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Il pericoloso ciclo della violenza domestica: ecco le fasi che accendono l'allarme

Il pericoloso ciclo della violenza domestica: ecco le fasi che accendono l'allarme

"Sai già qual è la cosa giusta da fare: lasciarlo! Quando resti perchè pensi di poterlo cambiare, perchè il tuo amore lo renderà una persona migliore

..quando resti perchè in fondo hai sempre pensato che sei tu quella che non va

..quando resti perchè pensi che nessuno ti amerà più quanto ti ama lui

..quando resti mentre lui minaccia di abbandonarti, e lo supplichi di non farlo

..quando resti perchè ti ha isolata da tutti i tuoi amici e ti senti sola

..quando resti perchè non sai dove andare

quando resti, e resisti..

allora forse sei già una vittima di violenza domestica e stai mettendo gravemente  a rischio la tua salute, psichica e fisica".

Il processo di vittimizzazione della donna avviene attraverso vari tipi di violenza: la violenza economica, la violenza verbale, la violenza psicologica, oltre ai tipi di violenza più riconoscibili, quella fisica e quella sessuale.

Nel suo bisogno di essere amata, la donna rimane incastrata in un processo ripetitivo di violenza chiamato “ciclo della violenza domestica”,  comprende le seguenti fasi che, in un circolo vizioso, si ripetono nella relazione. 

FASE DI ACCRESCIMENTO DELLA TENSIONE - È il momento della violenza psicologica, possono verificarsi scenate di gelosia. Lui non sempre spiega la sua irritazione, lei cerca una spiegazione in se stessa. Si sente confusa e sbagliata, evita di contraddirlo, ha paura di essere abbandonata. Questa fase puo’durare anche parecchi mesi.

FASE DELL’ESPLOSIONE DELLA VIOLENZA - La violenza fisica scatta veementemente ed improvvisamente, lei si terrorizza, è destabilizzata, “va in tilt”.

FASE DELLA FALSA RIAPPACIFICAZIONE - Lui schiera in campo richieste di perdono, promesse di cambiamento e giuramento d’amore eterno. Questa è la fase che spinge la donna a restare nella relazione, a non denunciare. La vittima crede che questa calma e questa armonia ritrovata sia destinata a durare per sempre.

Man mano che passa il tempo questa fase è sempre più breve e dalla calma si passerà nuovamente alla fase dell’accrescimento della tensione  e quindi all’esplosione della violenza.

Per uscire dal ciclo della violenza, la vittima deve prendere atto della sua situazione. Solo allora sarà pronta per ricevere il supporto di cui ha bisogno.

 

 

 

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