Civitanova, oltre le targhe c'è di più. Gironacci: "Giusto premiare le attività storiche, ma dietro la chiusura c'è un dramma"
Un riconoscimento simbolico ma significativo è stato consegnato dal sindaco Fabrizio Ciarapica ai rappresentanti di due attività storiche di Civitanova Marche che, dopo decenni di servizio, hanno chiuso i battenti. La Pasticceria Saint Honoré e la Lavanderia AVE di Ketty Rinaldoni hanno ricevuto una targa per il loro contributo alla comunità cittadina, un gesto che Manola Gironacci, presidente dell'Associazione "ViviAmo Civitanova", ha definito "bellissimo".
"Ogni attività lascia un segno indelebile, ma quelle storiche scrivono una pagina di racconto per Civitanova - ha dichiarato Gironacci – e il sindaco ha giustamente riconosciuto alla pasticceria Saint Honoré il valore di punto di riferimento per tanti cittadini, che ne hanno accettato a malincuore la chiusura. Alla lavanderia AVE, con quasi 60 anni di attività, è stata riconosciuta la cura nel servizio e la capacità di adattarsi ai cambiamenti".
Se da un lato c’è il doveroso omaggio a chi ha rappresentato per anni un pilastro del commercio cittadino, dall’altro non si può ignorare il problema di fondo: le difficoltà economiche che portano alla chiusura delle attività. Il caso della lavanderia AVE è emblematico: Ketty Rinaldoni, non ancora in età pensionabile, ha dovuto prendere la sofferta decisione di interrompere l’attività fondata dai suoi genitori a causa delle difficoltà economiche e della mancanza di sostegni adeguati. "Dietro ogni chiusura c’è un dramma, una scelta sofferta, un’interruzione forzata di una storia di impegno e sacrificio", ha sottolineato Gironacci.
La situazione del commercio locale è preoccupante: ben 60 attività hanno chiuso i battenti a Civitanova negli ultimi tempi. "Bene ringraziare con targhe meritate chi ha dato tanto alla città, ma occorre non chiudere gli occhi di fronte ai problemi che sono alla base di queste chiusure - ha aggiunto Gironacci - È necessario portare alla ribalta le difficoltà che i vari settori merceologici stanno affrontando per cercare soluzioni concrete".
L’Associazione "ViviAmo Civitanova APS" auspica un confronto con le istituzioni e il tessuto imprenditoriale per promuovere azioni a sostegno del commercio locale. "Occorre sostenere le attività quando sono in vita, e non solo premiarle per il loro contributo una volta chiuse" ha concluso Gironacci, lanciando un appello affinché si adottino misure per evitare ulteriori chiusure e sostenere il commercio cittadino.
Un messaggio chiaro che va oltre la semplice celebrazione del passato e guarda al futuro con la speranza che Civitanova possa continuare ad essere una città viva, fatta di storie di impresa che resistono alle difficoltà e non solo di ricordi di attività scomparse.
Commenti