L'ordinanza del Consiglio di Stato del 2018, su ricorso delle associazioni ambientaliste contro la Regione Marche, aveva già censurato l'operato della Regione e stabilito che non si poteva cacciare nella aree Natura 2000 in assenza di un piano faunistico venatorio vigente a livello regionale. Per eludere questa decisione la Regione aveva deciso di promulgare la legge regionale 44/2018, che in sostanza consentiva di cacciare nei siti Natura 2000, in assenza del Piano faunistico-venatorio regionale, ma soltanto fino al 31/12/2019. Ora poiché al 31/12/2019 il Piano faunistico-venatorio regionale non è stato approvato, è evidente che la copertura, che la legge regionale dava, è venuta meno.
Sandro Bisonni, consigliere della Regione Marche afferma: "Al di là di quanto disposto dalle norme appare più che evidente che cacciare nei siti Rete Natura 2000 sia un errore anacronistico e miope rispetto alle esigenze di tutela della fauna marchigiana che vive e si riproduce valorizzando le nostre splendide terre. I siti Rete Natura 2000 sono siti particolarmente delicati e con specifiche caratteristiche animali e vegetali da tutelare e proteggere. Risulta pertanto chiaro che in passato è stato commesso un errore nel permettere e nel regolamentare la caccia in tali zone delle Marche, com'è altrettanto chiaro che continuare ad insistere con una programmazione dell'attività venatoria al limite della legittimità e a volte anche fuori da essa sia ingiustificato e scandaloso allo stesso tempo".
Continua Bisonni: "A fine gennaio andrà in approvazione il Piano faunistico-venatorio regionale che già da una prima analisi ci appare in contrasto e in violazione ad alcune norme statali su diversi aspetti primo fra tutti la mancata individuazione dei valichi montani interessati dalle rotte migratorie; il governo della Regione prima di imbarcarsi nell'ennesima avventura, che potrebbe finire con la solita figuraccia dovuta a nuove sentenze del TAR od a nuove ordinanze del Consiglio di Stato, farebbe bene a riflettere molto bene perché certe forzature non sono tollerabili.”
Un patrocinio negato rimane centro di una querelle fra l’Amministrazione comunale di Recanati e la locale Associazione culturale “Controvento Aps” che ha organizzato due eventi dedicati al compositore recanatese Giuseppe Persiani, nel 150° della sua morte. Inizialmente, fra i vari sponsor della manifestazione, c’era anche il Comune di Recanati insieme a quello della Regione Marche e di altri enti e associazioni culturali. L’Amministrazione, riconoscendo l’importanza dell’evento, aveva concesso l’utilizzo dell’auditorium del Centro Mondiale della poesia. A sostenere gli eventi anche “Iustissima Civitas”, associazione culturale e il Movimento per la vita il cui rappresentante in città, il medico di famiglia Gianfranco Fuselli è stato invitato a partecipare per presentare l’attività del sodalizio recanatese.
La scelta di coinvolgere le due associazioni non è stata accolta con bnevolenza dall'Amministrazione perché, a loro avviso, dava una connotazione troppo "politica" ed etica all'iniziativa che sarebbe dovuta essere incentrata unicamente sul musicista Giuseppe Persiani.
“Per noi, l'inserimento del logo del Movimento per la Vita, soprattutto a Natale, è stato un valore aggiunto. Le associazioni, che hanno nobili scopi, non hanno colore politico così come chi fa cultura" - così commenta Laura Borgognoni, responsabile relazioni esterne e ufficio stampa Controvento APS e afferma: "Gli eventi per celebrare Persiani sono stati organizzati in collaborazione con l’associazione Beniamino e Gigli e con Iustissima Civitas e quando siamo andati al primo incontro con l’assessore Soccio è subito emerso il presunto conflitto di interessi per l’omonimia tra l’associazione e il gruppo consiliare di Simone Simonacci. Per quieto vivere, pur non condividendo affatto la richiesta fatta dall’assessore di togliere il logo di Iustissima Civitas, abbiamo accettato di ometterlo. Ribadisco comunque che anche in questo caso si è trattato a nostro avviso di una forzatura, visto che associazione e gruppo consiliare non sono la stessa cosa, come dimostrato ampiamente dal fatto che il gruppo consiliare non esiste più ma l’Associazione è più viva che mai"
Continua Borgognoni: "Del logo del Centro Aiuto alla Vita, con cui personalmente collaboro con orgoglio come volontaria da diversi anni, non si era parlato perché non avevamo ancora avuto il placet dal Presidente Gianfranco Fuselli ancora in convalescenza. In tutta sincerità tutto potevamo pensare meno che inserire il logo di una associazione che difende la vita potesse scatenare tutto questo putiferio. L’assessore a quel punto, evidentemente a nome della Giunta, mi ha comunicato che “non vedeva il nesso tra un concerto per Persiani e un movimento che si occupa di temi anche etici” e che “in questo modo anche altre associazioni avrebbero potuto chiedere di essere inserite”.
Ancora Borgognoni insiste: "A questa osservazione ho ribadito che inserire una semplice dedica ad una associazione che persegue nobili scopi come l’aiuto alle mamme in difficoltà (per il 90% straniere) e ai loro bambini, al comitato organizzativo è sembrato valore aggiunto e una ulteriore motivazione per dedicare loro le serate, visto anche il periodo natalizio. Per l’eventuale inserimento di altre associazioni ho risposto che, visto che l’organizzazione e le spese erano totalmente a carico degli organizzatori, era solo il comitato organizzatore, composto dai consiglieri di Controvento Aps e Associazione Beniamino Gigli a doverle decidere in modo autonomo. Ho ribadito anche che per noi le associazioni che hanno nobili scopi non hanno colore politico, così come chi fa cultura non ne dovrebbe avere e che per questo abbiamo deciso di non rinunciare a dedicare le nostre attività al Centro Aiuto alla Vita anche se avrebbe significato la perdita del patrocinio.
Per terminare, pur riconoscendo la legittimità delle osservazioni scaturite da partiti e personaggi politici della città, che ringraziamo per l’interessamento, rivendichiamo la nostra più totale indipendenza partitica e politica che ci contraddistingue così come la nostra assoluta adesione ai valori fondanti della nostra civiltà di cui senza meno la tutela della vita dal primo all’ultimo battito del cuore, fa parte indissolubilmente".
È stato fissato per domani (domenica 12 gennaio) alle 15, presso la chiesa dell’Annunziata a Montecosaro, il funerale di Mattia Perini, il 16enne travolto e ucciso da un treno in corsa alla Stazione di Loreto.
La salma del giovane lascerà l’ospedale di Torrette nel pomeriggio e sarà restituita ai familiari. La camera ardente sarà allestita alla sala di commiato Soft di Montecosaro. Il primo cittadino Reano Malaisi ha proclamato per domani il lutto cittadino, nel paese dove il 16enne viveva con la madre.
Inoltre, oggi pomeriggio, nella partita tra Montecosaro-Palmense, ci sarà un momento di ricordo per Mattia. Gli amici e i compagni di squadra, che giocheranno con il lutto al braccio, faranno volare in aria prima del match 16 palloncini bianchi. Domani, invece, sarà il giorno dell’ultimo saluto a Mattia Perini. Profondo dolore per la scomparsa del giovane, oltre che nella comunità montecosarese, anche a Civitanova, cittadina dove il govane era nato e dove aveva vissuto per un periodo.
Dopo l’avvio del progetto “San Severino e-mobility care”, con la consegna di un taxi sociale ibrido destinato alla mobilità urbana ed extraurbana degli anziani settempedani, l’associazione di promozione sociale “L’Albero dei Cuori” di Macerata ha deciso di attivare in città anche uno Sportello d’Ascolto dedicato alla fascia più debole degli over 65. Lo Sportello, gestito da una counselor professionista e mediatrice familiare, sarà aperto due venerdì al mese, nella sede Cisl di via Dante Alighieri 22, dalle ore 9 alle 13.
L’Albero dei Cuori, insieme all’Amministrazione comunale che è partner dell’iniziativa, intende così entrare in contatto con il territorio settempedano fortemente colpito dal terremoto. Il sisma, oltre ad aver creato danni ad edifici e opere pubbliche, ha destrutturato il sistema di riferimento sia in termini di servizi che, soprattutto, di relazioni umane, impoverendo il tessuto sociale e lasciando in molti un senso di disorientamento e frustrazione. Il questo clima lo Sportello d’Ascolto intende “ricostruire” il senso di solidarietà e appartenenza, ricreando senso di stabilità per ridare valore e forza ai legami e alle relazioni.
Il nuovo servizio era già stato presentato in occasione dell’avvio del progetto “San Severino e-mobility care” e, in poche settimane, è entrato nella fase operativa.
Chiusa a causa dei danneggiamenti provocati dal sisma del 2016, riapre al pubblico la Chiesa di San Vittorino a Pioraco
Domenica 12 gennaio l'arcivescovo Massara officerà la riaperura con una solenne celebrazione alle ore 17 e 30.
Interverranno la corale della Schola Cantorum Prolaquensis e la banda dell'Alta valle del Potenza. "Un grande passo avanti per la nostra comunità e un segnale forte di speranza ad andare avanti a ricostruire oltre che gli edifici anche le nostre comunità e la nostra identità di paese" ha affermato il sindaco Matteo Cicconi.
L’importo del progetto, finanziato con l’ordinanza 32 del 2017 (opere di messa in sicurezza ai fini della riapertura), è di 220mila euro ed è durato quattro mesi.
Domenica, dunque, la cerimonia di apertura.
Il prossimo 25 gennaio, alle ore 11.00, il Comune di Caldarola inaugura ufficialmente la Nuova Casa dell’Acqua, un distributore accessibile a tutti recentemente installato nei pressi dell’ex sede del Comune di via Aldo Moro.
La pensilina Blupura è stata fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale di concerto con l’ASSM SpA, ente gestore del servizio idrico. Lo scopo è quello di sensibilizzare la cittadinanza al corretto uso dell’acqua dell’acquedotto cittadino, evitando gli sprechi e un eccessivo utilizzo delle bottiglie di plastica usa e getta fortemente inquinanti, proprio a sottolineare la direzione ambientalista che l’Amministrazione Comunale sta intraprendendo ormai da diversi mesi volta a debellare definitivamente l’utilizzo di plastiche non riciclabili.
L’intento è quello di educare i cittadini e le giovani generazioni all’uso dell’acqua pubblica a km zero, economica e di alta qualità, contribuendo fattivamente alla preservazione dell’ambiente. Nel nuovo distributore si può imbottigliare acqua da bere ad un costo quasi simbolico di pochi centesimi al litro, si potrà scegliere la temperatura e, a seconda delle preferenze, aggiungere le bollicine. Si tratta di un moderno impianto di erogazione, in grado di fornire un servizio che rappresenta una sorta di valore aggiunto all’acqua distribuita tramite l’acquedotto.
Inoltre, per sottolineare l’importanza dell’intervento e permettere a tutti di provare personalmente l’alto livello qualitativo dell’acqua erogata, per i primi due mesi sarà possibile prelevarla gratuitamente. Successivamente per riempire le proprie bottiglie basterà ricaricare una card, acquistabile presso gli Uffici Comunali oppure gli esercizi commerciali convenzionati, al costo iniziale di 5 euro una tantum.
L’impianto garantisce salubrità, qualità organolettiche di un’acqua oligominerale, sia gassata che liscia, fresca o a temperatura ambiente.
“È l'inverno più difficile della storia pieve torinese per le classi produttive, per i nostri artigiani e commercianti". Lo ha dichiarato questa mattina all’Ansa, Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina, uno dei comuni devastati dagli eventi sismici del 2016. "Abbiamo il 93% degli edifici inagibili, il 100% di quelli pubblici - aggiunge -, a oltre tre anni dal terremoto ci saremmo aspettati qualcosa in più sul fronte della ricostruzione e la situazione che stiamo vivendo è di grande frustrazione e sfiducia anche da parte dei miei concittadini".
"La difficoltà maggiore - spiega Gentilucci - è quella di riuscire a vedere impiantati i cantieri e le gru e quindi di ritornare in condizioni di normalità che non possono essere garantire dalle casette Sae". "Per questi territori occorre fare di più, altrimenti un pezzo di Italia vera scomparirà per sempre", dice ancora il sindaco. Prima del terremoto a Pieve Torina vivevano 1.500 persone, "adesso fatichiamo ad arrivare a un migliaio".
Accertato un caso di tubercolosi all'Istituto Comprensivo Lorenzo Lotto di Monte San Giusto. Ad essere colpita è stata una bambina di 11 anni, che frequenta la prima media, e che attualmente è ricoverata all'ospedale Salesi per una forma conclamata del morbo. La segnalazione risale a due giorni fa, l'8 gennaio, e da allora sono state intraprese - come da procedure standard - le azioni rivolte alle persone e agli ambienti dove la bambina si è mossa negli ultimi periodi.
Le tempistiche per la trasmissione della tubercolosi sono molto lunghe pertanto la bimba, originaria del Pakistan, ha frequentato l'Istituto mentre la malattia era già in fase infettiva. Esiste il rischio che vi sia stato contagio, pertanto sono già stati informati tutti i genitori degli alunni del "Lorenzo Lotto" oltre che i professori e il personale ATA della scuola.
L'ipotesi più probabile è che la bambina sia stata infettata da un componente secondario della famiglia, visto che il riscontro sui familiari conviventi è stato negativo. Le indagini sono ancora in corso e si stanno concentrando in particolar modo su una parente, non ancora rintracciata.
L'Italia è indenne da tubercolosi, ma si è tornati a riscontrare qualche caso, dovuto alle migrazioni da paesi dove la tubercolosi è endemica, proprio come il Pakistan. "Questo non vuol dire che tutti i pakistani siano malati - sottolinea Alberto Tibaldi, capo del Dipartimento Prevenzione dell'Area Vasta 3 -, ma che vi sono dei focolai all'interno delle popolazioni. Focolai che il nostro sistema sanitario riesce ad intercettare con puntualità".
"Il caso clinico della bambina è sotto controllo - spiega il dottor Tibaldi -. I medici dell'igiene e sanità pubblica dell'Area Vasta 3 di Macerata hanno attivato tutte le misure necessarie per controllare eventuali altri casi o scongiurare che ci siano stati altri contagi".
Sono stati organizzati incontri su appuntamento tra i medici dell'Area Vasta 3 e tutti i genitori degli alunni entrati in contatto con la bimba. I medici spiegheranno nel dettaglio in cosa consiste la malattia, le sue potenzialità e il rischio di contagio.
Inoltre, sono state date informative ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta di tutto il territorio comunale di Monte San Giusto e di Morrovalle, per fare in modo che si abbia una maggiore attenzione nella diagnostica di sintomi legati all'apparato respiratorio, avvisaglia di possibile contrazione della tubercolosi. Per questi casi sono stati previsti accertamenti più approfonditi per evitare che si confondano i sintomi della TBC con quelli influenzali, legati alla stagione invernale.
Saranno svolti test specifici (testi di Mantoux, ndr) e radiografie su tutte le persone entrate in contatto con la bimba, visto che il contagio avviene per vie aeree. "La probabilità che ci sia stato è molto bassa - rassicura il dottor Tibaldi -, ma non si possono dare percentuali certe in merito. La tubercolosi è una malattia subdola, con alta variabilità nella casistica di contaminazione".
Quest'anno, in collaborazione con il comune di Sarnano e con la Società Sarnano Neve che gestisce il comprensorio di Sarnano - Sassotetto, la Questura di Macerata ha istituito sulle piste del comprensorio sciistico, il posto fisso della Polizia di Stato per il soccorso in montagna.
Come sottolineato oggi dal Questore Pignataro, presente all'evento "Festa dello Sci", organizzato dal comune di Sarnano e dalla società Sarnano Neve presso "La capannina", struttura sita proprio ai piedi delle piste, il servizio della Polizia di Stato, in cui saranno impegnati due operatori specializzati della Questura di Macerata, è stato istituito per il soccorso degli utenti e al fine di assicurare il rispetto delle regole da parte degli sciatori. Ciò, al fine di garantire la massima sicurezza a tutti gli appassionati di sci che vorranno divertirsi sulle piste.
Durante l'incontro, il Questore nel suo intervento di saluto ha sottolineato l'importanza dello sport nella società moderna. "La brillante iniziativa del sindaco di Sarnano Luca Piergentili e del coraggioso imprenditore Umberto Antonelli, hanno incrementato le opportunità di dedicarsi allo sport nella zona di Sarnano, soprattutto da parte dei giovani. Tale attività' è fondamentale non solo sotto il profilo sportivo ma anche per allontanarli dai vizi della società e dall'ozio. L'iniziativa quindi ha un valore sportivo ed etico in quanto capace di lanciare un messaggio improntato ai sani principi e ai valori che nello sport ciascuno di noi può rilevare. Dal sacrificio, dalla passione per lo sport e dal sudore della fronte, arrivano infatti vittorie e soddisfazioni con riflessi positivi per l'intera società, allontanando da essa ogni forma di illegalità e di scorrettezza con l’obbiettivo di giungere ad una società improntata al rispetto delle regole soltanto in presenza delle quali vi puo’ essere benessere di tutta la comunità", ha concluso Pignataro.
Divieto di circolazione di tutti i mezzi superiori alle 3,5 tonnellate nella tratta Pineto – Pescara Nord, situazione del traffico invivibile, percorrenze oltre ogni ragionevolezza.
Sono questi alcuni dei motivi che spingono le associazioni dell’autotrasporto di merci Confartigianato Trasporti, Fita Cna e Fai-Conftrasporto delle regioni Marche, Abruzzo e Puglia a dichiarare la mobilitazione e preannunciare una manifestazione degli autotrasportatori.
"La situazione è divenuta inaccettabile ed insostenibile. L’autotrasporto - comunicano in una nota le associazioni - non è più in grado di programmare i propri viaggi, di rispettare i tempi di consegna e se permane questa situazione le imprese dovranno passare dalla tariffa a km alla tariffa oraria secondo i tempi di percorrenza dato che per effettuare un trasporto che prima richiedeva 3/5 ore oggi ne servono oltre il doppio e con le limitazioni dei tempi di guida previsti dalla legge si dimezza il servizio di trasporto effettuato".
"Confartigianato Trasporti, Fita Cna e Fai-Conftrasporto - proseguono - si associano ad alcuni comuni abruzzesi ed alle Regioni nel chiedere in particolare lo sblocco del casello di Roseto, il ripristino della circolazione a due corsie anziché ad una corsia, per ogni senso di marcia.
Vanno eliminate le restrizioni dovute al sequestro di parte della carreggiata per problemi inerenti la sicurezza dei Guard Rail con velocità adeguate con ordinanze di sblocco, come avvenuto per alcuni viadotti del tratto marchigiano, affinché vengano avviati i lavori per la messa in sicurezza.
Importante è togliere il divieto di transito per i mezzi superiori a 3,5 tonnellate sul ponte di Cerrano tra Pineto e Pescara Nord per presunti problemi strutturali agli ancoraggi e nel contempo fare i relativi lavori di ripristino con i più moderni e veloci sistemi che la tecnologia mette a disposizione, su turni notturni o di 24 ore".
"Sono ormai innumerevoli gli incidenti con feriti - concludono - verificatisi a seguito di queste abnormi limitazioni, anche sulla viabilità ordinaria vanificando gli eventuali obiettivi di sicurezza che le misure cautelari si prefiggono. Inoltre queste restrizioni alla circolazione creano ai cittadini e alle località interessate gravissimi problemi di inquinamento, per via della concentrazione di emissioni derivanti dalle migliaia di mezzi pesanti che quotidianamente sono costretti a circolare sulla viabilità ordinaria.
Confartigianato Trasporti, Fita Cna e Fai-Conftrasporto chiedono l’intervento del Governo e del MIT per sbloccare questa tragica situazione. Non è esclusa da parte delle aziende una coordinata azione di carattere economico nei confronti della committenza, che in alcuni casi appare di ritenersi indenne dalle ricadute di tali enormi disagi economici e operativi, che soprattutto pongono evidenti e conclamati rischi per la sicurezza e l’ambiente”.
Un tema, quello dell'inquinamento e dell'anomalo traffico sulle statali, già affrontato da numerosi autorevoli legali, primo fra tutti l'avvocato Andrea Agostini che sul suo portale aveva gia sottolineato come "i sindaci delle comunità, sulle quali si è riversata la paralisi del traffico autostradale, potrebbero chiedere non solo il rimborso delle spese sostenute per l’impegno della polizia locale e della protezione civile chiamate a gestire l’emergenza, ma anche il risarcimento per il disagio subito dai residenti derivante dall’inquinamento ambientale dovuto al rumore e ai gas di scarico degli automezzi".
E indicava anche che "agli automobilisti bloccati per ore nel traffico segnalo come l’art.14 del Codice della Strada preveda l’obbligo, in capo agli enti proprietari delle strade e per quelle in concessione ai concessionari, di garantire oltre che la sicurezza anche “la fluidità della circolazione”, di qui la possibilità di chiedere un risarcimento del danno sofferto".
Una situazione divenuta ormai insostenibile tanto per gli automobilisti quanto per gli operatori che percorrono la tratta per fornire servizi, come gli autotrasportatori e che vedrà inevitabilmente ripercussioni sulla qualità dei servizi e sugli oneri degli stessi
Oggi, il questore Antonio Pignataro è stato ospite alla Pars onlus di Corridonia. Un incontro che ha onorato tutta la comunità che proprio quest’anno festeggia i 30 anni dalla sua nascita. E’ stato un momento di riflessione e di dialogo con José Berdini che ha accompagnato Pignataro all’interno del Villaggio San Michele Arcangelo. Un percorso nella comunità per adulti e per minori fino all’azienda agricola gestita interamente dagli ospiti delle strutture coordinati da Giovanni Carlot.
“È stata una visita di cortesia, siamo molto felici di aver conosciuto il dottor Pignataro. Gli abbiamo fatto conoscere la nostra realtà, il nostro lavoro, chi siamo - racconta Berdini -. Qui ci sono famiglie, ci sono ragazzi, c’è vita. Mi ha molto colpito la sua sensibilità verso il prossimo. Mi ha detto che ci vorrebbero luoghi ordinati come il Villaggio in cui l’ordine e l’onore siano offerti come possibilità a tutti. Noi cercheremo in ogni maniera di farci toccare da questa provocazione, di mettercela tutta nel nostro lavoro quotidiano. Mi anche toccato molto un suo pensiero: “sono colpito dalla gente che sta male, questo fatto mi fa dormire male la notte. Vorrei che tutti potessero dormire in un letto caldo come faccio io”. Questo pensiero ci lega a lui, ci sentiamo compagni di sfida alla realtà e tenteremo in ogni maniera di rispondere e di migliorare il nostro lavoro sempre con amore”.
L'amministrazione comunale di Treia ha deciso di conferire il riconoscimento di cittadino onorario al presidente di Confindustria Vincenzo Boccia nella cerimonia fissata per martedì 14 gennaio al teatro comunale di Treia. L'evento vedrà la partecipazione delle scuole, del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e del Prefetto Iolanda Rolli.
Tutto nasce da un'idea del presidente di Confindustria Macerata, Gianluca Pesarini, che in merito afferma: "Abbiamo bisogno di persone che conferiscano valore al territorio e alla reputazione del settore industriale, che è tesoro della provincia: Boccia assicura fiducia ai cittadini. Vogliamo creare futuro e stabilità". Il vicesindaco di Treia David Buschittari aggiunge: "L'obiettivo è creare una rete sinergica tra Treia e Confindustria per accogliere tutte le problematiche e trasformarle in rassicurazioni. Nel 2012 Boccia è arrivato a Treia e da quel momento non se ne è più staccato, anzi ne sta diventando ambasciatore".
"Le associazioni sono importanti perchè nell'attuale smaterializzazione dei rapporti in ambito industriale - ribadisce Pesarini - ridanno sicurezza in un clima di forte incertezza come quello in cui ci troviamo. Andiamo incontro ad un forte calo demografico, me anche a una diminuzione degli investimenti e di conseguenza a un grande decremento a medio-lungo termine. Agli occhi delle aziende straniere bisogna dare un 'immagine positiva di accoglienza e fiducia superando questi ostacoli".
Il direttore di Confindustria Macerata Gianni Niccolò chiosa: "Occorre maggior senso di responsabilità e maggiore coesione fra i diversi settori per garantire massima efficenza". La cerimonia per il conferimento del titolo di cittadino onorario a Vincenzo Boccia inizierà alle ore 11.15 e proseguirà alle 11.30 con i saluti istituzionali per concludersi la consegna delle chiavi della città allo stesso.
Inizia la corsa per i saldi anche al centro commerciale Valdichienti, il direttore Gianluca Tittarelli commenta: "L'impennata dei saldi all'inizio c'è sempre, vediamo come va, durante le festività natalizie abbiamo organizzato moltissime cose: la banda musicale, i cori tradizionali e iniziative anche più ricercate, non sono mancati il villaggio per bambini e i vari laboratori, come ogni anno le presenze sono conferme: la gente viene perchè è affezionata ai negozi all'ambiente in generale".
Sofia Benaducci, titolare della profumeria "Lys Profumerie" afferma: "I saldi per noi sono iniziati in sordina rispetto agli anni precedenti, ma devo dire che la nostra clientela è incrementata per le moltissime promozioni che abbiamo e che si articolano per tutto l'anno, in pratica noi siamo sempre in saldo!"
Il parere del negozio "Aw lab": "Un avvio in saldo un po' inferiore all'anno scorso, un 15 per cento in meno diciamo, almeno per quanto riguarda le nostre sneakers, le feste invece molto buone pur avendo una diminuzione degli ingressi ma siamo in linea con lo scorso anno".
I responsabili del negozio di abbigliamento "Camaieu" invece ribadiscono: " I saldi sono iniziati benissimo, c'è grande affluenza, quello che ci ha penalizzato per quanto riguarda le vendite è il tempo: non è stato molto freddo quindi per i capi invernali c'è stata meno richiesta sicuramente".
Infine "Piazza Italia": "I saldi sono partiti molto bene, lunedì è stata festa e si è allungato il weekend,quindi ottimo, ci aspettiamo il meglio. Con la ristorazione e le novità della struttura siamo molto positivi: parecchia affluenza anche durante le feste, questo non è un centro commerciale di passaggio, chi viene qui è perchè vuol venire qui".
In data 19 novembre 2019 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale l'Ordinanza del capo Dipartimento della protezione Civile n.614 relativa ad "Ulteriori interventi urgenti di protezione civile conseguente agli interventi sismici che hanno colpito il territorio delle regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo a partire dal giorno 24 agosto 2016".
L'ordinanza ridefiniva i criteri per la concessione del Contributo di Autonoma sistemazione (C.A.S.) destinato ai nuclei familiari che permangono in una condizione di disagio abitativo a distanza di oltre tre anni dagli eventi sismici. La scadenza di tale ordinanza è prevista dopo 120 giorni, ossia per il 19 marzo 2020. Entro tale data è necessario che tutti i componenti maggiorenni dei nuclei familiari beneficiari del C.A.S. compilino, sottoscrivano e depositino presso il Comune di Macerata il modulo di autocertificazione predisposto dal Dipartimento di Protezione Civile. In caso contrario, decade il diritto alla concessione del contributo.
Un cittadino maceratese ci segnala la presenza, dopo moltissime ricerche e chiamate direttamente al Comune, di questo avviso nel sito istituzionale (clicca qui) - "sicuramente non abbastanza sottolineato ed evidenziato" - ipotizzando: "Forse si vuole ridurre la spesa relativa all'autonoma sistemazione? Invece di accellerare le pratiche per la ricostruzione si gioca al ribasso, i cittadini sono stufi".
Brutta sorpresa ieri sera per gli automobiliti che utilizzavano la Strada Regina (Sp571) quando, imboccando in direzione Macerata, hanno trovato il cavalcavia sopra la A14 chiuso al traffico.
Il ponte è stato transennato e gli operai si sono messi subito al lavoro per un intervento programmato che prevede la messa in sicurezza della struttura per renderla rispondente alle piu severe normative per la sicurezza stradale.
Incisivo e risolutivo il lavoro della Polizia Locale di Porto Recanati che ha provveduto alle segnalazioni sul posto predisponendo le varie possibilità di deviazione al fine di fornire il minor disagio possibile all'utenza.
I lavori, data la complessità, imporranno la chiusura del cavalcavia per 30 giorni con traffico deviato su contrada Santa Maria in Potenza per entrambe le direzioni.
Gli avvocati difensori di Innocent Oseghale, Simone Matraxia e Umberto Gramenzi, hanno depositato quest'oggi l'appello al tribunale di Ascoli contro la condanna all'ergastolo del loro assistito decisa dalla Corte d'assise del Tribunale di Macerata lo scorso 29 maggio. I due legali del pusher nigeriano richiedono ulteriori accertamenti tecnici in quanto non esisterebbero "prove sufficienti a dimostrare che Oseghale sia colpevole di aver ucciso Pamela Mastropietro".
Attraverso le 90 pagine dell'appello, già annunciato da Matraxia al momento della pubblicazione delle motivazioni che hanno portato alla sentenza di colpevolezza nei confronti di Oseghale, i penalisti chiedono alla Corte d'Appello di Ancona di rinnovare l'istruttoria dibattimentale assumendo le prove da loro richieste, e non concesse in primo grado in quanto la sentenza di colpevolezza non "elimina i dubbi che sono emersi nel corso del dibattimento". In particolare viene richiesta una perizia super partes che certifichi come causa del decesso di Pamela le coltellate inferte da Oseghale alla ragazza prima di farla a pezzi e non - come sostenuto dalla difesa - l'assunzione di droga.
Procede spedito l’iter procedurale della realizzazione della bretella che, a Villa Potenza di Macerata, collegherà la strada provinciale 77 con la provinciale 361. Infatti il progetto, del valore di 800mila euro, è già in appalto.
Come annunciato, l’intervento prevede la costruzione di una strada, a due corsie, di circa 300 metri, che partirà dalla rotatoria già esistente sulla provinciale 77, nei pressi del Foro Boario, e arriverà alla strada provinciale 361 (“Villa Potenza - Montecassiano”), con cui si collegherà per mezzo di un’altra rotatoria.
L’opera, che ricade nel territorio di Macerata, è finalizzata a completare la variante di Villa Potenza, realizzata nel 2014, allo scopo di decongestionare l’importante snodo viario dove confluiscono numerose strade che collegano Comuni importanti, sia del maceratese che dell’anconetano. Il passaggio di auto è, tra l’altro, destinato ad aumentare con la prevista realizzazione del nuovo Centro Fiere.
La bretella alleggerirà in modo rilevante i due incroci situati nei pressi di borgo Pertinace di Villa Potenza: infatti escluderà tutto il traffico proveniente da Macerata e diretto a Montecassiano e Montefano, e allo stesso modo le auto che da queste località sono dirette a Macerata. Tutto questo con evidenti benefici sia dal punto di vista della viabilità, della sicurezza e della qualità ambientale.
“La realizzazione di questo intervento pubblico - dichiara il presidente Antonio Pettinari - era uno dei nostri obiettivi per il miglioramento della viabilità della Valle del Potenza che purtroppo ci era stato impedito, nonostante le risorse disponibili, prima dal patto di stabilità e successivamente dalla riforma delle Province che hanno assegnato all’ANAS e alla Regione una parte delle strade provinciali. Ora, a seguito di nostre costanti sollecitazioni, la Regione Marche ha stipulato un accordo con la Provincia di Macerata, autorizzando e finanziando tale opera e demandando la progettazione, l’appalto e l’esecuzione dei lavori alla stessa Provincia”.
Nel pomeriggio del 6 gennaio, la Parrocchia Santa Maria della Pietà ha festeggiato l'Epifania ricevendo la visita dei Magi e ospitando la premiazione del concorso “il Presepe dell’Amicizia”, giunto alla sua ottava edizione.
Il concorso “il Presepe dell'amicizia” promuove la realizzazione del tradizionale Presepe Natalizio nelle famiglie, gesto tramandato dai nonni e dai genitori ai nipoti e ai figli, valorizzando la collaborazione in famiglia e l'allestimento in luoghi e modalità originali e densi di significato.
I vari presepi iscritti al concorso sono stati visitati tra il 26 dicembre e il 5 gennaio da una giuria composta dai volontari dell'Oratorio Le Grazie.
Nel corso della premiazione il parroco ha consegnato gli attestati di partecipazione e le menzioni di merito, mentre venivano mostrate le foto dei presepi ed illustrate le caratteristiche che li rendono unici e preziosi.
Hanno partecipato: Edoardo Bravi, Matilde Bonafoni, Laszlo Nardacchione, Chiara Polidori,Giuditta e Riccardo Vescovo, Alessandro Emanuele e Benedetta Piccinini, Alessandro Pallotta, Silvana Sabbatini, Paolo Pagnanelli, Leila Giuggioloni, Rosa Perniola, Enrica Mariani, Gino Serrani, Loris e Giorgio Stacchiotti, Lucia Montecchiari, Sofia,Tommaso e Gaia Pepa.
Il pomeriggio è stato allietato da canti natalizi grazie al coro parrocchiale che ha coinvolto anche i bambini presenti.
Emozionante è stata però soprattutto la visita dei “Re Magi” che hanno portato dolci per i più piccoli.
Infine la serata si è conclusa con tombolata e dolci per tutti: genitori, nonni e bambini.
In occasione della Festa del diploma dell’Istituto tecnico tecnologico statale “Eustachio Divini” di San Severino Marche il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, insieme al dirigente scolastico, Sandro Luciani, ha consegnato anche un diploma da cento e lode.
A riceverlo il camerte Michele Ceresani, nato nel febbraio 2000, che ha concluso il percorso di studi in Informatica e telecomunicazioni, articolazione telecomunicazione, ottenendo il massimo profitto nell’anno scolastico 2018/2019.
Lavori di ricostruzione terminati in un edificio di via San Francesco a San Severino Marche. Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’Ordinanza di inagibilità con la quale, a seguito delle scosse di terremoto dell’ottobre 2016, aveva dichiarato non utilizzabile lo stabile.
Il nuovo provvedimento, che ha fatto seguito alla dichiarazione di fine lavori, consentirà a due famiglie di fare rientro a casa dopo il sisma. Per la riparazione del danno e il miglioramento sismico dell’edificio l’Ufficio speciale per la Ricostruzione della Regione Marche aveva emesso un finanziamento pubblico di 115mila euro.