"Riesco solo ora ad assolvere a un compito che da tempo mi ero riproposta di onorare. Durante la mia permanenza presso l'ospedale civile di Macerata ho potuto ben osservare, e perché no, anche far parte, di questa piccola comunità. Di conoscere e allacciare rapporti sinceri, pieni di umanità con medici, infermieri e anche con alcuni pazienti che "animano" il Reparto di Chirurgia Generale." A raccontare la propria testimonianza è Giuseppina Pigliacampo, da tempo "ospite", come si definisce lei stessa, del nosocomio del capoluogo.
"Per questo motivo senza perdere un solo minuto prendo carta e penna per dire, o meglio per scrivere, a caratteri cubitali "Grazie" all'intero staff dei medici chirurghi, capitanati dal Dottor Walter Siquini che si prodigano giornalmente in maniera esclusiva, ineccepibile e scrupolosa per il bene del paziente - ha continuato la signora Giuseppina - . Grazie a tutti i medici della terapia intensiva per la loro competenza, attenzione e umanità. Grazie a tutto il personale infermieristico e agli Oss, coordinati dalla determinata ma allo stesso tempo dolcissima (ricordo con piacere il nostro colloquio) Dottoressa Marina Rossi che ogni giorno, per mille volte al giorno, si avvicinano al paziente sempre con il loro più grande sorriso; la loro arma vincente per superare varie difficoltà giornaliere. Grazie ai terapisti per il loro determinato lavoro."
"Grazie è senza dubbio una parola piccola e semplice, forse strausata, ma credetemi per me, in questo preciso momento, è piena di questo grande significato perché vi assicuro è detta con tuto il cuore" ha concluso la Signora Giuseppina.
Il 18 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale della Menopausa, Onda (Osservatorio Nazionale sulla salute della donna e di genere) organizza un Open Day dedicato al benessere della donna in menopausa, con servizi clinico-diagnostici e informativi gratuiti su tutto il territorio nazionale.
L'iniziativa, promossa dalla Fondazione Onda, gode del patrocinio della Società Italiana di Ginecologia della Terza Età (SIGITE), della Società Italiana di Ginecologia e ostetricia (SIGO), della Società Italiana della Menopausa (SIM) e della Società Italiana dell'Osteoporosi del Matabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro (SIOMMMS) ed è stata resa possibile grazie al supporto non condizionante di MSD Italia.
In tutto il territorio nazionale, gli ospedali con i Bollini Rosa aderenti al progetto apriranno le porte alla popolazione femminile con consulti, colloqui, esami strumentali, conferenze, info point e distribuzione di materiale informativo. Onda ha anche realizzato un opuscolo dedicato proprio a questa fase della vita, cercando di fornire risposte ai quesiti più comuni e di dare consigli utili di prevenzione.
L'Ospedale di Macerata aderisce all'iniziativa proponendo per venerdì 18 ottobre visite ginecologiche gratuite per la prevenzione ed ecografie pelviche trans-vaginali rivolte a donne con sintomi conclamati di menopausa, irregolarità mestruali perduranti da almeno sei mesi o in amenorrea da 12 mesi. Le visite saranno effettuate al terzo piano dell'ala vecchia dell'Ospedale dagli specialisti U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia, diretta dal dottor Mauro Pelagalli, dalle ore 9:00 alle 14:00 e dalle 15:00 alle 19:00, previa prenotazione al numero 0733-2572393.
Presso l'Ospedale di Civitanova, nell'ambito dell'Open Day, verranno eseguite visite ginecologiche gratuite per la prevenzione ed il trattamento dell'incontinenza urinaria e del prolasso genitale. Le visite saranno effettuate al secondo piano dell'Ospedale di Civitanova dai ginecologi U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia, di cui è il responsabile facente funzioni il dottor Filiberto Di Prospero, dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 17:00. La prenotazione, obbligatoria, va effettuata al numero 0733-823054 dalle ore 11:00 alle ore 14:00.
L'obiettivo è quindi quello di sensibilizzare la popolazione femminile sui cambiamenti che accompagnano la menopausa e di informare circa i comportamenti e le terapie per migliorare i disturbi a breve, ma anche le complicanze a medio e lungo termine. Una corretta informazione, un'attenta prevenzione e, laddove necessaria, un'adeguata terapia ormonale sostitutiva, sono fondamentali per migliorare la qualità di vita delle donne in menopausa, periodo delicato e sempre più duraturo tenuto conto dell'allungamento dell'aspettativa di vita.
Al via il secondo atto di Build the Future, il progetto dell’Amministrazione comunale di Macerata che vede al suo fianco il Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’Area Vasta 3, che ha deciso di aumentare le risorse disponibili a vantaggio della sicurezza urbana con lo scopo di intervenire con un progetto di educazione e prevenzione alle varie forme di dipendenze nelle scuole della città q e quindi rivolto alle giovani generazioni.
La seconda parte del progetto è stata presentata oggi alla stampa, dopo che la prima ha visto coinvolti circa 700 studenti dei quattro Istituti comprensivi Dante Alighieri, Enrico Fermi, Enrico Mestica e Convitto nazionale in un percorso di riconoscimento delle emozioni e sulla percezione di sé e sul ripensamento e la valorizzazione di luoghi sensibili a loro cari che li ha portati a vedere la città più accogliente e a misura di bambini e ragazzi. Il secondo step di "Buld The Future" vuole realizzare un programma di prevenzione “a lungo termine”, come auspicato dal NIDA (National Institute On Drug Abuse), dal momento che un intervento ripetuto negli anni aumenta in modo esponenziale la sua potenziale efficacia.
“Anche quest’anno l’Area Vasta 3, attraverso il coordinamento e la supervisione scientifica dei professionisti del dipartimento delle Dipendenze – ha detto il direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni - affianca il Comune di Macerata in questo importante progetto che vede coinvolti oltre 500 tra bambini e ragazzi in un percorso di prevenzione che può essere definito “di comunità”. Il lavoro di promozione della salute che ha come target le giovani generazioni parte dalla convinzione che supportare la gestione delle emozioni e delle relazioni sia il passaggio fondamentale per prevenire e contrastare ogni forma di dipendenza. Aiutare i ragazzi a sviluppare consapevolezza di sè, delle proprie potenzialità e sostenere la loro salute fisica e mentale significa avere generazioni più consapevoli e sane in futuro.”
“Il progetto Build The Future è stato per il nostro Dipartimento una scommessa – ha affermato Gianni Giuli direttore del Dipartimento Dipendenze patologiche Area Vasta 3 - perché per la prima volta, raccogliendo la sollecitazione del Comune di Macerata, ci siamo cimentati in un progetto di prevenzione che non fa nessun riferimento esplicito ad alcol, droghe o dipendenze comportamentali ma abbiamo lavorato sul potenziamento delle life-skills e sulla riappropriazione e trasformazione dei luoghi cittadini. Considerando gli ottimi risultati ottenuti, sia in termini di partecipazione che di valutazione del progetto, cogliamo con la seconda annualità la preziosa occasione di poter realizzare un programma di prevenzione “a lungo termine e speriamo di poter proseguire questo innovativo e ambizioso percorso anche negli anni a venire.”
Il progetto prosegue rivolgendosi alle ultime classi della primaria e della secondaria di primo grado che vivono un momento di transizione e quindi di potenziale incertezza attraverso una prima fase, denominata “Build the Future Lab”, con incontri laboratoriali in classe con la rappresentazione di sè e delle skills attraverso oggetti e manufatti, momenti di gioco strutturato e discussioni in circle time, attività di ideazione e drammatizzazione di storie con il finale aperto, momenti di gioco e di condivisione del lavoro svolto con i genitori per le primarie, role-playing e così via.
Partendo dal presupposto che il cambiamento può essere inteso come fenomeno circolare che quindi non è necessariamente frattura con il passato ma si pone in continuità con quello che siamo, le attività laboratoriali in classe hanno lo scopo di valorizzare il racconto di sè e delle proprie capacità, per poi individuare le risorse che il bambino vuole potenziare ed, infine, esercitare l’utilizzo delle skills necessarie per affrontare le situazioni stressanti e nuove, leggendole come opportunità e non come ostacoli.
Le attività creative e la loro realizzazione nel tessuto urbano che ormai costituiscono il tratto distintivo di Build The Future acquistano da quest’anno uno spazio fisso presso il Centro per Famiglie del Comune di Macerata, in viale Indipendenza, all’interno dello spazio verde della Croce Verde, dove verranno svolte le attività della seconda fase denominata Build The Future Factory dal prossimo mese di novembre fino ad aprile 2020. .
Lo spazio è stato immaginato come un luogo in cui, attraverso l’ideazione e realizzazione di manufatti, supportata dal team creativo del progetto, i ragazzi abbiano modo di incontrarsi ed impegnarsi in un obiettivo comune da condividere poi con il resto della cittadinanza.
Alla Factory, inoltre, proprio per accompagnare i ragazzi nelle delicate fasi dell’adolescenza, è sempre prevista la presenza di almeno un operatore psicosociale con cui confrontarsi. Lo spazio è aperto anche ai bambini delle primarie che saranno invitati a ideare e decorare una sorta di labirinto - tema del passaggio, della guida - in plexiglass da installare in uno dei parchi cittadini. Prevista anche la possibilità di intervenire con una decorazione/trasformazione nel nuovo polo scolastico alle casermette. La factory naturalmente sarà aperta ai genitori di tutti gli studenti.
Così come accaduto nel primo atto di Buld The Future, anche nel secondo, ad aprile, è previsto il Festival, un momento di sintesi che invaderà la città con le trasformazioni e riletture del tessuto urbano e mostrerà ai cittadini le attività svolte nell’anno.
Tutte le attività verranno realizzate con il supporto di un team di operatori composto da pedagogisti, psicologi, educatori, creativi, esperti di arti visive, e di comunicazione coordinati dai professionisti dell’UVPS del Dipartimento delle Dipendenze Patologiche AV3.
A illustrare i dati del bonus-malus, ieri mattina a Macerata, il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, che ha parlato di una sanità che “gode di ottima salute”. Liste d’attesa azzerate con il 98% delle prestazioni soddisfatte per gli utenti dell’Area Vasta 3. A Macerata sono 12 le persone che non si sono presentate alle visite che avevano prenotato (di queste quattro avevano risposto sì al recall) mentre a livello regionale sono 580. La Provincia quindi conquista il record positivo del bonus-malus. Il Governatore Ceriscioli ha presentato i dati insieme al direttore generale dell’Asur Alessandro Marini, al direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni e alla direttrice sanitaria Nadia Storti.
In aumento le visite erogate che da 13.575 del 2018 passano a 16.135 del 2019. Nello stesso arco temporale anche i posti disponibili che passano da 25mila circa a oltre 32mila. Dati dunque positivi ma si guarda già al futuro con la possibilità di erogare la prestazione dell’Area Vasta di appartenenza dell’utente e il passaggio dal 180 ai 120 giorni per le prestazioni programmate.
Dieci ecografi, un ecografo portatile, un letto ergometro e treadmill, un arco a C, un sistema di monitoraggio e un aggiornamento del sistema di laparoscopia. La Fondazione Carima rinnova il proprio impegno in favore della salute della collettività maceratese, che concretamente si traduce in un programma pluriennale di donazioni sanitarie all’Area Vasta 3.
L’iniziativa, denominata CARIMA HEALTHCARE, è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa. 700 mila euro stanziati, 5 presidi ospedalieri interessati (Camerino, Civitanova, Macerata, Recanati, San Severino) e 16 tecnologie donate per un valore di circa 1,2 milioni di euro. Il prossimo anno verrà perfezionata anche la donazione della risonanza magnetica aperta all’Ospedale di Civitanova, che fa riferimento a una precedente richiesta dell’ASUR Marche, per la quale la Fondazione ha stanziato ulteriori 500mila euro. Il piano, che troverà attuazione nel biennio 2019-2020, si fonda su una progettualità coerente e condivisa con i vertici dell’azienda sanitaria unica regionale.
“Parliamo di un piano di donazioni che nasce da un monitoraggio attentissimo di tutte le strutture – ha spiegato la Presidente della Fondazione Carima Rosaria Del Balzo Ruiti -. Non ci sono stati figli e figliastri ma la volontà di spalmare le risorse in modo equo su tutto il territorio, senza tralasciare nulla ed eliminando così le disuguaglianze di modo che le persone possano avere, in un zona o in un’altra, lo stesso servizio. Abbiamo infatti eseguito delle valutazioni in sinergia con i primari che hanno richiesto degli specifici macchinari.”
“Promuoviamo così il cosiddetto Welfare di comunità con dei tempi che sono certamente più celeri rispetto all’acquisto normale di attrezzature – ha sottolineato la Presidente -. Il settore della salute pubblica è sempre stato un ambito di intervento prioritario della Fondazione Carima e abbiamo sempre riservato grande attenzione sia in termini di risorse economiche che di operatività della strutture e miglioramento della qualità.” Dal 2015 ad oggi infatti, con la nuova Presidenza alla guida della Carima, la Fondazione ha destinato complessivamente all’ASUR Marche, nello specifico all’Area Vasta 3, oltre due milioni di euro in dotazioni tecnologiche per gli ospedali della provincia di Macerata.
“Voglio ringraziare lo sforzo e l’impegno della Fondazione Carima per la possibilità di aiuto che ha dato ai concittadini – le parole del Direttore dell’Area Vasta 3 Alessandro Maccioni -. Soprattutto la nuova risonanza magnetica permetterà di raddoppiare la possibilità di fare questo tipo di esami.”
“Siamo grati a chiunque dona e a chiunque permette alla sanità di fare un vero e proprio salto di qualità – le parole del Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli -. Parliamo di un importo significativo e di qualità delle donazioni che si vanno perfettamente a integrare con il sistema operativo in atto. La Fondazione Carima ha dimostrato e continua a dimostrare uno spirito alta e nobile, in grado di apportare molti risultati al territorio e di corrispondere ai bisogni delle persone. Concludo esortando a continuare su questa strada, mantenendo sempre alto il livello di confronto e di collaborazione perché sono certo che i cittadini ne saranno poi grati.” Presente anche l’Assessore regionale Angelo Sciapichetti.
Dopo la presentazione programmatica della scorsa settimana, alla quale ha preso parte anche il Vice Sindaco di Potenza Picena Giulio Casciotti, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, per supportare la meritoria opera quotidiana della Croce Rossa locale, partirà domani, venerdì 11 ottobre, il Corso di Base per Volontari Cri.
Il ritrovo alle ore 21 è presso l’Auditorium dell’Oratorio Don Bosco, in via Colombo, a Porto Potenza Picena dove sarà ancora possibile iscriversi gratuitamente al corso: “Si tratta di undici lezioni teorico pratiche con due appuntamenti settimanali – hanno precisato i direttori tecnici Enrico Giorgetti e Matteo Carlocchia – quello che andremo ad affrontare è il primo di tre step, ovvero il Corso di Base di Primo Soccorso. Al termine di questa prima fase, chi lo vorrà, potrà affrontare il Corso Trasporti e, da ultimo, il Corso di Emergenza Sanitaria per 118”.
Al via a Colmurano, un corso formativo di disostruzione delle vie aeree a bambini e neonati e manovre di Bls, organizzato dal personale della Croce Verde con il patrocinio del Comune.
L'incontro formativo si terrà il prossimo sabato 12 ottobre alle ore 21 presso il Palazzetto dello Sport di Colmurano, ed è utile per imparare le basi fondamentali da mettere in pratica, quando ci si trova di fronte ad un'emergenza.
L'idea è nata da una madre, Francesca Sincini Morlupi, la quale qualche tempo fa aveva partecipato ad un corso similare, che l'estate scorsa le ha consentito di intervenire in spiaggia su un bambino che stava soffocando.
Il corso è gratuito ed aperto a tutti.
Un convegno per far conoscere uno dei servizi medici di eccellenza dell’Ospedale di Civitanova. Unico Centro nelle Marche ad avere la certificazione ACOI, l’Unità Operativa di Chirurgia Laparoscopica, coordinata dalla dottoressa Sara Bartola, rappresenta un punto avanzato nel panorama regionale. Per questo motivo il dottor Stefano De Luca, Direttore del reparto di Chirurgia Generale del nosocomio civitanovese, ha organizzato un convegno dal titolo “Laparoscopia a Civitanova Marche”, al quale hanno preso parte oltre quaranta medici di base e specialisti ed aperto anche ad infermieri.
Il corso è stato presentato dal dottor Gianni Turchetti cui è seguito l’intervento del dottor Stefano De Luca su “Perchè la laparoscopia”. Si è spaziato sui tanti campi di intervento di questa tecnica poco invasiva e molto efficace con relazioni del dottor Enrico Caraceni ed Angelo Marronaro per la chirurgia urologica, del dottor Emilio Giorgetti per le applicazioni nel settore dell’Anestesia, nella laparoscopia del colon con la dottoressa Sara Bartola, del colon destro con il dottor Luciano Minestroni, del retto con il dottor, Matteo Annesi infine un intervento del dottor Andrea Di Salvatore riguardantela chirurgia della parete addominale.
Nella seconda parte sono intervenuti la dottoressa Maria Michela Cappelletti che ha relazionato su appendicetcomia laparoscopica, seguita dal dottor Alen Federici per colecisti e vie biliari.
Il corso si è concluso con I test di apprendimento. “Abbiamo invitato I medici di base – ha sottolineato Stefano De Luca – proprio per far conoscere che anche a Civitanova vi è la possibilità di interventi di chirurgia laparoscopica ad alto livello. Crediamo sia un valore aggiunto per il nostro ospedale, soprattutto per quei pazienti locali che ora possono avere un servizio di eccellenza sul proprio territorio evitando così trasferte in strutture più lontane”.
“Ossi duri si diventa” è il titolo della Campagna di prevenzione contro l'osteoporosi che domani, giovedì 10 ottobre, verrà presentata al Circolo ricreativo pensionati. L’incontro, aperto a tutti, si terrà a partire dalle ore 15:30 e sarà introdotto da Margherita Gubinelli della Commissione pari opportunità della Regione Marche che promuove l’iniziativa, patrocinata dal Comune, insieme ai Coordinamenti donne pensionate Fnp – Spi – Uil. I lavori, coordinati da Oriana Mari, si apriranno con l’illustrazione del progetto regionale a cura di Vilma Bontempo, segretaria regionale di Spi – Cgil. A seguire si parlerà di osteoporosi e fattori di rischio con il dottor Oriana Mercante, dirigente medico dell’Inrca di Ancona. Seguiranno gli interventi e il dibattito dopo il quale sarà possibile effettuare il test Defra per una prima valutazione della situazione di rischio fratture da sottoporre all’attenzione del proprio medico di medicina generale. Le conclusioni della giornata saranno affidate a Teresa Brazzini del Coordinamento donne Uilp – Uil.
L’osteoporosi è una malattia molto diffusa, soprattutto tra le donne oltre i cinquant’anni di età, ma anche gli uomini specie in età avanzata possono esserne colpiti. Tuttora, però, non è sufficientemente conosciuta a fondo. Molto spesso non dà segni e sintomi importanti sino a che non provoca fratture, il più delle volte dei polsi, delle vertebre o del femore. Le conseguenze sono spesso molto gravi e invalidanti. Prevenire questa malattia e le complicanze più gravi è possibile conoscendo meglio i fattori di rischio e i modi per controllarli.
La Regione Marche, assieme alle aziende del Servizio Sanitario Regionale, l’Università Politecnica delle Marche, le donne dei sindacati pensionati di Cgil, Cisl, Uil e la Commissione Pari Opportunità, persegue da tempo uno specifico programma di prevenzione rivolto a cittadini, care giver ed operatori sanitari, attualmente inserito nel Piano Regionale della Prevenzione.
Al via questa sera, alle 21,00, il percorso pensato, voluto e curato dall'associazione HELP S.O.S. Salute e Famiglia ODV di San Severino Marche. “Progetto Donna Oggi” darà il via ad una rassegna di incontri formativi e informativi gratuiti dedicata al mondo della Donna che è madre, moglie, ma anche cittadina, lavoratrice ed osservatrice attenta della società che la circonda. Con professionisti e specialisti che arriveranno da tutta l'Italia, il progetto ideato dall'associazione HELP promuoverà il dialogo e l'ascolto per affrontare temi attuali, legati alla vita di tutti i giorni, spaziando dall'Educazione alla Terapia, dalla Ricerca Olistica alla Comunicazione. La presidente Cristina Marcucci ci tiene a precisare che in ogni conferenza ci sarà uno spazio dedicato all'approfondimento teorico ed uno lasciato al dibattito.
La sede degli incontri non è casuale, l'Istituto Comprensivo “P. Tacchi Venturi” di San Severino è la prova che per essere presenti nel territorio e creare una realtà significativa sia necessario fare rete, collaborare e mettere in circolo competenze e ruoli diversi: il genitore, l'insegnante, il terapeuta, il medico ed in ultimo, ma non per importanza il personaggio famoso; basti pensare al contributo di Carolina Bocca per la serata nella quale è stata affrontata la problematica della tossicodipendenza. Numerose le associazioni, enti e realtà che collaborano al Progetto con una grande sinergia tra loro: dall’associazione RED rappresentata da Raffaele Daniele Ispettore Superiore della Polizia Postale di Macerata a Ema PesciolinoRosso, da Centro Esserci a Genitori & Figli per mano, dalla Quattro Maggio all’Apid, dalla J-Etic al Centro Culturale Andrej Tarkovskij, e con il patrocinio del Comune di San Severino Marche.
Il primo incontro sarà quindi questa sera con quattro relatori d'eccezione: il Dottor Perri Francesco (pediatra), Foglia Eleonora (ostetrica), Giordani Carla (dietista) e Pelati Elisa (laureanda dietista), che sapranno coinvolgere i partecipanti parlando di “Alimentazione dalla gravidanza all'allattamento”.
Anche quest’anno ottobre è sinonimo di prevenzione per le donne. E non mancano nel territorio azioni finalizzate alla promozione della prevenzione.
Le sedi del polo diagnostico di Villa Pini di Civitanova Marche e di Villalba Macerata, ad esempio, hanno avviato per tutto il mese di ottobre una speciale campagna di sensibilizzazione con screening mirati e pacchetti dedicati che comprendono ecografia mammaria bilaterale, mammografia e visita senologica. “Lo screening mammografico per la prevenzione del tumore della mammella, con la giusta indicazione di esecuzione, è un elemento di grande efficacia, tanto da caratterizzare un vero punto di svolta nella storia clinica delle pazienti”, dice Nicoletta Damiani, Direttore Sanitario Villa dei Pini.
“Ma per questo – continua la Damiani - è fondamentale la tipologia dello strumento utilizzato, affinché possa garantire prestazioni di alta qualità per un'accurata definizione delle immagini. La Clinica Villa dei Pini è dotata di un mammografo in 3 D di ultima generazione con tomosintesi che permette di eseguire esami di elevata qualità e definizione, con ottime prestazioni anche nei seni ad alta densità”.
Il tumore della mammella è la neoplasia più frequente tra la popolazione femminile. I dati Airtum (Associazione Italiana Registri Tumori) sono impietosi e fotografano una situazione allarmante: ben il 29% di tutte le neoplasie, infatti, colpisce proprio la mammella della donna, seguito da quello del colon-retto (13%), polmone (8%), tiroide (6%) e corpo dell’utero (5%).
Un successo a Tolentino per l’iniziativa dell’Ospedale di Macerata "Carotidi in piazza", screening ecocolorDoppler gratuito per la malattia vascolare.
287 persone nella sola giornata di sabato, nel giro di dieci ore, hanno fatto la fila in Piazza della Libertà per conoscere lo stato di salute dei loro vasi arteriosi e comprendere i fattori di rischio che una vita poco sana comportano, in primis fumo, colesterolo alto, diabete e ipertensione.
Con professionalità e passione i Medici del reparto di Medicina dell’Ospedale Civile di Macerata, la Dottoressa Manuela Cerqueti e il Dottor Alessandro Saturni, guidati dal Primario, il Dottor Roberto Catalini, hanno valutato gratuitamente e senza prenotazione lo stato di salute delle carotidi di quasi 300 cittadini, fornendo una valutazione del quadro evidenziato da sottoporre poi agli specialisti e al proprio Medico di Medicina Generale per cercare in collaborazione, se ce ne fosse bisogno, la migliore strategia di prevenzione o intervento. Coordinatori del progetto Flavia Fattore e Alberto Rongione.
A supporto dei professionisti della salute hanno collaborato gli uomini della Protezione Civile di Morrovalle, i volontari del CISOM Corpo Italiano Soccorso della sezione maceratese dell’Ordine di Malta e la Proloco di Tolentino.
Patrocinata dal Comune di Tolentino e dall’Area Vasta 3, l’iniziativa è stata organizzata non solo per la sensibilizzazione e la prevenzione in campo vascolare ma anche per manifestare la vicinanza del mondo sanitario ai cittadini di Tolentino che a causa del terremoto si trovano senza più un ospedale.
Lo screening era già stato proposto a Macerata e per il futuro si cerca di raggiungere una sinergia e collaborazione tra tutti i reparti di Medicina degli ospedali delle Marche per istituire una “giornata marchigiana della prevenzione vascolare” con screening gratuiti delle carotidi in diverse piazze contemporaneamente.
Nel corso della giornata dedicata alla prevenzione era inoltre possibile effettuare una donazione in favore dell’Associazione “Le orchiDee” volta a favorire il supporto e il sostegno ai malati ricoverati nei reparti di Medicina e Oncologia dell’Ospedale di Macerata. Un’ottima iniziativa che ha visto la partecipazione di numerosi cittadini sensibili al tema della prevenzione.
"L’avevamo detto in campagna elettorale, ribadito nei Consigli Comunali di luglio, agosto e settembre: noi sulla sanità non molliamo - a parlare è il Capogruppo Uniti per Cingoli Raffaele Consalvi in merito alla situazione dell'Ospedale della città -. L’accorpamento dei reparti e non solo, per consentire di varare il piano ferie portato avanti in modo unilaterale dalla dirigenza Asur insieme all’Area Vasta 2 non ci convinceva allora ne tantomeno oggi visto che i reparti non sono stati ancora stati sdoppiati."
"È grave che semplici funzionari molto spesso eludono decisioni prese e si nascondono molto spesso dietro la burocrazia imperante - continua Consalvi -. In questo scenario sicuramente non brilla nemmeno il Comune timido e ondivago. È giunto il momento di giocare a carte scoperte e ognuno deve fare la sua parte: forze politiche, Comune, Area Vasta, Regione."
"Ci sono ancora troppi soggetti che cercano di sguazzare nella palude o nel pantano fino alle elezioni regionali del prossimo anno per poter continuare a dire che non funziona nulla, ma guardandosi bene ad approvare o condividere posizioni nuove e coraggiose - prosegue il capogruppo -. Noi cercheremo di togliere l’acqua dalla palude e far venir fuori le contraddizioni di ognuno. Per questi motivi nella giornata di ieri ci siamo incontrati in Ancona con il Presidente della Regione, l’Assessore Regionale Sciapichetti, il Vice Capogruppo PD in Regione Micucci e il Direttore dell’Area Vasta 2. Il Dott.Guidi."
"Su quel tavolo abbiamo portato una proposta complessiva da declinare in tre fasi: il ritorno alla normalità dei reparti e dei servizi, una richiesta di modifica al piano sanitario e un nuovo assetto gestionale e organizzativo che dia stabilità e futuro alla sanità cingolana. Il Presidente Ceriscioli e gli altri esponenti della Regione hanno ribadito al dottor Guidi di mettere in atto i provvedimenti conseguenti nell’arco di venti giorni, un mese dove si avvierà una verifica - conclude Consalvi -. Se questa iniziativa politica troverà uno sbocco (come ci auspichiamo) nelle prossime settimane avvieremo iniziative tra i cittadini di informazione e condivisione."
"Laparoscopia a Civitanova Marche” è il titolo del convegno organizzato dall’Unità Operativa di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Civitanova Marche diretta da Stefano De Luca, che si svolgerà sabato 5 ottobre presso la sede Asur di Civitanova Alta (Vecchio Ospedale).
Il corso è aperto ai medici di base allo scopo di far conoscere le potenzialità del servizio presso il nosocomio civitanovese unico Centro accreditato ACOI (Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani) nelle Marche quale eccellenza regionale. Il corso-convegno si svolgerà dalle ore 8 alle ore 14 con test di apprendimento finali e vedrà la partecipazione di relatori di livello nazionale. Direttore Scientifico è la dott.ssa Sara Bartola.
Il tumore del seno colpisce sempre più donne marchigiane. In Regione, quest’anno, sono previsti in totale 1.300 nuovi casi e otto pazienti su dieci riescono a sconfiggere la malattia. Il motivo di questo successo è la disponibilità di cure sempre più efficaci ma per migliorare ulteriormente i tassi di sopravvivenza va incrementato il numero di diagnosi precoci. Il 56% delle donne si è sottoposto allo screening mammografico organizzato dalla Regione.
Sono questi alcuni dei temi al centro del convegno inter-regionale Marche-Umbria promosso dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) "La gestione della paziente con carcinoma mammario". L’evento, realizzato con il contributo non vincolante di Novartis, si svolge oggi a Ancona. Vede la partecipazione di oltre 80 specialisti dal centro Italia che si ritrovano per fare il punto sullo stato dell’arte della lotta alla malattia.
“Quello alla mammella è il carcinoma femminile più diffuso in Italia e rappresenta più del 30% di tutti quelli registrati tra le donne - aggiunge Rossana Berardi, Segretario Regionale AIOM Marche e Direttore della Clinica Oncologica Ospedali Riuniti di Ancona – Università Politecnica delle Marche -. Ogni anno nelle Marche grazie alle mammografie individuiamo più di 260 nuovi tumori e in totale più dell’80% delle donne si è sottoposta a questo esame salva vita negli ultimi anni. Sono dati, in linea con la media nazionale, ma che possono essere migliorati. Grazie agli screening possiamo intervenire tempestivamente su neoplasie di dimensioni ridotte aumentando così le chances di guarigione”.
Al convegno di Ancona ampio spazio è dedicato al tema delle nuove cure. “Anche per i casi più gravi noi specialisti abbiamo a disposizione nuovi farmaci in grado di rallentare la progressione del carcinoma - afferma Vincenzo Catalano, Coordinatore Regionale AIOM Marche e Dirigente Medico Ospedali Riuniti Marche Nord -. In particolare per la malattia metastatica Ribociclib, una terapia mirata innovativa, ha dimostrato di migliorare significativamente la sopravvivenza globale. Funziona inibendo due proteine chiamate chinasi ciclina-dipendente 4 e 6 (CDK-4/6) che quando vengono iperattivate, possono consentire alle cellule tumorali di crescere e di dividersi rapidamente. La ricerca medico-scientifica sta portando a trattamenti sempre più personalizzati per il singolo paziente. Tutto questo è possibile grazie alle maggiori conoscenze che abbiamo sui meccanismi biologici dei tumori”.
“Nella nostra Regione vivono oltre 14mila donne con una diagnosi di carcinoma mammario - sottolinea Berardi -. Riusciamo a garantire un ottimo livello di assistenza alle pazienti anche grazie alle cinque Breast Unit attive sul nostro territorio. Sono strutture sanitarie ormai imprescindibili dove le donne sono sempre valutate da team multidisciplinari e multiprofessionali al cui interno collaborano, e si confrontano, diversi specialisti. Prevedono il rispetto di standard di qualità, in primis il numero minimo di pazienti da trattare: 150 l’anno, perché è ormai evidente che l’esperienza rappresenta un parametro qualitativo importante”.
In tutta Italia cresce il tumore del seno: in totale per quest’anno i nuovi casi registrati sono 53.000. E il numero è destinato ad aumentare a causa dell’invecchiamento generale della popolazione.
“Anche la prevenzione terziaria va incentivata maggiormente - conclude Vincenzo Catalano -. Diversi studi scientifici negli ultimi anni hanno evidenziato come anche dopo la diagnosi di un tumore del seno sia necessario tenere sotto controllo alimentazione, eccesso di peso o la sedentarietà. Si possono così diminuire le possibilità di ricomparsa della patologia, migliorare la risposta dell’organismo alle terapie e contrastare gli effetti collaterali dei trattamenti oncologici. Praticare regolarmente esercizio fisico riduce il rischio di recidiva del tumore del seno del 50% nelle donne con tumori ormono-dipendenti. Tutti questi dati evidenziano come il carcinoma del seno sia una patologia sempre più curabile e guaribile. Medici, malati e caregiver devono quindi prestare maggiore attenzione a tutti quelli che sono gli aspetti della vita dopo la malattia”.
“Abbiamo deciso con entusiasmo di sostenere questa progettualità dell’AIOM - conclude Luigi Boano, General Manager Novartis Oncology Italia - che avrà un impatto positivo per le pazienti e per il sistema sanitario. Novartis è da anni impegnata nella lotta contro il tumore del seno, per sviluppare farmaci sempre più innovativi, che migliorino la sopravvivenza e la qualità di vita delle pazienti. Crediamo fortemente nella ricerca e innovazione in oncologia, motivo per cui investiamo risorse importanti in questo settore”.
Al fine di sensibilizzare la popolazione al problema delle malattie cardiovascolari, in particolare di quelle che interessano le arterie, l’U.O. di Medicina dell’ospedale di Macerata, diretto dal Dr. Roberto Catalini, con il Patrocinio del Comune di Tolentino e il supporto della Protezione Civile di Morrovalle e del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, organizza un evento denominato “Carotidi in Piazza”.
L’iniziativa, rivolta a tutta la cittadinanza, si svolgerà sabato 5 ottobre dalle ore 9,00 alle ore 19,00 in Piazza della Libertà a Tolentino. La scelta di Tolentino, quale sede della manifestazione, vuole anche rappresentare un momento di vicinanza da parte del personale sanitario dell’Ospedale di Macerata e della Direzione dell’Area Vasta 3 nei confronti di una popolazione duramente dal sisma che ha reso inagibile anche il presidio ospedaliero locale.
I cittadini, nelle tende appositamente allestite dalla Protezione Civile, potranno sottoporsi, del tutto gratuitamente, agli accertamenti della misurazione della pressione arteriosa e all'esame ecocolordoppler delle carotidi.
Gli esami verranno eseguiti da personale medico e infermieristico dell’Unità Operativa di Medicina Interna dell’Ospedale di Macerata. Al termine dell’esame verrà rilasciato un documento con i risultati degli accertamenti effettuati; qualora si rendesse necessario, sarà inoltre consigliato un ulteriore approfondimento presso il reparto di Medicina Interna di Macerata.
Uno screening che permetta il riconoscimento precoce dell’aterosclerosi e una cura tempestiva consentono di prevenire malattie gravi come l’ictus e l’infarto del miocardio. I principali fattori di rischio per l’aterosclerosi sono il colesterolo, l’ipertensione arteriosa, il diabete mellito ed il fumo.
L’esame ecocolordoppler dei vasi carotidei rappresenta il cardine di tutta la manifestazione; l’esame offre una specie di “finestra” aperta per osservare che cosa sta succedendo all’interno delle nostre arterie; in questo modo è possibile rilevare alterazioni iniziali (ispessimento della parete) o lesioni più avanzate che possono portare ad una “restringimento” del vaso arterioso. La cittadinanza è invitata a partecipare.
La storica sentenza della Consulta sul fine vita, che dichiara “non punibile chi a certe condizioni agevola il proposito di suicidio”, ha suscitato molto clamore nel nostro paese e sul tema, intervistato dal Tg2 nell’edizione delle 13:00 di ieri, è intervenuto anche il giurista di Civitanova Marche Gerardo Villanacci, ordinario di diritto privato dell’Univpm.
“La sentenza della Corte Costituzionale introduce una importante novità e indica delle prospettive – ha spiegato Villanacci -. La novità è rappresentata dal fatto che da oggi in poi dare aiuto a un suicidio non è sempre reato. Bisognerà valutare di volta in volta se ricorrono le condizioni che in linea generale vengono evidenziate dalla consulta. Tuttavia è proprio questa prospettiva, quella della valutazione del caso per caso, che potrebbe dar luogo a un abuso delle disposizioni legislative, un abuso peraltro non del tutto remoto. Da qui la necessità, e per noi un auspicio, che intervenga presto il Parlamento così come la consulta sollecita.”
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Nella appena conclusa stagione balneare della costa maceratese, grazie ad una decisione strategica presa della direzione dell’area vasta 3 di Macerata, i comuni della fascia costiera e il territorio di riferimento dell’ospedale di Civitanova Marche, hanno potuto beneficiare di una ambulanza MSI, ovvero con equipaggio formato da un Infermiere dell’emergenza territoriale e un autista soccorritore, assegnati in forza alle centrale di 118 Macerata Soccorso.
Questo mezzo di soccorso, di base presso l’ospedale di Civitanova Marche, ha prestato servizio la mattina e nei giorni festivi e ha contribuito fattivamente a rispondere alle esigenze della popolazione nei casi di codici di gravità superiore, in appoggio o sostituzione all’auto medica, nel caso in cui questa fosse impegnata in altro servizio di pari gravità o complessità.
L’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Macerata plaude questa scelta dell’Area Vasta n. 3 e della centrale operativa 118 Macerata Soccorso, che, partita come sperimentazione in un momento di massiccio afflusso di cittadini per la stagione estiva, potrebbe essere non più una opzione ma una solida realtà per tutto l’anno. Investire sulla figura dell’infermiere di emergenza territoriale è una scelta intelligente e rappresenta una risorsa aggiuntiva per la comunità. Ormai questi è un professionista laureato, spesso in possesso di master universitari, nonché numerosi corsi di specializzazione e abilitazione in urgenza/emergenza. È una figura esperta e competente, che non si vuole assolutamente sostituire al medico, ma anzi vuole lavorare in sinergia e fornire le migliori risposte di salute ai cittadini in funzione delle risorse umane ed economiche a disposizione della sanità regionale.
A livello nazionale e internazionale gli infermieri da tempo sono già impegnati nelle ambulanze in autonomia e operano grazie ad appositi protocolli e procedure proprio come definito dal DPR del 27 Marzo del 1992, al fine di assicurare un tempestivo, quanto appropriato, intervento sanitario, soprattutto in quei casi dove la precocità di azione fa la differenza tra la vita e la morte, tra la disabilità permanente e il pieno recupero di una vita normale.
Nel trimestre estivo appena trascorso, l’ambulanza con equipaggio sanitario infermieristico ha effettuato un totale di 116 interventi; di questi 27 codici rossi e 86 codici gialli, quindi per la quasi totalità delle volte il mezzo è stato impiegato per interventi di media e complessa gravità. Questi numeri fanno ben sperare per un maggiore coinvolgimento di questo tipo di ambulanze in tutto il territorio non solo provinciale, ma regionale. Con questi interventi infatti i pazienti sono stati trasportati sia all’ospedale di Civitanova che a quello di Macerata. La centralizzazione dei pazienti più gravi all’ospedale di Macerata partendo dai comuni della costa, ha evitato spreco di tempo e denaro e, soprattutto, ha dato le migliori risposte ottimizzando cure e risorse. La scelta del nosocomio non sempre è legata alla vicinanza ma soprattutto all’appropriatezza, valutazione che solo un professionista sanitario può fare. In alcuni casi i pazienti sono stati trattati direttamente sul posto e non hanno necessitato di ospedalizzazione. Il trattamento infermieristico in loco, che poteva essere ad esempio una sostituzione di un catetere vescicale, ha evitato delle centralizzazione che avrebbero potuto ingolfare i pronto soccorso e creare un ulteriore disagio ai cittadini.
L'Ordine, ringraziando ancora per la fiducia data alla figura dell’infermiere, è pronto creare nuove progettualità con le aziende sanitarie e le istituzioni e dare risposte ai cittadini dubbiosi che spesso manifestano perplessità quando si parla di ambulanza infermieristica.
La segnalazione sullo stato del nosocomio cingolano arriva dal consigliere comunale impegnato in commissione sanità, Maria Catia Marchegiani (Lega). Dopo l'intervento, nel consiglio comunale estivo, del direttore dell'Area Vasta Dott. Guidi (il quale avrebbe rassicurato gli intervenuti, l'amministrazione e le opposizioni sulla positiva risoluzione del problema, sorto a seguito del piano ferie che ha coinvolto il personale ivi impiegato); ancora non si riscontrano soluzioni al problema.
“A giugno è avvenuta la chiusura dei 20 posti letto cioè, la chiusura del reparto -1 che comprendeva 20 posti di DPA (degenza post acuzie) e la trasformazione del reparto 1 che comprendeva a sua volta, 10 posti di DPA e 10 posti di cure intermedie, trasformati poi in 15 posti di DPA e 5 posti di cure intermedie. La situazione attuale è quindi di 20 posti letto occupati su 40 disponibili e la completa chiusura di un piano dell'ospedale. Questo per garantire le ferie al personale infermieristico, gli operatori socio sanitari e ai Medici."
"Durante il consiglio comunale di agosto, durante il quale è intervenuto anche il Dott. Guidi – continua la nota - il Direttore dell'Area Vasta, avrebbe fatto intendere che a settembre (intorno al 16 sembra), la situazione sarebbe tornata alla normalità, con la riapertura del reparto -1 e probabilmente con l'assunzione di personale infermieristico nonché, il ritorno delle unità Oss trasferite altrove. Facciamo presente che in questo momento a Cingoli sarebbe impiegato in qualità di Oss, personale gestito da una cooperativa privata, mentre il personale di ruolo, sarebbe ancora dislocato in altre strutture quindi, ci si chiede come mai ancora non arrivino risposte concrete per risolvere questo disagio che colpisce non solo la popolazione cingolana ma anche, coloro i quali usufruiscono del nostro nosocomio da altri comuni" conclude la nota.
Diminuiscono i tempi di attesa e aumentano le prestazioni grazie all’introduzione di un sistema bonus/malus: nel mese di agosto, periodo solitamente critico per le ferie del personale, la percentuale di prestazioni brevi soddisfatte ha segnato il 98,1% mentre le prestazioni differibili il 99%. L’obiettivo per la Regione Marche è l’azzeramento delle liste di attesa.
Sono stati raggiunti nelle Marche buoni risultati grazie alla riorganizzazione del sistema di prenotazione del Cup.
Tra il primo giugno e il 31 agosto le prestazioni erogate per i codici B e D sono state 78.072, ben 9.490 in più rispetto alle 68.582 del 2018 e 23.929 in più rispetto alle 54.143 prestazioni del 2017. "Risultati raggiunti - ha detto il presidente della Regione Luca Ceriscioli - grazie alla riorganizzazione del sistema di prenotazione, al meccanismo bonus (prestazione sempre garantita in base al codice di priorità clinica)-malus (paga chi non disdice l'appuntamento preso e non si presenta) e all'aumento dei posti disponibili (slot), che tra strutture pubbliche e private convenzionate sono cresciuti dai 154.397 del 2018 ai 174.835: 20.438 i posti in più in un anno".