Angelini: "Nessun ingresso nell’Ancona, ma ci sono gruppi stranieri pronti a investire. Ecco il perché delle dimissioni"
Dopo le dimissioni dei giorni scorsi dalla presidenza della Recanatese, Daniele Maria Angelini è tornato a parlare nel corso della trasmissione “LuneDiretta” di TV Centro Marche, dedicata al campionato di Serie D. L’ex numero uno giallorosso ha chiarito le ragioni che lo hanno portato a lasciare l’incarico, sottolineando come non ci fossero più le condizioni per proseguire all’interno della società.
“Mi sono dimesso da presidente della Recanatese perché non c’erano più le condizioni per poter coesistere in quella realtà, imperniata su due figure: il direttore tecnico e Camilletti. Sono loro che organizzano tutto — ha spiegato Angelini — un presidente non può fare neanche una raccomandazione a un giocatore. Una cosa che non mi era mai successa”.

Nota la sua amicizia con Massimiliano Polci, presidente dell’Ancona, Angelini ha risposto anche a una domanda su un suo possibile coinvolgimento futuro, anche come sponsor, nel club dorico, smentendo ogni voce in tal senso."Rimango sempre sponsor della Recanatese, sia ben chiaro. Con il presidente Polci c’è un rapporto di amicizia che viene da lontano. Gli faccio i complimenti perché, nonostante sia stato ostaggio dei tifosi, ha saputo mantenere la barra dritta e tenuto in piedi l’Ancona, nonostante tutte le difficoltà che le società hanno".
Proprio parlando dell’Ancona, Angelini ha rivelato che potrebbero esserci contatti con gruppi stranieri interessati a entrare nella società biancorossa. “Ho parlato con Polci quando con la Recanatese ha giocato ad Ancona. Il suo è un progetto in itinere, che non voglio svelare, ma so che ci sono gruppi stranieri che vorrebbero l’Ancona. Questo ci fa capire l’appeal della piazza e fa ben sperare per il futuro di una realtà che merita ben altri palcoscenici.”
Intanto, sul campo, la Recanatese ha reagito subito dopo il terremoto societario: domenica scorsa è arrivato un importante successo per 3-1 nello scontro diretto con il Castelfidardo, risultato che ridà morale e ossigeno alla classifica dei leopardiani. “Secondo me la Recanatese riuscirà a salvarsi — ha concluso Angelini —. Quando si parlava dell’esonero di Savini avevo chiesto di aspettare le due partite con Unipomezia e Castelfidardo. La prima l’abbiamo persa malamente, la seconda è un segnale che la squadra c’è e che, con qualche innesto, potrebbe salvarsi tranquillamente.”

cielo sereno (MC)
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