Varie

Filottrano, Sonia Falappa protagonista del progetto "Allevamento al Femminile" di Zoetis

Filottrano, Sonia Falappa protagonista del progetto "Allevamento al Femminile" di Zoetis

La dottoressa Sonia Falappa di Filottrano, veterinaria e allevatrice con un’esperienza ventennale nel settore avicolo, è protagonista di Allevamento al Femminile, un progetto di Zoetis - azienda leader globale nella salute animale - volto a celebrare il ruolo cruciale delle donne nel mondo dell’allevamento in Italia. L’iniziativa, che riflette l'impegno dell'azienda nella promozione della sostenibilità e dei valori di Diversità, Equità e Inclusione (DEI) nel settore zootecnico, si propone di dare visibilità e supporto alle allevatrici e veterinarie che operano in questo campo.   La dottoressa Sonia Falappa ha trasformato una carriera avviata quasi per caso nel settore avicolo in un percorso professionale ventennale. La sua storia mette in luce l'evoluzione del ruolo delle donne nell'allevamento, caratterizzato da un approccio attento ai dettagli e un istinto materno innato. Oggi, la dottoressa Falappa mostra come la sinergia dell’approccio maschile e femminile al lavoro abbia aiutato il settore a crescere, testimoniando il superamento dei pregiudizi e contribuendo alla crescente presenza femminile nella professione. La tappa nelle Marche rappresenta la prima del progetto "Allevamento al Femminile", che vedrà come protagoniste otto donne, tra allevatrici e veterinarie, provenienti da diverse regioni come Lombardia, Emilia-Romagna e, appunto, Marche. Le storie di queste professioniste saranno raccontate per mettere in luce il loro impegno e la loro passione in un settore tradizionalmente complesso e a prevalenza maschile, dimostrando come il contributo femminile stia favorendo l'apertura del comparto all'innovazione e alla diversità. Nel panorama agricolo italiano, infatti, sempre più donne si stanno affermando. Con quasi 200.000 imprenditrici attive in campagna, di cui 6.181 nelle Marche, il 28% delle aziende agricole in Italia è oggi a guida femminile, una realtà che sta trasformando profondamente il settore. Tuttavia, c’è ancora molta strada da fare, stereotipi da sfidare e pregiudizi da eradicare; ed è per questo che Zoetis intende dare il proprio contributo attraverso il progetto Allevamento al Femminile. “Siamo lieti di promuovere Allevamento al Femminile, un progetto che celebra il ruolo fondamentale delle donne nel settore dell'allevamento,” ha dichiarato Carmelo Lombardo, Amministratore Delegato di Zoetis Italia. “In Zoetis, ci impegniamo a tutelare la salute degli animali e a sostenere chi se ne prende cura  ha proseguito Lombardo -. Convinti che la valorizzazione della diversità, l'equità e l'inclusione siano essenziali per una crescita sostenibile, attraverso questo progetto abbiamo voluto mettere in luce le storie di otto professioniste che, con dedizione e impegno, hanno saputo affermarsi in un settore ricco di sfide. Voglio esprimere un sentito ringraziamento alle veterinarie e alle allevatrici che, attraverso il loro contributo, hanno reso possibile questo progetto. Ci auguriamo che questa prima edizione sia solo il primo passo di un lungo cammino, volto a promuovere il contributo delle donne nel settore dell'allevamento e a garantire loro il supporto necessario per crescere professionalmente". Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito: https://www2.zoetis.it/allevamento-al-femminile/.

22/10/2024 15:00
Marche: qual è stato l'andamento del turismo nel 2023?

Marche: qual è stato l'andamento del turismo nel 2023?

Il 2023 si è concluso con risultati più che positivi per il turismo marchigiano, confermando la regione come meta privilegiata per viaggiatori italiani e stranieri. I dati, però, non raccontano una storia lineare di successo: se da un lato si evidenzia una crescita nel numero di visitatori, dall'altro si intravedono segnali di rallentamento nell'economia regionale nel suo complesso, che invitano a riflettere sulle strategie future. Le Marche hanno accolto nel 2023 ben 11.265.667 visitatori, con un totale di 2.567.073 arrivi, superando i numeri del 2022. Un risultato che assume un significato ancora più rilevante se si considera il contesto nazionale e internazionale, segnato da incertezze geopolitiche e da una congiuntura economica non proprio favorevole. A trainare questo successo è soprattutto la provincia di Pesaro e Urbino, che con i suoi 3.314.256 visitatori si conferma la regina del turismo regionale. Seguita a ruota dalle altre province che contribuiscono a comporre un mosaico di offerta turistica variegata e di alto livello. Merita una menzione speciale la crescita del turismo straniero, un segnale della capacità attrattiva delle Marche oltre i confini nazionali. Le strutture alberghiere, in particolare, hanno beneficiato di questo trend positivo registrando un aumento di presenze, soprattutto da parte di un pubblico internazionale desideroso di scoprire le bellezze artistiche, culturali ed enogastronomiche del territorio. Tuttavia, l'analisi di Bankitalia sull'economia regionale del 2023 invita alla prudenza. Se il turismo brilla, altri settori come l'industria e il terziario mostrano segnali di flessione, imputabili alla debolezza della domanda interna ed estera. Una criticità che si riflette anche nella difficoltà di reperimento di manodopera, acuita da un calo demografico che rende il mantenimento delle attuali forze lavoro una vera e propria sfida per il futuro. Le prospettive per il 2024 sono quindi incerte. Se da un lato c’è la speranza che il settore del turismo consolidi la propria crescita, sostenendo la ripresa dell'economia regionale, dall’altro le variabili in campo sono talmente tante che fare previsioni è molto rischioso. Certamente le Marche possono contare su un patrimonio di risorse uniche e sulla capacità di reinventarsi. Ma queste condizioni, anche se potenziate dall’impegno del governo regionale che sta spingendo gli investimenti in innovazione e internazionalizzazione con i contributi a fondo perduto di questo 2024, potrebbero non essere sufficienti a portare in positivo i dati dell’economia regionale. Investire in infrastrutture, innovazione e formazione diventa quindi cruciale per attrarre nuove imprese e lavoratori, rafforzando il tessuto economico regionale e creando le condizioni per una crescita sostenibile e duratura. Fermo restando che il turismo rimane un asset strategico per le Marche. È fondamentale un impegno congiunto di istituzioni, imprese e cittadini per valorizzarne le potenzialità e affrontare le sfide che si presenteranno, trasformando le criticità in opportunità di crescita. Solo così le Marche potranno continuare a essere una meta turistica di successo, capace di incantare i visitatori e di offrire un futuro prospero ai suoi abitanti.    

22/10/2024 09:50
L'EDITORIALE DI FUSARO - Sostituzione tecnica: i rischi dell'intelligenza artificiale

L'EDITORIALE DI FUSARO - Sostituzione tecnica: i rischi dell'intelligenza artificiale

L'intelligenza artificiale è indubbiamente divenuto uno dei temi dominanti del dibattito presente: non solo nella cerchia ristretta degli specialisti e, come usa dire, degli "addetti ai lavori", ma anche presso il grande pubblico; tant'è che ormai se ne parla incessantemente pressoché ovunque, per radio e sui giornali, in tv e sulle reti sociali dell'internet. In particolare, come spesso accade, il dibattito si è rapidamente disposto nella forma di una "tifoseria" che vede contrapposti i tecnofili dell'elogio acritico dell'intelligenza artificiale come necessario sviluppo progressista ai tecnofobi o nuovi luddisti digitali, che con atteggiamento opposto ma egualmente dogmatico demonizzano l'intelligenza artificiale come prodotto diabolico che porterà alla fine dell'umanità. È a giusta distanza tra questi due eccessi egualmente unilaterali che deve orientarsi il pensiero critico anche intorno al tema dell'intelligenza artificiale. Che vi siano possibili sviluppi in senso progressivo, appare innegabile, anche solo considerando le possibilità dischiuse dall'intelligenza artificiale ad esempio nell'ambito medico. Come del resto risulta innegabile la presenza di ombre e aspetti tutt'altro che entusiasmanti, che chiedono di essere messi criticamente in luce. Per farlo, bisognerebbe soffermarsi non tanto sull'aggettivo "artificiale", quanto sul sostantivo "intelligenza" disinvoltamente applicato alla sfera dell'inanimato. Che genere di intelligenza sarebbe mai l'intelligenza artificiale, se essa, a rigore, non dispone delle prerogative proprie dell’intelligenza stricto sensu? L'intelligenza è anzitutto l'autocoscienza ossia la consapevolezza di sé e del mondo circostante come ricondotto a quell'Io penso che, diceva Kant, deve poter accompagnare tutte le mie rappresentazioni. L'intelligenza come autocoscienza e anche poi la capacità di porre domande fondamentali sul senso dell'essere e di Dio, dell’anima e del destino oltre la morte: tutte domande che evidentemente evidentemente l'intelligenza artificiale non pone proprio in quanto mancante della coscienza; né d'altro canto l'intelligenza artificiale pone il problema relativo ai limiti e i rischi dell'intelligenza artificiale, che è appunto un problema che poniamo noi umani. Al netto degli aspetti progressisti ed emancipativi che indubbiamente esistono, non bisogna neppure trascurare l'impatto negativo che l'intelligenza artificiale già sta avendo sul mondo della vita umana: ad esempio nel mondo del lavoro, ove il Fondo monetario Internazionale ci garantisce che nei prossimi anni centinaia di migliaia di posti di lavoro andranno letteralmente bruciati. Ma poi anche nel mondo del nostro rapporto con le macchine, poiché sempre più prende forma una distopia realizzata sul modello di Matrix del 1999, ove le macchine prendono il sopravvento sugli umani riducendoli a loro utili servitori. Si tratta oltretutto di temi su cui la migliore filosofia del Novecento, da Martin Heidegger a Emanuele Severino, passando per Adorno e Marcuse, ampiamente riflettuto in termini generali, anche se non propriamente in relazione all'intelligenza artificiale come specificità contemporanea. Insomma, possiamo dire con Anders che grazie all'intelligenza artificiale l'uomo può definitivamente dirsi antiquato rispetto ai suoi stessi prodotti? Si è realmente prodotto un dislivello prometeico in grazia del quale le macchine sono infinitamente più evolute rispetto agli uomini, che sempre più dovranno emularle e ibridarsi con esse? Sono domande ineludibili, domande che solo l'intelligenza umana può porre grazie al principio della coscienza e dell'autocoscienza. Lo Uebermensch di cui scriveva con timbro sulfureo Friedrich Nietzsche non è più oggi il superuomo eversivo di destra e non è nemmeno più l'oltreuomo postborghese di sinistra. È invece il trans-uomo ad alta tecnicizzazione, sempre più ibridato con la macchina e sempre più soggiogato al potere di quest'ultima. Possiamo allora asserire, senza tema di smentita, che la vera sfida in relazione all'intelligenza artificiale riguarda oggi anzitutto il pensiero e la capacità di confrontarsi criticamente con i nuovi portati di una tecnica sempre più autonomizzata e indipendente rispetto a noi, sempre più indistruttibile dall'apparato tecno capitalistico che solo mira alla crescita illimitata del profitto e della potenza fini a sé stessi. (Foto di Alexandra_Koch da Pixabay)

20/10/2024 12:37
Emozioni positive e salute: la scienza svela il legame

Emozioni positive e salute: la scienza svela il legame

Ippocrate, il celebre medico greco vissuto nel V secolo a.C. affermava di gioire dei propri poteri interiori, poiché sono alla base della salute e della perfezione. Credeva che per curare un paziente fosse fondamentale studiare le sue abitudini di vita ed il suo passato, considerando che l’essere umano è il risultato non solo delle sue caratteristiche fisiche, ma anche delle influenze ambientali che impattano sulle sue emozioni e pensieri e quindi sul suo stato di salute. Egli cercava le cause che, nel paziente, avevano portato alla rottura dell’equilibrio originario e allo sviluppo della malattia. Ippocrate fu un pioniere di una visione che considera l’individuo come un insieme di corpo, mente, emozioni e spirito, influenzato dall’ambiente in cui vive. Si mira così a curare la persona nella sua totalità, senza limitarsi a trattare singole parti del corpo o sintomi isolati. Questo percorso inizia nel V secolo a.C e si estende fino al 2024 con il biologo americano Victor Ambros che insieme a Gary Ruvkun hanno ricevuto il premio Nobel per la medicina per le loro ricerche sul micro-Rna. Questi illustri scienziati hanno scoperto il principio fondamentale che regola l’espressione dei geni. L’epigenetica ci permette di conoscere come modificare l’azione dei nostri geni e, di conseguenza, la predisposizione genetica a certe malattie.  Grazie a questa innovazione, i geni non sono più il nostro destino; possiamo influenzare la loro attivazione attraverso scelte consapevoli legate all’alimentazione, all’attività fisica e ad un'ambiente emotivamente equilibrato, promuovendo una vita centrata e consapevole nella cura di noi stessi.  Quindi accanto al nostro stile di vita è essenziale considerare ciò che coltiviamo interiormente. Infatti gli studi ci hanno dimostrato che le emozioni e i pensieri influenzano i telomeri, i cappucci dei nostri cromosomi, che la scienza utilizza come biomarcatori della longevità. Le persone che nutrono una buona energia vitale, alimentando sentimenti di gentilezza, perdono ed empatia tendono a vivere più a lungo e a ammalarsi di meno.  

20/10/2024 11:40
Costringe la compagna a non interrompere la relazione: vale una condanna

Costringe la compagna a non interrompere la relazione: vale una condanna

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato maggiormente il tema dei rapporti di coppia e le loro evoluzioni. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Macerata che chiede: "Costringere la propria compagna a non interrompere la relazione può comportare delle responsabilità penali?".  A tal proposito risulta utile portare la recente vicenda risolta poi in Cassazione dopo che i giudici di merito hanno ritenuto palese l'inaccettabile condotta aggressiva tenuta da un uomo nei confronti della compagna, condotta mirata a «non farsi lasciare dalla donna». Per i giudici di primo e di secondo grado infatti è logico catalogare i comportamenti dell'uomo come vera e propria violenza privata nei confronti della donna. Dalla Cassazione ribadiscono richiamando il principio secondo cui «l'elemento oggettivo del reato di violenza privata è costituito da una violenza o da una minaccia che abbiano l'effetto di costringere taluno a fare, tollerare, od omettere una determinata cosa». Ciò significa anche che «la condotta violenta o minacciosa deve atteggiarsi alla stregua di mezzo destinato a realizzare un evento ulteriore», ossia, come detto, «la costrizione della vittima a fare, tollerare od omettere qualche cosa». Per quanto concerne la vicenda, i Giudici della Cassazione condividono in pieno le valutazioni compiute in appello: in sostanza, è evidente «il comportamento intimidatorio» dell'uomo che ha tenuto una condotta concretizzatasi nella «minaccia, anche di morte, rivolta alla compagna se quest'ultima avesse interrotto la loro relazione». Per l’appunto, è logico catalogare come «violenza privata» il modus agendi dell'uomo, diretto «ad imporre un comportamento determinato alla compagna», ossia la prosecuzione della relazione e della convivenza. Pertanto, in risposta alla domanda della nostra lettrice si può affermare che: “È violenza privata non accettare la decisione della compagna di interrompere il loro legame e pretendere attraverso una condotta aggressiva che il partner porti avanti per forza la relazione e non vada via di casa” (Cass. Pen., Sez. V, sentenza n. 20346/2022). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.                               

20/10/2024 10:28
Pieve Torina, al Senato la presentazione del libro "La Notte di San Rocco": un 'cold case' che unisce due regioni

Pieve Torina, al Senato la presentazione del libro "La Notte di San Rocco": un 'cold case' che unisce due regioni

Le sale del Senato ospiteranno, martedì mattina, la presentazione di un libro, scritto da Raffaello e Valerio Ivo Montanaro, che racconta un "cold case" ambientato in un piccolo paese dell'Abruzzo, Casalincontrada, un omicidio accaduto nel 1919 che apre una finestra sulla condizione dei contadini del centro Italia di un secolo fa. Uno degli autori, Raffaello Montanaro, è il comandante della stazione dei Carabinieri di Pieve Torina, ma questa è soltanto una delle ragioni che hanno spinto Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina, a chiedere il coinvolgimento del Commissario Straordinario per il sisma, senatore Guido Castelli, nell'ospitare la presentazione del libro: "Casalincontrada è famosa per le case di terra, Pieve Torina per il Museo della nostra terra le cui sale, perfettamente restaurate, riapriranno a breve. È questa comune tradizione contadina, scoperta grazie al libro dei fratelli Montanaro, che ci ha spinto a immaginare di costruire un legame tra le nostre due realtà. La ricostruzione, e questo lo sa bene il Commissario Castelli, non può essere soltanto strutturale, fisica, ma deve investire la sfera culturale, sociale, di comunità. Occorre coltivare la memoria di ciò che si è stati, con un Museo come abbiamo fatto noi, con un centro di documentazione permanente sulle case di terra, come ha fatto Casalincontrada, con un libro, come hanno fatto gli autori, per non perdere il contatto con le radici, con le generazioni che ci hanno preceduto. Conoscere il passato può aiutarci a costruire meglio il futuro". Nel libro, intitolato “La Notte di San Rocco. Come morì Gnilisande”, edito dalla Costa Edizioni, sono ricostruiti eventi che coinvolgono non solo il paese di Casalincontrada ma anche la provincia di Chieti, fino a coinvolgere personaggi e vicende di respiro nazionale dell’epoca. "Marche e Abruzzo, oltre a condividere un territorio, l'Appennino, straordinariamente bello ma anche, purtroppo, fragile, hanno in comune una tradizione di folclore e usanze legate alla terra, al mondo contadino, alla mezzadria" sottolinea il Commissario Straordinario per il sisma, Guido Castelli. "È fondamentale che la ricostruzione, oltre a concentrarsi sulle strutture fisiche, edifici pubblici e abitazioni, contribuisca a rigenerare il tessuto sociale delle comunità. Anche un libro, in questo senso, può dare un contributo importante, tanto più se servirà a creare un legame e una collaborazione tra due paesi. Perché questo lavoro di “riparazione” sociale ed economica che stiamo portando avanti è un grande lavoro di squadra per costruire il posto migliore in cui vivere”. Oltre ai sindaci dei due comuni, Gentilucci per Pieve Torina e Vincenzo Mammarella per Casalincontrada, e al Commissario Straordinario Castelli, a dialogare con gli autori Vittorio Ivo e Raffaello Montanaro, che sono anche rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Istituto Ricerche Storiche – IRIS, interverrà Loris Di Giovanni, storico e curatore della collana “La Bussola” per la Costa Edizioni.

19/10/2024 17:45
Macerata, polizia locale: grande partecipazione al corso sull'intestazione fittizia dei veicoli

Macerata, polizia locale: grande partecipazione al corso sull'intestazione fittizia dei veicoli

Sala Cesanelli sold out questa mattina per il corso di formazione sul “Contrasto al fenomeno dell’intestazione fittizia di autoveicoli” organizzato dalla Polizia locale di Macerata in accordo con il Procuratore capo del Tribunale di Macerata Giovanni Fabrizio Narbone. A fare gli onori di casa il comandante Danilo Doria mentre a portare il saluto del sindaco e di tutta l’amministrazione comunale ai tanti intervenuti, tra autorità e agenti della Polizia locale della provincia, è stato l’assessore alla Sicurezza Paolo Renna.  Subito dopo si sono succeduti i saluti istituzionali del Procuratore capo del Tribunale di Macerata Giovanni Fabrizio Narbone e del presidente dell’Aci Macerata Enrico Ruffini.  A seguire gli interventi di Giuseppe Conte del Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Carabinieri SIULCC e del presidente dell’ACI Milano Andrea Cutrini che hanno analizzato e fornito dati sul fenomeno dell’intestazione fittizia che, come noto, consiste nel fornire veicoli a tutti coloro che vogliono rendersi irreperibili o che non vogliono che si risalga alla loro identità tramite il veicolo in uso, eludendo quindi i controlli in sede di registrazione del mezzo e conseguente controllo e verifica nelle relative banche dati.  

18/10/2024 16:00
Panatta rifornisce un "hotel da film": le attrezzature dell'azienda di Apiro al "Carlton" di Cannes

Panatta rifornisce un "hotel da film": le attrezzature dell'azienda di Apiro al "Carlton" di Cannes

Il prestigioso hotel "Carlton" di Cannes, in Francia, ha un cuore fitness interamente italiano. Questa storica struttura alberghiera della Costa Azzurra ha riaperto le porte a marzo 2023, dopo tre anni di lavori di ristrutturazione, scegliendo Panatta per l’allestimento dell’area isotonica del suo esclusivo centro fitness a cinque stelle "LE C CLUB Fitness & Spa". L’azienda di Apiro, nota per la produzione di attrezzature da palestra Made in Italy, ha portato all’interno del "LE C CLUB Fitness & Spa" 30 macchinari isotonici, principalmente della linea top di gamma "Monolith" che è stata personalizzata per il cliente.  Il fitness center all’interno del Carlton è gestito da Stéphane Demouy, trainer delle celebrità francesi e internazionali, master coach del centro "LE C CLUB" e creatore di diversi concept di palestra di alta gamma come il rinomato centro di personal training C-White di Parigi, "Sweat-Boxing", e la "Stéphane Demouy Coaching Team". Oltre che per i suoi concept innovativi, Demouy è noto anche per le sue trasmissioni televisive, come Mister Quot'Ching, e i suoi libri dedicati allo sport e al fitness.  "Lavorare con le attrezzature Panatta è fondamentale per garantire ai miei clienti un coaching di alto profilo - dichiara Demouy - A ‘Le C Club’ abbiamo una clientela internazionale che necessita di essere seguita al meglio da personal trainer professionali. Il mio motto è sempre stato: ‘Sport, santé et forme’ e quando scelgo le macchine preferisco Panatta, che considero il miglior marchio di attrezzature da palestra”. Angela Maria Tosti, presidente di Panatta srl, esprime la sua soddisfazione: "Collaborare con Stéphane Demouy è per noi un vero onore. Questa nuova referenza, di cui siamo molto orgogliosi, conferisce ulteriore prestigio al nostro brand ed è la dimostrazione che la biomeccanica, unita al design e al Made in Italy, rappresentano chiavi vincenti per la nostra crescita". L’ultima collaborazione di Panatta ha avuto luogo presso il rinomato hotel Carlton, simbolo dell’iconica città della Costa Azzurra, nota per ospitare il prestigioso Festival del Cinema. Situato lungo la splendida Boulevard de la Croisette al civico 58, l’hotel è stato inaugurato nel 1913 e si eleva su otto piani, comprendendo 332 camere e suite, con metrature che variano tra 200 e 400 metri quadrati.  Nel 1922, l’hotel ha ospitato la prima riunione della Lega delle Nazioni, precursore delle Nazioni Unite, e nel 2011 ha accolto il vertice del G20. Nel 1926, il campo da tennis del Carlton ha visto sfidarsi la francese Suzanne Lenglen contro l’americana Helen Wills, davanti a 6.000 spettatori, tra cui il re di Svezia e il Granduca di Russia. L’Hotel Carlton è stato anche set di celebri film, tra i quali il giallo Caccia al ladro di Alfred Hitchcock, con attori Grace Kelly e Cary Grant, La bonne année, Quatre étoiles, Anthony Zimmer, Le siffleur. Oltre al videoclip musicale I’m Still Standing di Elton John nel 1982. Nel 1984, ha ricevuto la nomina a “Monumento storico nazionale” e, nel 2001, il titolo di “Patrimonio del XX secolo”.

18/10/2024 16:00
7 Consigli Di Sicurezza Per I Conducenti Per Garantire La Sicurezza Stradale

7 Consigli Di Sicurezza Per I Conducenti Per Garantire La Sicurezza Stradale

Tutti sappiamo quanto sia importante la sicurezza stradale. Tuttavia, conoscere le pratiche sicure non è la soluzione ideale per ridurre al minimo gli incidenti stradali e altri problemi. Nella fretta di tutti i giorni, è più facile trascurare alcuni dettagli che possono fare la differenza sulla strada. Pertanto, per prevenire gli incidenti stradali più comuni, ecco sette consigli per la sicurezza dell'auto che potete scoprire in questo blog: 1. Prima di tutto, portare con sé oggetti di emergenza  Non si può mai sapere quando si tocca il fondo mentre si è in viaggio. Che il motore inizi a dare problemi o che i fari si spengono, può essere stressante gestire una situazione del genere e mantenere la propria sicurezza. Per questo motivo, gli esperti consigliano di portare in auto oggetti di emergenza per qualsiasi problema. Questi oggetti possono essere una batteria supplementare, una torcia elettrica, un estintore e un kit per la riparazione delle gomme sgonfie. 2. Capire i segnali sul cruscotto I cruscotti delle auto sono progettati per mostrare fino a 64 simboli per farvi capire quando qualcosa non va. Se non siete in grado di comprendere questi segnali, come potrete sapere cosa significano? Pertanto, è necessario consultare il manuale per conoscere i segnali come la spia del triangolo con spia punto esclamativo, la spia della temperatura del motore e le spie degli airbag. 3. Controllare ammortizzatori, freni e pneumatici Può essere sorprendente per un automobilista notare un rumore di freni, una foratura o una rottura degli ammortizzatori. Tutti questi elementi sono fondamentali per una guida fluida e sicura sulla strada. Pertanto, gli esperti consigliano di controllare regolarmente questi sistemi vitali della vostra auto.  Se non riuscite a controllare gli ammortizzatori, i freni e gli pneumatici da soli, portate l'auto dal meccanico per un'ispezione adeguata. 4. Evitare le distrazioni Guidare è un compito impegnativo. Anche se si dispone di un'auto automatica, è fondamentale rimanere vigili sulla strada. Tuttavia, sulla strada si possono incontrare diverse distrazioni.  Pertanto, cercate di rimanere concentrati sulla strada. Potete fare pause regolari per controllare chiamate o messaggi importanti. Per rimanere concentrati, potete osservare anche il tachimetro e i segnali stradali.  5. Tenere d'occhio l'ambiente circostante Molti automobilisti trascurano di controllare l'ambiente circostante mentre guidano. Questo può portare a gravi problemi stradali. Pertanto, fate del vostro meglio per mantenere un margine tra voi e gli altri veicoli.  Non rispondete a un guidatore spericolato e monitorate i vostri angoli ciechi. Cercate di mantenere una velocità normale in caso di pioggia. 6. Non guidate stanchi I lunghi viaggi in auto sono allettanti, ma trascorrere molte ore al posto di guida può portare alla stanchezza. Pertanto, l'esperto suggerisce di fare brevi pause durante la guida per sgranchirsi gambe e braccia.  Assicuratevi di aver dormito bene per il viaggio e mantenetevi idratati per la guida. 7. Guardare sempre a destra  Quando si effettua una svolta a destra, cercare di guardare anche a destra se si tratta di una strada a due corsie. Molte persone guardano spesso a sinistra, ma questo può portare a una collisione frontale. Quindi, se volete essere sicuri sulla strada, state attenti e controllate l'angolo destro e sinistro ogni volta che fate una svolta. (Credit foto: Freepik.com)

18/10/2024 14:53
"Da valutatore a valutato nel giro di un anno, quando la realtà supera la fantasia nei concorsi pubblici"

"Da valutatore a valutato nel giro di un anno, quando la realtà supera la fantasia nei concorsi pubblici"

"Quando la realtà  supera la fantasia. Questo è quanto abbiamo assistito a Civitanova Marche. Un concorso che ha destato curiosità sin da quando è stato partorito". È quanto afferma in una nota, Vincenzo Marino, segretario regionale Ugl per la polizia e le funzioni locali, in merito al concorso pubblico per la copertura di un posto da comandante dirigente di polizia locale nel comune rivierasco.  "Inizialmente il Comune utilizza un regolamento comunale attraverso il quale può assumere attingendo la figura ricercata da una graduatoria in essere nei comuni della provincia oppure anche fuori della stessa - ricorda Marino -. Per questo motivo, chiede al comune di Macerata di poter utilizzare la propria graduatoria ma dopo qualche tempo, dovendo assumere scorrendo la graduatoria, cambia strada e l'amministrazione civitanovese bandisce un concorso pubblico". "Da quando è stato pubblicizzato il concorso, secondo le norme vigenti al 31 luglio 2024, data in cui è stata espletata la prima prova, sono state cambiate per ben tre volte le sedi. Di fatto, da 46 che erano le candidature pervenute inizialmente si sono presentati solo in 24. Tra i partecipanti - prosegue il segretario Ugl - è stata accertata la presenza di un candidato che, un anno fa, faceva parte delle commissioni d'esame per i concorsi di polizia locale, sempre indetti dal Comune di Civitanova Marche,  indossando la veste del valutatore". "Ma le curiosità non sono finite, anzi continuano. A giudicare l'ex valutatore è anche un membro della stessa commissione di concorso per agente e ufficiale di polizia locale di cui l'odierno candidato faceva parte lo scorso anno. Pensavamo di aver visto tutto quello che la fantasia ci avesse suggerito ma invece la realtà è andata oltre - dice Marino -. Lo scorso 31 luglio ci siamo presentati presso la sede del concorso chiedendo di voler assistere alla prova in quanto pubblico ma le porte sono rimaste chiuse".  "A questo punto ci fermiamo  lasciando alle autorità competenti informate dei fatti da alcuni partecipanti, con relative previsioni finali, di poter fare le opportune valutazioni ed eventuali azioni", conclude il segretario regionale Ugl per la polizia e le funzioni locali.         

17/10/2024 17:00
Scarichi omologati Yamaha R7: ecco come migliorare il sound e il look della tua moto

Scarichi omologati Yamaha R7: ecco come migliorare il sound e il look della tua moto

Gli scarichi omologati per Yamaha R7, ancorché di tipologia aftermarket, sono risorse molto utili per cambiare l’aspetto e la voce del gioiellino della casa giapponese. Non è un caso che l’installazione di un nuovo scarico sia tra le attività più frequenti dagli amanti delle due ruote: incide su molti parametri, costa il giusto, impone una spesa sostenibile. Ne parliamo qui. Presenteremo gli effetti dell’installazione di un nuovo scarico sulla moto, forniremo consigli per scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze, indicheremo dove acquistare uno scarico omologato per la Yamaha R7 capace di esprimere qualità e affidabilità.  Perché installare un nuovo scarico per la Yamaha R7 La Yamaha R7 è una moto pensata per la circolazione urbana ed extraurbana ma dall’anima profondamente sportiva. Il suo design ricorda quello delle moto da corsa e lo stesso si può dire delle prestazioni, che sono nettamente superiore alla media. Dunque, beneficia dell’installazione di componenti che potenziano questo aspetto, che evidenziano le peculiarità della moto, che riducono la distanza rispetto ai modelli da racing. Componenti come gli scarichi aftermarket, per l’appunto. Gli scarichi aftermarket non sono originali ma non per questo esprimono una qualità inferiore. Anzi, la loro peculiare conformazione interna e l’impiego di materiali avveniristici consentono una velocizzazione dei fumi, a cui corrisponde un’ottimizzazione totale del consumo di carburante. In tal modo, si apprezzano effetti sotto tanti punti di vista: prestazioni, sound, esperienza di guida. Le prestazioni aumentano, il sound si fa più rumoroso e aggressivo, l’esperienza si fa più comoda (in virtù della riduzione del peso). Ovviamente, abbiate cura di acquistare solo scarichi omologati per la vostra Yamaha R7. L’omologazione è necessaria per viaggiare su strada e impone limitazioni circa  l’inquinamento acustico e atmosferico. Niente che possa inficiare la qualità dell’esperienza di guida.  Come scegliere lo scarico La domanda di scarichi aftermarket è cresciuta negli ultimi anni. A questa domanda è corrisposta un aumento dell’offerta, che a sua volta si è tradotta nell’immissione nel mercato di una infinità di modelli. Risultato: è sempre più difficile scegliere, è sempre più facile cadere preda dell’imbarazzo della scelta. Il primo consiglio, quando ci si approccia a questo mondo, è di passare in rassegna le proprie esigenze, capire il reale motivo che si cela dietro l’acquisto. Alcuni, alla prova dei fatti, puntano all’estetica, altri al sound, altri alla potenza. Saperlo è fondamentale, giacché, oggi come oggi, gli scarichi sono ben specializzati. Per il resto, è bene analizzare alcuni parametri, i quali rivelano la capacità del modello di soddisfare questa o quella esigenze. Per esempio, si dovrebbe guardare ai materiali: l’acciaio garantisce potenza ma non durata, e assicura un sound roboante; la fibra di carbonio spicca per leggerezza e per un suono più vibrante e così via.  Infine, è sempre bene verificare la presenza dell’omologazione. Delle volte, i riferimenti sono incisi direttamente sullo scarico ma in ogni caso dovrebbero essere contenuti nei documenti trasmessi in concomitanza dell’acquisto. Chiedere esplicitamente informazioni al venditore, tuttavia, rimane un’ottima idea.  Dove acquistare scarichi omologati per Yamaha R7 Il consiglio più efficace è però un altro: scegliere con cura il rivenditore. In particolare, dovreste puntare i fari sui negozi che: - Assicurano un’offerta non solo di qualità, ma anche ampia. In tal modo, massimizzerete le probabilità di trovare esattamente ciò che state cercando.  - Garantiscono un’esperienza d’uso comoda, che si pone dalla parte del cliente e non lascia spazio alle ambiguità.  - Erogano un servizio di assistenza completo, che fornisce un aiuto concreto in fase di valutazione.  A rispondere a questo identikit è soprattutto Roadsitalia. Si tratta di un rivenditore che però è anche un produttore. Esatto, produce in autonomia gli scarichi. Per giunta, conferendo ad esso una qualità sopraffina, valorizzata dall’attenzione al dettaglio tipica delle produzioni artigianali. L’offerta è comunque ampia, sicché si trovano molti modelli compatibili, molti scarichi omologati per Yamaha R7.  Sullo sfondo, uno staff pronto ad aiutare l’utente, ad accompagnarlo nella fase della scelta, a fornire un servizio che va oltre l’assistenza e sfocia nella consulenza vera e propria.   

17/10/2024 14:40
Castelraimondo capitale dell'enduro: 200 piloti gareggiano tra le colline maceratesi

Castelraimondo capitale dell'enduro: 200 piloti gareggiano tra le colline maceratesi

Cento chilometri di vero enduro tra le colline di Castelraimondo, Sefro, Pioraco e Camerino per circa 200 piloti che domenica scorsa (13 ottobre) hanno partecipato alla decima edizione della Motocavalcata Long Raid, manifestazione non competitiva organizzata dal Moto Club di Castelraimondo con il patrocinio del Comune. I partecipanti sono partiti domenica mattina da piazza Dante e hanno percorso il 90% del tracciato in fuoristrada, con anche un punto ristoro fissato all’ex crossodromo del monte Gemmo. Terminata la manifestazione i piloti hanno gustato un ottimo pranzo presso il ristorante "La torre del buongustaio" in località Torre del Parco. "Ringrazio il Moto Club di Castelraimondo guidato dal presidente Enrico Marinelli per il successo di questa splendida decima edizione della Motocavalcata che si conferma un evento molto apprezzato e partecipato - ha commentato l’assessore allo Sport Edoardo Bisbocci - al di là del valore sportivo della manifestazione, mi preme sottolineare anche come questa iniziativa sia un ottimo modo per far scoprire le nostre meravigliose colline a centinaia di piloti provenienti da tutta Italia".

17/10/2024 14:30
Civitanova, nuovo asfalto in Corso Garibaldi: partono i lavori nell’ultimo tratto

Civitanova, nuovo asfalto in Corso Garibaldi: partono i lavori nell’ultimo tratto

Partono lunedì 21 ottobre i lavori per completare l'asfaltatura di Corso Garibaldi, nel tratto compreso tra via Carnia e via Aldo Moro. "Dopo aver terminato con notevole anticipo i lavori nel primo tratto - spiega il sindaco Fabrizio Ciarapica – ultimiamo l’asfaltatura di tutto Corso Garibaldi. Successivamente partiranno i lavori nel restante tratto di Viale Vittorio Veneto. Due opere di riqualificazione importanti per un costo complessivo di 790 mila euro".  L’intervento, la cui ultimazione è prevista entro il 19 novembre, sarà suddiviso in due stralci per ridurre al massimo i disagi alla circolazione. Il primo prevede, sin da lunedì, la chiusura al traffico dall'intersezione con via Carnia sino all'incrocio con via Zavatti. In tale periodo il traffico proveniente da Corso Garibaldi sarà convogliato in direzione sud seguendo il seguente tragitto: Corso Garibaldi, via Carnia/via Nelson Mandela, via Zavatti e Corso Garibaldi.  Successivamente, in base all'avanzamento dei lavori verrà chiuso anche l'ulteriore tratto di Corso Garibaldi, da via Zavatti a via Aldo Moro. Durante tale periodo, verrà consentito l'attraversamento di Corso Garibaldi per le auto che provengono da via Zavatti. Per recarsi all'uscita sud della città, invece, il percorso alternativo sarà il seguente: Corso Garibaldi, Via Carnia o via Nelson Mandela, Via Zavatti, Via Marinetti, Via Aldo Moro. Modifiche alla viabilità anche per le strade perpendicolari che confluiscono su Corso Garibaldi: per quanto riguarda via Zavatti verrà consentito l'attraversamento, in via Pasubio sarà interdetto il transito veicolare a partire dall'intersezione con Viale Vittorio Veneto, eccetto residenti. Durante i lavori sarà vietata la sosta ambo i lati H24 lungo tutto il tratto oggetto di intervento, in base all'avanzamento dei lavori. La ditta appaltatrice è la ditta "Marche Asfalti s.r.l." di Morrovalle.           

17/10/2024 12:40
Recanati, nasce Àlima: otto ex allieve creano una nuova scuola di danza e teatro nel nome di Alina Bianchi

Recanati, nasce Àlima: otto ex allieve creano una nuova scuola di danza e teatro nel nome di Alina Bianchi

È nata Àlima (Associazione liberi movimenti artistici). Otto ragazze, amiche ed ex allieve della maestra Alina Bianchi, hanno dato vita a una nuova realtà con l’obiettivo di portare avanti le arti performative, a partire dalla danza e dal teatro. Non solo corsi con docenti qualificati. Ma anche spettacoli, mostre, workshop, collaborazioni di eventi, volti alla diffusione della bellezza. Katia Donati (presidente), Agnese Pantaleone (vicepresidente), Rachele Bitocchi, Olimpia Bitocchi, Veronica Paccaloni, Virginia Ruggeri, Greta Borgognoni e Giulia Moretti, che facevano parte del gruppo stabile di danza “Il Gabbiano” della Fondazione Culturale Diffusione Danza di Recanati, hanno deciso di recuperare un luogo del cuore per tutta la cittadinanza: uno spazio all’interno del chiostro di Sant’Agostino, sede storica della scuola della maestra Bianchi. Chiuso da oltre un anno. Da quando l’insegnante purtroppo è venuta a mancare. Un posto che nell’ultimo secolo è stato anche circolo ricreativo e casa per associazioni. E che da sabato 19 ottobre tornerà a splendere e spalancare le sue porte grazie ad Àlima. Nel giorno dell’Open day, dalle 16.30, sarà nuovamente aperto al pubblico. “Sarà occasione di incontro e presentazione del nostro amato progetto – spiega il direttivo, composto dalle otto socie -.  Si potranno sperimentare di persona le attività proposte dalla nostra associazione e conoscere i maestri”. Per il corso di teatro (bambini, ragazzi e adulti) il docente è Rodolfo Salustri, mentre per le lezioni di tango (ugualmente a tutti i livelli) la maestra è Maria Paola Svampa. “Il nostro progetto pone le sue radici nel recupero dello storico locale della Fondazione Culturale Diffusione Danza, della sua anima – continua il direttivo -. Vogliamo dare un risvolto contemporaneo alla storia che la maestra Alina Bianchi ha scritto in ben 56 anni di attività della Fondazione. Noi tutte siamo state sue allieve. Vogliamo dare una nuova veste a quanto di più prezioso ci ha trasmesso: la passione per l’arte e la cultura, che oggi ci spingono ad affrontare questa nuova avventura. Lo dobbiamo a lei”. Nel 2010  la Bianchi aveva ricevuto un prestigioso riconoscimento, era stata nominata membro del Cid, il Consiglio internazionale della danza dell’Unesco. Nel 2016 era stata insignita come “cittadina benemerita” per la sua “attività di direttrice artistica, coreografa e insegnante della Fondazione Culturale Diffusione Danza, prima artefice e ispiratrice di una scuola di danza a Recanati”. “Àlima è un’associazione di promozione sociale che desidera essere attiva sia a livello formativo che performativo – concludono le promotrici -, uno spazio di creazione, innovazione, e memoria, che nasce dall'esigenza di continuare a perseguire ciò che ci è stato insegnato. Ciò per cui vale la pena vivere, e ciò per cui, dopo un po' di tempo trascorso in apnea e in balìa delle onde, stiamo riemergendo”. Non a caso Àlima in arabo significa “sapiente” e in africano “figlia”. Un nome che porta con sé un senso di saggezza, intelligenza, conoscenza. E anima.    

17/10/2024 12:08
Estrattore di succo: 5 ottime ragioni per averlo

Estrattore di succo: 5 ottime ragioni per averlo

Per dotare la cucina dei migliori elettrodomestici che semplificano la vita, occorre scegliere tra un frullatore, una centrifuga, uno spremiagrumi o un estrattore. È proprio quest'ultimo a rappresentare la scelta migliore grazie ai suoi numerosi pregi. Che cos’è un estrattore di succo L'estrattore di succo è un piccolo ma potente elettrodomestico molto simile a un mini frullatore molto comodo per realizzare ottimi centrifugati di frutta e verdura. Ne ricava una benefica e deliziosa spremuta tramite una tecnologia innovativa all'avanguardia. Grazie alla tecnica di estrazione a freddo, una vite infinita spinge lentamente gli alimenti inseriti verso il filtro fino a spremere il prezioso succo senza stracciare o sminuzzare gli ortaggi. Durante il processo non si genera calore che a molti sembrerebbe un’innocua conseguenza, ma è da evitare perché deteriora le proprietà nutrizionali di frutta di stagione, verdura, erbe aromatiche, semi, fiori edibili, frutta secca. I vantaggi di un estrattore di succo È presto detto come mai convenga preferire un estrattore di succo rispetto ad altri elettrodomestici che solo all'apparenza sono simili come centrifughe, spremiagrumi o frullatori. Sono, infatti, più numerosi i benefici assicurati da un estrattore che prepara frappè, smoothie e tanto altro ancora. - Più succo. Un estrattore produce una maggiore quantità di centrifugato rispetto ad altri dispositivi. Infatti, i test e i confronti eseguiti nel corso del tempo hanno dimostrato che l'estrattore produce fino a un 10% di succo in più rispetto alla centrifuga. Separa più liquido dalla polpa e ciò produce anche uno scarto minore. Sebbene più diffusi, frullatori e spremiagrumi non preparano una spremuta nutriente, puro e dissetante per tutta la famiglia al pari di un estrattore. - Più nutrienti. Per via del particolare funzionamento di un estrattore, il contenuto in nutrienti del succo è maggiore. La concentrazione di vitamine e sali minerali aumenta se si usa un estrattore al posto di una centrifuga o di un frullatore. Evitando di surriscaldare gli ingredienti, la spremuta preparata con un estrattore è più ricca, dal sapore gustoso e dal colore brillante. - Più facile da lavare. La maggior parte degli apparecchi in circolazione sono difficili da smontare e pulire a fondo. Invece, un estrattore di succo si smonta in un attimo solo; i pezzi che sono venuti in contatto con gli alimenti si lavano comodamente in lavastoviglie: un bel punto a favore che fa guadagnare sia in termini di tempo che di comodità. - Più ingredienti. Infine, un apparecchio come questo processa un numero maggiore d’ingredienti rispetto ad altri elettrodomestici. Si tratta soprattutto di verdure ed erbe a foglia verde che, a causa della loro componente fibrosa, sono inadatte a una normale centrifuga o a un comune frullatore. Che dire poi delle bevande ottenute da frutta secca? Si possono preparare esclusivamente con un estrattore, ammollando il preparato che si ottiene in normalissima acqua dal rubinetto. Sostituendo dispositivi obsoleti come frullatore, spremiagrumi e centrifuga con questa nuova tecnologia, è possibile avere un delizioso latte di mandorla fatto in casa.

17/10/2024 10:00
Le Migliori Cliniche di Turismo Dentale in Albania: Qualità e Risparmio

Le Migliori Cliniche di Turismo Dentale in Albania: Qualità e Risparmio

Sostituire i denti mancanti può rappresentare un’importante decisione per chi desidera migliorare la propria salute orale, ma il costo spesso elevato delle cure dentistiche in Europa spinge molti pazienti a cercare alternative più convenienti all’estero. L'Albania è una delle destinazioni emergenti nel campo del turismo dentale, con cliniche di alta qualità che offrono risparmi significativi. Esploriamo perché il turismo dentale in Albania è diventato così popolare tra i pazienti internazionali e come scegliere la clinica migliore per il proprio trattamento. Perché le Cliniche Dentali Albanesi Sono Così Popolari? Negli ultimi anni, le cliniche dentali in Albania hanno registrato un boom di richieste da parte di pazienti stranieri, in particolare dall’Italia. Questo è dovuto a una serie di fattori chiave: ✔️ Prezzi competitivi: Il costo delle cure dentali in Albania è generalmente molto inferiore rispetto all’Italia e ad altri paesi europei. Questo rende accessibili trattamenti costosi come gli impianti dentali. ✔️ Standard di qualità elevati: Le cliniche albanesi si sono dotate di tecnologie all'avanguardia e materiali di alta qualità, spesso gli stessi utilizzati nei paesi dell’Europa occidentale. ✔️ Personale altamente qualificato: I dentisti in Albania hanno una formazione internazionale e un'esperienza consolidata nel trattare pazienti stranieri, in particolare italiani, con un focus sulla sicurezza e sull’efficacia. ✔️ Facilità di viaggio: Tirana, la capitale dell’Albania, è ben collegata con molte città italiane, rendendo facile e conveniente organizzare un viaggio di turismo dentale. Come si Confrontano le Cliniche Dentali Albanesi con quelle Italiane? Sebbene l’Italia sia nota per il suo eccellente sistema sanitario, molti pazienti scelgono di recarsi in Albania per le cure dentistiche per due motivi principali: il prezzo e la disponibilità immediata. In Italia, le lunghe liste d’attesa e i costi elevati per interventi complessi come gli impianti dentali possono scoraggiare i pazienti. In Albania, le cliniche offrono:  Tempi di attesa ridotti: Le cliniche albanesi sono spesso in grado di programmare interventi in tempi molto rapidi. Risparmi significativi: I trattamenti, inclusi gli impianti dentali, possono costare fino al 70% in meno rispetto a quelli in Italia, anche considerando le spese di viaggio. La qualità dei materiali utilizzati e la formazione del personale medico sono allineati agli standard europei, quindi i pazienti non devono temere compromessi in termini di sicurezza o efficacia. Quali Sono i 5 Elementi che Ogni Buona Clinica Dentale Dovrebbe Avere? Quando si sceglie una clinica dentale, ci sono alcuni elementi essenziali da cercare per garantire che la qualità del trattamento sia elevata. Ecco i 5 fattori che ogni buona clinica dovrebbe avere: -    Personale qualificato e con esperienza internazionale: Il dentista dovrebbe avere una solida formazione e una vasta esperienza nel campo specifico dell’implantologia o del trattamento di cui hai bisogno. -   Tecnologie avanzate: La presenza di attrezzature moderne come la chirurgia guidata da computer o la tomografia 3D è fondamentale per un risultato preciso e sicuro. -    Recensioni e testimonianze positive: Verifica le esperienze di altri pazienti, in particolare stranieri, per capire il livello di servizio offerto. -    Trasparenza nei costi: La clinica dovrebbe fornire un preventivo chiaro e dettagliato, con tutte le spese incluse, evitando sorprese. -  Assistenza post-trattamento: Un buon centro odontoiatrico offre un’adeguata assistenza post-operatoria, fondamentale per la guarigione e per la durata del trattamento. Come Funziona un Viaggio di Turismo Dentale in Albania? Il processo per organizzare un viaggio di turismo dentale in Albania è semplice e fluido. Le cliniche albanesi sono abituate a trattare pazienti internazionali, quindi offrono servizi completi che rendono l’esperienza senza stress. Ecco come funziona di solito: Consultazione online: Molte cliniche offrono consulenze online gratuite per valutare le tue esigenze specifiche e fornirti un preventivo personalizzato. Prenotazione del viaggio: Una volta approvato il piano di trattamento, la clinica ti aiuterà a organizzare il viaggio, fornendo suggerimenti su voli e alloggi. Accoglienza e trattamento: Al tuo arrivo, sarai accolto dalla clinica e sottoposto ai trattamenti concordati, che spesso si completano in pochi giorni. Turismo e recupero: Durante il periodo di recupero, avrai la possibilità di visitare le bellezze locali, combinando così le cure dentali con una piacevole vacanza.   Perché Richiedere un Preventivo Gratuito da una Clinica Dentale Albanese Conviene? Richiedere un preventivo gratuito a una clinica dentale in Albania non comporta nessun impegno, ma ti permette di confrontare i costi e i servizi offerti. Oltre ai prezzi più bassi, molte cliniche offrono piani di trattamento su misura, personalizzati in base alle tue esigenze specifiche. Le consulenze iniziali gratuite, sia online che di persona, ti consentono di avere un'idea chiara del trattamento proposto e del risparmio rispetto ai costi italiani, senza alcun obbligo. 5 Cose da Tenere a Mente Quando Scegli una Clinica Dentale in Albania Quando decidi di affidarti a una clinica dentale all'estero, ci sono alcuni aspetti importanti da considerare: - Esperienza internazionale: Assicurati che la clinica abbia esperienza nel trattare pazienti stranieri, in particolare italiani, per una comunicazione efficace. - Materiali utilizzati: Chiedi informazioni sui materiali degli impianti o delle protesi dentali per garantirti un risultato sicuro e duraturo. - Recensioni dei pazienti: Cerca online le recensioni e le testimonianze di altri pazienti per valutare la reputazione della clinica. - Trasparenza dei costi: Controlla che il preventivo includa tutte le spese, comprese quelle per il post-trattamento e i farmaci necessari. - Assistenza per il viaggio: Molte cliniche offrono pacchetti che comprendono l’assistenza per il viaggio, inclusi trasferimenti e alloggio. Verifica se la clinica offre questo tipo di supporto. La Migliore Clinica Dentale a Tirana: Family Dental Care Se stai cercando un dentista in Albania che offra un trattamento di alta qualità a un prezzo competitivo, Family Dental Care a Tirana è una delle migliori opzioni. Con una lunga esperienza nel trattare pazienti italiani e un team di dentisti altamente qualificati, la clinica si distingue per la sua professionalità e per l’utilizzo delle più moderne tecnologie odontoiatriche. Family Dental Care offre soluzioni avanzate come gli impianti dentali, il trattamento "All on 4" e "All on 6", che permettono di ripristinare intere arcate dentali a prezzi accessibili, senza compromettere la qualità. Il personale multilingue e il supporto logistico completo rendono questa clinica la scelta ideale per chi vuole combinare le cure dentali con un viaggio piacevole e senza stress.   In conclusione, il turismo dentale in Albania rappresenta una soluzione conveniente per chi cerca cure dentali di alta qualità a prezzi accessibili. Richiedere un preventivo gratuito a una clinica come Family Dental Care potrebbe essere il primo passo per risparmiare sulle cure dentistiche e allo stesso tempo godere di una vacanza indimenticabile.  

17/10/2024 10:00
Innovazioni cittadine: risposte rapide per esigenze immediate

Innovazioni cittadine: risposte rapide per esigenze immediate

Le città, per essere un centro di continua attrazione per i loro abitanti e per chi decide di trasferirvici, dovrebbero essere un fulcro di cambiamenti e trasformazioni. Nel corso dei secoli, le metropoli sono state il terreno fertile su cui si sono innestate le più grandi innovazioni. Ovviamente, con lo sviluppo delle tecnologie e delle risorse, sono aumentate anche le richieste e le aspettative dei cittadini, che si aspettano di avere soluzioni sempre a portata di mano. Ed è per questo che, di seguito, ti parleremo delle risposte rapide per esigenze immediate, in uno scenario urbano sviluppato. Le necessità dei cittadini Le città, negli ultimi anni, hanno subito un incremento di popolazione importante. Sempre più persone decidono di spostarsi verso centri attivi e innovativi, in previsione di un futuro con maggiori possibilità di crescita, personale e professionale. Ma, questo è solo un lato della medaglia, perché dall’altra parte si deve fare i conti con traffico congestionato, inquinamento atmosferico e acustico, sicurezza spesso vacillante, servizi pubblici inefficienti e una crescente domanda di energia. Dal momento in cui queste sono solo alcune delle sfide a cui le metropoli moderne devono far fronte, occorre trovare una soluzione all’instante, purché sia una soluzione duratura, mirata a migliorare ed evolversi nel tempo. Proprio per questo, dovrebbero essere sviluppate tecnologie e soluzioni smart, che permettano di rispondere velocemente alle esigenze dei cittadini, garantendo loro una buona qualità della vita e maggiore sicurezza. A iniziare dalla cura degli spazi comuni e dal perfezionamento dei servizi pubblici, la città deve trasformarsi in un luogo in cui sia piacevole abitare e non deve essere relegata solo alla meta che si sceglie, sotto costrizione, per avere un lavoro migliore. Ultimamente, il concetto di “smart city” ha preso sempre più piede, perché parla degli aspetti della vita urbana che vengono ottimizzati grazie alla tecnologia e alla condivisione di dati, come il monitoraggio della qualità dell’acqua o dell’aria, ma anche l’introduzione di semafori intelligenti, che sappiano gestire il traffico in tempo reale. Le innovazioni cittadine a Milano Milano è considerata una delle città più all’avanguardia, in Italia. Ad oggi, può essere anche definito un esempio di quello che è un centro urbano che investe nelle innovazioni. Negli ultimi anni, la città ha avviato numerosi progetti volti a migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini e a rispondere rapidamente alle esigenze emergenti. In tal caso, parliamo del potenziamento del trasporto pubblico, con l’introduzione di linee di tram e autobus elettrici, volti alla sostenibilità e favorevoli al benessere del pianeta. Milano, inoltre, è anche uno dei primi centri urbani ad aver abbracciato il fenomeno del bike-sharing e del car-sharing, incoraggiando l’utilizzo di mezzi alternativi e riducendo la dipendenza dai veicoli privati. Tramite una semplice applicazione, gestita da smartphone, potrai pianificare i tuoi spostamenti in maniera efficiente. Un altro settore preso di punta dalla città di Milano, per rendere le sue strade più decorose, è la gestione dei rifiuti. Grazie all’introduzione di cassonetti smart, che comunicano il livello di riempimento in tempo reale alle autorità comunali, i percorsi di raccolta vengono ottimizzati. Ma, un altro grande servizio che può rientrare nelle innovazioni cittadine e che riguarda proprio questa città, è il servizio di sgombero rapido Milano. In una città dinamica e in costante evoluzione, la necessità di liberare rapidamente edifici o case, per dare spazio a nuovi abitanti, è fondamentale. Qui, infatti, potrai trovare squadre specializzate, che sapranno garantire interventi tempestivi ed efficaci. Tutte queste innovazioni cittadine e tutte quelle che arriveranno in seguito, sono la testimonianza di come la tecnologia e l’organizzazione possono essere messe al servizio del cittadino, ai fini di migliorare la qualità della sua vita e quella dell’intera comunità.        

15/10/2024 15:40
San Severino, una "camminata rosa" per sostenere la ricerca sul tumore al seno

San Severino, una "camminata rosa" per sostenere la ricerca sul tumore al seno

Domenica prossima, 20 ottobre, con ritrovo alle ore 9;30 in piazza Del Popolo, la città di San Severino Marche si tingerà di rosa in occasione della camminata di sensibilizzazione e raccolta fondi a favore della ricerca contro il tumore al seno. L'iniziativa, inserita nel contesto del mese della prevenzione del tumore al seno, invita tutta la cittadinanza a partecipare a una giornata di solidarietà e impegno sociale. L'evento, una camminata non competitiva, sarà una grande occasione per sostenere chi combatte contro la malattia, ricordando che "Il tumore va fermato, la ricerca deve andare avanti". Ogni partecipante è invitato a indossare scarpe comode e un abbigliamento a tema rosa per manifestare il proprio supporto. Ci si potrà registrare direttamente il giorno dell’evento effettuando una donazione in loco (il kit completo, comprensivo di donazione, si potrà ritirare al costo di 24 euro). La raccolta fondi sosterrà la ricerca scientifica sui tumori femminili, con un particolare focus sulla prevenzione e sulle cure per il tumore al seno, la forma più diffusa tra le donne. Questo evento fa parte delle numerose iniziative organizzate in tutta Italia da PittaRosso Pink Parade a sostegno della Fondazione Veronesi.    

15/10/2024 13:28
Viaggi in Vespa 50 Special: perché la sella fa la differenza

Viaggi in Vespa 50 Special: perché la sella fa la differenza

Un viaggio su una Vespa 50 Special è un’esperienza unica, ma senza il giusto comfort può diventare meno piacevole, soprattutto su lunghe distanze. Per questo motivo, è fondamentale avere una sella per la Vespa 50 Special che garantisca comodità per affrontare ogni tragitto con il giusto supporto. Se state cercando una sella per la Vespa 50 Special su Zangheratti sono disponibili diversi modelli tra cui scegliere.    Caratteristiche da cercare in una sella per Vespa 50 Special Quando si tratta di accessoriare la tua Vespa 50 Special, la sella è uno degli elementi fondamentali da considerare. Oltre a essere un punto di contatto diretto tra il guidatore e il veicolo, influisce sul comfort, sull’estetica e sulla sicurezza durante la guida.  Tra le caratteristiche da valutare in una sella per la Vespa 50 Special troviamo: - ergonomia: una sella ergonomica sostiene correttamente il corpo, aiutando chi guida a mantenere una postura corretta e riducendo l’affaticamento anche dopo lunghe ore di utilizzo;  - resistenza: la sella deve essere in grado di affrontare diversi tipi di condizioni atmosferiche, dal sole intenso alla pioggia battente, senza deformarsi o perdere comfort. Alcune selle sono dotate di imbottitura in schiuma ad alta densità che, oltre a garantire una seduta confortevole, mantiene la forma nel tempo; - compatibilità: come sappiamo, esistono diversi modelli di Vespa, e la sella per la Vespa 50 Special ha delle caratteristiche particolari che si adattano solo al modello in questione. Quando si sceglie, infatti, bisogna assicurarsi di controllare la compatibilità con la propria Vespa.  Investire in una sella per la Vespa 50 Special non è quindi solo una questione di estetica, ma anche una decisione pratica in grado di migliorare l’esperienza di guida.  Come una sella comoda migliora l'esperienza di guida Come anticipato, scegliere la sella giusta non migliora solo l’estetica della Vespa, ma migliora anche l’esperienza di chi guida. Una sella adeguata fornisce maggior comfort al guidatore, ma anche più stabilità e sicurezza durante la guida.  In particolare,  per chi ama i viaggi lunghi, una sella ben progettata riduce la pressione sulla schiena e sulle gambe, permettendo di godersi al meglio ogni percorso. Infatti, una corretta distribuzione del peso su una sella ergonomica riduce la pressione sui punti chiave del corpo, prevenendo fastidi e dolori. Scegliere la sella giusta per la tua Vespa 50 Special Come spiegato nei paragrafi precedenti, scegliere la sella giusta per la propria Vespa 50 Special è uno dei primi passaggi da fare quando si vuole rimodernare o accessoriare la propria moto. Una sella di alta qualità, infatti garantisce il giusto comfort anche dopo ore e ore di viaggio.  La sella per la Vespa 50 Special che trovi su Zangheratti, ad esempio, è un’opzione ideale per chi cerca un prodotto di alta qualità, progettato appositamente per questo modello iconico. Questa sella è realizzata con materiali resistenti all’usura e all’acqua, ideale per affrontare viaggi di lunga durata in ogni condizione meteorologica.  Consigli per la manutenzione della sella della Vespa Per mantenere in ottime condizioni la sella della tua Vespa 50 Special è necessario non dimenticarsi di effettuare una manutenzione regolare. Una delle prime regole è pulirla con prodotti specifici per il materiale della sella, soprattutto se esposta a polvere, pioggia o altri agenti atmosferici.   Inoltre, se la Vespa viene parcheggiata spesso all’aperto, si consiglia di utilizzare una copertura protettiva per evitare che il sole diretto o la pioggia danneggino il rivestimento della sella. Oltre all’aspetto “esteriore”, se la Vespa viene utilizzata spesso, è bene fare una manutenzione alla struttura della sella. Controllare lo stato dell’imbottitura e, se necessario, rivolgersi a un professionista per un eventuale intervento di ripristino.    Infine, controllare in modo regolare i supporti e i fissaggi della sella per assicurarsi che siano in buone condizioni e ben serrati.

15/10/2024 08:30
La diocesi annuncia tre nuovi diaconi: a Macerata per la celebrazione anche il vescovo di Teramo

La diocesi annuncia tre nuovi diaconi: a Macerata per la celebrazione anche il vescovo di Teramo

Ordinazione diaconale per Mattia Sagripanti, Carlos Arturo Berrio Lara e Gianmarco Paoletti in programma martedì 15 ottobre, alle ore 18, presso la Cattedrale dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista di Macerata. La celebrazione eucaristica sarà presieduta dal vescovo Nazzareno Marconi; concelebreranno l'arcivescovo di Fermo, Rocco Pennacchio, e il vescovo di Teramo,  Lorenzo Leuzzi. Mattia, Carlos Arturo e Gianmarco stanno compiendo i propri studi per diventare presbiteri presso il seminario diocesano missionario "Redemptoris Mater". Nato e cresciuto tra Mogliano e Corridonia, 28 anni, Mattia Sagripanti si è formato in una famiglia del cammino Neocatecumenale ed è il primo di quattro figli. È entrato nel seminario di Macerata nel 2015 così come gli altri due candidati al diaconato. Ha vissuto un periodo di missione in Oriente, tra Macao, Taiwan e Hong Kong. Dopo l'ordinazione verrà incardinato nella Diocesi di Fermo. Carlos Arturo Berrio Lara, classe 1996, colombiano, è il primo figlio di una famiglia appartenente anch’essa al cammino Neocatecumenale: entrato in seminario nel 2015, dopo la formazione compiuta a Macerata è stato inviato in missione dapprima in Sicilia e poi in Andalusia. Sarà incardinato nella Diocesi di Macerata. Infine, Gianmarco Paoletti compirà 29 anni il prossimo 26 ottobre: nato a Giulianova, è il secondo di sei figli; i suoi genitori hanno vissuto un cammino di fede nelle comunità Neocatecumenali nella parrocchia della Santissima Annunziata della sua città. Dopo la formazione, è stato inviato in missione in Irlanda, per poi rientrare a Macerata e concludere gli studi teologici. Verrà incardinato nella Diocesi di Teramo.

14/10/2024 20:00
Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.