Aggiornato alle: 19:54 Lunedì, 3 Novembre 2025 nubi sparse (MC)
Varie Altri comuni

Intervista a Junior Cristarella: Sbircia la Notizia Magazine lancia il primo servizio di comunicati stampa con garanzia di pubblicazione

Intervista a Junior Cristarella: Sbircia la Notizia Magazine lancia il primo servizio di comunicati stampa con garanzia di pubblicazione

Il Direttore di Sbircia la Notizia Magazine spiega come funziona il nuovo servizio gratuito di comunicati stampa, primo in Italia con garanzia di pubblicazione.

Una conversazione a viso aperto con il Direttore Responsabile di Sbircia la Notizia Magazine, Massimiliano Orestano Junior Cristarella, per capire logica, criteri e confini di un canale che vuole riportare metodo nelle relazioni fra uffici stampa e newsroom. Niente slogan: parliamo di responsabilità, trasparenza e impatto concreto - per chi invia, per chi pubblica e per chi legge. Un confronto sul “come” più che sul “quanto”, per distinguere prassi utili da abitudini poco chiare.

Direttore Junior Cristarella, benvenuto. Prima di entrare nel merito: perché ha deciso di aprire un canale dedicato ai comunicati stampa, con una promessa di pubblicazione entro 24 ore e senza costi per chi invia?

«Perché i comunicati esistono, sono una materia prima inevitabile dell’ecosistema informativo. Il punto è governarli: chi li riceve ha bisogno di standard, chi li manda ha bisogno di tempi certi. Noi abbiamo messo nero su bianco entrambi gli elementi: canale dedicato, filtri di accesso, revisione editoriale interna e una garanzia di pubblicazione entro un giorno quando il contenuto è idoneo e il mittente è qualificato. Non è un escamotage commerciale: è organizzazione del lavoro giornalistico.»

“Garanzia” è una parola che può suonare ambigua: come evitate la scivolata verso l’advertorial?

«Con tre paletti. Primo: possono usare il modulo solo soggetti autorizzati - agenzie riconosciute, uffici stampa accreditati, professionisti con mandato e, in alcuni casi, artisti o professionisti che comunicano solo la propria attività. Secondo: non accettiamo guest post, redazionali o contenuti promozionali diretti. Terzo: ogni testo passa dalla redazione e se necessario, viene riscritto per adeguarlo al nostro standard giornalistico. La garanzia non è “per tutti e comunque”: vale soltanto per i materiali conformi e non promozionali.»

Entriamo nel merito della procedura: che cosa chiede concretamente il modulo?

«Chiede i dati dell’agenzia o dell’ufficio stampa e del referente, un titolo entro 85 caratteri, il testo del comunicato fino a 10.000 caratteri e una sola immagine di copertina, in JPG, massimo 500 KB. Ricevuto l’invio, la redazione verifica, interviene con l’editing, pubblica - quando i requisiti sono rispettati - e invia una conferma via e‑mail. È un flusso pensato per essere rapido, ma anche tracciabile e coerente.»

“Riscrittura inclusa”: cosa significa nella pratica?

«Significa che il comunicato non è depositato com’è, ma subisce un passaggio redazionale. Eliminiamo refusi, togliamo toni promozionali, uniformiamo lo stile e se serve, riorganizziamo il testo per renderlo comprensibile e notiziabile. È un costo che ci assumiamo perché riteniamo che la qualità media dell’informazione passi anche da qui.»

Veniamo al tema più sensibile: trasparenza e indipendenza. Chi finanzia Sbircia la Notizia Magazine e chi la dirige?

«La testata non riceve finanziamenti pubblici. La proprietà è esclusiva e coincide con la mia persona; sono anche editore e direttore responsabile. Questa concentrazione ci obbliga a una doppia trasparenza: informare i lettori su chi siamo e tener separati in modo rigoroso i contenuti giornalistici da quelli pubblicitari. Le nostre pagine di servizio spiegano proprio questo assetto con cifre e titolazioni molto chiare.»

A proposito di separazione: come distinguete informazione e pubblicità?

«Quando pubblichiamo contenuti pubblicitari - penso agli articoli sponsorizzati - li etichettiamo in maniera esplicita, con indicazioni testuali e metadati che li separano dall’area editoriale. Non c’è ambiguità possibile: il lettore ha il diritto di riconoscere subito la natura commerciale di un contenuto. È la stessa logica che applichiamo nella gestione dei comunicati: corsia dedicata, sì; travestimenti, no.»

I comunicati, per definizione, nascono da una fonte interessata. Come li rendete compatibili con le vostre regole di fact‑checking?

«Non pubblichiamo automaticamente nulla. Ogni comunicato passa un controllo di coerenza e veridicità rispetto a fonti certificate. La nostra redazione adotta procedure di fact‑checking e invita i lettori a segnalarci criticità; fa parte del nostro modo di stare online: meglio un documento rigoroso in meno che una “velina” in più.»

E se un comunicato contiene un errore fattuale o se un soggetto chiede una rettifica?

«Abbiamo una procedura dedicata, con un sistema di richieste tracciato e tempi di risposta indicati. È un presidio di garanzia per tutti - per noi, per chi invia e per chi legge. Se l’errore è verificabile, interveniamo.»

Restiamo sul lato “diritti”. Nel modulo per i comunicati rimandate a una sezione specifica della Privacy Policy. Che cosa trattate e per quali fini?

«Trattiamo i dati del mittente (identità e contatti), il contenuto del comunicato, le eventuali immagini e i metadati tecnici. Le finalità sono quattro: valutare la notiziabilità, contattare l’autore per chiarimenti, pubblicare - integralmente o parzialmente - il testo e archiviare la notizia come fonte storica. La base giuridica è il consenso implicito dato dall’invio, insieme al nostro legittimo interesse a esercitare il diritto di cronaca.»

Un’obiezione classica: l’“effetto imbuto”. Se la domanda esplode, rischiate di non stare dentro le 24 ore o di abbassare l’asticella.

«È una tensione reale, e la prendiamo sul serio. La risposta sta nel metodo: criteri di priorità, specializzazione dei desk e un impegno chiaro sui tempi. La garanzia resta, ma resta anche la selezione. Se un testo è promozionale o non rispetta i requisiti, non passa: non possiamo trasformarci in una bacheca. Il nostro obiettivo è regolare un flusso, non gonfiarlo.»

Un’altra perplessità: perché limitare l’immagine a un JPG da 500 KB?

«Per evitare file pesanti che rallentano l’editing e la messa online e per assicurare che la copertina sia subito pubblicabile senza interventi tecnici extra. Chi fa informazione digitale sa che i colli di bottiglia spesso sono banali: pesi, formati, titoli troppo lunghi. Noi li abbiamo eliminati a monte.»

Qual è l’impatto atteso per chi lavora nelle PR e per i lettori?

«Per gli uffici stampa: sapere che, se rispettano le regole, hanno tempi prevedibili e un editing professionale. Per i lettori: trovare comunicazioni istituzionali e di interesse pubblico ordinate, riconoscibili e scritte bene. È un equilibrio: abbiamo creato una corsia per la comunicazione ufficiale, ma la teniamo dentro una cornice giornalistica - regole deontologiche, fact‑checking, diritto di rettifica.»

Ultima domanda: dichiarate di essere la prima testata giornalistica in Italia a offrire un servizio “con garanzia” e senza costi. È una sfida alla concorrenza?

«È soprattutto un invito al settore a darsi regole chiare. Se altri vorranno imitare il modello, meglio per tutti: meno rumore, più trasparenza. Il giornalismo digitale non ha bisogno di nuove scorciatoie; ha bisogno di procedure pulite. Questo esperimento è la nostra risposta.»

Nel ringraziare Junior Cristarella per la disponibilità e la chiarezza, ricordiamo che Sbircia la Notizia Magazine ha messo online un modulo strutturato per l’invio dei comunicati stampa, accessibile solo a soggetti qualificati, con revisione interna e promessa di pubblicazione entro 24 ore quando le condizioni sono soddisfatte. La proprietà è dichiarata come indipendente, senza finanziamenti pubblici. L’architettura di trasparenza si completa con pagine dedicate a fact‑checking, normativa deontologica, gestione delle correzioni e una Privacy Policy che, al paragrafo 15, disciplina in modo esplicito i dati trattati nel flusso dei comunicati.

Possiamo, dunque, definirlo un tentativo di “normalizzare” ciò che spesso avviene in modo disordinato fra posta elettronica, allegati pesanti e testi promozionali mascherati. Riuscirà? Dipenderà dalla coerenza nell’applicazione dei filtri e dalla capacità di sostenere i volumi senza smarrire rigore. Ma il segnale - per la filiera delle PR come per i lettori - è chiaro.

Picchio News
Il giornale tra la gente per la gente.

Commenti

Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.
Registration Login
Sign in with social account
or
Lost your Password?
Registration Login
Registration
Comuni