Sisma, Gentilucci: "L'inverno più duro per Pieve Torina, occorre fare di più o si rischia di scomparire"
“È l'inverno più difficile della storia pieve torinese per le classi produttive, per i nostri artigiani e commercianti". Lo ha dichiarato questa mattina all’Ansa, Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina, uno dei comuni devastati dagli eventi sismici del 2016. "Abbiamo il 93% degli edifici inagibili, il 100% di quelli pubblici - aggiunge -, a oltre tre anni dal terremoto ci saremmo aspettati qualcosa in più sul fronte della ricostruzione e la situazione che stiamo vivendo è di grande frustrazione e sfiducia anche da parte dei miei concittadini".
"La difficoltà maggiore - spiega Gentilucci - è quella di riuscire a vedere impiantati i cantieri e le gru e quindi di ritornare in condizioni di normalità che non possono essere garantire dalle casette Sae". "Per questi territori occorre fare di più, altrimenti un pezzo di Italia vera scomparirà per sempre", dice ancora il sindaco. Prima del terremoto a Pieve Torina vivevano 1.500 persone, "adesso fatichiamo ad arrivare a un migliaio".
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