Varie

Le vecchie redini per la nuova Intifada

Le vecchie redini per la nuova Intifada

“E’ arrivato il momento degli attacchi suicidi”. L’ordine di dare inizio ad azioni kamikaze contro Israele, lanciato da Gaza dagli estremisti palestinesi di Hamas alle cellule disseminate in Cisgiordania, è un brusco risveglio. Una tremenda virata per la nuova Intifada, la terza, con le sue caratteristiche di disperazione degli adolescenti e giovani palestinesi, nati dopo gli accordi di Oslo, la stretta di mano alle 11 e 43 del 13 settembre 1993, nel cortile della Casa Bianca, quando Ytzhak Rabin, primo ministro israeliano, e Yasser Arafat, leader dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina, disegnarono un futuro di convivenza che non c’è stato. In quella “Dichiarazione dei principi” per la prima volta gli israeliani riconobbero all’OLP di essere l’interlocutore ufficiale nel nome del popolo palestinese e anche il diritto di governare su alcuni dei territori occupati. Dal canto proprio, l’OLP riconobbe allo Stato di Israele il diritto ad esistere e rinunciò formalmente all’uso della violenza come strumento per raggiungere il proprio obiettivo finale, la creazione di uno stato palestinese. Insomma, due stati e un piano per risolvere definitivamente la “questione palestinese”, un percorso definito “road map”. Israele prometteva di ritirarsi da Gaza e dall’area di Gerico, nella Cisgiordania. Prometteva anche che nei cinque anni successivi si sarebbe ritirata da altri territori occupati militarmente. E’ questo il futuro promesso, e naufragato in ventidue anni di scontri quotidiani, di cui i giovani palestinesi si sono sentiti scippati, mentre sono prigionieri di una vita dove è tutto impossibile, dagli spostamenti quotidiani, alla realizzazione, alla fuga all’estero. Una vita troppo diversa da quella che sognano guardando il mondo dal Web. Per questo l’Intifada della disperazione, dei minorenni che si muovono in contatto con i telefonini, fuori dal controllo dei capi delle milizie islamiche. Ma ora, lanciando l’ordine di attacchi suicidi, proprio Hamas, il Movimento islamico di resistenza considerato terrorista da Israele, Stati Uniti, Canada, Unione Europea, Egitto e Giappone, intende rimettere le mani sulle redini della lotta armata, la negazione dello Stato Israeliano. L’obiettivo strategico, non a caso, è quello di riconquistare la città di Gerusalemme. E il comando impartito è militare, operativo, rivolto in particolare alle cellule di Hebron e Nablus perché logisticamente “possono raggiungere più facilmente Gerusalemme”. Le forze di sicurezza palestinese hanno arrestato a Hebron una cellula di Hamas, trovando ingenti quantitativi di denaro ed esplosivi che hanno consentito all’intelligence israeliana di ricostruire quanto sta avvenendo dentro Hamas. A ben poco serviranno provvedimenti come l’arresto a Ramallah del leader politico e “uomo immagine” di Hamas in Cisgiordania, lo sceicco Hassan Yusef, prelevato dall’esercito israeliano nella notte, alla vigilia della nuova giornata della rabbia proclamata per martedì 20 ottobre. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha accettato di sospendere per il momento la costruzione del nuovo muro di divisione tra il quartiere arabo di Jabel Mukabber e quello ebraico di Armon HaNatziv, considerato dai partiti di destra che appoggiano il governo “un risultato e un premio al terrore”. Ma sembra pronto a riprenderlo appena dovesse trasformarsi in realtà l’intenzione di Hamas di mettere sotto attacco dei suoi kamikaze la Capitale. Una svolta dopo la quale non avrebbe senso parlare della terza Intifada come di “Intifada 2.0”, quella degli adolescenti. E il muro, più che una concessione al terrore, apparirebbe allora una minima difesa militare dai terroristi di sempre. E così lo scontro continua. 

20/10/2015 10:56
Salvate la Quadrilatero!

Salvate la Quadrilatero!

Si avviava alla chetichella - come un vecchio sommergibile si reca nel suo ultimo viaggio, verso la demolizione - nel dimenticatoio.  E invece a riportaci alla memoria i fasti (o nefasti) della Quadrilatero ci ha pensato Barbara Cacciolari, candidata di Forza Italia in plurime, ultime elezioni.Lo ha fatto con un roboante e minatorio comunicato nel quale si lodavano la Legge obiettivo di berlusconiana memoria e appunto la Quadrilatero SpA, che sarebbe, appunto la società di scopo di diretta emanazione di questa legge. Progettata e realizzata per costruire strade con assegnazione diretta. Senza gare, senza controlli e con la partecipazione dei privati. Ora, a distanza di quindici anni dalla promulgazione della Legge Obiettivo il consuntivo sono le centinaia di indagati per qualche dozzina di reati. I più ricorrenti: la corruzione, la concussione e la turbativa d’asta. Tra essi ministri, sottosegretari, imprenditori e funzionari di diversi enti pubblici. Stiamo parlando, per capirci, degli Anemone, i Balducci e la cricca non estranea nemmeno al crac di Banca Marche.Quanto alla Quadrilatero ci sarebbe da scrivere un romanzo a parte. Un caso di scuola di sperpero di danari pubblici da far impallidire. Non si è mai capito, infatti perché per costruire una strada bisognasse realizzare un baraccone di queste dimensioni che non ha fatto altro che raddoppiare i costi e – sempre a consuntivo – non ha portato beneficio alcuno sul territorio. Sarebbe bastata l’ANAS con i suoi progetti, i suoi ingegneri, il suo consiglio di amministrazione, il suo direttore generale. L’idea vincente (secondo loro), viste le limitate risorse pubbliche  era quella della “cattura di valore”. Un sorta di taglieggio nei confronti dei piccoli comuni che insistono sulla costruenda direttrice  giacché, in un lontano avvenire, essi comuni ne avrebbero tratto inestimabili benefici. L’assemblea degli azionisti di Quadrilatero SpA, colà riunita,  chiamò allora un “cacciatore di valore” di indiscussa fame e lo inserì nel proprio consiglio di amministrazione.  Era Ercole Incalza, un nome una garanzia. Non c’è stato scandalo dei lavori pubblici, nell’intero globo terracqueo negli ultimi quaranta anni, in cui Incalza non sia stato coinvolto ed indagato. Ma con un curriculum del genere trovare 300 milioni da catturare per lui era una bazzecola. Avrebbe trasformato la desolata piana di Colfiorito in un insediamento di opifici, centri commerciali, fabbriche e villette a due piani così che Silicon Valley a confronto fosse sembrata il deserto del Namib. Si narra che nelle notti nevose e gelide, Incalza, armato di arco e frecce,  si recasse a cacciare valore nelle pietraie dell’appennino umbro marchigiano. Purtroppo, per lui e per noi fu catturato dalla guardia di finanza e tradotto nelle patrie galere a causa di uno dei millanta scandali in cui era coinvolto. A tutt’oggi è agli arresti domiciliari.  Finì che dei trecento milioni preventivati se ne tirarono fuori meno di trenta, tanto che anche un giornale come il Sole 24 Ore fu costretto ad ammettere il flop dell’iniziativa.Stando alle cronache andò molto meglio, invece, al cementificio Barbetti di Gubbio che – secondo  intercettazioni telefoniche del ROS – si vide assegnare una commessa di 80 milioni di euro di calcestruzzo da utilizzare in Quadrilatero. Il tutto grazie a Rocco Girlanda, parlamentare eugubino del PDL e (ma solo per combinazione) dirigente della stessa Barbetti. Non eletto nelle ultime elezioni politiche, venne nominato sottosegretario alle infrastrutture, nel governo Letta, grazie all’amico Denis Verdini.  E siccome noi non ci facciamo mancare mai nulla, non poteva non comparire in questa vicenda pure l’ombra della malavita organizzata. Solo un sospetto dei malpensanti? Non saprei, ma so per certo che il procuratore generale della corte di appello di Ancona nel 2014 disse che “l’ombra delle organizzazioni criminali si allunga sugli appalti per l'ampliamento dell'A/14 e su quelli per la realizzazione del "Quadrilatero" Marche-Umbria."Ora, la domanda che mi pongo è la seguente: ma la signora Cacciolari è al corrente di tutte queste belle ed edificanti storie? Lo sa, per esempio, che nell’ultima galleria che hanno costruito hanno messo le luci al neon e non i led? Che, sempre per capirci, è come se cinquanta anni fa le avessero illuminate con il carburo e non con le lampadine. Oppure fa finta di non saperlo perché, ora che la Quadrilatero è stata incorporata da ANAS, c’è bisogno di mettere in piedi un altro carrozzone mangiasoldi? No perché, casomai, più che salvare la Quadrilatero bisognerebbe salvare la soldatessa Cacciolari da se stessa…

16/10/2015 15:03
A San Severino il quinto "Weekend dell’apicoltore”

A San Severino il quinto "Weekend dell’apicoltore”

Sabato prossimo (17 ottobre) e domenica (18 ottobre) si rinnova l’appuntamento con il “Weekend dell’apicoltore”, tradizionale incontro per gli apicoltori ormai giunto alla quinta edizione. La manifestazione, che si terrà come di consueto presso la sede dell’Artistica Settempedana, in via Lorenzo D'Alessandro, si svolgerà dalle ore 9 alle 20 con ingresso libero e gratuito. Nella giornata di sabato interverranno, dopo i saluti del sindaco, Cesare Martini, anche Marco Pietropaoli dell’Istituto Zooprofilattico di Roma con una relazione relativa alla lotta contro la varroa destructor, parassita molto aggressivo nei confronti degli alveari, e Vincenzo Menna che presenterà un nuovo dispositivo per l’ingabbiamento invernale dell’ape regina. Nel pomeriggio Marco Porporato dell’Università di Torino relazionerà sulla vespa velutina, il nuovo pericolo che dovrà affrontare l’apicoltura italiana. Nella giornata di domenica Fausto Ridolfi presenterà un viaggio alla scoperta dell’ape ligustica americana mentre Bruno Pasini relazionerà sulla “pappa reale”. Seguirà, nel pomeriggio, il convegno conclusivo della manifestazione che sarà tenuto dallo stesso Pasini su: “Api regine e ape mellifera ligustica”. Per l’occasione verrà inaugurata la mostra “Storia ed evoluzione dell’arnia dall’arcaico al moderno” a cura di Fausto Ridolfi e sarà inoltre presentata la nuova società di consulenza “Agriprogress Consulting” la quale, avvalendosi di professionisti specializzati, offrirà il proprio supporto per la creazione, l’organizzazione e lo sviluppo delle imprese agricole ed agroalimentari.

15/10/2015 09:36
"Mi danno indicazioni sbagliate e da 1,80 euro ora devo pagarne 27"

"Mi danno indicazioni sbagliate e da 1,80 euro ora devo pagarne 27"

Dal nostro lettore Fabrizio Castelli riceviamo:Vorrei mostrarvi cosa mi è capitato parcheggiando a Macerata (centro).Sforo di qualche minuto (circa 10) l’orario di sosta in un parcheggio a pagamento e mi trovo sul cruscotto un invito a pagare la differenza per 1 euro e 80 centesimi (da regolarizzare in buona nei successivi 7 o 10 giorni, non ricordo).Un vigile mi dice che per regolarizzare la differenza avrei dovuto recarmi alla biglietteria sopra Rampa Zara.Nei giorni successivi mi reco a Macerata due volte per motivi di lavoro e, con l’occasione, mi reco alla biglietteria indicata dal vigile per regolarizzare quanto dovuto (la ridicola differenza di 1,80).Entrambe le volte trovo chiuso.Nel frattempo passano i giorni per pagare in buona e ora mi vedo recapitare un bell’avviso di mora che da 1 euro e 80 arriva a 27 euro e 59 cent.Chiamo al numero indicato nell’avviso di mora e scopro che il pagamento della differenza non doveva essere pagato alla biglietteria indicata dal vigile ma presso un ufficio situato a qualche metro di distanza perché il gestore del servizio è un altro (anche qui c’è confusione, soprattutto per chi come me non è di Macerata, perché le 2 casse sono davvero molto vicine, sulla stessa via a pochi metri l’una dall’altra).Io credo che in un mondo civile non può accettare una barbarie del genere (da 1,80 euro con lettera intimidatoria arriviamo a 24,59 euro)Qualcuno si chiederà perché la gente preferisce i centri commerciali lasciando morire i centri storici delle città?Ringrazio anticipatamente per l’attenzione che mi vorrete riservareFabrizio Castelli

14/10/2015 16:17
In via Spalato si rifanno le strisce e si creano le code

In via Spalato si rifanno le strisce e si creano le code

Polemiche per le lunghe code che si sono create questo pomeriggio in via Spalato a Macerata a causa del rifacimento della segnaletica orizzontale. Gli automobilisti si sono trovati incolonnati in entrambi i sensi di marcia, dovendo attendere diversi minuti prima di poter percorrere un tratto di strada relativamente breve. A questo proposito, sul gruppo Facebook "Sei di Macerata se..." è arrivata la segnalazione di un cittadino che chiede e si chiede se non ci poteva essere un orario più consono per rifare la segnaletica orizzontale, proprio per evitare disagi ai cittadini. Domanda che giriamo a chi di competenza.(Foto da Facebook)

13/10/2015 18:20
Barba, punto esclamativo!

Barba, punto esclamativo!

Al di là degli alti e bassi delle mode la barba è stata sempre il simbolo per eccellenza di potere, saggezza e virilità. Dalla mitologia classica ai guerrieri rivoluzionari dalle famiglie reali al mondo religioso, la barba affascina intimorisce e strega. Il dittatore “barbudo” Fidel Castro ha sempre detto che la sua barba gli faceva risparmiare tempo, quella di Massimo Cacciari ex sindaco di Venezia è buia e fitta come una selva di citazioni, quella di Padre Pio è sacra, quella di Sean Connery , George Clooney e Beckham è inconfondibilmente sexy e quella del transgender Conchita Wust è la più inquietante. Un grande successo per Alberto Matano giornalista e conduttore televisivo del Tg1 che buca lo schermo anche senza barba. Si vocifera infatti che il suo direttore Giancarlo Leone lo voglia in video rasatissimo. Peccato! Buono a sapersi che gli uomini con la barba sono i più sani. Sembrerebbe proprio che la University of Suothern Qeensland riconosca i suoi benefici: blocca il 95% dei raggi UV, rallentando il processo di invecchiamento e riducendo il cancro della pelle.Oramai in via d’estinzione l’Hipster non va più di moda.Lo stile da pioniero ottocentesco americano lascia la scena.Si metteranno nel cassetto le stravaganti barbe più belle del mondo che hanno fatto tanto parlare. Lunghe scure nello stile degli Hamish, bionde eteree da principe azzurro, lunghe grigie da monaco tibetano, corte sale e pepe da intellettuale, disegnate alla Star Trek e appena accennate da adolescente. Evviva lo Yuccie (young urban creative) che è l’emblema del giovane creativo metropolitano. David Infante,giovane scrittore di Brooklyn sostiene che diventare ricchi in fretta sarebbe fantastico ma diventare ricchi mantenendo la propria autonomia creativa è il sogno dello Yuccie. I look alternativi fatti di cappelli di paglia a tesa corta, calzini a righe,cardigan, danno spazio ai sogni, alle aspettative di carriera e di successi. Gli Hipster sono avvertiti: fare gli anticonvenzionali non basta più: è tempo di trovare idee innovative.  

12/10/2015 11:03
Pastore chiede aiuto per ritrovare il suo cane

Pastore chiede aiuto per ritrovare il suo cane

Un pastore si è rivolto agli uffici del Comune di San Severino, dopo aver segnalato l’episodio agli agenti del Corpo Forestale dello Stato, ai Carabinieri e al servizio veterinario dell’Asur, per chiedere aiuto nella ricerca del suo cane, un border collie maschio di tre anni d’età, scomparso il 21 settembre scorso in località Corsciano. A lanciare un appello perché qualcuno lo aiuti a ritrovare il suo Dick è il signor Domenico Di Gennaro, residente da anni a San Severino Marche. Il cane, taglia media, è dotato anche di microchip. E’ di pelo nero con una piccola striscia bianca che dal collo arriva al petto.Chi è in grado di fornire informazioni può rivolgersi al numero 3394406147.

12/10/2015 10:50
I cento fiori recisi dal male turco

I cento fiori recisi dal male turco

Cantavano e ballavano già due ore prima che cominciasse la manifestazione. Erano centinaia, quasi tutti ragazzi, e altre centinaia arrivavano come un fiume da fuori Ankara per la festa della pace, per dire di non combattere i curdi nel paese. Fermare almeno le armi interne, mentre i confini grondano sangue: i mattatoi di Siria e Iraq in un groviglio di formazioni e alleanze, con decine di combattenti dell’Isis che, per alimentare le fila del sedicente Califfato, hanno attraversato proprio la Turchia indisturbati dallo stato di polizia del presidente Erdogan, e centinaia di migliaia di profughi che in cerca di scampo compiono il percorso inverso, spesso annegando sulla via dell’Europa.Le due esplosioni li hanno falciati alle 10 del sabato mattina, nel sole che illuminava l’allegria di sbandierare l’altra Turchia, quella pacificata e democratica che troverebbe spalancata la via dell’ingresso in Europa, e non sbarrata dall’incompatibilità con i criteri minimi dei diritti civili, la Turchia dove la deriva islamista è stata frenata proprio dal partito d’opposizione filo-curdo Hdp, organizzatore della manifestazione insanguinata dalle bombe. Nelle elezioni politiche di giugno è l’Hdp ad aver tolto al sultano Erdogan la maggioranza assoluta che deteneva dal 2002.Qualcuno ha voluto trasformare la speranza in un mare di corpi dilaniati. Sotto le loro bandiere colorate, usate per coprirli, i cento giovani di Ankara ricordano un prato di fiori recisi. Erdogan parla di attacco all’unità e alla pace della nazione. Il suo premier Davutoglu indica terroristi curdi o dell’Isis come principali sospetti, visto che contro entrambi è in corso un’offensiva militare. Ma resta l’interrogativo, lanciato dal leader dell’Hdp Demirtas: com’è possibile che alla potentissima intelligence di Erdogan sia sfuggito un allarme attentato così clamoroso?E così, a tre settimane dalle elezioni anticipate del primo novembre, la peggiore strage della Turchia repubblicana ha il sapore amaro di un fuoco di sbarramento a qualsiasi ipotesi di cambiamento che arriva dai poteri profondi e oscuri del paese. In questa direzione pesano i due attentati analoghi del 7 giugno e del 20 luglio sempre contro l’Hdp. Attorno all’opposizione della sinistra filo-curda si sta cementando gran parte della società civile turca, laica e filo occidentale, quella delle professioni intellettuali e della classe media, che vorrebbe giocare in un futuro di apertura anche i successi economici dello stesso Erdogan che ha triplicato il reddito pro capite.Proprio di questa componente decisiva del paese erano figli i cento fiori recisi sotto le bandiere della speranza. Un avvertimento di sangue a chi a novembre è in grado di cambiare con il voto le sorti della Turchia.

11/10/2015 10:12
Sanità: così è se vi pare...

Sanità: così è se vi pare...

A distanza di pochi giorni dalla conferenza stampa in cui il presidente ed assessore alla salute della regione Marche, Ceriscioli, annunciava mirabolanti azioni per migliorare il servizio, registriamo alcune notizie tra il comico, il preoccupato ed il drammatico. Ce n’è per tutti i gusti. Ma partiamo da quella comica. Una signora di Jesi in stato interessante, si reca nel locale ospedale per effettuare una ecografia di routine. Tutto va bene, fino a quando va alla cassa e si vede raddoppiata la normale parcella perché in grembo ha due gemelli. Chiede spiegazioni, che nessuno riesce a darle. Il caso finisce sulla stampa ed il direttore dell’area vasta, sollecitato dall’assessorato competente, passa il dossier al direttore di zona che, a sua volta, lo gira agli uffici. Dopo lunga ed articolata indagine, attraverso una nota infarcita da tante supercazzole, il gotha della sanità marchigiana stabilisce inequivocabilmente che qualcosa non ha funzionato.  Lì per lì e su due piedi, lo avevo sospettato pure io, ma vuoi mettere avere il conforto ed il supporto della scienza?? In attesa di futuri ed illuminanti sviluppi, non sarebbe male che questi manager della salute inviassero alla signora il giusto rimborso, unitamente ad una lettera di scuse.La dottoressa Lucia Torracca, primaria di cardiochirurgia all’ospedale di Torrette (una con un curriculum lungo sei pagine), sbatte la porta e se ne va per altri lidi. In un’ intervista denuncia  mancati investimenti in tecnologie e scarse risorse umane a disposizione di una specializzazione unica nella regione Marche. Non solo nessuno dice bai, ma dalle parole della luminare trapela quasi una certa insofferenza della politica nei suoi confronti.  E siccome stiamo parlando di cardiochirurgia e non dei calli ai piedi, mi auguro che la replica del presidente Ceriscioli sia puntuale e circostanziata. Non solo a parole, ma soprattutto con azioni immediate e concrete.Quanto all’area vasta di Macerata sembra che si profilino nubi all’orizzonte a forma di forbice. Il neo direttore Maccioni sta già prendendo le misure per una campagna di comunicazione che sia meno dolorosa possibile. Al poveretto è stato affidato un compito ingrato ed ai limiti della possibilità. Fare cioè in pochissimi mesi quanto non è stato fatto in tantissimi anni. Finito il tempo delle campagne elettorali in cui anche il più improbabile aspirante politico prometteva di erigere nuovi ospedali per ogni dove, è giunto quello di fare i conti con la realtà vera. Si parla di cinque o sei milioni di euro di tagli. Poco meno di un bombardamento a tappeto. Ne vedremo delle belle.Se a Macerata grandina, nel fermano, viceversa, splende un sole raggiante. Il primo atto dell’assessore al bilancio regionale Cesetti (combinazione vuole che sia proprio di quelle parti) è stato quello di annunciare che a Fermo si costruirà un nuovo ospedale e la regione Marche contribuirà per 31 milioni. Premesso che a pensar male si fa peccato, sono però sicuro che nel profluvio di parole, promesse ed auspici propri delle dinamiche politiche, quello dell’ospedale di Fermo sia una sicurezza scolpita sulla pietra. In una giunta regionale composta da neofiti, apprendisti e carneadi, l’unico – per esperienza e competenza   – che può arginare l’esuberante comportamento del presidente Ceriscioli è proprio lo stesso Cesetti. Tenerselo buono per cinque anni val bene un ospedale. Così è se vi pare…

08/10/2015 13:36
Vicino "La Filarmonica" una discarica a cielo aperto - FOTO

Vicino "La Filarmonica" una discarica a cielo aperto - FOTO

Una strada posta a circa 30 metri dal campo da calcio del centro sportivo "La Filarmonica" in via Ghino Valenti a Macerata, è diventata una vera e propria discarica a cielo aperto. Cunette e piazzole sono invase da ogni tipo di rifiuto: grossi sacchi per la spazzatura, poltrone, sedie, tavolini, cocci di ceramica, bottiglie di plastica e di vetro, e questo per volere di alcuni cittadini incivili. Tutto questo risulta anche essere pericoloso per coloro che decidono di giocare nel campo, soprattutto bambini.La segnalazione ci è giunta da alcuni cittadini che chiedono un intervento urgente di bonifica di tutta l'area.(FOTO SI. SA) 

06/10/2015 15:05
Il contest del Corridomnia spopola sui social

Il contest del Corridomnia spopola sui social

Si chiama #M_ArcaFAN il nuovo contest promosso dal Corridomnia Shopping Park che sta spopolando sui social con numerose persone che partecipano e condividono i propri post.Un vero exploit con decine di foto, inserite direttamente dalle persone, nella pagina ufficiale del Corridomnia su Facebook. I tanti like e commenti testimoniano quanto gli animali domestici siano amati dai clienti del parco commerciale maceratese, in primis cani e gatti, e quanto sia stata centrata la scelta di aprire un punto vendita dedicato a questa realtà. Al momento cliccatissima la foto di un bambino di circa un anno che abbraccia un gattino.Arcaplanet, che ha aperto i battenti la settimana scorsa, è il brand numero uno in Italia dedicato esclusivamente agli animali domestici, e offre un vasto assortimento di prodotti che arriva a contare oltre diecimila articoli per cani, gatti, volatili, roditori, pesci, disposti in spazi ampi, organizzati come dei veri e propri supermercati.Chi partecipa al contest #M_ArcaFAN di questi giorni può vincere dei buoni acquisto da spendere nel nuovo punto vendita e chi scatta la propria foto all’interno del negozio si aggiudica un omaggio di Arcaplanet.

06/10/2015 10:23
L'eleganza di un sognatore

L'eleganza di un sognatore

Le sue T-shirt sono riconoscibili anche da lontano. Il suo stemma con l’uomo che gioca a polo è inconfondibile. Diventato uno degli uomini più ricchi al mondo, (patrimonio di 7 miliardi di dollari) Ralph Lauren ha avuto una vita incredibile.Vive la sua infanzia nel Bronx tra povertà e tanti sogni ma sapeva di avere qualcosa dentro di speciale. Non frequenta scuole di moda e di design eppure diventa uno degli stilisti più importanti al mondo. All’età di 24 anni si trasferisce a New York e crea una cravatta più larga e originale diversa da quelle che c’erano in giro e da lì la svolta.Le sue 500mila cravatte vendute gli danno la possibilità di iniziare.Oggi a 75 anni lascia il timone a Stefan Larsson,ex manager di H&M. La sua fine è quella di una carriera leggendaria senza mai mettere da parte la sua personalità e le sue idee. Ma una domanda viene spontanea: come ha potuto un ebreo del Bronx creare cravatte alla moda per un elite di persone senza avere soldi ed appartenere ad una classe alta? Mister Ralph Lauren risponde sempre allo stesso modo :"ci sono riuscito perché avevo imparato a sognare". Chapeau!  

05/10/2015 16:29
Il Gal collauda i lavori di riqualificazione ad Elcito

Il Gal collauda i lavori di riqualificazione ad Elcito

Il Gal Sibilla ha collaudato i lavori di riqualificazione che hanno interessato il borgo storico di Elcito e che sono stati eseguiti dall’impresa Fiorelli Costruzioni di Francavilla d’Ete, in provincia di Fermo, su progetto dell’architetto settempedano Luca Maria Cristini. Le opere, per un importo complessivo di circa 170mila euro, sono state finanziate dallo stesso Gal Sibilla e dal Comune di San Severino Marche. Oltre alla riqualificare dei muri di delimitazione del borgo, realizzati prevalentemente con pietra calcarea bianca locale ma interessati in passato da una pesante quanto incongrua stuccatura in cemento grigio, si è provveduto a rifare anche l’intonaco con una malta in calce poi sono stati interrati alcuni cavi elettrici e telefonici. Infine è stata anche migliorata l’illuminazione pubblica e sono state risistemate le staccionate esistenti. “I lavori eseguiti – spiega il sindaco, Cesare Martini – hanno migliorato la qualità delle finiture dello spazio urbano del borgo e la fruibilità sia ai turisti di passaggio sia a quelli che vi risiedono per periodi di villeggiatura. Il borgo di Elcito è stato selezionato come uno dei casi studio per la sua spiccata vocazione ad attività turistiche connessa alla fruizione dell’ambiente montano del San Vicino con particolare riferimento alla Riserva naturale regionale del Monte San Vicino e del Monte Canfaito istituita nel 2009 dalla Regione Marche e gestita dalla Unione Montana”.

05/10/2015 15:29
Lo sfogo di Acquaroli: "Così lo Stato affossa i Comuni!"

Lo sfogo di Acquaroli: "Così lo Stato affossa i Comuni!"

"Nell'anno 2015 la spesa per minori inseriti in comunità, con provvedimento del tribunale e a carico del Comune, è lievitata di molto rispetto al dato storico, oltre i 200.000 euro, compromettendo ogni tipo di manutenzione straordinaria possibile e risucchiando, di fatto, tutti i risparmi che eravamo riusciti a produrre" questa è una parte del post-sfogo contro lo stato pubblicato questa mattina sul proprio profilo Facebook da Francesco Acquaroli, sindaco di Potenza Picena. "Un fenomeno imputabile a molte variabili" spiega il primo cittadino "ma che è in crescita esponenziale e rischia di ridurre i servizi sociali ad un vero e proprio ufficio di collocamento in comunità. Il parlamento deve prendere atto di questa situazione e intervenire; non è possibile continuare a scaricare ogni difficoltà sopra le spalle degli enti locali e in particolare dei comuni. Siamo tutti bravi a fare moralismi e a riempirci la bocca di buoni propositi; ma poiché la matematica non si regge sui propositi e i conti si fanno con i numeri, bisognerebbe anche essere consequenziali ed intervenire per non far collassare un sistema arrivato al limite della sua tenuta" continua Acquaroli."Quello che chiedo è che se si vuole dare una responsabilità così grande al Comune, bisogna dare anche altrettanti fondi, perchè altrimenti bisognerà fare tagli che servono veramente alla città come aggiustare le strade o aiutare le famiglie bisognose. Tutta l'area sociale si attesta circa 2 milioni e mezzo di euro, 250-300 mila, ovvero circa il 10%  vanno in aiuto ai ragazzi all'interno delle comunità. Ma chi ci pensa ai 16 mila cittadini di Potenza Potenza, molti dei quali non riescono a pagare la scuola ai propri figli, con annessi libri e oggetti dediti allo studio? Lo Stato deve smetterla di prendere il Comune come capro espiatorio, facendogli carico di tutte le spese. Non dico che quella della comunità sia una realtà meno importante, non disconosco il problema, certo, ma ci sono vari modi per poterlo risolvere, innanzitutto si potrebbe intervenire all'interno delle famiglie di origine di questi ragazzi, anche con l'intervento di psicologi, senza aspettare che la situazione diventi invivibile. I Comuni non sono più in grado di sostenere le spese. Noi come comune di Potenza Picena non siamo più in grado di rispondere finanziariamente, più la crisi aumenta, più aumentano questi casi. Il parlamento deve prendere in considerazione questi aspetti!".Si conclude così lo sfogo del primo cittadino di Potenza Picena, stanco di far addossare al comune spese che, volendo, potrebbero essere evitate.

05/10/2015 14:47
Alessandro Maccioni in visita a Picchio News

Alessandro Maccioni in visita a Picchio News

Gradita visita questa mattina nella redazione di Picchio News. Ospite dei nostri uffici è stato il dottor Alessandro Maccioni, da poco più di due mesi direttore dell'Area Vasta 3. Maccioni si è intrattenuto con la redazione e con Guido Picchio che ha omaggiato l'ospite con il suo libro che racconta l'esperienza in Afghanistan. Il direttore dell'Area Vasta si è complimentato per i risultati che Picchio News sta raccogliendo, garantendo che non appena possibile tornerà nuovamente in visita alla redazione.

05/10/2015 13:24
I poliziotti in assemblea "Dobbiamo fare i salti mortali"

I poliziotti in assemblea "Dobbiamo fare i salti mortali"

Una qualificata delegazione di poliziotti del maceratese, in rappresentanza degli iscritti al Siap (sindacato italiano appartenenti Polizia di Stato) parteciperà all’assemblea generale dei lavoratori della Polizia di Stato delle Marche, che si terrà ad Ancona mercoledì 7 ottobre presso la Sala Albanese della Questura, dalle ore 11 alle 13.Sarà presente Giuseppe Tiani, segretario generale nazionale del sindacato di Polizia Siap.Il segretario regionale Davide Rizzo e il segretario provinciale anconetano Paolo Arcangeli evidenziano che "per un giorno il capoluogo marchigiano sarà fulcro regionale dei poliziotti in servizio in tutta la regione".I temi all’ordine del giorno sono di rilievo: riorganizzazione del Ministero dell’interno, delle questure e dei presidi di specialità; riordino delle carriere Legge 124 del 2015; criticità dei concorsi per vice ispettore e vice sovrintendente in atto; finanziaria 2016 e contratto di lavoro.L’assemblea sarà condotta da  Giuseppe Tiani, segretario generale del Siap, uno dei massimi esponenti del panorama sindacale nazionale .La finalità dell'assemblea generale del sindacato dei poliziotti è quella di sottolineare le grave carenze presenti oggi tra i lavoratori della Pubblica Sicurezza: scarsità di mezzi, di uomini e donne – nessuna provincia è esclusa da questo bollettino nero, pensiamo ai Commissariati che per organizzare i servizi di Prevenzione e Sicurezza Pubblica debbono fare i “salti mortali” - equipaggiamenti prossimi alla rottamazione - pensiamo ai giubbetti anti-proiettili che se non sostituiti a breve diverranno una rarità sulle auto della Polizia – Commissariati e Questure che si ritrovano in strutture fatiscenti o “grandi opere” (uffici di Polizia) non ultimate, per non parlare dell'età media che ormai supera i 47 anni.I responsabili regionali Siap, Rizzo e Arcangeli, confidano nella presenza del Questore di Ancona, autorità provinciale di Pubblica sicurezza del capoluogo Regionale, che con la sua presenza potrebbe apportare il contributo di chi oggi deve fare i conti con le difficoltà oggettive di un comparto in sofferenza.

05/10/2015 13:01
Fondazione Claudi propone a Roma il “Piccolo festival dell'essenziale”

Fondazione Claudi propone a Roma il “Piccolo festival dell'essenziale”

Dopo il “Festival d'estate a Palazzo Claudi” e la mostra su Luciano Gregoretti, a Serrapetrona; e dopo “L'Atelier delle arti” a Muccia e la mostra dedicata ad Anna Claudi a Stoccarda, in Germania, la Fondazione Claudi conclude un anno di grandi eventi con il “Piccolo festival dell'essenziale”. L'iniziativa, giunta alla terza edizione, si tiene sabato 10 e domenica 11 ottobre a Roma nella cornice del Tempio di Adriano. Promossa assieme agli “Amici di Marzo”, essa vede ancora una volta la partecipazione di importanti protagonisti della scena artistica e letteraria italiana.“Il Festival – spiega il professor Massimo Ciambotti, presidente della Fondazione Claudi – nasce da un'idea del poeta Davide Rondoni, che ne cura la direzione artistica. Quest'anno saranno presenti anche la Regione Basilicata e, in particolare, Raffaello de Ruggieri, sindaco di Matera, capitale della Cultura 2019, assieme al giornalista Luca Nannipieri”.Il filo conduttore della rassegna sono alcune parole chiave dell’esperienza umana: cammino, martirio, natura, godimento, termini più che mai attuali in un mondo che “illude con una felicità a basso prezzo – come sottolinea lo stesso Rondoni – riempiendo il vuoto col nulla”. Ecco allora che si torna all'essenziale, “che non è solo ciò di cui non si può fare a meno, ma soprattutto ciò di cui non si vuole fare a meno”.Su questi temi si confronteranno approcci diversi: dalla poesia alla danza, dalla musica al teatro, dall’arte alla fotografia. Tante e varie le proposte in cantiere: ad esempio uno spazio delicato al tema del martirio con un intervento curato dal giornalista e scrittore Luigi Amicone; una selezione di poesie di poeti emergenti e già affermati, come Claudio Damiani ed Eugenio Mazzarella; un inedito Pino Insegno che si confronterà con le Lettere di Berlicche di Lewis. Concluderà, poi, l'evento un incontro-concerto a cura del pianista e compositore brasiliano Marcelo Cesena. Infine, a fare da contorno al Festival c'è una mostra fotografica a concorso in cui sono esposti i lavori di giovani fotografi, nati dalla riflessione su uno dei temi proposti: il cammino.L’ingresso è gratuito.

05/10/2015 09:33
Tranquilli, non esiste - di Matteo Simonetti

Tranquilli, non esiste - di Matteo Simonetti

Anche i grillini si sono uniti finalmente al coro: il "gender" non esiste!  È una invenzione del bigottismo cattolico, è un pezzo dell'armamentario passatista e retrogrado,  dice il coro. E forti del fatto che di invenzioni visionarie il cattolicesimo ne ha prodotte tante,  i "pensatori unici" iniziano a far breccia nel popolino imbelle. Se non esistesse una esplicita teoria gender e un piano politico-sociale per imporla,  sarebbe senz'altro peggio,  perché ci si difende solo da ciò che esiste. Le fabbriche  non costruiscono paletti di frassino e pallottole d'argento e la gente non va in giro a spalancare imposte in ogni lugubre scantinato. Ma anche senza denti aguzzi oggi c'è chi ci succhia il sangue lo stesso. Quindi se mentre scrivo ho la tv accesa e a mezzogiorno di domenica un conduttore gay intervista per un'ora un attore gay mostrandolo per tutto il tempo in sue performance in abiti femminili,  se giro canale e danno il promo di un film con la Ferrilli lesbica, se giro ancora e c'è il Grande Fratello pieno di transgender ormai transati,  se cambio ancora e si parla dell'outing del prete e me lo si mostra teneramente appoggiato al suo compagno, se... tranquilli. Il gender non esiste, e non rompete le palle con i diritti dei bambini.

04/10/2015 12:24
Sfilata di cani e gatti in piazza XX Settembre a Civitanova

Sfilata di cani e gatti in piazza XX Settembre a Civitanova

Oggi pomeriggio, dalle 15, piazza XX Settembre, si trasformerà in una vera e propria passerella per cani e gatti. La manifestazione, organizzata dall’Assessorato al Turismo e l’Assessorato alle Politiche Ambientali del Comune di Civitanova, vuole sensibilizzare i cittadini ad adottare cani e gatti che dimorano nelle strutture adibite a canile. La scaletta è molto ricca e ben articolata. Si inizierà con la sfilata dei cani da adottare, seguirà quella dei cittadini possessori di cani. A seguire vi sarà la premiazione dei cittadini che negli ultimi anni hanno adottato un cane o un gatto dall’ex Mattatoio e dal Canile Multinazionale di Civitanova. Premi anche per le diverse taglie ed età dei cani: il più piccolo, il più grande, il più vecchio, il più somigliante al padrone, il cane che viene da più lontano, Miss e Mister Meticcio 2015. Non mancherà anche la premiazione dei gatti: ultimo adottato all’ex Mattatoio comunale, ultimo adottato dal Canile multizonale, quello adottato con qualche imperfezione, adozione multiple e il gatto più vecchio adottato.

04/10/2015 12:23
Civitanova: torna la ZTL in centro

Civitanova: torna la ZTL in centro

L'amministrazione comunale informa i cittadini che da oggi sarà ripristinata la zona a traffico limitato in centro. Dopo la sospensione estiva il traffico domenicale dei veicoli sarà interrotto nelle vie principali del centro: corso Umberto, piazza XX Settembre e vialetti, via Duca degli Abruzzi dalle ore 15,30 alle 20. L'installazione di transenne e il presidio nei punti di chiusura saranno gestiti dal personale della cooperativa “Il Nodo”,

04/10/2015 08:52
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