Dal nostro lettore Fabrizio Castelli riceviamo:
Vorrei mostrarvi cosa mi è capitato parcheggiando a Macerata (centro).
Sforo di qualche minuto (circa 10) l’orario di sosta in un parcheggio a pagamento e mi trovo sul cruscotto un invito a pagare la differenza per 1 euro e 80 centesimi (da regolarizzare in buona nei successivi 7 o 10 giorni, non ricordo).
Un vigile mi dice che per regolarizzare la differenza avrei dovuto recarmi alla biglietteria sopra Rampa Zara.
Nei giorni successivi mi reco a Macerata due volte per motivi di lavoro e, con l’occasione, mi reco alla biglietteria indicata dal vigile per regolarizzare quanto dovuto (la ridicola differenza di 1,80).
Entrambe le volte trovo chiuso.
Nel frattempo passano i giorni per pagare in buona e ora mi vedo recapitare un bell’avviso di mora che da 1 euro e 80 arriva a 27 euro e 59 cent.
Chiamo al numero indicato nell’avviso di mora e scopro che il pagamento della differenza non doveva essere pagato alla biglietteria indicata dal vigile ma presso un ufficio situato a qualche metro di distanza perché il gestore del servizio è un altro (anche qui c’è confusione, soprattutto per chi come me non è di Macerata, perché le 2 casse sono davvero molto vicine, sulla stessa via a pochi metri l’una dall’altra).
Io credo che in un mondo civile non può accettare una barbarie del genere (da 1,80 euro con lettera intimidatoria arriviamo a 24,59 euro)
Qualcuno si chiederà perché la gente preferisce i centri commerciali lasciando morire i centri storici delle città?
Ringrazio anticipatamente per l’attenzione che mi vorrete riservare
Fabrizio Castelli
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