Tutti coloro che usano Internet inviano quotidianamente un elevato numero di informazioni, fattore che può mettere in pericolo la privacy e la sicurezza dei dati personali. Tali informazioni, infatti, potrebbero essere carpite da malintenzionati per compiere azioni fraudolente, dal furto dei codici delle carte di credito fino all'utilizzo dei documenti per mettere in atto delle attività criminali. Per incrementare la sicurezza dei propri dati è possibile prendere diversi accorgimenti: vediamo quali sono i più efficaci.Attivare l'autenticazione a due fattoriSi tratta di un metodo di sicurezza che aggiunge un ulteriore verifica della password, che di solito avviene tramite l'invio di un codice OTP sullo smartphone. Tra le applicazioni gratuite di maggiore affidabilità per attivare l'autenticazione a due fattore vi è Google Authenticator, la quale può essere impiegata anche per massimizzare la sicurezza all'interno del casino online di Betfair.Utilizzare un password managerGli accessi abusivi all'interno degli account avvengono attraverso la violazione delle password. La prima regola per limitare questo problema consiste nel creare delle password difficili da individuare. Un eccellente metodo per svolgere il tutto in automatico è rappresentato dai password manager, ovvero degli specifici software che hanno il compito di creare delle password complesse e univoche per ogni account.Aggiornare le app e il sistema operativoGli aggiornamenti riguardanti le app e il sistema operativo contengono spesso dei miglioramenti legati alla sicurezza, oltre alla correzione di eventuali bug. Proprio per questa ragione è bene accertarsi di possedere le versioni più aggiornate, sia delle applicazioni sia dell'OS, e possibilmente attivare gli aggiornamenti automatici.Evitare di collegarsi alle reti WiFi pubblicheLe reti WiFi pubbliche sono molto pericolose, in quanto sono frequentemente impiegate dai pirati informatici per rubare dati. Qualora sia indispensabile connettersi a una rete WiFi pubblica si raccomanda di utilizzare una VPN, un servizio che consente di navigare su Internet in modo anonimo. Le VPN sono consigliate anche per proteggere i propri dati anche in caso di connessione tramite le reti private e quelle mobili, poiché aumentano notevolmente il livello di sicurezza.
Usare più email per le creazioni degli accountAl giorno d'oggi sono davvero numerosi gli account che possiede un utente medio. Quando si crea un account è bene diversificare gli indirizzi email: una sola violazione potrebbe, infatti, compromettere la sicurezza di tutti gli altri account. Si suggerisce di creare un'email per i siti affidabili, come ad esempio per giocare con le slot di Betfair o per acquistare su Amazon, e di usare indirizzi differenti per i siti meno raccomandabili.Non aprire link sospettiTra le truffe più popolari che avvengono online vi è il phishing, ovvero una tecnica che si basa sul simulare perfettamente un sito e ingannare l'utente portandolo ad effettuare un finto login. Nella maggior parte dei casi. il phishing avviene mediante l'invio di un messaggio di posta elettronica: è sempre bene evitare l'apertura di link e di allegati non verificati, i quali potrebbero contenere virus oppure condurre a siti ingannevoli. Per ridurre tali rischi è consigliabile installare un buon antivirus.
"Koi no yokan" è una frase giapponese che con tre semplici parole riesce ad esprimere una sfumatura dell'anima. È quella intuizione del tutto illogica che sa di destino e che ci attraversa come un presagio, quando ci troviamo di fronte ad una situazione, ad una scelta o ad una persona per la prima volta.
In amore è il momento esatto in cui, incrociando lo sguardo di uno sconosciuto, avvertiamo un legame profondo. Prende così forma una connessione alchemica, in cui il nostro cuore, con una sorta consapevolezza silenziosa, riconosce ciò che dovrà accadere. Prende vita una promessa d'amore che non ha fretta, è un sentire superiore che si affida al destino.
Si assiste al nascere di un legame emotivo che potrebbe ricordare un colpo di fulmine. Seppure sembrino eventi simili, in realtà il loro sviluppo segue strade molto diverse.
Il Colpo di fulmine è una scintilla che si accende come un lampo improvviso, è un desiderio immediato ed illogico di conoscere una persona fino a quel momento estranea.
È un'esperienza che, a volte, confonde fino ad idealizzare l'altro, rendendolo protagonista di un sogno che abbiamo costruito senza ben considerare la realtà.
Il "koi no yokan" è invece un'intuizione che nasce con voce leggera dentro di noi e che matura con il tempo. È una sorta di conoscenza innata che non ha urgenza di esprimersi, fiduciosa in un senso di inevitabilità.
Si vive con forza calma la consapevolezza di un amore che ancora non esistente ma che sappiamo nascerà ed evolverà. Il colpo di fulmine è una questione di chimica, è simile ad una reazione immediata che può essere spiegata anche da fattori biologici ed ormonali; il koi no yokan è invece una connessione più profonda e misteriosa che implica la trasformazione di un incontro in qualcosa di prezioso.
Come gli alberi spogli d’inverno accettano il vento gelido fiduciosi che la primavera arriverà portando con se la vita, i fiori ed i frutti, così un incontro tra anime non teme né il passare del tempo, né le distanza né situazioni momentaneamente avverse.
I due cuori pazienti sanno che la fioritura arriverà; è un'alchimia tra due essenze che non si consuma velocemente ma che si concede il tempo per conoscersi ed evolvere insieme.
Come è possibile, in un mondo in cui la razionalità spesso domina, applicare questa sorta di sensazione sottile che si prova davanti ad una situazione che ci suggerisce che sta per accadere qualcosa di significativo, come se fosse già tutto scritto nel nostro destino?
Considero importante affidarsi al proprio intuito, lasciare che gli eventi seguano il loro corso, senza forzare situazioni, accogliendo invece quei momenti che sentiamo giusti.
Penso sia essenziale vivere senza troppe aspettative rigide, per abbracciare l’incertezza, consapevoli che alcune esperienze possano avere un significato non subito evidente.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica estremamente delicata, relativa alle condotte violente o da considerarle tali poste in essere da soggetti esercenti il ruolo di educatore o docente, nei confronti dei propri allievi.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Macerata, che chiede: "Quali comportamenti, se tenuti da insegnanti nello svolgimento della propria professione, possono condurre ad una condanna penale per maltrattamenti?"
Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una questione molto delicata e attuale, sulla quale ha avuto modo di pronunciarsi la stessa Corte di Cassazione, con una sentenza di condanna, la n.5205/2019, nei confronti di una maestra d’asilo, per il reato di maltrattamenti di cui all’art. 572 del codice penale.
L'articolo punisce espressamente "chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente, maltratta una persona della famiglia o comunque convivente, o una persona sottoposta alla sua autorità o a lui affidata per ragioni di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, o per l'esercizio di una professione o di un'arte".
Tale delitto, si caratterizza infatti, per l’elemento soggettivo del dolo generico, inteso come volontarietà dell’azione, nonché come consapevolezza di porre in essere un comportamento oppressivo, ed è integrato da condotte di lesione o messa in pericolo dell'incolumità fisica o psicologica, nell'ambito di rapporti interpersonali che dovrebbero favorire la personalità degli specifici soggetti, e non danneggiarla.
Inoltre, elemento costitutivo di tale delitto, è l’abitualità dell’azione, ovvero la circostanza che tali condotte lesive siano reiterate e perpetrate ai danni delle vittime.
Proprio questo ultimo requisito, distingue tale delitto di maltrattamenti, quale reato abituale, dal delitto meno afflittivo di abuso dei mezzi di correzione o di disciplina, previsto ai sensi dell’art. 571 del codice penale, il quale punisce espressamente: "Chiunque abusa dei mezzi di correzione o di disciplina in danno di una persona sottoposta alla sua autorità, o a lui affidata per ragioni di educazione, istruzione, cura, vigilanza o custodia, ovvero per l'esercizio di una professione o di un'arte".
Difatti, nella sentenza citata emessa nei confronti della maestra d’asilo, la quale, nel tentativo di giustificare i propri metodi, li qualificava come "di vecchio stampo in armonia con il metodo Montessori", la Suprema Corte ha ritenuto, "integrato il delitto di maltrattamenti in considerazione della reiterazione delle condotte violente perpetrate ai danni degli alunni, tutti minorenni, del carattere sistematico del ricorso alla violenza fisica e morale, non suscettibile di essere inquadrata in alcun metodo educativo, scolastico, o di insegnamento, tenuto anche conto della tenera età dei bambini maltrattati". (Cass. Pen., Sez. VI, sent. n. 5205 del 01.02.2019).
Pertanto, alla luce di quanto affermato ed in risposta alla domanda della nostra lettrice, "sul piano della qualificazione giuridica dei fatti si deve ribadire che integra il reato di maltrattamenti e non quello di abuso di mezzi di correzione, la reiterazione di atti di violenza fisica e morale, l’uso sistematico di comportamenti violenti, obiettivamente non leciti, insuscettibili di essere qualificati come espressivi di metodi educativi: schiaffi ripetuti, tirate di orecchio e capelli, sottoposizione a vessazioni morali e fisiche consistenti nell’apostrofare i bambini in malo modo, nello strappare loro i disegni, nel sottrarre loro l’acqua, allontanarli dagli spazi di condivisione per lasciarli da soli in bagno ovvero in una stanza poco illuminata “per riflettere”, inadeguatezza delle espressioni verbali utilizzate, ancorché sostenute da animus corrigendi”(Cass. Pen., Sez. VI, n. 53425/ del 22.10.2014).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
L’Ufficio Speciale Ricostruzione ha approvato la perizia di variante e suppletiva dell’intervento di mitigazione del rischio idrogeologico in corso a Valfornace, nel Maceratese. Al tempo stesso, il contributo è stato rideterminato in 3 milioni di euro rispetto ai 2,5 milioni previsti inizialmente.
"La messa in sicurezza dei territori rimane una delle priorità per il centro Italia colpito dal sisma - ricorda il commissario alla ricostruzione Guido Castelli -. Oltre alle case ed ai palazzi, infatti, abbiamo il dovere di far sì le condizioni per vivere qui siano le migliori possibili. Ringrazio per gli sforzi profusi Comuni, Usr e la Regione Marche guidata dal presidente Francesco Acquaroli".
Il progetto è stato elaborato per il tratto del torrente Fornace in corrispondenza dell'abitato di Pievebovigliana, che provoca ingenti fenomeni di esondazione, connessi soprattutto al profilo di rigurgito causato dal sottodimensionamento del ponte esistente, e rappresenta la prosecuzione degli interventi finalizzati alla sistemazione del corso d’acqua per i quali già in corso i lavori del primo stralcio esecutivo.
Tra le lavorazioni, l’esecuzione degli interventi necessari alla riduzione del rischio idraulico e dell’aumento delle portate defluibili in alveo, che ridurrà la ricorrenza di eventuali fenomeni alluvionali. Gli interventi prevedono infatti l’allargamento delle sezioni a monte del ponte di attraversamento con demolizione e ricostruzione del manufatto, in modo da aumentarne la capacità di deflusso e minimizzare gli effetti di rigurgito indotti dalla sua presenza.
La perizia di variante prevede invece la realizzazione di una diversa configurazione del nuovo ponte, con una campata più larga, che garantisce il raggiungimento di un metro e cinquanta di franco idraulico e il pieno rispetto delle Ntc 2018.
Confindustria Macerata ricerca per azienda che opera nel settore edile/metalmeccanico un/a addetto all'assemblaggio di serramenti in alluminio e facciate (codice annuncio Conf 483) con almeno due anni di esperienza nella mansione. Sede di lavoro: provincia di Macerata. Inviare la propria candidatura tramite la pagina dedicata: https://lavoro.confindustriamacerata.it/
Secondo Annuncio - Confindustria Macerata ricerca per azienda che opera nel settore edile/metalmeccanico un/a Project manager delle costruzioni (codice annuncio Conf 484). La risorsa si occuperà della gestione, pianificazione, sviluppo e controllo delle attività di commessa. Nel dettaglio dovrà: stabilire e dirigere le diverse fasi della produzione dei cantieri; Effettuare analisi di costi/ricavi; provvedere alla stesura di Sal e della contabilità attiva e passiva; gestire e aggiornare il budget e la preventivazione; predisporre, monitorare e aggiornare il programma dei lavori; predisporre il piano di approvvigionamento; redigere le richieste di acquisto; intrattenere rapporti con la committenza, il DL, il CSE, l’ufficio acquisiti e i fornitori.
Requisiti richiesti: conoscenza di software per la progettazione 2D/3D; conoscenza di software per la gestione di contabilità di cantiere (preferibilmente Primus); conoscenza della normativa di settore e pregressa esperienza nella redazione di pratiche edilizie; esperienza nel ruolo e nella gestione dei cantieri edili. Titolo di studio richiesto: Diploma di Istituto tecnico per geometri o Laurea in Ingegneria edile, Ingegneria Civile, Architettura o affini. Sede di lavoro: provincia di Macerata. Inviare la propria candidatura tramite la pagina dedicata: https://lavoro.confindustriamacerata.it/
Terzo Annuncio - Confindustria Macerata ricerca per azienda che opera nel settore edile/metalmeccanico un/a saldatore a filo (codice annuncio Conf 485). Requisiti richiesti: buone competenze nell’interpretazione dei disegni tecnici e almeno cinque anni di esperienza nella mansione. Sede di lavoro: provincia di Macerata. Inviare la propria candidatura tramite la pagina dedicata: https://lavoro.confindustriamacerata.it/
Quarto Annuncio – Confindustria Macerata ricerca per azienda settore edile/metalmeccanico un/a muratore specializzato (cod. annuncio Conf 486). La risorsa, che dovrà interfacciarsi con il caposquadra, si occuperà principalmente di eseguire opere murarie di vario genere e altre lavorazioni mediante l’utilizzo di materiali da costruzione tradizionali o compositi. Sono richieste: esperienza almeno decennale nella mansione e nella realizzazione di opere di nuova costruzione e di ristrutturazioni. Sede di lavoro: provincia di Macerata. Inviare la propria candidatura tramite la pagina dedicata: https://lavoro.confindustriamacerata.it/
I presenti annunci sono rivolti a entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/.
Nell’ultimo anno, il settore dei casinò online in Italia ha vissuto un’epoca di grande trasformazione. Grazie all’avanzamento tecnologico, all’implementazione di nuove normative e all’adattamento alle preferenze dei giocatori, il gioco online ha raggiunto livelli di innovazione senza precedenti. Inoltre, risorse affidabili come Techopedia forniscono guide essenziali per aiutare i giocatori a identificare i portali migliori, caratterizzati da un’elevata sicurezza, pagamenti rapidi e bonus vantaggiosi.
La tecnologia sta rivoluzionando l’esperienza del casinò online. Le piattaforme hanno abbracciato strumenti innovativi per offrire sessioni di gioco sempre più coinvolgenti e intuitive.
L’introduzione della realtà virtuale (VR) permette ai giocatori di immergersi in ambienti di gioco realistici, come veri tavoli da blackjack o roulette in un casinò virtuale. Inoltre, l’intelligenza artificiale (IA) personalizza le esperienze di gioco, suggerendo titoli che si adattano ai gusti specifici di ogni utente.
Un altro grande cambiamento è rappresentato dalla diffusione del 5G. Questa tecnologia ha potenziato la velocità e la stabilità delle connessioni, garantendo sessioni di gioco fluide anche su piattaforme graficamente avanzate. Con l’uso di tecnologie come l’HTML5, i casinò online sono diventati accessibili da qualsiasi dispositivo, garantendo un’esperienza ottimale sia su desktop che su smartphone.
Nuovo quadro normativo
L’adeguamento normativo ha consolidato la credibilità nel settore. Le leggi introdotte nel 2024 mirano a salvaguardare un’esperienza di gioco sicura e responsabile per i giocatori italiani. Tra le misure più importanti, l’obbligo per gli operatori di dedicare una parte delle loro entrate a campagne di sensibilizzazione contro la dipendenza dal gioco rappresenta un passo significativo verso una maggiore tutela sociale.
Oltre a questo, le nuove regole impongono una forte trasparenza gestionale, con controlli più severi per garantire la legalità e l’affidabilità dei servizi offerti. Questi sviluppi contribuiscono a rafforzare la reputazione del settore e a elevare di standard qualitativi.
I giocatori oggi chiedono esperienze personalizzate e accessibili. Sempre più utenti preferiscono giocare su dispositivi mobili, spingendo le piattaforme a ottimizzare le proprie applicazioni e siti web per smartphone e tablet. I giochi con croupier dal vivo sono un altro trend in crescita, poiché danno l’opportunità di interagire con dealer reali in tempo reale, ricreando l’autenticità di un casinò fisico direttamente online.
L’intelligenza artificiale gioca un ruolo fondamentale in questo contesto, analizzando il comportamento dei giocatori per elaborare suggerimenti personalizzati e arricchire l’engagement.
Con così tante opzioni disponibili, scegliere il miglior casinò online può essere una sfida per i giocatori. Oltre a garantire un’esperienza di gioco sicura, queste risorse aiutano gli utenti a trovare i portali con i bonus più vantaggiosi, i pagamenti più veloci e i livelli più alti di sicurezza. Grazie a recensioni imparziali e informazioni aggiornate, i giocatori possono prendere decisioni informate e godere appieno del loro intrattenimento.
Il futuro dei casinò online è all’insegna dell’innovazione. Tecnologie come la realtà aumentata (AR) e il metaverso stanno già iniziando a cambiare il modo in cui i giocatori interagiscono con le piattaforme. L’introduzione di giochi basati su blockchain potrebbe aumentare la trasparenza e la fiducia, garantendo un livello di sicurezza ancora più elevato per le transazioni online.
Nel frattempo, l’evoluzione continua delle tecnologie di streaming promette di rendere i giochi con croupier dal vivo ancora più realistici e coinvolgenti, con grafiche in alta definizione e interazioni naturali.
Il 2024 ha segnato un punto di svolta per l’industria dei casinò online in Italia. Con l’adozione di tecnologie all’avanguardia, l’implementazione di normative mirate e l’evoluzione delle preferenze dei giocatori, il settore è entrato in una nuova era di crescita e innovazione. Grazie a risorse come Techopedia, i giocatori possono navigare con sicurezza in questo panorama dinamico, scegliendo piattaforme che combinano intrattenimento, sicurezza e convenienza.
A partire da lunedì 27 gennaio, l'area sgambamento di via Mugnoz, situata all’interno del parco di Fontescodella, sarà temporaneamente chiusa per consentire l'esecuzione dei lavori di riqualificazione dei percorsi pedonali.
Al termine degli interventi, l’area sgambamento sarà ricollocata in una zona più idonea all'interno dello stesso parco, offrendo spazi più adatti per gli amici a quattro zampe e i loro proprietari. Il completamento dei lavori è previsto entro l’estate, con l’obiettivo di migliorare la fruibilità e la sicurezza dei percorsi pedonali del parco.
L'intervento rientra nel progetto Pnrr "Pinqua – Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare", che punta a riqualificare e ripristinare le infrastrutture urbane. In particolare, il piano prevede la realizzazione di nuove passerelle per l’attraversamento dell’asse stradale, rendendo i percorsi più sicuri e accessibili per pedoni e visitatori del parco.
Con l’evoluzione del mercato e la crescente consapevolezza sulla sostenibilità, l'industria alimentare ha adottato soluzioni più responsabili, come la carta accoppiata. Questo materiale unisce più strati di carta o fibre naturali, con un rivestimento protettivo, creando un imballaggio sicuro, resistente ed ecologico.
Oltre a garantire funzionalità e protezione, risponde alle esigenze estetiche e pratiche di produttori e consumatori. La carta accoppiata, infatti, può essere personalizzata con grafiche e loghi, permettendo alle aziende di comunicare il proprio impegno per la sostenibilità e di attrarre i consumatori in modo efficace.
Che cosa è la carta accoppiata?
La carta accoppiata è un materiale ideale per il confezionamento di prodotti alimentari, apprezzata per la sua versatilità e sostenibilità. Questo materiale è composto da più strati di carta o fibre naturali ed è quindi facilmente separabile per il riciclo nella raccolta differenziata.
Disponibile in varie tipologie e grammature, la carta accoppiata si adatta perfettamente alle esigenze di diversi settori, tra cui l’industria alimentare, i supermercati e le gastronomie. Inoltre, può essere realizzata in versione termoformabile, con un’alta barriera che garantisce la protezione ottimale dei prodotti alimentari. Questo permette di preservare freschezza e qualità, mantenendo l’integrità del contenuto dal momento del trasporto fino alla conservazione nelle case dei consumatori.
In più, con questo materiale è possibile realizzare della carta personalizzata per alimenti, offrendo alle aziende la possibilità di distinguersi nel mercato attraverso il proprio packaging.
Perché personalizzarla?
Al giorno d’oggi, il packaging rappresenta un elemento cruciale nel confezionamento dei prodotti alimentari, non solo per la protezione e la conservazione degli alimenti, ma anche per l’aspetto estetico che può attirare l’attenzione dei consumatori.
Utilizzando la carta personalizzata per alimenti, è possibile valorizzare ulteriormente l’imballaggio dei prodotti, rendendolo un vero e proprio strumento di marketing. La carta accoppiata, infatti, offre la possibilità di personalizzare il packaging scegliendo tra vari colori, grafiche e testi, in modo da rispecchiare l’identità del brand e comunicare i valori aziendali.
Questo tipo di personalizzazione gioca un ruolo fondamentale in un mercato sempre più competitivo, dove l’aspetto visivo del prodotto è spesso il primo punto di contatto con il consumatore. Un design accattivante e ben studiato non solo cattura l’attenzione sugli scaffali, ma contribuisce anche a creare un’immagine forte e distintiva del marchio.
La carta personalizzata per alimenti, inoltre, aiuta a trasmettere un messaggio di qualità e attenzione al dettaglio.
Come utilizzare la carta personalizzata?
La carta accoppiata personalizzata per alimenti può essere utilizzata in diversi ambiti dell’industria alimentare. Ad esempio, è adatta per il confezionamento di salumi, formaggi in ATP e altri prodotti gastronomici, offrendo una protezione efficace che preserva freschezza e qualità. È anche ideale per l’imballaggio di piatti pronti, inclusi dolci freschi e primi piatti, grazie alla sua capacità di mantenere i prodotti in ottime condizioni durante il trasporto e la conservazione.
La carta personalizzata, inoltre, è perfetta per confezionare prodotti delicati come mousse di frutta, marmellate e creme di vario tipo, che non necessitano di una protezione rigida, ma richiedono comunque un materiale che garantisca sicurezza e conservazione ottimale.
Ha riscosso grandi consensi il primo dei due eventi ravvicinati sul tema del Parkinson organizzati dal Centro Nuoto Macerata e Centro Salvamento Marche e patrocinati dal Comune di Macerata e la Fondazione Limpe.
La sala convegni di “Sport e salute” a Piediripa ha ospitato il primo appuntamento, un incontro pubblico centrato sulla malattia. In rappresentanza dell'amministrazione è intervenuto il vicesindaco D'Alessandro che ha sottolineato l'importanza del tema e la sua sensibilizzazione.
Tra i momenti più apprezzati, l’intervento della dottoressa Mariachiara Sensi, neurologa dell’ospedale di Ferrara e rappresentante della fondazione Limpe-Dismov. Con estrema chiarezza ha sottolineato gli aspetti scientifici fondamentali del Parkinson, rendendoli comprensibili e vicini alle problematiche reali di chi convive con la malattia. Particolarmente gradito inoltre il video messaggio della testimonial della Limpe, Federica Pellegrini, che ha dato un tocco di prestigio all’evento.
Le testimonianze personali di Stefano Ruaro e Roberto Ripani hanno toccato profondamente gli oltre 50 presenti che hanno gremito la sala. Stefano, atleta vicentino affetto da Parkinson, ha raccontato come lo sport lo abbia aiutato a reagire, partecipando persino a un Ironman Triathlon.
Il maceratese Ripani ha invece condiviso la sua esperienza con il paratriathlon che lo ha portato ai vertici nazionali. Entrambi hanno sottolineato come lo sport agonistico non sia superare i limiti a ogni costo, ma affrontare la malattia con determinazione e mantenere il benessere psico-fisico, sempre sotto indispensabile supervisione di medici e neurologi.
L’evento si è concluso con la presentazione dello Sportello Parkinson Macerata, gestito dall’associazione locale rappresentata da Ariana Fusari. Una nuova risorsa che offrirà supporto concreto alle persone affette dalla malattia e alle loro famiglie.
Come detto si è trattato del primo appuntamento perchè domenica l'iniziativa si completerà con un momento diverso. Nella piscina comunale di Macerata, la struttura di viale Don Bosco gestita dal Centro Nuoto Macerata, si terrà la Nuotata di Solidarietà “Nuotiamo insieme per il Parkinson”. Testimonial d'eccezione sarà il campione del mondo Simone Ruffini.
Dalle 8.30 alle 12 ogni partecipante potrà nuotare una vasca o più chilometri per contribuire a questa nobile causa, l'ingresso infatti è gratuito ma le offerte raccolte saranno devolute all’associazione Parkinson locale. Gli organizzatori auspicano una massiccia adesione, così da dimostrare quanto la comunità di Macerata possa fare per chi convive con il Parkinson.
L’ASP Paolo Ricci, azienda pubblica di servizi alla persona, mette a disposizione 12 posti per il Servizio Civile Regionale.
Sono tre i progetti presentati dall’ASP per i giovani tra i 18 e i 28 anni e approvati dalla Regione Marche: il Progetto 1 “La Meglio Gioventù 2024” presso Villa Letizia (Viale Matteotti 170, Civitanova Marche); il Progetto 2 “Staff 2024” presso la sede amministrativa dell’ASP Paolo Ricci (Via Einaudi 144, Civitanova Marche); il Progetto 3 “Senz’h 2024” presso il Palazzo Ricci (Piazza XXV luglio 2, Civitanova Marche).
L’impegno richiesto ai giovani è di 25 ore settimanali per la durata di 12 mesi, con un compenso di 507,30 € al mese. I candidati, oltre a rientrare nella fascia di età sopra indicata, devono essere disoccupati o inattivi e obbligatoriamente iscritti al Centro per l’impiego.
“Si tratta di un’importante opportunità per ragazzi e ragazze che vogliono mettersi in gioco. – afferma il direttore generale del Paolo Ricci, Patrizia Zallocco – Il Servizio Civile rappresenta un’occasione di crescita personale e i nostri progetti permettono di incontrare la diversità e scoprirne la grande ricchezza che può donare”.
C’è tempo fino al 31 gennaio 2025 per inviare la propria candidatura al Servizio Civile Regionale. La domanda deve essere inoltrata esclusivamente per via telematica, effettuando l’accesso tramite Spid, Cie o Cns al sistema informatico https://siform2.regione.marche.it.
Sabato scorso, 18 gennaio, il Much More di Matelica ha ospitato l'annuale cena di solidarietà, un evento che ha visto la partecipazione di numerosi ospiti e ha riscosso un ampio successo. L'iniziativa, organizzata in collaborazione con il Lions Club di Matelica, ha avuto come obiettivo quello di raccogliere fondi per un progetto dedicato all'inclusività sociale. In particolare, il ricavato della serata verrà utilizzato per l'acquisto di panchine inclusive da installare nei giardini pubblici cittadini, un'iniziativa pensata per favorire l'accesso e il benessere delle persone con disabilità.
Durante la serata, condotta da Marco Moscatelli, sono anche state premiate diverse realtà locali che si sono distinte nell’ultimo anno. Il sindaco di Matelica, Denis Cingolani, esprime il suo più sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito al successo di questa iniziativa: "Vorrei innanzitutto esprimere un grande grazie a tutti i partecipanti, al Much More e al Lions Club per aver reso possibile questa serata di solidarietà – ha commentato Cingolani -. L'impegno di tutti è stato fondamentale per sostenere un progetto che avrà un impatto concreto sulla nostra comunità, migliorando l'accessibilità e la qualità della vita per le persone con disabilità. Questo evento dimostra, ancora una volta, come il nostro territorio sia capace di unire le forze per un bene comune".
Il Cosmari ha ufficialmente indetto una selezione pubblica, per titoli ed esami, al fine di formare una graduatoria per l'assunzione di una figura di responsabile del settore tecnico per la divisione operativa di manutenzione impianti, con inquadramento al livello 7B del vigente CCNL Igiene Ambientale Utilitalia. L'incarico sarà a tempo determinato.
I candidati dovranno essere in possesso, alla data di scadenza della presentazione delle domande, dei seguenti requisiti:
- Titolo di studio: diploma di laurea magistrale (vecchio ordinamento), laurea specialistica di secondo livello (nuovo ordinamento) o laurea specialistica a ciclo unico in ingegneria meccanica e/o elettrica;
- Esperienza professionale: almeno due anni cumulativi di esperienza nella gestione della manutenzione industriale e/o meccanica in posizione di responsabilità con autonomia; oppure almeno cinque anni cumulativi di esperienza nella gestione di impianti di recupero rifiuti (urbani e/o speciali) in posizione di responsabilità o come consulente esterno nella gestione di tali impianti.
La domanda di partecipazione, redatta in lingua italiana e in carta semplice seguendo il fac-simile allegato al bando, dovrà pervenire entro e non oltre le ore 12:00 del 21 febbraio 2025 tramite una delle seguenti modalità:
- Raccomandata A.R.
Inviare in busta chiusa all’indirizzo: COSMARI SRL, Loc. Piane di Chienti snc, 62029 Tolentino (MC). Indicare sul retro della busta: "Bando Capo Settore Tecnico - Responsabile U.O. Manutenzione Impianti". Fa fede il timbro postale.
- PEC (Posta Elettronica Certificata)
Inviare all’indirizzo pec@cosmari-mc.it entro le ore 12:00 del 21 febbraio 2025. Specificare nell’oggetto: “Bando Capo Settore Tecnico - Responsabile U.O. Manutenzione Impianti”. La domanda dovrà essere sottoscritta in originale il giorno della preselezione o della prima prova, se la preselezione non avrà luogo.
- Consegna a mano
Presentare in busta chiusa presso il centralino di COSMARI SRL, Loc. Piane di Chienti snc, 62029 Tolentino (MC). Indicare sul retro della busta: “Bando Capo Settore Tecnico - Responsabile U.O. Manutenzione Impianti”.
L’elenco degli ammessi e le date delle prove saranno pubblicati esclusivamente sul sito ufficiale di Cosmari, alla sezione Cosmari – Società Trasparente – Selezione del Personale – Bandi di Concorso, entro 120 giorni dalla scadenza del bando, salvo eventuali proroghe per cause di forza maggiore. Il bando completo, con i dettagli della selezione e il fac-simile della domanda, è disponibile sul sito ufficiale: clicca qui .
Chi lavora ogni giorno in ufficio sa bene quanto siano importanti gli strumenti di scrittura. Anche nell’era della digitalizzazione, dove documenti e messaggi viaggiano per lo più attraverso tastiere e schermi, il gesto di scrivere a mano conserva un ruolo centrale in moltissime attività: appunti durante riunioni, annotazioni rapide, firme, revisioni, schemi su carta. Non a caso, strumenti semplici come le penne a sfera continuano a essere tra i più richiesti, apprezzati per la loro praticità, affidabilità e adattabilità a contesti diversi, sia formali che quotidiani.
Uno degli aspetti più sottovalutati del lavoro d’ufficio è proprio l’efficienza legata agli oggetti che si usano ogni giorno. Una penna che scrive male o una matita che si rompe spesso possono sembrare fastidi minori, ma nel tempo incidono sulla fluidità delle attività. Chi è abituato a muoversi tra riunioni, postazioni condivise e impegni ravvicinati sa che avere strumenti affidabili sempre a portata di mano fa la differenza.
Tra le penne, oltre ai modelli classici – e a tal proposito questo articolo segnala le migliori marche di penne a sfera – si diffondono sempre più le versioni ergonomiche, pensate per garantire una buona presa anche dopo ore di utilizzo. Impugnature in gomma morbida, corpo bilanciato, tratto uniforme: caratteristiche che migliorano la qualità della scrittura e riducono l’affaticamento. Alcuni modelli, ad esempio, offrono un inchiostro a bassa viscosità che rende il tratto più fluido, senza bisogno di esercitare pressione sulla carta.
Anche i roller e le penne gel hanno conquistato spazio, soprattutto tra chi lavora in ambiti dove la precisione visiva è importante, come grafici, architetti, progettisti. Offrono un tratto più marcato e una gamma cromatica più ampia. Tuttavia, per chi cerca versatilità e durata, le penne a sfera restano imbattibili: economiche, facili da trasportare, resistenti a urti, sbalzi termici e superfici diverse.
In parallelo, il portamine si conferma un altro strumento utile, soprattutto per chi lavora con dati, schemi e correzioni frequenti. Le mine sottili permettono una scrittura ordinata, mentre la possibilità di sostituirle evita sprechi. Anche in questo caso, i modelli più apprezzati sono quelli ergonomici, con meccanismi a scatto fluido e impugnatura antiscivolo.
Non meno importanti sono gli evidenziatori, utilizzati per sottolineare informazioni chiave, organizzare documenti, preparare presentazioni. I professionisti li scelgono spesso in versione pastello, più soft e leggibili su stampa, o in colori fluo classici per una visibilità immediata. Alcuni modelli offrono una doppia punta, per adattarsi sia alla scrittura che alla sottolineatura.
Chi lavora in ambienti dinamici, dove si alternano momenti di desk e spostamenti rapidi, preferisce spesso kit compatti e selezionati: una penna a sfera affidabile, un evidenziatore, una matita tecnica, una piccola selezione di colori. Oggetti pochi ma ben scelti, che coprono tutte le necessità quotidiane senza creare disordine.
Va detto che non si tratta solo di strumenti funzionali. Anche l’aspetto estetico ha la sua importanza. Penne dal design sobrio, con finiture metalliche o linee minimali, vengono spesso preferite in contesti dove si lavora con clienti o si partecipa a incontri di rappresentanza. Sono piccoli dettagli che comunicano cura, professionalità e attenzione.
In molti casi, i professionisti scelgono strumenti ricaricabili, sia per una questione di sostenibilità che per una maggiore efficienza. Le penne a sfera con refill intercambiabile, ad esempio, permettono di evitare sprechi, ridurre i costi nel tempo e mantenere sempre la stessa qualità di scrittura. Un oggetto ben funzionante non viene sostituito, ma alimentato per continuare a lavorare con la stessa affidabilità.
Anche la cancelleria accessoria accompagna la scrittura in ufficio: blocchi per appunti, planner giornalieri, fogli adesivi per promemoria veloci. Tutti elementi che completano la postazione e aiutano a mantenere un’organizzazione mentale più lineare. Per chi lavora su più progetti contemporaneamente, la possibilità di segmentare idee e documenti è fondamentale.
Infine, è interessante notare come molti professionisti conservino una selezione personale di strumenti, indipendentemente dalle forniture aziendali. Una penna di fiducia, un taccuino personale, una matita ben temperata: piccoli oggetti che accompagnano la giornata e costruiscono una ritualità positiva, utile per mantenere concentrazione e continuità.
Scrivere in ufficio non è solo un’attività operativa, ma una parte essenziale del lavoro: serve per fissare concetti, elaborare decisioni, comunicare con chiarezza. E per questo motivo merita strumenti all’altezza. Non è questione di prezzo o di marca, ma di funzionalità, durata, precisione. Gli strumenti più apprezzati dai professionisti sono quelli che non interrompono il flusso, che si adattano alle abitudini, che rispondono con immediatezza a ogni esigenza.
In un’epoca in cui tutto è connesso, scrivere a mano resta uno dei modi più diretti ed efficaci per pensare meglio. E scegliere lo strumento giusto è il primo passo per farlo in modo più comodo, più rapido, più efficace.
(Foto di Dose Media su Unsplash)
"Medicina e arte, due universi a confronto" è il titolo dell’incontro organizzato dall'Unitre Civitanova per venerdì 24 gennaio, ore 15:45. Il primo appuntamento del 2025 della rassegna dell’Università delle Tre età sarà ospitato come nella passata edizioni nella sala conferenze del Banco Marchigiano di viale Matteotti.
Relatori il dottor Luigi Chiaramoni, medico chirurgo specialista in Neurologia e l’avvocato Piera Giardina, che leggerà alcuni brani. Ingresso gratuito. Saranno rilasciati crediti formativi per studenti e personale Ata. L'evento è patrocinato dal Comune di Civitanova Marche e Licei Da Vinci.
Sei un professionista alla ricerca di soluzioni innovative per ottimizzare la gestione finanziaria della tua attività?
I software fintech potrebbero essere la risposta che stai cercando. In questo articolo, esploreremo i vantaggi offerti da queste soluzioni all'avanguardia e ti guideremo nella scelta del software più adatto alle tue esigenze.
Sei pronto a fare un salto nel futuro della gestione finanziaria?
Cos'è un software fintech e come sta rivoluzionando il settore finanziario
Immagina di avere a disposizione un assistente finanziario digitale, disponibile 24/7, capace di gestire operazioni complesse in pochi click. Ecco, in sostanza, cos'è un software fintech. Si tratta di soluzioni tecnologiche avanzate che integrano servizi finanziari tradizionali con le più recenti innovazioni digitali.
Negli ultimi anni, il settore ha conosciuto una crescita esponenziale, trasformando radicalmente il modo in cui professionisti e PMI gestiscono le proprie finanze.
L'evoluzione della fintech non è stata solo rapida, ma anche profonda. Da semplici applicazioni per il mobile banking, siamo passati a piattaforme complete che offrono una gamma impressionante di servizi finanziari integrati. Questo cambiamento ha avuto un impatto rivoluzionario sulla gestione finanziaria per professionisti e piccole-medie imprese. Processi che un tempo richiedevano giorni ora possono essere completati in pochi minuti, liberando tempo prezioso per attività a maggior valore aggiunto.
Al cuore di questa rivoluzione troviamo tecnologie all'avanguardia come l'intelligenza artificiale, la blockchain e il cloud computing. L'AI, ad esempio, permette di analizzare enormi quantità di dati finanziari in tempo reale, offrendo insights preziosi per le decisioni aziendali. La blockchain, d'altra parte, garantisce transazioni sicure e trasparenti, mentre il cloud computing assicura l'accesso ai dati da qualsiasi luogo e dispositivo.
I vantaggi chiave del miglior software fintech per professionisti
Ora ti starai chiedendo quali vantaggi concreti può offrire alla tua attività.
Innanzitutto, immagina di poter integrare tutti i tuoi servizi finanziari direttamente nel tuo software gestionale. Niente più passaggi da un'applicazione all'altra: tutto è centralizzato e accessibile da un'unica interfaccia.
Uno dei vantaggi più apprezzati è l'automazione delle operazioni di incasso e pagamento. Dimentica le lunghe ore passate a gestire manualmente fatture e bonifici. Con il miglior software fintech per professionisti, vedi TeamSystem TS Pay, questi processi diventano automatici, riducendo drasticamente gli errori e ottimizzando il tuo tempo prezioso.
Ma non è tutto: la gestione finanziaria quotidiana diventa incredibilmente più semplice. Riconciliazioni bancarie, gestione della liquidità, previsioni di cassa... tutto diventa più facile e immediato.
Parlando di flusso di cassa, un buon software fintech può fare la differenza tra una liquidità stagnante e una ben gestita. Grazie all'accesso in tempo reale ai dati finanziari, puoi prendere decisioni informate rapidamente, anticipando problemi di liquidità o cogliendo opportunità di investimento. E non dimentichiamoci della conformità normativa: molti software fintech integrano funzionalità per garantire il rispetto delle normative vigenti, riducendo il rischio di sanzioni e semplificando gli adempimenti burocratici.
Funzionalità essenziali di un software fintech per professionisti
Partiamo dalla base: una gestione integrata di incassi e pagamenti digitali è ormai imprescindibile. Questo significa poter gestire bonifici, addebiti diretti e altre forme di pagamento direttamente dalla piattaforma, senza dover saltare da un'applicazione all'altra.
Ma andiamo oltre. Hai mai pensato di trasformare il tuo smartphone in un POS? Con le soluzioni fintech moderne, è possibile. Molti software offrono funzionalità di POS digitale e soluzioni per pagamenti a distanza, perfette per professionisti sempre in movimento o per chi lavora principalmente online.
E parlando di banche, l'Open Banking sta rivoluzionando il settore: immagina di poter accedere a tutti i tuoi conti correnti da un'unica interfaccia, con una visione completa e in tempo reale delle tue finanze.
Un altro aspetto molto importante è la riconciliazione automatica dei movimenti contabili. Addio ore passate a confrontare estratti conto e fatture: il software lo fa per te, segnalando eventuali discrepanze.
E che dire della reportistica avanzata e analisi dei dati finanziari? Con grafici intuitivi e dashboard personalizzabili, avrai sempre il polso della situazione finanziaria della tua attività. Infine, non sottovalutare l'importanza della fatturazione elettronica integrata e della gestione del rischio e prevenzione delle frodi. Queste funzionalità non solo semplificano il tuo lavoro, ma lo rendono anche più sicuro.
Come un software fintech migliora l'efficienza operativa
Ti sei mai chiesto quanto tempo passi ogni giorno a gestire aspetti finanziari della tua attività? Con un software fintech, potresti ridurre drasticamente questo tempo, liberando risorse preziose per attività a maggior valore aggiunto. Come?
Innanzitutto, la riduzione dei tempi di elaborazione delle transazioni è impressionante. Operazioni che una volta richiedevano ore o addirittura giorni, ora possono essere completate in pochi minuti.
Ma non è solo una questione di velocità. L'automazione delle attività finanziarie ripetitive elimina il rischio di errori umani e libera il tuo team da compiti monotoni e time-consuming.
Immagina di poter dedicare quel tempo a strategie di crescita o al miglioramento dei servizi ai clienti. Inoltre, un software fintech ben implementato migliora notevolmente la collaborazione tra team e reparti. Condividere informazioni finanziarie in tempo reale diventa un gioco da ragazzi, facilitando il processo decisionale a tutti i livelli dell'organizzazione.
Un altro vantaggio da non sottovalutare è l'accesso alle informazioni finanziarie da qualsiasi dispositivo. Che tu sia in ufficio, a casa o in viaggio, avrai sempre a portata di mano i dati di cui hai bisogno per prendere decisioni informate.
E mentre la tua attività cresce, il software cresce con te: la scalabilità delle operazioni finanziarie è uno dei punti di forza delle soluzioni fintech moderne. Non dovrai più preoccuparti di cambiare sistema quando il tuo business si espande.
Quando si parla di creare presentazioni efficaci, PowerPoint è il primo nome che ci viene in mente. I PPT sono uno strumento utilizzato da anni negli ambiti educativo, professionale e aziendale. Grazie al suo formato, il PowerPoint unisce estetica e chiarezza visiva, rendendo semplice e intuitiva per il nostro interlocutore la comprensione dell’argomento presentato.
Per rendere chiara ed efficace la nostra presentazione bisogna tuttavia chiedersi come fare un bel PowerPoint, che coinvolga il destinatario e ci aiuti a raggiungere il nostro obiettivo. In questo articolo mostreremo i passaggi necessari alla creazione di una buona presentazione e forniremo dei consigli su come migliorarla e renderla impeccabile.
La progettazione: l’aspetto contenutistico
Quando ci si chiede come fare una presentazione, aprire PowerPoint non è la nostra priorità.
Innanzitutto, bisogna avere ben chiaro l’argomento di cui tratterà la nostra presentazione, il suo pubblico e il messaggio che si vuole trasmettere. La presentazione deve essere persuasiva e deve catturare l’attenzione del pubblico, senza tuttavia farci passare in secondo piano: il PPT deve insomma rafforzare ciò che abbiamo da dire, facendoci da spalla.
Quando si vogliono creare presentazioni PowerPoint efficaci, è importante ricordarsi di togliere informazioni piuttosto che aggiungerle. La presentazione deve contenere il nucleo di quello che andremo a esporre, deve portare al suo interno le informazioni fondamentali del nostro progetto, senza risultare dispersiva o confusionaria.
Finita la progettazione, è ora di occuparci della forma della nostra presentazione.
Le slide: l’aspetto grafico
“Come fare una presentazione?” e “come fare un bel PowerPoint?” sono due domande ben diverse. Finita la progettazione del PPT, ci si deve subito preoccupare dell’aspetto grafico della nostra presentazione. Immagini, font e colori non servono solo ad abbellire il PowerPoint, ma sono il primo indice di una presentazione curata e possono accrescere la nostra credibilità.
I modelli
Come fare un PowerPoint che sia bello e funzionale quindi? La prima cosa da fare è la scelta del modello. Bisogna trovarne uno che sia adatto al tema da presentare, puntando sulla semplicità ed evitando di sceglierne uno che possa distogliere l’attenzione dal testo, che invece deve essere il protagonista.
Il font e i colori
Il font da scegliere e la sua grandezza sono fondamentali. Anche qui la parola chiave è semplicità: usando font particolari c’è il rischio che l’attenzione del pubblico si concentri solo sulle slide piuttosto che su di noi, oppure che il testo sia difficile da leggere.
Anche per questo è importante regolarne la grandezza, facendo delle prove e assicurandoci che il testo possa essere letto facilmente anche a distanza. I font più indicati da utilizzare sono i “Sans serif”, come Arial, Helvetica o Calibri.
I colori giocano un ruolo cruciale sulla leggibilità del testo: assicuriamoci che tra il colore dello sfondo e del font ci sia sufficiente contrasto, ed evitiamo l’uso di colori troppo brillanti che possono infastidire lo sguardo.
Quali sono i colori migliori da utilizzare?
In generale:
- Se utilizziamo uno sfondo scuro, il testo deve essere chiaro. Evitiamo l’uso del rosso, che nonostante sembri un colore abbastanza chiaro, non crea un buon contrasto con i colori scuri. Possiamo utilizzare il bianco e il giallo tenue.
- Se utilizziamo uno sfondo chiaro, è meglio che il colore dello sfondo non sia bianco puro, che può provocare fastidio agli occhi. Può essere una buona soluzione aggiungere una tinta tenue al bianco puro, per contrastarlo.
Il testo
Una volta scelti modelli, font e colori, è il momento di dedicarci alla parte centrale della nostra presentazione, il testo.
A seconda della funzione che ha la nostra presentazione, può essere funzionale dividerla in tre sezioni:
- Introduzione, che presenti l’argomento e il nostro obiettivo;
- Sviluppo, che descriva il tema di cui stiamo trattando, da suddividere in diverse sezioni;
- Conclusione, che riassuma l’argomento e, se necessario, contenga una “chiamata all’azione”.
Ogni slide deve contenere un unico concetto, un singolo punto di interesse, infatti troppe informazioni possono risultare confusionarie per i fruitori. È meglio evitare l’utilizzo di frasi lunghe e complesse, preferiamo piuttosto parole chiave o frasi brevi che riassumano i concetti di cui stiamo parlando.
Hanno grande importanza anche i titoli che diamo a ogni slide. Il titolo deve essere accattivante, deve convincere il nostro pubblico a continuare a leggere la slide e a volerne sapere di più sul punto che andremo ad approfondire. Il titolo può essere anche una domanda, che spinga l’audience a interagire con la presentazione e a cercare una risposta nella slide.
Le immagini e i grafici
Se vogliamo imparare come creare una presentazione che attiri l’attenzione, dobbiamo occuparci anche di inserire immagini e grafici. Questi sono importanti per supportare la nostra tesi, per mostrare dati numerici o per rendere meglio dei concetti sfruttando l’elemento visivo. È necessario scegliere elementi multimediali di alta qualità, in modo che siano ben leggibili, ma senza esagerare con il loro inserimento nel PPT.
È importante scegliere immagini, grafici e tabelle con cura, senza soffermarci sulle prime che troviamo. E tenendo in considerazione anche elementi multimediali che possiamo trovare all’interno di formati che tendiamo a prendere poco in considerazione.
Prendiamo come esempio il PDF: se trovassimo un informazione che vogliamo inserire nel nostro PowerPoint presente all’interno di un documento PDF, la potremo direttamente trasformare da PDF a PPT (servizio offerto, ad esempio, da PDF Guru), risparmiando anche del tempo. Insomma, siamo il più creativi e originali possibile: anche le foto che usiamo aiuteranno a rendere memorabile la nostra presentazione.
Conclusione
Creare un PPT, insomma, non è soltanto accendere il computer e buttare informazioni dentro delle slide, ma è un lavoro che ha bisogno di attenzione e precisione. In questo articolo abbiamo imparato come fare un PowerPoint di tutto rispetto, curando aspetti che spesso sono trascurati. Inizialmente potrà sembrare un lavoro faticoso, ma con la pratica e seguendo questi consigli fare presentazioni diventerà sempre più semplice.
(Credit foto: Pexels)
Chiude domani la mostra agli Antichi forni “La guerra Addosso”, tanti i visitatori insieme alle classi del Liceo Artistico Cantalamessa e del Liceo Linguistico Leopardi di Macerata.
L’ evento promosso dall'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra in collaborazione con l'Istituto storico di Macerata e il Centro Studi Carlo Balelli e con il patrocinio del Comune di Macerata vuole ricordare l’entrata in guerra dell’Italia nel 1915 e la mostruosità ancora attuale dei conflitti. La mostra ha messo a disposizione dei visitatori un vasto materiale fotografico e documentario sulla Grande Guerra e delle fonti d’archivio custodite presso enti e organizzazioni, tra le quali la Croce Rossa Italiana, l’Ospedale San Lazzaro di Reggio Emilia, l’Istituto Ortopedico Rizzoli.
Come sottolineato alla presentazione dai curatori Ludovico Testa, studioso di storia contemporanea e Costantino Di Sante Università del Molise. la mostra intende fornire un quadro generale sull’impatto traumatico del conflitto e focalizzare l’attenzione sulle tracce lasciate dalla guerra nel corpo e nella mente di decine di migliaia di soldati. “Una mostra necessaria” come dice la presidente dell’Anmig di Macerata, Gilda Coacci.
All’inaugurazione presenti anche la presidente Regionale Silvana Giaccaglia che ricorda il Concorso Pietre della Memoria e Daniela Meschini della Direzione Nazionale che porta i saluti del Presidente Nazionale. Il saluto dell’Amministrazione Comunale è stato portato dalla vicesindaca Francesca D’Alessandro che ha sottolineato come la mostra ha un forte valore didattico.
La mostra diventa un’occasione per riflettere e pensare ai conflitti in corso e ribadire ancora una volta come la guerra sia solo orrore e per scoprire, come scrive un visitatore, nel quaderno delle presenze “cose che non conoscevo. Grazie”.
La mostra infatti si snoda tra i numeri della prima Guerra moderna con costi incredibili sulla pelle dei soldati, all’uso di mezzi sempre più aggressivi e violenti e l’inizio dello stravolgimento del paesaggio per terminare con lo scempio dei corpi e della mente dei soldati dopo un attacco. Un percorso quanto mai attuale pensando a Gaza e all’ Ucraina, all’esodo forzato e alla morte dei civili e ai soldati che portano e porteranno ferite profonde nella loro mente. La nevrosi da guerra, da shock da bombardamento, da disturbo post traumatico e da stress bellico dopo la Grande guerra, venne riconosciuta tardi ma riguardò centinaia di soldati che pur integri nel corpo rimasero menomati nella mente, quelli che vennero definiti “gli scemi di guerra”. In questo percorso si incontra anche la nascita della chirurgia estetica per la ricostruzione dei volti sfatti dai bombardamenti, la ricerca di nuove soluzioni in campo ortopedico e l’uso delle protesi con la riabilitazione e il graduale inserimento nella vita sociale e lavorativa dei giovani soldati.
Una mostra che tocca i nodi centrali che gli invalidi italiani dovettero affrontare al concludersi della guerra. La mostra è stata un grande contributo alla conoscenza di quei fatti dolorosi che toccarono le famiglie italiane e stravolsero il tessuto sociale del primo novecento e da quella guerra, non va dimenticato, prenderanno origine i totalitarismi e le atrocità del secondo conflitto Mondiale. L’esposizione si è avvalsa anche di un bellissimo catalogo ed è arricchita da alcune foto di Carlo Balelli grande fotografo di guerra.
Possiamo dirlo senza ambagi: l’ultima frontiera mentale è stata abbattuta, l’ultima finestra di Overton è stata spalancata. È accaduto realmente: sono state annullate le elezioni presidenziali in Romania, che avevano dato vincente alle primarie Georgescu, candidato dichiaratamente vicino alle posizioni della Russia e di Putin.
Il pretesto dell’annullamento delle elezioni sarebbero le presunte interferenze della Russia; interferenze indimostrate e semplicemente dichiarate, a quanto pare. Si sa, nella liberissima Europa le uniche interferenze ammesse sono quelle di Washington. A questo punto, il dilemma amletico così suona: è nato un colpo di stato, o è un colpo di stato Nato?
Come ricordavo poc’anzi, si è spalancata una nuova finestra di Overton: per la prima volta è passato il principio secondo cui se le elezioni danno un esito sgradito a Washington, possono serenamente essere annullate. D’altro canto, nei giorni scorsi, Washington aveva fatto sapere che se la Romania si fosse discostata dall’occidente ne sarebbero discese pesanti conseguenze.
Le prime pesanti conseguenze non hanno tardato a manifestarsi: sono, appunto, state annullate le elezioni. Provate anche solo a immaginare a parti inverse la reazione dell’Occidente: provate a immaginare se, ex hypothesi, Putin annullasse in Russia delle elezioni con esito a lui sfavorevole sostenendo che vi sono le ingerenze statunitensi.
Subito l’occidente, anzi l’uccidente, urlerebbe allo scandalo e alla dittatura, al totalitarismo e all’infamia massima. Ma se a operare in quel modo è l’uccidente, allora la narrazione cambia di 180 gradi. Tant’è che adesso ci spiegano che le elezioni sono state annullate per proteggere la democrazia. Non sfugga il paradosso lampante, non passi inosservata la menzogna totale: per proteggere la democrazia ci dicono che bisogna sospendere la democrazia.
Per tutelare la democrazia bisogna annullare le elezioni con cui il popolo ha sovranamente scelto, cioè bisogna appunto annullare la democrazia. Ormai dovrebbe essere chiaro lippis et tonsoribus, ai ciechi e ai barbieri, per dirla con Orazio: la democrazia in Occidente è ormai soltanto un flatus vocis, una parola svuotata di significato, tale per cui si è in democrazia se si vota come vuole Washington. Il lemma democrazia oggi copre una realtà intimamente non democratica, che sempre più puzza di dittatura imperialistica mascherata.
Detto altrimenti, i popoli europei sono liberi di votare come vogliono, a patto che votino come vuole Washington, pena vedersi annullate le elezioni, come ora è accaduto in Romania. Il re è nudo, come si suol dire. E intanto, nel silenzio mediatico generale, il popolo della Romania sta protestando contro questa profanazione della democrazia.
Thierry Breton, ex commissario dell'Unione Europea, ha recentemente rilasciato delle dichiarazioni che meritano di essere commentate criticamente. Segnatamente egli si è espresso sulle elezioni in Germania, dicendo testualmente: "Se necessario, faremo come in Romania". Il riferimento, naturalmente, riguarda la possibile vittoria di Alternative für Deutschland, un partito che evidentemente non piace all'ordine neoliberale dominante, benché a dire il vero sia tutto fuorché anti-sistemico, dato che tra l'altro supporta Israele e non ha certo una visione anticapitalistica del mondo.
Ma basta anche solo risultare vagamente disallineati rispetto all'ordine dominante per essere stigmatizzati e avversati, come appunto avviene per Alternative für Deutschland (che definirei una anomalia dell'ordine neoliberale più che una forza antitetica rispetto a detto ordine). Insomma, come volevasi dimostrare, l'annullamento recente delle elezioni in Romania ha spalancato una pericolosa finestra di Overton, che i gruppi dominanti dell'ordine neoliberale sono pronti a mettere a frutto molte altre volte.
Non è implausibile immaginare che d'ora in avanti verranno annullate le elezioni in cui a vincere saranno forze sgradite all'ordine liberale e atlantista, per il tramite della mobilitazione di argomenti come quelli già utilizzati in relazione alla Romania, vale a dire le fantomatiche interferenze russe. Una volta di più, l'ordine della civiltà turbocapitalistica si conferma tutto fuorché democratico, essendo meglio inquadrabile come una plutocrazia imperialistica finanziaria.
Non soltanto manca la sostanza democratica, vale a dire la decisione sovrana del popolo sulle questioni dirimenti della vita pubblica (a decidere, lo sanno ormai anche i bambini, sono i mercati sovrani e cosmopolitici): oltre a ciò, sembra sempre più mancare anche la forma democratica, dato che l'esito delle elezioni sembra ormai liberamente rovesciabile come nel caso della Romania.
Insomma, l'ordine contemporaneo nega tanto la sostanza quanto la procedura della democrazia e, ciò non di meno, continua fieramente a proclamarsi democratico, delegittimando come non democratico ogni altro sistema. Non molto tempo addietro, il grigio tecnocrate di Bruxelles Oettinger si era avventurato a sostenere che i mercati avrebbero insegnato agli italiani come votare...
Una formula in cui si condensa perfettamente l'orientamento non democratico della civiltà dei mercati, quella che Angela Merkel ebbe una volta a definire come la "democrazia conforme al mercato" (e non, si badi, il mercato conforme alla democrazia). Mi sia consentito ricordare brevemente chi è Thierry Breton, per darne un breve ma necessario identikit di classe.
Ex commissario europeo che ha promosso il Digital Service Act (DSA), Breton è stato direttore generale prima di Thomson e poi di France Télécom. Dal 2005 al 2007, sotto la presidenza di Jacques Chirac, è stato ministro dell'economia nel governo de Villepin, con posizioni sfacciatamente neoliberali.
Dopo aver insegnato brevemente presso la Harvard Business School, Breton è tornato alla carriera manageriale in qualità di presidente di Atos, dal 2009 al 2019. Insomma, si tratta di un esponente della classe dominante neoliberale con forte incidenza politica nel quadro delle istituzioni di quella Unione Europea che non è altro se non una megamacchina finanzcapitalistica volta a potenziare il dominio delle classi dirigenti apolidi e a vessare i popoli e i lavoratori.
Sono in viaggio, un viaggio inaspettato, quelle cose che ti accadono, e ti chiedi: "Perché?". È come quando cammini tranquillamente per i fatti tuoi e all’improvviso ti arriva quel sassolino dispettoso, che decide di fare quel salto in alto da primato proprio dentro la tua scarpa, e ti chiedi: "E ora, che bisogno c’era?!".
La mia morte è arrivata così! Avrei voluto tanto proseguire questa passeggiata, ma era già scritto in questo modo. Succede e basta! Mentre prepari la valigia dei ricordi, tra esperienze belle e brutte, all’improvviso vedi il tuo film, dove stavolta sei la protagonista assoluta con un gran finale!
Ripercorri la tua esistenza che, di colpo, appare come un lampo senza tempo, un momento sfumato in pochi secondi. Ora la pesantezza delle preoccupazioni quotidiane diventa ridicola; ormai da spettatore osservi dall’alto un palcoscenico tutto sommato popolato da pochi attori, ciascuno con il suo ruolo ben preconfezionato che inconsapevolmente recita, seguendo attentamente una sceneggiatura già scritta.
Tu sai che io non ho mai seguito quel copione, ero una strana, perché fuori da quegli schemi, libera ed impulsiva. Sentivo con il cuore prima che con la mente e questo mi ha portato spesso a battaglie inutili. Ma allora ignoravo di far parte di questo grande spettacolo.
Ah se avessi saputo prima di questo scherzetto, quanto avrei vissuto diversamente. Avrei sostituito un sorriso ad ogni lamento, mantenendo integra quella gioia fanciullesca che in qualche modo mi apparteneva. Avrei viaggiato e conosciuto persone, invece di chiudermi in un guscio protettivo, per paura di vivere la vita fino in fondo.
Ho preso troppo sul serio questo gioco chiamato vita. Sono salita sulle montagne russe non sapendo di essere alle giostre! Ho dato valore a cose, persone e situazioni che non lo meritavano, perdendo di vista me stessa e coloro che più amavo.
Solo alla fine ho imparato quanto fosse importante lasciare andare, affidarsi all’Universo con fiducia, senza il bisogno di tenere tutto sotto controllo. Nel tentativo di controllare il mondo, ho dimenticato la mia voce, che mi implorava di amarmi.
Cercavo fuori le conferme d’amore senza comprendere che ero io l’amore in tutte le sue forme. Ormai per me è inesorabilmente tardi e non c’è più un secondo appello! Che la mia esperienza ti insegni a cogliere la vera essenza della vita, ad assaporare il tempo presente, ad alleggerirti dai pensieri inutili per lasciare spazio alla gioia e all’amore.
Impara a conoscerti bene ed esprimi liberamente chi sei.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa alla salubrità dell’ambiente di lavoro legato alla salute dei dipendenti. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana in merito alla domanda posta da una lettrice di Civitanova Marche che chiede: “In caso di danno alla salute del dipendente da ambiente lavorativo stressogeno può essere risarcito dal datore di lavoro?”
La conflittualità delle relazioni personali esistenti all'interno di un ambiente di lavoro sono sempre più frequenti e ciò va a minare la serenità necessaria per il corretto espletamento delle prestazioni lavorative, oltre a creare possibili danni alla salute stessa del dipendente.
Di recente la Suprema Corte ha affrontato il caso di una lavoratrice che lamentava di essere stata vittima di condotte avversative da parte del direttore generale della ASL presso cui era impiegata, la quale replicava alle stesse fino a creare un circolo vizioso senza termine, laddove invece sin da subito il datore di lavoro avrebbe dovuto ristabilire l'ordine anche con provvedimenti disciplinari.
A tal proposito la Cassazione coglie l'occasione per ricordare la piena autonomia della responsabilità per straining del datore di lavoro, configurabile anche in assenza di mobbing, per l'insussistenza di un intento persecutorio idoneo ad unificare la pluralità continuata di comportamenti pregiudizievoli della salute e del benessere psicofisico del lavoratore.
La responsabilità per straining può derivare anche da una condotta omissiva del datore di lavoro, che non può e non deve tollerare il perpetrarsi di condotte avversative nei confronti di un dipendente e deve del pari vigilare sulla serenità dell'ambiente lavorativo, al fine di evitare che lo stesso diventi fonte di disagi o stress.
Un ambiente lavorativo stressogeno è infatti, configurabile come fatto ingiusto, suscettibile di condurre al riesame di condotte datoriali apparentemente lecite o solo episodiche, in quanto la tutela del diritto fondamentale della persona del lavoratore trova fonte direttamente nella lettura, costituzionalmente orientata, dell'art. 2087 c.c.. Per tale ragione il datore di lavoro può essere responsabile di straining, quale forma attenuata di mobbing per comportamenti stressogeni, anche se manca la pluralità di azioni vessatorie ma si producono comunque effetti dannosi rispetto all'interessato.
Pertanto in risposta anche alla nostra lettrice risulta corretto affermare che, “in tema di responsabilità del datore di lavoro per danni di salute del dipendente, è ravvisabile la violazione dell’art. 2087 c.c. nel caso in cui il datore di lavoro consenta anche colposamente il mantenersi di un ambiente stressogeno fonte di danno alla salute dei lavoratori ovvero ponga in essere dei comportamenti anche in sé non illegittimi ma tali da poter indurre dei disagi o stress che si manifestino isolatamente o si connettano ad altri comportamenti inadempienti contribuendo ad inasprire gli effetti e la gravità del pregiudizio per la personalità e la salute latamente intesi” (Cass. Civ. Sez. Lav. Ord. 04.01.2025 n. 123).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.