il Prof. Marco Anconetani, per poi passare la mano alle esecuzioni corali del Vox Phoenicis diretto da Carlo Paniccià e a seguire gli altri due cori invitati che si sono potuti esprimere al meglio grazie alla bella acustica della storica e bella sala dalla volta dipinta. Un’anticipazione in canto del Natale, espressa con leggerezza e dinamismo che ha avuto la felice conclusione con il canto all’unisono di “Tu scendi dalle stelle”. Sicuramente una iniziativa da ripetere anche il prossimo anno.

19/12/2017 13:22
Senza contratto da 4 anni: è sciopero dei lavoratori delle Coop e della distribuzione moderna organizzata

Senza contratto da 4 anni: è sciopero dei lavoratori delle Coop e della distribuzione moderna organizzata

Venerdì 22 dicembre 2017  i sindacati di categoria Filcams Cgil  Fisascat Cisl e Uiltucs  hanno proclamato lo  sciopero per l’intero turno di lavoro, a  sostegno della trattativa per il rinnovo dei CCNL della distribuzione cooperativa e moderna organizzata scaduti ormai 4 anni. Nelle Marche, complessivamente  sono 6000 gli addetti  interessati dallo sciopero dei supermercati- ipermercati Coop e Cedi Marche,  per la distribuzione cooperativa,  Auchan, Carrefour, Gruppo Sma, Oasi del Gruppo Gabrielli, Ikea, Decathlon, Zara,  Metro, Finper Pesaro e Macerata (Civitanova), Penny Market, Bricocenter, Conbipel, Decathlon, Coin Oviesse e Arca   per la moderna organizzata.  Ad Ancona presidio regionale in Piazza del Plebiscito  a partire dalle ore 10,30 .   «I lavoratori del commercio rivendicano il diritto a regole e salario contrattati e non decisi unilateralmente dalle aziende. – sottolineano i sindacati- Per il 22 dicembre chiediamo a tutti  di lasciare vuoti i negozi e rinunciare alla spesa come segno di solidarietà e vicinanza ai tanti lavoratori che stanno lottando per un rinnovo contrattuale  che restituisca  dignità al proprio lavoro».

19/12/2017 12:58
Le ricette di Marika - A Natale non può mancare il Pandoro

Le ricette di Marika - A Natale non può mancare il Pandoro

Sulle tavole degli italiani a Natale sono diverse le pietanze che non possono mancare. Tra queste il signor Pandoro.   PANDORO Ingredienti:450 di farina bianca 0020 gr di lievito di birra fresco da sciogliere nel latte140 gr di zucchero 2 bustine di vanillina1 cucchiaino di sale fino2 uova3 tuorli 70 gr di burro a pezzettini di temperatura ambiente150 ml di latte tiepidoAroma per pandoroZucchero a velo q.b. Preparazione: Sbattete le uova con lo zucchero utilizzando la frusta e pian piano aggiungete tutti gli altri ingredienti. Prendete il composto e lavoratelo  su una spianatoia per circa 5 minuti, formate una bella palla liscia e mettetela a lievitare per circa 2 ore (fino al raddoppio). Una volta pronto, rilavoratelo per un poì e mettetelo nello stampo per pandoro imburrato e infarinato a rilievitare per altre 2 ore (un consiglio: mettetelo a lievitare nel forno leggermente caldo fino al raddoppio), così eviterete lo spostamento che causerebbe lo sgonfiamento dell'impasto. Infornate nel forno già caldo a 180° per 40 minuti. Quando è ben freddo spolverate di zucchero a velo e, se non avete fretta, mangiatelo il giorno dopo così da far asciugare bene.  Buon appetito e Buon Natale!

19/12/2017 12:50
In uscita l'ultimo libro di Fabio Strinati: "Aforismi scelti Vol. 2"

In uscita l'ultimo libro di Fabio Strinati: "Aforismi scelti Vol. 2"

Pubblicato l'ultimo libro di Fabio Strinati, giovane scrittore marchigiano. Ha 34 anni e vive ad Esanatoglia. Ha già pubblicato altri libri e alcuni sono stati tradotti in romeno e spagnolo. Si occupa di poesia e musica visiva, scrive, compone e suona il pianoforte. Insomma, un vero e proprio talento eclettico made in Marche. La sua ultima creatura s'intitola "Aforismi Scelti vol.2". La prefazione, scritta da Michela Zanarella, spiega perfettamente chi è Fabio e cosa ha inteso fare scrivendo questo libro.   "Per iniziare a parlare della nuova prova letteraria di Fabio Strinati - scrive Zanarella - è necessario capire cosa porti un poeta ad occuparsi di aforismi. Forse bisogna partire proprio dalla definizione stessa del termine. Cos’è un aforisma? E’ una breve frase che condensa un principio specifico o un più generale sapere filosofico o morale. La parola chiave in questo caso è ‘breve’. Il giovane autore marchigiano ci ha abituato ad una continua metamorfosi della sua scrittura, ma ciò che accomuna le sue opere è l’essenzialità. Non troviamo mai una lunghezza esasperata nei testi ed è per questo che non sorprende una raccolta di aforismi. Entrando nel vivo del libro è giusto soffermarsi sull’immagine di copertina, che racchiude significati importanti. Il tratto sfumato di un uomo che cerca di aprire una porta, è di per sé ciò che l’autore compie ogni volta che lascia sul foglio determinate parole. Strinati ci dice che “Il modo migliore per iniziare una giornata è iniziarla” e qui c’è un mondo che si apre e ci racconta del grande valore dell’esistenza. Ogni giorno l’essere umano ha il privilegio di poter cominciare a respirare, di essere parte del cosmo. Quindi al di là delle difficoltà, la cosa migliore è sentirsi vivi, qualunque cosa accada. Il sole è elemento importante per l’autore che scrive: “Una giornata senza sole è una crepa in più nell’anima”. La simbologia è fondamentale: Il sole è una forza cosmica, è un astro luminoso che dà vita. La sua assenza provoca sofferenza, smarrimento. Strinati attraverso gli aforismi lancia schegge di pensiero di grande potenza, alcuni arrivano come schiaffi a svegliarci l’anima, a renderci consapevoli delle cose che accadono. Sono riflessioni pungenti, cariche di verità e ci consentono di conoscere ancora meglio la personalità di chi scrive. C’è il mondo del poeta che osserva e che non si stacca mai dalla sua interiorità complessa, fatta di ombre e di luci in alternanza. “L’aria di montagna è una violenta carezza”, ecco che si sente sulle guance la forza di un’aria che lascia il segno, che non passa inosservata. Prima di conoscere il mondo bisogna conoscere se stessi, questo ci vuole dire l’autore con l’aforisma: “Una volta esplorati se stessi si è pronti per esplorare il mondo”. E’ necessario compiere un viaggio interiore, andare anche negli angoli più oscuri, fino a scavare in profondità. Solo allora sarà possibile guardarci intorno con occhi coscienti. Non manca il riferimento alla musica. Strinati oltre ad essere uno scrittore di talento è anche un compositore, e ci spiega che “Il pianoforte non ha bisogno di pianisti, ma di mani sensibili”. La sensibilità è sicuramente una caratteristica che gli appartiene, poiché l’artista, il poeta, il musicista, sa che è dote indispensabile per sentire e creare cose di alto valore. E’ anche critico verso il sistema Strinati, quando afferma quasi con una sentenza: “La burocrazia italiana è semplicemente feticismo”, troviamo parole forti, il feticismo consiste nell’adorazione di feticci, ovvero oggetti carichi di potenza sacra. La sua è una provocazione ovviamente verso una società che sembra non avere vie di cambiamento. Strinati spazia tra diversi argomenti con destrezza, ci parla di eleganza, geografia, colline, amore, piacere, sesso, curiosità, poesia, musica, tempo, Stato.  Insomma, è molto ampio il suo raggio di azione riflessiva. E’ interessante come affronta prima di tutto se stesso mettendosi ancora una volta in gioco con uno stile diverso. I suoi pensieri riescono ad avere una funzione ‘meditativa’ nel lettore. E’ inevitabile lasciarsi prendere per mano dalle parole e farle proprie. C’è una maturità espressiva legata ad un’attenzione quasi maniacale verso le parole scritte. Nulla è lasciato al caso, nulla è scontato, Strinati sa esattamente dove vuole arrivare. Tutti hanno diritto ad una svolta, ci insegna l’autore e attraverso questo libro ha sicuramente fatto un lavoro di ricerca notevole, calibrando perfettamente razionalità e fantasia".  

18/12/2017 21:12
Le ricette di Marika -  Sua maestà del Natale, il Re Panettone

Le ricette di Marika - Sua maestà del Natale, il Re Panettone

Quant'è bella la tradizione. E tradizione vuole che il Panettone sia classico, quello con l'uvetta.    PANETTONE CLASSICO ALL'UVETTA Ingredienti per uno stampo da 1kg:650 gr di farina manitoba 3 uova 1 tuorlo150 gr di zucchero150 gr di burro a temperatura ambiente25 gr di lievito di birra1 bustina di vanillina200 ml di acquaMezzo bicchierino di rum Mezzo bicchierino di Marsala 4/5 gocce di aroma all'arancia200 gr di uvetta  Stampo di carta per panettoni da 1 kg Preparazione: In una Planetaria o terrina rompete le uova più il tuorlo e sbattetele insieme allo zucchero; in un pentolino riscaldate l'acqua ed il lievito fino a farlo sciogliere completamente; una volta pronto, unitelo alle uova ed iniziate ad impastare. Pian piano aggiungete la farina, il burro a pezzetti, il rum, il Marsala, le gocce di arancia e per finire l'uvetta già messa precedentemente a bagno. Impastate fino a quando aggiungendo della farina otterrete un impasto liscio e non appiccicoso; lavoratelo per qualche minuto su un piano da lavoro dopodiché mettetelo a lievitare in un luogo caldo e coperto per circa 2 ore e mezzo. Una volta lievitato, lo andrete di nuovo a rilavorare per qualche altro minuto. A questo punto prendete lo stampo e mettete l'impasto dentro facendo una croce sopra con un coltello; rimettente a lievitare sempre in un luogo caldo e coperto il panettone fino a quando arriverà al bordo dello stampo (un'altra ora e mezza circa). Riscaldate il forno a 180° ed infornate. Sfornate appena pronto e lasciatelo intiepidire completamente prima di mangiarlo. Buon appetito e Buon Natale!

18/12/2017 16:35
Il sindaco di Visso ospite da Giletti a La7: "Con Sae a due piani si sarebbero dimezzati tempi e spazi"

Il sindaco di Visso ospite da Giletti a La7: "Con Sae a due piani si sarebbero dimezzati tempi e spazi"

Ieri sera, nel programma domenicale di Giletti su La7, si è iniziato parlando dei disonesti che pur abitando a Roma, hanno chiesto ed ottenuto il contributo di autonoma sistemazione e perfino una Sae ad Accumoli. Nei servizi andati in onda sono state intervistate delle persone particolarmente benestanti, come un possessore di 127 terreni e socio di una delle pizzerie più famose di Roma, che ha provato a difendersi ribadendo di essere residente, a prescindere da quanto tempo ci passi effettivamente e ritenendo per cui di averne pienamente diritto. Le telecamere si sono spostate quindi spostate a Visso, dove al microfono dell'inviato ha parlato per prima la signora Sara Rizzi, abitante reale e non fittizia nel paese terremotato, che ha subìto una serie di grossi disagi, come il trasferimento dell'azienda in cui lavora a 80 chilometri di distanza e che vive in roulotte da più di un anno, dove ha contratto perfino la polmonite. La signora Rizzi si è detta dispiaciuta ed ha chiesto a chi ci governa di mettersi una mano sulla coscienza e di verificare la regolarità di queste situazioni dubbie. Nel collegamento successivo con la cittadina marchigiana è stata la volta del sindaco a cui è stato chiesto se sia realmente così difficile verificare le autocertificazioni con cui questi signori dichiarano di risiedere. Pazzaglini prova subito a fare chiarezza, affermando che riguardo all'ottenimento del contributo di autonoma sistemazione, la legislazione è vaga ed il requisito principale non è la residenza o la dimora, ma bensì l'abituale dimora, molto più difficile da accertare. Nell'intervento successivo, si è parlato dei ritardi per la consegna delle casette e il primo cittadino di Visso è stato molto chiaro su quali siano, secondo lui, i motivi che hanno portato a questa situazione: uno amministrativo ed uno tecnico. Quello amministrativo è la riforma protezione civile che ha portato al paradosso che per iniziare i lavori servono nove passaggi, che per una scelta scellerata non sono stati demandati ai comuni ma sono stati accentrati, richiedendo per la validazione dei progetti fino a 30 giorni quando prima ne occorrevano al massimo un paio. Il problema tecnico è quello di aver deciso di farle tutte ad un piano, rendendo difficile reperire le aree disponibili e soprattutto renderle idonee all'edificazione, trattandosi di zone montane. Fossero state progettate su due piani, continua il sindaco, non solo si sarebbero dovute urbanizzare la metà delle aree, ma si sarebbero risparmiati probabilmente i due terzi dei costi e soprattutto i due terzi del tempo. Al rientro dal collegamento, dallo studio arrivano delle critiche per i ritardi all'indirizzo di Pazzaglini, asserendo che anche lui avrebbe avuto dei poteri con la riforma della protezione civile, evidentemente mal gestiti, come il potere di assegnazione degli appalti, individuare ed assegnare le aree e lamentando come non faccia bene all'istituzione Italia che un sindaco confligga con le istituzioni della regione, invitandolo ad unirsi a queste per risolvere i problemi dei cittadini. Il primo cittadino a questo punto mette in chiaro le cose, affermando come non esista nessun conflitto con la Regione Marche e che lui ha effettivamente indicato le aree come previsto, non potendo però fare la gara perché non di sua competenza, ma della Protezione Civile nazionale per la fornitura delle casette e dalla regione per l'urbanizzazione delle aree. Conclude perentorio Pazzaglini: "se vogliamo fare sensazionalismo, facciamo pure, ma non è come dice lei", rivolto all'ospite in studio. In mattinata, sul proprio profilo Facebook, il sindaco di Visso lamenta come non avrebbe mai immaginato che in trasmissione, fossero stati sotto attacco i sindaci e non i veri responsabili, con il seguente post: "Non è l’arena... non avrei mai immaginato che sotto attacco sarebbero stati i sindaci... evidentemente in prossimità delle elezioni serve un capro espiatorio... solidarietà a tutti i colleghi e un invito a tutti gli amici terremotati... non consentite di gettare fumo su quello che è successo veramente e su chi ha la responsabilità piena di quanto accaduto"

18/12/2017 15:54
Venti Nababbi a Natale: quando giocare una schedina ti fa vincere 1 milione di euro

Venti Nababbi a Natale: quando giocare una schedina ti fa vincere 1 milione di euro

Con 20 Nababbi a Natale, il concorso di SuperEnalotto SuperStar è possibile vincere 1 milione di euro con una schedina. L’iniziativa è valida per il concorso n.154 di sabato 23 dicembre, quando avverrà l’estrazione del fortunato. A ogni schedina giocata verrà abbinato un codice univoco alfanumerico che sarà proprio quello che ci permetterà di farci il più grande regalo che ci siamo mai fatti a Natale. Vincere un premio così grande ci potrà permettere non soltanto di vivere con qualche ansia in meno, ma sicuramente di realizzare quello che abbiamo sempre sognato e pensato di non poter mai toccare con mano. Con 1 milione di euro possiamo rendere concreto quello che fino al momento della vincita credevamo soltanto un’utopia. Ecco perché sarà facile fare più di una giocata, considerato che più tentativi si fanno, più chance abbiamo di portarci a casa il milione. Oltre a giocare però c’è bisogno di crederci e, perché no, incrociare le dita fino al 23 dicembre.   Come funziona 20 Nababbi a Natale Le giocate valide sono quelle convalidate fino alle 19.30 di sabato 23 dicembre, limite massimo per tentare la fortuna e vedere se ci sorride. Il meccanismo è molto semplice, c’è soltanto una cosa da fare: giocare. Basterà scegliere se andare direttamente in uno dei punti vendita Sisal o sfruttare le comodità che il web ci offre con il sito SuperEnalotto.it e la app ufficiale. In entrambi i casi la scelta potrà ricadere sulla schedina da 3 o da 6 euro, sulla giocata veloce cioè la quick pick di diversi tagli dedicata esclusivamente all’iniziativa, sulla giocata da esposizione negli importi da 3 e da 4,50 euro o sulla giocata della bacheca dei sistemi tra le varie tipologie pensate proprio per 20 Nababbi a Natale. Utilizzando la app c’è un unico limite in questo caso che è quello dei sistemi. Non è possibile infatti scegliere quella modalità, ma al suo posto ci sono numerose alternative speciali per quanto riguarda la giocata veloce quick pick di diversi tagli.   I canali per controllare la vincita I canali per controllare la vincita sono molti, ma prima di pensare a questo è bene ricordare dove si è lasciata la ricevuta della giocata se siamo andati in uno dei punti vendita Sisal o la stampa del dettaglio della giocata se abbiamo utilizzato app o sito internet e averla custodita nel migliore dei modi. Perché? Per la riscossione del premio, in caso di vincita, dovrà essere completamente integra e originale. Per verificare se è il nostro il codice fortunato, basta recarsi in uno dei punti vendita Sisal, entrare sul sito di SuperEnalotto alla pagina codici vincenti che sarà attiva subito dopo l’estrazione di sabato 23 dicembre, consultare la pagina 597 di Televideo o la app. Per ritirare il premio dovremo recarci negli Uffici Premi Sisal di Roma o Milano con la ricevuta della giocata, un documento d’identità valido, il codice fiscale e il codice Iban. Le vincite devono essere riscosse entro il novantesimo giorno successivo alla pubblicazione del Bollettino Ufficiale.

18/12/2017 14:30
Terremoto: proprietari di ville e dimore storiche fanno rete per rinascere con "Villas in Italy" e puntano al turismo straniero

Terremoto: proprietari di ville e dimore storiche fanno rete per rinascere con "Villas in Italy" e puntano al turismo straniero

Si chiama “Villas in Italy” ed è il nuovo progetto dell’imprenditore settempedano Sandro Teloni, ex manager di Banca Mediolanum, che dopo aver acquistato e messo mano al restauro della prestigiosa Villa Coletti, a Cesolo di San Severino Marche - trasformata da dimora storica in accogliente relais a cinque stelle - ha deciso, insieme ad alcuni amici, di lanciarsi in una nuova sfida imprenditoriale con la messa in rete di ville e dimore di Marche e Umbria, in tutto al momento se ne contano una trentina, pronte ad accogliere  e ospitare, in affitto per una o più settimane, famiglie e gruppi. “In Italia dal b&b siamo passati agli affittacamere, poi abbiamo cercato di rivalutare agriturismi e country-house. Con questa proposta noi guardiamo oltre e proponiamo una messa a disposizione esclusiva, da sabato a sabato e a prezzi concorrenziali con tutte le altre forme di ricettività, di strutture da sogno. E’ un nuovo modo di fare incoming sul quale noi crediamo molto. Ci orientiamo prevalentemente al mercato estero, vista la nostra esperienza in Brasile con il Toko Village, un villaggio costruito per investitori immobiliari  dove ci sono diverse proprietà che, con la nostra partnership, gestiscono anche una serie di attività aperte a turisti e vacanzieri”. Protagonista di altre sfide imprenditoriali, Sandro Teloni acquistò la villa un tempo appartenuta all’economista Francesco Coletti, vissuto fra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, nel 1995. Dopo cinque anni di restauri, e un investimento imponente, ci andò a vivere con la sua famiglia. Dieci anni dopo, e una ulteriore ristrutturazione, trasformò la dimora storica nel relais “La Villa”. Dal 2015 il complesso, dotato di piscina, un meraviglioso parco e di tutti i confort, accoglie ogni anno molti stranieri, per vacanze più o meno brevi, sia in estate che durante il resto dell’anno. “Nel 2016 – spiega Teloni - le scosse di terremoto hanno danneggiato parte della struttura ma non mi sono certo perso d’animo insieme alla mia famiglia, tutta impegnata da sempre in questa impresa. Per la terza volta abbiamo deciso di effettuare una ristrutturazione, sempre a nostre spese. In poche settimane ci siamo rimessi in piedi da soli. Viste le tante famiglie in difficoltà per un anno abbiamo deciso di accogliere e ospitare una quarantina di persone, fra cui molti amici, rimaste senza una casa a causa del sisma. Nel frattempo in questo anno, con altri titolari di ville e dimore, abbiamo pensato a una nuova opportunità che coinvolgesse anche il territorio. E’ nata così l’idea di “Villas in Italy”, una nuova società che ci ha permesso di aprire un tour operator che acquisisce ville nel centro Italia. Siamo partiti da Marche e Umbria ma, fra la fine del 2018 e l’inizio del 2019, puntiamo ad arrivare nel Lazio per poi, in futuro, espanderci anche al nord Italia. Questo tour operator seleziona le strutture e poi le propone sul mercato, in particolare su quello internazionale, per periodi di una o più settimane per vacanze ma anche iniziative o eventi come matrimoni e altro. Questo progetto prevede una “riabilitazione” di tutte le più belle ville con piscina del nostro entroterra che, magari, non sono oggi utilizzate al meglio, o che non erano vissute e quindi in fase di deperimento. Così salviamo anche rare bellezze dall’oblìo. Siamo alla costante e continua ricerca di immobili che siamo pronti a selezionare per inserirli nella nostra “rete”. Oltre a questo c’è poi tutta un’attività commerciale che è stata affidata a giovani che conoscono le lingue e che lavorano con Internet. Questo sistema ci sta facendo conoscere non solo nelle Marche o in Umbria ma nel mondo intero. Il cuore pulsante di “Villas in Italy” è sicuramente la sua rete commerciale affidata al consulente viaggi e vacanze che è una figura determinante per lo sviluppo dell’impresa e per lo sviluppo della redditività dell’immobile che viene acquisito. Il consulente viaggi e vacanze aiuta il proprietario a trovare le migliori soluzioni per sistemare al meglio la struttura senza spendere soldi inutili, bensì con le giuste idee crea l’accoglienza ideale per i turisti stranieri. Inoltre, il consulente viaggi e vacanze crea le condizioni con l’ospite per offrire tutte le magnifiche opportunità e i servizi che la nostra terra offre, opportunità uniche a livello mondiale come, ad esempio, la nostra cucina, la vendemmia, la raccolta delle olive, la visita ai nostri borghi, le nostre fiere e i nostri mercati locali ma, soprattutto, la nostra arte storica e contemporanea. Il consulente viaggi e vacanze è il fulcro di questa impresa e nel tempo sarà sempre più riconosciuto e ritenuto indispensabile dalla nostra clientela, proprietari immobiliari e ospiti italiani  e stranieri. Stiamo selezionando figure interessate a quest’attività e anche questo, per noi, è un modo per aiutare il territorio ad uscire da un momento difficile. Il 2018 sarà l’anno ufficiale del lancio di “Villas in Italy”. Il progetto, infatti, sarà presentato in occasione di fiere ed eventi del settore turistico – ricettivo anche se ufficialmente i consulenti di viaggi e vacanze sono già all’opera”. Il sito internet, www.homelikevillas.com, è già attivo ma sarà volutamente aperto e messo online  entro il primo trimestre 2018 per dare modo al mondo di vedere una quantità di ville adeguata. Per informazioni scrivere a info@homelikevillas.com

18/12/2017 12:55
Il sismologo Amato (Ingv) a sedici mesi dall'inizio della sequenza sismica nel centro Italia: "Negli ultimi 30 giorni il minor numero di eventi"

Il sismologo Amato (Ingv) a sedici mesi dall'inizio della sequenza sismica nel centro Italia: "Negli ultimi 30 giorni il minor numero di eventi"

A quasi sedici mesi dall'inizio della sequenza sismica nell'Italia centrale, il sedicesimo mese è quello che ha fatto registrare il minor numero di eventi. Segno che la sequenza è in evidente calo. L'aggiornamento è del sismologo Alessandro Amato che ha pubblicato il suo studio secondo il quale nell'intervallo compreso fra il 15 novembre 2017 e il 14 dicembre 2017 si sono registrati il minor numero di eventi di magnitudo superiore a tre dall'inizio della sequenza sismica.  "Uno solo, di Mw4.0, è stato quello del 4 dicembre. Il massimo era stato di 563 eventi (!) nel terzo mese, quello a cavallo dei terremoti del 26 e 30 ottobre 2016. Poi sempre in calo, a parte la ripresa di gennaio 2017 (114). Negli ultimi mesi eravamo sotto i 10.  Se guardiamo ai valori dell'energia rilasciata giornalmente, si vede che il calo prosegue e che il picco rappresentato dall'evento di magnitudo 4 del 4 dicembre è fuori dal trend (cosa che era capitata anche prima). Infatti nei giorni successivi al 4 dicembre l'energia rilasciata è tornata a seguire il trend, un po' altalenante ma a calare (I quadratini nelle singole mappe riportano il numero progressivo del mese e tra parentesi il numero di eventi di M≥3 per quel mese").

17/12/2017 20:16
Risse al campo base delle Sae, il coordinamento dei comitati dei terremotati: "Chiediamo solo di intensificare i controlli"

Risse al campo base delle Sae, il coordinamento dei comitati dei terremotati: "Chiediamo solo di intensificare i controlli"

In merito alle dichiarazioni del direttore del campo base di Pieve Torina del Consorzio Arcale Roberto Buratti, il coordinamento dei comitati Terremoto Centro Italia "precisa che Il coordinamento ha soltanto chiesto l’intensificazione della presenza delle forze dell’ordine a fronte di segnalazioni che ci sono pervenute e che riguardano fatti già a disposizione delle autorità competenti , uno dei quali già confermato dallo stesso direttore, un altro citato dal sindaco di Pieve Torina ai quali aggiungiamo quello di acquasanta ed altre situazioni evidenti a tutti.  Che sia chiaro, non stiamo condannando tutti gli operai e non stiamo accusando nessuno, ma bisogna isolare chi si comporta male mettendo in pericolo la propria e l’altrui incolumità. Troviamo incomprensibile essere minacciati per aver chiesto maggiore sicurezza.  La richiesta di attenzione è assolutamente giustificata e siamo certi che una maggiore presenza delle forze dell’ordine, già confermataci dalle Questure contattate, trasmetterà a noi terremotati maggiore tranquillità e non darà fastidio a chi ha molto da fare per recuperare i ritardi inspiegabilmente accumulati, regolarizzando tutti i lavoratori che hanno pari diritti previdenziali ed assicurativi, garantendo quella professionalità necessaria per effettuare i lavori di queste benedette Sae a regola d’arte, giustificando così il gli esorbitanti costi sostenuti dagli italiani". (Nella foto Francesco Pastorella)

16/12/2017 23:15
Questione Sae e attacchi incrociati al consorzio, Gervasi: "In Cgil evidentemente non parlano fra loro. A Visso le chiavi delle Sae le ha la Regione"

Questione Sae e attacchi incrociati al consorzio, Gervasi: "In Cgil evidentemente non parlano fra loro. A Visso le chiavi delle Sae le ha la Regione"

Uno contro tutti. Un botta e risposta quello a cui stiamo assistendo in questi giorni tra il Consorzio stabile Arcale (leggi qui) e i due fronti: da una parte la Cgil che denuncia la situazione dei lavoratori (leggi qui) e dall'altra il sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini (leggi qui) che critica la sporcizia delle Sae. Il consorzio Arcale, nella persona del presidente Giorgio Gervasi, risponde e prova a smontare le accuse. Lo abbiamo incontrato oggi, durante la cerimonia di consegna della Sae numero mille a San Severino.    Gervasi inizia dalla Cgil. Nella risposta il sindacalista Taddei dichiara: "In riferimento ad un eventuale incontro per il 18 dicembre, pur essendo disponibili a qualsiasi azione che sani le situazioni datoriali inadempienti, non ci risulta nessuna richiesta formale in merito quindi ciò risulta irrilevante". Il presidente di Arcale però ci mostra una mail. La stessa mail che il presidente del Consorzio Gips di Trento, Diego Ravanelli, ha mandato alla Cgil di Macerata, alla cortese attenzione di De Luca, in data 13 dicembre alle ore 12, dove scrive che "in merito alla problematica della nostra consorziata Europa srl, siamo a confermare la nostra disponibilità a risolvere in maniera rapida la cosa, purtroppo a noi sconosciuta. Come da accordi ci vediamo a Muccia (Macerata) località Maddalena, lunedì 18 dicembre p.v. alle ore 11 circa per un’incontro chiarificatore. Saremmo presenti assieme alla nostra consulente Dott.ssa Franca Devigili dell’Associazione Artigiani di Trento. Avremmo piacere ci fosse anche la presenza di un responsabile del Consorzio Arcale in  modo da tranquillizzare anche la nostra committenza. Abbiamo anche attivato della problematica in questione la CGIL di Trento, nella persona della segretaria della Fillea di TN signora Ferrari Sandra e del segretario generale Dott. Franco Ianeselli. Ci dispiace non essere venuti prima a conoscenza della problematica in quanto essendo attivo il nostro Consorzio da 20 anni avremmo risolto subito la questione poichè i dipendenti dei ns. Consorziati ci stanno a cuore per il lavoro svolto nelle zone terremotate".  Evidentemente c'è stata carenza di comunicazione interna al sindacato. Per quanto riguarda la critica di Pazzaglini invece sulle "casette sporche", Gervasi spiega: "L'11 novembre abbiamo fatto un sopralluogo nell'area Sae di Pretara (Visso) insieme al Capo della Protezione Civile, all'architetto Taffetani dell'Erap, al sindaco di Visso Pazzaglini, e abbiamo definito il programma di consegne sae e dell'allaccio delle utenze di acqua luce e gas che prevedeva di fare il 4 dicembre l'accensione delle caldaie e il collaudo degli impianti. In tal modo il 10 dicembre si sarebbero potute consegnare le casette ai cittadini".   "Il 4 dicembre noi eravamo pronti in cantiere - continua Gervasi - per procedere appunto con l'accensione delle caldaie, il collaudo degli impianti e la pulizia dei locali. Ma quel giorno non è stato possibile far nulla in quanto le urbanizzazioni non erano completate. Venerdì 8 dicembre abbiamo consegnato le chiavi alla Regione Marche che a sua volta le ha consegnate all'Erap. Da quel momento noi stiamo aspettando di essere richiamati per fare questo collaudo degli impianti. La sporcizia nelle casette, le cui foto sono state postate dal sindaco Pazzaglini, dipende dal fatto che ancora non è avvenuto nessun collaudo. Ad ogni modo noi non abbiamo più le chiavi di quelle Sae e quindi non è più responsabilità di Arcale. Anzi, è venuto da chiedermi come avessere fatto ad entrare in quelle casette considerato che sono chiuse e le chiavi le ha in mano l'Erap".   "Sto assistendo ad una diffamazione di Arcale continua e costante - dichiara Gervasi - Anche l'Ing. Filippo Sensi, assessore del Comune di Visso ci ha accusato. Secondo me farebbe meglio a preoccuparsi di seguire più attentamente i lavori e di andare a Nocria di Castelsantangelo sul Nera dove è il direttore dei lavori delle opere di urbanizzazione e dove noi abbiamo consegnato le casette il 17 novembre. E anche lì stiamo attendendo con ansia che ci chiamino per fare accensione e collaudo per consegnare le case ai cittadini. Per la questione boiler, il problema si è verificato ad una tubazione. Mi spiego: nelle aree più fredde abbiamo verificato che una parte dei tubi che va al boiler (quindi non è il boiler il problema) non ha retto. Siccome l'impianto solare termico nel periodo invernale non lavora, lo abbiamo frazionato e stiammo provvedendo a cambiare la coibentazione dei tubi del circuito d'acqua. La caldaia comunque funziona e il cittadino può viverci tranquillamente. E' un caso di sistemazione degli impianti a collaudo, e stiamo testando anche un'altra soluzione che, una volta verificata, verrà applicata a tutte le casette e non solo a quelle che hanno riscontrato il problema. E tengo a sottolineare che lo facciamo a nostre spese, senza chiedere nessuna variante. Da marzo 2017 ad oggi non abbiamo mai chiesto neanche un solo euro di variante". "Sono state consegnate 1300 casette ad oggi - conclude il presidente di Arcale amareggiato - 140 da febbraio a giugno, il resto lo abbiamo consegnato in sei mesi. Più di 1100 da luglio ad oggi. Mi dispiace che il nostro lavoro venga ricompensato così".      

16/12/2017 20:44
Arcale consegna la Sae numero mille: oggi la cerimonia a San Severino - FOTO

Arcale consegna la Sae numero mille: oggi la cerimonia a San Severino - FOTO

Questo pomeriggio alle 15, il villaggio terremotati nel rione San Michele a San Severino Marche ha ospitato la cerimonia di consegna della millesima “Sae”, struttura abitativa d’emergenza, realizzata dal consorzio stabile Arcale per la Regione Marche. Erano presenti il presidente del consorzio, Giorgio Gervasi, e il sindaco Rosa Piermattei.“Il consorzio Arcale ha sottoscritto nel maggio 2016 con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Protezione civile nazionale, un accordo quadro quinquennale per la fornitura, il trasporto e il montaggio di soluzioni abitative – spiega il presidente Gervasi -. A seguito del terremoto di agosto e ottobre 2016 la Protezione civile ha chiesto al Consorzio di aumentare la sua quantità semestrale di consegna da 780 fino al raddoppio della richiesta destinando, di conseguenza, 1.500 Sae alla Regione Marche”. “Ufficialmente mercoledì 20 dicembre alle ore 15 – annuncia il sindaco, Rosa Piermattei – inizieremo la consegna delle chiavi delle Sae del villaggio “Campagnano”. Un tempo, come abbiamo ricostruito grazie a una pubblicazione dello storico Raoul Paciaroni, si chiamava così la parte più settentrionale dell’Uvaiolo, nella zona che va dalla chiesa di San Michele fino al cimitero e oltre. Abbiamo già assegnato tutte le strutture, che sono già dotate di allacci ai servizi. Prima della fine dell’anno tutte le famiglie assegnatarie saranno entrate in casa. Sono fiduciosa ma anche contenta per molte famiglie – sottolinea il primo cittadino – Finalmente per tanti nostri concittadini sarà un Natale vero”.Neanche pioggia e vento hanno fermato uomini e mezzi che in quest’ultimo periodo, grazie anche alle continue sollecitazioni del Sindaco, hanno lavorato pure in occasione del ponte dell’Immacolata.Saranno 103 le famiglie che troveranno sistemazione nel villaggio “Campagnano”.Alla consegna delle chiavi delle Sae Ceriscioli sarà presente insieme al capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, Angelo Borrelli, al responsabile della Protezione Civile Regionale, David Piccinini, ai rappresentanti del Consorzio Arcale e a tutti i tecnici e alle imprese che hanno lavorato alla realizzazione delle strutture abitative in emergenza.

16/12/2017 20:26
La solidarietà della Fondazione Colonna arriva nelle zone terremotate

La solidarietà della Fondazione Colonna arriva nelle zone terremotate

E’ ormai è un appuntamento fisso quello della Fondazione Girolamo Colonna con il Banco di Solidarietà di Macerata, un momento di festa in cui anche quest’anno si sono ritrovati volontari, assistiti, l’assessore Marco Caldarelli ed i membri della Fondazione la quale ha generosamente donato sette mila euro tra giochi per i bimbi ed alimenti, questi ultimi interamente acquistati da aziende terremotate. Nicola Colonna, figlio di Girolamo Colonna al quale la Fondazione è dedicata, ha ricordato: «dopo la festa dell’anno scorso sono stato bene per un mese!».   Un cuore che si commuove è più potente di mille strategie fatte a tavolino e porta ad opere concrete: quest’anno sono stati regalati più di 70 giochi e circa 200 pacchi natalizi (contenenti per quest’occasione speciale legumi, ciauscolo, farina per polenta, salame, pancetta, torrone, un kg di carne di vitello e un kg di parmigiano). Questi ultimi, come accade ogni mese, saranno consegnati a più di 350 persone in difficoltà dagli oltre 40 volontari di tutte le età che mensilmente dedicano a questa opera il loro tempo libero. Ma questa commozione che nasce da un amore gratuito dona anche speranza e fiducia per il futuro: è quanto emerso dalla testimonianza di una donna, già madre di 3 figli e con il marito disoccupato da 6 anni, che dopo il sisma del 2016 si è ritrovata senza casa e poi nuovamente incinta, giungendo così alla difficile decisione di ricorrere all’aborto. Ma grazie al rapporto umano nato con un volontario che mensilmente porta loro il pacco tutto è cambiato e durante la festa di oggi ha felicemente presentato a tutti la figlioletta di due mesi. Cosa da speranza, cosa riempie il cuore? Senza risposte preconfezionate i volontari, gli assistiti ed i membri della Fondazione hanno oggi potuto fare esperienza di questo.

16/12/2017 19:28
Sportello Confindustria: offerte di lavoro del 15 dicembre

Sportello Confindustria: offerte di lavoro del 15 dicembre

INSERZIONE cod. Conf 102 Confindustria Macerata ricerca per azienda settore prodotti fitness e sport della provincia di Macerata due EXPORT AREA MANAGER (cod. annuncio Conf 102). La risorsa avrà il compito di gestire, sviluppare e consolidare la presenza dell’azienda all’estero nei paesi zona Europa e Medio Oriente. In particolare si occuperà, in accordo con la Direzione Commerciale, di elaborare e definire le strategie commerciali e di assicurare la corretta attuazione dei piani commerciali allo scopo del raggiungimento degli obiettivi definiti. Supervisionerà l’operato dei distributori attraverso continui affiancamenti. Si richiede esperienza pregressa nella gestione di reti di distribuzione diretta e indiretta all'estero e disponibilità a frequenti trasferte.   Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alle disposizioni del D.Lgs 196/2003, via e-mail a: srp@confindustriamacerata.it, specificando il codice dell’ annuncio   Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.    

15/12/2017 17:15
Cratere, strade ex Anas: stanziati 18 milioni per la manutenzione

Cratere, strade ex Anas: stanziati 18 milioni per la manutenzione

La Giunta regionale ha approvato la delibera che prevede fondi per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade ex Anas. In totale saranno impiegati 18 milioni di euro (compreso il contributo stanziato autonomamente dal comune di  Filottrano per 450 mila euro). I fondi saranno utilizzati per le manutenzioni di tutte le strade ex Anas del territorio marchigiano. In particolare le arterie della provincia di Macerata sono sette: ex SS 77 Val Di Chienti, ex SS 209 Val Nerina, ex SS 361 Septempedana, ex SS 502 di Cingoli, ex SS 78 Picena, ex SS 362 Macerata-Jesi, ex Ss 571 Helvia Recina.   “Si tratta – osserva l’assessore Angelo Sciapichetti – di un vasto intervento di manutenzione su tutta la rete stradale ex Anas che coinvolge l’intero territorio provinciale a vantaggio della sicurezza della viabilità e della facilità dei trasporti. Sulla strada di Cingoli, dove c’è una particolare urgenza d’intervento anche a seguito di una frana, ci saranno lavori per oltre un milione di euro. Cittadini e imprese grazie a questo ampio intervento avranno a disposizione strade più sicure per collegamenti più agevoli anche nelle zone colpite dal sisma”.

15/12/2017 11:19
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