Politica

Cosmari, incompatibilità di Pezzanesi come presidente: arriva l'ok dei sindaci per il ricorso al Tar

Cosmari, incompatibilità di Pezzanesi come presidente: arriva l'ok dei sindaci per il ricorso al Tar

Via libera dell'assemblea dei comuni soci del Cosmari al ricorso contro la delibera 46 dell’Anac che nel luglio scorso ha dichiarato l’incompatibilità della carica di presidente a Giuseppe Pezzanesi, in quanto nominato l’8 agosto 2021 mentre era ancora in carica come sindaco di Tolentino.  La riunione si è tenuta giovedì primo settembre nella sala assembleare della sede di Tolentino. Presente il 73,67% di quote societarie. Ad aprire i lavori il vicepresidente Giuseppe Giampaoli che, dopo l’appello, ha illustrato una proposta di delibera con la quale l’assemblea generale dei comuni soci rappresentata dal collegio legale per assistere la società nel procedimento in questione (e composto dai professionisti Stefano Pozzoli, Cristiana Bonaduce eAlessandro Luchetti), si pone in contrasto con le indicazioni valutate dall’Anac, ribadendo la volontà della società - e in particolare dei propri soci pubblici - di mantenere la netta divisione dei poteri gestionali (in capo al direttore generale) da quelli di indirizzo e controllo (attribuiti al presidente e al CdA).  Inoltre i sindaci sono stati informati che nei prossimi giorni il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza del Cosmari invierà le pec ai comuni per avviare le procedure dei provvedimenti previsti dalla delibera Anac contro i sindaci o loro delegati che hanno approvato l’elezione di Pezzanesi, anche se si escludono responsabilità dirette: la proceduta dovrebbe concludersi entro metà di ottobre. È stato anche precisato che tutti gli atti assunti dal Cda dalla nomina di Pezzanesi sono validi in quanto il voto del presidente non è risultato determinante: nessuno degli atti risulta contestato nella competente sede giurisdizionale. Rimane garantita la piena operatività amministrativa della società, il cui CdA opererà, fino alla nomina del sostituto dell’ex presidente Pezzanesi, nell’attuale configurazione di quattro elementi con il vice presidente che, in virtù dello statuto, fa le veci del presidente, come previsto in caso di impedimento dello stesso. Quindi, in sostanza, l’assemblea ha deliberato di prendere atto della decadenza di Pezzanesi dalla carica di presidente della Cosmari Srl a seguito dell’emanazione della deliberazione Anac e di formulare indirizzo – nonché quindi di dare mandato – al C.d.A. di porre in essere tutti gli adempimenti utili alla proposizione del ricorso in sede giurisdizionale, avanti al competente Tar, con la proposizione di apposita istanza cautelare. Diversi gli interventi dei sindaci che hanno espresso i loro pareri e le loro osservazioni e motivazioni fino alla votazione finale che ha visto l’approvazione della deliberazione proposta da parte del 46,79% con il voto contrario di Pollenza, Montecassiano, Recanati per l’11,61% e alcuni Comuni che si sono astenuti per il 15,08% tra cui Porto Recanti e Tolentino in quanto i due sindaci eletti nelle ultime elezioni non avevano partecipato alla nomina del presidente.  

02/09/2022 17:11
Crisi economica Marche, j’accuse di Cesetti (Pd): “La giunta Acquaroli colpevole di ritardi e opportunismo”

Crisi economica Marche, j’accuse di Cesetti (Pd): “La giunta Acquaroli colpevole di ritardi e opportunismo”

“La drammatica situazione che si prospetta di fronte alle famiglie e alle imprese marchigiane richiede il varo immediato di una manovra di bilancio che metta a loro disposizione risorse volte ad arginare non solo le pesanti ripercussioni della crisi pandemica, ma anche di quella economica, energetica, idrica, nonché le tendenze inflazionistiche che stanno falcidiando salari, stipendi e pensioni”. Sono le parole del consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti, che a tal proposito ha voluto presentare insieme al gruppo dem un’interrogazione al presidente Francesco Acquaroli al fine di sollecitare l’approvazione di una manovra di bilancio in grado di allentare la morsa della crisi che sta stritolando le Marche. “I ritardi delle Marche rispetto ad altre Regioni come l'Emilia Romagna, il Veneto e la Liguria, dove i rendiconti di bilancio sono stati approvati già lo scorso luglio - prosegue il comunicato - rischiano di non offrire alcun riparo ai territori in difficoltà, trasformando rapidamente la crisi economica in una crisi sociale di portata epocale”. “Il colpevole immobilismo della giunta regionale - attacca Cesetti - alimentato dalla candidatura di ben quattro assessori su sei, evidentemente più interessati a conquistarsi un posto al sole in Parlamento anziché risolvere i problemi dei marchigiani, è ancora più grave perché disattende clamorosamente l’impegno che il consiglio regionale affidò alla giunta Acquaroli il 12 luglio, con una mozione votata all’unanimità, per liberare risorse a favore di famiglie, lavoratori e imprese”. “Un’ulteriore dimostrazione - conclude - di come il presidente e i suoi assessori continuino a utilizzare la Regione Marche per obiettivi politici di parte, incuranti anche delle più elementari regole della democrazia e a dispetto degli interessi della comunità regionale”.

02/09/2022 12:11
Ferrovia Adriatica, Emiliozzi (M5s): "Investimento di 8,5 miliardi ottenuti grazie a Giuseppe Conte”

Ferrovia Adriatica, Emiliozzi (M5s): "Investimento di 8,5 miliardi ottenuti grazie a Giuseppe Conte”

"Proprio oggi è stato inviato ai presidenti di Abruzzo, Emilia-Romagna, Marche, Molise e Puglia il progetto elaborato da Rfi per un importo complessivo di 8,5 miliardi di euro. Questo e tutti i progetti che verranno finanziati nell’ambito del Pnrr saranno possibili solo ed esclusivamente grazie al lavoro dell’ex premier Giuseppe Conte e del Movimento 5 Stelle. Finalmente ridiamo centralità a una linea ferroviaria che consentirà di migliorare le opportunità di sviluppo turistico e economico dei territori e la qualità della vita delle persone”. Così in una nota la deputata Mirella Emiliozzi, candidata per il secondo mandato nel listino proporzionale e nell’uninominale alle elezioni politiche del 25 settembre prossimo. "La dorsale adriatica è fondamentale per l’intero Paese. Così avremo, unici in Europa, due corridoi ferroviari di rango primario nell’ambito delle reti europee TEN-T", aggiunge Emiliozzi. "Quelli in programma sono interventi di velocizzazione, ammodernamento e miglioramento della linea ferroviaria Adriatica con potenziamento tecnologico, miglioramento delle stazioni, rettifica del tracciato in diversi tratti, riduzione delle interferenze, grazie ai quali i tempi di percorrenza tra Bologna e Bari si ridurranno di un’ora. Così ridiamo centralità ad una linea trascurata per troppo tempo. Ora, per la mia Regione, attendiamo anche il raddoppio della Orte-Falconara”.  

01/09/2022 15:45
Senigallia, cena fra Salvini e candidati Lega: 500 prenotazioni fra esponenti e imprenditori

Senigallia, cena fra Salvini e candidati Lega: 500 prenotazioni fra esponenti e imprenditori

Alla vigilia dell’arrivo a Senigallia di Matteo Salvini i numeri attestano il sold out della Lega per la cena con il suo Segretario Federale e i candidati alle Politiche del prossimo 25 settembre: il commissario regionale Riccardo Augusto Marchetti, il vicepresidente regionale Mirco Carloni e l’assessore regionale Giorgia Latini, candidati ai collegi uninominali della Camera rispettivamente a Pesaro e Macerata, e Mauro Lucentini, parlamentare uscente e capolista nel listino plurinominale del Senato. Sono 500 le prenotazioni per la serata Lega del 2 settembre, organizzata dal coordinamento provinciale di Ancona, che si avvia alle 18.00 nella splendida cornice del Finis Africae di Senigallia con aperitivo, animazione per bambini e interventi dei candidati di esponenti della Lega in regione e che vedrà il suo clou con l’arrivo, intorno alle 20.30, di Matteo Salvini ospite per la cena cui hanno confermato la presenza imprenditori, esponenti della società civile e di associazioni di categoria e datoriali, oltre ai vecchi e ai tanti nuovi sostenitori pronti a confrontarsi sulle ricette per il rilancio dell’Italia nel prossimo governo di centrodestra in cui la Lega avrà un ruolo chiave. “Siamo un partito che crede nel territorio e con il territorio cresce e si rafforza. Iniziative come quella di Senigallia sono un momento indispensabile di confronto e ascolto, ci consentono di fare il punto sul lavoro che abbiamo fatto e su quello che faremo, ma si tratta anche di un’occasione per ritrovarci insieme dopo anni di limitazioni – spiega il commissario regionale Riccardo Augusto Marchetti – Abbiamo l’occasione per riuscire a dare al nostro Paese un Governo stabile, con visione e valori di Centrodestra: lavoreremo pancia a terra e le Marche, con la Lega, saranno protagoniste anche a livello nazionale, forti delle politiche di buon governo che stiamo attuando in ogni comparto in Regione”.

01/09/2022 14:48
Tolentino, Colosi interroga Sclavi sulla disinfestazione: "Che ne è della campagna anti-larvale?"

Tolentino, Colosi interroga Sclavi sulla disinfestazione: "Che ne è della campagna anti-larvale?"

Il capogruppo di Fratelli d'Italia, Francesco Pio Colosi, incalza il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi sul tema delle disinfestazione: "Zanzare, pappataci, tafani e vespe quest’anno sono diventate un vero problema denunciato da tante/i tolentinate/i . Ad aggravare la situazione quest’anno il pericolo della trasmissione del virus West Nile (febbre del Nilo), come scritto in una informativa dell’Istituto Superiore di Sanità, avente un ciclo primario di transizione zanzara-uccello-zanzara". "La Regione Veneto (da giugno fino al 16 agosto sono stati riscontrati 71 casi e 8 decessi per la febbre del Nilo ndr) e tanti comuni hanno effettuato operazioni di disinfestazione proprio per questo motivo - continua Colosi -. La sua Amministrazione ha ritenuto di non effettuare a Tolentino una campagna di disinfestazione «in quanto è nostra intenzione avviare un programma , rispettoso dell’ambiente e della salute umana, per ovviare al fastidio provocato dalla sempre maggiore presenza di zanzare». La lotta per lei andrebbe condotta con «vasche o fontane introdurre pesci rossi predatori naturali delle larve di zanzara» (leggi qui). "Considerato quanto da lei annunciato riguardo la campagna da mettere in atto - conclude il capogruppo di FdI -, chiedo di sapere: in quale data è iniziata la campagna anti larvale? In quali luoghi, da quali operatori è stata effettuata tale campagna? Quali prodotti sono stati utilizzati e qual è stato l’impegno di spesa?".    

01/09/2022 09:40
Elezioni, Conte in visita a San Benedetto del Tronto fra Superbonus e Salvamare: "Tuteliamo famiglie e imprese"

Elezioni, Conte in visita a San Benedetto del Tronto fra Superbonus e Salvamare: "Tuteliamo famiglie e imprese"

Anche il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha fatto tappa nelle Marche per la propria campagna elettorale. L'incontro è iniziato alle 16 e 30 presso l'area portuale di San Benedetto del Tronto, dove l'ex premier ha potuto ascoltare le tematiche poste dai cittadini ed esporre il suo programma politico in vista delle prossime elezioni del 25 settembre: "Da tempo abbiamo lanciato l'allarme su due emergenze di fronte alle quali non ci voltiamo dall'altra parte - scrive in un post sui social al termine dell'evento -: quella di famiglie e imprese che non ce la fanno e quella ambientale. Oggi a San Benedetto del Tronto con i pescatori alle prese con il carobenzina e una lotta quotidiana contro la plastica nelle nostre acque, grazie alla nostra Legge Salvamare". Un importante focus sul tema del superbonus e sui tentativi di affossamento che il progetto ha subito nel tempo: "Dovendo tutelare gli interessi dei cittadini, ci inventiamo delle nuove soluzione che nessuno ha mai pensato: il superbonus è una misura totalmente nuova e ora stanno facendo di tutto per bloccarcelo. Adesso bisogna sbloccare assolutamente la circolazione dei crediti per salvaguardare tutte quelle migliaia di aziende che hanno difficoltà, perché lì c'è un pregiudizio ideologico che è emerso chiaramente. Draghi ancora l'ultima volta al Senato - ha attaccato l'ex premier - si è scagliato contro il superbonus. Se non è una misura che va a beneficio delle banche in Italia non va bene".  "In passato abbiamo investito miliardi su miliardi per salvaguardare le banche, - ha ricordato il presidente del M5S -, per carità, ci sono dietro anche i risparmiatori e anch'io ho lavorato per evitare che saltassero in aria banche importanti. Però quando i miliardi sono per le banche sono tutti contenti - ha aggiunto -. I fondi investiti sul superbonus hanno portato 630 mila nuovi occupati; i 38 miliardi spesi hanno fruttato molto in termini di valore economico complessivo, che in effetti è ritornato ampiamente con oltre 120 miliardi. Si tratta di una misura che consente la rigenerazione urbana di un patrimonio immobiliare ormai vecchio, - ha concluso -, oltre che il taglio delle emissioni: per ogni famiglia ha portato all'incirca a 500 all'anno di risparmio, grazie al taglio dei costi delle bollette; ma una misura di questo tipo genera comunque malcontento perché offerta gratuitamente alla popolazione e non alle banche".  (Fonte: ANSA Marche)

31/08/2022 19:30
Conte attacca il 'modello Marche'. Marchetti (Lega): "Venga qui più spesso, magari imparerà qualcosa"

Conte attacca il 'modello Marche'. Marchetti (Lega): "Venga qui più spesso, magari imparerà qualcosa"

"L’arroganza e la superbia di Giuseppe Conte suscitano una certa ilarità. È chiaro che, a chi non è stato in grado di gestire ben due governi, resta solo il misero tentativo di screditare gli altri in ogni modo".  A dirlo è il commissario della Lega Marche, Riccardo Augusto Marchetti nel replicare alla stoccata dell’ex premier Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, oggi in visita a San Benedetto del Tronto  "La Lega in Regione Marche ha dimostrato con i fatti di saper governare riuscendo a mettere in atto il cambiamento promesso ai marchigiani due anni fa - sottolinea Marchetti - Ai promotori della politica delle chiacchiere, rispondiamo con azioni concrete". "Abbiamo avviato una riforma del sistema sanitario che consentirà di creare una sanità di territorio, vicina ai cittadini e alle loro esigenze - ricorda Marchetti - Per quanto riguarda la scuola siamo stati i primi in Italia a sperimentare gli impianti di areazione all’interno delle classi. Siamo anche riusciti a mettere in campo misure che hanno favorito la ripresa economica sostenendo imprese e lavoratori e abbattendo la burocrazia in settori cardine dell’economia marchigiana come l’agricoltura". "Giorno dopo giorno diamo prova di essere determinanti in ogni ambito, dall’agricoltura alla caccia, dallo sport alla pesca, dalla sanità a scuola e cultura - rimarca il commissario della Lega - Conte, invece di lanciarsi in giudizi fallaci al servizio di una propaganda elettorale di basso livello, torni nelle Marche più spesso e inizi a studiare il lavoro che la Lega sta portando avanti in Regione: magari così riuscirà a imparare qualcosa". "Se i nostri assessori sono stati scelti da Matteo Salvini e inseriti nelle liste della Lega per le elezioni politiche del 25 settembre prossimo, è merito di ciò che in questi anni hanno dimostrato di saper fare in Regione - conclude Marchetti - La loro esperienza di amministratori è una garanzia non solo per i marchigiani, ma per il Paese, perché le loro competenze saranno al servizio degli italiani”.  

31/08/2022 17:50
Camerino, rottura acquedotto. 'Ripartiamo' va all'attacco: "Nessun investimento di Assm sugli impianti"

Camerino, rottura acquedotto. 'Ripartiamo' va all'attacco: "Nessun investimento di Assm sugli impianti"

"Dopo giorni di disagio dovuti all'interruzione della fornitura idrica a causa di una rottura dell’acquedotto, il sindaco e l’assessore ai lavori pubblici comunicano alla cittadinanza l’avvenuta riparazione del danno e il ripristino dell’erogazione dell’acqua. A sentirli, sembra abbiano compiuto un’impresa epocale, quasi l’avessero riparato con le loro mani. La storia invece è ben altra". A sottolinearlo, in una nota, è il gruppo consiliare di minoranza 'Ripartiamo' dell'ex sindaco Sandro Sborgia.  "Il sindaco e l’assessore non dicono che il guasto alla linea idrica è da ricondurre alla vetustà degli impianti, alla scarsa manutenzione ma soprattutto alla mancanza di investimenti finalizzati al rinnovamento degli impianti - pungono i consiglieri di minoranza -. Non dice il sindaco o finge di non ricordare, di essere stato dal 2016 al 2019, vice presidente dell’Aato 3 né ricorda che nel 2015, nella sua veste di vice sindaco e assessore ai lavori pubblici, insieme all’attuale vice presidente del consiglio regionale delle Marche Gianluca Pasqui, all’epoca sindaco della città, fu responsabile della cessione del servizio idrico all’Assm di Tolentino" Una decisione sottolinea il gruppo consiliare che fa capo all'ex sindaco Sborgia "che sollevò non pochi dubbi per l’opacità dell’operazione sia in ordine alla scelta del gestore in luogo dell’Assem di San Severino Marche, sia perché non era ben chiaro quale fosse il piano di investimenti della società sulle tratte di acquedotto che interessano la città, le ripercussioni sulle bollette e nei servizi al cittadino compresi quelli informativi". "Ciò che invece sarebbe importante rammentare è che il comune di Camerino attraverso la gestione del servizio idrico introitava una somma che si aggirava intorno agli oltre 900.000 euro annui. Denari che dal 2015 finiscono nelle casse della società Assm di Tolentino la quale, a quanto è dato sapere, impiega ingenti risorse in importanti investimenti proprio a Tolentino - proseguono nella nota i consiglieri del gruppo 'Ripartiamo' -. Al contrario, non ci risulta che, a fronte delle ingenti risorse che la cittadinanza camerte ha corrisposto in questi anni in conseguenza della cessione delle reti idriche, siano stati previsti e/o effettuati investimenti per l’ammodernamento degli impianti". "Si è provveduto esclusivamente a interventi d’urgenza conseguenti a rotture e perdite, operazioni di rattoppo su una rete abbisognevole, invece, di importanti interventi di rinnovamento. Qualcuno si sarà consolato del fatto che grazie a quell’operazione e all’interessato sostegno dell’amico sindaco di Tolentino, l’allora vicesindaco Lucarelli fu nominato vice presidente dell’Aato3 Macerata. Cosa abbia fatto per la nostra città in quella veste non è dato sapere" attaccano dalla minoranza.   "È notizia di queste ore che proprio l’Aato3 di Macerata sarà l’unico ente che non beneficerà dei 78 milioni di euro dei fondi del Pnrr finalizzati proprio alla riduzione delle massicce perdite di acqua nelle reti di distribuzione - concludono nella nota i consiglieri di 'Ripartiamo' -. Il motivo sembrerebbe da ricercarsi nella mancanza di tempo, di voglia e capacità di accordarsi con altri gestori e presentare progetti. Un’altra occasione persa non solo per la nostra città ma per tutto il territorio provinciale".     

31/08/2022 12:05
Marche, bocciato il calendario venatorio. Sinistra Italiana/Europa Verde: "La caccia non è un gioco"

Marche, bocciato il calendario venatorio. Sinistra Italiana/Europa Verde: "La caccia non è un gioco"

L’alleanza Sinistra Italiana/Europa Verde di Macerata guarda "con molta preoccupazione" ai "continui tentativi della giunta regionale delle Marche di forzare i pareri scientifici per la redazione del calendario venatorio, tentativi puntualmente bocciati dal Tar Marche a seguito dei ricorsi delle associazioni Lac, Lav, Lipu e Wwf Marche". "È ora che queste destre la smettano di trattare con leggerezza un argomento della massima importanza - aggiungono le segreterie provinciali di Sinistra Italiana ed Europa Verde -; sappiamo bene come la deforestazione nei più grandi polmoni verdi del mondo stia creando un’emergenza climatica importante, oltre alla migrazione forzosa di centinaia di specie viventi che, private dei loro habitat naturali, vengono spinte in territori non propri". "Il mancato rispetto delle altre forme di vita vegetali e animali che condividono il pianeta insieme all'essere umano, ingiusto e violento di per sé, porta inevitabilmente ad una perdita di biodiversità con possibili gravissime conseguenze di cui non conosciamo esattamente bene ancora la portata - spiegano i due partiti -. Siamo fermamente determinati a portare avanti l’istanza di abolizione della caccia, a lavorare per preservare il più possibile le zone boschive e la fauna, lavoreremo affinché vengano estese le riserve naturali protette e i sistemi di monitoraggio e tutela della biodiversità anche nell'ottica di un turismo eco-sostenibile". "Nel programma con il quale ci presentiamo alle elezioni del 25 settembre abbiamo un intero capitolo sul rapporto con le specie animali che chiediamo di dichiarare, a un livello legislativo sempre più stringente, esseri senzienti. Siamo in posizioni diametralmente opposte rispetto a una giunta regionale, che inseguendo i voti di un gruppo sempre più esiguo di cacciatori, rinuncia al rispetto della fauna boschiva e dei suoi cicli di vita come desiderano, siamo convinti, la maggioranza dei marchigiani" concludono in una nota Sinistra Italiana ed Europa Verde.  

31/08/2022 11:50
Commissione bilancio, il Pd insorge: "Castelli non può continuare a maneggiare soldi pubblici"

Commissione bilancio, il Pd insorge: "Castelli non può continuare a maneggiare soldi pubblici"

"In questi primi due anni la giunta Acquaroli non ha certo brillato per etica, dando più volte prova di scarso senso istituzionale. Ma a tutto c’è un limite: che l’assessore al Bilancio Guido Castelli continui a espletare le proprie funzioni nel pieno della campagna elettorale che lo vede candidato come capolista nella corsa al Parlamento è politicamente inopportuno e dimostra ancora una volta come la destra non esiti a piegare le istituzioni ai propri interessi, incurante delle più elementari regole del confronto democratico". Così i consiglieri regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti e Andrea Biancani stigmatizzano il comportamento della maggioranza, e in particolare dell’assessore Guido Castelli, durante la discussione in I^ commissione sull’assestamento di bilancio del triennio 2022-2024: "Abbiamo formalizzato la richiesta che la I^ commissione sospenda i propri lavori fino a quando Castelli, così come tutti gli altri assessori candidati, non avranno comunicato almeno l’astensione da ogni attività istituzionale fino al termine della campagna elettorale". "Lo stesso assessore Castelli - spiega Cesetti - a due anni dal suo insediamento non è riuscito a varare un bilancio regionale che possa definirsi tale, nonostante la drammatica situazione delle famiglie e delle imprese marchigiane. Oggi, invece, contestualmente alla sua candidatura, ha pensato bene di varare una manovra ad hoc". "Chiunque dotato di onestà intellettuale comprende come con tale provvedimento l’assessore stia mettendo in atto uno sfacciato tentativo di approfittare del proprio ruolo istituzionale al fine di trarre un significativo vantaggio elettorale non solo sui suoi avversari politici, ma anche e sugli stessi candidati del centrodestra - aggiunge il consigliere dem -. Ricordo che alle elezioni politiche del 2013 un assessore della giunta Spacca si candidò e con ben altro stile e certamente maggiore responsabilità si sospese dal suo incarico per affrontare alla pari con gli altri candidati il passaggio elettorale". "Una lezione di democrazia che oggi farebbero bene a ricordare anche Castelli, Carloni, Latini e Aguzzi, se non altro per scrollarsi di dosso la densa coltre di opacità calata sulle loro spalle, la quale mina anche la credibilità della Regione Marche", dichiara Cesetti. "Non si comprende come il presidente Acquaroli – conclude – abbia potuto consentire che quattro assessori regionali su sei abbiano svolto fin dall’inizio il loro ruolo con l’evidente e malcelato obiettivo di candidarsi alle elezioni politiche, permettendo loro oggi di restare al proprio posto per fare campagna elettorale. Questo sarebbe il famoso modello Marche che Giorgia Meloni e tutto il centrodestra intendono proporre al Paese?".  

30/08/2022 17:20
Noi Moderati presenta il programma elettorale. Marchionni: "Non utopia ma progetto concreto"

Noi Moderati presenta il programma elettorale. Marchionni: "Non utopia ma progetto concreto"

Tempo di elezioni e presentazione dei programmi elettorali nel Centrodestra. Ogni partito mette sul tavolo le proprie proposte di riforme per il Paese in ambiti chiave che possano costituire motivo di rinnovo e sviluppo per l'Italia. Noi moderati, schierati nella coalizione di centrodestra, illustra i propri punti programmatici con la candidata capolista al Collegio plurinominale della Camera, l'avvocato pesarese Giulia Marchionni.   "Il nostro programma non è un' utopia irrealizzabile - commenta Marchionni -, ma presenta contenuti fondamentali per il Paese, puntando su temi e proposte fattivamente e concretamente realizzabili secondo un progetto ragionato di coperture finanziarie e strumenti giuridici di attuazione".   Ecco come si articolano i 12 punti presentati nel programma: 1. L’italia in Europa e nel mondo; 2. Stato e istituzioni; 3. Famiglia; 4. Lavoro e impresa; 5. Autonomia energetica e transizione ecologica (non ideologica); 6. Infrastrutture materiali e immateriali; 7. Agricoltura, turismo e cultura; 8. Formazione e ricerca; 9. Giustizia; 10. Salute e disabilita’; 11. Inclusione sociale; 12. Coesione territoriale.   Ogni punto programmatico è corredato da un'ampia trattazione che guarda ai territori e alle regioni. Sono stati valutati punti di criticità e punti di forza cercando di migliorare ciò che già c'è e immaginando ciò che potrebbe essere fatto, perché l'Italia dei territori sia protagonista della rinascita del Paese.   "Sto lavorando sulla regione Marche in sinergia con le Segreterie provinciali del mio partito, Italia Al Centro, - dichiara la candidata capolista alla Camera Marche p01 Giulia Marchionni - e nei prossimi giorni darò voce alle anime moderate radicate da tempo nelle province di Ascoli Piceno, Ancona, Pesaro, Macerata e Fermo per illustrare il programma con dei focus ad hoc all'insegna della competenza e della forza che i territori manifestano come espressione politica e sociale dell'Italia che lavora per il bene comune".

30/08/2022 10:00
Sarnano, tagli ai finanziamenti per la montagna. Il sindaco Piergentili chiarisce: "Tanto rumore per nulla"

Sarnano, tagli ai finanziamenti per la montagna. Il sindaco Piergentili chiarisce: "Tanto rumore per nulla"

"Tanto rumore per nulla". Così il sindaco di Sarnano Luca Piergentili commenta la notizia che si è diffusa nelle scorsa ore relativa alla presunta bocciatura da parte del commissario straordinario per la Ricostruzione Giovanni Legnini del progetto per lo sviluppo turistico integrato di Sarnano. "Nessun taglio, nessuna bocciatura, nessun intervento a gamba tesa della struttura commissariale. Molto semplicemente” spiega Piergentili “su un finanziamento complessivo di 6.125.000 riconosciuto al progetto, il comune di Sarnano ha chiesto lo stralcio di una singola opera. Si tratta del Kinderpark che aveva un costo previsto pari a un importo di circa 276mila euro. Il Kinderpark è un’opera residuale che verrà, per motivi tecnici, realizzata in maniera diversa. Voglio rassicurare tutta la comunità di Sarnano circa il futuro di un progetto che darà linfa vitale e prospettiva alla nostra splendida cittadina". A Sarnano sono stati destinati fondi per oltre 35 milioni di euro per un progetto suddiviso in due stralci: il primo relativo al Contratto Istituzionale di Sviluppo (Cis) per poco meno di 30 milioni e un secondo stralcio a valere sul Fondo Complementare Sismi pari a 6,1 milioni. "Per garantire la massima trasparenza, nel corso dell’ultimo consiglio comunale è stato approvato il ricorso alla Suam della Regione Marche che consentirà, così, di poter proseguire l’iter procedurale per portare avanti l’iter amministrativo che prevede, entro il mese di settembre, il bando di gara con un appalto integrato. L’appalto riguarderà la strutturazione di un impianto di risalita, la predisposizione di un laghetto interrato sul piazzale degli impianti di Sassotetto e l’impianto di innevamento artificiale" conclude Piergentili.

29/08/2022 16:30
Macerata, Miliozzi e il bilancio del Mof: "Mai visto Sferisterio così vuoto, assessori si diano svegliata"

Macerata, Miliozzi e il bilancio del Mof: "Mai visto Sferisterio così vuoto, assessori si diano svegliata"

"Quest'anno la giunta ha annullato la Notte dell'opera. Gli assessori competenti si diano una svegliata e comincino a lavorare per la prossima stagione, perché abbiamo sentito la mancanza di questo evento che portava molta gente in città". A dichiararlo è il consigliere comunale David Miliozzi, capogruppo di "Macerata Insieme".  "L'evento si può fare, anche se non è nelle corde del direttore artistico - aggiunge Miliozzi -. Lo possono gestire gli assessori competenti, basta un po' di sinergia. Certo, visto quanto accaduto per 'Sibillini e dintorni', siamo molto preoccupati dal livello dei nostri amministratori. Non sono neanche riusciti ad accogliere degnamente le auto d'epoca in piazza. Per quanto riguarda il Mof anche noi abbiamo assistito a molti spettacoli e purtroppo dobbiamo ammettere di non aver mai visto lo Sferisterio così vuoto". "Il direttore Pinamonti ha fatto una scommessa culturale che probabilmente ha bisogno di più tempo - spiega il consigliere -, ma la giunta poteva e doveva fare meno errori: la pesante litigiosità dei partiti sulle nomine del Cda e dei ruoli apicali, una comunicazione pessima, il calendario degli spettacoli che ha creato problemi alle strutture ricettive, eccetera eccetera". "Ormai il Mof è finito, presto vedremo i bilanci, le dichiarazioni sulla vendita dei biglietti stonano rispetto alla realtà (molti concerti sono stati spostati dallo Sferisterio al Lauro Rossi e molti biglietti sono stati svenduti); aspettiamo di vedere in dettaglio i numeri, ma intanto cominciamo a lavorare e prepariamoci per la prossima stagione, confrontandoci di più con la comunità, perché lo Sferisterio appartiene prima di tutto a noi maceratesi" conclude Miliozzi. 

29/08/2022 14:45
Whirlpool, ipotesi cessione: la regione Marche chiude un tavolo di confronto al Mise

Whirlpool, ipotesi cessione: la regione Marche chiude un tavolo di confronto al Mise

La regione Marche ha chiesto al Mise (Ministero dello Sviluppo Economico) di attivare un tavolo di confronto con Whirlpool per prevenire scenari penalizzanti per i territori. Nei giorni scorsi l’assessorato al lavoro aveva coinvolto gli assessori regionali al lavoro della Campania, della Lombardia e della Toscana evidenziando le "preoccupazioni per una possibile vendita della proprietà statunitense a una società turca" e per chiedere congiuntamente al Mise l’apertura del tavolo. Nella lettera inviata al Mise giovedì 26 agosto, si evidenziano le avvisaglie "di un probabile riassetto proprietario di Whirlpool non solo nelle Marche, ma probabilmente in tutta Italia". Si chiede quindi "un confronto per cercare di capire il prossimo scenario e prevenire eventuali crisi che sarebbero devastanti per i territori regionali interessati". La richiesta inoltrata al Mise fa seguito agli incontri, avuti dalla Regione, con i sindaci marchigiani di Fabriano e Comunanza (comuni che ospitano gli stabilimenti) e le sigle sindacali del territorio, convocate per in incontro ufficiale in Regione che si è svolto il 22 luglio: "Forte è la preoccupazione per il futuro delle fabbriche Whirlpool nelle Marche che occupano circa 1.400 lavoratori, oltre ai 500 dell’indotto", si legge nella richiesta di convocazione inviata al Mise.

29/08/2022 12:35
Pasquinelli: "5 Stelle responsabili crisi sociale, Italia Sovrana e Popolare aumenterà gli stipendi dei lavoratori"

Pasquinelli: "5 Stelle responsabili crisi sociale, Italia Sovrana e Popolare aumenterà gli stipendi dei lavoratori"

“La politica sociale dei 5Stelle, con la complicità degli altri partiti e di Draghi, è stata fallimentare e sta gettando il Paese nella povertà. Prima Di Maio ha abolito la povertà con 600 euro al mese, come se con quel reddito uno non fosse povero, ora Conte propone di lavorare 36 ore a settimana per un salario lordo di 9 euro all'ora, vale a dire uno stipendio mensile netto di appena 1000 euro, a fronte di un'inflazione che galoppa verso il 300%, a causa delle sanzioni volute e votate da tutti i partiti, dal Pd alla Meloni". Lo afferma Fabio Pasquinelli, candidato al Senato della Repubblica per la coalizione "Italia Sovrana e Popolare" che fa capo, tra  gli altri, al leader nazionale del Partito Comunista Marco Rizzo.  "Sono tutti arruolati in una guerra che costerà lacrime e sangue alle imprese ed ai lavoratori italiani. Noi di Italia Sovrana e Popolare siamo per un reddito sociale universale legato al lavoro e per l’introduzione di un meccanismo automatico che adegui i salari all'economia reale" conclude Pasquinelli.  "Italia Sovrana e Popolare - informa Rizzo dai suoi canali social - è l'unica lista del dissenso ad esser presente nel 100% dei collegi plurinominali della Camera, quelli cioè che determinano il superamento dello sbarramento nazionale per entrare in Parlamento". 

29/08/2022 12:15
Slogan, manifesti e tweet: destra e sinistra guerreggiano a colpi di marketing. E dimenticano i giovani

Slogan, manifesti e tweet: destra e sinistra guerreggiano a colpi di marketing. E dimenticano i giovani

Si alza per un attimo il naso mentre si è alla guida o per strada, ed ecco spuntare sui cartelloni il faccione di Giorgia Meloni, di Matteo Salvini o di Silvio Berlusconi. Una frazione di secondo, quel tanto che basta per ricordare i protagonisti dell’attuale fase politica del nostro paese. Lady G. di per sé rinuncia ad ogni argomento, affidandosi a uno slogan semplice e immediato: “PRONTI a risollevare l’Italia”. Il Capitano del Carroccio, invece, si concede qualche riga in più, accostando al suo personalissimo “CREDO” religioso temi quali: l’Iva sui prodotti alimentari, la flat tax al 15%, lo stop agli sbarchi, e - in maniera più contenuta – il nucleare come soluzione alla transizione energetica (senza specificare di voler continuare a servirsi dei carburanti fossili per farlo) e l’abrogazione della legge Fornero a favore di Quota 41 (valido certo, ma qualora si avesse a che fare con un mercato del lavoro meno fatiscente di quello corrente). Il Caimano, dal canto suo, sa bene che la sua è solo una presenza formale e di facciata, utile solamente al proprio ritorno in Senato: da qui “Una scelta di campo” di cui nessuno è in grado di intuirne il significato, se non i fedelissimi di Forza Italia. Diversamente, il PD di Enrico Letta ha scelto di rinunciare ai faccioni a tutto manifesto preferendovi direttamente i temi cari al programma, anche qui secondo un linguaggio telegrafico: “Avanti sui diritti civili”, “Italia rinnovabile”, “Prima l’ambiente”, “La casa è un diritto”, “Più medici di famiglia”, “Il lavoro è dignità” e così via, con le varie semplificazioni e/o specifiche del caso. Una decisione etica, ma anche di convenienza se vogliamo: la ricerca di una nuova credibilità non passa più per le facce già trite e detestabili dall’elettorato italiano; piuttosto, per la forza degli argomenti avanzati. Ma la vera propaganda politica ormai si gioca sui social. Con relativi costi, s’intende. Secondo i dati Meta legati al periodo 21 luglio/19 agosto, il Partito Democratico avrebbe finora speso circa 26mila euro per sponsorizzare i propri post su Facebook, Instagram e Twitter, faendo leva su slogan, volti di leader e giovani esponenti a sostegno della propria campagna elettorale. A seconda del tema trattato, poi, le visualizzazioni ottenute hanno proceduto per altri algoritmi, che comunque fanno riflettere: un post diretto a Meloni e le sue posizioni contro l’aborto, per esempio, ha ricevuto 400-500mila impressions (raggiungendo una buona fetta di donne di età compresa fra i 45 e i 54 anni). Diverso il destino per il post dedicato ai medici di famiglia: appena 40-50mila visualizzazioni, coprendo per lo più utenti maschili over 50. Con quasi 20mila euro spesi, invece, la Lega ha voluto insistere in maniera essenziale sui temi sopra citati, in modo da comprendere un bacino d’utenza ben spalmato su tutte le fasce d’età. Evidenziando, così, come il più “a cuore” del proprio pubblico rimanga quello degli sbarchi: più di un milione le visualizzazioni del post con un investimento pubblicitario di 1500-2000 euro. Il tema dell’Iva sui prodotti alimentari, al contrario, ha raggiunto appena le 60mila unità, per lo più di genere femminile. Il taglio preferito da Meloni, infine, è probabilmente quello più istituzionale, forte dell'autorevolezza riscossa nell’ultimo anno grazie alla scelta di stare all’opposizione rispetto al governo Draghi. Ad oggi, la campagna social della leader di Fratelli d’Italia continua a passare per video-dichiarazioni quotidiani “non sponsorizzati”, e post saltuari finora finanziati con circa 3mila euro. Basti pensare che uno solo di questi, nel mese di agosto, ha raggiunto oltre un milione di visualizzazioni: per lo più uomini (62% del totale) e persone adulte (il 71% è over 45). Il dato eclatante che colpisce maggiormente, a questo punto, è anche il comun denominatore delle due coalizioni separate oggi da quasi il 20% sulle intenzioni di voto (dati Demopolis): la mancanza di argomenti concreti relativi ai giovani. Ancora una volta, insomma, si è palesata una corsa al voto che solamente di striscio sembra guardare agli interessi delle nuove generazioni. E se qualche volta succede, c’è chi parla di devianze, di reintegrare la leva militare obbligatoria o di attuare riforme all’istruzione che di progressista hanno ben poco. Per sua natura, la destra continua ad orientare il proprio modus operandi rivolgendosi alle fasce adulte/anziane del paese, considerandone la forte presenza in termini demografici (oltre 50 milioni, dati Istat). Allo stesso tempo, la sinistra paga oggi lo scotto di una campagna elettorale zoppicante, con una dialettica essenziale e, purtroppo, rappresentata da leader e personaggi di vecchio spessore. Non basta avvalersi all’ultimo di figure più giovanili e di maggiore impatto sociale come Aboubakar Soumahoro, Elly Schlein o Ilaria Cucchi per sperare di convincere in tempo la platea di elettori propri, quelli degli altri e, soprattutto, quella degli astensionisti. Forse, non è un caso che acnhe stavolta il tema dei “giovani” - insieme a quelli del “lavoro” e della “sanità” – sia poco o quasi per niente promosso: un terreno troppo scivoloso, dove le idee sono tutt’altro che chiare.

28/08/2022 10:30
Italexit presenta i suoi candidati nelle Marche: "Il governo Draghi il peggiore del mondo"

Italexit presenta i suoi candidati nelle Marche: "Il governo Draghi il peggiore del mondo"

Si è tenuta questa mattina, a Jesi, la conferenza stampa di Italexit Marche per la presentazione dei candidati alle elezioni politiche del 25 settembre. Presente anche Stefano Puzzer, portuale di Trieste che lo scorso ottobre è diventato simbolo della protesta contro l'obbligo del green pass sui luoghi di lavoro. Puzzer è candidato nelle Marche, nel collegio di Pesaro per la Camera dei Deputati. A introdurre l'incontro è stato Massimo Gianangeli, coordinatore regionale e membro della direzione nazionale del partito, nonché capolista per la Camera dei Deputati. "Il progetto di Italexit nasce da fine 2019, come contrapposizione ideologica al sistema egemone negli ultimi trent’anni, quello neoliberista e globalista, che si è rivelato nei fatti un saccheggio continuo, costante, quotidiano dei nostri principali diritti", dichiara Gianangeli. "Per un partito che vede il suo paradigma nella sovranità costituzionale dello Stato, è stato fisiologico battersi a difesa del diritto primario alla libertà e alla sovranità sul nostro corpo, violata e vessata dai provvedimenti illogici ed antiscientifici imposti dal peggio governo del mondo, quello a guida del banchiere Mario Daghi - aggiunge Gianangeli -. Proprio per questo abbiamo voluto Stefano Puzzer candidato nelle Marche, come simbolo della lotta contro tali provvedimenti".  "Siamo cittadini, lavoratori, padri di famiglia che non si sono piegati, che non svendono la loro dignità e la loro libertà - afferma Puzzer -. Abbiamo unito le persone nelle piazze e siamo certi che sapremo unirle anche nel votare Italexit, e Gianluigi Paragone, con il quale abbiamo avuto un ottimo rapporto fin dall’inizio della nostra lotta e che ringraziamo per il sostegno e per l’opportunità che ci offre". "Ho accettato volentieri la candidatura che il coordinamento delle Marche ha proposto per il collegio di Pesaro, roccaforte del Pd marchigiano e del Sindaco Ricci, che purtroppo ha sostenuto il ricatto del greenpass, proponendolo persino per i ragazzi della scuola dell’obbligo" conclude Puzzer.   Fra i candidati presenti, anche Enzo Palladino, infermiere e sindacalista, capolista per il Senato al plurinominale: “Dalla sera alla mattina mi sono trovato dall'essere in prima linea per difendere in reparto i malati covid, all’essere etichettato come un pericoloso untore. Questo è assurdo e antiscientifico. Non ho accettato di fare da cavia per un farmaco sperimentato in fretta del quale non si conoscono gli effetti a medio e lungo termine".  All’uninominale del Senato nel collegio Marche Nord, nonché al plurinominale, l’avvocatessa Emanuela Merli. “Ho deciso di sostenere docenti, sanitari, forze dell’ordine, lavoratori che hanno deciso di portare lo Stato o i datori di lavoro in Tribunale per difendere i loro diritti. Ormai non si contano più le pronunce dei giudici che confermano l’illegittimità o la irregolarità delle sospensioni. Con la motivazione della pandemia, hanno sostituito lo Stato di Diritto con uno stato di fatto, basato sulla paura e sul ricatto. Mi impegnerò per riportare centralità nel Parlamento e per ripristinare i diritti negati in questi due anni.”

27/08/2022 16:23
Macerata, Azione e Italia Viva presentano i loro candidati: "Unico voto utile quello per il terzo polo"

Macerata, Azione e Italia Viva presentano i loro candidati: "Unico voto utile quello per il terzo polo"

Una buona affluenza quella registrata, nella calda mattinata di un sabato di fine agosto, alla conferenza stampa di presentazione dei candidati marchigiani alle elezioni politiche del 25 settembre del movimento di Carlo Calenda “Azione” e dell’alleata “Italia Viva”, tenutasi nella piazzetta della Rotonda, a Macerata.  Il comitato regionale si è riunito per incontrare l’elettorato e la stampa, enucleando quelle che sono le intenzioni e le motivazioni del cosiddetto “terzo polo” e presentando alcuni dei più importanti punti programmatici sostenuti.  Ad intervenire durante l’incontro il coordinatore regionale di Azione Tommaso Fagioli, candidato al collegio plurinominale come capolista alla camera, il responsabile territoriale nella provincia di Macerata Massimiliano Fraticelli e il sindaco di Appignano Mariano Calamita, candidato al collegio uninominale nella provincia di Macerata. Relatori per il partito di Matteo Renzi, invece, Fabio Urbinati, candidato all’uninominale per il dipartimento Marche-Sud oltreché capolista al plurinominale in Senato e Rosita Platinetti, candidata al plurinominale in Senato per la lista Calenda.  “Siamo felici di poter far ascoltare oggi la nostra voce – esordisce Massimiliano Fraticelli - in questo momento ogni affermazione viene strumentalizzata politicamente, anche se si tratta di una proposta intelligente come avanzata da Calenda di sospendere la campagna elettorale. Si voleva solo gettare luce su una questione che riguarda tutti, chiedendo di smettere di battibeccare per un attimo e invitando alla riflessione comune e alla responsabilità, al fine di trovare una risposta di comune accordo a favore degli Italiani". Un’attenzione particolare viene riservata all’attinenza con il territorio: “A differenza degli altri partiti, abbiamo scelto noi i nostri candidati (con il benestare del gruppo centrale ndr), evitando che venissero catapultate persone da Roma senza che ci fosse alcun collegamento con le Marche e le sue province. Siamo convinti che per amministrare correttamente si debba partire dal territorio – conclude Fraticelli -, affrontando ogni questione con coerenza e serietà: noi non ci siamo dimenticati del sisma e mettiamo la ricostruzione al centro del nostro impegno politico. Che dovessimo vincere o meno, rimarremo a combattere le nostre battaglie e porteremo in parlamento i nostri temi”.   La parola passa poi a Tommaso Fagioli che rimarca l’origine marchigiana di tutti i candidati in lista: “Crediamo che la base di ogni movimento politico debba essere la competenza e la vicinanza con il proprio territorio. Vogliamo partire dagli amministratori, uomini o donne del popolo che siano vicini ai problemi reali della loro terra e dei loro concittadini: un percorso che parte dal basso per arrivare lontano". "Le bollette e il caro-energia sono problemi urgenti che porteranno al fallimento innumerevoli attività a partire dal 1 settembre: è importante riservare la giusta attenzione anche a Roma per le singole voci territoriali - prosegue Fagioli -. Da anni abbiamo iniziato le prime esperienze di governo al fianco di Italia Viva: l’unione fra Calenda e Renzi ha solo ufficializzato una pratica che da tempo si verificava autonomamente nel microscopico: sono certo che il terzo polo sarà la vera sorpresa nelle Marche, siamo noi la novità”.  “Il dibattito pubblico e televisivo indicano che l’unico voto utile è quello del terzo polo – dice poi Fabio Urbinati -. Se il Pd è ormai l’ombra di quel partito riformista di sinistra che si vantava di essere, la destra ha abbandonato completamente la moderatezza del centro, cedendo agli estremismi. L’amministrazione di destra nelle Marche, in 22 mesi – un periodo di tempo che permette appena di gettare le basi per un concreto programma politico, lungimirante e attuabile - ha subito già una diaspora piuttosto preoccupante. Se ben 4 dei 6 assessori regionali abbandoneranno la giunta per accaparrarsi una poltrona sicura, è chiaro che non si sta facendo l’interesse della regione. Il governo attuale è solo un coacervo di potere: si pensi a Leonardi che abbandona la carica di presidente della commissione sanitaria nel mezzo di una riforma importantissima (dichiarazioni simili a quelle del deputato Morgoni)”. Rosita Platinetti, politica da anni e consigliere comunale a Morrovalle fino al 2021, pone il focus sul tema della famiglia e della bassa natalità: “In Italia siamo molto indietro in termini di walfare e credo sia centrale sostenere le famiglie e rialzare il tasso di natalità. Importantissima poi la riforma scolastica al fine di garantire una dirigenza stabile e permanente e alzare gli stipendi dei docenti secondo gli standard europei”. Chiude la conferenza Mariano Calamita, sindaco di Appignano da tre anni e in consiglio comunale dal 2014: “Sento di poter mettere a disposizione le mie capacità e competenze, in linea con i valori e il modo di fare di Azione”. Tantissimi i punti toccati, dal rispetto dell’agenda Draghi (“Cosa fare, come farlo e quando”) alla posizione spiccatamente europeista, dalle tematiche ambientali ed energetiche all’immigrazione e alla violenza di genere. “Le questioni impellenti devono essere affrontate rapidamente e a prescindere dal colore politico - sottolina Calamita -: urge la costruzione di due rigassificatori galleggianti per tamponare la crisi e far fronte all’inverno. Nel medio termine si deve invece investire sulle rinnovabili e restituire all’Italia la non-dipendenza energetica dall’estero”. Si passa poi ai diritti civili: “È necessario garantire a tutti i cittadini pari opportunità e diritti, combattendo quindi ogni forma di violenza e discriminazione: non è possibile dover ancora sentire storie di cronaca dove pericolosi stalker, peraltro già denunciati, sono comunque in grado di fare del male sotto gli occhi delle forze dell’ordine”.  “L’immigrazione è un altro tema da approcciare con grande concretezza, istituendo ingressi regolari e programmati - chiosa il sindaco di Appignano -. Siamo noi a dover gestire la situazione e non viceversa. È necessario cercare la collaborazione internazionale per i rimpatri e bisogna chiarire la distinzione fra profughi umanitari e migranti economici. Crediamo che il trattato di Dublino vada superato e che i richiedenti asilo vengano redistribuiti equamente in Europa, anche garantendo vie d’accesso sicure e legali e corridoi umanitari più grandi”.  Intervengono a margine della conferenza anche il sindaco di Treia Franco Capponi e il membro dell’esecutivo provinciale di Azione, Nicoletta Corneli. “La ricostruzione post-sisma va finalmente nella giusta direzione, nonostante gli attacchi degli scalmanati come Castelli: la ricostruzione privata è garantita (anche grazie ai 6 milioni della finanziaria del governo Draghi) mentre siamo ancora molto indietro per quanto riguarda la ricostruzione pubblica, legata al modo di fare della destra ‘accontentiamo gli amici degli amici’. I comuni più danneggiati hanno speso solo il 2% delle risorse ottenute, col grosso dei fondi distribuiti come metadone a chi stava male psicologicamente", spiega Capponi. "Per i primi 4 anni la ricostruzione è fallita a causa di amministratori e commissari incompetenti: Farabollini era una nomina politica e con il suo staff della Lega non ha saputo fare nulla. Legnini, invece, è in dialogo diretto con Draghi e stiamo finalmente recuperando il tempo perduto. Nell'ultima tornata elettorale è stata eletta Valentina Vezzali come rappresentante per le Marche: se è lei la soluzione siamo messi malissimo. In 5 anni non si è mai presentata in parlamento”, punge il sindaco di Treia.  A testimonianza della vicinanza con i cittadini, entra a far parte della squadra centrista anche Nicoletta Corneli, al suo primo approccio politico: a Macerata collabora da 15 anni con l’AFAM (supporto alle famiglie con malati di Alzheimer) e con diversi centri anti-violenza: “Calenda mi è piaciuto fin dall’inizio, soprattutto per le sue idee in merito alle politiche sociali ed economiche. Ho apprezzato la sua moderatezza e la sua preparazione. Spero di essere utile e di poter contribuire con la mia esperienza: siamo partiti dal bisogno concreto delle famiglie e vorrei portare questa modalità anche nel partito”.

27/08/2022 15:35
Elezioni, Morgoni attacca la giunta Acquaroli: "Esodo biblico dalle Marche, candidati 4 assessori su 6"

Elezioni, Morgoni attacca la giunta Acquaroli: "Esodo biblico dalle Marche, candidati 4 assessori su 6"

"Le campagne elettorali trasudano propaganda e illusioni anche in momenti come quelli che viviamo, nei quali la politica dovrebbe stare molto lontana da queste malsane abitudini". A dichiararlo è il deputato uscente del Partito Democratico Mario Morgoni nel segnalare come, a meno di due anni dalla storica vittoria del centrodestra nella regione Marche, "due terzi della giunta Acquaroli (4 assessori su 6) ignora i faraonici propositi e gli impegni inviolabili assunti con gli elettori, veleggiando verso i più sicuri e comodi lidi parlamentari".  "E non sono certo figure di secondo piano - ricorda il deputato dem -. Si tratta del vice presidente della giunta Mirco Carloni e degli assessori Guido Castelli, Giorgia Latini e Stefano Aguzzi". "Come se non bastasse sono in partenza anche altre pedine di primo piano della maggioranza - aggiunge -, come Elena Leonardi, figura chiave in materia di sanità visto che ne presiede la commissione. E ancora Jessica Marcozzi, capogruppo di Forza Italia".  "Un vero e proprio esodo biblico di amministratori regionali di destra candidati al parlamento che fino al 25 settembre avranno testa e cuore solo alle elezioni e non certo ai marchigiani e ai loro problemi in un momento particolarmente drammatico" attacca Morgoni, che punge: "Se tutti o gran parte di loro fossero eletti Acquaroli dovrebbe ricominciare tutto daccapo, anche se questo non sarebbe un problema vista la nullità di due anni di governo regionale. E forse qui è la vera ragione di questa migrazione verso Roma: la consapevolezza che il progetto di governo della destra nelle Marche è già fallito".  "Il centrodestra delle Marche ha scritto una pagina nera della politica dimostrando di cercare il consenso in modo sfrontato e di usarlo senza alcun pudore recando così un grave insulto alle Marche e ai marchigiani. Non esiste alcun motivo perché gli elettori della nostra Regione premino chi dimostra nei confronti della comunità che è stato chiamato a servire un menefreghismo che sconfina nel disprezzo" conclude Morgoni.

26/08/2022 16:20
Tolentino, Colosi: "Gente in fila dalle 5 del mattino per la compilazione del Cas, dov'è il personale extra?"

Tolentino, Colosi: "Gente in fila dalle 5 del mattino per la compilazione del Cas, dov'è il personale extra?"

"Il sindaco Sclavi aveva dichiarato che, per limitare i tempi d’attesa per la compilazione del contributo di autonoma sistemazione (Cas), avrebbe impiegato i percettori del reddito di cittadinanza. Oggi siamo arrivati al 26 agosto e di questo provvedimento non c'è nessuna traccia. Anzi, da qualche giorno la gente è costretta a fare la fila dalle 5:15 del mattino davanti al Comune". A sottolinearlo è il capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio comunale, Francesco Colosi, nel ricordare la sua proposta fatta all'assise circa l'utilizzo del personale di una cooperativa "come deliberato dalla precedente amministrazione in modo da velocizzare i lavori considerato che le domande scadono il 15 settembre". "Sarebbe stato un servizio utile per i cittadini soprattutto per i più anziani. Sarebbe stato un modo di venire incontro ai cittadini. Se il buongiorno si vede dal mattino, non si tratta di un buon inizio per la nuova giunta" precisa Colosi.  

26/08/2022 15:21
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