Una palla dell’albero di Natale raffigurante il questore Pignataro con sullo sfondo Macerata e la frase “Passano i tempi non i valori e gli uomini di valore” ha accompagnato la lettera di una mamma inviata al numero uno della Questura del capoluogo lo scorso quattro dicembre.
“Auguri Dottor Pignataro! Auguri di cuore a Lei, nostro paladino di giustizia e della libertà che ne è figlia. Ogni epoca riluce di paladini luminosi, gemme preziose incastonate nella corona del tempo. I paladini combattono per gli altri, per tutti; battaglie eroiche a volte disperate e le loro gesta sono tramandate a esempio a monito per le generazioni future. Grande fortuna è aver incrociato il loro cammino. Per questo lasci che in questo giorno lieto io possa rinnovare la nostra stima e il nostro grazie. Grazie da cittadina, perché Lei ha ridato luce alla mia comunità sfigurata dall’orrore ripulendola dalle brutture annidate. Grazie da italiana, fiera di esserlo, perché se è pur vero come diceva qualcuno “Beato quel paese che non ha bisogno di eroi…” io sono comunque orgogliosa di essere figlia di una nazione che ha saputo e sa generarne di così GRANDI! Grazie da madre, umile e semplice, che ogni sera quando stanca appoggia il capo sul fardello delle preoccupazioni, si sente più sollevata e protetta sapendo che almeno Lei e i suoi collaboratori, con la vostra dedizione e il vostro rigore, vegliate su suoi cari e infine grazie, anzi, SOPRATTUTTO grazie a nome di tutte quelle “madri ferite” che vedono il loro tesoro più prezioso perdersi nelle nebbie impalpabili e dilaganti della droga, dell’alcool, dello sballo. Per queste madri addolorate, impotenti, spesso ai piedi delle croci costruite dai loro stessi figli, nell’indifferenza del mondo, per loro, per le loro lacrime silenziose, nascoste quasi vergognose di non aver saputo (potuto) salvare quei figli “sconosciuti” nei quali ancora rivedono i loro bimbi sorridenti, per loro, le dico GRAZIE! Lei, Dottor Pignataro, ha dimostrato, esponendosi come MAI NESSUNO PRIMA che si possono diradare quelle nebbie malefiche con il sole della legalità e la luce della giustizia […].”
“Il mondo della droga purtroppo coinvolge tutte le mamme italiane che hanno paura che i propri figli possano cadere nel tunnel della droga” – ha commentato così il questore Pignataro la missiva a lui inviata in occasione anche del report odierno de “Il Messaggero” che evidenzia come, ogni mese, vengano denunciati, mediamente, dieci ragazzini per l’uso di sostanze stupefacenti.
“Questa lettera è la dimostrazione della gratitudine alle forze di polizia che una mamma, preoccupata per ciò che vede in giro a causa degli effetti della cannabis light, vuole esprimere – ha proseguito il questore -. Le coscienze di tutti noi dovrebbero essere illuminate come quella di questa mamma in una società moderna che, giorno dopo giorno, sembra essere invece sempre più indifferente. Una società in cui c’è chi dà una visione falsata delle sostanze come la cannabis light facendo credere che il loro utilizzo sia normale; non dobbiamo fare scelte di campo e voltarci dall’altra parte perché altrimenti rischiamo che il genere umano venga sepolto sotto alla sabbia.”
“È importante che ci siano una mobilitazione e delle reazioni al fenomeno dello sballo in una società che accetta invece passivamente la normalizzazione dell’uso delle sostanze creando smarrimento generale tra i giovani – ha continuato Pignataro -. Non esistono droghe leggere o meno, la droga è droga sempre e le famiglie devono reagire. A Macerata abbiamo dato prova, con tutte le forze di polizia, con la prefettura e con l’audacia del procuratore Giovanni Giorgio e dei suoi valorosi sostituti, di essere vicini a queste famiglie, diventando un modello per tutto il territorio nazionale con la chiusura dei negozi di cannabis light a tutela dei ragazzi.”
“Il Consiglio Superiore di Sanità infatti, su richiesta del Ministero della Salute, in data 10 aprile 2018, ha manifestato parere contrario alla commercializzazione di tali sostanze ritenendo che la vendita dei prodotti contenenti o costituiti da infiorescenze di canapa, in cui viene indicata in etichetta la presenza di “cannabis” o “cannabis light”, qualunque ne sia il contenuto percentuale di Delta-9 THC, pone certamente motivo di preoccupazione e raccomanda misure atte a non consentire la libera vendita di questi prodotti – ha osservato il questore -. Non dobbiamo quindi permettere la propaganda in città e su internet di sostanze che avvelenano solo il futuro dei nostri ragazzi per vantaggi economici come quelli di società quotate in borsa e federazioni.”
“Ugualmente sono da stigmatizzare i comportamenti di noti opinionisti che vanno in istituti scolastici superiori, luoghi per eccellenza deputati all'educazione, a sostenere che la cannabis light è commerciabile: questo è un comportamento disumano e non dimentichiamo che prima degli interessi delle società ci sono quelli delle persone – ha proseguito Pignataro -. Basta indifferenza e ignavia e non permettiamo più all’Italia, considerata culla del diritto, di tollerare una situazione del genere che calpesta completamente i nostri principi”.
“È ormai evidente la stanchezza della comunità di Macerata davanti all’inerzia del legislatore in merito ai negozi di cannabis light – ha concluso il questore -. È necessario un intervento per tutelare la salute dei nostri giovani e il loro futuro, onde evitare una emergenza nazionale come avvenuto nei paesi che hanno liberalizzato queste sostanze facendo credere ai giovani che il loro uso sia normale. Borsellino diceva che ‘liberalizzare la droga per combattere il mercato clandestino è da dilettanti di criminologia’. Ebbene la sensibilità di una mamma, portabandiera di tutte le mamme d’Italia, ha evidenziato una preoccupazione per la quale non possiamo più mostrarci indifferenti ma dobbiamo, anzi, reagire.”
Grande festa stamattina a Pieve Torina per la posa della prima pietra della nuova palestra e centro civico comunale. Una struttura pensata e progettata a vantaggio dell’intera comunità e che sarà realizzata dalla Fondazione Francesca Rava grazie al contributo di diversi sostenitori.
“A un anno dalla consegna della scuola materna, torniamo a Pieve Torina con grandissima emozione” ha dichiarato Elisabetta Strada, coordinatrice per la Fondazione dei progetti solidali nelle aree del centro Italia colpite dal sisma. “Nell'avviare i lavori di quello che è il nono edificio scolastico realizzato dalla Fondazione Francesca Rava per i bambini del Centro Italia colpiti dal terremoto, e nel giorno in cui le scosse sono tornate a farsi sentire, questa volta in Toscana, dimostriamo, insieme ai donatori che ci hanno sostenuto e alle istituzioni con cui collaboriamo, che si può fare la differenza e andare avanti nonostante le difficoltà”.
Alla cerimonia sono intervenuti anche Giuliano De Minicis e Stefano Belardinelli, in rappresentanza l’uno del gruppo Succisa Virescit, l’altro in qualità di presidente della Contram SpA. Ha preso poi la parola il direttore di QN, Michele Brambilla che, nel ricordare le sue esperienze di cronista durante i terremoti dell’Aquila e dell’Emilia, ha sottolineato il ruolo dell’informazione a sostegno delle comunità locali soprattutto in situazioni di difficoltà, assicurando il proprio impegno nel mantenere alta l’attenzione del suo giornale perché la ricostruzione non subisca ulteriori ritardi.
Infine il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci che, davanti ad una folla composta prevalentemente di bambini, ha parlato di futuro, e di un paese, Pieve Torina, che ha radici antichissime testimoniate dai recenti scavi archeologici che hanno accompagnato l’avvio dei lavori di costruzione del centro civico. “La posa di questa pietra ha un valore simbolico fondamentale” ha sottolineato Gentilucci “perché indica la volontà di un paese di resistere e guardare avanti grazie anche alla generosità di coloro che hanno reso possibile tutto ciò, in primis la Fondazione Francesca Rava”. Il parroco don Candido Pelosi ha quindi benedetto la pietra con parole commoventi e particolarmente sentite.
Il tema del tempo è stato più volte toccato dal sindaco che ha voluto, insieme a tutti i presenti, lanciare un messaggio al futuro depositando una sua riflessione all’interno di una capsula del tempo che è stata sepolta in un’area adiacente ai lavori per il centro civico e che verrà riaperta tra trenta anni: “Un momento importante per tutti i bambini, e non solo per essi, perché avranno la possibilità, il 9 dicembre del 2049, di dissotterrare questa capsula e riscoprire cosa avevano immaginato quel giorno di un lontano dicembre della loro infanzia” ha sottolineato Gentilucci. “Sapranno che eravamo forti allora, come comunità, nonostante le difficoltà, e sapranno esserlo sicuramente anche loro da adulti garantendo continuità e sviluppo al nostro paese, in un futuro che ci auguriamo sia di pace e serenità per tutti noi”. La capsula, con decine di messaggi preparati dai bambini, è stata quindi seppellita ed il luogo scelto verrà segnalato da un'apposita targa che verrà collocata nei prossimi giorni.
Regione con un tasso di fecondità particolarmente basso, dove le famiglie allontanano sempre più l’esperienza riproduttiva e che deve cominciare a fare i conti con un problema di ricambio generazionale. Sono questi i risultati salienti della ricerca, nata da un progetto del Forum delle associazioni familiari delle Marche, finanziato dal Consiglio regionale, e condotta dal Centro interdisciplinare di ricerche e studi su famiglie, infanzia e adolescenza (CIRSFIA) e dal Dipartimento di Economia, Società, Politica (DESP) dell’Università di Urbino. L’indagine, che poggia su analisi di dati statistici, interviste con i referenti di Ambito sociale e genitori, oltre che su focus group, è stata presentata a Palazzo delle Marche, nel corso di una conferenza stampa, alla presenza del Presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, dal Presidente del Forum delle Associazioni Familiari Marche, Paolo Perticaroli, e dal Presidente del Forum per la provincia di Pesaro e Urbino, Gianluigi Storti. E’ toccato a due rappresentanti dell’Università di Urbino, il professor Guido Maggioni, responsabile del coordinamento scientifico del progetto, e la dottoressa Isabella Quadrelli che ha condotto il lavoro di ricerca, le cui rilevazioni sono tuttora in corso, esporre il quadro della situazione. “Il Consiglio regionale è da sempre in prima linea per sostenenere le politiche a favore della famiglia, in particolare i servizi per la prima infanzia che, nelle Marche, sono di ottimo livello – ha affermato il Presidente Mastrovincenzo – occorre agevolare sempre più l’accesso a questi servizi e, nel contempo, serve agire nei confronti del settore privato per migliorare le politiche di conciliazione dei tempi vita-lavoro”.
“Da questa ricerca – ha affermato Paolo Perticaroli, ricordando la conferenza regionale sulla famiglia in programma a inizio 2020 a Senigallia - ci auguriamo di ottenere una buona base di partenza per poter formulare valide proposte che siano da stimolo alle politiche per la famiglia”.
Il professor Maggioni, entrando nel cuore della ricerca, ha imputato il crollo delle nascite, special modo nelle Marche, ad una situazione di disagio e incertezza. “La cesura tra trend positivo e negativo – ha affermato - è rappresentata dalla crisi del 2008, con un 30% in meno di figli nati tra il 2012 e il 2018”.
Quest'oggi presso il Santuario di Loreto si è tenuta la cerimonia di apertura della Porta Santa per il Giubileo Lauretano concesso da Papa Francesco in occasione del centenario della proclamazione della Beata Vergine Maria, patrona degli aeronauti.
Il segretario di Stato Vaticano S. Em. Card. Pietro Parolin ha aperto la Porta Santa alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, del Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso, dell'Ordinario Militare per l'Italia Mons. Santo Marcianò e del Comandante del Centro di Formazione Aviation English (Cen.For,Av.En.), il Colonnello Luca Massimi.
La partecipazione dell’Aeronautica Militare alla cerimonia di indizione dell’anno giubilare, che si concluderà il 10 dicembre 2020, rappresenta un momento di raccoglimento ideale per rinsaldare il legame che unisce gli uomini e le donne dell’Arma Azzurra alla Vergine Lauretana. Come ha ricordato il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso questa è un’occasione per collegare valori e tradizioni legati al mondo del volo di cui l’Aeronautica è custode insieme alle altre realtà militari e civili che condividono le stesse esperienze connesse all’attività volativa.
Le celebrazioni mariane proseguiranno la mattina del 9 dicembre, presso l’aeroporto delle Marche di Falconara Marittima (AN), da dove tre statue della Madonna di Loreto partiranno per una Peregrinatio Mariae, che si protrarrà per l’intero anno giubilare, negli aeroporti civili e militari d’Italia e in numerosi aeroporti dei cinque continenti.
La mattina del 10 dicembre le commemorazioni continueranno presso il Santuario della Santa Casa di Loreto con la solenne Celebrazione Eucaristica presieduta S. E. Mons. Emil Paul Tscherring, Nunzio Apostolico in Italia alla quale prenderà parte il colonnello Luca Massimi insieme ad una rappresentanza del Centro Formazione Aviation English.
Grande festa questo pomeriggio a Porto Potenza Picena per l'accensione dell'abete natalizio donato dal comune di Ussita.
"Vogliamo ringraziare il comune di Ussita cui noi siamo vicini con il cuore e ancora di piu' oggi dopo questo splendido dono - ha detto la sindaca Noemi Tartabini - un comune che, come molti purtroppo dalle nostre parti, sta soffrendo ancora oggi in attesa di una ricostruzione che si spera avvenga al piu' presto. Questo albero donato da Ussita e' un segno di speranza per tutto il nostro territorio. Voglio infine ringraziare tutti coloro che hanno permesso la perfetta organizzazione di questo evento, in particolar Francesca Ceci presidente della Pro Loco di Porto Potenza e Angelo Cipro redattore del Piano organizzativo evento".
L'albero e' stato reperito da Tonino Falconetti, responsabile degli impianti di Frontignano contattato dalla Pro Loco di Porto Potenza. Dopo i saluti istituzionali si e' svolto un concerto con coro di adulti e bambini con le luci blu dell'albero acceso per l'occasione .
Contemporaneamente, in collina a Potenza Picena sono state accese le luminarie intorno la fontana di Piazza Matteotti organizzata dalla Pro Loco Potenza Picena e Associazione Commercianti "I Piceni".
Il segretario regionale Ugl Marche Vincenzo Marino commenta i turni serali disposti dal comando della Polizia Locale di Civitanova in orario 20:00/24:00 per il controllo del "decoro e la sicurezza urbana" in vista del progetto "Natale in sicurezza" presentato dal sindaco Fabrizio Ciarapica (leggi qui).
Una disposizione che, secondo Marino, si scontra "con i recenti fatti internazionali di cronaca. L'illogicità di questa disposizione, è contravvenire a quanto disposto dalla legge n. 145 del 1987 che prevede che il servizio notturno con orario 22:00/06:00, venga effettuato armato e che, oltre al rispetto delle normative, dovrebbe prevalere nella gestione di un comando, il buon senso senza mettere a rischio la vita degli operatori di Polizia Locale".
"Giova ricordare che il comando di Civitanova, conta 30 unità anziché 42 (come previsto dalla LR nr 1/14) - prosegue Marino -, nonostante i compiti, anche rischiosi, continuino ad aumentare. Come si fa sicurezza se chi la deve garantire non lavora in sicurezza? Mandare allo sbaraglio uomini e donne in divisa, a "mani nude", armati solo di buona volontà e parole, e' una scelta di una politica di cui l'Ugl contesta la forma ed il contenuto".
"Forse qualcuno pensa che senza armi e/o dispositivi di difesa, senza formazione specifica ma soprattutto prolungando i turni con straordinari programmati (danno erariale?) si possa lavorare e fare sicurezza? Si sbaglia! - afferma il segretario Marino -. L'Ugl che in passato aveva, per attività di viabilità ed in servizio ordinario, accettato i servizi notturni ed aperto ad una politica che avrebbe riorganizzato il Corpo con armi e formazione specifica ma soprattutto con assunzioni, oggi dice basta!"
"Alle parole devono seguire fatti e non proclami autoreferenziali - conclude Marino -, le assunzioni sono state solo due di cui una gia' in organico, di strumenti di difesa o armi, niente di niente solo parole".
Dopo due settimane di prova, prende ufficialmente il via il servizio di vigilanza serale organizzato dal Comune di Belforte del Chienti in collaborazione con la Polizia Locale dell'Unione Montana.
Il servizio si estenderà su tutto il territorio in modo capillare, campagna compresa, e verranno effettuati controlli sulle strade e sulle vetture circolanti al fine di garantire un presidio costante su tutto il paese. L’assessore Cipollari commenta “Il servizio di pattuglia in notturna serve ad incrementare la pubblica sicurezza e a contrastare il fenomeno dei furti che, spesso, si verificano sotto il periodo delle festività.
Il servizio va ad integrare quello ordinario già presente nel Comune e riteniamo che possa essere utile per trasmettere alla popolazione fiducia nelle istituzioni. Per questa Amministrazione il tema della sicurezza è di fondamentale importanza e non mancheranno, da qui in avanti, investimenti in questo settore”.
Doccia gelata per più di diecimila clienti di Mercatone Uno in tutta Italia, i quali non vedranno la merce richiesta e sono a rischio altresì gli acconti versati. Clienti, che hanno versato oltre 4,5 milioni di euro di acconto per cucine, arredamenti e mobili vari.
Il curatore fallimentare Fall Shernon Holding srl (la società che fino al fallimento di maggio ha controllato la catena), avvocato Marco Angelo Russo, con una lettera a creditori e consumatori ha comunicato, infatti, "lo scioglimento dal contratto per l'acquisto dei beni mobili concluso con Shernon Holding Srl". Questo, secondo quanto riportato dalla stampa, dopo essere stato "autorizzato dagli organi della Procedura a sciogliersi dai contratti pendenti con i consumatori". "La crisi patrimoniale, economica e finanziaria che ha colpito la Shernon – è quanto sottolinea l'avvocato Marco Angelo Russo spiegando bene la situazione nella lettera – non ha consentito alla società poi fallita di approvvigionarsi regolarmente della merce necessaria per evadere gli ordini via via ricevuti sicché, sulla scorta delle risultanze inventariali, è risultato impossibile darvi seguito".
Ora per i clienti ci sarebbe la possibilità di insinuarsi nel passivo per recuperare le somme versate, anche se, in quanto creditori chirografari, rischiano di avere poca soddisfazione dai rimborsi. Ricordiamo che la ditta Mercatone Uno aveva un punto vendita anche a Civitanova Marche.
Rafforzata la presenza della Polizia locale nei fine settimana di dicembre”. Ad annunciarlo è il Sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica a cui la sicurezza dei cittadini è sempre stato un tema caro e al centro delle proprie politiche. ‘Il progetto si chiama ‘Natale in sicurezza’ e consiste nel servizio di più pattuglie con orario che va dalle ore 20 alle 24, nei giorni di venerdì e sabato del mese di dicembre.
L'obiettivo e' quello di aumentare la presenza della Polizia Locale sul territorio per migliorare la sicurezza urbana della nostra città durante il periodo delle festività natalizie garantendo così maggior tranquillità ai cittadini e ai tanti visitatori che sceglieranno la nostra Città come meta per trascorrere il proprio tempo libero nel periodo più suggestivo dell’anno. L'obiettivo - ha aggiunto il Sindaco - viene perseguito con il controllo del centro, delle ZTL blu e verde, dell’area pedonale della Piazza principale, delle aree di parcheggio riservate ai residenti del centro e anche di Civitanova Alta. A questi si aggiungono anche i controlli di viabilità nei pressi dei locali notturni, i controlli delle aree dove sono segnalati fenomeni di degrado e i controlli nei vari quartieri”.
Si tratta di un nuovo provvedimento che la Giunta Ciarapica ha voluto attuare e che punta a tenere alta la guardia sui temi legati alla tutela del territorio e per una sempre maggiore sicurezza dei cittadini. Il progetto è già partito il primo dicembre dell’anno in corso e terminerà il 31.
Venerdì 6 dicembre Iustissima Civitas ha ospitato il Vescovo di Macerata Nazzareno Marconi, in occasione della conferenza dal titolo “Le Opere di misericordia. L’importanza di rinnovare la Tradizione”. Quello che, in apparenza, può sembrare un tema nebuloso o poco appetibile per un pubblico giovane si è subito rivelato molto più attuale e affascinante. Merito di Mons. Marconi che, in una lectio magistralis tra storia dell’arte e teologia, ha spiegato al pubblico l’importanza delle Opere di misericordia partendo da Caravaggio.Il noto pittore, infatti, produsse già nel 1607 un quadro dal titolo “Sette opere di misericordia”, che Sua Eccellenza ha mostrato e spiegato nei più minimi dettagli, mostrando come le Opere di misericordia corporale (dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, alloggiare i pellegrini, visitare gli infermi, visitare i carcerati e seppellire i morti) siano attività quotidiane e naturali per un cristiano.“L’umanità può essere redenta attraverso l’osservanza dei comandamenti, dei precetti evangelici, dell’adempimento delle Opere di misericordia e mediante il dono della Grazia” ricorda il Vescovo di Macerata, ammonendo però di fare il bene senza fini umani o terreni che non siano il semplice Bene dell’altro. “L’uomo deve fare il bene per aprirsi a ricevere il dono della Grazia, ma la Grazia è dono gratuito, concesso da Dio all’uomo, perché operi il bene. Per cui la pratica caritativa diviene la più sincera e fedele manifestazione dell’insegnamento del Cristo”.In chiusura di serata, riprendendo proprio la polemica che lo stesso Caravaggio intraprese contro le confraternite della misericordia di Napoli per le quali produsse il dipinto analizzato, Mons. Marconi ha anche criticato quella specie di “carità assistenzialistica”, che ha condotto al giorno d’oggi a una professionalizzazione della Carità, che è andata a intendere la Caritas e le Onlus come delle vere e proprie aziende e non, piuttosto, come un modo per incanalare positivamente lo spirito corale della carità.“La carità verso il povero o il disagiato veniva praticata non con uno spirito cristiano evangelico, di condivisione e di attenzione rispettosa verso colui che aveva bisogno, ma veniva svuotata di questo senso cristiano e diventò solo una pratica di ‘sanamento sociale’, nel senso che il povero era visto non come un fratello bisognoso di cure prima di tutto da accogliere e con cui condividere la vita ed i beni che Dio ci dona, ma come un male sociale da cui liberarsi il prima possibile” conclude il Vescovo, riferendosi contemporaneamente sia alla carità seicentesca contestata nel dipinto, sia a una parte del mondo della carità laica di oggi.
Aveva perso parte del cranio e di un'orbita in un incidente stradale la giovane romana di 23 anni che è stata operata all'ospedale di Torrette, ad Ancona, nel reparto specialistico di Maxillo Facciale, dove le è stata applicata una protesi in titanio su misura.
Ad eseguire l'intervento una equipe del primario, il professor Paolo Balercia, con due chirurghi specializzati: Marco Messi originario di Macerata e Giuseppe Consorti di San Benedetto del Tronto. La ragazza era costretta ad indossare un caschetto protettivo, dopo l'incidente che l'aveva anche ridotta in coma.
Quando orma le speranze sembravano perse, un amico di famiglia l'ha indirzzata al reparto di Torrette. Martedì l'operazione che è durata quattro ore: ricostruiti il pezzo di cranio che non aveva più e l'orbita compromessa, prima in maniera 'virtuale' tridimensionale e poi in titanio. Ridotte al minimo le cicatrici.
Martedì la 23enne dovrebbe essere dimessa con il viso tornato quasi come lo aveva prima.
(Fonte ANSA Marche)
Un cortometraggio del fotografo e regista Lorenzo Cicconi Massi, originario si Senigallia, per rendere omaggio alle sei vittime della strage della discoteca Lanterna azzurra di Corinaldo: verrà proiettato oggi, 8 dicembre, ad un anno esatto dai tragici fatti.
L'iniziativa rientra nel programma "L8 per il futuro-Da un concerto si torna senza voce, non senza vita", promosso da Regione Marche e Cogeu (Comitato Genitori Unitario) di Senigallia, con altre istituzioni e con il supporto di un gruppo di giovanissimi, per ricordare i cinque minorenni e la mamma di 39 anni, morti nella calca generata da spruzzi di sostanza urticante la notte dell'8 dicembre 2018 nella discoteca di Corinaldo. "Mi batte forte il tuo cuore" è il titolo del corto che verrà proiettato alle 20:00 di questa sera in piazza Garibaldi.
"La cosa che mi è stata chiara fin dall'inizio, quando ho accettato di realizzarlo, è che dovessero parlare i ragazzi, non gli adulti, senza polemiche né forzature" ha commentato il regista Cicconi Massi, esponente della 'scuola' fotografica di Senigallia, la stessa di Mario Giacomelli.
(Fonte ANSA Marche)
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avvocato Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa al settore della distribuzione e precisamente ai costi applicati dai distributori nei riguardi dei singoli rivenditori per il trasporto e consegna dei giornali. Ecco la risposta dell’avvocato Oberdan Pantana, alla domanda posta da un lettore di Camerino che chiede: “ È legittima la richiesta di pagamento di costi aggiuntivi da parte del distributore nei confronti del singolo rivenditore per il trasporto e consegna dei giornali?”
Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una questione molto delicata, su cui ha avuto modo di pronunciarsi il Tribunale di Palermo secondo il quale “l’imposizione di un contributo alle spese di trasporto alla singola edicola viola il principio di parità di trattamento e incorre nella sanzione di nullità, cancellando unicamente la clausola discriminatoria e il compenso ivi previsto” (Ordinanza Tribunale di Palermo del 19.07.2016 n. 8260).
Difatti, la disciplina della diffusione della stampa quotidiana e periodica è stata riordinata con D. Lgs. n. 170/2001, il quale disciplina all’art. 5 le modalità di vendita stabilendo, per quel che qui interessa che:
- comma 1 lett. b) “le condizioni economiche e le modalità commerciali di cessione delle pubblicazioni, comprensive di ogni forma di compenso riconosciuta ai rivenditori, devono essere identiche per le diverse tipologie di esercizi, esclusivi e non esclusivi, che effettuano la vendita”;
- comma 1 lett. d-quinquies) “le clausole contrattuali fra distributori ed edicolanti, contrarie alle disposizioni del presente articolo, sono nulle per contrasto con norma imperativa di legge e non viziano il contratto cui accedono”.
La norma, esplicitamente ispirata da esigenze di garanzia del pluralismo informativo a tutela del diritto di matrice costituzionale della libera manifestazione del pensiero, pone in ciascuno dei commi riportati precetti rilevanti per la definizione della controversia; essa stabilisce, in primo luogo, che le condizioni economiche e le modalità commerciali di cessione alla rivendita della stampa, sia essa quotidiana o periodica, devono essere identiche indipendentemente dalla qualificazione del punto vendita come esclusivo o non esclusivo e sanziona con la nullità le clausole contrattuali tra distributori ed edicolanti contrarie alle disposizione dell’articolo medesimo. Il dettato normativo, che con la specificazione apportata dal D.L. 24.04.2017 n. 50 convertito in L. 21.6.2017 n. 96 a tenore del quale d-sexies ha acquisito ulteriore chiarezza, e precisamente,“le imprese di distribuzione territoriale dei prodotti editoriali garantiscono a tutti i rivenditori l’accesso alle forniture a parità di condizioni economiche e commerciali; la fornitura non può essere condizionata a servizi, costi o prestazioni aggiuntive a carico del rivenditore”.
Ininfluente, alla stregua del carattere imperativo della disposizione di legge, è poi la circostanza che, in assenza di contributo economico diretto dei rivenditori finali, la distribuzione avverrebbe in perdita; infine, lo stesso art. 10 dell’Accordo Nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e nazionali del 19.5.2005, oltre a dettare come regola generale di consegna dei prodotti editoriali ai rivenditori finali quella “franco punto vendita” o la “consegna a banco”, esclude categoricamente che il rivenditore sia obbligato a corrispondere un compenso per la consegna presso la rivendita.
Pertanto, in risposta al nostro lettore, “ Risulta illegittima l’applicazione di costi aggiuntivi per la consegna del prodotto editoriale da parte del distributore nei riguardi del singolo rivenditore ed a nulla rileva che quest’ultimo abbia sottoscritto un contratto con una clausola che preveda tali costi aggiuntivi in quanto illegittima, così come è del tutto irrilevante la circostanza che in assenza di tale costo aggiuntivo la consegna del distributore avverrebbe in perdita giacché è l’intero sistema della diffusione della stampa ad essere imperniato sulla remunerazione agganciata al venduto e non anche ai costi effettivi di immissione sul mercato del prodotto editoriale” (Corte di Appello di Palermo, sentenza n. 1027/2019).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Tre terremoti in meno di trenta minuti, la prima di intensità 3.7 alle 22.55 con epicentro a Barete, nell’Aquilano ed a seguire altre due di intensità 3.4 alle 23.16 e 2.2 alle 23.21.
Le scosse sono state nitidamente avvertite nell’Aquilano, nell’Ascolano e sul versante Ternano dell’Umbria ma numerosi i post interrogatori anche sulle pagine social della realtà maceratese, relativamente al primo evento.
Le scosse non hanno fatto registrare danni a cose o persone.
Civitanova illumina due alberi simboli dei valori della vita, dell’amore e della speranza dal colle al mare. Abeti di Natale accesi da oggi dal Borgo antico al Porto con una doppia cerimonia che ha visto protagonisti nella Città alta i bambini uniti nel coro della scuola comunale di recitazione Enrico Cecchetti e stretti in un abbraccio alle loro famiglie e alla comunità che ha partecipato festosamente all’accensione delle luminarie, mentre nella sala del Consiglio comunale di palazzo Sforza si è rinnovato il gemellaggio con Esine, siglato da due comuni nel 1989.
“Trent’anni di amicizia e solidarietà – ha sottolineato il presidente del Consiglio comunale Claudio Morresi – che vedono proprio due alberi come simbolo del dono e della speranza: l’ulivo a Pasqua e l’abete a Natale”.
Nella commozione che accompagna ogni anno questo rituale, una parte importante è rappresentata dalle scuole, con lo scambio delle letterine scritte dai ragazzi di prima media ai loro gemelli bresciani che conosceranno solo a maggio, quando arriveranno a Civitanova. La folta delegazione di Esine, capeggiata dal sindaco Emanuele Moraschini con l'assessore all'urbanistica Nicola Donina e il consigliere comunale Daniele Gheza, ha ringraziato di cuore l’Amministrazione comunale per la splendida accoglienza che riserva ogni anno. Presenti i rispettivi presidenti delle Avis, della Croce verde e ambulanza Avis Esine e l’assessore di Piancogno, paese di provenienza dell’abete, scelto tra gli alberi che purtroppo erano già destinati all’abbattimento per diverse ragioni di sicurezza.
Il sindaco Fabrizio Ciarapica, insieme agli assessori Maika Gabellieri ed Ermanno Carassai, ha donato una maglia della Lube, rammaricati di non aver potuto presentare la squadra impegnata in Brasile e una cartella con le grafiche di artisti locali. A Ciro Lazzarini, fotografo civitanovese che da lustri segue anche in trasferta i gemellaggi, una gradita sorpresa: la consegna dello stemma della città a ringraziamento della sua costante presenza e amicizia: trent’anni di storia immortalati nelle sue foto che saranno tramandate alle nuove generazioni che dovranno portare avanti questo legame. Sotto l’albero di piazza XX Settembre, la banda cittadina ha accompagnato lo scambio di auguri natalizi, mentre al Lido Cluana le pattinatrici di Ussita hanno regalato un piccolo spettacolo in occasione dell’inaugurazione della pista sul ghiaccio.
"Esultiamo per l'accordo raggiunto nel vertice di governo". Così esordiscono nel loro comunicato i rappresentanti della segreteria provinciale del CONAPO (sindacato autonomo dei vigili del fuoco), in merito all'accordo sulla legge di bilancio, raggiunto ieri sera nel vertice di governo. 65 milioni di euro nel 2020, 125 nel 2021 e 165 strutturali dal 2022 per adeguare le retribuzioni e il sistema previdenziale dei vigili del fuoco a quello delle forze di polizia, che si aggiungono alle risorse per il normale rinnovo del contratto di lavoro, è il più grande stanziamento mai ricevuto dai Vigili del Fuoco".
"Quando il premier Conte il 23 ottobre ci aveva convocati a Palazzo Chigi - aggiunge soddisfatto Antonio Brizzi, segretario generale dello stesso sindacato - sul piatto c'erano solo 10 milioni, oggi il Governo ne ha stanziati 165 strutturali, segno che la nostra mobilitazione annunciata quel giorno a Conte non solo era giusta ma doverosa nei confronti della categoria che ci vantiamo di rappresentare, quale primo sindacato del personale operativo del corpo nazionale."
"Ringraziamo tutto il Governo a partire dal premier Conte che ha raccolto le nostre istanze, il Capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio che si è speso incessantemente per i Vigili del Fuoco, il fondamentale lavoro del vice ministro dell'economia Laura Castelli, del sottosegretario Carlo Sibilia che il 19 novembre aveva preannunciato il risultato ai 3 mila vigili del fuoco in protesta a Montecitorio, molti dei quali arrivati anche da Macerata, e di quanti a livello di governo e parlamentarehanno collaborato per questo grande risultato, a partite dal ministro dell'Interno Luciana Lamorgese e dal ministro dell'Economia Roberto Gualtieri" concludono.
Mantenere l'ora legale tutto l'anno. Lo sollecita una mozione approvata all'unanimità dal Consiglio regionale delle Marche su proposta di Luca Marconi (Udc-Popolari Marche). L'atto impegna il presidente e la Giunta regionale a invitare il Governo "a pronunciarsi per il mantenimento dell'ora legale per gli indubbi vantaggi che essa comporta per il nostro Paese".
Si chiede poi all'esecutivo di inviare la mozione anche a tutti gli altri Consigli regionali, affinché si pronuncino sulla proposta, date le molte differenze geografiche, culturali ed economiche dal nord al sud Italia.
(Fonte ANSA Marche)
Màlleus eccellenza marchigiana nel mondo per le sue doti di grande Artista dei nostri tempi. Amanuense e Maestro incisore ha riscolpito la famosa scritta HIC VERBUM CARO FACTUM EST posta nell’Altare della “Casa Santa” di Nazareth, a Loreto dove l’Angelo annunciò alla Vergine Maria la sua divina maternità.
La recente ristrutturazione, fortemente voluta dall’Arcivescovo Fabio Dal Cin, ha consentito la necessaria rimozione delle lettere di ottone che, dopo più di 90 anni apparivano, rovinate e ossidate, non rendendo più onore alla grazia della Santa Casa di Loreto. Da oggi nella Basilica si potrà ammirare l’opera del genio recanatese Malleus e della sua Antica Bottega Amanuense.
Il Maestro, allievo del londinese Michael Harwey, il più grande Maestro incisore internazionale scomparso nel 2013, è stato chiamato all’opera per la sua pluriennale esperienza ed è considerato come il successore naturale del M° Harwey. Sono state così scritte e scolpite, martello e scalpello alla mano, tutte le lettere sul marmo, scelto accuratamente per ricreare le cromie dell’Altare. Si è proceduto poi alla decorazione delle stesse con oro in lamina, per donare all’opera preziosità, lucentezza e resistenza al trascorrere del tempo.
Alla realizzazione dell’Opera si sono affiancati al M° Màlleus vari sponsor illuminati che hanno visto in questo progetto un motivo importante e profondamente spirituale a cui partecipare con passione e generosità. Dopo le lunghe nottate trascorse a lavorare in quello scrigno prezioso, Màlleus lo ha definito “un luogo Santo di grande energia e spiritualità dove le pietre e i mattoni conservano ancora la memoria delle tante preghiere e suppliche fatte alla Madonna."
Nuovi interventi approvati per le strade. La Provincia di Macerata ha dato il via ad altri quattro nuovi progetti esecutivi che riguardano le provinciali “Stazione di Pollenza - Pollenza”, “Apirese”, “Abbadia di Fiastra - Mogliano” e “Potentina”.
L’investimento complessivo è di 800mila euro ed è finanziato con parte dei 2 milioni e mezzo di euro messi a disposizione dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) per le opere pubbliche a favore della sicurezza stradale, relativi al bilancio 2020.
Tutti i lavori sono di manutenzione ordinaria delle strade e si tratta della realizzazione di nuove pavimentazioni nei tratti più ammalorati. Nel dettaglio sono stati stanziati 250mila euro per ciascuna delle provinciali “Stazione di Pollenza - Pollenza” e “Apirese”, 200mila euro per la “Potentina” e 100mila per la “Abbadia di Fiastra - Mogliano”.
“Con questi ulteriori quattro progetti approvati, dopo quelli già firmati nei giorni scorsi - afferma il presidente Antonio Pettinari - prosegue l’attuazione della programmazione di asfaltatura delle strade provinciali prevista nel bilancio pluriennale. L’obiettivo è anticipare già in questo anno tutti gli interventi pianificati per l’anno 2020, in modo da iniziare immediatamente le procedure di appalto, per eseguire i lavori fin dalla prossima primavera. L’impegno e la volontà dell’Amministrazione provinciale, infatti, è di utilizzare prima possibile le poche risorse che vengono messe a disposizione dallo Stato”.
Gli anziani settempedani potranno muoversi meglio, nel contesto urbano ed extraurbano, grazie al progetto “San Severino e-mobility care”, un servizio di taxi sociale che può già contare addirittura su di un’autovettura ibrida per gli spostamenti donata grazie a una raccolta fondi dal Comitato Sisma, costituito da Confindustria e da Cgil, Cisl e Uil.
L’iniziativa è stata presentata, a palazzo Governatori, dal Comune di San Severino Marche e dall’associazione di promozione sociale “L’Albero dei Cuori” di Macerata.
“San Severino e-mobility care è solo uno dei 160 progetti finanziati dal Comitato Sisma, metà dei quali destinati al sociale, che hanno permesso di raccogliere ben 7 milioni di euro grazie a un’ora di retribuzione donata dai lavoratori di Confindustria” - ha ricordato Rocco Gravina, intervenuto in rappresentanza del Comitato stesso.
A presentare il progetto è stato Nazzareno Tartufoli, presidente dell’associazione “Albero dei Cuori”, insieme alla volontaria Marina Moretti.
“Una bella iniziativa – ha sottolineato portando il saluto dell’Amministrazione comunale il vice sindaco e assessore ai Servizi Sociali, Vanna Bianconi – che si è conclusa in maniera molto positiva. Il mondo del volontariato, di chi si dedica degli altri, è un mondo molto ricco e partecipato ed esiste realmente”, ha poi sottolineato l’assessore che ha ricordato l’impegno di molti cuori nel raggiungimento dello straordinario risultato.
Attraverso un numero dedicato, gestito dall’Unione Montana Potenza Esino Musone di San Severino Marche, ogni giorno i referenti del progetto raccolgono le richieste di informazione e le prenotazioni dei trasporti da parte degli anziani residenti a San Severino Marche e in alcune località limitrofe. Il personale gestisce poi il servizio affidandosi ai volontari.
A rendere più agevole il lavoro quotidiano di chi è coinvolto nel progetto sono poi intervenuti docenti e studenti delle sezioni F e G dell’Itts, l’Itts Istituto Tecnico Tecnologico Statale, “Eustachio Divini”. I docenti Carlo Savoretti e Lidia Papavero, insieme al dirigente scolastico Sandro Luciani, hanno presentato una WebApp dedicata alla gestione del progetto “San Severino e-mobility care” che consentirà a breve di trasferire i dati di trasporto raccolti dall’operatore direttamente sugli smartphone dei volontari o sul computer di bordo dello stesso taxi sociale.
La mattinata di presentazione del servizio si è conclusa con la benedizione della Toyota Yaris da parte del vicario vescovile, don Aldo Romagnoli.