Attualità

Acquedotto del Nera: la regina della incompiute marchigiane

Acquedotto del Nera: la regina della incompiute marchigiane

E' tornato alla ribalta nazionale in questi giorni, anche grazie ad un articolo-inchiesta de Il Fatto Quotidiano, il caso dell'Acquedotto del Nera, una delle grandi incompiute marchigiane. Dopo quasi 50 anni dall'inizio dei lavori, partiti all'inizio degli anni '70, e 55 milioni di euro spesi, dei ventidue comuni consorziati delle provincie di Macerata ed Ancona, solo la metà risultano allacciati ma sono i cittadini di tutti e ventidue a pagare, anche quelli che sono costretti a estrarre e bonificare l'acqua da altri invasi. L'elenco dei comuni facenti parte del consorzio è il seguente: Numana, Castelfidardo, Porto Recanati, Recanati, Montelupone, Montecassiano, Macerata, Pollenza, Morrovalle, Civitanova Marche, San Severino Marche, Caldarola, Osimo, Loreto, Potenza Picena, Montefano, Appignano, Treia, Corridonia, Montecosaro, Tolentino e Belforte Del Chienti. La storia dell'Acquedotto è travagliata, fatta di stop e di ripartenze, dovute alla difficoltà di reperire fondi. Dopo la fase progettuale e gli studi sulle sorgenti, i lavori iniziarono materialmente nel 1986 ma arrivarono solamente al comune di Caldarola, poco più di 40 km, sui 226 previsti, a causa dello stillicidio dei finanziamenti. Il Consorzio, nel frattempo, ha realizzato un tratto della condotta lungo la valle del Musone, da località Passatempo nel comune di Osimo sino al serbatoio Soprani nel comune di Numana. A causa della cronica assenza di finanziamenti, nel 2002 i lavori dell'Acquedotto erano completamente fermi, sia a livello di progettazione che di realizzazione e ripresero vigore l'anno successivo, grazie ad un pressante lavoro di sensibilizzazione da parte del presidente e dei consiglieri presso i comuni soci. A seguito del reperimento di ulteriori fondi, ripresero la progettazione e la realizzazione di un ulteriore tratto di 20 chilometri, fino a Tolentino a cui seguì però un nuovo stop. Nonostante il progetto preveda un acquedotto che si snodi lungo le linee del Chienti, del Potenza e del Musone, dei 226 chilometri in programma, ne sono stati realizzati poco più di un quarto, lasciando a bocca asciutta, è proprio il caso di dirlo, la maggior parte dei comuni. La Regione, che pure ha contribuito alla realizzazione, si mette però di traverso negando la richiesta di aumentare la portanza e completare l'opera e, secondo il quotidiano, sullo sfondo ci sarebbe l'interesse delle concessioni per lo sfruttamento idroelettrico. Della vicenda si sta occupando anche la deputata marchigiana del Movimento 5 Stelle, Patrizia Terzoni, che in un post sul proprio profilo Facebook scrive: "Nelle Marche esiste un acquedotto nato nel 1986 e morto 44 km dopo, che è costato 55 milioni di euro e serve solo la metà dei 22 comuni marchigiani delle province di Ancona e Macerata. Eppure tutti i comuni lo pagano in egual misura, anche se non ne vedono una goccia. Probabilmente questa situazione non cambierà mai perché la RegioneMarche ha bocciato la valutazione di impatto ambientale del potenziamento voluto dalla società acquedotto del Nera, per cui siamo a uno stallo. Per uscirne e saperne di più stiamo scrivendo una interrogazione con la collaborazione di Roberto Ascani, sindaco di Castelfidardo, che è fra quelli che hanno denunciato la situazione paradossale".

22/11/2017 21:51
Verde Mare, ultima udienza nel 2019. Riccio: "Speravo si risolvesse in tempi più ristretti"

Verde Mare, ultima udienza nel 2019. Riccio: "Speravo si risolvesse in tempi più ristretti"

Martedì 21 novembre, nella prima udienza per il contestato reato di lottizzazione abusiva al più grande campeggio della Regione Marche, il Verde Mare, oggi ancora sequestrato (leggi articolo), sono state calendarizzate le udienze, la prima a Maggio 2018, l’ultima a Maggio 2019.  Fulvio Riccio, Presidente del comitato "Salviamo il Verde Mare" commenta così la notizia: “Pur giudicando positivamente il fatto di aver già calendarizzato le date delle 4 udienze garantendo così l'opportunità di una trattazione e conseguentemente di una comprensione unitaria della vicenda giudiziaria, speravo in tempi più ristretti. Ma com’era prevedibile l’iter del processo impedisce di fatto che vi sia una sentenza prima della prossima stagione estiva”. La mancata apertura del "Verde Mare" nel 2017 ha prodotto da un lato una drastica riduzione delle presenze turistiche nella riviera fermana con un conseguente impoverimento del tessuto economico di tutta l’area, dall’altro una forte incertezza da parte di gran parte dei titolari degli altri campeggi della riviera che, terrorizzati dalle vicende giudiziarie in corso, stanno di fatto cacciando tutti gli stagionali dalle proprie strutture, impoverendo ancor più l’offerta turistica del territorio.  La speranza di rivedere aperto il Verde Mare nell’estate 2018 non è tuttavia tramontata. Le novità normative fanno sperare che nell’immediato futuro si possano trovare possibili strade alternative per la riapertura del camping. Il Consiglio Regionale nella seduta del 22 novembre ha difatti approvato un’importante modifica della Legge Regionale sul turismo attraverso cui si conferma la possibilità, da parte dei campeggi, di effettuare la presa in custodia invernale delle roulotte nella medesima piazzola nella quale il mezzo di pernottamento è ubicata per la stagione estiva. "La votazione odierna da parte del Consiglio Regionale - commenta Fulvio Riccio - è la dichiarazione espressa e la conferma che tutti i campeggi delle Marche, compreso il Verde Mare, hanno assunto condotte assolutamente lecite. Lasciare i mezzi di pernottamento in custodia nelle medesime piazzole anche durante il periodo di chiusura, non è un'innovazione, posto che la precedente formulazione normativa non escludeva espressamente tale possibilità, ma è la dissipazione, in ogni occasione dove questo sia stato reso o si renderà necessario, con forza esemplificatrice e chiarificatrice, di interpretazioni ondivaghe sulla conformità di quelle condotte che, in ossequio agli altri principi sanciti, non sono state che modalità di attuazione di una pratica legittima e diffusa. La consuetudine di tornare negli stessi territori e di essere liberi di lasciare i propri mezzi, inutilizzati, in custodia alle strutture ricettive di riferimento, senza con ciò doverli necessariamente spostare da una piazzola all'altra, è una pratica non solo possibile, lecita, legittima e ispirata ad un senso di praticità, ma è anche uno dei modi di affermazione dell'importanza della semplificazione dell'offerta turistica nella comprensione del suo fenomeno diffuso e della sua importanza economica. Spero che nell’immediato futuro, anche grazie a tale riforma normativa, si possano trovare possibili strade alternative per permettere che i turisti possano di nuovo villeggiare nella splendida riviera fermana fin dall’estate 2018”.

22/11/2017 20:50
Religione, Fiori (FI): “La tradizione cristiana va rispettata: realizziamo un presepe in ogni comune”

Religione, Fiori (FI): “La tradizione cristiana va rispettata: realizziamo un presepe in ogni comune”

"Ho scritto agli amministratori comunali di Forza Italia - dichiara Marcello Fiori, coordinatore nazionale Enti locali di Forza Italia - chiedendo loro di presentare una mozione nel loro Ente di appartenenza che impegni il sindaco e la giunta a realizzare in un luogo istituzionale un Presepe”. “Un gesto semplice ma di alto valore simbolico finalizzato a celebrare la nostra fede ed affermare le radici della nostra identità cristiana, coinvolgendo nella sua realizzazione tutti gli eletti in Consiglio (fornendo le statuine e gli addobbi per non gravare sulle casse comunali). Se le persecuzioni hanno segnato profondamente la storia del cristianesimo fin dai suoi esordi, attualmente le violenze contro i cristiani, come Papa Francesco ha ribadito più volte, sono più numerose che in passato. Secondo i dati forniti dal Center for Study of Global Christianity, nel 2016 circa 90 mila cristiani sono stati uccisi per la loro fede, cioè un morto ogni 6 minuti. Di questi il 70 per cento sono stati uccisi in Africa perché si sarebbero rifiutati di imbracciare le armi nei conflitti tribali; il restante 30 per cento è stato massacrato durante attentati terroristici, persecuzioni governative (come in Corea del Nord) o durante la distruzione di villaggi. Se inoltre paragoniamo le statistiche di tre diversi centri di ricerca degli Stati Uniti e del Censur, risulta che in 102 paesi del mondo fra i 500 e i 600 milioni di cristiani non possono professare liberamente la loro fede. Questi dati attestano che, senza voler dimenticare o sminuire le sofferenze dei membri di altre religioni, i cristiani sono il gruppo religioso più perseguitato del mondo”. “Alla luce di questi dati - continua Marcello Fiori - appare davvero necessario che in tutto il mondo le comunità cristiane si mobilitino in difesa del diritto di professare liberamente la propria fede e i propri valori e che questo riguardi anche l’Occidente. Purtroppo il susseguirsi di terribili attentati dimostra che è in atto un vero e proprio attacco al cuore dell’Europa e ai valori, gli ideali e gli stili di vita dell’intera civiltà occidentale. Negli ultimi decenni anche la popolazione italiana si è arricchita della presenza di cittadini provenienti da altri paesi, anche extraeuropei, che professano diversi credo e confessioni religiose. Ma ogni politica efficace di accoglienza necessariamente deve trovare efficace soluzione attraverso il riconoscimento e il rispetto delle proprie tradizioni e non può essere fondata in alcun modo sulla rinuncia ai propri valori e ai propri simboli. La nostra cultura occidentale ed europea è fondata sui valori dell’Umanesimo e della tradizione cristiana, e il presepe rappresenta, oltre che cultura e tradizione, uno straordinario messaggio di pace, serenità, di convivenza tra i popoli e speranza nel futuro in particolar modo per le giovani generazioni”. “Appare importante quindi - conclude Fiori - che ciascun componente del Consiglio Comunale, espressione della cittadinanza, si faccia testimone dell’identità culturale e religiosa delle nostre comunità, in particolare con l’approssimarsi delle festività natalizie. La realizzazione e l’inaugurazione di un Presepe in una sede istituzionale, come pure negli istituti scolastici e nelle altre istituzioni e aziende di competenza dell’Amministrazione, rappresenterà un’occasione preziosa per promuovere una maggiore conoscenza delle nostre tradizioni e della nostra cultura. Attorno a questo simbolo si potranno riunire tutti i cittadini, i rappresentanti delle istituzioni, le comunità straniere presenti sul territorio comunale, il consiglio degli stranieri, le associazioni di volontariato e culturali, i docenti, gli studenti e le famiglie. Un momento di pace, speranza e riflessione fondato sulla nostra identità e sui nostri valori". 

22/11/2017 19:54
Erap Marche, nuovo bando per l'acquisto di case  invendute da utilizzare in sostituzione delle Sae

Erap Marche, nuovo bando per l'acquisto di case invendute da utilizzare in sostituzione delle Sae

Emanato dall'Erap Marche un nuovo bando per manifestazione di interesse per l'acquisto di immobili invenduti da utilizzare per l'emergenza abitativa del terremoto in sostituzione delle Sae. Ne ha parlato l'assessore regionale alla Protezione civile delle Marche Angelo Sciapichetti, rispondendo ad una interpellanza del consigliere Peppino Giorgini (M5s), sulle differenze dei costi di realizzazione delle casette nelle varie aree colpite dal sisma. Sinora sono state chieste risorse alla Protezione civile nazionale per 366 alloggi in una cinquantina di Comuni, alcuni anche fuori cratere. Il nuovo bando dovrebbe interessare solo un numero limitato di Comuni, quelli dove le domande di alloggi sono superiori alle offerte. "Il problema - ha spiegato Sciapichetti - è che nei centri più grandi si possono reperire abitazioni disponibili, ma è molto più difficile trovarle in quelli più piccoli e più danneggiati, dove gran parte del patrimonio abitativo è andata distrutta". (fonte Ansa)

22/11/2017 18:18
Littizzetto sul sisma: "Ogni F35 costa 100 milioni di euro. Quattro in meno e potremmo costruire 2000 casette" - VIDEO

Littizzetto sul sisma: "Ogni F35 costa 100 milioni di euro. Quattro in meno e potremmo costruire 2000 casette" - VIDEO

E' passato più di un anno dal terremoto, ma ancora fa molto parlare, probabilmente perché molto di quello che era stato promesso non è stato ancora fatto. Ad interessarsi anche Luciana Litizzetto, comica, conduttrice, cabarettista italiana, che durante uno dei suoi monologhi all'interno del programma "Stasera CasaMika" andato in onda ieri sera su Rai2, ha proprio parlato del sisma. Un discorso generale, fatto con ironia ma allo stesso tempo serietà, incanalando tutta l'attenzione degli spettatori. E' partità dalle paure in generale, passando dall'olio di palma fino ad arrivare agli attacchi terroristici per poi concludere con il sisma.  La paura del terremoto, una paura reale, vera e concreta, presente in Italia, che la Litizzetto definisce come una presenza costante . "Hai paura quando la terra trema, ma hai paura anche per il dopo, perchè non sai cosa accadrà dopo quegli istanti. Sono molti anni dal sisma a L'Aquila e più di un anno da quello ad Amatrice e ancora molta gente non ha una casa. Troppi inverni, troppi mesi: troppo tutto: non avere una casa è un'angoscia infinita. Pensiamo alla nostre case, piene di ricordi e di oggetti, un luogo di radici e di fondamenta che da un minuto all'altro hai piu. Se la casa crolla crolliamo noi, andiamo giù, in mille pezzi e ci sbricioliamo; la nostra storia diventa maceria crollano. La memoria, il presente e persino un'ipotesi di futuro spariscono" Un discorso toccante, denso di significati, che ha fatto ammutolire uno studio televisivo intero, ma anche a tutti coloro che erano davanti allo schermo, rapiti dalle parole della conduttrice, la quale ha rivolto un pensiero a tutti coloro che non hanno più un tetto sotto cui ripararsi, il loro tetto, i loro effetti personali, coloro che si sono svegliati in una camera d'albergo lontani dai loro luoghi. Poi la Littizzetto si è rivolta ai politici italiani, direttamente al Primo Ministro Gentiloni.  Bisogna ripartire dal tetto, subito. Anzi prima di subito, dal momento che dovrebbe essere la priorità dei nostri politici. Andate nelle Marche: ad Amatrice, Visso, Tolentino, Castelluccio. Andate a conoscere le persone, state li due settimane a contatto con i luoghi. Perchè la politica è servizio. Non si può dare la colpa alla burocrazie: la burocrazia è lo Stato e lo Stato siete voi, voi che vi sedete e prendete decisioni. Quanto costa un F35? 100 milioni di euro? Non potremmo comprare quattro aerei in meno? Con una cifra del genere si potrebbero costruire circa 2 mila di casette"..  

22/11/2017 16:38
Aerdorica, parla Ceroni (FI): "Bisogna affidarsi a qualche proposta seria per fare entrare il privato"

Aerdorica, parla Ceroni (FI): "Bisogna affidarsi a qualche proposta seria per fare entrare il privato"

"Su Aerdorica l'Autorità giudiziaria dovrebbe velocemente individuare coloro che hanno determinato questa disastrosa situazione e punirli in maniera esemplare". È quanto sostiene il senatore marchigiano Remigio Ceroni (Fi) intervistato dalla Dire sul futuro dell'aeroporto di Falconara. Ceroni, che e' il coordinatore regionale dei berlusconiani, teme che per Aerdorica, su cui pende la scure di un'istanza fallimentare del Tribunale di Ancona, sia ormai troppo tardi. "L'amministrazione regionale sta portando l'aeroporto di Falconara verso il fallimento che, purtroppo, temo sia ormai un fatto ineludibile- spiega Ceroni-. Sono gravi e inequivocabili le responsabilità dei vari direttori generali e dei cda nominati dalle giunte regionali in questi anni. Intervenga l'Autorità giudiziaria per determinare le responsabilità. Mi meraviglio che in passato non siano stati fatti arresti che avrebbero riportato l'aeroporto ad una gestione più corretta evitando le governance dissennate di questi anni". Sulla società di gestione dell'aeroporto di Falconara al momento gravano oltre 38 milioni di euro di debito consolidato negli anni passati.  Il 14 dicembre è prevista una nuova udienza della procedura fallimentare. Il referendum tra i lavoratori sul Piano di risanamento è stato bocciato qualche settimana fa e adesso si temono una trentina di esuberi su un centinaio di addetti. "A mio avviso l'attuale governatore Luca Ceriscioli e il predecessore Gian Mario Spacca sono responsabili in solido - continua Ceroni- . Bisogna intervenire subito per evitare di continuare a spolpare l'importante infrastruttura, per evitare di perdere posti di lavoro e di danneggiare lo sviluppo della nostra regione. Perchè un aeroporto è uno strumento fondamentale per lo sviluppo di una comunità. Per le Marche, considerando anche i ritardi su strade e treni, l'aeroporto è una grande risorsa. Dopodichè se ci fossero state scelte oculate in passato oggi non saremmo in questa condizione". Il 21 dicembre scadono i termini per la presentazione di manifestazioni di interesse per rilevare le quote della Regione Marche dentro Aerdorica. "Bisogna abbassare le pretese e affidarsi a qualche proposta seria per fare entrare il privato, perchè altrimenti non c'è piu' tempo per fare nulla - conclude Ceroni-. La fine è prossima e non c'è più tempo".

22/11/2017 16:27
“La Pasta di Camerino” premiata per l’antisismicità del proprio capannone

“La Pasta di Camerino” premiata per l’antisismicità del proprio capannone

In una città in cui il centro storico è stato interamente circoscritto come zona rossa ed i cui cittadini hanno dovuto abbandonare le proprie case facendo calare la popolazione di almeno 4 volte, l’azienda Entroterra Spa ha cercato sempre di rappresentare un modello di speranza per la rinascita. Nonostante le scosse tremende di agosto ed ottobre 2016, lo stabilimento di produzione non ha subito alcun danno essendo stato realizzato nel 2008 secondo rigidi criteri antisismici. Il buon lavoro di costruzione fatto allora ha consentito che non ci fossero conseguenze all’evento calamitoso e che la produzione potesse continuare. Oggi quell’impegno viene premiato anche dall’Associazione Culturale SismaSafe, il marchio di qualità che attesta la sicurezza sismica degli edifici, che consegnerà al direttore Federico Maccari il premio nel corso di un evento organizzato per venerdì 24 novembre nella sede di Confindustria ad Ancona. “Inutile dire che siamo particolarmente lieti di ricevere il premio che ci è stato assegnato dopo che i referenti tecnici hanno visionato la struttura e la documentazione – ha detto Maccari - ma, ancor più, come dipendente dell’azienda che vi passa molto ore al giorno all’interno, voglio ringraziare la mia famiglia che già nel 2008 decise di investire per la realizzazione di una struttura totalmente sicura. Senza la loro lungimiranza forse l’azienda oggi non esisterebbe più e tanti di noi, oltre alla casa, avrebbero perso anche il lavoro e con esso la speranza di un futuro a Camerino ed in questo territorio”. La Pasta di Camerino, marchio di proprietà di Entroterra Spa, prodotta con materie prime 100% italiane, è diventata ormai la più importante azienda privata del territorio di Camerino (MC) e terzo attore nazionale nel settore della pasta secca all'uovo davanti a nomi storici del settore. In un mercato sempre più vocato alla ricerca della Qualità e della selezione delle materie prime, La Pasta di Camerino propone un prodotto realizzato con materie prime 100% italiane e con una filiera tracciata, trasparente e disponibile per il consumatore.

22/11/2017 16:25
Macerata aderisce alla campagna globale delle Nazioni Unite “Rendere le città resilienti”

Macerata aderisce alla campagna globale delle Nazioni Unite “Rendere le città resilienti”

Macerata, candidata a Capitale Italiana della Cultura 2020, supportata dalla Fondazione Enel, si unisce alle oltre 150 città in Europa che nel 2017 si sono iscritte alla campagna globale Onu “Rendere le città resilienti” (Making Cities Resilient: My City is Getting Ready) per potenziare i loro sforzi nel rendere resiliente il proprio territorio. L'attuale certificazione UNISDR del Comune di Macerata non premia solo la consapevolezza, ma anche la volontà di creare l'organizzazione e attuare il coordinamento necessario a comprendere e ridurre il rischio da fenomeni naturali avversi. Si tratta di strumenti - quali la nuova versione italiana della Disaster Resilience Scorecard for Cities - e azioni, valutazione e prevenzione dei rischi, implementazione delle migliori pratiche nell'attuazione delle norme architettoniche; il rafforzamento delle infrastrutture essenziali; la preparazione di procedure, la conoscenza di sistemi ed infrastrutture condivise e l'investimento nella formazione. Carlo Papa, direttore della Fondazione Enel e vicepresidente di Arise, l'Alleanza del Settore Privato per Società Resilienti ai Disastri, insieme a Takashi Kawamoto dell'Ufficio regionale dell'Europa e dell'Asia centrale UNISDR (United Nations Office for Disaster Risk Reduction), ieri, nella sede della Filarmonica, hanno illustrato la campagna alla presenza del sindaco Romano Carancini, della Giunta e degli ospiti provenienti da tutta la provincia di Macerata tra cui i sindaci di Treia, Montecassiano, Montelupone  e Colmurano. "Negli ultimi anni, come sapete, i disastri da cause naturali sono diventati più frequenti e più seri – ha affermato Papa durante il suo intervento - . Secondo UNISDR, costano alle nostre economie circa 300 miliardi di dollari ogni anno. Per avere un'idea, una cifra pari a più di dieci volte quello che spendiamo per gli aiuti umanitari a livello internazionale. Chiaramente, considerando l'entità del problema, le istituzioni pubbliche e private devono collaborare e supportarsi a vicenda. Insieme dobbiamo ridurre il rischio e l'impatto di futuri fenomeni naturali costruendo un sistema più resiliente.” “Ritengo che per la città di Macerata, anche in qualità di comune capoluogo di provincia – ha affermato invece il sindaco Carancini -  aderire alle attività e ai programmi mirati della campagna “Rendere le città Resilienti”, rappresenti una tappa essenziale nel percorso di buone pratiche per la corretta gestione del territorio e per la sicurezza dei suoi abitanti. Macerata si impegna a sensibilizzare e coinvolgere gli altri comuni del territorio e il maggior numero possibile di istituzioni locali affinché si crei una significativa rete di contatti e un percorso strutturato di collaborazione”.

22/11/2017 15:08
Morrovalle, avviati i lavori per la nuova sede per l’Associazione Amici della Musica – Corpo Bandistico “G.Verdi”

Morrovalle, avviati i lavori per la nuova sede per l’Associazione Amici della Musica – Corpo Bandistico “G.Verdi”

IIn questi giorni sono stati avviati i lavori per la costruzione della struttura in legno in Via Piave, destinata a diventare la nuova sede dell’Associazione Amici della Musica – Corpo Bandistico “G. Verdi” di Morrovalle. A un anno esatto dalla donazione dello stabile di 70 mq da parte della banda Dino Fantoni di Dossobuono, annunciato in occasione dei festeggiamenti di Santa Cecilia a Morrovalle, ad oggi si sta concretizzando un grande progetto di solidarietà. Gli stessi rappresentanti della banda veneta hanno raggiunto il nostro paese per la consegna della casetta, collaborando insieme alla ditta esecutrice allo svolgimento dei lavori, installazione degli impianti e tutte le opere indispensabili per veder sorgere il frutto dei fondi raccolti dalla loro comunità in occasione dell’Antica Sagra di Dossobuono del 2016, la quale viene organizzata dall’associazione Dino Fantoni per contribuire alle attività di un complesso composto da circa 100 musicisti. In attesa della nuova sede, la banda morrovallese non si è mai fermata, bensì ha proseguito i progetti in corso e gli impegni istituzionali ricorrendo a locali di fortuna per organizzare le prove. Domenica 26 novembre insieme a tutti i musicisti, amici e soci onorari, l’Associazione festeggerà Santa Cecilia. La mattinata inizierà con la sfilata per le vie del centro storico, l’animazione della SS. Messa delle ore 11 nella Chiesa di Sant’Agostino e a seguire il tradizionale pranzo sociale, un momento speciale di festa e di condivisione degli obiettivi per tutti gli associati. Quest’anno la giornata per celebrare Santa Cecilia sarà vissuta con uno spirito diverso e con un buon motivo in più per brindare, ringraziando l’impegno di tutti nel corso di questo periodo non proprio facile della storia della banda. La nuova sede è stata un dono inaspettato e al tempo stesso molto atteso. Infatti, la necessità di avere un luogo continuativo in cui ritrovarsi e condividere la passione per la musica è di estrema importanza per garantire la coesione di tutti i soci e collaboratori. Ben presto la casetta in legno aprirà i suoi battenti per diventare un riferimento della cultura musicale bandistica e motivo di vanto della nostra città, anche in previsione dei festeggiamenti del 160° anniversario della fondazione del Corpo Bandistico “G.Verdi” di Morrovalle, in programma per tutto il 2018.    

22/11/2017 14:14
Salvini porta il presepe realizzato dai maestri artigiani Fratelli Capuano a nonna Peppina

Salvini porta il presepe realizzato dai maestri artigiani Fratelli Capuano a nonna Peppina

Sono venuti a San Martino di Fiastra da Napoli i maestri artigiani Fratelli Capuano per consegnare a Peppina - la nonnina terremotata di 95 anni (li compirà domenica) costretta a lasciare la sua casetta in legno perché non aveva l'autorizzazione - un presepe da loro realizzato apposta per lei. Il presepe, "che occupa mezzo tavolo del container", commentano sorridendo i famigliari di Giuseppa Fattori, è stato donato all'anziana stamattina. Commossa la donna. L'iniziativa è di Matteo Salvini, leader della Lega Nord, oggi a San Martino. "Questa mattina - ha scritto Matteo Salvini sul suo profilo Facebook - sono tornato a San Martino di Fiastra, nelle Marche. 10 metri di container, in montagna e senza bagno. Ma nonna Peppina resiste e riesce a sorridere, anche grazie alle luci del Presepe donato dagli artigiani napoletani di San Gregorio Armeno. Mentre altri se ne fregano, io voglio, come tutti voi, che la nonna torni per Natale nella sua casetta! #forzaNonnaPeppina". Era presente alla consegna anche il sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini. (Fonte Ansa)

22/11/2017 13:43
"Giornata Nazionale sulla Sicurezza nelle Scuole": segnalate criticità nella scuola "G. Natali" di Sforzacosta - VIDEO

"Giornata Nazionale sulla Sicurezza nelle Scuole": segnalate criticità nella scuola "G. Natali" di Sforzacosta - VIDEO

Il tema della sicurezza nelle scuola è sempre un tema particolarmente caldo e su cui spesso si dibatte. Oggi ricorre infatti la Giornata Nazionale sulla Sicurezza nelle Scuole. Proprio in questa occasione abbiamo ricevuto una segnalazione dal sig. Ernesto Tribbia, residente a Macerata e il cui figlio frequenta la scuola elementare G. Natali di Sforzacosa, che ha sottoposto alla nostra attenzione la mancata messa in sicurezza da parte dell’Unita Operativa Manutenzioni Immobili del Comune di Macerata di una pericolosa  criticità emersa nella scuola elementare “G. Natali” di Sforzacosta. La stessa è già stata segnalata il 21 ottobre scorso alla Dirigente Scolastica che ne ha immediatamente dato comunicazione al Comune di Macerata, tramite PEC. La situazione di rischio è rappresentata dal pessimo stato di conservazione di una porzione di copertura dei locali spogliatoi della palestra. Tale porzione di copertura, realizzata con struttura traslucida in "policarbonato", è in evidente stato di degrado e sicuramente incapace di sostenere il peso di una persona, seppur parliamo di bambini, che potrebbero quindi rovinosamente precipitare da un'altezza di circa 4-5 metri.

22/11/2017 13:25
Centro Nemo per le malattie neuromuscolari: entro l’estate apertura all’ospedale di Ancona 

Centro Nemo per le malattie neuromuscolari: entro l’estate apertura all’ospedale di Ancona 

Presentata ieri presso la Clinica Neurologica dell’Ospedale di Torrette, la serata di beneficenza “Il gusto della solidarietà” che si terrà il prossimo 24 novembre a favore della Fondazione Dante Paladini, attiva nelle Marche dal 2008 nel settore delle malattie neuromuscolari,  per sensibilizzare il pubblico  e raccogliere fondi  per l’apertura del Centro Clinico Regionale Nemo specializzato  nelle malattie neuromuscolari. Nel corso della conferenza stampa, il Presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, ha sottolineato il continuo rapporto di collaborazione che esiste tra la Fondazione e il Consiglio regionale ribadendo l’impegno assunto dalla Regione con la proposta di legge, oggi all’esame della competente commissione consiliare, che consentirà in primavera, l’istituzione, presso l’Ospedale di Torrette, del Centro Nemo specializzato per la cura delle malattie neuromuscolari. Un Centro in cui un team multidisciplinare di eccellenza medico collaborerà quotidianamente nella stessa unità operativa con un approccio clinico – assistenziale modellato intorno al paziente. “Un grande progetto – ha detto Mastrovincenzo – che nasce dalla collaborazione tra la Fondazione e la Regione e che avrà uno scopo preciso: prendersi cura di malati fragili e rispondere alla crescente domanda di spazi e servizi, per essere vicini ai pazienti e alle loro famiglie.”In attesa della validazione del progetto e dell'affidamento dei lavori, ci sono le tempistiche per l'entrata in funzione del Centro (già presente in altre città come Milano, Messina, Roma e prossimamente Torino) creato in sinergia tra Ospedali Riuniti, Fondazione Serena e Fondazione Paladini. Anche per questo, il consiglio regionale, ha riferito il presidente Antonio Mastrovincenzo, approverà entro gennaio la legge sulle sperimentazioni gestionali. Un “hub assistenziale  della ricerca applicata e un punto di riferimento anche per l'università" per quanto concerne tutte le malattie neuromuscolari.  Tutto questo sarà il nuovo Centro Nemo che vedrà la luce entro l'estate del prossimo anno nel corpo 'C' al quinto piano degli Ospedali Riuniti a Torrette di Ancona.  L’apertura di un Centro Nemo nelle Marche garantirà una migliore e più dignitosa condizione di vita ai pazienti affetti da SLA, SMA, distrofie muscolari e altre malattie neuromuscolari, migliorando il percorso assistenziale, perfezionando gli standard organizzativi e sviluppando formazione per gli operatori dell’intero territorio regionale. Forte di una visione paziente-centrica, l’obiettivo del Centro Clinico Nemo è quello di offrire un ambiente confortevole ai pazienti e alle loro famiglie, dove trovare un team multidisciplinare che si faccia carico dei bisogni degli individui con disfunzioni motorie e al tempo stesso crei le condizioni di eccellenza per attuare e sviluppare trattamenti innovativi e terapie sperimentali. “Sarà un centro di sussidiarietà orizzontale negli Ospedali riuniti”, ha osservato il direttore generale degli Ospedali Riuniti Michele Caporossi, - “sarà in pratica un polo attrattivo d’eccellenza anche per Umbria, Abruzzo, Molise, Emilia Romagna e Puglia.” “L'obiettivo”, ha spiegato Roberto Frullini, Presidente della Fondazione Paladini “è avere un centro di riferimento specializzato per le malattie neuromuscolari per evitare ai pazienti gravose peregrinazioni da un ambulatorio all'altro. Nel 2018 la Fondazione Paladini  compie dieci anni e speriamo di tagliare il nastro del nuovo Centro Nemo e di alzare il livello delle cure territoriali. Stiamo anche lavorando per aumentare la formazione del personale sanitario, dei pazienti e dei familiari”. Oggi il Centro per le malattie neuromuscolari, che lavora in rete col territorio, è costituito da un team di medici (dagli anestesisti ai neurologi, dai fisiatri agli psicologi) guidato dalla dottoressa Michela Coccia, il cuore della struttura sotto la “regia clinica” del direttore del dipartimento di Neurologia Leandro Provinciali. Per ospitare il Salesi ed il Nemo, ha riferito Antonio Cordoni, direttore sanitario degli Ospedali Riuniti, sono state spostate 12 strutture complesse. Tanta solidarietà e sostegno  anche dal mondo dei privati, rappresentato da Antonello Ieffi imprenditore nel settore delle Energie rinnovabili "siamo accanto alla Fondazione Paladini per sostenere la loro attività, le malattie neuromuscolari sono una patologia importante per cui si fa troppo poco, noi imprenditori dobbiamo esser  i primi a promuovere e a sostenere il Centro Nemo, anche una piccola donazione da parte di tutti può fare molto e siamo pronti anche a dare il nostro sostegno per studiare un sistema di efficienza energetica con le masse naturali" Per sensibilizzare sul tema l’opinione pubblica e contribuire alla realizzazione del Centro Nemo, venerdì 24 novembre al Sui Club di Ancona (ore 20) si terrà la serata di beneficenza “Il gusto della solidarietà", patrocinata dal Consiglio della Regione Marche e dal Comune di Ancona e promossa dalla Fondazione Paladini. La serata, giunta alla IX edizione, è organizzata dall’imprenditrice anconitana Diletta Bugaro e dallo chef pluristellato Mauro Uliassi, grazie al contributo dell’imprenditore Antonello Ieffi e dei tanti imprenditori e artisti che hanno aderito all’iniziativa tra i quali in primis Mirka Cesarila nota psicografologa della TV protagonista di tanti programma televisivi Rai e Mediaset  da Buona Domenica a Mattino in Famiglia “sono felicissima di poter contribuire all’importante causa della Fondazione Paladini, - ha dichiarato Mirka Cesari-  durante la serata svelerò alcuni segreti della nostra grafia e sarò a disposizione degli ospiti per  analisi grafologiche personalizzate” Un viaggio nel gusto e nella solidarietà che proporrà il format culinario “Uliassi street good”, l’alta cucina reinventata in uno stile dinamico e moderno, i meravigliosi dolci di Paolo Brunelli e a condurre musicalmente  la serata sarà la voce ammaliante  dell’istrionico  Leo Maculan accompagnato da Emanuele Filanti alla tastiera e Danilo Brugnini alla batteria.      

22/11/2017 13:22
"Vissosteniamo&friends", il 2 dicembre una cena per incentivare la ripresa post sisma

"Vissosteniamo&friends", il 2 dicembre una cena per incentivare la ripresa post sisma

In collaborazione con i Frati Cappuccini e i produttori di Visso, il progetto "Vissosteniamo&friends" ha organizzato una cena che si terrà sabato 2 dicembre presso il Convento dei Frati Cappuccini di Recanati. Il progetto è nato dall'iniziativa di alcuni ragazzi di Visso, tra cui Christian Mocci, Alessandra Grasselli e altri ragazzi del "bronx", nome che loro stessi hanno dato al campo roulotte in cui vivono da più di un anno a seguito del sisma.  "Vissosteniamo" ha l'obiettivo di ripromuovere il territorio del comune di Visso e di tutto l'Alto Nera, duramente colpito dal sisma dell'ottobre 2016, che da sempre ha attirato un gran numero di turisti sia per le bellezze artistiche e naturali, sia per alcune eccellenze gastronomiche. Per questo si intende promuovere feste, eventi di qualsiasi tipo che possano incentivare lo sviluppo economico e culturale del territorio, che facciano conoscere le attività commerciali che cercano faticosamente di riprendere una situazione lavorativa di normalità attraverso la valorizzazione di prodotti locali, delle tradizioni e della conoscenza dell'ambiente montano dei Sibillini.  

22/11/2017 11:47
Macerata ai Maceratesi, passeggiata notturna per contrastare l'allarme furti

Macerata ai Maceratesi, passeggiata notturna per contrastare l'allarme furti

Continua costante il presidio del territorio comunale da parte del comitato Macerata ai Maceratesi. A seguito di alcune segnalazioni di degrado da parte di cittadini, nella notte tra martedì 21 e mercoledì 22 novembre un gruppo di militanti ha percorso viale Carradori, via Ettore Ricci, via Roma fino ad arrivare in via dei Velini davanti allo Stadio. Come prassi consolidata, sono stati lasciati dei volantini sulle cassette postali dei residenti per testimoniare l’avvenuto passaggio. Le nostre passeggiate non saranno sicuramente risolutive per mettere la parola fine all’allarme furti in tutta la città - l’ultimo raid “ladresco” la scorsa settimana in pieno centro storico - ma rappresentano sicuramente un punto di partenza per una svolta radicale, una cultura della sicurezza che parte direttamente dal cittadino nel pieno rispetto della legalità.

22/11/2017 10:24
Civitanova, scalinata della stazione a pezzi ancor prima di essere inaugurata

Civitanova, scalinata della stazione a pezzi ancor prima di essere inaugurata

Dopo mesi di lavori che stanno ammodernando la stazione ferroviaria di Civitanova e che hanno interessato le banchine, il tunnel, la rampa di accesso per i disabili e la creazione della struttura per ospitare gli ascensori, da qualche tempo sono state sistemate anche le scalinate che portano ai binari. Quando il termine dei lavori è ancora lontano, stanno però nascendo i primi problemi che riguardano, per ora, una delle due scalinate di accesso ai binari. In quella più esterna, infatti, che è anche la più utilizzata, dato che l'altra è stata chiusa per molto tempo a causa dei lavori, le piastrelle applicate si stanno rompendo, creando un rischio concreto per l'incolumità di quanti giornalmente passano di lì. Non sappiamo se si tratti di una partita difettosa o di materiali scadenti, ma il fatto che si sia verificato così presto, addirittura prima della fine dei lavori, lascia sinceramente perplessi. Probabilmente le piastrelle non hanno resistito alle sollecitazioni dovute al passaggio dei trolley dei viaggiatori ma dato che ci troviamo in una stazione, se così fosse, tra qualche mese non ne resterà intatta nemmeno una. Nel frattempo, se dovete prendere il treno da quei binari, guardate bene dove mettete il rischio di farsi male è più che concreto.

21/11/2017 21:23
Polizia locale "imboscata" sulla Regina con l'autovelox: prevenzione o solo "cassa" per i Comuni?

Polizia locale "imboscata" sulla Regina con l'autovelox: prevenzione o solo "cassa" per i Comuni?

Sicurezza sulle strade, si fa presto a dire educazione e prevenzione... Questa mattina la Polizia Locale di Potenza Picena ha dato davvero un pessimo esempio a tutti gli automobilisti che percorrevano la strada Regina. Infatti, una pattuglia si è letteralmente imboscata in una stradina secondaria, al riparo degli alberi e di “occhi indiscreti”, piazzando un autovelox sul ciglio della strada, visibile praticamente solo all’ultimo momento. Diverse le segnalazioni e le proteste dei lettori arrivate in redazione. A onor del vero, lungo la strada sono affissi qua e là cartelli che indicano il monitoraggio della velocità con apparecchiature elettroniche, ma questo non giustifica un tale comportamento, volto evidentemente più a far cassa che a “imporre” la guida a velocità di codice. Comunque, se l’autovelox vi ha “beccato” per la guida oltre i limiti di velocità e non avevate visto la pattuglia, perché nascosta dietro un albero, la multa è nulla. A decidere a favore dell’automobilista multato su un ricorso basato su questa motivazione è stata la Corte di Cassazione con sentenza n.25392/2017. Il principio di base è che il conducente che supera i limiti di velocità deve comunque essere messo nelle condizioni di sapere con anticipo se più avanti è possibile incontrare una volante della polizia con autovelox. Questo principio comporta due obblighi: in capo all’amministrazione titolare della strada quello di mettere in allerta gli automobilisti del rischio di controllo elettronico della velocità con un cartello posizionato ad una distanza minima congrua (in modo da essere leggibile tenendo conto delle caratteristiche della strada) comunque non superiore a 4 km; per la pattuglia al posto di blocco quello di posizionarsi in modo da essere visibile e non, come nel caso specifico, nascosta tra i cespugli o dietro una fila di alberi. Si tratta di una sentenza che interesserà molti automobilisti che non sono riusciti ad evitare l’autovelox proprio perché la macchina della polizia non era visibile neanche a distanza ravvicinata perché coperta da colonne, ponti, alberi, cespugli o da un’altra automobile privata (la cd auto civetta). In pratica, come dimostrano le foto, quanto successo stamattina lungo la Regina.

21/11/2017 16:47
Finanziamento di 5,5 milioni di euro per la diga di Cingoli, Netti: "Ci permetterà di aumentare gli standard degli impianti"

Finanziamento di 5,5 milioni di euro per la diga di Cingoli, Netti: "Ci permetterà di aumentare gli standard degli impianti"

Un finanziamento di 5,5 milioni di euro erogato dal Ministero per le Infrastrutture per la sicurezza delle dighe in esercizio e l’avvenuto rilascio del collaudo finale della diga di Cingoli: sono stati al centro di un incontro con la stampa a cui hanno preso parte oggi in Regione l’assessore Angelo Sciapichetti, il presidente del Consorzio di Bonifica delle Marche, Claudio Netti e il presidente dell’assemblea del Consorzio, Michele Maiani. “L’ottimo rapporto di collaborazione con l’Ente di Bonifica – ha detto Sciapichetti – ha portato a questo grande risultato che ci permette di alzare ancor di più il livello di sicurezza delle nostre dighe. Il fortissimo sisma che ha colpito il nostro territorio è stato un collaudo naturale che ha mostrato l’elevato livello di sicurezza dei nostri impianti. Ora, sulla diga di Castreccioni a Cingoli, dopo i tempestivi interventi sul ponte, è arrivato anche il formale collaudo da parte del Ministero, che permette all’impianto di passare dagli attuali 25 milioni di metri cubi di portata ai futuri 45 milioni, con effetti positivi sulla futura riserva idrica regionale. Per gennaio ci aspettiamo anche il collaudo ministeriale della diga di Comunanza”. “Il Consorzio di Bonifica è già attivo e vigile sulla sicurezza delle dighe – ha detto Netti – il finanziamento ricevuto ci permetterà di aumentare ancor più gli standard degli impianti, con una particolare attenzione per gli operatori. In Italia abbiamo le normative più rigorose del mondo e nelle Marche le dighe sono in perfette condizioni di esercizio. Il finanziamento ricevuto ci permetterà di effettuare studi e lavori affinché il livello di sicurezza sia ancor più elevato. I lavori sono tutti cantierabili entro la fine del 2019, ma noi intendiamo anticiparli e finire entro quella data”. “Con il Ministero si è istaurato un ottimo rapporto – ha detto Maiani – e va sottolineato che poiché per il Consorzio l’Iva non è un costo i 5,5 milioni accordatici si trasformeranno tutti in lavori effettivi, senza decurtazioni fiscali”. Grazie al finanziamento si assisterà, tra l’altro, a una generale revisione ed ammodernamento della strumentazione topografica e geotecnica a servizio delle stesse opere, ad una manutenzione straordinaria degli impianti e messa in sicurezza dei camminamenti e dei percorsi interni. Nel corso dell’incontro tenutosi a Roma il 15 novembre scorso sono stati, inoltre, riconsegnati ufficialmente gli atti di collaudo della Diga di Cingoli, approvati dalla Direzione Dighe del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ora l’impianto, dopo 40 anni, non è più in invaso sperimentale. E’ in corso dunque l’istruttoria per l’annullamento della Disposizione di limitazione d’invaso assegnata nel dicembre 2016 al Consorzio per effetto del significativo sciame sismico in corso, motivo per il quale ora l’Ente potrà gradualmente provvedere alla risalita e al recupero della capacità complessiva utile di 45.200.000 mc a fronte degli attuali 25.300.000 mc.

21/11/2017 16:03
Treia, via alla campagna di crowfounding per finanziare la ricostruzione del Crocifisso

Treia, via alla campagna di crowfounding per finanziare la ricostruzione del Crocifisso

E’ iniziata la campagna di crowdfounding (raccolta fondi collettiva) intitolata “Il Santissimo Crocifisso continua a vivere grazie a te!”, volta a rinvenire fondi per finanziare un importante progetto di ricostruzione e rinascita. A seguito del terremoto del 2016 che ha interessato Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, il Santuario del Santissimo Crocifisso di Treia ha subito ingenti danni strutturali che hanno causato l’inagibilità dello stesso. Per dare continuità alle tante attività religiose, ricreative, sociali e culturali che contribuiscono a rendere la Città di Treia una comunità viva e dinamica, la comunità francescana, di concerto con l’Amministrazione comunale, ha ritenuto opportuno ricorrere alla realizzazione di una struttura provvisoria in legno che garantisca l’agevole utilizzo degli spazi in tutte le stagioni dell’anno. Con una donazione si può contribuire al completamento della raccolta fondi e della costruzione della struttura che consentirà di continuare ad accogliere le realtà che si radunano intorno alla comunità francescana e il gran numero di fedeli, bambini, giovani e famiglie affezionati al Santuario. E’ fondamentale l’aiuto di tutti per concorrere all'inizio della ricostruzione più importante, quella del tessuto sociale, delle relazioni, dei cuori. Tutto ciò che supererà la soglia stabilita servirà a dare inizio alla raccolta fondi per il recupero e il restauro del Santuario.

21/11/2017 14:33
A Macerata celebrata la Virgo Fidelis, patrona dell'Arma dei Carabinieri

A Macerata celebrata la Virgo Fidelis, patrona dell'Arma dei Carabinieri

Questa mattina, nella Chiesa di San Giorgio a Macerata, il Comando Provinciale Carabinieri ha celebrato la ricorrenza della “Virgo Fidelis”, Patrona dell’Arma dei Carabinieri, con una Messa officiata da Don Enzo Buschi, Parroco emerito della Cattedrale di Macerata, alla quale hanno partecipato il Prefetto di Macerata, il Questore appena insediato, il Sindaco di Macerata e dei Comuni limitrofi, e i vertici delle altre autorità militari della provincia, nonché molti comuni cittadini. Alla cerimonia hanno partecipato una rappresentanza dei Carabinieri e dei Carabinieri Forestali dei Comandi con sede nella provincia, alcuni familiari nonché componenti delle Associazioni d’Arma e dell’Associazione Nazionale Carabinieri. La “Virgo Fidelis” è stata solennemente proclamata Celeste Patrona dell’Arma dal Sommo Pontefice Pio XII, a titolo di altissimo riconoscimento della tradizionale fedeltà dei Carabinieri alle patrie istituzioni e al dovere, per il bene comune. Nel contesto, come ricordato al termine della Messa dal Ten. Colonnello Michele Roberti, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Macerata, sono stati anche celebrati la “Giornata dell’Orfano” dedicata appunto agli orfani dei Caduti, e il 76° Anniversario della “Battaglia di Culqualber”, quando il 1° Battaglione Carabinieri, mobilitato il 21 novembre del 1941, si sacrificò in una delle ultime e più cruente battaglie in terra d’Africa, scrivendo una delle pagine più gloriose ed eroiche dell’Arma, per la quale venne conferita alla Bandiera la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, con la seguente motivazione: “Glorioso veterano di cruenti cimenti bellici, destinato a rinforzare un caposaldo di vitale importanza, vi diventava artefice di epica resistenza. Apprestato saldamente a difesa d’impervio settore affidatogli, per tre mesi affrontava con indomito valore la violenta aggressività di preponderanti agguerrite forze, che conteneva con audaci atti controffensivi, contribuendo decisamente alla vigorosa resistenza dell’intero caposaldo, ed infine, dopo aspre giornate di alterne vicende, a segnare, per l’ultima volta in terra d’Africa, la vittoria delle nostre armi. Delineatasi la crisi, deciso al sacrificio supremo, si saldava graniticamente agli spalti difensivi e li contendeva al soverchiante avversario in sanguinosa, impari lotta corpo a corpo, nella quale comandante e Carabinieri, fusi in un sol eroico blocco, simbolo delle virtù italiche, immolavano la vita perpetuando le gloriose tradizioni dell’Arma – Culqualber A.O. agosto-novembre 1941”.

21/11/2017 14:05
Liberato il sentiero delle Gole dell'Infernaccio: sabato 2 dicembre l'inaugurazione

Liberato il sentiero delle Gole dell'Infernaccio: sabato 2 dicembre l'inaugurazione

Una passeggiata all'interno delle Gole dell'Infernaccio il 2 dicembre alle 10: è l'iniziativa, aperta a tutti, per inaugurare la fine dei lavori del sentiero che conduce all'Eremo di San Leonardo e alle Sorgenti del Tenna, passando per il Laghetto della Sibilla.    Saranno presenti il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il sindaco di Montefortino Domenico Ciaffaroni e il direttore del Consorzio Tennacola spa Sergio Paolucci. E' stata liberata la via d'accesso alle gole dai massi del sisma e sono stati ripristinati 3 ponticelli (uno prima della gola, e gli altri due prima e dentro la galleria) ed una passerella.    L'investimento finanziario complessivo è stato di circa 150 mila euro, il progetto gestito dalla Protezione Civile è stato affidato al Consorzio Idrico del Tennacola spa. (Fonte Ansa)

21/11/2017 12:44
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