Gli studenti dell’Istituto Professionale per i Servizi di Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera “Varnelli” di Cingoli, Luca Tiberi e Filippo Giachè della classe 5BC di cucina hanno conquistato un brillante risultato al quarto concorso regionale “Ragazzi Speciali”, dedicato agli istituti alberghieri con l’obiettivo di promuovere l’inclusione.
Il contest, che ha avuto luogo il 16 gennaio 2025 presso presso l’IIS A. Panzini di Senigallia, prevede infatti la partecipazione di squadre composte da uno studente con disabilità che segue un percorso differenziato e da un compagno, accompagnati dal docente di cucina e da un docente di sostegno.
Con la loro creazione, un innovativo “Cece Quercia di Appignano al cubo con cuore di pecorino, cavolfiore all’arancia e scalogno glassato”, i due ragazzi, accompagnati dal professore Giacomo Liberti, dalla professoressa Elena Sorci e dalla Dirigente, la professoressa Annamaria Marcantonelli, hanno dimostrato grande talento culinario e una profonda conoscenza dei prodotti locali, ottenendo l’oro nella loro categoria. “Sono estremamente orgoglioso dei miei studenti – ha dichiarato il professor Liberti, docente di cucina che ha coordinato i ragazzi. – Hanno lavorato con passione e dedizione, dimostrando un’ottima padronanza delle tecniche culinarie e una grande capacità di lavorare in squadra. Questo risultato è la riprova dell’eccellente lavoro svolto in classe e in laboratorio”.
Il concorso, organizzato dall’Unione Regionale Cuochi Marche in collaborazione con l’AMAP, ha visto la partecipazione di numerosi istituti alberghieri della regione. La giornata è stata caratterizzata da un clima di grande entusiasmo e competitività, con i ragazzi impegnati nella preparazione dei loro piatti davanti a una giuria di esperti. “Queste occasioni sono fondamentali per i nostri studenti, con e senza disabilità – ha aggiunto il docente. – Consentono loro di confrontarsi con i coetanei, di mettersi in gioco e di acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro”.
L’IPSEOA “Varnelli” si congratula con Luca e Filippo per questo straordinario risultato e augura loro un futuro ricco di soddisfazioni.
Consegnati, nel corso di un incontro ospitato presso la sede dell’associazione ProssimaMente i proventi raccolti grazie alla ormai tradizionale strenna natalizia promossa e realizzata dalla Tipografia Linotype di Tolentino con la collaborazione della Pro Loco TCT e con il patrocinio del Comune di Tolentino.
Infatti da diversi anni, come si ricorderà, l’azienda tolentinate realizza significativi gadget i cui proventi vengono destinati a sostenere progetti solidali.
Per il natale 2024 è stata realizzata una utile quanto interessante agenda perpetua che può essere utilizzata facilmente per annotare gli appuntamenti e che ogni mese presenta un monumento o un luogo di interesse storico artistico della Città di Tolentino, con le relative notizie e informazioni.
Gli introiti realizzati grazie a questa iniziativa, destinati a sostenere le attività dell’Associazione ProssimaMente.
Alla cerimonia di consegna hanno partecipato l’Assessore alle Politiche sociali Elena Lucaroni, il Presidente della Pro Loco TCT Edoardo Mattioli, la Presidente dell’Associazione ProssimaMente Laura Ferrari, la segretaria del Campus Rotary regionale disabili Iole Rosini e ovviamente Gionata Del Pupo della Linotype.
Molte le aziende e gli sponsor che hanno aderito, come negli anni scorsi, a questa significativa iniziativa della Linotype, acquistando la strenna che sarà regalata ai propri clienti: Ales Pelletterie, Arredotenda, Brandi Costruzioni, Cartoleria Filelfo, DoppioZero Pizzeria, Edil Scavi, Elettro Project, Ezio Il Salumiere, Terra Coeli, Sabe, Alimentari Fioretti, Happy Dent Laboratorio Dentistico, FAvola Beauty Lab, La Cornice, Idrotek, Green Room Pub, Gienne Antincendio, Pizzeria Piccolo Mondo, Multiradio, Piccolo Mondo Pizzeria, L’Oste e il Birraio.
Confindustria Macerata ricerca per azienda metalmeccanica un/a addetto alla manutenzione di macchine e impianti (cod. annuncio Conf 482). La risorsa si occuperà della manutenzione preventiva e correttiva delle macchine e degli impianti, garantendo il corretto funzionamento e la sicurezza sul luogo di lavoro; dovrà rilevare e risolvere guasti meccanici ed elettrici e segnalare tempestivamente le necessità di manutenzione; gestirà le scorte di ricambi e il materiale per la manutenzione.
Requisiti e competenze richiesti: diploma di Istituto Tecnico Industriale o Professionale a indirizzo meccanico o elettronico; capacità di lavorare in autonomia e in team; Buone competenze informatiche. Si valutano anche profili senza esperienza nella mansione. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
Inviare la propria candidatura tramite la pagina dedicata: https://lavoro.confindustriamacerata.it/. Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
Lunedì 13 gennaio doppio fiocco all'ospedale di Civitanova Marche: sono venuti al mondo i gemelli Celeste e Nicola, nati da una coppia residente a San Benedetto del Tronto, Barbara e Leonardo D’Isidori. Una gioia immensa per la famiglia, che ha voluto esprimere la sua gratitudine in una lettera al reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale civitanovese.
Questo evento speciale segna il sesto e il settimo figlio della coppia, che ha già vissuto l'esperienza della genitorialità in precedenza, con cinque dei loro bambini nati proprio a Civitanova Marche. Attraverso messaggio, i genitori hanno voluto ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo lieto evento.
“Carissimi dottori e tutto il fantastico staff dell’ospedale di Civitanova Marche, siete ormai parte della nostra famiglia", scrive la mamma Barbara. Dopo avermi seguita e assistita per cinque gravidanze, siete stati al mio fianco anche in questa ultima da cui sono venuti al mondo Celeste e Nicola". Barbara e Leonardo non hanno mancato di esprimere la loro riconoscenza per il supporto ricevuto durante tutto il percorso. "Non smetterò mai di ringraziare la mia dottoressa Anna Maria Iannicco che mi ha supportata con la sua calma e la sua dolcezza; la miglior guida che io potessi avere in questo cammino così raro verso la vita".
La lettera prosegue con un sentito ringraziamento per l’intero reparto di Ostetricia e Ginecologia, che ha seguito con attenzione e dedizione la gravidanza di Barbara. “Grazie per l’amore, per le attenzioni, per le parole, per la professionalità che ho ricevuto in questi nove mesi e per aver fatto nascere i miei bambini protetti e al sicuro tra le sue braccia.”
I genitori hanno poi voluto esprimere gratitudine nei confronti del primario dell’ospedale, dottor Filiberto Di Prospero, e del suo predecessore, dottor Giuseppe Micucci, per aver dato un supporto continuo e presente durante il percorso. Un ringraziamento speciale è andato anche alla figura di Barbara, l’ostetrica che ha assistito la mamma durante tutta la gravidanza: "Barbara, il mio angelo, per avermi assistito e sostenuto con tanto amore dai primi giorni di questa magnifica storia".
I genitori hanno voluto estendere il loro grazie anche a Gabriella e Alessia, così come a tutte le altre ostetriche e infermiere per la loro professionalità, disponibilità e umanità. "Per quelle parole magiche dette al momento giusto... il mio mondo si colora di rosa e azzurro grazie anche alla gentilezza di Arjola, segretaria del centro di Civitamedica, per aver risposto in modo tempestivo ad ogni mia richiesta.” La lettera si conclude con un toccante ringraziamento: “Porteremo per sempre con noi il ricordo del vostro sostegno e affetto. Per sempre, grazie.”
Anpas Marche mette a disposizione dei giovani, dai 18 ai 28 anni, ben 220 posti di Servizio Civile Regionale e Universale nelle numerose sedi delle Pubbliche Assistenze del territorio.
Grazie al progetto finanziato tramite Fondo Sociale Europeo e riservato a disoccupati/inattivi “Pubbliche Assistenze insieme per le Marche 2024” sono 49 i posti a disposizione in 27 sedi tra cui l’ufficio Regionale di ANPAS e grazie al Servizio Civile Universale nei progetti “Pubbliche Assistenze Insieme per Ancona 2024”, “Pubbliche Assistenze Insieme per Ancona e Macerata 2024”, “Pubbliche Assistenze Insieme per Ascoli Piceno 2024” e “Pubbliche Assistenze Insieme per Fermo 2024” sono a disposizione 171 posti in 39 sedi locali.
In entrambi i bandi di servizio civile è previsto un impegno di 25 ore settimanali, un compenso di € 507,30 mensili, una formazione sulle specifiche attività di progetto, la maturazione di una esperienza professionale e la certificazione delle competenze acquisite unitamente ad un percorso di sviluppo di consapevolezza sul significato di cittadinanza attiva.
È possibile candidarsi al Servizio Civile Regionale entro il 31 gennaio 2025, accedendo all’indirizzo internet https://siform2.regione.marche.it attraverso SPID o Carta di Identità Elettronica, mentre per candidarsi al Servizio Civile Universale sarà necessario accedere attraverso SPID all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it/, scadenza bando ore 14.00 del 18 febbraio 2025. Le domande devono essere presentate esclusivamente on line.
“Siamo assegnatari dei posti del Servizio Civile Universale e in concomitanza quest’anno anche dei posti per il servizio Civile Regionale- afferma Andrea Sbaffo Presidente di ANPAS Marche– questa è una doppia opportunità per i ragazzi e le ragazze di poter svolgere attività utili alla comunità, all’insegna di una crescita personale e professionale. Una importante possibilità di mettersi alla prova e di scoprire il mondo, ancora ignoto a molti, del sistema sociosanitario”.
Ciascun bando presenta requisiti di accesso specifici, è necessaria quindi un’attenta consultazione da parte dei candidati. Per ogni ulteriore informazione è possibile chiamare lo 071/52398 e consultare il sito https://www.anpasmarche.org/ per il Servizio Civile Regionale o il sito https://www.anpasnazionale.org/info/scu-progetti-anpas-attivi.html per il Servizio Civile Universale.
Le Pubbliche Assistenze ANPAS, con progetto a bando, sono a disposizione per aiutare i candidati nella presentazione della domanda.
L'ex tennista Camila Giorgi ha richiesto il rito abbreviato nel processo in cui è accusata di falsità ideologica per presunte false vaccinazioni anti-Covid somministrate da un medico vicentino. Secondo il Giornale di Vicenza, Giorgi sarebbe l'unica a scegliere questa via, mentre i suoi genitori e il fratello Leandro hanno optato per il patteggiamento.
La prossima settimana si terrà l'udienza preliminare con 25 imputati, tra cui la cantante vicentina Madame, accusati di falso ideologico, peculato e corruzione. Due anni fa, durante un incidente probatorio, la dottoressa Daniela Grillone Teciou, principale indagata, aveva fornito la sua versione dei fatti.
Le indagini hanno rivelato la somministrazione falsa di 380 dosi di vaccino anti-Covid a pazienti assistiti, 344 a pazienti non appartenenti all'Ulss 8 e 295 a pazienti dell'Ulss 8 non assegnati alla dottoressa Tecioiu.
Il comune di Macerata, nell’ambito del bando per operatori volontari di Servizio civile universale pubblicato dal Dipartimento per le Politiche giovanili il 20 dicembre scorso, seleziona 119 giovani, di cui 20 con minori opportunità, da impiegare nei 6 progetti che l’Ente ha inserito nel Programma "MARCHE 25: laboratori di Inclusione" e "MARCHE 25: un territorio, un impegno condiviso".
I progetti sono “Cultura Patrimonio per tutti” per 32 posti, “Giovaniattivi” 5 posti nelle sedi accreditate dal Comune di Macerata, “Percorsi diversi” 20 posti, “Gesti di cura” 21, “Un amico a colori” 25, “Un nido accogliente” 16. I progetti hanno una durata di 12 mesi con orario di servizio di 25 ore settimanali e prevedono un periodo di tutoraggio di 3 mesi.
I requisiti per partecipare al bando sono la cittadinanza italiana, oppure di uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea o di un Paese extra Unione Europea purché si soggiorni regolarmente in Italia, i 18 anni e non avere superato i 28 e non aver riportato condanne.
I candidati dovranno presentare la domanda di partecipazione entro le ore 14 del prossimo 18 febbraio, esclusivamente attraverso la piattaforma DOL raggiungibile tramite pc, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it .
Per accedere ai servizi di compilazione e presentazione domanda sulla piattaforma DOL occorre che il candidato sia riconosciuto dal sistema. I cittadini italiani residenti in Italia o all’estero possono accedervi esclusivamente con SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, di livello di sicurezza 2.
Tra i tour più amati del Marocco c’è sicuramente quello delle città imperiali, aree urbane che si sono contraddistinte per la loro importanza durante le varie dinastie regnanti che, in tempi diversi, le scelsero come loro residenza, aumentandone la rilevanza, il fascino e la bellezza architettonica.
Le città imperiali del Marocco sono quattro: Fès, Marrakech, Rabat e Meknès. Proviamo ad approfondire la loro conoscenza strutturando un ipotetico percorso di viaggio e qualche consiglio che è bene seguire per evitare errori di programmazione in questa straordinaria esperienza.
Ti ricordo inoltre che puoi avere maggiori informazioni su queste e sulle altre città e destinazioni turistiche del Marocco leggendo le pagine di inmaroccoconlisa.it, il progetto travel di Lisa Florian.
Un po' di storia
Prima di comprendere nel dettaglio quali siano le caratteristiche delle quattro città imperiali e come visitarle tutte insieme in un unico tour del Marocco, è sicuramente utile riepilogare un po' di storia: nessun lungo e articolato approfondimento, ma solo il riassunto dell’indispensabile che dovresti sapere per comprendere in che modo la storia di queste città si è articolato a stretto filo con quello dell’intero Paese.
Tieni infatti in considerazione che, nel periodo precedente all’arrivo degli arabi, il Marocco era popolato dai berberi, l’antica popolazione marocchina che era distribuita in diversi villaggi non particolarmente ampi e strutturati. Solamente con la diffusione del culto musulmano, invece, in Marocco si affermò un modello di agglomerato urbano che ha caratterizzato le città fino a oggi, come quello della medina.
Tutto ciò premesso, le varie dinastie che si susseguirono in Marocco, trasformarono quattro di queste città in vere e proprie capitali, arricchendole di palazzi, moschee, madrase, mura fortificate e altri elementi architettonici (fortunatamente, buona parte visibili ancora ai giorni nostri) che le hanno contraddistinte in maniera davvero regale.
Una di queste è Fès, fondata alla fine dell’VIII secolo da Idris I (capostipite della dinastia degli Idrisidi). La città mantenne il suo ruolo di capitale anche dopo, attraversando le dinastie dei Merinidi, Wattasidi e Alawidi. Considerata città santa, vanta anche la più antica Università del mondo e una meravigliosa medina che è Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
La seconda città imperiale è Marrakech, che fu capitale sotto le dinastie degli Almoravidi, Almohadi e Sa’diani. Fondata nel 1062 da Yūsuf ibn Tāshfīn, della dinastica degli Almoravidi, fu arricchita di un complesso sistema idrico che permise agli abitanti della città di poter ricevere l’acqua direttamente dal monte Atlante. Con l’arrivo della dinastia Merinide la capitale fu spostata a Fès, ma la dinastia Sa’diana la riportò nel luogo di origine.
Altra città imperiale che merita una visita è Rabat, attuale capitale del Marocco. Fondata dal califfo Abū Yūsuf Yaʿqūb al-Mansur della dinastia Almohade con l’obiettivo di farne una capitale, il progetto fu abbandonato dopo la sua morte. Solamente nel XVIII secolo la città venne designata come città imperiale dal sultano alawide Muhammad ibn Abd Allah. Per la designazione come capitale occorrerà attendere il ‘900: dapprima i francesi la dichiararono capitale del protettorato del Marocco e poi, con l’indipendenza del Paese nel 1956, divenne capitale ufficiale.
L’ultima città imperiale del Marocco è Meknès, che divenne capitale del Paese sotto la dinastia alawide di Moulay Ismail ibn Sharif. Fu proprio questo regnante a richiedere la costruzione di ingenti opere strutturali e architettoniche che potessero rendere questa città del Marocco la più prestigiosa delle altre.
Come visitare le città imperiali del Marocco
Il tour delle città imperiali del Marocco è un’esperienza davvero memorabile, che richiede un pizzico di impegno. Le quattro aree urbane si trovano infatti in altrettante diverse parti del Paese e, sebbene tre siano più vicine e meglio collegate (Rabat, Meknès, Fès), per raggiungere Marrakech, più a Sud, bisognerà impiegare un po' più di tempo.
Ora, è pur vero che le città sono ben connesse da una rete stradale abbastanza efficace e, dunque, non soggetta al rischio di interruzione della circolazione che è invece tipica delle stradine sui rilievi, che possono essere interessate dalle nevicate, o quelle nelle zone rurali, che invece potrebbero finire con l’allagarsi a causa delle forti piogge. Pertanto, chi ha intenzione di fare un bel viaggio nelle città imperiali del Marocco potrà farlo in qualsiasi momento dell’anno e in ogni condizione climatica. È pur sempre consigliabile però un tour in primavera o in autunno, quando le temperature sono più piacevoli.
Detto ciò, il tour nelle città imperiali può essere realizzato in vario modo.
Un itinerario di grande fascino è quello di forma circolare. Si percorre cioè la strada che da Fès porta a Meknès e a Rabat, per poi scendere a Marrakech e, da qui, aggiungere una tappa verso il deserto, andando poi a chiudere il viaggio nuovamente a Fès (vale, naturalmente, anche il giro inverso). In alternativa, puoi fare in modo che il luogo di partenza e di arrivo siano diversi: puoi dunque arrivare a Marrakech e poi dirigerti verso Fès passando per Rabat (prima) e Meknès (dopo), o viceversa.
Per quanto infine riguarda la durata del viaggio, è consigliabile dedicare a ognuna delle città imperiali almeno 2 giorni. In questo modo – compresi gli spostamenti – potrai pianificare un bel tour in Marocco per 10-14 giorni e avere l’opportunità di riservare il giusto tempo per assaporare un po' delle bellezze architettoniche, della cultura e del cibo locale, prima di ripartire verso la tappa successiva!
Non ci sarà alcuna modifica alla viabilità lungo via Giuseppe Mazzini. Nel giro di qualche giorno verrà ripristinato il senso unico alternato regolamentato dai semafori posti ai due estremi della via. Ad annunciarlo è il sindaco di Morrovalle, Andrea Staffolani.
"Abbiamo colto l’occasione della necessità di dover istituire temporaneamente il senso unico durante le festività natalizie per fare delle valutazioni - spiega il primo cittadino in una nota - ma non avevamo preso decisioni definitive, né emesso alcun tipo di atto in tal senso. Tra i vincoli stringenti per l’ottenimento della Bandiera Arancione, un riconoscimento che è stato assegnato a Morrovalle proprio per la grande attenzione che stiamo riservando alla cura del centro storico, c’è anche quello di limitare il transito dei mezzi nei centri storici per favorire una pedonalizzazione e con essa anche una migliore qualità del decoro urbano".
"Abbiamo monitorato la situazione per diverse settimane e da questo punto di vista i risultati erano sicuramente soddisfacenti. Ma i commercianti hanno fatto presente all’amministrazione che le loro attività avrebbero potuto risentire dell’eventuale cambiamento della viabilità, per cui si è deciso di interrompere anticipatamente la sperimentazione riportando la situazione a come era da lungo tempo", conclude Staffolani.
A causa di una rottura improvvisa di una delle condutture principali della città di Matelica, la VivaServizi sta eseguendo un intervento urgente in Spiazzo Beata Mattia. Tale situazione ha comportato la chiusura della predetta conduttura con interruzione della fornitura idrica potabile nella zona del centro storico. "Sul posto - informa l'amministrazione comunale in una nota - il personale della Polizia Locale ha avuto rassicurazioni dagli addetti della VivaServizi - impegnati nelle operazioni di riparazione -- sul fatto che in breve tempo l'acqua dovrebbe ritornare alla normale fornitura per usi domestici e non".
Il comune di San Severino Marche ha pubblicato il bando per l'assegnazione dei nuovi loculi e delle ossarine nel cimitero di San Michele. Il termine di presentazione delle domande scade il 14 febbraio.
L’assegnazione avverrà in base ai criteri stabiliti dal regolamento comunale, privilegiando le richieste per salme provvisoriamente tumulate, defunti privi di loculo al momento del decesso e viventi con età superiore ai 70 anni. Sarà redatta una graduatoria secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande e il rispetto delle priorità previste.
La concessione avrà una durata di 50 anni, con i seguenti costi: ossarine 745 euro, loculi (1ª-3ª fila) 4.050 euro, loculi (4ª-5ª fila) 3.850 euro. Le domande devono essere presentate entro 30 giorni dalla pubblicazione dell’avviso, quindi entro il 14 febbraio, compilando l’apposito modulo disponibile sul sito del Comune. È possibile inviarle in busta chiusa presso la sede comunale o tramite pec all’indirizzo protocollo.comune.sanseverinomarche@pec.it.
Per assistenza nella compilazione o chiarimenti, il personale dell’Ufficio Patrimonio è disponibile ai seguenti numeri: 0733-641322 (tutti i giorni 10:00-13:00), 0733-641219 (martedì pomeriggio e sabato 25/01, 08/02), 0733-641302 (tutti i giorni 10:00-13:00 e sabato 18/01, 01/02, 15/02). Le richieste presentate prima della pubblicazione dell’avviso non saranno prese in considerazione. Il Comune si riserva inoltre di pubblicare un nuovo avviso qualora residuassero loculi non assegnati.
Nel corso degli anni, alcuni modelli di Vespa sono diventati degli autentici simboli della cultura italiana, affermandosi come icone senza tempo della mobilità su due ruote. Dalla leggendaria Vespa 50 Special, protagonista delle strade e dei sogni di intere generazioni, alla robusta e affidabile Vespa PX, passando per la raffinata e versatile Vespa Primavera, queste creazioni di casa Piaggio non solo hanno segnato un'epoca, ma continuano a suscitare emozione e fascino tra tutti gli appassionati.
Conservare questi capolavori in perfette condizioni è di fondamentale importanza per preservarne il valore sia storico che funzionale. Qui entrano in gioco i ricambi Vespa, componenti essenziali per mantenere l'autenticità e l'affidabilità delle meccaniche originali. Un punto di riferimento in questo settore è Zangheratti, noto per la qualità e l'ampia gamma di ricambi per Vespa d'epoca, che permette agli appassionati di ridare vita ai loro modelli preferiti, rispettandone la storia e l’originalità.
Perché è importante preservare l'originalità dei componenti Vespa
Restaurare una Vespa d'epoca non è solo un atto di manutenzione, ma un vero e proprio tributo alla storia e all'ingegneria che ha reso questi mezzi così iconici. L'originalità dei componenti gioca un ruolo cruciale nel mantenere il valore collezionistico del veicolo. Utilizzare ricambi Vespa specifici e autentici non solo garantisce che l'estetica del mezzo resti fedele al design originale, ma contribuisce anche a preservarne l'affidabilità e un corretto funzionamento.
Ogni componente, dal motore ai dettagli cromati, viene progettato per lavorare in armonia con il resto del veicolo. Sostituirli con parti non originali o incompatibili può compromettere le prestazioni del mezzo, riducendone l'efficienza e alterando l’esperienza di guida. Inoltre, l'uso di ricambi certificati consente di rispettare le specifiche originali, un elemento fondamentale per i collezionisti e gli appassionati.
Consigli per scegliere i migliori ricambi per Vespa
Mantenere una Vespa in condizioni impeccabili richiede un’attenzione particolare nella scelta dei ricambi Vespa. La decisione tra componenti originali e compatibili può influire significativamente sulla performance, sulla sicurezza e sulla longevità del veicolo.
I ricambi originali Vespa sono progettati specificamente per ogni modello, assicurando un adattamento perfetto e rispettando le specifiche tecniche stabilite dal produttore. Optare per questi componenti è la scelta ideale per chi desidera preservare l’autenticità e il valore storico del mezzo, oltre a garantirne un funzionamento ottimale.
Tuttavia, esistono anche ricambi compatibili di alta qualità che possono rappresentare un'alternativa valida, purché siano certificati e prodotti da marchi affidabili. Quando si scelgono ricambi compatibili, è essenziale verificare che rispettino gli standard di sicurezza e di prestazione richiesti per il modello specifico di Vespa.
In ogni caso, è fondamentale evitare soluzioni troppo economiche o di dubbia provenienza: ricambi di bassa qualità possono compromettere il funzionamento della Vespa, aumentando il rischio di guasti e riducendo la durata complessiva del mezzo.
Manutenzione ordinaria e straordinaria: cosa controllare regolarmente
Per garantire la lunga vita e il corretto funzionamento della propria Vespa, è essenziale effettuare una manutenzione regolare, sia ordinaria che straordinaria. Attraverso controlli periodici e un’attenta cura, è possibile prevenire guasti improvvisi e mantenere il veicolo in condizioni ottimali, pronto per affrontare qualsiasi strada con affidabilità e sicurezza.
Tra i principali elementi da tenere monitorati ci sono:
- l’olio motore: controllare il livello dell’olio e sostituirlo secondo le indicazioni del produttore è fondamentale per evitare danni al motore;
- i freni: verificare lo stato delle pastiglie, dei dischi o dei tamburi è cruciale per assicurare una frenata efficace. In caso di usura, è importante sostituire i componenti con ricambi Vespa adeguati per garantire la sicurezza;
- gli pneumatici: controllare regolarmente la pressione e l’usura degli pneumatici è indispensabile per una guida stabile e sicura;
- l’impianto elettrico: verificare il corretto funzionamento delle luci, della batteria e dei cavi è essenziale per evitare di avere dei problemi durante la guida.
Dove acquistare ricambi Vespa di alta qualità
Quando si tratta di mantenere o restaurare una Vespa d’epoca, la scelta dei ricambi Vespa giusti è cruciale per preservarne l’integrità e il valore. Affidarsi a fornitori specializzati è la soluzione migliore. Tra le opzioni più affidabili, il sito Zangheratti si distingue per la vasta selezione di ricambi dedicati a diversi modelli di Vespa. Grazie alla sua lunga esperienza nel settore, Zangheratti è diventato un punto di riferimento per gli appassionati e i collezionisti, offrendo componenti che combinano qualità, autenticità e affidabilità.
Visita il sito Zangheratti per scoprire l’intera gamma di ricambi specifici per la tua Vespa. Con il supporto di esperti del settore e la sicurezza di acquistare da un rivenditore specializzato, potrai mantenere vivo il fascino intramontabile del tuo veicolo.
Conservare la Vespa in perfette condizioni: consigli pratici
Per mantenere una Vespa in condizioni impeccabili nel tempo, non basta scegliere ricambi Vespa di qualità: è altrettanto fondamentale adottare pratiche di manutenzione preventiva che proteggano il veicolo dall’usura e dagli agenti atmosferici.
Uno dei primi accorgimenti consiste nel rimessaggio in un luogo asciutto e riparato, preferibilmente in un garage o in uno spazio coperto. L’umidità è uno dei principali nemici delle Vespe d’epoca, poiché può favorire la formazione di ruggine sulla carrozzeria e deteriorare le componenti meccaniche. Se il rimessaggio al chiuso non è possibile, è importante utilizzare una copertura protettiva impermeabile e traspirante, che protegga il veicolo dalla pioggia, dalla polvere e dai raggi del sole, ma che consenta comunque una corretta ventilazione per evitare la formazione di condensa.
Per proteggere ulteriormente la Vespa, si consiglia di applicare periodicamente uno strato di cera protettiva sulla carrozzeria, che funge da barriera contro l’umidità e i graffi. È importante anche controllare e lubrificare regolarmente le parti mobili, come la catena e i cavi, per prevenire un blocco o la corrosione.
Il fascino senza tempo delle Vespe d'epoca
Le Vespe d’epoca sono molto più che semplici mezzi di trasporto: sono autentici simboli di stile, cultura e ingegneria, capaci di evocare emozioni e ricordi in chiunque le ammiri. Il loro fascino risiede soprattutto nella loro capacità di unire tradizione e funzionalità, mantenendo intatto il loro valore nel tempo.
Tuttavia, conservare una Vespa d’epoca in perfette condizioni richiede attenzione e cura. Investire in ricambi Vespa di qualità è un elemento fondamentale per preservare l’autenticità e la funzionalità del veicolo. Oltre alla qualità dei ricambi, una manutenzione accurata è il vero segreto per far sì che queste straordinarie creazioni continuino a sfrecciare sulle strade.
Ieri, lunedì 13 gennaio 2025, si è svolta la giornata di consegna degli attestati di partecipazione ai percorsi di competenze digitali organizzati dall'ente di formazione L.A.C.A.M. di Matelica, capofila nell'attuazione dei percorsi di upskilling finanziati dal programma Pnrr GOL della Regione Marche. L'evento si è tenuto presso il Centro per l’Impiego di Jesi, in viale del Lavoro, con la presenza dei partecipanti che hanno completato con successo il percorso formativo della durata di 60 ore ciascuno.
I corsi, totalmente gratuiti per i partecipanti, sono parte del programma Garanzia Occupabilità dei Lavoratori (GOL), che si inserisce nella missione 5 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Questo programma, finanziato con i fondi europei di NextGenerationEU, mira a rafforzare le competenze professionali dei lavoratori attraverso un ampio ventaglio di percorsi formativi, tra cui quelli sulle competenze digitali e linguistiche.
I partecipanti ai corsi L.A.C.A.M., una volta profilati dai Centro per l’Impiego, possono inoltre usufruire di un’indennità di frequenza di 3,50 euro l’ora, nel caso in cui non percepiscano alcun trattamento di sostegno al reddito. I corsi proposti spaziano dalle competenze digitali di livello base e avanzato, ai corsi di lingua inglese, fino a quelli per le qualifiche professionali come addetti amministrativo-segretariali e aiuto cuoco, tutti orientati a fornire agli iscritti qualifiche utili per l'ingresso o il riassetto nel mondo del lavoro.
Per i cittadini della Vallesina è ora possibile iscriversi ai prossimi corsi presso gli sportelli del Centro per l’Impiego, che continuano a svolgere un ruolo fondamentale nella profilatura dei beneficiari e nell'accompagnamento dei lavoratori verso opportunità di formazione qualificata. Questi percorsi formativi rappresentano una concreta opportunità di crescita professionale e di aggiornamento, rispondendo alle esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione.
L'Associazione Spazio Cultura apre la selezione per 8 volontari nell'ambito del progetto "Marche Cultura: nuove generazioni ed esperienze in rete". L'iniziativa si propone di valorizzare il patrimonio culturale della città di Porto Recanati attraverso il coinvolgimento attivo dei giovani.
Le sedi di assegnazione, sono quattro, ciascuna con due posti disponibili: la Biblioteca Comunale, il Castello Svevo, l'Ufficio IAT e il Museo del Mare. Il progetto avrà una durata di 12 mesi, con un impegno di 25 ore settimanali distribuite su cinque giorni.
Il settore di riferimento è quello della valorizzazione delle storie e delle culture locali. Le domande di partecipazione devono essere presentate entro il 18 febbraio 2025 alle ore 14:00. La candidatura può essere inoltrata online tramite il portale ufficiale (https://domandaonline.serviziocivile.it) ed è richiesto il possesso dello SPID, ottenibile al seguente link: https://www.agid.gov.it/it/piattaforme/spid.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero 071/2411273, attivo dal martedì al venerdì dalle 9:30 alle 12:30. L'iniziativa rappresenta un'importante opportunità per contribuire attivamente alla promozione e tutela del patrimonio culturale locale.
Nonostante il decreto legge in vigore da oltre dieci giorni imponga l'obbligo del Codice Identificativo Nazionale (Cin) per ogni unità immobiliare destinata alla locazione turistica, insieme all'adozione di dispositivi di sicurezza e alla presentazione della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) al Comune di riferimento, più di 3000 strutture nelle Marche risultano ancora fuori norma. Ancona e Macerata si confermano le province con il maggior numero di irregolarità, mentre Ascoli Piceno emerge come la più virtuosa nell'adeguarsi alle nuove disposizioni.
Nelle Marche, infatti, secondo i dati del Ministero del Turismo, ad oggi, delle 13.164 strutture registrate, ancora 3.191 (24%) non hanno richiesto il codice identificativo. "Nel dettaglio – osserva l’avvocato Gennaro Sposato di Rödl & Partner, colosso della consulenza legale e amministrativa presente in 50 paesi nel mondo tra cui l’Italia – ad Ancona, sono stati rilasciati 4.429 CIN ma ancora il 29% delle strutture della città risulta irregolare; così come a Pesaro-Urbino dove i CIN sono stati 3.243, mentre il 22% è ancora inadempiente. Macerata conta quasi il 26% di strutture fuorilegge con 2.328 Cin rilasciati, mentre a Fermo su 1.230 strutture regolarizzate, il 23% non è ancora in regola. Per chiudere con Ascoli Piceno, invece, che su 1.934 Cin rilasciati, ha un 15% di immobili ancora da regolarizzare".
A queste peraltro vanno aggiunte quelle completamente abusive non registrate nei sistemi circa le quali non vi è un dato che non sia una generica stima. Accertamenti sono in corso in tutta Italia con controlli che toccano grandi città così come piccoli borghi. Per quanti saranno accertati irregolari scattano ora le sanzioni che "per un immobile privo del Cin possono arrivare a 8mila euro - spiega l'avvocato Sposato - mentre la mancata esposizione è sanzionata con una pena pecuniaria che va da 500 a 5mila euro. L'assenza di estintori e rilevatori obbligatori è sanzionata con una multa che può arrivare fino a 6mila euro, ma attenzione - ammonisce l’avvocato - per violazione accertata. L'insussistenza dei requisiti di sicurezza obbligatori è poi sanzionata secondo le disposizioni regionali o statali".
In occasione della “18^ Edizione – 240 Minuti sotto le stelle”, raduno di auto d’epoca organizzato dal Club Circolo Auto-motoveicoli d’epoca marchigiano “Ludovico Scarfiotti”, che si terrà sabato18 gennaio in piazza della Libertà con prove di abilità previste invece nel piazzale Serra e nell’area parcheggio del centro fiere di Villa Potenza, la polizia locale ha emesso un’ordinanza per regolamentare temporaneamente la viabilità nelle zone dove si svolgerà la manifestazione.
Il provvedimento prevede il divieto di sosta con rimozione forzata, in via De Gasperi (piazzale campo boario lato deposito APM), valido dalle ore 18:30 alle ore 21:30, sul piazzale Maurizio Serra (tutta l’area adibita a parcheggio a pettine), valido dalle ore 16:00 alle ore 18:00, e dalle ore 14:00 alle ore 24:00 in piazza della Libertà, su tutta l’area adibita a parcheggio per autoveicoli ed APU, anche sugli stalli riservati alla sosta dei veicoli a servizio dei diversamente abili.
Con l’ordinanza si autorizza anche l’occupazione di suolo pubblico per il posizionamento di un dispositivo gonfiabile a forma di arco, in prossimità di largo Amendola e viene disposta l’interruzione e la rimodulazione del servizio di trasporto pubblico locale per quanto riguarda il transito in centro storico secondo le disposizioni fornite dall’Apm.
Fiducia è il punto di resa totale, quando abbandoni le resistenze, la paura di vivere e compi un atto di coraggio, dettato dal cuore. Cominci, così, ad accogliere ogni esperienza, felice o dolorosa, come parte necessaria e giusta del tuo cammino evolutivo.
In questo lasciare fluire c’è fiducia nel presente, essa dissolve le incertezze vincolanti, insegnandoci ad essere pronti al cambiamento e ad aprirci alle infinite possibilità che la vita ci offre. Ci dona le risorse necessarie per affrontare quelle trasformazioni che ci faranno crescere.
Fiducia, dal latino "fidere" significa avere fede e in questo affidarsi ci rende leggeri, ci porta a riconoscere negli altri parti di noi stessi e a cogliere in loro ciò che di bello e prezioso possono donarci.
Fiducia in se stessi vuol dire ascoltarsi senza paura del vuoto, liberi da ogni attaccamento, senza temere la solitudine; è lasciare andare i pregiudizi inculcati dall’educazione familiare che ci impongono di seguire modelli rassicuranti di coppia, famiglia e lavoro.
Avere confidenza con noi stessi significa ascoltare la nostra vocazione, il nostro sentire per non emulare una vita che non ci appartiene. Abbiamo bisogno di un tempo di qualità per entrare in contatto con il nostro nucleo più profondo, che ci guidi lungo l’esistenza.
È fondamentale prestare attenzione all’intelligenza del cuore per non perderci nella frenesia e nello stress che alimentano insicurezza e senso di precarietà. L'esatto opposto della fiducia è la paura che spesso ci blocca, ci spinge ad erigere confini e ad evitare il confronto.
Connettersi con le proprie paure, accettarle e affidarsi a qualcosa di più grande di noi, ci permette di essere presenti nel qui ed ora, consapevoli che ogni esperienza sarà una benedizione per la nostra crescita.
Far scorrere la vita ci consente di guardare serenamente sia la realtà interiore che quella esteriore, di lasciare andare il controllo, le maschere, i giochi di potere, i conflitti e l’attaccamento.
Sostituire l’Essere al Fare significa allontanarsi dai modelli di comportamento imposti, puntando alla realizzazione autentica della nostra esistenza in un viaggio di profonda conoscenza interiore.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa alla pratica dello sci sempre più attuale, e non solo per il periodo dell’anno, e alle relative responsabilità del gestore dell’impianto o dello sciatore in caso di caduta o per altre problematiche.
Ecco l’analisi dell’avv. Oberdan Pantana in merito alla domanda posta da una lettrice di Sarnano che chiede: "Quando una pista da sci può essere considerata sicura e quali sono le responsabilità del gestore o dello sciatore?".
Le piste da sci ogni anno sono i luoghi in cui si verificano episodi lesivi, anche gravi, che traggono origine dall'interazione tra il gestore dell'area sciabile e gli utenti e/o tra gli utenti stessi (gli scontri ne rappresentano l'esempio per antonomasia).
Il Legislatore ha riformato la disciplina, entrata in vigore nel 2022, con l'intento di revisionare e adeguare il previgente sistema normativo (legge n. 363/2003) alla luce degli insegnamenti ricavabili dai molteplici principi di diritto espressi in sede nomofilattica, nati su impulso della moltitudine di processi civili e penali che oramai sono sempre più presenti nella cronaca giudiziaria.
Dottrina e giurisprudenza concordano nel ritenere che il gestore dell'area sciabile e lo sciatore sono i protagonisti del concetto di sicurezza del tracciato, in quanto il gestore ha l'obbligo di assicurare agli utenti la pratica delle attività sportive e ricreative in condizioni di sicurezza, provvedendo - per l'appunto - alla messa in sicurezza dei tracciati, al contempo, lo sciatore assume un ruolo coessenziale al concetto astratto di «sicurezza delle piste», poiché l'ordinamento pretende che quest'ultimo osservi e mantenga, in ogni fase della fruizione dell'area sciabile, una condotta improntata a scrupolosa diligenza e rispetto delle regole di prudenza.
Nella fase patologica del rapporto, quando il sinistro sciistico si è ormai verificato, la natura relazionale del rapporto fra gestore e sciatore finisce per rilevarsi cruciale: l'analisi (giocoforza postuma) del comportamento tenuto da ciascuna delle parti in gioco (gestore e sciatore), alla luce di tutti gli elementi di fatto disponibili al giudizio, deve tendere a identificare l'effettivo livello di esigibilità di interventi correttivi destinati a correggere o a integrare l'attività precauzionale dell'altra parte.
Nello specifico, il Capo III del d.lgs. n. 40/2021 enuclea le regole per il gestore dell'area sciabile agli artt. 4-16. Il gestore dell'area sciabile attrezzata è tenuto ad assicurare agli utenti la pratica delle attività sportive e ricreative in condizioni di sicurezza e deve, parimenti, proteggere gli utenti da ostacoli presenti lungo le piste.
Grava su di esso l'obbligo di segnalare eventuali situazioni di pericolo atipico: il termine così coniato è di matrice giurisprudenziale e la riforma ha colto l'opportunità (finalmente!) di attribuirgli un nomen iuris, ora previsto dall'art. 2, comma 1, lett. d), intendendosi il «pericolo difficilmente evitabile anche per uno sciatore o sciatrice responsabile lungo il tracciato sciistico».
Tra le regole più incisive, si segnala l'obbligo, in difetto del quale scatterà un’importante sanzione amministrativa oltre ad una responsabilità civile o addirittura penale in caso di sinistro:
- di apporre, in prossimità delle biglietterie e dei punti di accesso agli impianti di arroccamento al comprensorio, una mappa delle piste di sci alpino, di fondo e degli altri sport sulla neve, con indicazione del loro percorso e del relativo grado di difficoltà; in più, alla partenza di ogni impianto deve indicare il colore delle piste servite (art. 5);
- di delimitare le piste da discesa, le piste da fondo e le altre piste (artt. 6 e 7); per le prime la delimitazione avviene mediante una palinatura deve avere il colore corrispondente alla difficoltà della pista e che sia intervallata, almeno ogni 200 metri, con un segnale che indica la denominazione oppure la numerazione della pista;
- di manutenzionare adeguatamente la pista: qualora la pista presenti condizioni di innevamento insufficienti, il suo stato deve essere segnalato in modo ben visibile al pubblico, all'inizio della pista stessa, nonché presso le stazioni a valle degli impianti di trasporto a fune. Qualora le condizioni presentino pericoli oggettivi dipendenti dalle condizioni di innevamento del fondo o altri pericoli atipici, il gestore dell'impianto deve provvedere alla loro rimozione o alla loro neutralizzazione mediante segnalazione o altri dispositivi di delimitazione e protezione. L'obbligo di chiusura del tracciato scatta laddove sussista un pericolo atipico non rimosso, non neutralizzato o in assenza di agibilità (art. 12);
- di garantire il primo soccorso agli sciatori (art. 14).
L'utente della neve, invece, quale protagonista della sicurezza sui tracciati, è tenuto a osservare delle specifiche regole presidiate, tra l'altro, da una sanzione amministrativa, oltre ad una sua responsabilità civile o in alcune circostanze anche penale in occasione di sinistro.
Di indubbio interesse la regola dettata dall'art. 27 d.lgs. n. 40/2021 che impone all'utente di praticare le piste scegliendo esclusivamente quelle aventi un grado di difficoltà rapportato alle relative capacità fisiche e tecniche. Inoltre, in seno all'art. 18 d.lgs. n. 40/2021, lo sciatore, confermando ciò che è già desumibile dall'art. 27, è responsabile della condotta tenuta sulle piste da sci: infatti, il Legislatore ha aggiunto un nuovo obbligo di comportamento con un termine sconosciuto assente nella precedente legge: "la prudenza".
Ogni sciatore deve tenere una velocità e un comportamento di prudenza, diligenza e attenzione adeguati alla propria capacità, alla segnaletica e alle prescrizioni di sicurezza esistenti, nonché alle condizioni generali della pista stessa, alla libera visuale, alle condizioni meteorologiche e all'intensità del traffico.
Lo sciatore deve adeguare la propria andatura alle condizioni dell'attrezzatura utilizzata, alle caratteristiche tecniche della pista e alle condizioni di affollamento della medesima.
L'autoresponsabilità esige che lo sciatore, prima di intraprendere la pista, sappia:
- di essere in grado di scendere da quella pista (art. 27);
- conoscere e rispettare le regole della pista (che devono essere messe a disposizione del gestore dell'area sciabile) (art. 18, comma 1);
- tenere una condotta che, in relazione alle proprie capacità tecniche, alle caratteristiche della pista e alla situazione ambientale, non costituisca pericolo per l'incolumità propria e altrui (art. 18, comma 2).
In caso di sorpasso, l'utente (responsabile) deve assicurarsi di disporre di uno spazio sufficiente allo scopo e di avere sufficiente visibilità; la manovra può essere effettuata sia a monte sia a valle, sulla destra o sulla sinistra, a una distanza tale da evitare intralci allo sciatore sorpassato (art. 20); nel caso di scontro tra sciatori, si presume, fino a prova contraria, che ciascuno di essi abbia concorso ugualmente a produrre i danni eventualmente occorsi (art. 28).
Pertanto, nel consigliarvi di divertirvi pur seguendo tali regole fondamentali, rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Taglio del nastro, questa mattina, a Civitanova Alta, per la nuova e provvisoria sede della scuola primaria “Sant’Agostino” ospitata nel rinnovato edificio del Palazzo Bonifazi-Corridoni. Un trasferimento necessario per consentire alla sede originaria della scuola, l’esecuzione dei lavori di consolidamento, restauro e miglioramento sismico.
Presenti il Sindaco Fabrizio Ciarapica, gli assessori Ermanno Carassai e Claudio Morresi, la Dirigente Scolastica Gloria Gradassi, la vicepreside Caterina Marziali, il parroco di Civitanova Alta, insieme a genitori e piccoli alunni. “Come amministrazione - ha detto il Sindaco Fabrizio Ciarapica - ci siamo adoperati per adattare in tempi brevissimi il palazzo affinché rispondesse in maniera efficiente alle esigenze di un plesso che accoglie dieci classi, per un totale di circa 200 alunni, oltre il personale scolastico ed Ata. Una dimostrazione concreta di come l’amministrazione comunale abbiamo lavorato con impegno per offrire ai nostri bambini un luogo sicuro e dignitoso, consapevoli dell’importanza della scuola come pilastro della comunità.”
La Dirigente Scolastica ha espresso la sua gratitudine per come l’amministrazione comunale abbia provveduto alla nuova sistemazione, adeguando gli spazi alle necessità scolastiche in modo impeccabile, con grande impegno e cura e da parte degli uffici deputati, in particolare l’Ufficio tecnico presso la delegazione di Civitanova alta. “Tutto ciò - ha detto - non sarebbe stato possibile senza il continuo e tenace interessamento e coinvolgimento del Sindaco e dei suoi Assessori, i quali, con il supporto costante dell’amministrazione e del personale scolastico, si sono spesi senza sosta affinché le attività didattiche potessero riprendere senza alcun rallentamento al rientro delle vacanze natalizie in un luogo così tanto accogliente e rispondente alle necessità dell’utenza”.
L’occasione ha visto anche aprire le porte al secondo appuntamento “Open day” di presentazione dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2025/2026 ai genitori dei futuri nuovi scritti e di coloro che hanno avuto il piacere di scoprire i locali ad uso degli alunni già frequentanti.
E’ stata presentata stamattina presso la Suprema Corte di Cassazione la proposta di legge di iniziativa popolare per il risarcimento di quanti, alla fine completamente assolto, hanno dovuto vivere vicende giudiziarie assurde e laceranti.
"Su iniziativa del Partito Radicale, rappresentato da Irene Testa, è stato costituito un Comitato Promotore Nazionale, presieduto da Gaia Tortora, figlia di Enzo, ed al quale mi è stato chiesto di far parte", sottolinea Ivo Costamagna, attuale coordinatore del gruppo politico "Uniti per Civitanova".
"Nonostante i problemi di deambulazione per i quali sto facendo gli accertamenti medici necessari per comprenderne la causa, grazie a due cari amici e compagni che mi hanno accompagnato, Roberto Vezzoso e Stefano Vallesi, ho potuto essere presente a Roma sia alla riunione del Comitato Promotore Nazionale e sia al deposito della proposta di legge. Ci saranno, nelle prossime settimane, iniziative specifiche anche nelle Marche di sensibilizzazione dell’opinione pubblica su questa battaglia per una giustizia giusta", conclude Costamagna