Altri comuni

Per cosa paghi veramente quando acquisti una consulenza Seo?

Per cosa paghi veramente quando acquisti una consulenza Seo?

Da qualche tempo, la SEO è diventata un elemento necessario di ogni strategia di digital marketing per aziende che intendono perseguire i propri obiettivi di business online: questo perché la ricerca organica rappresenta una fonte di traffico ‘gratuita’ e fondamentale per i risultati di un’attività che punti a performare sul web. Di tutte le ricerche effettuate globalmente online, circa l’80% degli utenti si concentra attorno ai risultati organici (per intenderci, tutti quei risultati che non sono frutto di campagne pubblicitarie, per cui l’inserzionista ha quindi pagato per posizione e visibilità). I costi da sostenere per questo genere di pubblicità sono piuttosto elevati, soprattutto se il settore dell’inserzionista è ad alta competitività: la SEO quindi si configura come una branca della strategia di web marketing il cui fine è dare visibilità al proprio sito tramite il posizionamento dello stesso sui motori di ricerca. Al contrario, i costi degli interventi SEO possono essere generalmente più bassi dei budget necessari per campagne ads efficaci, ma il loro orizzonte temporale è molto più ampio: questo perché a differenza di altre attività, l’ottimizzazione SEO deve essere continuativa, in quanto Google premia la costante evoluzione del sito e l’impegno nel proporre contenuti di qualità. Soprattutto per le realtà di piccole/medie dimensioni, che si approcciano al web senza le risorse e le competenze necessarie a improntare una strategia di digital marketing efficace, questo si traduce in una presenza web improvvisata: risultati scarsi se non nulli e   spreco di risorse. Per loro natura, gli interventi lato SEO riguardano un ventaglio di aspetti di ottimizzazione relativamente ampio, e la maggior parte di essi si può agilmente apprendere online: per questa ragione, gli imprenditori tentati dai benefici della SEO, di cui hanno letto qualche guida online, si sono cimentati subito a integrarne i meccanismi, con risultati variabili. Del resto, praticamente ogni aspetto dello scibile umano è apprendibile online: quindi perché dovrei pagare per un consulente SEO? Beh, lascia che te lo spieghi: prima di tutto, oltre al servizio, di cui parleremo estensivamente più avanti, il core di ogni consulenza SEO è l’expertise, ovvero la conoscenza dei metodi e delle pratiche SEO, ma soprattutto dell’ambiente digitale in cui questi meccanismi hanno effetto. Oltre al mero intervento di ottimizzazione SEO, quindi, staresti pagando le competenze acquisite in anni di lavoro e di pratica, di errori, studio e aggiornamento della materia: questo ovviamente permette al cliente di contrarre i tempi necessari per permettere al business di entrare a pieno regime, riducendo i mancati ricavi provenienti da una organizzazione SEO fai da te. Il consulente SEO è prima di tutto un esperto di digital marketing: sebbene la SEO costruisca una branca di tutte le strategie digital possibili, il ruolo del consulente è quello di trovare una quadra tra gli obiettivi di medio e lungo periodo, strategia di digital marketing improntata dal cliente e le azioni da porre in essere per raggiungere gli obiettivi prefissati. Come ti ho anticipato precedentemente, i costi delle consulenze SEO (solitamente a progetto, se il cliente non necessita di una consulenza on the spot) sono scalabili, improntanti sulla suddivisione dei budget mensili operativi e solitamente più bassi dei preventivi di un’agenzia SEO, che si trova a sostenere costi organizzativi maggiori. Come qualsiasi altro investimento, una consulenza SEO dovrebbe essere considerata in modo strategico come un’opportunità per il miglioramento del business per gli anni a venire: La SEO inoltre perdura nel tempo, come il moto di un volano, questo migliora ulteriormente la resa economica di investimenti nella SEO. Quindi, cosa può fare per te un consulente SEO? I servizi SEO possono comprendere un ampio raggio di analisi e attività atte a migliorare la visibilità del sito web lavorando su più fronti, puntando a migliorare popolarità e qualità percepita dal motore di ricerca Google (e dai suoi utenti). Investendo quindi in una consulenza SEO, l’obiettivo finale è quello di aumentare il traffico sul sito, il posizionamento sui motori di ricerca e i contatti ricevuti (quindi richieste di preventivo, iscrizioni alla newsletter, conversioni e vendite). Il primo, fondamentale passo di ogni consulenza SEO che si rispetti è la diagnosi delle criticità del sito: purtroppo non esiste una formula magica che garantisca risultati sul web,  per questa ragione è di vitale importanza che le azioni poste in essere per incrementare la popolarità del sito siano basate sull’analisi dei dati. Il consulente quindi compie un’audit SEO del sito del cliente, il cui obiettivo, oltre a evidenziare i volumi del traffico, è mettere in luce quelli che sono gli aspetti che ostacolano, ad esempio, l’indicizzazione delle pagine e il loro posizionamento. Nel caso il cliente non abbia già un sito per i propri prodotti, il consulente SEO può impostare una strategia di posizionamento già dalle basi, accorciando i tempi di inattività e riducendo gli errori in corso d’opera. La strategia di posizionamento si basa principalmente sulle parole chiave utilizzate per permettere agli utenti di trovare agilmente i prodotti in vendita del cliente: proprio per questo un buon consulente SEO dovrebbe effettuare keyword research che mettano in luce le parole comunemente più utilizzate dai visitatori (e dai competitor) per ricercare prodotti simili. Dallo studio dei concorrenti infatti provengono importanti suggerimenti su quali siano i loro punti di forza: rivolgendosi allo stesso target di riferimento, sono fonte di dati che non si possono trascurare e che vengono computati nella fase di analisi dei competitors. Una volta identificate le criticità e le zone di intervento, il consulente SEO procede a impostare l’ottimizzazione del sito: questa fase comprende un range piuttosto eterogeneo di operazioni, che vanno dal miglioramento dei contenuti del sito (quindi l’impostazione di strategie di content marketing e la realizzazione di piani editoriali) e dell’internal linking delle pagine, fino alle operazione di ottimizzazione off-site, che comprendono azioni di link building (vitali per aumentare l’autorevolezza del sito presso Google) e le attività di guest posting / Digital PR, atte alla promozione del sito. Le implementazioni e i loro effetti vengono poi monitorati tramite strumenti di analisi, i quali poi concorrono a fornire report mensili il cui obiettivo è quello di evidenziare i risultati e la corretta aderenza della strategia adottata agli obiettivi di business del cliente. Come scelgo il consulente SEO che fa per me? Il primo consiglio che posso darti è quello di chiedere: chiedi un preventivo, sottoponi in maniera chiara le tue esigenze e le necessità operative del tuo business. Il consulente SEO che stai cercando deve essere in grado di affiancarti e di rispondere ai tuoi bisogni: ✓ vuoi creare brand awareness intorno al tuo marchio e aumentare la reputazione del sito? ✓ Hai bisogno di assistenza nel tuo progetto di internazionalizzazione del sito? ✓ Vuoi migliorare il posizionamento e il traffico del sito senza rischiare penalizzazioni? Il consulente SEO ideale opera seguendo le linee guida di Google Webmaster, in questo modo avrai la garanzia che il tuo sito non subito penalizzazioni a causa di pratiche SEO ritenute ‘scorrette’ dai motori di ricerca. Un’esperto SEO degno di questo nome deve fornirti assistenza professionale ed efficace: credimi, non vuoi affidare qualcosa di così importante come la tua strategia di web marketing a qualcuno di cui non ti fidi a sufficienza; ogni sito e ogni settore ha infatti esigenze specifiche, e per questa ragione necessitano di soluzioni ad-hoc, pensate specificatamente per l’ambiente in cui operano e con i budget che hanno a disposizione. La rete è uno strumento molto potente e da cui scaturiscono molte opportunità (per chi riesce e sa coglierle): per ottenere risultati tangibili sono necessari lo studio e la specializzatone sulle dinamiche liquide del web, tutte cose che richiedono pratica e  preparazione. Forse è davvero il caso che ti cerchi un buon consulente SEO.

28/10/2019 11:57
Tragico schianto tra autobus e moto: muore un centauro (FOTO)

Tragico schianto tra autobus e moto: muore un centauro (FOTO)

Il tragico incidente si è verificato, intorno alle 14, a Piane di Rapagnano vicino alla zona industriale, nel territorio della provincia di Fermi. Il sinistro ha visto coinvolti tre mezzi. Secondo una prima ricostruzione fatta dalla Polizia Stradale, il pullman, con alcuni passeggeri a bordo, viaggiava in direzione Magliano di Tenna, mentre un'auto procedeva in direzione Campiglione di Fermo. La vettura, guidata da un uomo di circa 70 anni, per cause in fase di accertamento, ha urtato prima un palo per poi andarsi scontrare con l’autobus. La forza d'urto ha fatto esplodere il serbatoio frontale del pullman causandone un principio d'incendio e carambolandolo verso la carreggiata opposta, nella quale viaggiava in direzione mare la moto, con in sella un uomo di 58 anni, il cui schianto con l'autobus si è rivelato fatale. L'uomo, infatti, Pierluigi Cesari residente a Falerone, è deceduto sul colpo. Si sono rivelati vani i soccorsi da parte dei sanitari immediatamente intervenuti. La strada è stata chiusa al traffico per circa un'ora per consentire i soccorsi. Sul posto, oltre al 118, la Polizia Stradale, i Vigili del Fuoco e i Carabinieri. Il conducente dell'auto è rimasto ferito nell'incidente ed è stato trasferito all'ospedale di Fermo. Le sue condizioni non sarebbero gravi. Praticamente illesi i passeggeri del bus e l'autista, apparso sotto shock per quanto accaduto.    

26/10/2019 15:59
"Terre in Moto Marche" dà il benvenuto al premier Conte: "3 anni di nulla e macerie" (FOTO)

"Terre in Moto Marche" dà il benvenuto al premier Conte: "3 anni di nulla e macerie" (FOTO)

Il 26 ottobre è un giorno simbolico per chi ha vissuto sulla propria pelle il sisma 2016/2017 perché proprio oggi, tre anni fa, fortissime scosse colpirono l’Appennino. Oggi il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarà ad Ancona e questa notte "Terre in Moto Marche" ha voluto dargli il benvenuto affiggendo dei messaggi chiari, nel capoluogo come in altri comuni dell’Appennino, in cui si certifica - anzi si autocertifica – lo stato delle cose nel cratere: "Autocertifico: 3 anni di nulla e macerie, 4 governi: sappiamo chi è Stato" (vedi foto sotto).  "D’altra parte nel recente (ennesimo) Decreto Sisma varato proprio in settimana è stato introdotto lo strumento dell’autocertificazione. Noi non abbiamo voluto perdere tempo e abbiamo utilizzato immediatamente questa utile semplificazione per dire alcune cose" sottolineano i rappresentanti della rete "Terre in Moto Marche". Nata nel territorio colpito dal sisma 2016/2017, la rete "Terre in Moto Marche" è intervenuta negli ultimi tre anni - congiuntamente ad altre associazioni, comitati e singoli - in merito alle problematiche relative alla gestione paradossale del post-terremoto, alla ricostruzione assente e ai molti tentativi speculativi tutt’ora in corso di progettazione. In merito al recente decreto legge sul sisma promulgato il 24 ottobre scorso, i rappresentanti di "Terre in Moto Marche" dichiarano che: "È inammissibile lo stato in cui versa il territorio. I quattro governi che si sono succeduti fino ad ora (e tutti i partiti politici che ne hanno fatto parte) hanno creato una serie di strumenti completamente inadatti alla gestione della situazione. Non accettiamo che a fronte della ricostruzione assente vengano avallati, progettati, realizzati, interventi speculativi che danneggiano ulteriormente il territorio già in ginocchio. I terremotati non possono essere usati solo come strumento di campagna elettorale o come termine di paragone per speculazioni politiche al fine di attaccare altre fasce più deboli della popolazione. Non accettiamo l’applicazione delle Leggi Sicurezza (votate anche da parte dell’attuale maggioranza e tutt’ora in vigore) che colpiscono proprio chi vorrebbe far valere i propri diritti protestando legittimamente contro lo stato in cui versa il territorio. L’ennesima proroga dello stato di emergenza certifica il fallimento di quanto fatto fino ad ora".

26/10/2019 11:26
Dopo 28 anni in ospedale il Dottor Gabriele Parigi va in pensione

Dopo 28 anni in ospedale il Dottor Gabriele Parigi va in pensione

Il 30 settembre il Dottor Parigi ha timbrato il suo ultimo cartellino dopo 28 anni di servizio nell’ Area Vasta 4 dell'Unità operativa semplice di riabilitazione di Fermo. Un lungo percorso quello del Dottor Gabriele Parigi, prima come dirigente medico di primo livello ed infine, nell’ ultimo anno e mezzo, come Primario facente funzione nell’ospedale di Fermo. Specialista in ortopedia, fisioterapia e osteopatia medica ha iniziato a prestare servizio nelle aree più disparate del territorio occupandosi di consulenze, visite e di terapia riabilitativa sia nelle strutture residenziali sia a domicilio. Molte importanti collaborazioni arricchiscono il suo iter professionale, come quella con UMEE (Unità Multidisciplinare Età Evolutiva) e con UMEA (Unità Multidisciplinare per l’Età Adulta) unità che hanno compiti di informazione, prevenzione, diagnosi, riabilitazione di persone adulte in condizioni di difficoltà, menomazione o disabilità. Per quanto riguarda l'età evolutiva, tra le altre cose, si è anche occupato dei molteplici dismorfismi nei bambini in fase di crescita e soprattutto per quanto riguarda gravi patologie della colonna vertebrale avvalendosi della collaborazione del direttore del centro Don Gnocchi di Firenze, amico fidato e stretto collaboratore di lunga data. Ha svolto attività ambulatoriali come la terapia del dolore con infiltrazioni periarticolari, mesoterapia ed ossigeno ozono terapia, mettendo sempre al primo posto il paziente, sapendolo ascoltare e rendendolo sempre consapevole, senza far mai mancare empatia e disponibilità. La sua professionalità è conosciuta anche a Civitanova Marche, città dove risiede, per aver lavorato 5 anni nel reparto di chirurgia generale come assistente medico dell'allora primario Professor Bono. Insomma un curriculum molto importante arricchito da altre esperienze fatte in diverse strutture della regione ed anche in altri ambiti, ha infatti insegnato la sua prima specialità, l’ortopedia, nella scuola per infermieri. Questa sera festeggerà con un ulteriore elogio alla sua onorata carriera insieme ad amici e colleghi nella sua città, Civitanova Marche.

25/10/2019 09:33
Dossier immigrazione, nel 2018 nelle Marche i cittadini stranieri erano il 9% della popolazione

Dossier immigrazione, nel 2018 nelle Marche i cittadini stranieri erano il 9% della popolazione

Nelle Marche a fine 2018 i cittadini stranieri erano il 9% della popolazione regionale, 891 in più ma incidenza dovuta al calo dei residenti in regione. Resta l’Europa il principale continente di provenienza con il 53,7%. Sono i dati del Dossier Statistico Immigrazione 2019 a cura di Idos presentato oggi in Regione.Alla fine del 2018 gli immigrati nelle Marche erano il 9% della popolazione regionale: 136.936 cittadini. Tra il 2017 e il 2018 gli stranieri residenti nelle Marche sono aumentati di 891 unità: da 136.045 a 136.936. Le donne costituiscono il 54,2% del totale e a fine 2018 i titolari di permesso di soggiorno erano 108.938. L’incidenza degli stranieri sulla popolazione regionale è tornata leggermente a crescere, attestandosi al 9,0%. Nel 2016 e nel 2017 era diminuita di poco, calando all’8,9% rispetto al trend del 2013-2014, anni in cui aveva raggiunto il suo valore di picco, pari al 9,4%. Tuttavia, l’aumento dell’incidenza è dipeso anche dall’andamento negativo della popolazione totale marchigiana, che pur restando sempre oltre il milione e mezzo di abitanti, è diminuita nell’ultimo anno di 6.482 residenti.Questi i dati salienti per la nostra regione contenuti nel Dossier Statistico Immigrazione 2019 redatto da Idos, cooperativa di ricerca e studi sull’immigrazione e presentato oggi nel convegno organizzato dalla stessa Idos e dalla Regione Marche e patrocinato dall’Ordine degli Assistenti Sociali delle Marche. I dati sono stati illustrati dal referente Idos per le Marche, Vittorio Lannutti che si è soffermato su come si caratterizza l’immigrazione nelle Marche.La presentazione, che ha riguardato anche la situazione nazionale, è stata introdotta dal dirigente del Servizio Politiche sociali della Regione Marche Giovanni Santarelli che ha sottolineato come vi siano da più parti sollecitazioni a tenere conto della modifica del quadro demografico regionale, soprattutto in relazione agli aspetti dell’inclusione e del lavoro. "Occorre ripensare le politiche di welfare - ha sottolineato - anche alla luce di questo fenomeno complesso, progettare interventi per adattarsi a mutate caratteristiche e studiare modelli di riferimento in rapporto all’associazionismo che cura specifiche progettualità. Il Dossier è uno strumento utilissimo che ci offre ulteriori elementi per orientare le strategie e che soprattutto ci pone di fronte ad un dato vero, reale, non verosimile ma aderente alla realtà. Noi manteniamo un approccio istituzionale e non emergenziale per tradurre questi elementi in opportunità e sviluppo, non per bloccare o difenderci.” Il presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche, Antonio Mastrovincenzo ha messo in evidenza due aspetti, uno negativo in materia di lavoro e occupazione dove si rileva che rispetto ai marchigiani la percentuale di disoccupati stranieri è doppia: un tasso del 14,4% rispetto al 7,7% dei marchigiani, così come vi è un fenomeno di bassa retribuzione in media per gli stranieri e di sfruttamento lavorativo che “deve far riflettere”. L’aspetto positivo è invece l’aumento delle imprese create da stranieri e che è aumentato il tasso di inclusione sociale. Mastrovincenzo ha poi ricordato i progetti e le azioni che il Consiglio regionale ha seguito in questi anni sul problema dell’inclusione sociale, a cominciare dalla Giornata della Pace dedicata al tema dell’immigrazione, le iniziative con le scuole e il Protocollo sull’educazione globale che ha come obiettivo l’organizzazione di iniziative qualificanti in prospettiva di crescita socio culturale e di sviluppo sostenibile. "Compito del Consiglio - ha concluso - è favorire l’educazione dei cittadini verso nuove forme di convivenza civile, di pace e di intercultura. Per questo uno degli obiettivi di fine legislatura sarà arrivare ad un provvedimento legislativo che racchiuda questi principi cardine.”“La situazione nelle Marche non si può dire allarmante ma anzi virtuosa - ha evidenziato il Garante dei diritti alla Persona, Andrea Nobili – quasi un modello marchigiano nel contrasto alla discriminazione, grazie a una rete di collaborazione tra Garante e Regione che ci permette di intervenire concretamente in questo senso. E questo Dossier è uno strumento prezioso che ci permette una lettura in controluce di un fenomeno molto complesso che non va mai banalizzato.”Confermati anche nel 2018 i Paesi di provenienza dei cittadini stranieri nelle Marche: il principale continente di origine tra i residenti stranieri resta l’Europa, con un’incidenza del 53,7% sul totale (-0,7% rispetto al 2017) e una consolidata prevalenza di romeni, che incidono per il 19,1%, un terzo dei quali vive in provincia di Ancona; seguono gli albanesi (circa 16mila residenti) con una quota sul totale dell’11,6%, i quali sono presenti in maggior numero nelle province di Ancona e Pesaro Urbino. L’Asia è al secondo posto dopo l’Europa con il 20,9% (+0,6% sul 2017), rappresentata in primo luogo dai cinesi, che incidono sul totale per il 6,9% e si concentrano soprattutto nel fermano. L’Africa, al terzo posto, incide per il 19,9%, con una prevalenza di marocchini (7,8%), presenti soprattutto nel pesarese, seguiti dai nigeriani (3,0%), che risiedono soprattutto nell’anconetano. Dal continente americano proviene il 5,5% dei residenti stranieri, gran parte dei quali di origine peruviana, che per oltre la metà vive in provincia di Ancona. Edoardo Barberis, professore dell’Università Carlo Bo di Urbino ha presentato i dati sulla situazione dell’immigrazione in Italia che sostanzialmente rispecchia quella regionale.In Italia la popolazione straniera non è in espansione e anche nel 2018 è cresciuta fisiologicamente di appena il 2,2%, arrivando a 5.255.50 residenti a fine anno pari all’8,7% di tutti gli abitanti nel Paese. Rispetto all’anno precedente, l’aumento netto di 111.000 presenze è stato in gran parte dovuto ai 65.400 bambini nati nel corso del 2018 da coppie straniere già presenti in Italia, i quali non sono quindi “immigrati”. Il loro numero, peraltro, continua a calare insieme a quello delle nuove nascite nel loro complesso (439.700 nel 2018, il picco più basso registrato da anni), sulle quali incidono per poco più di un settimo (14,9%). Le prime cinque collettività in termini numerici sono Romania, Albania, Marocco, Cina e Ucraina.Sono intervenuti anche Marzia Lorenzetti, presidente dell’Ordine Assistenti sociali Marche, Clemente Di Nuzzo, vice-prefetto di Ancona, Barbara Paolinelli, Responsabile U.O.SIPROIMI /ex SPRAR Asp ambito 9, con  un intervento tecnico sul ruolo dell’assistente sociale nell’accoglienza dei migranti, Emanuele Feduzzi, sindaco di Fermignano e Filippo Gasperi, sindaco di Gradara, hanno presentato la Carta dei Sindaci sull’Inclusione sociale nell’Area Euro-Mediterranea.Il rappresentante regionale dell’associazione Avvocato di Strada, Daniele Valeri ha parlato dal punto di vista legale delle conseguenze dei Decreti Salvini. Valeri ha rimarcato che i diversi orientamenti giurisprudenziali e le interpretazioni opposte intercorse dopo i decreti Salvini in materia di permessi di soggiorno per motivi umanitari ( oggetto dei decreti) hanno generato una incertezza del diritto basata su un errore giuridico: pensare cioè che la mancanza del “pezzo di carta” che comprova il permesso di soggiorno sia un pre requisito ed esso stesso il diritto a stare o meno in Italia, mentre il migrante resta titolare di un diritto d’Asilo sancito dalla Costituzione (art.10) come tutti noi, titolari di diritti soggettivi. Si è creata una situazione confusa anche rispetto a chi con permesso in scadenza aveva fatto domanda di rinnovo prima dell’approvazione dei decreti e il mancato rilascio del permesso di soggiorno alimenterà ulteriori sacche di irregolarità perché i migranti non potranno accedere all’anagrafe per i documenti e di conseguenza ai servizi socio sanitari o a lavori regolari, nonostante il percorso già intrapreso di integrazione. Valeri ha rimarcato che gli Italiani sono stati il popolo che ha esportato il maggior numero di persone nel mondo, quasi 25 milioni che hanno cercato migliori condizioni di vita e ha concluso il suo intervento con una due domande: "Quale sistema di immigrazione vogliamo in Europa? Il diritto di muoversi per cercare un futuro migliore spetta solo a noi europei o a tutti?".

24/10/2019 16:50
Bancarotta, maxi sequestro della Guardia di Finanza di Fermo: confiscati beni per 10 milioni di euro

Bancarotta, maxi sequestro della Guardia di Finanza di Fermo: confiscati beni per 10 milioni di euro

La confisca riguarda un complesso immobiliare che era già stato sequestrato. Dopo il passaggio in giudicato di una condanna per bancarotta fraudolenta di soci e amministratori di alcune ditte, è scattato quindi l'esproprio per circa dieci milioni di euro. La Guardia di Finanza di Fermo, dopo tre anni di indagini coordinate dalla Procura, ha confiscato 57 immobili tra terreni e fabbricati. Gli inquirenti hanno accertato che soci e amministratori che gestivano le imprese agirono in concorso per distrarre e dissipare il patrimonio societario per finalità estranee a quelle imprenditoriali. Secondo le indagini, fu costituita una società a cui venne venduto, a una cifra irrisoria, il complesso immobiliare per svuotare il patrimonio di una delle aziende destinate alla fallimento, a danno di Erario e creditori. Il reato contestato è quello di bancarotta fraudolenta patrimoniale, documentale e preferenziale. Il complesso immobiliare ora è di proprietà dello Stato.

24/10/2019 15:30
Tragedia a Fermo, giovane muore in piscina

Tragedia a Fermo, giovane muore in piscina

La tragedia si è consumata nella mattinata di oggi a Fermo, presso la piscina comunale, in Largo Battista Teodori. Ancora da chiarire esattamente cosa è accaduto. Il giovane, originario di un paese del Fermano, si trovava presso il complesso sportivo fermano quando è scattato l'allarme.  Stando a una prima ricostruzione il ragazzo, 31enne, U.M.F., che stava svolgendo attività in vasca insieme a un istruttore personale, sembra abbia accusato un malore. Subito gli istruttori e gli assistenti bagnani sono intervenuti per praticare le manovre di primo soccorso in attesa dell'arrivo del 118.  I militi della pubblica assistenza e i carabinieri della Compagnia di Fermo sono subito arrivati presso la piscina comunale. I sanitari però non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del giovane. 

24/10/2019 11:50
40 imprese marchigiane del calzaturiero e della pelletteria a Mosca per la Fiera OBUV

40 imprese marchigiane del calzaturiero e della pelletteria a Mosca per la Fiera OBUV

OBUV è la Fiera Internazionale delle Calzature e del Cuoio allestita  due volte l’anno a Mosca e rivolta a  buyer e addetti ai lavori provenienti da tutte le regioni della Federazione Russa e da altri Paesi della CSI, quali Bielorussia, Armenia e Kazakistan. Alla nuova edizione dell’importante evento internazionale, in corso fino a domani giovedì  24 ottobre, prende parte una collettiva di imprese marchigiane organizzata da Camera di Commercio delle Marche e Regione Marche. 40 gli espositori marchigiani, 6 del comparto pelletterie, sono volati a Mosca grazie al contributo assicurato da Ente camerale e regionale nell’ambito del programma promozionale a favore delle aziende di produzione marchigiane. A Mosca i nostri imprenditori del fashion, supportati dalla Camera delle Marche tramite l’azienda speciale EXIT, hanno presentato le collezioni primavera estate 2020; con OBUV si chiude il calendario fieristico 2019 che ha coinvolto 92 aziende marchigiane  in 5 eventi esteri in totale, è stato inaugurato dalla fiera Moda Shoes di Tokyo di luglio ed è proseguito, con il salone CP Mosca, il Tranoi di Parigi e  la Moda Shoes di Almaty. Dichiara il Presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini: “Sono convinto che l’Obuv sia ancora un evento di grande importanza per il nostro comparto della calzatura, perché si deve continuare a guardare alla Russia, con ancora più concretezza rispetto al passato: da un lato rappresenta un mercato da non abbandonare nelle mani di cinesi e vietnamiti, e dove le nostre lavorazioni del lusso hanno ancora tanti clienti; dall’altro si rende necessaria una presenza più mirata e prudente dei nostri produttori, visto che non può più essere considerato come unico mercato di sbocco. La conferma che arriva da Mosca” prosegue Gino Sabatini  “al di là del valore in calo del nostro export, è che il calzaturiero marchigiano è un comparto vitale, grazie a imprenditori solidi e dinamici, che non sono disponibili ad accettare la curva al ribasso e, per questa ragione, come Camera di Commercio delle Marche siamo convinti che vadano sostenuti soprattutto nella loro presenza all’estero”. Questo, in conclusione, il pensiero del Presidente di Camera Marche sulle istanze del comparto di calzaturiero e pelletterie: “Un marchio di tutela del ‘made in Italy’ e un costo del lavoro più sostenibile rappresentano i fattori per facilitare una ripresa complessiva del comparto calzaturiero, consentendo l’inibizione di chiusure e di processi di delocalizzazione e di incrementare l’occupazione soprattutto in un distretto, come quello Fermano-maceratese, che sconta ancora l’impatto del terremoto del 2016”.

23/10/2019 13:21
Come si fa a diventare un pilota professionista?

Come si fa a diventare un pilota professionista?

La risposta alla domanda d’apertura di questo articolo è molto semplice: dipende dallo sport. Qualcuno potrebbe non essere esattamente soddisfatto dalla risposta data. Per questo motivo ci penseranno i seguenti paragrafi ad essere esaustivi al punto giusto. Infatti, un fattore comune a tutti gli sport (sito web) è che la gavetta da fare inizia già da piccolissimi, attorno ai 4 - 5 anni massimo. Chi con un go - kart, chi con una minimoto, infatti, dovrà iniziare a gareggiare sin dalla tenera età per entrare nell’orbita del mondo delle competizioni sportive. In questo breve articolo verranno illustrate le tre categorie principali di competizioni motoristiche (informazione): l’automobilismo, il motociclismo e, facente parte di questo settore il motocross. Questa separazione verrà spiegata a tempo debito. Le competizioni automobilistiche Queste sono, attualmente, le categorie in cui è più difficile partecipare ed accedervi. Il motivo è molto semplice, il costo di partecipazione alle massime classi è davvero ingente. Molti piloti iniziano la propria carriera nel mondo dei kart, da qui aspettano solo che qualche team junior osservi la loro crescita e decida di prenderli sotto la propria egida. Per esempio, attualmente, tutte le squadre di Formula 1 hanno un proprio programma giovani volto, appunto, a scoprire i talenti delle competizioni a ruote scoperte. Tuttavia, essendo il passaggio dalle formula regionali alle Formula 3, Formula 2 ed, infine, Formula 1 molto dispendioso, alcuni piloti preferiscono competere in campionati, cosiddetti, a ruote coperte o, meglio conosciuti, “gran turismo”. In questo caso i costi sono molto più contenuti ed il divertimento è, comunque, assicurato. Anche se la copertura mediatica e gli investimenti sono minori, molti appassionati si cimentano in queste categorie assolutamente di nicchia. Le competizioni motociclistiche Analogamente a quelle automobilistiche, le competizioni motociclistiche prevedono una gavetta molto lunga. Inizialmente i giovani rampolli gareggiano su minimoto in tracciati simili, se non uguali, a quelli da go - kart e conducono una vita piena di allenamenti e di trasferte. Tra l’altro, molti piloti corrono anche in più campionati proprio per mantenere alto il proprio nome in più discipline e attirare su di sé l’interesse di più team diversi. La presenza, però, di squadre private all’interno del circus delle competizioni motoristiche fanno sì che la possibilità di essere ingaggiati sia sempre costante. Nelle categorie minori e nei campionati europei o nazionali, per esempio, molti piloti partecipano come “wild card” ossia come piloti “extra” alla normale presenza di piloti in pista. Il motivo? Dimostrare le proprie capacità e poter impressionare i team manager in vista di una conferma per la stagione successiva. Il motocross e le competizioni fuoristrada In apertura di questo articolo, è stato presentato il motocross come categoria a parte dalle competizioni motociclistiche. Il motivo è molto semplice, la partecipazione ad un qualsiasi tipo di campionato è, in genere, meno costoso rispetto ad uno su asfalto. Ecco che, quindi, moltissimi piloti si cimentano nello sport preferito da chi ama salti, derapate ma, soprattutto, fango. Anche in questo caso, il fenomeno “wild card” è presente ma, a differenza delle competizioni di velocità, qui è determinante. Si pensi che molti piloti corrono sia nel campionato mondiale, sia nell’europeo ed anche nel campionato nazionale di appartenenza. Lo sforzo fisico diventa davvero importante ma, alla fine, solo il migliore riesce ad eccellere in tutte queste competizioni. Non mancano, poi, le sorprese e le grandi conferme all’interno di uno sport che davvero impiega i piloti su ogni fronte e per tutto il tempo dell’anno.    

23/10/2019 13:03
Tamponamento tra due mezzi pesanti in A14, una persona a Torrette: è grave

Tamponamento tra due mezzi pesanti in A14, una persona a Torrette: è grave

Incidente in autostrada, intorno alle 13:00 di oggi, al km 265, tra i caselli di Porto Sant'Elpidio a Civitanova Marche. Ancora da chiarire l'esatta dinamica del sinistro fatto sta che due mezzi pesanti si sono tamponati. Stando alle prime ricostruzioni, una vettura, che sarebbe poi fuggita, in fase di sorpasso del mezzo del pesante, sarebbe entrata in collisione con lo stesso che, a sua volta, è stato poi tamponanto da un secondo mezzo pesante. Immediato l'arrivo sul posto dei Vigili del Fuoco di Fermo, della Croce Verde di Porto Sant'Elpidio e della Polizia Stradale di Porto San Giorgio. Il conducente del mezzo pesante che ha tamponato il secondo camion è stato trasportato con l'ambulanza all'ospedale Torrette di Ancona (l'elisoccorso non è potuto decollare a causa della presenza di nebbia sul capoluogo regionale). Le sue condizioni sarebbero gravi. Nessuna grave conseguenza per il conducente del mezzo tamponato che è stato comunque trasportato al pronto soccorso. Il sinistro ha causato alcuni chilometri di coda in direzione nord.   

22/10/2019 15:40
Spettacoli dal vivo nei luoghi del patrimonio culturale regionale: prosegue "Patrimonio in scena"

Spettacoli dal vivo nei luoghi del patrimonio culturale regionale: prosegue "Patrimonio in scena"

Musei, biblioteche, pinacoteche come palcoscenici naturali in grado di offrire forti emozioni grazie al contatto intimo tra spettatori, attori e scene e vivere uno spettacolo teatrale unico. Dopo l'anteprima estiva, dal 23 novembre riprendono le attività autunnali di Patrimonio in scena - per la diffusione dello spettacolo dal vivo negli Istituti culturali delle Marche. Un progetto nato dalla collaborazione tra Regione Marche, Consorzio Marche Spettacolo e il coordinamento Musei Archivi Biblioteche - MAB Marche, sancita dal Protocollo d'intesa per un sistema integrato destinato a valorizzare enti di spettacolo dal vivo e musei, archivi e biblioteche marchigiani sottoscritto nel 2017. “Questo progetto è la dimostrazione che si è creato un bel connubio – ha rilevato l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni oggi nella conferenza stampa di presentazione – tra Regione, Consorzio Marche Spettacolo e MAB Marche che hanno saputo coinvolgere e rendere protagonisti gli enti locali e le istituzioni culturali. Il CMS è un valore aggiunto alla crescita culturale delle Marche per la capacità di saper progettare, gestire, organizzare un’offerta culturale di grande spessore e di dare la giusta attenzione alle compagnie teatrali marchigiane.  In questi anni – ha proseguito – abbiamo voluto mettere le radici ad un sistema culturale che ha dimostrato capacità di innovazione, integrazione con il Turismo, capacità propositiva e che ha richiamato pubblici diversi per stimolare una più ampia  fruizione della Cultura e dei luoghi dove si fa.  Se siamo la seconda regione per spesa culturale e per occupazione nei servizi alla Cultura, lo dobbiamo anche a questo modo di fare sistema. Ed è intenzione della giunta regionale aumentare le risorse nel prossimo anno destinate a questo settore che ha dimostrato una grande e concreta potenzialità per uno sviluppo anche economico della comunità marchigiana.”      L’iniziativa che è stata presentata dal presidente del CMS, Daniele Vimini e dal Direttore Gilberto Santini, propone un cartellone di appuntamenti curati dai soci del Consorzio all'interno degli istituti culturali aderenti all'iniziativa, intesi come soggetti attivi in grado di interagire con le forme di comunicazione dello spettacolo dal vivo. Patrimonio in scena mira così a valorizzare il patrimonio regionale sperimentando formule innovative di declinazione dei linguaggi performativi, a facilitare l'interscambio tra i pubblici e, nel complesso, a rafforzare il tessuto culturale delle Marche creando relazioni e sinergie tra i diversi soggetti. Erano presenti alla conferenza stampa anche la dirigente del Servizio Cultura della Regione, Simona Teoldi e Pietro Alessandrini, presidente dell’Accademia di Arte Lirica di Osimo che ha curato molti spettacoli all’interno del ricco cartellone.  Le proposte in programma sino a dicembre 2019 vedono protagonisti i solisti dell'Accademia d’Arte Lirica, che proseguiranno il loro excursus tra la poesia e la musica con i concerti alla Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno (23 novembre), al Museo delle Arti della Stampa di Jesi (1 dicembre) e alla Biblioteca Ascariana di Cingoli (6 dicembre), e la Compagnia della Rancia, che porterà in scena a Palazzo Buonaccorsi di Macerata (29 e 30 novembre) e alla Biblioteca Civica Spezioli di Fermo (11 e 12 dicembre) Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano, con Saverio Marconi, narrazione intima che parla agli spettatori guardandoli negli occhi mentre si compie l’affascinante rito del tè .

22/10/2019 15:34
Luoghi da visitare nel 2020: le Marche top destinazione per la guida "Lonely Planet"

Luoghi da visitare nel 2020: le Marche top destinazione per la guida "Lonely Planet"

Continuano a fioccare i riconoscimenti in ambito turistico per le Marche. La guida australiana Lonely Planet, tra le più prestigiose al mondo, ha inserito la nostra regione come seconda destinazione top da visitare nel 2020. "Un territorio che da sempre è stato poco considerato e che, invece, è pronto a prendersi il centro del palcoscenico". Questa la motivazione della guida, che ha sottolineato come nel prossimo anno la città di Urbino festeggerà il 500esimo anniversario dalla morte del grande pittore rinascimentale Raffaello. Davanti alle Marche soltanto la Regione Centrale della Via della Seta asiatica. A completare il podio la regione di Tohuku, in Giappone, mentre soltanto quarto posto per il Maine, negli Stati Uniti.  Le Marche sono state premiate per la commistione tra bellezze naturali, città storiche, ghiotti festival culinari e monumenti tanto attraenti quanto, ancora, poco conosciuti.  Ecco il commento del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, che è stato invitato a Londra per la serata del 5 novembre in occasione del WTM per ricevere, nel corso di una cerimonia insieme agli altri selezionati, i distintivi che attestano l'importante riconoscimento: Ecco il video postato dalla Regione Marche su Facebook, dopo la certificazione del secondo posto come "Top Region" nel mondo:  “Abbiamo lavorato tanto in questi anni – commenta l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni - per riposizionare l’offerta turistica delle Marche in ambito nazionale e internazionale. Ci abbiamo creduto anche quando tutto sembrava congiurare contro di noi. Ora di quelle zone si parla delle Terre della Rinascita a testimonianza del fatto che il processo di sviluppo e di crescita avviato sembra ormai incontrovertibile. Il riconoscimento concesso da Lonely Planet premia indistintamente tutto il “sistema regionale”, un sistema che abbiamo costruito pazientemente e con tenacia, giorno dopo giorno. Ora siamo sulla buona strada ed essere stati prescelti come seconda destinazione turistica al mondo ci inorgoglisce e ci ripaga di tanto lavoro, oltre a confermarci che stiamo andando nella giusta direzione. Chiedo a tutto il “sistema turistico delle Marche” - ha concluso Pieroni - di trasformare il 2020 in un anno memorabile. Come sempre con il lavoro, la passione e la voglia di farcela, affrontiamo uniti questa nuova straordinaria sfida, che tutti assieme, ne sono certo, vinceremo”.

22/10/2019 10:49
Approvato il decreto per le aree terremotate: lo stato di emergenza resta sino a dicembre 2020

Approvato il decreto per le aree terremotate: lo stato di emergenza resta sino a dicembre 2020

Il Consiglio dei ministri, riunito ormai a notte fonda per il prolungarsi del vertice di maggioranza, ha approvato il decreto per le aree terremotate del centro Italia. L'intento è di dare un po' di ossigeno a Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche, colpite dal sisma del 2016 e dove la ricostruzione procede a rilento. Il provvedimento proroga a dicembre 2020 lo stato di emergenza e introduce ulteriori interventi urgenti per l'accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti. Sono stati anche rideterminati gli importi per le località vittime di alcuni gravi eventi atmosferici. Inoltre, il decreto prevede la riduzione del 60% degli importi da restituire in relazione alla cosiddetta "busta paga pesante". Si tratta del taglio degli oneri fiscali, previdenziali e assistenziali che erano stati sospesi a partire dall'agosto del 2016 sino a tutto il 2017. Oneri che non dovranno essere restituiti in misura integrale ma limitata al 40%. Per quanto riguarda la ricostruzione privata, la procedura è stata accelerata: sulla base delle certificazioni redatte dai professionisti si potrà dare avvio ai lavori.  I controlli non verranno più realizzati a monte sul 100% dei richiedenti, ma a campione sul 20%. Restano, invece, invariati i controlli a campione previsti a valle dalla legge.  Verrà agevolata anche l'approvazione dei progetti per la ricostruzione. Sono state previste nuove procedure per la copertura delle anticipazioni ai tecnici e ai professionisti del 50% dei loro onorari alla presentazione del progetto. Per tali anticipazioni non viene richiesta alcuna garanzia. Le Regioni interessate dal sisma del 2016 - Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche - avranno obbligo di aggiornamento del piano per la gestione delle macerie e dei rifiuti, da effettuarsi entro il 31 dicembre.  Per quanto riguarda gli edifici pubblici verrà data priorità agli edifici scolastici che dovranno essere ricostruiti nel luogo nel quale si trovavano, salvo impossibilità oggettive. In ogni caso la destinazione d'uso dell'area in cui sorgevano le scuole non potrà essere modificata. Elaborate anche misure anti-spopolamento dei luoghi colpiti dal sisma, con incentivi che andranno ad interessare gli imprenditori che non abbondoneranno i Comuni del Cratere. Non si sono comunque fatte attendere le reazioni. Il Comitato Mutui sulle Macerie "ritiene che qualsiasi nazione che si definisce civile avrebbe iniziato a lavorare per portare verso a un inizio di normalità la popolazione colpita da una calamità. I nostri governi si stanno passando di mano in mano i problemi, applicando proroghe e sospensioni, sperando che alla scadenza delle stesse ci sia qualcun altro (tanto più di quello un governo non dura)."   "È ormai inaccettabile che nessuno si assuma la responsabilità di una decisione definitiva - continuano -. Il nostro Comitato in questi due anni di lavoro, oltre ad aver raccolto problemi, testimonianze, ad aver incontrato politici, commissari, responsabili bancari, ABI nazionale e regionale, ha presentato ad ogni vertice proposte concrete e risolutive. Un atto di coraggio della parte politica è quello che manca a risolvere almeno questo problema che è già su un tavolo di lavoro - concludono -. Ma anche in questo caso si va di sospensione in sospensione, impedendo ai cittadini che vivono anche questo problema di poter programmare il proprio futuro in maniera serena."   Fonte: ANSA Marche

22/10/2019 09:46
Nelle Marche 1 bambino su 5 è in povertà relativa

Nelle Marche 1 bambino su 5 è in povertà relativa

Nelle Marche un bambino su cinque è in situazione di povertà relativa (20,6%; 22% media nazionale). Emerge dai dati 2018 dell'Atlante dell'infanzia a rischio di Save the Children. Nella regione la percentuale di nuovi nati è scesa del 29,8% in dieci anni e nel 2018 il 10,8% di bimbi e adolescenti era di cittadinanza non italiana. Nell'ultimo decennio la spesa sociale nelle Marche è cresciuta di 40 euro raggiungendo i 150 euro pro capite ma solo il 16% dei bambini ha eccesso ai servizi per la prima infanzia. Povertà educativa quasi invariata in un decennio: il 39,3% dei minori non apre un libro durante l'anno (40,4% nel 2008) e "disconnessi culturali", che non svolgono attività culturali, al 67,4%. La dispersione scolastica nelle Marche si attesta al 10% (14,5% nazionale). I ragazzi sono sempre più iperconnessi: nel 2008 il 18,5% utilizzava tutti i giorni Internet, nel 2018 la quota è arrivata al 54,2%; il 13,5% dei minori (6-17 anni) non pratica attività sportiva. Fonte: Ansa 

21/10/2019 18:26
Fabio Urbinati con Renzi, entra in Italia Viva e lascia il PD: il partito entra in Consiglio regionale

Fabio Urbinati con Renzi, entra in Italia Viva e lascia il PD: il partito entra in Consiglio regionale

È ufficiale. Italia Viva è realtà all’interno dell’Assemblea Legislativa della regione Marche. Con il passaggio di consegne tra l’ormai ex-capogruppo Pd, Fabio Urbinati e il nuovo capogruppo Francesco Micucci, Italia Viva è ora presente all’interno del Consiglio Regionale. Il consigliere Urbinati, infatti, ha ufficializzato, nel corso di questa mattina la sua adesione al Gruppo Misto come Italia Viva. “Ringrazio – dice Fabio Urbinati – tutto il gruppo del Partito Democratico, il presidente Luca Ceriscioli, il segretario Giovanni Gostoli per il grande lavoro fatto fin’ora. Com’è ovvio Italia Viva sosterrà la maggioranza di centro sinistra della Regione Marche e da oggi si inizia insieme scrivere una pagina nuova”. È il consigliere Francesco Micucci, classe 1973, civitanovese, il nuovo Capogruppo del Partito Democratico all’interno dell’Assemblea Legislativa delle Marche. “Ringrazio il mio predecessore e gli auguro un buon lavoro all’interno del Gruppo Misto come Italia Viva, al contempo ringrazio tutto il gruppo Pd per la fiducia che mi è stata accordata - ha commentato Miccucci -. Ci aspettano mesi impegnativi e ricchi di sfide e li affronteremo insieme nel rispetto del mandato conferitoci dai nostri elettori”. FRANCESCO MICUCCI

21/10/2019 13:20
48 ore senza carburante, indetto lo sciopero dei benzinai: ecco quando

48 ore senza carburante, indetto lo sciopero dei benzinai: ecco quando

La "dilagante illegalità nella distribuzione dei carburanti" è il motivo dello sciopero nazionale di due giorni degli impianti di rifornimento indetto dai sindacati per i giorni mercoledì 6 e giovedì 7 novembre. Disagi che riguarderanno non solo la rete ordinaria ma anche quella autostradale. La sciopero, come annunciato dalle organizzazioni sindacali, sottolinea il peso del fenomeno dilagante dell'illegalità nella distribuzione dei carburanti, interessando una quota che si aggira intorno al 15% di prodotti 'clandestini' sul totale dei 30 miliardi di litri erogati. I sinacati e le organizzazioni di categoria puntano il dito contro le "liberalizzazioni selvagge" e sollecitano il Parlamento ad adottare una riforma complessiva che metta al riparo il settore dalla deregolamentazione.

21/10/2019 12:00
Arrigoni sulla manifestazione a Roma: "Oltre 1500 marchigiani presenti per Salvini, un successo straordinario" (FOTO)

Arrigoni sulla manifestazione a Roma: "Oltre 1500 marchigiani presenti per Salvini, un successo straordinario" (FOTO)

“Riempiendo ben 28 pullman da tutte le province, oltre 1500 marchigiani hanno portato ieri a Roma per la manifestazione dell’orgoglio italiano tutto il loro entusiasmo e la voglia di cambiamento di una regione per troppo tempo in ostaggio delle politiche clientelari del PD”. A dichiararlo è il Senatore Paolo Arrigoni, Responsabile della Lega Marche, soddisfatto per la grande manifestazione a sostegno di Matteo Salvini e per la risposta delle Marche. “Si è trattato di un evento storico per la Lega delle Marche – continua Arrigoni – riempire 28 pullman non era pensabile fino a poco tempo fa. Invece gli oltre 1500 marchigiani presenti hanno fatto sentire la loro voce nella marea umana, circa 200mila persone, che nella giornata di ieri ha gridato forte e chiaro il suo "no" alla politica del PD e dei 5 Stelle, condotta oramai solo nei palazzi, senza più ascoltare gli operai, gli imprenditori, i lavoratori autonomi, gli agricoltori e gli studenti. Un messaggio che il Governo delle poltrone, dell’invasione e delle tasse non può fare finta di non aver ricevuto dagli italiani!” “Ieri la Lega marchigiana ha dimostrato di essere un movimento strutturato, fatto di militanti e sostenitori che credono nel cambiamento e nella politica del buon senso che sta indicando Matteo Salvini - aggiunge il Senatore -. Essere presenti a Roma con tante persone è stato un lavoro di grande impegno, portato avanti grazie alla squadra che è stata costruita sul territorio. I responsabili provinciali hanno dato il massimo per raggiungere questo importante traguardo, segno della voglia di partecipazione e di una politica nuova. Grazie al lavoro della nostra squadra e a un centrodestra unito, che ieri in piazza San Giovani ha dimostrato di avere una sola voce e un solo popolo, il sogno di strappare le Marche alla sinistra è a portata di mano, e non basterà il servilismo del M5S al PD per ostacolare il cambiamento".

20/10/2019 18:22
Il centrodestra a Roma, Leonardi: "Nelle Marche PD e M5S stanno preparando il campo per evitare il compimento della volontà popolare"

Il centrodestra a Roma, Leonardi: "Nelle Marche PD e M5S stanno preparando il campo per evitare il compimento della volontà popolare"

Nutrita la partecipazione marchigiana e maceratese di Fratelli d’Italia alla manifestazione del centrodestra riunito ieri a Roma. In centinaia sono partiti per raggiungere piazza San Giovanni guidati dall’onorevole Francesco Acquaroli e dal consigliere regionale Elena Leonardi, presenti sin dalla prima mattina ai banchetti per la raccolta delle firme. "Tematiche che il leader nazionale, Giorgia Meloni, nel suo accorato intervento pregno di una forte concretezza che ha scaldato piazza San Giovanni, ha riportato all’attenzione nazionale: le battaglie come quella contro lo ius soli, già fatta con la raccolta firme in tutta Italia, ma anche quelle per le quali ha rilanciato dal palco l’impegno di Fratelli d’Italia, come la raccolta firme sul presidenzialismo e l’abolizione dei senatori a vita" spiegano da Fratelli d'Italia. “Una piazza partecipatissima quella che ieri ha tracciato la linea per un centrodestra unito, in contrapposizione agli inciuci di palazzo il cui unico obiettivo dichiarato è quello di non dare spazio alla volontà della maggioranza degli elettori – ha commentato il capogruppo Fdi, Elena Leonardi –. Una piazza, è bene sottolinearlo, senza alcun disordine, come invece siamo abituati a vedere in altre occasioni, una manifestazione di popolo che sancisce sicuramente un malcontento nei confronti delle forzature del Governo e che preannuncia una volontà diversa da parte dei cittadini, come già espresso in tutte le ultime tornate elettorali. Temi, quelli nazionali, che a cascata ricadono anche sulla nostra Regione. Impossibile infatti non tracciare il parallelismo tra quando accaduto al Governo e quello che potrebbe verificarsi nelle Marche a seguito del voto, dopo le modifiche che il centrosinistra in Regione appoggiato dal Movimento 5 Stelle ha apportato alla legge elettorale. Anche nelle Marche vogliono prepararsi il campo a trucchetti e strategie per evitare che la volontà popolare possa trovare compimento nelle istituzioni, esattamente come avvenuto per il governo rosso giallo e come ieri piazza San Giovanni ha dimostrato di non poter accettare”.  

20/10/2019 14:52
Decreto terremoto, Acquaroli: "L'ennesima scatola vuota per illudere i terremotati"

Decreto terremoto, Acquaroli: "L'ennesima scatola vuota per illudere i terremotati"

“Quello annunciato da Conte nei giorni scorsi, che sarà firmato dal Consiglio dei Ministri domani, lunedì, se rimarrà quanto previsto nella bozza che circola in questi giorni, sarà l’ennesimo provvedimento redatto senza ascoltare le reali necessità del territorio terremotato, tirato fuori all’improvviso dal cappello di un prestigiatore quasi come per magia – il commento del deputato Francesco Acquaroli sul decreto terremoto che è in arrivo –. Ed è proprio questo che il governo rossogiallo vuole creare nella percezione delle popolazioni colpite dal sisma: un'illusione, l'illusione di non essersi dimenticati di loro, di aver approvato in pochi giorni un decreto ad hoc che verrà presentato in pompa magna domani, ma che in realtà è una scatola vuota che, alla prova dei fatti, tolta qualche miglioria, non saprà imprimere una svolta tanto attesa alla ricostruzione e non risolverà alcun problema”. "Il governo annuncerà di aver semplificato e velocizzato la ricostruzione dando ai tecnici la possibilità di "Autocertificazione" dei progetti per poter far partire subito i lavori. Forse non lo sanno, ma questo è già previsto per i danni lievi (articolo 8 del decreto 189/2016). E quelli che hanno scelto ad oggi di autocertificare i progetti, su tutto il cratere, si contano sulle dita di una mano - continua il deputato di Fratelli d'Italia -. Questo perché non esistono delle regole certe per il calcolo del contributo di ricostruzione, poiché le ordinanze commissariali non sono chiare e lasciano spazio a continue interpretazioni contraddittorie, molto è lasciato alla discrezionalità degli istruttori che devono stabilire cosa sia ammesso a contributo e cosa no. Quindi ben pochi professionisti si prenderanno il rischio di iniziare i lavori a scatola chiusa, soprattutto per i danni gravi dove gli importi sono maggiori, senza sapere fin da subito se l'entità del contributo corrisponderà alla fine a quanto preventivato, con il rischio di un accollo sulle spalle dei proprietari terremotati." "Discutibile, poi, il modo nel quale il governo prevede di “sbloccare” il famoso “anticipo del 50% delle parcelle dei tecnici”, che attende da un anno la formulazione di una ordinanza apposita da parte del commissario - continua Acquaroli -. Secondo chi ha scritto questo decreto, il tecnico progettista per avere l’anticipo dovrà dare delle garanzie, sotto forma di fidejussione, e non è chiaro se gli oneri per la fidejussione rientreranno tra le spese ammissibili a finanziamento e saranno scalati dal contributo per la ricostruzione dell’immobile, e comunque tutto si rimanda alle decisioni del commissario, un cane che si continua a mordere la coda. Sarebbe bello inoltre sapere perché oggi, dopo tre anni, con progettualità e cantieri già avviati, si inserisca una norma che impone che le scuole, se prima del sisma erano ubicate nei centri storici, dovranno essere ripristinate o ricostruite nel medesimo sito, e che la destinazione urbanistica delle aree a ciò destinate non può essere mutata. Un’altra assurdità dettata da chi non conosce minimamente i territori sui quali andranno ad incidere questi provvedimenti." "Non da ultimo, finalmente, sappiamo che fine farà la busta paga pesante. Il decreto prevede la proroga della restituzione e lo scorporo delle rate, che si inizieranno a pagare dal 15 gennaio, e stabilisce che gli adempimenti e i pagamenti di ritenute fiscali, contributi previdenziali e assistenziali nonché dei premi per l’assicurazione obbligatoria nei limiti del 50% degli importi dovuti. Un provvedimento che potrebbe essere un aiuto alla popolazione, ma rischia di fare la fine di quanto accaduto a L’Aquila, poiché questa norma è già stata cassata dall’Unione Europa. Un altro specchietto per le allodole" conclude il rappresentante di Fratelli d'Italia.

20/10/2019 12:40
Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Michele Franchi è il nuovo presidente della Comunità del Parco

Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Michele Franchi è il nuovo presidente della Comunità del Parco

Si rinnova la Comunità del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, organo consultivo e propositivo dell’ente composto dai presidenti delle regioni Marche ed Umbria, delle province e delle Comunità montane che insistono sul territorio del Parco, e dai sindaci dei Comuni nelle cui amministrazioni territoriali sono ricomprese le aree del Parco. Il nuovo presidente è Michele Franchi, vicesindaco di Arquata del Tronto, che subentra a Domenico Ciaffaroni, sindaco di Montefortino. Le votazioni si sono svolte nella giornata di ieri a Visso, presso la sede dell’ente. “Il Parco sarà un interlocutore prezioso per i territori, e non andrà percepito più come un vincolo o un intralcio allo sviluppo delle realtà montane, soprattutto in vista della ricostruzione materiale e sociale delle nostre comunità” queste le prime dichiarazioni del neopresidente Franchi che ha poi ringraziato chi lo ha sostenuto in questa elezione. A Cristina Gentili, sindaco di Bolognola, è stata invece affidata la vicepresidenza della Comunità. L’organo ha poi votato i suoi rappresentanti all’interno del consiglio direttivo del Parco che entreranno in funzione a febbraio 2020, dopo la fine del mandato dei predecessori e il decreto di nomina del Ministro dell’Ambiente. Altri membri del nuovo direttivo saranno indicati dalle associazioni ambientaliste, dall’ISPRA e dai Ministeri dell’Ambiente e delle Politiche Agricole. Per la Comunità del Parco sono stati eletti Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina, Domenico Ciaffaroni, sindaco di Montefortino, Nicola Alemanno, sindaco di Norcia, Giammario Ottavi, vicesindaco di Cessapalombo. Gentilucci e Ciaffaroni, rispettivamente presidente pro tempore uscente del Parco il primo, ed ex presidente della Comunità il secondo, sono risultati i più votati nel nuovo consiglio direttivo, a significare il riconoscimento dell’ottimo lavoro da essi svolto. L’organo consiliare ha poi approvato all’unanimità il bilancio preventivo del Parco per il 2020. “Con l’insediamento di Franchi ed il rinnovo del consiglio direttivo - sottolinea Spaterna - siamo pronti ad affrontare le sfide che già da domani ci attendono per il rilancio di un territorio che ha assoluto bisogno di fiducia e collaborazione tra gli enti che vi operano. Il Parco dovrà avere sempre più una rilevanza strategica per l’area montana, e dovremo essere capaci di lavorare insieme, in continuità con quanto fatto sinora, per contribuire a creare le condizioni perché rispetto e valorizzazione dell’ambiente si coniughino con crescita e sviluppo delle comunità locali superando le drammatiche criticità del post sisma”.

19/10/2019 15:10
Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.