"Ripensare le Marche a misura di bici. Mobilità sostenibile, no lusso ma necessità": lettera aperta di Fiab ai candidati alle Regionali
La FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta ritiene la mobilità sostenibile elemento fondamentale per una moderna politica di sviluppo in grado di coniugare la crescita economica con la tutela della salute e dell'ambiente che crea un enorme miglioramento della qualità del turismo e una migliore qualità della vita dei cittadini.
Affrontare i temi legati ad un nuovo modello di mobilità significa parlare di lavoro, di progetti di piccole opere diffuse in ogni città ed ogni comune, che danno risposte in tempi brevi alle esigenze dei territori e dei cittadini, in una visione meno “auto-centrica”, che punti alla qualità del vivere delle persone.
Nuove imprenditorialità nascono nel mondo del trasporto collettivo, il settore turistico sta conoscendo una forte vitalità economica laddove ha avuto la capacità e la lungimiranza di investire sapientemente nel settore del cicloturismo.
Mobilità sostenibile significa non solo una migliore qualità ambientale, minor inquinamento, minor consumo di suolo, risparmio energetico ma significa anche e soprattutto salute, perché muoversi in bicicletta o a piedi per andare quotidianamente a scuola o al lavoro significa promuovere nei cittadini stili di vita sani, con benefici indiretti enormi, anche in termini economici, per il sistema sanitario.
Affrontare, infine, i temi della mobilità significa dare risposte concrete al tanto dibattuto tema della sicurezza sulle nostre strade: investimenti su questo versante non sono più procrastinabili perché stiamo pagando un tributo nell’ordine di migliaia di vite umane, spesso giovani, non più tollerabile, fatto di morti, feriti, invalidità, sofferenze personali, familiari e collettive.
Tutto ciò premesso, la FIAB chiede ai candidati alle elezioni regionali del 2025, ai partiti e alle forze politiche di tutti gli schieramenti, di assumere i seguenti impegni programmatici.
-Istituire e/o ricostruire l’UFFICIO MOBILITÀ CICLISTICA REGIONALE, che coordini le attività legate anche ad assessorati diversi in chiave di mobilità sostenibile (es. ambiente, trasporti, infrastrutture, sport, tempo libero, turismo, istruzione) e svolga il ruolo di impulso e verifica sulla programmazione regionale in materia, oltre a riprendere la corretta e costruttiva guida come regione chiave nella realizzazione della Ciclovia Adriatica
-Dare priorità al completamento della Ciclovia Adriatica, una delle dieci ciclovie nazionali (percorso BI6 di Bicitalia) candidata a divenire una delle direttrici più importanti della rete EuroVelo, portando a conclusione i tanti lavori già avviati, avviare i lavori delle infrastrutture e dei tratti appena finanziati e finanziare quelli mancanti in accordo con quanto già definito nel PFTE della Ciclovia Adriatica e nel Piano Infrastrutture Marche 2032.
-Insieme alla Ciclovia Adriatica promuovere il completamento delle ciclovie “a pettine” lungo le vallate per collegare in maniera sostenibile anche le aree interne, soprattutto collegando tra loro i tanti tratti realizzati a macchia di leopardo ovunque nel territorio marchigiano completando quelli in fase di realizzazione e avviando quelli mancanti.
-Oltre che ciclabili e ciclovie per il tempo libero e il turismo, settore questo in rapida ascesa che può essere un volano per uno sviluppo economico diffuso sul territorio marchigiano, prevedere interventi ad essi collegato funzionali per la mobilità ciclistica urbana, avviando la redazione e approvazione del Piano Regionale della Mobilità Ciclistica (PRMC).
-Prevedere all’interno di quest’ultimo strumento le necessarie risorse economiche di bilancio per dare concretezza alle progettualità previste sullo stesso Piano e sui già citati PFTE e PIM2032, stabilendo le priorità di intervento sugli itinerari regionali, assicurandone la necessaria manutenzione e cartellonistica regolamentata. Attivando i sistemi di gestione che consentano di creare le giuste politiche di promozione.
-Prevedere una forma di incentivazione, con gli opportuni sostegni economici, per i Comuni di medie dimensioni di dotarsi di strumenti pianificatori quali il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) o il Piano per la ciclabilità (BiciPlan), affinché le politiche amministrative per la mobilità vengano inquadrate in percorsi di ampio respiro e di lunga durata, condivisi con i cittadini, utili a incentivare e promuovere interventi per la sicurezza dei pedoni e ciclisti nonché di tutti gli utenti della mobilità stradale.
-Potenziare e ammodernare il trasporto pubblico per andare incontro anche alle esigenze di una nuova tipologia di utente con bici al seguito e favorire nel contempo l’intermodalità attraverso interventi come bicistazioni, bike-sharing, parcheggi bici adeguati e sicuri. Tutti interventi da attivare anche su un tavolo di collaborazione con FS e Trenitalia per migliorare le infrastrutture marchigiane e adeguare l’accesso ai treni per le biciclette nelle stazioni ferroviarie.
-Istituire un tavolo di confronto/collaborazione permanente con le FIAB locali e i Comuni Ciclabili FIAB, tramite questo coordinamento regionale FIAB che ha individuato al proprio interno, e potrà individuarne altri in futuro, specifici gruppi di lavoro sui temi sopra trattati, riuscendo così la Regione Marche ad avere un supporto da parte di esperti che localmente conoscono accuratamente le problematiche da affrontare.
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