Un intervento tempestivo coraggioso dei Carabinieri della Stazione di Porto Recanati ha evitato ieri una potenziale tragedia sul lungomare Scossicci, all’altezza dell’hotel “Il Brigantino”. I militari hanno tratto in salvo un giovane kitesurfer che, a causa del mare agitato e delle avverse condizioni meteorologiche, si trovava in evidente e grave difficoltà.
L'allarme è scattato in tarda mattinata, quando una pattuglia dei Carabinieri in transito è stata fermata da un cittadino che aveva notato un uomo in mare in chiara situazione di pericolo. Immediatamente diretti sul tratto di spiaggia indicato, i militari hanno incontrato la fidanzata del giovane sportivo, un 23enne di Macerata, che ha confermato la preoccupazione. Il ragazzo era caduto in acqua per il forte moto ondoso e non riusciva più a sollevare la vela del suo kitesurf.
Tramite l'uso di un binocolo, i Carabinieri hanno individuato il kitesurfer a circa 15-20 metri dalla riva. Il giovane lottava contro le forti correnti e il vento, in una situazione di chiaro e imminente pericolo.
Valutata l'urgenza e la grave difficoltà, i militari non hanno esitato. Pur avendo richiesto l'intervento di supporto della Capitaneria di Porto e del 118, hanno deciso di agire in prima persona, tuffandosi immediatamente in mare. A nuoto, i Carabinieri hanno raggiunto il 23enne e sono riusciti a riportarlo in salvo a terra.
Il kitesurfer, sebbene fortemente provato dall'accaduto e dalle difficili condizioni del mare, ha rifiutato il ricorso a cure mediche.
Un laboratorio di ceramiche nascosto dentro un capannone e lavori eseguiti senza autorizzazioni: scoperto dai carabinieri a Monte San Giusto, denunciati due imprenditori. Operazione dei carabinieri della Compagnia di Macerata nell’ambito dei controlli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sul rispetto delle normative edilizie.
Due imprenditori - un 84enne di Monte San Giusto, già noto alle forze dell’ordine, e un 58enne di Civitanova Marche - sono stati denunciati per abusivismo edilizio dopo essere stati sorpresi ad aver realizzato lavori non autorizzati all’interno di un capannone artigianale.
Secondo quanto accertato dai militari, la struttura, di proprietà dell’anziano sangiustese, era stata trasformata e adattata a laboratorio per la lavorazione e la decorazione di ceramiche, senza le previste autorizzazioni edilizie e amministrative.
Nel corso dell’ispezione, i carabinieri hanno anche effettuato verifiche sulle condizioni di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro, riscontrando ambienti fatiscenti, scarsa pulizia e carenze nelle misure di sicurezza per i lavoratori.
Al termine dell’attività di controllo, i militari hanno disposto la sospensione immediata dell'attività, comminato una sanzione amministrativa di 1.000 euro e denunciato entrambi gli imprenditori all'autorità giudiziaria per gli interventi edilizi realizzati in assenza o in difformità dalle autorizzazioni previste.
L'operazione rientra nei servizi di prevenzione e vigilanza predisposti dal Comando Compagnia Carabinieri di Macerata per la tutela della sicurezza sul lavoro e il contrasto agli abusi edilizi nel territorio provinciale.
Ritorna a Macerata la rassegna di cinema cinese “Luci cinesi - 中国电影周” e, insieme ad essa, un'occasione di riflessione per comprendere più da vicino la complessità del mondo cinese. L'Istituto Confucio dell'Università di Macerata propone due iniziative complementari: quattro serate di cinema contemporaneo al Cinema Italia e, giovedì 6 novembre, l'incontro con il sociologo Pino Arlacchi, autore del volume “La Cina spiegata all'Occidente”.
La rassegna prenderà il via mercoledì 5 novembre e porterà sullo schermo alcuni tra i titoli più significativi della nuova cinematografia cinese, offrendo uno sguardo su una società in rapido cambiamento attraverso le lenti di registi come Wei Shujun, Anthony Chen, Guan Hu e Jia Zhangke. Le proiezioni si terranno alle 21:00 al Cinema Italia di Macerata (via Gramsci, 25) con ingresso libero e gratuito. Ecco il calendario: mercoledì 5 novembre, “Il mistero scorre sul fiume” di Wei Shujun; giovedì 6 novembre “The Breaking Ice” di Anthony, mercoledì 12 novembre “Black Dog” di Guan Hu e giovedì 13 novembre “Generazione Romantica” di Jia Zhangke.
(Un'immagine tratta dal film "Generazione Romantica")
Giovedì 6 novembre, alle 16, l'Auditorium dell'Università di Macerata (via Padre Matteo Ricci 2) ospiterà Pino Arlacchi per la presentazione del suo ultimo libro, “La Cina spiegata all'Occidente”: un'opera che invita a superare stereotipi e diffidenze per comprendere le radici culturali e politiche del "miracolo cinese".
Sociologo e già sottosegretario generale delle Nazioni Unite, Arlacchi è noto a livello internazionale per i suoi studi sulla criminalità organizzata e per l'impegno nelle politiche di cooperazione e sviluppo. Negli ultimi anni ha rivolto il suo interesse alla Cina, approfondendo i fattori che ne hanno guidato l'ascesa economica e il ruolo crescente nello scenario globale.
"Con questo libro - afferma l'autore - "spero di contribuire a contrastare l'industria della paura e dell'ignoranza che alimenta gran parte della narrazione sulla Cina diffusa oggi in Occidente. La chiave per entrare nella mentalità della Cina e dei cinesi è la conoscenza delle istituzioni politiche originali che essi hanno creato nel corso dei millenni e dentro le quali vivono ancora oggi."
L'incontro, aperto al pubblico, potrà essere seguito anche da remoto. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito https://confucio.unimc.it. Con queste iniziative l'Istituto Confucio dell'Università di Macerata rinnova il proprio impegno nel promuovere il dialogo interculturale e la conoscenza della Cina contemporanea, attraverso linguaggi e prospettive capaci di unire cultura, arte e riflessione critica.
Dopo le dimissioni dei giorni scorsi dalla presidenza della Recanatese, Daniele Maria Angelini è tornato a parlare nel corso della trasmissione “LuneDiretta” di TV Centro Marche, dedicata al campionato di Serie D. L’ex numero uno giallorosso ha chiarito le ragioni che lo hanno portato a lasciare l’incarico, sottolineando come non ci fossero più le condizioni per proseguire all’interno della società.
“Mi sono dimesso da presidente della Recanatese perché non c’erano più le condizioni per poter coesistere in quella realtà, imperniata su due figure: il direttore tecnico e Camilletti. Sono loro che organizzano tutto — ha spiegato Angelini — un presidente non può fare neanche una raccomandazione a un giocatore. Una cosa che non mi era mai successa”.
Nota la sua amicizia con Massimiliano Polci, presidente dell’Ancona, Angelini ha risposto anche a una domanda su un suo possibile coinvolgimento futuro, anche come sponsor, nel club dorico, smentendo ogni voce in tal senso."Rimango sempre sponsor della Recanatese, sia ben chiaro. Con il presidente Polci c’è un rapporto di amicizia che viene da lontano. Gli faccio i complimenti perché, nonostante sia stato ostaggio dei tifosi, ha saputo mantenere la barra dritta e tenuto in piedi l’Ancona, nonostante tutte le difficoltà che le società hanno".
Proprio parlando dell’Ancona, Angelini ha rivelato che potrebbero esserci contatti con gruppi stranieri interessati a entrare nella società biancorossa. “Ho parlato con Polci quando con la Recanatese ha giocato ad Ancona. Il suo è un progetto in itinere, che non voglio svelare, ma so che ci sono gruppi stranieri che vorrebbero l’Ancona. Questo ci fa capire l’appeal della piazza e fa ben sperare per il futuro di una realtà che merita ben altri palcoscenici.”
Intanto, sul campo, la Recanatese ha reagito subito dopo il terremoto societario: domenica scorsa è arrivato un importante successo per 3-1 nello scontro diretto con il Castelfidardo, risultato che ridà morale e ossigeno alla classifica dei leopardiani. “Secondo me la Recanatese riuscirà a salvarsi — ha concluso Angelini —. Quando si parlava dell’esonero di Savini avevo chiesto di aspettare le due partite con Unipomezia e Castelfidardo. La prima l’abbiamo persa malamente, la seconda è un segnale che la squadra c’è e che, con qualche innesto, potrebbe salvarsi tranquillamente.”
Due auto si sono scontrate violentemente in via Saragat, all'altezza del parcheggio della bocciofila, intorno alle 12:00 di questa mattina, nel quartiere di Fontespina, a Civitanova Marche.
Secondo una prima ricostruzione, una Citroën C3 rossa, condotta da una donna di 79 anni, avrebbe urtato la Lancia Y guidata da un uomo, anch'egli anziano, che si trovava in attesa di entrare nel parcheggio. L'impatto è stato particolarmente violento: la C3 si è ribaltata su un fianco nel mezzo della carreggiata.
I primi soccorsi sono stati prestati da alcuni operai impegnati nella potatura degli alberi nella stessa via, che hanno immediatamente aiutato la conducente a uscire dal veicolo. Sul posto sono poi intervenuti i vigili del fuoco del locale distaccamento di Civitanova, che hanno messo in sicurezza l’auto e collaborato alle operazioni di estrazione e soccorso.
Poco dopo sono arrivati anche i mezzi del 118, che hanno trasferito entrambi i conducenti all'ospedale di Civitanova per accertamenti. I due anziani sono apparsi in stato di choc, ma coscienti: non si troverebbero in gravi condizioni.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche gli agenti della polizia locale per i rilievi e la gestione della viabilità, rimasta temporaneamente rallentata per consentire le operazioni di soccorso e la rimozione dei mezzi.
Via libera all’avvio della progettazione definitiva per il nuovo plesso scolastico "Edmondo De Amicis" di Colmurano. Con il decreto n. 915 del 10 ottobre 2025, la Struttura commissariale sisma 2016, guidata dal commissario straordinario Guido Castelli, ha disposto il trasferimento di 494.600 euro all’Ufficio Speciale Ricostruzione Marche, pari al 20% dell’importo complessivo previsto per l’intervento, del valore totale di 3,8 milioni di euro.
Il progetto, inserito nell’Ordinanza Speciale n. 31/2021 dedicata alla ricostruzione e all’adeguamento delle scuole nei territori colpiti dal sisma, ha come obiettivo la realizzazione di un nuovo edificio scolastico, come stabilito dall’Ordinanza n. 96/2025. L’intervento è finanziato per 2,47 milioni di euro con fondi sisma, 187 mila euro da fondi Miur e 1,14 milioni tramite Conto Termico, che consentirà di realizzare un edificio ad alta efficienza energetica e dotato delle più moderne tecnologie per la sicurezza sismica e ambientale.
"Garantire alle comunità dell’Appennino scuole moderne, sicure ed efficienti è una priorità assoluta - dichiara il commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli -. Con questo intervento a Colmurano si compie un passo concreto per restituire spazi educativi adeguati e all’altezza delle nuove esigenze didattiche e ambientali. Le scuole sono il primo presidio di comunità e di futuro: investire su di esse significa investire nella rinascita dei nostri borghi".
L'anticipazione consentirà al comune di Colmurano, in qualità di soggetto attuatore, di procedere con le attività di progettazione, direzione lavori e coordinamento della sicurezza, primo passo verso l’apertura del cantiere.
La nuova scuola d’infanzia e primaria ospiterà complessivamente circa 120 bambini, 45 della materna e 75 della primaria. La decisione di delocalizzare l'edificio nasce dall’impossibilità di abbattere e ricostruire la vecchia struttura, un immobile storico che non risponde più ai requisiti di edificio strategico né alle nuove esigenze della didattica.
L’obiettivo è realizzare una scuola più sicura, moderna e conforme agli standard normativi attuali, anche sotto il profilo energetico e ambientale: l'edificio sarà infatti adeguato dal punto di vista termico e dotato di spazi esterni dedicati alle attività educative e di un cortile sicuro. Il vecchio edificio scolastico resterà comunque a disposizione della comunità, preservandone il valore storico e sociale.
"Siamo in fase di progettazione e stiamo lavorando in stretto raccordo con i progettisti per far sì che gli spazi interni ed esterni rispondano pienamente alle esigenze della scuola - sottolinea il sindaco Mirko Mari -. Grazie al Commissario alla Ricostruzione per aver reso possibile quest’opera, strategica per i piccoli borghi dell’entroterra: offrire servizi di qualità significa trattenere le famiglie e contrastare lo spopolamento, creando al tempo stesso condizioni per attrarne di nuove".
Già individuata la ditta esecutrice, una volta completata la progettazione sarà possibile avviare i lavori nel corso del prossimo anno. Il commissario Castelli ringrazia il sindaco Mirko Mari, l’Ufficio Speciale Ricostruzione Marche e la Regione Marche guidata dal presidente Francesco Acquaroli per la collaborazione e l’impegno nel portare avanti un progetto che rappresenta un tassello importante per Colmurano e suoi bambini.
I cannoni ad acqua dei vigili del fuoco hanno disegnato un arcobaleno sopra l’aereo della compagnia danese Dat, salutando così l’inaugurazione ufficiale delle due nuove rotte da Ancona verso Roma Fiumicino e Milano Linate. Le tratte, presentate lunedì mattina all’aeroporto marchigiano, rientrano nel bando regionale per la continuità territoriale e prevedono una doppia frequenza giornaliera. I collegamenti saranno operati con un aeromobile turboelica ATR 42-500 da 48 posti.
Il primo volo per Roma parte alle 6.05 con rientro da Fiumicino alle 7:40, mentre il secondo decolla da Ancona alle 15 e riparte dalla capitale alle 16:40. Per Milano Linate, invece, il primo volo è previsto alle 9.25 con ritorno alle 11.15, mentre la seconda coppia di collegamenti è alle 18:25 e alle 20:15.
«Lo scalo di Linate è pensato soprattutto per il businessman marchigiano che può viaggiare andata e ritorno in giornata - spiega Raffaele Vallero, general manager in Italia di DAT - mentre Fiumicino sarà utile soprattutto per i collegamenti con il resto del mondo».
In questi giorni sono attive promozioni che consentono voli di andata e ritorno a 99 euro. Quanto al collegamento su Napoli, attualmente non operativo, Vallero non esclude un possibile ritorno: «Abbiamo un aeroplano abbastanza libero nei fine settimana e a metà giornata», ha spiegato.
Sul fronte dei collegamenti interlinea, da domani sarà operativo l'accordo con Finnair, mentre sono in fase di definizione nuove partnership con Qatar Airways, SAS Airlines, Emirates e Lufthansa. «Nei primi mesi del 2026 - ha aggiunto Vallero - puntiamo a siglare anche un accordo con Ita Airways, che cambierà il modo di volare da Ancona su Roma».
«Dai primi report emerge che chiuderemo l’anno con circa 20 mila passeggeri - ha dichiarato Giorgio Buffa, amministratore delegato di Ancona International Airport - e ci auguriamo di poter arrivare presto a quota 28 mila».
(Credit foto: Ansa Marche)
Doveva essere una delle partite più attese della stagione, una sfida “classica” del calcio marchigiano. Invece, Osimana-Civitanovese è diventata un caso di restrizioni, divieti e polemiche, culminato in un dato che parla da sé: appena 178 spettatori presenti, di cui 47 con ingresso gratuito, per quello che doveva essere uno dei match di cartello del campionato di Eccellenza Marche.
La vicenda affonda le radici nella decisione, presa la scorsa settimana, di vietare la trasferta ai tifosi della Civitanovese (LEGGI QUI), motivata con la “accesa rivalità tra le due tifoserie e gli episodi di intemperanza, lancio di fumogeni e petardi” avvenuti in precedenti occasioni. Una misura che aveva già suscitato perplessità e discussioni, poiché tra Osimana e Civitanovese non è mai esistita una storica rivalità.
Come se non bastasse, a pochi giorni dalla partita – giovedì – è arrivata un’ulteriore disposizione: biglietti nominali e prevendita obbligatoria tramite prenotazione via mail (LEGGI QUI), con la vendita riservata ai soli residenti della provincia di Ancona. Un provvedimento che ha complicato notevolmente la gestione organizzativa della società giallorossa e, nei fatti, ha disincentivato la partecipazione del pubblico.
A due giorni dalla gara, l’U.S.D. Osimana ha diffuso un comunicato che fotografa in modo netto la situazione: “L’atteso match contro la Civitanovese ha fatto registrare il record negativo stagionale di presenze allo Stadio Diana, persino inferiore alla partita infrasettimanale di Coppa contro il Matelica. (178 tagliandi emessi di cui 47 gratuiti). Quella che doveva essere la sfida interna clou della stagione, nonostante gli sforzi organizzativi per ovviare alle disposizioni di ordine pubblico, al fascino di una partita ‘classica’ del calcio marchigiano e il buon momento della squadra, è risultata un flop”.
Il comunicato prosegue sottolineando come “una partita che presentava tifoserie amiche non dava spunto a preoccupazioni” e come sia stato “affliggente colpire il pubblico di casa con limitazioni all’ingresso, due soli giorni di prevendita (di cui uno festivo) e l’esclusione di tutti i residenti nei paesi limitrofi”.
Un “classico” del calcio regionale, dunque, che poteva facilmente superare il migliaio di presenze, è diventato — nelle parole della società osimana — “uno schiaffo alla storia centenaria di due club che tanto hanno dato al calcio marchigiano”. Partite come questa, inoltre, rappresentano spesso un’importante fonte di introito per le società, chiamate a sostenere spese significative durante l’intera stagione sportiva, e che quindi subiscono un danno economico diretto da simili limitazioni.
Il comunicato si chiude con un appello rivolto agli organi competenti: “Chi decide di premere un ‘bottone’, magari con buoni motivi, senza consultare i diretti interessati, sappia che così si fa male alla passione delle persone e alla voglia di chi per quella passione si fa in quattro tutta la settimana”.
Mister Francesco Nocera torna in pista. L’ex tecnico, fra le altre, di Maceratese, Ancona e Civitanovese, è il nuovo allenatore della Palmense, formazione del girone B di Promozione, che lo ha scelto per "traghettare la squadra dalle sabbie mobili in cui si è cacciata a lidi più sicuri", come si legge nel comunicato ufficiale diffuso dal club.
Dopo essere stata una delle rivelazioni della scorsa stagione, capace di contendere per lunghi tratti la vittoria finale alla corazzata Trodica, la Palmense non è riuscita in questa prima parte del nuovo campionato a confermare le buone prestazioni dell’anno precedente. Dopo 9 giornate, infatti, la formazione fermana si trova nelle zone basse della classifica con 9 punti frutto di 2 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte.
Il ko di sabato scorso sul campo del Grottammare è costata la panchina a Mister Cardelli, esonerato - come sottolinea la società - "con dispiacere" ma con l’intento di dare una scossa all’ambiente. Nel comunicato, la Palmense ha voluto ringraziare l’allenatore uscente per "i successi ottenuti assieme in questi anni di preziosa collaborazione che resteranno indelebili nella memoria e nella storia della Società che, con il Mister alla guida tecnica, ha raggiunto traguardi impensabili e mai raggiunti prima".
Al suo posto arriva Francesco Nocera, una figura di esperienza e affidabilità, ben conosciuta nel panorama calcistico marchigiano. Allenatore capace e pragmatico, Nocera è reduce dalla positiva esperienza con l’Aurora Treia, dove lo scorso anno era subentrato in corsa riuscendo a risalire la classifica fino alla qualificazione ai playoff.
Nel suo ricco palmarès spiccano due vittorie del campionato di Promozione nelle Marche: la prima alla guida dell'Ancona nella stagione 2018/19 e la seconda, più recente, con la Civitanovese nel 2022/23. Un vero specialista della categoria, dunque, pronto a rimettersi in gioco per dare nuova linfa alla Palmense.
Nocera ha diretto il suo primo allenamento lunedì sera e sabato esordirà davanti al pubblico di casa contro il Casette Verdini, in un match che potrà già dire molto sulle nuove ambizioni della squadra.
Capita abbastanza di frequente che antiche scolaresche si ritrovino per celebrare il ricordo dei comuni studi e soprattutto, diciamocelo, della gioventù. Abbastanza fuori del comune è che questa bella tradizione sia stata adottata dagli scolari della V elementare di Camerino di sessantacinque anni fa, probabilmente un record, e con l’occasione è stato celebrato il centenario dalla nascita del nostro Maestro Mario Cardona, grande ed indimenticato educatore, poi Direttore didattico (oggi si direbbe Dirigente scolastico) che ha lasciato in tutti noi suoi allievi un ricordo indimenticabile.
In un tempo in cui l’uso un po’ troppo frequente della bacchetta e degli scoppolotti veniva considerato educativo, abbiamo ricordato che mai nessun ebbe da lui un gesto men che affettuoso. Il suo modo moderno di insegnare, ricordavamo ancora i suoi problemi curiosi, basati più sull’attenzione critica e sul ragionamento che sulle nozioni mnemoniche, le sue grandi conoscenze storiche e i primi elementi di scienze ci ha dato, pur nelle vite disparate che abbiamo percorso, un solido bagaglio non solo di sapere, ma anche educativo.
Scomparso purtroppo prematuramente, il maestro Cardona è rimasto indelebile nella memoria del gruppo numeroso tenendo conto del tempo passato e con qualche assenza giustificata che si è ritrovato all’agriturismo “Le Cortine” di Camerino, per festeggiare l’antica amicizia con i prodotti tipici della nostra marchigianità.
Ricordi affacciatisi durante l'incontro sempre più intensi di un tempo in cui anche la licenza elementare era un traguardo e un impegno e in cui veramente si stava insieme con l’indimenticato spirito di fraternità e di ottimismo dei tempi dei primi anni Sessanta; impietoso, purtroppo, solo il confronto fotografico fra le due scolaresche di ieri e di oggi. Grazie ai moderni mezzi di comunicazione, è stata fatta una chat e ci si è lasciati con l’auspicio, stante la sperimentata solidità della classe, di rivedersi ancora.
Un momento storico per il territorio, un passo importante sulla strada della rinascita di un edificio simbolo di Belforte del Chienti. Domenica 9 novembre l’Appennino Foto Festival si riaccende con il primo degli eventi autunnali della rassegna che quest’anno ha esplorato il tema della "Fragilità" e che, per la prima volta, prosegue fino a dicembre.
Un ritorno in grande stile, dopo gli appuntamenti estivi, con un evento storico per Belforte del Chienti e per il territorio: Appennino Foto Walk, una passeggiata fotografica che permetterà ai partecipanti di accedere al giardino e ad alcune sale dell’ex monastero di San Lorenzo.
Il bene storico – da poco acquisito dal Comune grazie anche a un progetto finanziato dal Pnrr, che coinvolge pure Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona – sta per diventare la sede di una Scuola di fotografia: un lavoro di squadra tra le amministrazioni comunali e l’associazione Ph3, che da sei anni organizza l’Appennino Foto Festival. Dunque quale occasione migliore, se non un evento della rassegna, per accendere i riflettori sul valore sociale e culturale che il progetto e la rinascita dell’edificio portano con sé.
La passeggiata fotografica gratuita (obbligatoria la prenotazione al numero 346.7331038) prevede il ritrovo in piazza Umberto I alle 9:30 e la partenza alle 10. I visitatori, accompagnati da Marco Gratani, presidente dell’associazione Ph3, potranno passeggiare per le vie del borgo alla ricerca di scorci e atmosfere autunnali da immortalare con smartphone e macchine fotografiche.
La camminata si concluderà proprio all’interno dell’ex monastero di San Lorenzo che, per la prima volta dopo l’acquisizione comunale, riaprirà le sue porte ai cittadini. Sarà possibile visitare il giardino già ripulito, le sale destinate a ospitare la futura Scuola di fotografia, il salone grande, il terrazzino panoramico e la suggestiva sala delle finestre grandi - che da sempre rappresentano l’ex monastero nello skyline del capoluogo - da cui si potranno scattare immagini sui Sibillini. Le fotografie realizzate dai partecipanti saranno poi selezionate da Ph3 e condivise sui canali social dell’Appennino Foto Festival.
Quella del 9 novembre non sarà un’inaugurazione ufficiale, ma rappresenta un primo, significativo passo verso la restituzione alla comunità di un bene pubblico di grande valore. Ed è per questo motivo che l’evento dell’Appennino Foto Festival si inserisce in una giornata speciale per Belforte del Chienti: per tutto il giorno, piazza Umberto I sarà animata dalla tradizionale Castagnata organizzata dalla Pro Belforte.
Un’intera giornata di festa per tutta la famiglia con mercatini, giochi gonfiabili, il raduno dell'Alfa Club Marche, la musica dal vivo dei Brema e i food truck per il pranzo, oltre alle castagne e al vin brûlé. Alle 10.30 sono anche in programma le celebrazioni per il IV Novembre con l’omaggio al monumento dei caduti e la presenza del Corpo Bandistico di Belforte del Chienti.
Con l’unione tra le manifestazioni il paese celebra così la rinascita di un patrimonio storico e l’avvio di un progetto che guarda al futuro, dove cultura, fotografia, territorio e comunità si intrecciano nel segno della condivisione.
Si arricchisce il palmares del portopotentino Lucas Bovari, attualmente direttore tecnico del vivaio e della squadra agonistica del prestigioso Circolo Nautico e della Vela Argentario di Porto Ercole: il suo allievo, Gabriele Lizzulli, classe 2014, ha vinto il titolo continentale ai campionati europei di vela classe O'Pen Skiff, categoria under 13, conclusisi recentemente a Barcellona, in Spagna.
Il giovanissimo velista di Orbetello si è imposto sia sulle acque catalane che nella classifica generale, compilata dopo le tappe di Calasetta (Cagliari), Lago Balaton (Ungheria), Pluski (Polonia) e Barcellona.
Gabriele ha regatato con grande bravura, mettendo in pratica col suo talento gli insegnamenti dell'allenatore, ricevuti durante tutta la preparazione. L'alloro europeo arriva ad impreziosire la lista dei trofei vinti dagli allievi di coach Bovari in questi anni: tra gli altri ricordiamo il titolo italiano del 2014 nella vela accessibile, classe Hansa 303 (con Gianlorenzo Copertari); il titolo iridato Under 17 O'Pen Skiff del 2022 in Francia (con Giulio Siracusa), insieme alla vittoria nel campionato italiano e nel ranking nazionale dello stesso anno; il bronzo mondiale vinto nel 2024 da Gabriele Lizzulli sul lago di Garda nella categoria Under 12 O'Pen Skiff; la Coppa Campioni 2025, che ha visto al via i migliori dieci velisti nazionali Under 13, conquistata ancora da Lizzulli.
Teatro Vaccaj gremito e un clima di grande partecipazione e orgoglio cittadino per l’edizione 2025 del Premio “Ponte del Diavolo” – Cittadino Tolentinate dell’Anno, andato quest’anno all’imprenditore Renzo Foglia, fondatore della Erreuno.
La cerimonia, svoltasi domenica sera, ha rappresentato come di consueto un momento di forte coesione per la comunità tolentinate, riunita per celebrare chi, con impegno e passione, contribuisce al bene della città. L’iniziativa è stata organizzata dall’associazione “I Ponti del Diavolo”, presieduta da Carla Passacantando, in collaborazione con il Comune di Tolentino e con il patrocinio della Prefettura di Macerata.
A consegnare il premio a Foglia sono stati il sindaco Mauro Sclavi, il viceprefetto aggiunto di Macerata Chiara Tortoli e la presidente dell’associazione Carla Passacantando. Il riconoscimento è stato conferito "per l’impegno volto allo sviluppo dell’azienda, per la visione imprenditoriale e la capacità di costruire relazioni solide che hanno avuto un impatto positivo nel tessuto economico e sociale del territorio".
Durante la serata sono state conferite anche le menzioni d’onore, dedicate a cittadini e realtà che, ogni giorno, si distinguono per dedizione e spirito di servizio. Tra i premiati, Paolo Bibini, meccanico della nazionale italiana under 23 di ciclismo, è stato insignito per l’impegno e la professionalità che portano il nome di Tolentino sulle strade del mondo. Un riconoscimento è andato anche alla Confraternita della Cintura di San Nicola, che festeggia i 25 anni di attività al servizio della basilica e della comunità, e all’architetto Enrico Crucianelli, amministratore unico di Rest Edile e presidente di Ance Macerata, per il contributo alla ricostruzione post-sisma intesa come processo sociale ed economico oltre che tecnico.
Spazio anche allo sport con il Gruppo 82 Tolentino, che celebra 25 anni di attività cestistica e sociale all’insegna dell’inclusione e della crescita giovanile. Premiato anche Mauro Mogliani, artigiano e scrittore, autore del fumetto solidale “I sogni di Park”, i cui proventi sostengono la ricerca sul Parkinson. Tra i riconoscimenti, anche quello al commissario capo Riccardo Zenobi del Commissariato di Civitanova Marche per la professionalità e il costante impegno nella sicurezza del territorio, alla Pallanuoto Tolentino, che festeggia 15 anni di attività sportiva ricchi di successi, e alla Futura Pallavolo Tolentino, che taglia lo storico traguardo dei 50 anni diventando punto di riferimento per generazioni di atleti.
Un applauso speciale è andato alla violinista Lucia Sagretti, che con il suo talento e la sua dedizione ha portato il nome di Tolentino sui più prestigiosi palcoscenici, e al Sermit insieme a don Rino Ramaccioni, che celebra 60 anni di sacerdozio e continua a promuovere il progetto umanitario in Burundi a sostegno delle popolazioni più povere. Non poteva mancare infine la squadra femminile del Tennis Tolentino, protagonista di una stagione storica con la promozione in Serie A2 nazionale, traguardo che segna una nuova pagina nello sport cittadino.
La cerimonia è stata arricchita dall’esibizione dei campioni italiani 2024 di danze caraibiche Matteo e Alessandra Ballini, già premiati in passato con menzione d’onore. Il Premio Ponte del Diavolo si conferma così un appuntamento di grande rilievo per la città, capace di unire istituzioni, associazioni e cittadini nel segno dell’orgoglio e dell’appartenenza a Tolentino.
L’evento rientra nella manifestazione “Sul Ponte del Diavolo… tra storia e leggenda”, promossa dall’associazione I Ponti del Diavolo.
Il grande sport marchigiano premiato nella Capitale. Alla Casa delle Armi del Foro Italico, a Roma, si è svolta la cerimonia di consegna dei Collari d’Oro al merito sportivo 2025, la massima onorificenza dello sport italiano, trasmessa in diretta da Rai 2. Sono stati premiati gli atleti di sport olimpici e paralimpici che quest’anno hanno conquistato uno o più titoli mondiali, i tecnici, le società sportive e le personalità che si sono distinte nel corso del 2025.
A fare gli onori di casa sono stati il Presidente del Coni Luciano Buonfiglio e il presidente del CIP Marco Giunio De Sanctis. Numerose le Autorità civili, militari e sportive presenti, fra le quali il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti e il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, per la Fondazione Milano-Cortina 2026 l'ex presidente Coni e membro Cio, Giovanni Malagò. Presente anche il Presidente del Coni Marche, Fabio Luna.
"È la cerimonia più importante, una cerimonia che riconosce il valore di chi si è contraddistinto ed è stato protagonista - ha affermato Buonfiglio - Premiamo splendide atlete e magnifici atleti. Ma nessuno vince da solo: sono riconoscimenti per le famiglie, i club, i tecnici, la Preparazione Olimpica del Coni, l’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del Coni. Saremo sempre più a disposizione delle Federazioni. Siamo protagonisti a livello mondiale, anche quest’anno il Tricolore ha sventolato sui podi, l’Inno di Mameli è risuonato. Non si tratta solo di vincere medaglie, ma di sottolineare l’importanza di un Paese che è sempre più protagonista nel mondo attraverso un grande gioco di squadra. Ognuno ha un ruolo, le medaglie sono di tutti”.
Oggi ha vissuto un altro momento d'oro lo sport marchigiano che, in questa occasione, ha ricevuto ben 4 Collari d’Oro, conferiti a Tommaso Marini (scherma), Elisabetta Cocciaretto (Tennis), Massimo Fabbrizi (Tiro a Volo), Riccardo Pianosi (Kite) tra i nostri fiori all'occhiello nelle discipline individuali. Ma se contiamo anche i campioni della Pallavolo maschile e femminile, già vincitori dei recenti mondiali, che militano in società marchigiane come la Lube Volley e la Vallefoglia Volley, il conto delle benemerenze conferite arriva a 9 grazie a Gaia Giovannini, Loveth Omoruji, Mattia Bottolo, Fabio Balaso e Giovanni Maria Gargiulo. Menzione anche per Assunta Legnante, tesserata con l'Anthropos, società sportiva civitanovese, e ormai marchigiana "acquisita".
"Il contributo della nostra Regione si conferma parte integrante Nello sviluppo dello sport italiano ed è un onore vederlo riconoscere - ha sottolineato Fabio Luna a margine della cerimonia - Complimenti ai nostri atlete e atleti che hanno ricevuto il Collare d'Oro, massima onorificenza dello sport italiano, che va indirettamente a omaggiare anche Società, Tecnici e Dirigenti marchigiani per il merito e per l'impegno costantemente profuso".
Dopo il pareggio per 3-3 maturato nella nona giornata del campionato di Eccellenza Marche tra Matelica e Fermignanese, non si placa il rammarico in casa biancorossa. A parlare è il direttore generale Gabriele Scandurra, che ha espresso la posizione della società in merito a una serie di episodi arbitrali che, secondo il suo punto di vista, stanno penalizzando la squadra.
"Al Matelica non cerchiamo alibi - ha dichiarato Scandurra -. Personalmente sono trent'anni che vivo nel mondo del calcio e non mi è mai piaciuto cercare scuse. Vogliamo analizzare i fatti concreti che ci hanno penalizzato in queste prime nove giornate di campionato. Come società chiediamo maggiore attenzione agli arbitri nella direzione delle partite".
Il dirigente ha poi commentato nel dettaglio quanto accaduto nella sfida contro la Fermignanese: "Sul risultato di 1-3 ci sono stati episodi che giudichiamo gravi. Sanchez ha subito un colpo con i tacchetti in area, non ravvisato dall’arbitro. Il nostro giocatore è stato costretto a uscire perché perdeva sangue dal naso e, nell’azione successiva, lo stesso avversario che lo aveva colpito ha segnato il 2-3. Sanchez si è poi recato in ospedale, dove gli è stata riscontrata la rottura del setto nasale".
“Sul 3-3 - ha aggiunto - c'è stato anche un fallo di mano non sanzionato, e il nostro Ginestra ha subito una brutta entrata punita solo con il giallo. Abbiamo poi finito la gara in inferiorità numerica per il doppio giallo a Tempestilli. È solo l’ultimo di una serie di episodi che ci stanno penalizzando".
Scandurra ha poi ricordato altri episodi contestati nelle settimane precedenti: "Penso all'espulsione di Pedrini a Fabriano, al rosso a Carsetti in Coppa e a quello di Sanchez a Osimo. Rivedendo i filmati, non crediamo che fossero irregolarità tali da giustificare le espulsioni".
Il direttore generale ha voluto ribadire che la società non intende polemizzare, ma chiedere rispetto e attenzione: "Gli arbitri sono umani e possono sbagliare, ma gli episodi che ho citato vanno rimarcati, perché cominciano a essere troppi in appena nove giornate. Non siamo una squadra cattiva, ma ci troviamo spesso a terminare le partite in dieci uomini. Non si può continuare a far finta di nulla".
Infine, un appello alla categoria arbitrale: "I giocatori, la dirigenza e gli addetti ai lavori fanno grandi sacrifici, anche economici, per portare avanti l’attività sportiva. Chiediamo soltanto maggiore attenzione e rispetto per il lavoro che tutti svolgiamo ogni settimana".
(Credit foto: Matelica Calcio, pagina Facebook ufficiale)
Una significativa cerimonia di commemorazione dei Defunti si è tenuta ieri, 2 novembre, presso l'suggestiva cornice dell'Abbazia di Chiaravalle di Fiastra. L'evento ha visto la partecipazione compatta dei principali Service Club del territorio, uniti non solo nel ricordo ma anche in un concreto gesto di solidarietà.
Alla Santa Messa, officiata da Monsignor Nazareno Marconi, vescovo della Diocesi, erano presenti i rappresentanti di: Rotary Club Macerata, Rotary Club “Matteo Ricci”, Rotary Club Tolentino, Inner Wheel di Macerata, Kiwanis, Soroptimist, e Lions Club Macerata Sferisterio. Una presenza istituzionale rafforzata da Giorgio Piergiacomi, assistente del Governatore, dal governatore eletto del Distretto Stefano Gobbi e dal governatore designato Stefano Quarchioni, a testimonianza del forte legame tra le associazioni.
Durante l'omelia, monsignor Marconi ha offerto una riflessione profonda, lineare ed essenziale, ispirata al Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi. Il vescovo ha invitato i fedeli ad accogliere e rispettare la morte non come un nemico, ma come una "sorella" che accompagna l'uomo al passaggio verso una vita nuova e luminosa: <Laudato sii, o mio Signore, per nostra sora Morte corporale, dalla quale nessun uomo vivente può scampare>. Un monito solenne è stato rivolto solo a coloro che non accolgono la volontà divina: <Guai a quelli che morranno nel peccato mortale>, chiosando poi con un riferimento alle beatitudini: <Beati quelli che si troveranno nella volontà del Signore poichè loro la morte non farà alcun male>.
Il momento di raccoglimento spirituale è stato accompagnato da un importante gesto di carità: i Club presenti hanno infatti unito le forze per donare un contributo economico a favore della Casa Bethlem, la struttura di prima accoglienza della Diocesi gestita dalla Caritas, offrendo un aiuto concreto alle situazioni di estremo bisogno.
Al termine della celebrazione, il vescovo Marconi ha calorosamente ringraziato e apprezzato l'impegno costante delle Associazioni, esortandole a mantenere viva la collaborazione e ad intensificare la loro attività di supporto sul territorio, oggi più che mai necessario di fronte alle crescenti situazioni di difficoltà.
La serata si è conclusa in un clima di convivialità, un'occasione preziosa per rinsaldare e rafforzare i legami di amicizia e condivisione tra i membri dei Service Club, promettendo future sinergie a beneficio della comunità.
Una nuova operazione dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro (Nil) di Macerata ha portato alla luce gravi violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro all'interno di un cantiere edile impegnato nella ricostruzione post-sisma nella provincia.
Le indagini, condotte in collaborazione con l'Ispettorato Territoriale del Lavoro, hanno permesso di accertare che il titolare della ditta edile e un formatore professionista per la sicurezza avrebbero falsamente attestato l'avvenuta formazione obbligatoria di otto operai di nazionalità egiziana.
Secondo quanto emerso, i lavoratori sarebbero stati impiegati in attività specifiche senza la necessaria preparazione tecnica né l’addestramento previsto dalle norme di sicurezza. Una condotta che, sottolineano i militari, ha messo seriamente a rischio la loro incolumità.
L’intervento dei Carabinieri non si è limitato ai controlli amministrativi di routine: l'attività investigativa ha infatti permesso di far emergere violazioni di natura penale, legate alla falsificazione di documenti e al mancato rispetto degli obblighi di tutela della salute dei lavoratori.
Al termine delle verifiche, il datore di lavoro e il formatore sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Macerata per i reati connessi alla falsità in atti e alla violazione della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
I carabinieri del Nil e del Comando Provinciale di Macerata, insieme all'ispettorato territoriale del lavoro, hanno ribadito che i controlli proseguiranno in maniera capillare, con l’obiettivo di garantire la sicurezza dei lavoratori e contrastare ogni forma di sfruttamento nei cantieri della provincia.
Maxi-Blitz della polizia Sradica una "centrale della droga" nel Maceratese. Grazie all'intensificazione dell'attività di contrasto voluta dal questore Luigi Mangino, la Polizia di Stato ha smantellato una vera e propria "centrale dello spaccio" operativa nel territorio di Colbuccaro, frazione di Corridonia. L'operazione della Squadra Mobile, frutto di una preziosa collaborazione con la cittadinanza, si è conclusa con l'arresto di un soggetto e il sequestro di un quantitativo record di stupefacenti.
L'attenzione degli investigatori si era concentrata su un'abitazione in zona, insospettiti da un frequente via vai e dai movimenti di un uomo che si recava abitualmente con la propria auto in strade di campagna. Sulla base di questi elementi e delle segnalazioni, nella tarda serata di sabato, un cittadino rumeno di 31 anni, residente a Macerata e con precedenti, è stato sottoposto a controllo. L'agitazione e l'insofferenza manifestate dall'uomo hanno subito convinto i poliziotti a procedere con una perquisizione domiciliare a Colbuccaro.
Ciò che si è palesato agli agenti è stato uno scenario da base logistica: un totale di circa 25 chilogrammi di sostanza stupefacente è stato rinvenuto e sequestrato. Nello specifico, la Polizia ha recuperato ben 23 kg di hashish già porzionati in 241 panetti, 1 chilo e mezzo di cocaina e un etto e mezzo di marijuana. Oltre al narcotico, gli agenti hanno sequestrato anche tutti gli strumenti del mestiere: bilancini di precisione, macchine per il sottovuoto e abbondante materiale per il confezionamento.
L'ingente quantitativo di droga sottratto al mercato nero, come stimato dalle autorità, avrebbe fruttato un profitto illecito di circa 500 mila Euro. L'indagato, immediatamente arrestato per detenzione ai fini di spaccio, è stato associato presso la Casa Circondariale di Ancona - Montacuto, a disposizione dell'autorità giudiziaria.
Continua a comandare la classifica del girone B di Promozione Marche l’Aurora Treia, che nel testacoda della nona giornata ha superato agevolmente 4-1 la Vigor Montecosaro, fanalino di coda del torneo, riportandosi così a +2 sull'Azzurra Mariner.
Un successo netto e mai in discussione per la squadra di Mister Ricci, che ha confermato la propria solidità e l’efficacia offensiva. Tra le note più liete della giornata, però, spicca il primo gol in maglia Aurora di Federico Melchiorri, il “cigno di Treia”, tornato in estate a vestire i colori della sua città natale dopo una lunga carriera ai vertici del calcio professionistico.
L’attaccante ha firmato al 9’ minuto il gol del momentaneo 2-0, con un preciso colpo di testa su assist di Borrelli, facendo esplodere di entusiasmo il pubblico locale. Oltre alla rete, Melchiorri ha impreziosito la sua prova con diverse giocate di classe e spunti interessanti, mostrando segnali confortanti sul piano fisico dopo il grave infortunio al ginocchio che lo aveva tenuto ai box per tutta la scorsa stagione con la maglia della Recanatese.
Sebbene non abbia ancora ritrovato la piena condizione, il suo percorso di recupero procede nel migliore dei modi e lascia ben sperare per il club targato Lube. Con un Melchiorri in crescita, l’Aurora Treia può guardare con rinnovato entusiasmo al prosieguo della stagione, forte del primato e con tutte le carte in regola per confermarsi grande favorita per la vittoria del campionato.
Il Direttore di Sbircia la Notizia Magazine spiega come funziona il nuovo servizio gratuito di comunicati stampa, primo in Italia con garanzia di pubblicazione.
Una conversazione a viso aperto con il Direttore Responsabile di Sbircia la Notizia Magazine, Massimiliano Orestano Junior Cristarella, per capire logica, criteri e confini di un canale che vuole riportare metodo nelle relazioni fra uffici stampa e newsroom. Niente slogan: parliamo di responsabilità, trasparenza e impatto concreto - per chi invia, per chi pubblica e per chi legge. Un confronto sul “come” più che sul “quanto”, per distinguere prassi utili da abitudini poco chiare.
Direttore Junior Cristarella, benvenuto. Prima di entrare nel merito: perché ha deciso di aprire un canale dedicato ai comunicati stampa, con una promessa di pubblicazione entro 24 ore e senza costi per chi invia?
«Perché i comunicati esistono, sono una materia prima inevitabile dell’ecosistema informativo. Il punto è governarli: chi li riceve ha bisogno di standard, chi li manda ha bisogno di tempi certi. Noi abbiamo messo nero su bianco entrambi gli elementi: canale dedicato, filtri di accesso, revisione editoriale interna e una garanzia di pubblicazione entro un giorno quando il contenuto è idoneo e il mittente è qualificato. Non è un escamotage commerciale: è organizzazione del lavoro giornalistico.»
“Garanzia” è una parola che può suonare ambigua: come evitate la scivolata verso l’advertorial?
«Con tre paletti. Primo: possono usare il modulo solo soggetti autorizzati - agenzie riconosciute, uffici stampa accreditati, professionisti con mandato e, in alcuni casi, artisti o professionisti che comunicano solo la propria attività. Secondo: non accettiamo guest post, redazionali o contenuti promozionali diretti. Terzo: ogni testo passa dalla redazione e se necessario, viene riscritto per adeguarlo al nostro standard giornalistico. La garanzia non è “per tutti e comunque”: vale soltanto per i materiali conformi e non promozionali.»
Entriamo nel merito della procedura: che cosa chiede concretamente il modulo?
«Chiede i dati dell’agenzia o dell’ufficio stampa e del referente, un titolo entro 85 caratteri, il testo del comunicato fino a 10.000 caratteri e una sola immagine di copertina, in JPG, massimo 500 KB. Ricevuto l’invio, la redazione verifica, interviene con l’editing, pubblica - quando i requisiti sono rispettati - e invia una conferma via e‑mail. È un flusso pensato per essere rapido, ma anche tracciabile e coerente.»
“Riscrittura inclusa”: cosa significa nella pratica?
«Significa che il comunicato non è depositato com’è, ma subisce un passaggio redazionale. Eliminiamo refusi, togliamo toni promozionali, uniformiamo lo stile e se serve, riorganizziamo il testo per renderlo comprensibile e notiziabile. È un costo che ci assumiamo perché riteniamo che la qualità media dell’informazione passi anche da qui.»
Veniamo al tema più sensibile: trasparenza e indipendenza. Chi finanzia Sbircia la Notizia Magazine e chi la dirige?
«La testata non riceve finanziamenti pubblici. La proprietà è esclusiva e coincide con la mia persona; sono anche editore e direttore responsabile. Questa concentrazione ci obbliga a una doppia trasparenza: informare i lettori su chi siamo e tener separati in modo rigoroso i contenuti giornalistici da quelli pubblicitari. Le nostre pagine di servizio spiegano proprio questo assetto con cifre e titolazioni molto chiare.»
A proposito di separazione: come distinguete informazione e pubblicità?
«Quando pubblichiamo contenuti pubblicitari - penso agli articoli sponsorizzati - li etichettiamo in maniera esplicita, con indicazioni testuali e metadati che li separano dall’area editoriale. Non c’è ambiguità possibile: il lettore ha il diritto di riconoscere subito la natura commerciale di un contenuto. È la stessa logica che applichiamo nella gestione dei comunicati: corsia dedicata, sì; travestimenti, no.»
I comunicati, per definizione, nascono da una fonte interessata. Come li rendete compatibili con le vostre regole di fact‑checking?
«Non pubblichiamo automaticamente nulla. Ogni comunicato passa un controllo di coerenza e veridicità rispetto a fonti certificate. La nostra redazione adotta procedure di fact‑checking e invita i lettori a segnalarci criticità; fa parte del nostro modo di stare online: meglio un documento rigoroso in meno che una “velina” in più.»
E se un comunicato contiene un errore fattuale o se un soggetto chiede una rettifica?
«Abbiamo una procedura dedicata, con un sistema di richieste tracciato e tempi di risposta indicati. È un presidio di garanzia per tutti - per noi, per chi invia e per chi legge. Se l’errore è verificabile, interveniamo.»
Restiamo sul lato “diritti”. Nel modulo per i comunicati rimandate a una sezione specifica della Privacy Policy. Che cosa trattate e per quali fini?
«Trattiamo i dati del mittente (identità e contatti), il contenuto del comunicato, le eventuali immagini e i metadati tecnici. Le finalità sono quattro: valutare la notiziabilità, contattare l’autore per chiarimenti, pubblicare - integralmente o parzialmente - il testo e archiviare la notizia come fonte storica. La base giuridica è il consenso implicito dato dall’invio, insieme al nostro legittimo interesse a esercitare il diritto di cronaca.»
Un’obiezione classica: l’“effetto imbuto”. Se la domanda esplode, rischiate di non stare dentro le 24 ore o di abbassare l’asticella.
«È una tensione reale, e la prendiamo sul serio. La risposta sta nel metodo: criteri di priorità, specializzazione dei desk e un impegno chiaro sui tempi. La garanzia resta, ma resta anche la selezione. Se un testo è promozionale o non rispetta i requisiti, non passa: non possiamo trasformarci in una bacheca. Il nostro obiettivo è regolare un flusso, non gonfiarlo.»
Un’altra perplessità: perché limitare l’immagine a un JPG da 500 KB?
«Per evitare file pesanti che rallentano l’editing e la messa online e per assicurare che la copertina sia subito pubblicabile senza interventi tecnici extra. Chi fa informazione digitale sa che i colli di bottiglia spesso sono banali: pesi, formati, titoli troppo lunghi. Noi li abbiamo eliminati a monte.»
Qual è l’impatto atteso per chi lavora nelle PR e per i lettori?
«Per gli uffici stampa: sapere che, se rispettano le regole, hanno tempi prevedibili e un editing professionale. Per i lettori: trovare comunicazioni istituzionali e di interesse pubblico ordinate, riconoscibili e scritte bene. È un equilibrio: abbiamo creato una corsia per la comunicazione ufficiale, ma la teniamo dentro una cornice giornalistica - regole deontologiche, fact‑checking, diritto di rettifica.»
Ultima domanda: dichiarate di essere la prima testata giornalistica in Italia a offrire un servizio “con garanzia” e senza costi. È una sfida alla concorrenza?
«È soprattutto un invito al settore a darsi regole chiare. Se altri vorranno imitare il modello, meglio per tutti: meno rumore, più trasparenza. Il giornalismo digitale non ha bisogno di nuove scorciatoie; ha bisogno di procedure pulite. Questo esperimento è la nostra risposta.»
Nel ringraziare Junior Cristarella per la disponibilità e la chiarezza, ricordiamo che Sbircia la Notizia Magazine ha messo online un modulo strutturato per l’invio dei comunicati stampa, accessibile solo a soggetti qualificati, con revisione interna e promessa di pubblicazione entro 24 ore quando le condizioni sono soddisfatte. La proprietà è dichiarata come indipendente, senza finanziamenti pubblici. L’architettura di trasparenza si completa con pagine dedicate a fact‑checking, normativa deontologica, gestione delle correzioni e una Privacy Policy che, al paragrafo 15, disciplina in modo esplicito i dati trattati nel flusso dei comunicati.
Possiamo, dunque, definirlo un tentativo di “normalizzare” ciò che spesso avviene in modo disordinato fra posta elettronica, allegati pesanti e testi promozionali mascherati. Riuscirà? Dipenderà dalla coerenza nell’applicazione dei filtri e dalla capacità di sostenere i volumi senza smarrire rigore. Ma il segnale - per la filiera delle PR come per i lettori - è chiaro.